Ma i materiali sono poi cosi importanti??

Ciao a tutti, e' da poco tempo che gioco a golf (circa 1 anno) e da quando ho iniziato, praticamente ogni giorno sento persone che si affannano a chiedersi quale sia il ferro migliore, lo shaft piu adatto, i legni che vanno piu distanti; sulle riviste di golf ogni settimana escono nuovi prodotti che garantiscono miglior precisione e maggiori distanze; i responsabili dei proshop e i vari maestri consigliano acquisti di fantastici ferri che sembra quasi debbano tirar da soli.....
Ora la domanda e' questa :
Guardando una rivista sulla quale era pubblicato l'albo d'oro del ST.Andrews ho notato che negli ultimi 30 anni nelle canoniche 72 buche gli score sono rimasti invariati (270/280)...ma come? in 30 anni di evoluzioni tecnologiche impressionanti sui materiali non ci sono stati vantaggi tangibili sul gioco??? ..mi vien da pensare che non siano tanto importanti i materiali ma solo chi li usa e tutte queste promesse mirabolanti dal nobananas al 20% in piu di distanza siano solo una buona trovata pubblicitaria visto i prezzi esorbitanti ai quali si va incontro in ITALIA per l'acquisto di attrezzatura da golf ( un buon 40% in piu rispetto ad es. all'Inghilterra o agli USA).
La mia non e' polemica ma solo una domanda circonstanziata per capire se effettivamente si puo migliorare anche con nuovi prodotti o sono solo prese in giro per vendere di piu.
saluti

Come in tutte le cose bisogna avere sale in zucca e avere spirito critico disgiunto dalla passione maniacale.
Detto questo, si può aggiungere che si, le novità possono essere d'aiuto, ma sono piccole cosa rappportato alle reali capacità di tocco della palla del giocatore che sono più importanti. Il comprare l'ultimo modello di bastone potrà in qualche maniera aiutare, a mio avviso in modo trascurabile il gioco, ma aumenta sicuramnete di più il proprio ego nel possedere oggetti che fanno figo tecnologico,(mia personale interpretazione che vale anche per altro... ...).

Certo, un ferro perimetrale può essere d'aiuto e un drive recente, magari non l'ultimo modello può servire. Ma essere schiavi del marketing non serve a farti abbassare gli scores.

Good gold

p.s.:
Altra faccenda fu quando nel 1979 la TaylorMade uscì con il Burner, il primo metalwood.
Allora si, che la ricerca e l'innovazione tecnologica furono spiazzanti rispettto a quello che si usava prima.


Adesso, in soldoni, è solo moda e mercato.

[Modificato da tofi 28/10/2005 11.42]

[Modificato da tofi 28/10/2005 11.52]

il caddy master del mio circolo ha recentemente fatto "le pulizie straordinarie", sono così usciti fuori bastoni abbandonati da chissà chi e da chissà quanto tempo, compresi legni... di legno.
li abbiamo presi e portati in campo pratica e li abbiamo provati.
se la palla non si prende più che bene c'è una differenza enorme con i driver attuali, ma se si prende fanno distanze più che dignitose, ovviamente inferiori agli ultimi ritrovati della scienza e della tecnica.
io non gioco da così tanto tempo da aver provato le grandi mutazioni, come quella da legno a metalwood, ritengo però che i nuovi materiali possano solo minimizzare(solo in parte) gli errori, ma non possono far giocare a golf chi non ne è capace.
in ogni caso mi piacerebbe fare una gara dove fosse possibile usare solo materiali "d'epoca".
dec
p.s.
dopo aver iniziato con ferri perimetarli e grafite ora uso ferri blade con shaft in acciaio e mi trovo benissimo

Ciao, da quel poco che ho capito, anche perchè non sono dotato di una sensibilità molto alta (la differenza tra le palline per fare un'esempio, è pressochè nulla, mi accorgo solo che le palline da pratica sono molto diverse da quelle da gara, ma tra queste ultime ... nisba), la differenza e/o ricerca tra materiali fa un buon 50% di differenza tra prestazioni e prezzo tra due ferri o legni dello stesso tipo.
Esempio.
Sono andato a provare degli ibridi della Sonartec, della Katana e della Tsuruya, stesso loft (al massimo 1° di differenza) 19°:
A parte la differenza di distribuzione del peso, notevole tra i modelli ma individuabile grossomodo in due fasce (A - peso distribuito omogeneamente e B - peso maggiormente spostato verso la testa) tutti i bastoni provati erano dotati di shaft Regular, ognuno con gli shaft originali proposti dalle case.
Sonartec e Tsuruya, distribuzione del peso di tipo B, con uno shaft sempre in grafite davano una sensazione notevolmente (per me) + "amichevole", con la palla che era nettamente + dritta (le prove le ho fatte da Polo's a Milano, dove ringrazio per la pazienza Giulio, con l'ausilio del simulatore che dava i parametri dei colpi) al variare della velocità dello swing e dei colpi non sempre belli piatti.
L'ibrido Katana, a parte che era nettamente + leggero degli altri, cosa che mi metteva a disagio, ma tendeva a essere meno "buono" (perdonava meno l'imprecisione dei colpi sulla faccia) dei precedenti.
Il Mizuno, che posseggo da Luglio, con una distribuzione del peso nettamente + omogenea degli precedenti, risultava + difficile da gestire sopratutto quando lo swing era + veloce.
Giulio mi ha indicato che le differenze tra gli shaft erano notevoli, sia nel tipo di materiale che nella costruzione (presenza di altri materiali oltre alla grafite, diverse maniere di intrecciare le fibre, ecc.), cosa che poi ho verificato con qualche (non facile a volte) ricerca su internet.

