tesi di laurea sull'infermiere Case-manager

mi serve mteriale per svolgere la mia tesi di laurea sull'infermiere case-manager...... Qualcuno può aiutarmi? Io ho già acquistato due libri: L'infermiere case-manager Paolo Chiari e L'infermiere e le innovazionmi in sanità di Antonella Santullo. Qualcuno ha altro materiale da inviarmi? AIUTATEMI VI PREGO!!!! Questa è la mia e-mail: mele.davide@fastwebnet.it GRAZIE

mi spiace non posso aiutarti.....
scusa ma non potevi trovare un altro argomento?????
ps
un altra figura assolutamente inutile,non avevamo bisogno di una vice caposala,ma di gente che si tiri su le maniche

No Infermierelaureato ( qualche volta che mi trovi messa bene, ti chiamoper nome...non ne posso più di scrvere un nick così lungo!!!! scherzo.... )il Case- Manager non è un vice caposala.E' l'Infermiere esperto responsabile di un processo assistenziale, ben diverso è il ruolo del coordinatore!:o

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Scritto da: serenaorlando 02/07/2005 21.31
No Infermierelaureato ( qualche volta che mi trovi messa bene, ti chiamoper nome...non ne posso più di scrvere un nick così lungo!!!! scherzo.... )il Case- Manager non è un vice caposala.E' l'Infermiere esperto responsabile di un processo assistenziale, ben diverso è il ruolo del coordinatore!:o


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a si???? e noi infermieri che facciamo.......continuiamo a portare padelle??????

cmq S ere,leggi bene,vedi infermierelaureato anche quando non c'e'......che stia nascendo qualcosa??????

Sono mortificata, scusami, ho preso un abbaglio!
Però non è come dici tu,l'Infermiere porterà la padella solo se non ritiene di poterlo delegare alle figure di supporto. Il Case Manager controllerà che tutto questo sia fatto nei migliori dei modi per raggiunfere il sodisfacimento dei bisogni del paziente. Questo è naturalmente il sunto,detto in due parole.
Ancora scusa...:o


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non ho capito molto cosa sia un case-manager, è la prima volta che lo sento ma mi informarò

ma intravedo che potrebbe essere un infermiere esperto, ossia specializzato in qualcosa, al quale io, infermiere di reparto non specialistico, o specialistico in qualcosa d'altro, potrei richiedere la consulenza.

mi spiego. io lavoro in pediatria, esperienza in piaghe da decubito zero virgola due. ma non si sa mai, un giorno potrebbe venire da me un paziente che ne ha una, o che glista venendo per x motivi.

a quasto punto ho varie possibilità:
-mi improvviso esperto e devido la cura migliore
-chiedo al modico, che ne sa meno di me
-cerco di ricordarmi cosa facevo 7 anni fa in medicina, anche se i tempi magari sono cambiati, e adesso esiste una cura migliore
-aspetto un corso di aggiornamento, ma se è a pagamento il mio istituto probabilmente non mi rimborsa perchè non lo ritiene pertinente
-mi affido alla valida consulenza del case maneger della geriatria

a nostra volta, poi, il case maneger della pediatria andrebbe a fare la consulenza in neurochir (ad esempio, perchè non esiste la neurochir pediatrica da me) per un problema riguardante un bambino

bello mi piace. o non ho capito un'acca?

Cosa sia un Casu Manager ve lo spiego io,è un operatore qualificato addetto alla produzione di squisito pecorino sardo.........come il mio amico Gavino io poi sono un esperto Infermiere Casu Manger .......vi aspetto al più presto nella mia bella isola per degustazioni.......una full immersion sul mondo del formaggio sardo......

Ciao, Golia, complimenti per l'argomento della tesi.
E', per l'Italia, avanguardistico e quindi impegnativo da affrontare.

Alcune realtà si sono già attivate in merito, soprattutto in Regione Emilia Romagna (da sempre e per sempre "avanti").

Oltre ai testi da te acquistati, online trovi anche altri riferimenti, ad esempio:

http://www.evidencebasednursing.it/progetti/icm.htm
http://www.odv.bo.it/2002-3/informed-04.pdf
http://www.med.unibo.it/reparti_servizi/servinfer/organizzazione.htm
Come vedi l'infermiere case manager, qui (sempre S.Orsola Malpighi), è stato inserito nelle posizioni funzionali).

Andando molto a ritroso, all'interno di questo stesso forum, ci sono stati thread dedicati all'argomento...
Guarda qui, ad esempio (anno 2001, alla faccia dell'avanguardia!!! ):

http://www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=2277&idd=825
http://www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=2277&idd=807

Ebbene, sì...
Nonostante l'ironia che pervade alcuni dei post precedenti, questa figura infermieristica è nata anche in Italia (se fai ricerca online trovi tantissimi riferimenti in lingua inglese) e presumibilmente potrebbe diventare davvero importante, attraversando le fasi dell'acuzie, riabilitazione e dimissione in modo completo nei confronti di una persona: un vero "prendersi cura di...".

Un saluto ed un "in bocca al lupo"!

Franco Raineri

Caro collega, ti lascio anche questo articolo dove si spiega il ruolo del case manager svolto in Spagna da qualche tempo, prima alle Isole Canarias e poi ad Andalucía: http://www.asanec.org/Congreso/La%20Enfermera%20de%20enlace.htm
Un saluto
Paqui

Le posizioni funzionali :CASE MANAGER:-

Le posizioni funzionali valorizzano e premiano l'assunzione di responsabilità dei professionisti in relazione alle attività che il management aziendale ritiene strategiche per il cambiamento e l'innovazione, prevalentemente sul piano assistenziale e nel rispetto dei mandati assegnati negli specifici progetti. Sono contraddistinte da tre caratteristiche: hanno un obiettivo da perseguire; sono soggette a valutazione individuale; ricevono un premio mensile o annuale.
La nomina è generalmente effettuata dai coordinatori delle unità organizzative.

