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Autonomia e responsabilità

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2004 10:47
27/06/2004 15:33
 
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Chronos
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Perchè vi consideriate dei veri infermieri dovete acquisire autonomia e responsabilità verso il paziente.
Due requisiti che molti di voi considerano con superficilità rimanenedo incatenati al volere dei medici.
Ora, forse ci sarà uno scatto d'orgoglio ma nel cuor vostro sapete che così è.
E' semplice ubbidire alle richieste del medico più che ragionare con la propria testa.
Ci si accontenta di fare ciò che ci viene prescritto più che fare piani di assistenza.
E' più semplice e meno faticoso non è vero?

27/06/2004 16:40
 
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serena
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RE:chronos
cos'è l'esito del tuo esame di coscienza?
27/06/2004 21:12
 
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adele
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Affrontiamo una volte per tutte l'argomento e poi cerchiamo di andare avanti!
E' innegabile che la formazione pre-laurea era lacunosa
ed insufficiente; che il livello culturale di noi infermieri diplomati regionalmente non è molto alto etc etc etc.........
E allora che si fa? Ci spariamo tutti un colpo nella giugulare?
Andiamo in ginocchio sui ceci alla Guardia(santuario della Madonna qui a Genova) sperando che la Madonna ci faccia la grazia e diventiamo tutti di colpo autonomi, acculturati e nursicheggianti?
Il percorso è lungo, non indolore, ma i primi a crederci dobbiamo essere noi ed io non me la sento di dare addosso a colleghi che hanno sempre fatto il loro dovere nella forma in cui questo veniva richiesto!
Smettiamola di criticare ciò che è stato fatto fino ad oggi come se tutto fosse spazzatura!!
Rischiamo di perdere un importante bagaglio di esperienza!!
Cerchiamo di coniugare il vecchio al nuovo, di integrarlo,; Smettiamola di mettere alla gogna colleghi che hanno l'unica colpa di essere nati prima!
Aiutiamoli invece nel percorso di autonomia e facciamoci aiutare in quello che è un percorso fatto anche di buon senso e di cose piccole e di quotidianeità
"Ipse dixit [SM=g27792]
adele
28/06/2004 10:12
 
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Utente Junior
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Re:

Scritto da: Chronos 27/06/2004 15.33
Perchè vi consideriate dei veri infermieri dovete acquisire autonomia e responsabilità verso il paziente.
Due requisiti che molti di voi considerano con superficilità rimanenedo incatenati al volere dei medici.
Ora, forse ci sarà uno scatto d'orgoglio ma nel cuor vostro sapete che così è.
E' semplice ubbidire alle richieste del medico più che ragionare con la propria testa.
Ci si accontenta di fare ciò che ci viene prescritto più che fare piani di assistenza.
E' più semplice e meno faticoso non è vero?




sono le parole che sento dire spesso dalle mie dirigenti infermieristiche...
poi riducono il personale in turno perchè l'azienda deve risparmiare e sostengono che il personale di supporto da noi non è necessario.
forse è uno sdoppiamento di personalità...
Per poter elaborare un piano di assistenza ci vogliono molte cose, la volontà di farlo non basta.
Innanzi tutto ci vuole tempo.
Tempo per aggiornarsi e per fermarsi ad elaborarlo, quel piano di assistenza...
E occorrono risorse, soprattutto umane. Non solo un infermiere "tuttologo", quello che mette le pezze, ma una vera equipe.
A fare le nozze coi fichi secchi qualcuno ci dirà bravi, ma sotto sotto penseranno "coglioni!"
chi sei chronos?
è più semplice e comodo lanciare il sasso e nascondere la mano che presentarsi, vero?
Nello stile degli infermieri vecchivecchi che critichi tanto...
lamentele da cucinetta. E' così che ho "letto" il tuo post.
VOI e NOI...ormai queste parole mi danno l'orticaria, come i pregiudizi che portano e che sanno di pochezza relazionale.
Sveglia chronos! non ci sono solo medici e pazienti in corsia, ma anche colleghi, a volte validi, a volte meno. Ma è con quelli che si deve avere a che fare.
Autonomia e responsabilità verso il paziente????????
ma che scherziamo?
Continuiamo a lavorare coi paraocchi cha andremo lontano!
Io intanto seguiterò ad essere autonoma e responsabile in tutte le mie azioni e verso tutte le persone e i colleghi che trovo dal momento che mi metto la divisa a quando la tolgo(e spesso anche dopo).
Gli scatti d'orgoglio li lascio a quelli come te.
L'orgoglio di essere infermiera ce l'ho dentro da 15 anni e ci resterà per un bel pezzo.
Non ho bisogno di tirarlo fuori, è ben visibile a chiunque.

