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ALLATTAMENTO AL SENO

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2005 01:05
03/07/2005 21:36
 
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michele
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vorrei approfondire il tema dell'allattamento al seno, ma trovo in giro solo libri che trattano dei consigli alle mamme; io invece cerco qualcosa che mi faccia luce sugli eventi endogeni: funzioni degli ormoni addetti, prolattina, processi chimici, come anche impedimenti all'allattamento: mastite, ragadi, malattie infettive, etc. lasciando perdere i consigli alle mamme...
se qualcuno conosce qualche titolo con autore ed editore che può segnalarmi, gliene sono grato
aspetto segnalazioni alla mia e-mail: natty.congo@infinito.it
prego specificare nel campo oggetto "ALLATTAMENTO AL SENO"
grazie a tutti
miklo
03/07/2005 23:36
 
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http://www.infermierionline.net/specialistiche/alimentazione_neonato.htm

Questo puo essere un aiuto!:o

________________________
Ama....e fà ciò che vuoi!
05/07/2005 15:13
 
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Puoi trovare qualcosa d'interessante nei libri e riviste pubblicate da Luciano Pecchiai, medico primario patologo dell'ospedale dei bambini Buzzi di Milano. Ora in pensione. Ha costituito dal 1960, presso l'ospedale stesso, il Centro di eubiotica umana.
Sostenitore ovviamente dell'importanza dell'allattamento al seno.
Es.: "Principi di eubiotica: scienza del vivere bene" - Luciano Pecchiai - documentazione scientifica editrice, 1982 Bologna

Rivista Riza scienze ottobre 1998 n° 127 : Eubiotica - la nuova Bibbia per restare giovani.
E tanti altri... magari facendo una ricerca con google.

Ciao Monik
05/07/2005 15:26
 
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ARTAN
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x michele
Per prima cosa nessuno mai ti scriverà in privato al tuo indirizzo di posta elettronica, x cui smetti di illuderti subito.
Seconda cosa tu affermi "lasciando perdere i consigli alle mamme... " quando invece è proprio quello che ti compete come infermiere.
E poi ti compete poco anche quello, perchè tali consigli in genere sono dispensati dalle ostetriche.
06/07/2005 08:29
 
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Artan
Perchè sei sempre così sgradevole? Che ti avrà fatto mai la vita, per essere sempre così "acido"!!!
Che ti abbiamo fatto noi!!!
Puoi dire le stesse cose, ma senza quell'astio, e quella sensazione di antipatia pura che generi...

_____________________________


Ama....e fà ciò che vuoi!
06/07/2005 11:51
 
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forse fatichi a trovare qualcosa, michele, perchè l'allattamento è una funzione talmente complessa che è difficile trovare testi che possano racchiuderla in poche pagine.
Io ho cercato qualcosa sotto la voce "ginecologia", "complicanze dell'allattamento"
oltre al riferimento dato da serena, che puoi trovare su questo sito:
http://www.salutedonna.it/iperprolattinemia,%20prolattina,%20ipofisi.htm
farmaci ed allattamento
management dell'allattamento se conosci l'inglese è abbastanza interessante.
poi mi sono stancata di cercare....
buon lavoro a tutti
magi
______________________________________

Non seguire il sentiero già segnato; va', invece, dove non vi è alcun sentiero, e lascia una traccia
06/07/2005 21:42
 
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michele
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Re: ALLATTAMENTO AL SENO - e qualcosa per ARTAN...

Scritto da: ARTAN 05/07/2005 15.26
Per prima cosa nessuno mai ti scriverà in privato al tuo indirizzo di posta elettronica, x cui smetti di illuderti subito.
Seconda cosa tu affermi "lasciando perdere i consigli alle mamme... " quando invece è proprio quello che ti compete come infermiere.
E poi ti compete poco anche quello, perchè tali consigli in genere sono dispensati dalle ostetriche.