Scusa per il lungo post, spero che ti possa essere utili a chiarire un po' le idee
Ciao
Cesare

qualche mese fa su "Golf Digest" è stato pubblicato un articolo nella quale ci si chiedeva come mai, negli ultimi decenni, nonostante l'innegabile, anzi impressionante, miglioramento dei materiali, gli handicap dei giocatori sono rimasti più o meno uguali (statistiche sui dilettanti negli Stati Uniti).

Le possibili spiegazione:
- i materiali non fanno il risultato
- i materiali aiutano, ma il livello dei giocatori è peggiorato.


A voi il giudizio.

sono propenso a credere alla seconda ipotesi ed ho anche idea che la colpa sia dei materiali.
Osservavo qualche tempo fa dei giocatori molto anziani che giocavano da una vita, che avevano cioè imparato il golf dei legni-legni, dei drive con le teste piccolissime, anzi dei legni1, come si diceva allora, dei ferri a lama: ebbene avevano tutti un movimento ancora bellissimo. Questo forse perché con quei materiali o la tiravi bene o non la tiravi affatto. oltretutto mi sembra che l'ingresso dell'hcp fosse 28 e non 36 come ora.
Poi ho osservato un gruppo di giocatori sempre non giovani, ma che hanno iniziato a giocare solamente da qualche anno, cioè con i nuovi matetriali. Grazie a questi ed un po' di pratica giocano intorno a 25, ma il loro movimento era inguardabile. Il drivone la spinge avanti in qualche modo, il supersize perimetrale in qualche altro modo la alza e...l'omo campa.
Gradirei un parere di qualche vero esperto

Ciao, il succo del mio discorsone del precedente post è che, secondo me, i materiali nuovi ti aiutano sopratutto a trovarti a tuo agio con l'attrezzo, magari perdonandoti un po' alcuni svarioni, ma se tu non ascolti il tuo pro e cerchi di giocare a golf, invece di "zappare" per terra e "mazzolare la palla" per cercare di tirare lontano, non riuscirai a fare nulla di più che ottenere (forse) un'handicap alto, fermandoti li.
Poi ognuno decide come porsi di fronte alla vita e alle sue vicende , golf compreso ( scusate il luogo comune, ma mi si agitava sulla tastiera ...).

Con il fucilone di precisione ultimo modello avrò qualche possibilità in più, ma se non so sparare è difficile che colpisco il bersaglio a una trentina di metri di distanza ...

Comunque è un discorso interessante da approfondire la tecnologie dei materiali...
Ciao
Cesare

... cioè, esiste tutta questa differenza tra un ferro e un'altro? O il 99% è battage pubblicitario? La spesa x i brand più noti, è giustificata da performance decisamente superiori?

Ho cominciato a giocare l'anno scorso, con dei ferri Dualt della Decatlhon, costati a 39€ l'uno, i Dualt dal 5 al pw.

Al circolo la domanda ricorrente è: come fai a giocare con quei ferri? Nessuno di quelli che me lo chiede Li ha mai provati (?), evidentemente non costando un capitale, non fanno tendenza.

Eppure nonostante i famigerati Dualt, sono sceso a hcp 16,7. ora un pò spinto dagli amici, un pò xchè anche il costruttore dei materiali li indica come adatti a giocatori sino ad hcp 22, mi sono messo in mente di cambiarli con qualcosa di più "serio", ma al dir del vero con tutto ciò che ho potuto provare sin'ora non ho riscontrato alcun vantaggio.
Sabato in gara con tali "ferracci" ho cmq messo 5 palle da birdie, 2 dei quali realizzati. Mi vien da pensare che si potrebbe andare avanti ancora molto con gli stessi ferri, o che la condizione di badilante del golf rimanga tale sino a hcp decisamente più bassi, e tali da distinguere effettive differenze tra un ferro e l'altro. Sino ad ora con ferri ritenuti più performanti ho riscontrato solo una maggior difficltà di utilizzo sui ferri lunghi e forse una maggior sicurezza con 8 e 9.

I dubbi persitono........