Leggete un pò....

ho cominciato a scrivere in questo forum due anni fà... la cosa che più mi ha colpito è il ripetersi della storia... si inizia a studiare infermieristica con entusiasmo, si comincia con il tirocinio e... come per incanto, l'insoddisfazione pr una scelta fatta con consapevolezza, arriva galoppante...
Litigi, discussioni e a volte anche altro... ma poi alla fine del corso, almeno pr quanto riguarda la niuova generazione, l'entusiasmo di farsi chiamare DOTTORI!!!!
...ma dottori in che cosa, se poi alla fin fine siamo solo degli infermieri che non hanno la consapevolezza del loro status?!?
Adesso, quello che voglio dire, è che secondo me, per ora la nostra categoria è troppo disomogenea... per tanto, bisogna imparare a convivere serenamente... (ciao Serena!!!)
Nella mia ancora breve carriera, ho visto:-
1) mia madre che da quaranta anni fa l'infermiera, che si è sempre vantata di avere una figlia dottoressa in Infermieristica sulla carta, tralasciando la sua preparazione, superiore alla mia e basata sull'esperienza... senza mai vantarsi, ma soprattutto senza farmi mai sentire inferiore, anche quando ne aveva le possibilità.
2) Medici che non capivano niente e che non erano degni di esserlo, che si rifugiavano sotto le ali dell'Infermiere più Anziano...
3) Studenti che si lamentavano degli stessi Infermieri che cercavano di insegnargli qualcosa, per invidia e senso di sottomissione...
Adesso arrivo al sodo e vi chiedo...
---Perchè, non cerchiamo di collaborare e di stare uniti, tutti insieme, cercando di crescere, pianificando i rapporti tra tutte le figure che esistono all'interno della sanità?---
Invece di litigare, perchè non collaboriamo e cerchiamo di stilare tutti insieme dei documenti, dove possiamo pianificare l'assistenza sanitaria, fornendo delle precise dirtettive, di quello che è il nostro lavoro e il lavoro delle altre figure...
Forse, in questo modo, si potrebbe creare un dialogo più preciso... e diretto alla crescita professionale!!! Piuttosto che permettere il ripetersi perpetuo della nostra storia!!!!

Scusate le paranoie.... ma buona giornata a tutti!!!

Sicuramente, la smetteremo di criticare quando alla fine ognuno sara collocato nel giusto rango. i medici nei medici, gli infermieri tra gli infermieri e gli ausiliari (ota oss.......) tra gli ausiliari. Fintanto che i colleghi infermieri chiameranno colleghi anche gli ausiliari, la professione nn avra mai una sua ben precisa collocazione. Tutti, siamo pronti a chiamarci colleghi, a questo punto perche nn chiamiamo colleghi anche i medici, visto che siamo cosi bravi a chiamare colleghi gli ausiliari? che differenza c'è tra un medico ed un infermiere se per la maggiorparte di voi che chiama colleghi gli ausiliari, nn vede differenze tra voi e loro?
non parliamo di preparare documenti di assistenza se prima nn siamo capaci di pensare che l'assistenza è dell'infermiere, senza delegare l'oss, l'ota a fare cose che nn compete loro, nn parliamo di piani di lavoro e di direttive se nn siamo in grado di dire che un ausiliario nn è un collega, ma un collaboratore di reparto al quale l'assistenza del malato nn è concessa.
Quando saremo in grado di distinguerci (e nn solo attraverso le divise), dagli ausiliari, allora se ne potrà darlare di documenti di assistenza e via discorrendo.Si potrà cominciare a pianificare quando noi stessi, cominceremo a fare le differenze tra le varie figure, fino ad allora, nn c'è piano che tenga, tutti sotto lo stesso nome: infermieri (portinai, baristi, volontari di ogni ordine,oss, ota,..........). E' naturale che gli studenti leggendo tutti i post dove gli OSS si chiamano infermieri, vengono colti da sconforto, e scusatemi se poco, allo stesso modo incominciano a riflettere e criticare la professione ed i professionisti. Con questo nn giustifico i toni che qualche stupido studente ha usato, ma cerchiamo di capire anche loro che studiano per una laurea, e poi leggono che anche gli OSS si identificano come infermieri. No, io mi dissocio completamente da chi chiama collega un OSS, e continuo nella mia posizione delle differenziazioni. per chi si sentirà offeso da questo mex, nn posso farci nulla, io la penso cosi.......nessun OSS sarà mai mio collega e fintanto che tutti la penserete come chi ho letto in alcuni post precedenti, nn ci saranno piani (e mi ripeto) che possono essere attivati per migliorare la professione.
Ad majora