ARTAN, capisco il tuo stato di insoddisfazione verso la vita... non sono infermiere ma psicologo comportamentista, mi spiace dover disilludere te ma qualcuno invece mi ha risposto in e-mail... non voglio infierire sul tuo stato infelice, ma piuttosto, facendo finta che sia stato tu a darmi le info richieste, ti "contraccambio" con qualche consiglio per ritrovare la tua esistenza motivata: cerca e conosci "LA PIRAMIDE DEI BISOGNI DI MASLOW" per capire cosa ti manca e ti faccia sentire bene con te stesso e con gli altri... altrimenti, se pensi che il tuo problema risieda nella tua famiglia, cerca e conosci le teorie della "SCUOLA DI PALO ALTO - Modello sistemico-relazionale", e comincerai a scavare dentro di te... lascia perdere FREUD a meno che non ci sia qualcun altro disposto a stenderti su un lettino e farti domande... se no te le fai da solo le domande, e da solo ti dai risposte... tale é la tua deplorevole situazione... ricordati che solo tu puoi tirarti fuori da solo... ti consiglio di cominciare subito, perché, detto tra noi, sei conciato davvero male....
ringrazio tantissimo tutti gli altri che mi hanno risposto
michele
06/07/2005 23:16
 
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ARTAN
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Uhhhhh....ma quanti bei paroloni altisonanti come per far capire che hai studiato e sei colto!
Però non capisco come fai a dire che capisci la mia insoddisfazione verso la vita?
Ma con la laurea in psicologia si acquisiscono facoltà ESP?
O magari hai comprato la sfera di cristallo?
La certezza, soprattutto in assenza di riscontri oggettivi, porta solo all'arroganza ed allo sbaglio, cose che non si addicono ad uno psicologo acculturato come te, che invece dovrebbe essere in grado di empatizzare ed astenersi dal dare giudizi ed ancor di più dal renderli pubblici.
Passibile di denuncia per calunnia e violazione della privacy.
Dato che come tutti gli psicologi sarai certamente un frustrato che è stato in analisi, probabilmente sei solo l'ennesimo ciarlatano che si paga il mutuo della casa e le rate dell'automobile sfruttando i problemi altrui.
06/07/2005 23:22
 
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Credo che tu ARTAN abbia colmato la misura.
Ti invito calorosamente, per favore,a moderare il liguaggio.
Non offendere. Non provocare.
Ed inoltre, per tutti quelli che loggono,per favore ignoratelo.
Forse capirà!
Certa della tua comprenzione ARTAN mi auguro di leggerti presto....ma con altri toni.
Buona notte e grazie!
-Serena

[Modificato da infermierionline 06/07/2005 23.24]

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07/07/2005 00:35
 
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Son Dino
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No Michele la scuola di Palo Alto non me la dovevi ricordare,troppi incubi, lottavi,ti arrampicavi, arrivavi ad un pelino dalla meta e............da capo..........una vera fregatura .........altro che albero della cuccagna era un incubo....... Hey Artan occhio a far perdere la serenità a Serena non lo consento a nessuno......Sere fammi un cenno e scateno la belva.........
07/07/2005 00:36
 
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Son Dino
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No Michele la scuola di Palo Alto non me la dovevi ricordare,troppi incubi, lottavi,ti arrampicavi, arrivavi ad un pelino dalla meta e............da capo..........una vera fregatura .........altro che albero della cuccagna era un incubo....... Hey Artan occhio a far perdere la serenità a Serena non lo consento a nessuno......Sere fammi un cenno e scateno la belva.........
07/07/2005 06:20
 
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Ahahhaahah...che meravigliaaa è bellissimo questo cucciolo![SM=g27790]
Sta calmo Son Dino...difficilmente perdo la mia serenità!:o


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07/07/2005 06:23
 
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Anvedi che coacervo di belve a difesa della Sere, quatunque abbia il sospetto si difenda egregiamente da sè.
Hahahahahahahahahaha.
Cabrach.
08/07/2005 20:25
 
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Barbara
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www.lalecheleague.org
10/07/2005 01:05
 
