[Wondercity] #4

Mi dicono dalle retrovie che è uscito. Qualcuno ce l'ha? Io me lo procurerò alpiùppresto, sperando che si trovi anche qui nel profondo Sud.

Io l'ho preso la settimana scorsa...Devo dire che non mi è piaciuto moltissimo, anche se c'erano alcune cose molto interessanti. Mi è sembrato più forzato degli altri e più rapido allo stesso tempo. E poi non ho ancora capito il perché far morire un personaggio importante senza dare tante spiegazioni...cmq lo devo rileggere per poter dire bene la mia...

Qui nella calura cagliaritana ancora niente. E parlo di fumetteria non edicola. Mi hanno prospettato tempi lunghi, ma se non dovesse arrivare nel giro di una settimana credo che l'ordinerò dl sito fribukki.

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Scritto da: Fays 01/08/2006 20.07
E poi non ho ancora capito il perché far morire un personaggio importante senza dare tante spiegazioni...

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Più che spiegazioni (è chiaro chi l'ha ucciso e perchè) c'è carenza di reazioni: il decesso passa praticamente inosservato. Poi non è che fosse un personaggio particolarmente importante, anzi, a leggere l'editoriale del #3 e l'anteprima del #4 sembrava succedesse il finimondo, invece...

Letto, e m'è piaciuto molto. Non spoilero, anche se l'ha già fatto Dapiz , ma è evidente che il titolo e la copertina servivano a fregare i lettori, in puro stile Marvel.
I rapporti fra i personaggi continuano a delinearsi molto bene e anche i "misteri" sono sempre intriganti. Carina anche la storia breve, che vede protagoniste due zitellone sfigatissime .
Il vero problema è la puntualità. Cioè, sul numero danno appuntamento alla Borsa del Fumetto per Giugno, tipo che io già mi sono scordato che è successo quando ci sono andato...

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Scritto da: manfroze 02/08/2006 15.20
Letto, e m'è piaciuto molto. Non spoilero, anche se l'ha già fatto Dapiz , ma è evidente che il titolo e la copertina servivano a fregare i lettori, in puro stile Marvel.

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Vero Ma non mi riferivo a questo, quanto piuttosto al fatto

(SPOILER )







che i personaggi non "reagiscono" alla morte, insomma, se ne fregano. Erik si può capire, probabilmente se ne riparlerà presto, ma per esempio Vittorio (migliore amico) e Olivia (ex-ragazza) non spendono due parole sull'accaduto, tutti presi dai propri inciuci... insomma, non mi aspettavo chissà che, ma mostrare la faccia triste di Vittorio al funerale non mi sembra sufficiente, è un glissaggio bello e buono. Che poi pure il rapporto tra Erik e suo padre era "esplorato" solo nella sua scheda, quindi pure il lettore più di "vabbè" non può pensare...

Sì, sì, su questo sono d'accordo.

Questo numero ha il pregio di svelarci qualche piccola questione rimasta irrisolta, oltre a porre nuovi quesiti (in questo mi ricorda Alias...). Scopriamo che l'attentato a Wolfmayer è stato orchestrato da Murdock (e questo già lo si capiva) con l'assenso dei consiglieri della Fondazione Wonder. Fondazione che si rivela essere qualcosa di più di un Fate bene Fratelli della cultura e del benessere. Sembra ovvio che Murdock sta orchestrando qualcosa di grosso, e a mio avviso i suoi sono interessi personali e non dell'intero consiglio che sembra riuscire ad orchestrare come meglio crede. Vedremo. Plauso per il riferimento al momento storico ("il periodo più buio della storia dell'uomo"), che ci fa capire come la Fondazione Wonder sappia cosa sta per succedere in Europa e intravede nuovi probabili nemici.
Finalmente si svela il segreto del quadro assente, i bimbi sperduti. E l'entrata in scena di Sebastian non è certo indolore. Tej incomincia a dubitare di Malmose (del quale non si capisce la sappia più lunga di quel che sembri o se gliela stanno facendo sotto al naso), e non mi stupire di certo se fosse lui il personaggio che tradirà il colleggio e non lo scontatissimo Erik.
Erik che sta andando di male in peggio nel suo rapporto con Roary, minacciandola 2 volte di morte. Sono proprio curioso di vedere come evolverà la cosa. Roary riuscirà a tenersi tutto questo dentro? O saranno gli altri a scoprire questo e gli altri segreti che nasconde?
In definitiva un buon numero, con gli ottimi disegni di Stefano Turconi e le straordinarie colorazioni di Emanuele Tnderini & C.
La breve l'ho trovata carina, ma niente di che. In questo caso la breve non approfondisce personaggi secondari o che verranno introdotti successivamente. A meno che le 2 sfigate impiegate della Fondazione Wonder non compariranno prossimamente nella storia principale.
Di ottimo livello come sempre le rubriche e l'editoriale.
Il prossimo numero è "L'Uomo Elettrostatico", la cui data di uscita è indicata come Agosto... Speriamo di poterlo avere almeno per metà Settembre...

Figo, io lo leggo solo ora. Mi ha entusiasmato davvero, pero'. Il cattivone di turno non mi e' sembrato convincente: passa da quasi-buono (si mette tranquillamente a parlare coi ragazzi presentandosi come uno scienziato) ad essere solito pazzo furioso nel giro di due vignette, e l'impressione che ho avuto e' che come personaggio ambiguo, magari un mezzo-alleato un po' alla Pk, sarebbe stato piu' interessante. Al di la' di questo, che piu' che il nucleo della trama e' un espediente per far far qualcosa al Team - l'inutilita' dei nemici e' un grosso difetto di questa serie - nel numero succedono cose importanti e si iniziano a svelare parecchi retroscena.
La storia dei Bimbi Sperduti e il loro ritorno, gli attriti tra questi e Tej, i dissidi tra le due classi del college, Aki che se ne va lasciando via libera a Roary... direi che di novita' ce n'e', e a queste si aggiunge la posizione poco chiara di Murdock. Non si capisce bene se stia tramando per i propri fini, per i fini di chi altri o di qualcosa di piu' grande, se il suo lavoro sia piu' di copertura del passato o di preparazione di qualcosa in futuro. Quel che e' certo e' che tutto si sta rivelando meno chiaro e limpido di quel che sembrava all'inizio, e che la linea di confine tra buoni e cattivi va assottigliandosi.
La sceneggiatura e' scorrevole, anche se di fatto la linea narrativa dell'alberone e' un po' d'impaccio, come scrivevo sopra. Oltre a non essere molto utile (se non per mettere a contatto Roary e Eric) la conclusione e' pure decisamente affrettata. Buono pero' il parallelismo tra l'interramento del signor Wolfmeyer e quello dell'alberone, che getta sul titolo una nuova luce proprio nelle ultime pagine.
Anche in questo episodio pero' ho notato che Gualdoni tende a riciclare sempre lo stesso espediente per la dissolvenza tra le sequenze: una tavola si conclude con una parola, la successiva riparte con la stessa in un contesto diverso. Per un po' va bene, ma quando e' usata troppo spesso stanca davvero!

Inutilissima la storia breve: non e' nemmeno importante che sia ambientata a Wondercity. Poteva svolgersi a New York ed era uguale.