Rispondere senza rispondere....
autonomia e responsabilità. Nella tua risposta sono rimaste belle parole, chronos.
La metà degli infermieri non conosce la normativa sulla professione.
Buona parte di noi preferisce non assumersi responsabilità, verissimo.
Ma non perchè sia mentecatto. Al tuo ragionamento manca una parola.
CONSAPEVOLEZZA. di se e del proprio ruolo (sappiamo di avere un ruolo, vero?). Quella non te la insegnano all'università.
Ma tra le nostre attribuzioni c'è anche quella di educare, non solo pazienti e parenti, ma anche i colleghi (e il personale di supporto). Facciamolo invece di criticare.
A costo di sgolarci, a costo di passare per fissati.
Un bel giorno ti accorgi che i colleghi si aspettano le tue tirate sulla professionalità...è un bel momento.
Inutile correre dietro alla docenza universitaria se non ci si sforza di rendere più "moderne ed agibili" le corsie. Finisce che gli infermieri si laureano e si trovano in una realtà lavorativa vecchia di decenni. BELLO!
...poi ci lamentiamo che sono prevenuti e rigidi negli atteggiamenti e nei giudizi. CHE BRAVI!
quella del tempo e delle risorse non è una balla di comodo.
Posso definire balla affermare che lo sia.
Mi dispiace chronos,ma anche in questo non mi trova d'accordo.
perchè gli infermieri possano essere "abili e arruolati" nell'elaborazione di un piano di assistenza ci vuole tempo.
Per formarsi un bagaglio di conoscenze che molti di noi non hanno e per imparare ad applicarle.
solo a questo punto farà risparmiare tempo, non prima.
Non è che un bel giorno ci si alza "imparati".
Nella realtà gli organici infermieristici e del personale di suporto non sono ridotti all'osso....molto peggio!(noi per esempio personale di supporto non ne abbiamo)
Faccio fatica a spiegare ad un collega che passa un intero turno a rincorrere campanelli che deve trovare il tempo anche per elaborare un piano di assistenza al paziente.
Tempo addietro tutti gli infermieri dell'azienda sono stati occupati, in un lavoro di monitoraggio di tutte le attività assistenziali, per la ridefinizione degli organici.
mesi di lavoro certosino...senza aver avuto il privilegio di conoscere i risultati del nostro lavoro (forse perchè a qualcuno non conveniva?).
Tu dici che la dirigenza non ha dati oggettivi per quantificare l'assistenza? beh,capita che li abbiano e non li utilizzino, ma dubito che sia solo perchè non ne sono capaci.
A volte non conviene sollevare la polvere dalla scrivania, più comodo e semplice ubbidire ai diktact della dirigenza aziendale, in questo sono rimasti veri infermieri, secondo i tuoi parametri. Anche nell'atteggiamento che viene rivolto verso chi cerca di cambiare qualcosa a favore degli infermieri nelle UO.
Nella mia realtà non ci scomodiamo a scrollarci di dosso i medici, non ce li abbiamo mai avuti (e lo dico senza timore di essere contraddetta), ognuno fa il suo lavoro e i problemi più complessi si discutono insieme. Funziona benissimo.
ma non è così ovunque.
E non voglio criticare i colleghi che non lo fanno, per il semplice fatto che non so come mi comporterei IO al loro posto. Facile parlare da fuori.
beh, ho parlato troppo.
buon lavoro a tutti
magi
magi
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Non seguire il sentiero già segnato; va', invece, dove non vi è alcun sentiero, e lascia una traccia