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michele
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ALLATTAMENTO AL SENO
ecco, ho individuato qualcosa, lo segnalo anche qui come mi é stato chiesto...

http://www.allattiamo.it/seno-o-biberon.htm
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Allattamento al seno

Latte umano

Il latte umano è l'alimento base del bambino durante il primo anno di vita. Come ogni altro cibo è costituito da alcuni elementi nutritivi fondamentali. L'entità della loro presenza, le loro proprietà, i loro rapporti reciproci concorrono a caratterizzare dal punto di vista nutrizionale il latte umano.
Il latte umano varia di composizione nei suoi componenti a seconda che il bambino sia nato a termine o no, in base alla durata complessiva dell'allattamento al seno, a seconda del momento della giornata e nel corso della stessa poppata: alla fine della poppata c'è un contenuto in proteine e grassi maggiore rispetto all'inizio. Si passa, quindi, da un latte acquoso all'inizio a latte denso, cremoso, alla fine.
Il cambiamento di concentrazione e di gusto aiuta il bambino a regolarsi da solo nell'assunzione di cibo, dandogli un indizio a fermarsi. Si sa infatti che alla fine della poppata resta ancora del latte nella mammella e che quindi non è l'esaurimento del latte a dare il segnale di stop. Infatti la produzione di latte è un processo continuo ed i seni non sono mai propriamente vuoti.