Se hai qualcosa da dire dillo.
perchè gli infermieri non riescono ad essere autonomi e responsabili?
In base a cosa affermi le cose che dici sopra?

Se hai delle proposte falle.
In quale modo è possibile diventare finalmente autonomi e responsabili, secondo te?
Quali strumenti ci occorrono per farlo?
quanto tempo ci potrà volere? Perchè?

cosa sono "autonomia e responsabilità?
oltre che belle parole...
Hanno una valenza pratica?
Quale? come possiamo trasformare questi concetti in azioni?

giro le domande a tutti i colleghi infermieri.

Altrimenti finisce che ci riempiamo la bocca di parole, alla stregua dei nostri ipocriti dirigenti infermieristici.
buon lavoro a tutti
magi

magi
______________________________________

Non seguire il sentiero già segnato; va', invece, dove non vi è alcun sentiero, e lascia una traccia
28/06/2004 15:04
 
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Chronos
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Se hai qualcosa da dire dillo. Ora te lo dico
perchè gli infermieri non riescono ad essere autonomi e responsabili? Perchè la legislazione professionale attuale è lacunosa e quella che c'è lascia ampi spazi a libere interpretazioni.
Perchè la Formazione Universitaria ha poche Cattedre con infermieri come docenti
Perchè la Dirigenza Infermieristica spesso non sa programmare e pianificare l'assistenza aziendale e conseguentemente le risorse umane necessarie.
Questo comporta spesso piante organiche tirate all'osso.
Perchè gli infermieri non si rendono conto che gli strumenti che la professione ci offre spesso ci fanno risparmiare tempo più che perderne.
Basta impegnare un pò più di tempo all'inizio che se lo rivedranno restituire con gli interessi più tardi.
Insomma quella del tempo e delle risorse per me è una balla di comodo
Che potrebbero migliorare la loro qualità assistenziale oltre a potre quantificare ciò che fanno.
Potrebbero quindi offrire ai loro dirigenti dati oggettivi
su cui lavorare, e su cui far ricerca

Insomma quella del tempo e delle risorse per me è una balla di comodo.

Se hai delle proposte falle.
In quale modo è possibile diventare finalmente autonomi e responsabili, secondo te?
Aumentando il campo di azione nel rapporto con il territorio, con i medici di famiglia, con la presa in carico personale di ogni paziente ( Case Manager )e non solo della sua terapia.

Quali strumenti ci occorrono per farlo?
Gli strumenti ci sono tutti basta metterli in pratica e osare un pò di più
quanto tempo ci potrà volere?
Anni forse ma in alcune realtà che hanno già imparato a scrollarsi di dosso i signori medici forse mesi.

cosa sono "autonomia e responsabilità?
Autonomia e Responsabilità son per me le faccie di una stessa medaglia ma richiedono una mente pensante