"Collega" nella lingua italiana vuol dire compagno di lavoro, o sbaglio?! E' un sostantivo che deriva dal verbo collegare. Gli infermieri sono collegati, e non posso farci nulla, agli oss, sono anche collegati ai medici...per cui etimologicamente parlando, tutti quelli che lavorano per uno stesso fine sono colleghi.
Se invece nella parola collega intendiamo uguaglianza di titoli accademici...beh allora non siamo colleghi a nessuno!!!
Usare il vocabolo collega, a volte và oltre il suo sterile significato...collega è colui che porta avanti assieme a te un progetto, che ne fa parte, in maniera più o meno preponderante, ma è comunque facente parte di un equipe!
L'oss lo è! Fa parte della nostra realtà lavorativa...nessuno ti toglie la laurea lo chiami collega!:o

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O.k. Serena, sono d'accordo. E un grazie a tutti i colleghi che, come la mamma di nursinggirl, vivono con gioia la crescita culturale e professionale delle giovani leve, fiduciosi che l'esperienza arriverà, come è arrivata per tutti dopo la scuola.
Lavoriamo insieme, gli infermieri laureati di oggi sono il successo dei nostri sogni di ieri, non dei rivali
Buon lavoro a tutti
redpin

Carissima Serena,
certo il tuo discorso nn fa una piega e soprattutto è logico, ma il mio intervento nn voleva essere volto a farmi spiegare il termine di collega che gia conosco.
Quello che porto avanti io nn è tanto il discorso collega o non collega, è il fatto che gli OSS si dicono infermieri, che è piu grave del chiamare qualcuno collega.
Il termine collega io lo uso solo per chi come me è un infermiere, per tutti gli altri dico: questo è un medico e quest'altro è un ausiliario. Credo di nn aver mai detto che nn chiamo collega un OSS perchè ho paura che mi strappi la laurea dalle mani, sarebbe stato anche stupido se l'avessi pensato, però continuo fermo nella mia idea, che collega mio è l'infermiere, indipendentemente da chi sta poi nel reparto con me. Poi, semmai, sono gli ausiliari ad essere collegati agli infermieri e nn il contrario. Se andiamo un po a rileggere i post passati, osserveremo tutti che gli ausiliari usano chiamarsi infermieri; quindi secondo me prima di andare a pensare a scritti e manoscritti circa la differenziazione dei colori delle divise, facciamo in modo che gli ausiliari tornino un po a pensare che appartengono alla loro categoria, poi possiamo fare le divise di tutti i colori che volete.Io e voi, nn abbiamo studiato forse per fare gli infermieri? Sicuramente si, ed allora, chi fa dei corsetti da ausiliario, facesse cio per cui il corso li abilita.:o
Ad majora

Penso che il tuo pensiero generale non sia sbagliato,ma ritengo che l'unica strada percorribile per differenziarci dagli ausiliari oss ota sia quella delle divise.Sono dura ma purtroppo nel mio ospedale ne sto sentendo veramente tante.Basta col fatto che siam missionari.Basta far lavori che non ci competono.Basta dire in giro che gli infermieri non fanno nulla perche' vengono confusi con le figure di supporto che fanno i portantini.Rispetto ai portantini.Basta con il dire in giro che l'oss e' un infermiere solo perche' si ha un camice uguale.Io veramente vorrei che gli oss facciano gli oss,ma chissa'perche' continuo a farmi il giro letti io allora? La mia asl dice che mi spetta far il giro letti,pulire i comodini.L'oss e sempre impegnato a fare i giri dei reparti per gli esami ematici sbarellare pazienti ecc. L'ausiliario dice che non gli compete.Ma io mi chiedo come mai l'oss o l'ausiliario son pagati come me? La divisa uguale??? stipendio uguale??? Diritti non uguali????? Sono tantissimi anni che lavoro,sono uno di quei vecchi infermieri,ne ho viste tante,ed ora che vi e' l'opportunita' di cambiamento si ritorna indietro di 50 anni con una proposta di legge che fa sorridere come quella dell'infermiere oss.La differenziazione della divisa e' un traguardo che si deve assolutamente raggiungere per far capire all'opinione pubblica Chi e' l'infermiere vero e proprio.Saluti a tutti ed in particolar modo ate infermiere laureato,continua cosi',tu sarai il futuro della nostra professione anche quando io saro' in pensione

Grazie di cuore GIOIA. e nella tua persona ringrazio tutti gli infermieri, vecchia guardia che mi hanno guidato nei miei tre anni, e a volte anche parato il di dietro, quando involontaiamente dimenticavo di fare qualcosa o facevo qualche errore stupidello.
GRAZIE ANCORA :o :o :o