Caratteristiche nutrizionali principali

La composizione del latte umano è tale da renderlo l'alimento ideale per il bambino. Favorisce la crescita e lo sviluppo ottimali del bambino, svolgendo al contempo un'importante azione preventiva nei confronti di obesità, ipertensione arteriosa, aterosclerosi, rachitismo, anemia, carie dentaria.
Il contenuto in proteine è circa 1/3 rispetto a quello del latte di latteria. Un dato fondamentale dal momento che le funzioni metaboliche e del ricambio non sono ancora ben sviluppate nel neonato. Ad esempio il rene è immaturo e un'alimentazione troppo ricca di sarebbe responsabile di un'eccessiva perdita d'acqua nelle urine e di una maggiore tendenza alla disidratazione. Anche la qualità delle proteine del latte umano è diversa: sono meglio digerite, più nutrienti, più adatte allo sviluppo del bambino, meno allergizzanti e con funzione antiinfettiva più spiccata.
Il 90% degli zuccheri del latte umano è rappresentata dal lattosio, il quale si trova esclusivamente nel latte dei mammiferi. Finché il bambino viene allattato al seno il lattosio è l'unico zucchero introdotto.
Il lattosio è fonte d'energia, fornisce materiale da costruzione al cervello, ha un'azione inibitrice sulla crescita nell'intestino di germi "cattivi" potenzialmente responsabili di gastroenteriti.
Nel latte umano non è presente il saccarosio e questo evita che il bambino si abitui all'assunzione di cibi eccessivamente dolci, diminuendo il rischio di carie dentarie. L'effetto protettivo dell'allattamento al seno sull'insorgenza delle carie dentarie non sembra dipendere dal fluoro contenuto dal momento che il latte materno ne è povero. Per gran parte invece tale protezione dipende dal modo in cui il bambino succhia al seno rispetto al biberon: durante la poppata la tettarella resta contro il palato favorendo il ristagno di latte attorno agli incisivi superiori che vengono danneggiati più frequentemente mentre quelli inferiori restano protetti dalla lingua.
Non esiste una netta differenza fra latte materno e vaccino per il contenuto in grassi, anche se quelli presenti nel latte umano sono digeriti ed assorbiti con maggior efficienza. Il latte umano poi è ricco di grassi essenziali: quei grassi che l'organismo è incapace di fabbricarsi da solo. L'elevato contenuto in colesterolo del latte materno (tre volte maggiore del latte di mucca) sembra rappresentare un fatto di rilievo nella prevenzione dell'aterosclerosi.
Noi tutti siamo abituati a pensare al colesterolo come ad un grasso dannoso. L'eccesso di colesterolo nel sangue è correlato alla malattia aterosclerotica, ed è noto che questa può trovare il suo inizio in età pediatrica. Si è visto che modesti livelli di colesterolo nella dieta nelle prime settimane di vita sono utili per assicurare la messa in moto nell'organismo di meccanismi di difesa, che si opporranno ad un'eventuale ipercolesterolemia nelle età successive.
Il latte umano è povero di minerali, ma questo fatto è vantaggioso. L'organismo del neonato non sarebbe capace di eliminare con le urine un eccesso di minerali e di trattenere allo stesso tempo l'acqua, poiché il suo rene non ha ancora acquisito la piena capacità a concentrare le urine.
Il calcio del latte materno è in quantità inferiore che non nel latte vaccino, ma è meglio assorbito dal bambino.
La scarsità di sodio (sale) nel latte materno evita che l'organismo si abitui al gusto salato e che l'introduzione di un eccesso si sale possa condurre nel tempo, quantomeno nei soggetti predisposti, ad ipertensione arteriosa.
Il contenuto in ferro del latte umano è basso, ma l'intestino dei bambini allattati al seno lo assorbe più efficientemente. Ciò nonostante a partire dal 6°-9° mese di vita l'allattamento materno esclusivo è insufficiente a garantire un adeguato apporto dietetico di ferro: una delle ragioni per cui dopo il 6° mese si suggerisce di integrare l'alimentazione del bambino, cominciando a svezzarlo.
Se la madre segue una dieta bilanciata, il suo latte soddisfa il fabbisogno del bambino per tutti i tipi di vitamine.
Il latte prodotto dalle donne che seguono una dieta vegetariana stretta (che escluda anche uovo, latte e latticini) è povero di vitamina B12: i loro bambini sono a rischio di anemia da deficit di questa vitamina. Se la donna non può modificare la propria dieta, bisognerà somministrare la vitamina mancante alla madre o direttamente al lattante.
Il latte materno è povero di vitamina D, chiave del metabolismo del calcio. Eppure fra i bambini allattati al seno il rachitismo, malattia delle ossa causata dalla mancanza di vitamina D, è raro. Così la supplementazione di vitamina D non è necessaria nei bambini allattati al seno, anche in considerazione del fatto che essa, unica fra tutte le vitamine (che di norma l'organismo non è capace di produrre e che devono essere pertanto assunte interamente con la dieta) può essere prodotta dalla pelle esposta ai raggi del sole.
Gli ormoni sono definiti come "sostanze che stimolano" e quindi regolano le varie funzioni dell'organismo.
Il latte umano contiene diversi tipi di ormoni d'origine materna (insulina, ormoni tiroidei, eritropoietina, EGF, NGF). Alcuni di questi ormoni, secondo il loro usuale effetto biologico, dovrebbero stimolare la crescita e lo sviluppo del cervello del bambino (quelli tiroidei), altri regolare il livello dello zucchero nel sangue (insulina), altri stimolare la produzione di globuli rossi (eritropoietina). "Dovrebbero", perché non è ancora del tutto chiaro quali effetti essi abbiano sul lattante.
Su due ormoni in particolare comunque è stato incentrato l'interesse degli studiosi: il fattore di crescita epiteliale (EGF) ed il fattore di crescita del tessuto nervoso (NGF). Il primo è capace di stimolare la maturazione dell'intestino del lattante, il secondo la maturazione del suo sistema nervoso.