Hanno una valenza pratica?
Vedi sopra

28/06/2004 18:22
 
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Rocco
[Non Registrato]
Alla fin fine il tuo ragionamento, Chronos, lascia il tempo che trova (e scusa il gioco di parole tra il serio e il faceto...).
Qualcuno ti chiede una risposta e non gliela dai; o meglio...fai finta di darla!
"perchè gli infermieri non riescono ad essere autonomi e responsabili? Perchè la legislazione professionale attuale è lacunosa e quella che c'è lascia ampi spazi a libere interpretazioni...". E' proprio questo il bello dell'autonomia: immagini quale autonomia ci possa essere in una codifica tout court dell'assistenza infermieristica (tipo mansionario?). Quali potrebbero essere i margini di manovra dell'autonomia in quel caso? E' proprio l'esistenza di queste aree lacunose, come le chiami tu (vacatio legis in termini tecnici) che permettono ai professionisti di avanzare fino ai confini dell'ignoto. Il problema è che non tutti sanno, attualmente, qual è il limite del noto, cioè di cosa possiamo fare, avendo perso i 'sostegni' dati dal mansionario (la codifica delle azioni di cui sopra).
Non ho capito, poi, cosa c'entra l'autonomia con la formazione universitaria fatta da infermieri. Se una professione si dichiara autonoma (sia per intervento divino, sia perchè i professionisti stessi ne sono convinti) è perchè è il corpus, la base (fatta dalle migliaia di infermieri) che è degna di essere autonoma: la f.u. portata avanti da infermieri ne diventa la conseguenza e non già la causa dell'autonomia.
Sulla dirigenza potresti aver ragione, in parte, perchè fare di tutta l'erba un fascio mi sembra quanto meno poco rispettoso nei confronti di chi (pochi) si accollano giornalmente l'onere di decisioni...sei mai stato in sede di concertazione del budget, insieme a chi detiene il potere di firma? Hai mai provato a guardare dentro le casse delle aziende? Bada bene che non sto giustificando la situazione attuale, ma cerca di capire che ottenere qualcosa è sempre molto difficile, soprattutto fino a quando la dirigenza non avrà effettivo peso decisionale, almeno per quanto riguarda la sua propria componente di programmazione. Ma se poi, come dici tu, gli infermieri hanno tanti di quegli strumenti atti a risparmiare sul tempo, servirà poi effettivamente ottenere quella risorsa (suppongo che tu stia parlando di umane o temporali) in più rispetto a quanto già abbiamo? O è più semplicemente un problema di riorganizzazione dell'attività lavorativa (e non della serie "questo mi compete e questo no"..., ma piuttosto della delega delle attività e qui entriamo in un altro capitolo grosso almeno quanto l'autonomia...)? Sul fatto della quantificazione ti dò ragione: molto spesso è il modo con cui alcuni argomenti sono affrontati dai dirigenti che non permette loro di ottenere un granchè, sempre che si riesca a far valere i propri diritti, perchè, torno a dire, al tavolo del budget non sei solo...! E su cosa, quando e come fare ricerca hai ragione in parte, perchè la ricerca la puoi fare anche tu, nella tua u.o. di appartenenza, sempre che abbia le competenze, la voglia e ben chiari in mente gli obiettivi: stai tranquillo che se hai da proporre delle migliorie nessuno farà 'orecchie da mercante', specie se si tratta di risparmiare...!
Infine, per esperienza personale, scrollarsi di dosso i medici non conviene a nessuno, nè a noi nè a loro, perchè prima o poi i corsi e ricorsi storici fanno venire tutti i nodi al pettine...ne dovresti sapere qualcosa tu (pensando che sia un infermiere laureato) quando parli di piani di assistenza, che sai benissimo essere per definizione multidisciplinari: e allora di cosa stiamo parlando?
29/06/2004 01:15
 
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rob
[Non Registrato]
non sono pienamente dìaccordo con chronos, soprattutto per il tono di accusa a tutta la categoria che lui usa.

di una cosa forse sono d'accordo: gli infermieri non saranno autonomi finche la dirigenza infermieristica non sarà all'altezza

un esempio su tutti: tra gli obbiettivi aziendali, come forse in molte altre realtà visto la moda del momneto, c'è un punto che recita +o-: aumentare il numero delle figure di supporto, in modo che gli infermieri entro settembre siano quasi del tutto sollevati dall'assistenza alberghiera.

come dire mai + un infermiere che perde tempo a rifere un letto vuoto.

ebbene, la situazione al momento è questa, e per l'aestate non si prevedono cambiamenti: avevamo 3 ota a tempo pieno (6giorni a settimana)e una part-time (3 giorni a settimana), nessuna ausiliaria. l'unico cambiamnto al momento è che adesso ci sono 4 oss a tempo pieno, ma per adeguare gli orari in vista (io credo) di fal coprire loro al bisogno i turno notturni adesso lavorano 5 giorni a settimana. fate i conti: prima 21 turni coperti a settimana (2 ota di amttina, 1 di pomeriggio) adesso 20 turni, ancora meno di prima. in + una è in infortunio e una in ferie, come dire che per questa settimana e la prossima 3 pomeriggi siamo senza oss. alla faccia del personale di supporto!!!!!!!!! cosa può supportarci una povera oss da sola, dal momento che fino a fine luglio non è nemmeno previsto il trasferimento agognato dell'ausiliaria (vecchia e riciclata, non la vuole nessuno) e che quindi oltre a fare il lavoro nuovo deve proseguire a lavare piatti e padelle?