ORA CAPISCO IL PERCHE'.

ragazzi non avete qualche altra informazione da darmi sull'infermiere case-manager?io sono anche andato a visitare l'ospedale malpighi s.orsola di bologna ma anche loro più che consigliarmi i libri che già ho acquistato non mi hanno detto di più!!!!se avete qualche altra informazione vi prego contattatemi :o

... Ma allora sei incontentabile...
Neanche il Sant'Orsola placa la tua sete.

Guarda qui:

http://btobsearch.barnesandnoble.com/booksearch/isbninquiry.asp?btob=Y&pwb=1&ean=9780323011358

http://nursing.jbpub.com/casemanagement/

http://www.intl.elsevierhealth.com/catalogue/title.cfm?ISBN=0323011357

http://www.intl.elsevierhealth.com/catalogue/title.cfm?ISBN=0323023290

http://www.elsevier.com/wps/find/bookdescription.cws_home/694819/description#description

E qualche centinaio di altri, se cerchi con le parole chiave "case manager nurse editions".
Considerato che, evidentemente, vuoi svolgere una tesi molto buona e completa, la lingua inglese non sarà, per te, un ostacolo.

Buona continuazione. Malcolm

purtroppo l'inglese è un grande ostacolo per me... cmq grazie lo stesso malcom e se dovessi trovare qlc in italiano fammi sapere.

Spendo due parole a proposito dell'infermiere c.m....

è una figura in via di inquadramento, in via di definizione, ecco perchè tutto quello che riesci a trovare è scritto, ma raramente nella realtà si riesce a coglierne il significato...

Diciamo che gli obiettivi per l'i.c.m. sono essenzialmente due:
1. essere punto di riferimento per i colleghi e coloro che si occupano di prestare assistenza, in generale, su determinate problematiche (es: gestione delle lesioni cutanee, dell'alimentazione enterale, delle problematiche connesse alla riabilitazione, e così via);
2. garantire la necessaria continuità assistenziale nei vari contesti di cura (es: dimissione dall'ospedale verso il territorio, trasferimento tra i reparti ecc.), ma anche coordinamento tra le varie figure assistenziali all'interno di una stessa equipe (es: in una RSA tra infermiere, terapista della riabilitazione, oss, medico, animatore, terapista occupazionale).

Il secondo punto, in particolare, è quello che dovrebbe essere garantito dall'icm. Come potrai notare dalla delibera n. 309/2000 della Regione E. Romagna
( http://www390.regione.emilia-romagna.it/webatti/at01w53s )
nella regione ci si orienta molto verso l'integrazione dei servizi, cercando di capire chi dovrebbe garantire la necessaria continuità assistenziale tra i vari contesti.
Il modello dell'icm dovrebbe assolvere in definitiva questa funzione, che non è affatto semplice, come potrebbe sembrare a prima vista, perchè vuol dire interfacciarsi con:
- ospedale
- comune (assistenti sociali)
- territorio (case protette, RSA, assistenza domiciliare)
- enti privati (qualora necessari)
- istituzioni di volontariato
oltre, come ti dicevo, ad una buona dose di conoscenze in un ambito tecnico specifico. Ciò significa che l'icm non solo dovrebbe possedere delle competenze gestionali (appunto per avere una visione a 360 gradi della complessa realtà relazionale ospedale - territorio), ma significa che in prima persona dovrebbe operare sul paziente per conoscere vita-morte-miracoli dell'assistito. Per cui non è il caposala - coordinatore, ma tutt'altro.

Strettamente legato a questo concetto, è quello riguardante l'organizzazione dell'assistenza, in particolare dei micro - modelli di assistenza. In questo caso, l'icm assolve bene il suo compito in lungo - degenze, rsa, degenze psichiatriche. Qui il responsabile del progetto di assistenza (diverso da quello medico, ma in stretta correlazione con ques'ultimo) diventa la figura professionale che è deputata a dare la risposta ai bisogni più importanti per quella persona, in quel momento (ad esempio: il fisioterapista, se in fase riabilitativa), ed è colui che imposta per primo il piano di assistenza. Chiaro che, al variare delle condizioni del paziente, cambia il piano di assistenza e cambia il case - manager, fino alla dimissione ed oltre, come dicevo.
In altri ambiti, p.e. più specialistici, l'infermiere (più il personale di supporto) si occupa di un determinato settore tecnico (nursing modulare), non conoscendo (o quasi) il resto del reparto (è ciò che per esempio accade in alcuni centri grandi ustionati, dove ci sono gli infermieri - medicatori, che si occupano di fare quello e solo quello durante il loro turno).

Buon lavoro.

io spero veramente che questa figura riesca a prendere piede all'interno di equipe finalmente multiprofessionali e lo dico non solo come infermiera ma SOPRATTUTTO come utente: avete mai provato a dover seguire un percorso assistenziale ed essere magari anziano!?! non in malafede le informazioni sono spesso frammentarie e il percorso è un labirinto....perchè non sperare in un'assistenza che veda al centro l'utente?

PS caro laureando io sono stata correlatrice per una tesi sul CM ma non credo opportuno metterla a disposizione perchè hai avuto l'opportunità di consultare molto materiale molto più di quello che avevamo noi, perciò sforzati puoi farcela... magari utilizza un buon dizionario scientifico-inglese devi imparare a cmminare da solo: la tesi serve anche a questo!
in bocca al lupo!