Qualcuno ultimamente ha detto, ha chiesto, perchè fare del male in un mondo che di "male" ne produce in continuazione.
Il male non è un prerogativa di questo mondo contemporaneo, non è una prerogativa del nostro secolo, non è una prerogativa di questo millennio.
Il mondo ha sempre prodotto il "male", come ha sempre prodotto il "bene" e la bellezza.
Le due cose coesistono, e gli uomini hanno sempre avuto il potere di fare del bene e del male, e la strega ha sempre avuto il potere di benedire i campi così come di inondarli.
Io, personalmente, cerco di vivere le due espressioni pienamente, odio-amore, male-bene.
Se devo odiare lo faccio e lo faccio con la stessa intensità con la quale amo.
Non mi pongo limiti, e non osservo alcuna legge nella mia pratica, se non quella mia personale e del mio personale buonsenso.
Certo, esiste un effetto per ogni cosa, ma ciò non vuol dire che alcune azioni non vanno compiute per paura dell'effetto.
Se si sceglie responsabilmente, di fare una cosa ne si accettano e si vivono con serenità le conseguenze.
E non c'è bisogno di alcuna legge che ce lo ricordi, lo impariamo a spese nostre ogni giorno.
Ma ho imparato che quasi sempre chi fa del male non viene punito e chi fa del bene non viene ricompensato.
Saluti.