ah, no, scusate: non lava + i piatti, perchè il lavoro è stato dato in appalto: però deve comunque raccoglierli dalle stanze, metterli in ammollo, separare il monouso. in pratica la ragazza della ditta viene, mette in lavastoviglie, preme il bottone e se ne va... perchè poi i piatti negli armadi li rimettiamo noi.


mi piace questo genere di supporto, va benissimo a tutti coloro che avevano paura di perdere qualcosa della propria professionalità passandolo agli oss. il problema è che, già si sa, a gennaio entreranno comunque in turno: se adesso continuano a fare le ausiliarie ( e non per loro incapacità, sia chiaro) la vedo dura: per noi, per loro, e per i pazienti

29/06/2004 10:47
 
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Rispondere senza rispondere....
autonomia e responsabilità. Nella tua risposta sono rimaste belle parole, chronos.
La metà degli infermieri non conosce la normativa sulla professione.
Buona parte di noi preferisce non assumersi responsabilità, verissimo.
Ma non perchè sia mentecatto. Al tuo ragionamento manca una parola.
CONSAPEVOLEZZA. di se e del proprio ruolo (sappiamo di avere un ruolo, vero?). Quella non te la insegnano all'università.
Ma tra le nostre attribuzioni c'è anche quella di educare, non solo pazienti e parenti, ma anche i colleghi (e il personale di supporto). Facciamolo invece di criticare.
A costo di sgolarci, a costo di passare per fissati.
Un bel giorno ti accorgi che i colleghi si aspettano le tue tirate sulla professionalità...è un bel momento.
Inutile correre dietro alla docenza universitaria se non ci si sforza di rendere più "moderne ed agibili" le corsie. Finisce che gli infermieri si laureano e si trovano in una realtà lavorativa vecchia di decenni. BELLO!
...poi ci lamentiamo che sono prevenuti e rigidi negli atteggiamenti e nei giudizi. CHE BRAVI!

quella del tempo e delle risorse non è una balla di comodo.
Posso definire balla affermare che lo sia.
Mi dispiace chronos,ma anche in questo non mi trova d'accordo.
perchè gli infermieri possano essere "abili e arruolati" nell'elaborazione di un piano di assistenza ci vuole tempo.
Per formarsi un bagaglio di conoscenze che molti di noi non hanno e per imparare ad applicarle.
solo a questo punto farà risparmiare tempo, non prima.
Non è che un bel giorno ci si alza "imparati".
Nella realtà gli organici infermieristici e del personale di suporto non sono ridotti all'osso....molto peggio!(noi per esempio personale di supporto non ne abbiamo)
Faccio fatica a spiegare ad un collega che passa un intero turno a rincorrere campanelli che deve trovare il tempo anche per elaborare un piano di assistenza al paziente.
Tempo addietro tutti gli infermieri dell'azienda sono stati occupati, in un lavoro di monitoraggio di tutte le attività assistenziali, per la ridefinizione degli organici.
mesi di lavoro certosino...senza aver avuto il privilegio di conoscere i risultati del nostro lavoro (forse perchè a qualcuno non conveniva?).
Tu dici che la dirigenza non ha dati oggettivi per quantificare l'assistenza? beh,capita che li abbiano e non li utilizzino, ma dubito che sia solo perchè non ne sono capaci.
A volte non conviene sollevare la polvere dalla scrivania, più comodo e semplice ubbidire ai diktact della dirigenza aziendale, in questo sono rimasti veri infermieri, secondo i tuoi parametri. Anche nell'atteggiamento che viene rivolto verso chi cerca di cambiare qualcosa a favore degli infermieri nelle UO.
Nella mia realtà non ci scomodiamo a scrollarci di dosso i medici, non ce li abbiamo mai avuti (e lo dico senza timore di essere contraddetta), ognuno fa il suo lavoro e i problemi più complessi si discutono insieme. Funziona benissimo.
ma non è così ovunque.
E non voglio criticare i colleghi che non lo fanno, per il semplice fatto che non so come mi comporterei IO al loro posto. Facile parlare da fuori.
beh, ho parlato troppo.
buon lavoro a tutti
magi



magi
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