Infatti Infermierelaureato, la mia non voleva essere una lezione di grammatica....ma già che tu lo hai capito benissimo, come hai capito altrettanto bene quello che da mesi cerco di dire!:o
Non chiamarli collega se vuoi, ma sei costretto a trattarli come tali..pensaci!:o
Ciao Serena

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....Mi spiego meglio prima che mi si catapulta addosso un improperio!
Per collega intendo qualunque persona che con te, con la tua supervisione porta avanti un lavoro. L'alternativa sarebbe chiamarlo "sottopsto"????
Non ti sembrerebbe un poco troppo militaresco?:o

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Credo che l'arma più potente a nostra disposizione sia l'ESEMPIO. Dimostriamo a noi stessi ed alle categorie professionali con cui interagiamo, che il nostro lavoro quando è portato con professionalità, impegno e senso di rispetto del RUOLO che rivestiamo porta dei frutti che sono apprezzabili. I problemi sono tanti, ma troppi colleghi inseguono diagnosi e non processi di risposta ai bisogni del paziente; troppi s'impuntano su posizioni del tipo: "non sono riconosciuto/compreso/ben pagato dunque chi me lo fa fare di sbattermi". Nella mia personale esperienza d'infermiere soccorritore, mi capita d'interagire con medici ed autisti soccorritori che considero "colleghi", in quanto la buona riuscita del mio/loro intervento è indissolubilmente legata (collegata) alla buona miscela della professionalità di ognuno. In quei momenti non impartisco o ricevo ordini, cerco d'interpretare al meglio il mio RUOLO. Allora il mio consiglio è di sfruttare ogni mezzo (quello dei forum è uno dei più potenti) per ricercare il vero ruolo degli infermieri di oggi e di domani. Quando l'avremo ben compreso noi, sarà più facile farlo comprenderlo agli altri (compresa l'opinione pubblica e chi decide come ripartire i riconoscimenti economici). Olio e acqua non è vero che non stanno assieme, basta saperli emulsionare correttamente.
Con affetto, Cabrach.

Cabrach71.....si è così, sono pienamente d'accordo!:o
....un pò meno sull'olio miscelato con acqua.....
Un affettuoso saluto
Serena

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Il formaggio con le pere?


Gastronomicamente vostro: Cabrach.

O.k. adesso si, adesso è perfetto!:o
ciao!
Serena

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Ascolta Cabrach,toglimi una curiosità.. per favore.
Ma il tuo avatar cosa raffigura? sono terribilmente curiosa...non riesco a capirlo!
Scusa e grazie!

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Per redpin un grazie da parte della mia mamma...

mentre per infermiere laureato , vorrei aggiungere due parole... non so nel tuo ospedale o nella realtà in cui vivi tu, esistano dei validi esempi come quelli alla quale ho potuto assistere io...
ma posso assicurarti che nella mia, ne esistono a bizzeffe.
1) Grandi Professori di Università che sulla base di un lungo rapporto di lavoro, stabiliscono di chiamare l'infermiera che gli lavora accanto "Collaboratice", alla stregua dei ricercatori e dei medici che li coadiuvano.
2) Infermieri che chiamano colleghi gli ausiliari a loro molto legati, perchè collaborativi.
3) ecc...
Tuttavia, senza togliersi loro il merito dei loro lunghi studi...

Senonchè vorrei aggiungere che in una delle mie esperienze lavorative, molti medici mi chiamavano collega, ancor prima che lo diventassi...praticamente quando ero tirocinante.
Con questo voglio dirti che anche io chiamo collega l'ausiliario, perchè in effetti lo è... semmai, non mi sognerei di chiamarlo infermiere, perchè non lo è... ma non me la prenderei se qualcun'altro davanti a me lo facesse... Perchè ciò vorrebbe dire che ha mostrato tanta serietà nello svolgere il suo lavoro, da sembrare un infermiere.
è credimi se spesso succede che infermieri sembrano ausiliari e viceversa... tutto sta nel sapere qual'è il proprio ruolo e quello degli altri, proprio come è stato già detto, prima.