La salute del bambino

Latte non significa solo nutrimento, ma anche protezione per il neonato dalle infezioni. Quindi, accanto ad un perfetto equilibrio fra i singoli nutrienti, esiste nel latte una ricchissima dotazione di fattori di difesa contro batteri, virus e parassiti. Fra gli altri, gli anticorpi, delle vere e proprie cellule viventi (leucociti), il lisozima, la lattoferrina, i fattori del complemento, ecc.
Il corredo di difese ha ruoli vari e complementari. Tali fattori riconoscono i germi pericolosi, modificano l'ambiente intestinale per renderlo inospitale a questi germi, danneggiano la parete dei germi, li deprivano delle sostanze nutritive di cui hanno bisogno, neutralizzano, distruggono, eliminano batteri e virus.
Il neonato è protetto dalle gastroenteriti, ossia dalle infezioni a sede intestinale, ma dalle otiti e le infezioni respiratorie in genere, le infezioni urinarie, le setticemie (volgarmente dette infezioni del sangue) e le meningiti. Accade infatti che alcuni dei fattori di difesa, dopo essere stati assorbiti a livello intestinale, entrino nel circolo sanguigno e si distribuiscano per l'intero organismo. La protezione dalle infezioni da parte dell'allattamento al seno dipende dalle proprietà intrinseche, antiinfettive del latte umano e non dalle norme igieniche che in un paese industrializzato mantengono comunque un buon livello sia nel caso di allattamento al seno che al biberon.
Le malattie allergiche più tipiche dell'infanzia, e quelle a cui in questo contesto si fa riferimento, sono l'eczema, l'asma, la rinocongiuntivite, l'allergia alimentare. Tutte queste malattie possono essere causate da un'alimentazione con il latte artificiale (derivano dal latte di mucca). Al suo interno troviamo notevoli quantità di betalattoglobulina, una proteina particolarmente allergizzante. La grande permeabilità dell'intestino del lattante (ma specialmente di quello allergico) fa sì che questa proteina venga assorbita in maniera esagerata con conseguente scatenamento di reazioni allergiche.
Va però sottolineato un fatto: l'alimentazione con latte artificiale non è da sola sufficiente a causare allergie; oltre che il fattore dieteticoambientale ci vuole anche il fattore ereditario, cioè la predisposizione allergica, individuata dalla presenza di allergie in altri membri della famiglia (fratelli o genitori).
Un bambino fortemente predisposto (per esempio con genitori e fratellino allergici) può manifestare sintomi di allergia, anche se allattato esclusivamente al seno. Non si tratta di allergia al latte della mamma (che in realtà non esiste), bensì di allergia nei confronti del latte di latteria che la madre beve. L'esclusione rigida dalla dieta materna del latte di latteria e derivati risolverà il problema di questa finta allergia al latte della mamma.
Il latte umano invece rispetta maggiormente il sistema di difesa dell'organismo. I bambini allattati col latte artificiale, infatti, sembrano più soggetti a sviluppare nel tempo malattie intestinali croniche quali il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, i linfomi, il diabete insulinodipendente.
La salute della donna
Studi recenti documentano come l'allattamento al seno prevenga il cancro della mammella. Il benefico effetto è tuttavia debole, non si riscontra nelle donne che hanno avuto un solo figlio, si osserva solo in chi ha allattato per più di un anno e si limita al cancro che insorge prima della menopausa.
Altri studi mostrano un effetto protettivo dell'allattamento al seno anche nei confronti del cancro delle ovaie.
L'allattamento al seno protegge la donna dall'osteoporosi della vecchiaia, ed in particolare da una delle sue peggiori complicante la frattura del collo del femore. Lo scheletro della donna si impoverisce durante l'allattamento per l'aumentato fabbisogno di calcio. Tuttavia a distanza di tempo dalla sospensione dell'allattamento al seno la mineralizzazione ossea viene reintegrata. Il fatto che lo scheletro durante l'allattamento abbia dovuto cedere abbondantemente i minerali che vi erano depositati, lo renderebbe più forte per l'età senile.

