IL SECOLO XIX WEB
06/02/2005
Omeopatia apre in ospedale
ACQUI TERME L'Asl ha anche autorizzato la sperimentazione di due apparecchiature per la risonanza magnetica
Pronto nuovo ambulatorio specializzato in medicina alternativa
Acqui Terme (AL) - Nuovo dipartimento sanitario all'interno dell'ospedale acquese. L'Asl 22 ha deciso di aprire un ambulatorio specializzato in medicina alternativa. L'omeopatia entra così ufficialmente, e dalla porta principale, nella struttura ospedaliera acquese. Alta tecnologia con apparecchiature che vanno dalla risonanza magnetica a sistemi moderni per ottenere nel paziente situazioni di relax.
Ad annunciarlo è stato Massimo Piombo, che oltre ad essere consigliere comunale e presidente dell'osservatorio sulla sanità comunale è anche medico sostenitore delle cure omeopatiche. Il progetto andrà ad affiancarsi a quelle che sono le terapie tradizionali. «A tal proposito - ha sottolineato Massimo Piombo - è stato appena dato il via libera, da parte dell'Asl, alla sperimentazione di due apparecchiature di risonanza magnetica pulsante già installate presso l'ospedale cittadino». Queste tecnologie verranno impiegate in via sperimentale ad Acqui e su tutto il territorio di competenza dell'Asl, nei settori delle terapie antidolorifiche, neurovegetative e del relax con specifico riferimento ai dipartimenti di ortopedia, reumatologia e anestesia localizzata.
Massimo Piombo ha anche sottolineato come la operatività della risonanza magnetica pulsante, che va ad individuare discrepanza tra frequenze energetiche naturalmente presenti nei macchinari stessi, è stata possibile ad Acqui grazie alla sinergia nata fra la federazione nazionale dell'Ordine dei medici, che ha già riconosciuto nove discipline alternative esercitabili solo da medici. Si tratta nella fattispecie, dell'agopuntura, della fitoterapia, della medicina ayurvedica, di quella antroposofica, omeopatica, tradizionale cinese, omeotossicologica, oteopatica e chiropratica. «La Regione Piemonte - ha ancora detto il dottor Piombo - in linea con tale orientamento ha recentemente adottato un analogo provvedimento che, senza voler minimamente scalfire la specificità della medicina tradizionale, vuole opportunamente fornire alla popolazione un ulteriore strumento di salvaguardia sanitaria, in modo non più svincolato o peggio antitetico rispetto alle cure convenzionali.
Con l'entrata in funzione del nuovo dipartimento di medicina naturale, l'ospedale acquese si pone come vera e propria alternativa nel panorama sanitario della provincia. Dopo mesi e mesi di polemica cioè, per Acqui e il suo sistema sanitario si aprono nuovi spiragli in grado di migliorare la qualità dei servizi. Non più tardi di qualche mese fa, infatti, una nuova apparecchiatura per effettuare le Tac, è stato messo in funzione nel reparto di Radiologia, mentre per il trasferimento del pronto Soccorso è ormai una questione di tempo. Prosegue inoltre, il dialogo fra i vertici dell'Asl 22 e la commissione sanità di Palazzo Levi. La scorsa settimana, durante la riunione con coordinatore Michele Gallizzi, e hanno partecipato tutti i primari del nosocomio acquese oltre al direttore sanitario dell'Asl 22 Mauro Tinella, si stati discussi i problemi che ancora l'ospedale deve affrontare per diventare competitivo a 360 gradi. Fra questi, la carenza di personale infermieristico da inserire al Dea.
Giovanna Galliano