Cara nursing,
cncorso pienamente anche con te, ma forse sono io che nella foga incazzata di scrivere nn so centrare il bersaglio.......e per questo chiedo scusa. Il problema nn è il termine collega o non collega, il problema è che forse io ho intrapreso come Don Chisciotte una battaglia contro i mulini a vento, mi spiego meglio, io nn ho nulla in contrario agli ausiliari, anzi, nella mia realta lavorativa sono presenti e sono persone garbatissime molto piu di altri colleghi per intenderci. Io nn sopporto chi con un corsettino da quattro soldi (intendendo per come è organizzato) perche di soldi ne spendono anche molti a pare mio, intende chiamarsi infermiere. Non lo accetto e nn lo accetterò MAI.Gli OSS nn sono infermieri maledizione al diavolo, perche nn gli entra in quella testolina???????

In questo momento rappresenta lo sguardo stanco di un infermiere di frontiera, che vede spuntare l'alba dopo una notte tribolata.
In senso generale rappresenta lo sguardo stanco di un infermiere della terra di mezzo, che guarda al futuro con la speranza di vedere l'alba di un'epoca nuova; dove al RISPETTO che ci rendeva coesi nel passato si coniughi l' AUTOREVOLEZZA (e non l'autaritarismo)che ci viene da una formazione finalmente all'altezza del nostro ruolo. Spero che ad occidente ci sia lo sguardo di un'altro infermiera/e che mi sorride (e nell'immediato quello del collega che mi dia il cambio prima che l'infame telefono squilli ulteriormente).
Cara Sere adesso tocca a te. Che vuol dire il tuo?
Poco lucidamente vosto: Cabrach.

Il mio è un gioco, che facevo quando ero piccola.
Mi allontanavo dalla riva, e immersa nel mio mare, mi immaginavo sirenetta....ma ancora adesso, appena posso scappo, e raggiungo la mia spiaggia, il mio scoglio...sogno un pò di meno, ma lì, sola in silenzio immersa nell'acqua....penso, rifletto su cose, uomini e fatti!
Un giorno nuoterò sino alla "terra di mezzo",riprenderò le mie sembianze umane, e vengo a cercarti...non arriverò in tempo per darti il cambio, ma volentieri parlerò con te, saremo in due in una terra di mezzo.....
Anch'io cabrach.... per niente lucida questa mattina!:o
Riposa
a presto
Sere
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scusate se interrompo questo cinguettare...
vorrei ritornare, giusto per chiarezza, al termine "collega" e correlati.

COLLEGA significa con-mandato o con-incarico.
Denota una collaborazione sullo stesso piano e allo stesso livello gerarchico.
es.: Primario con primario, medico con medico, infermiere con infermiere, OSS con OSS.

COADIUTORE significa con-aiuto, ovvero colui che aiuta o e' temporaneamente adibito ad alcune delle mansioni di un superiore, di cui si riconosce la superiorita' gerarchica.
Ogni aiuto deve rientrare nelle competenze delle figure coadiuvanti.

Esempio e' l'infermiere che aiuta o sostituisce il caposala, e l'OSS che aiuta, o sostituisce nelle mansioni che gli sono permesse, l'infermiere.

Questo no elimina la collaborazione, che deve pero' attenersi alle normative sul profilo professionale degli operatori, ricordandosi che questi "distinguo" sono mezzi per raggiungere meglio il fine.

Era così ovvio...

Ma in un momento di buonismo spinto, in cui fare distinzioni fa attaccare l'etichetta di "razzista", forse qualcuno aveva paura di essere bollato come reazionario.

Come ha ribadito Linus, distinguere significa raggiungere meglio il fine.

Che nn è più quello di un avere un buglione unico nelle corsie, ma definire attraverso opportuni mezzi il ruolo di ogni singolo operatore.

Questo comporterà che ognuno faccia solo ciò che gli compete e per cui è stato formato, e che l'utente sia in grado di distinguere chi gli si aggira intorno.

Per cui, divise diverse per ogni operatore (a Fi sono anni che le divise sono diversificate, e c'è tanto di cartello all'ingresso ed in ogni reparto che spiega quale professionista indossi una particolare divisa).

Questo, soprattutto a tutela del cittadino.

E ora basta che gli infermieri abbassino sempre il capo e accettino con rassegnazione le farneticazioni di tutti.
Sono finiti i tempi in cui tutti gli altri professionisti sanitari ci guardavano dall'alto in basso perchè loro avevano il Diploma di Maturità ed avevano frequentato Scuole parauniversitarie.
Essere infermiere, laureato e titolato, nn significa accettare tutto indiscriminatamente o essere più "buoni" (o bischeri??) di altri professionisti.
Occorre un minimo di spirito corporativo, perchè solo facendoci riconoscere avremo il ruolo e il riconoscimento che ci spetta.

Altrimenti saremo sempre confusi nella massa.

Poi, max collaborazione ed amicizia con tutti.

Ma ad ognuno il suo.