Lo sviluppo intellettivo del bambino (ma non quello di Artan) ;-)

La concentrazione di acido decosaesanoico (DHA) nel latte materno è superiore a quella del latte artificiale. A questa è stato attribuito l'effetto di potenziare la funzionalità delle vie nervose. Il sistema nervoso centrale dei bambini allattati al seno dovrebbe essere quindi più ricco di DHA rispetto a quello dei bambini che bevono latte artificiale. Alcuni studi confermano queste supposizioni, mostrando come i livelli del DHA del sangue siano più elevati nei bambini allattati al seno, come la loro acuità visiva sia migliore ed il loro quoziente intellettivo sia superiore. Alcuni ricercatori mostrano scetticismo nell'accettare le conclusioni di questi studi. Le famiglie dei bambini allattati al seno potrebbero essere semplicemente più attente ai bisogni del bambino, più capaci di fornirgli stimoli sensoriali, educativi, sociali che si tradurrebbero nelle migliorate prestazioni intellettive.
Sarebbe l'ambiente e non solo la dieta a dar conto delle differenze esistenti fra il bambino allattato al seno e quello allattato col latte in polvere.

La relazione madre-bambino

L'unicità del latte materno si riferisce anche all'opportunità di interazioni psicologiche fra madre e figlio che l'atto stesso dell'allattamento permette. Tra madre e figlio attraverso l'allettamento si viene a creare un flusso di stimoli estremamente vari nelle due direzioni.
La mamma è presa dal desiderio di esplorare il neonato, di toccarlo, di guardarlo, di rivolgersi a lui con voce dolce, di tenerselo vicino, di coccolarlo.
Il bambino non resta passivo di fronte al comportamento materno: si calma quando viene appoggiato sulla spalla per effetto del calore del corpo dell'adulto e del rassicurante, ritmato, battito del cuore; inoltre è capace di seguire con lo sguardo stimoli in movimento girando gli occhi e la testa.
Il neonato oltre a rispondere all'adulto, può prendere l'iniziativa nel rapporto ricorrendo generalmente al pianto; la madre impara a distinguere il significato di rabbia o di fame, di frustrazione o di dolore. Questa capacità comunicativa il bambino l'ha sviluppata fin dalla nascita, ed anzi durante la prima ora dopo il parto egli si trova in uno stato di veglia calma tale da costituire il momento ideale per il primo incontro con i genitori. Con queste premesse, è naturale e desiderabile che il primo contatto fra madre e figlio sia precoce. Durante tutta la gravidanza il feto aveva seguito i ritmi della madre ed aveva condiviso ogni sua esperienza. Con il parto la situazione cambia e il neonato deve nuovamente "orientarsi".
L'allattamento al seno va inteso come opportunità che la donna ha di avere fin dalle prime ore dopo il parto un'interazione totale, fisica e psicologica col bambino in modo da favorire l'instaurarsi di un rapporto specifico e durevole nel tempo, di un attaccamento. La componente relazionale dell'allattamento al seno può essere conservata però anche quando si voglia o si debba ricorrere all'allattamento artificiale.
Il vedere il figlio nutrirsi, il sentirlo succhiare con vigore, dà alla madre una sensazione che non si limita alla pura soddisfazione d'essere capace di allattare; il bambino prova piacere nel succhiare il seno materno, la madre dal canto suo prova piacere ad essere fonte di gratificazione per il figlio e avverte una sensazione di benessere fisico. Eppure la componente di piacere, che l'allattamento al seno naturalmente porta in sé, viene spesso misconosciuta, negata, non solo dalla società, ma anche dalla stessa donna, protagonista imbarazzata da questa esperienza. In passato si è voluto vietare all'allattamento caratteri diversi da quello precipuo della nutrizione.
Oggigiomo la società si mostra più pronta ad accettare le varie manifestazioni della sessualità dell'essere umano, anche quelle che derivano dalla interazione reciproca fra madre e bambino. Il loro rapporto quindi non è più solo quello esistente fra nutrice e lattante, ed il seno materno non è più considerato organo esclusivamente destinato alla nutrizione del bambino.

Tratto dal volume Allattare al seno di Riccardo Davanzo. Roma, 2001, Il Pensiero Scientifico Editore, 157 pp., 15 euro.

http://www.gynevra.it/speciali/stampa/allattamento_seno.html
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