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Riprendo:
Concordo.
La risultante fra genotipo e fenotipo determinano il terreno costituzionale e quindi la risposta individuale alla malattia.
Come molti autori dicono:-Non si cura la malattia ma il malato-, ed altri:- tutte le malattie sono curabili, ma non tutti i malati-.
Questi principi, anche se un po' vaghi, sono sacrosanti.
Vorrei pero' ribadire che non ci si puo'concentrare, per contrasto con la scienza ufficiale, fatta di protocolli standard, stabilire il criterio
che:-la malattia e' nulla, ed il malato e' tutto-.
Si tratta comunque di una massimalizzazione che impedisce un confronto equilibrato, che deve tenere presente le caratteristiche del terreno costituzionale interessato, ma anche, e a volte sopratutto, la virosita' [da virus=veleno] dell'agente eziologico.
Molto spesso, frequentando anche forum piu' radicali, trovo che l'attenzione sia tutta riversata sull'individuo, arrivando fino al punto di chiedere:- ma perche' ti sei ammalato?-, il che, francamente, in molti casi mi sembra eccessivo.
Come sempre, penso che sia un fatto di equilibrio di giudizio, una ricerca continua della giusta misura.
pardon, L