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Progetto di tesi

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2006 20:09
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Comune mortale
Semi-Coolflame
Cari amici chattaioli,

oggi mi è riuscita una cosa formidabile! Ho consegnato al mio prof un progetto di tesi di laurea e lui ha detto "uhm, non male, la mettiamo in lista!" Direte voi e che ce ne frega? Il punto è che il titolo è "La fluida staticità dei personaggi del fumetto seriale" e analizzerò 5 casi alla luce di diversi aspetti: Dylan Dog come emblema del personaggio seriale con una breve parentesi su Groucho come comprimario, Zio Paperone dal punto di vista della contradditorieà delle storie Disney e con l'impegno filologico di Don Rosa, L'Uomo Ragno con le diverse linee narrative, l'universo Ultimate e Vendicatori Divisi, La morte di Superman per collegarmi all'immortalità dei personaggi del fumetto seriale e per finire un argomento che ci tocca da vicino: PK e Paperinik come un cambiamento di target può trasformare la natura di un personaggio!

E' la prima volta che si tenta qualcosa del genere nella mia università, se ci riesco ci sarà un'esplosione nella sala delle tesi!

Sono contentissimo!

Che ne pensate? Mi darete una mano?
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Con testilie e pruzone curione
Uscheria la liniera e l’amusto!

[Modificato da Fays 05/07/2005 19.46]

05/07/2005 19:45
 
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Comune mortale
Archiatra
Accidentaccio! [SM=x68094]

Illustracci i tratti salienti della tua speculazione!
05/07/2005 20:26
 
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Triumviro
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Clarissimus Consul
Re:

Scritto da: Fays 05/07/2005 19.45
Cari amici chattaioli,

oggi mi è riuscita una cosa formidabile! Ho consegnato al mio prof un progetto di tesi di laurea e lui ha detto "uhm, non male, la mettiamo in lista!" Direte voi e che ce ne frega? Il punto è che il titolo è "La fluida staticità dei personaggi del fumetto seriale" e analizzerò 5 casi alla luce di diversi aspetti: Dylan Dog come emblema del personaggio seriale con una breve parentesi su Groucho come comprimario, Zio Paperone dal punto di vista della contradditorieà delle storie Disney e con l'impegno filologico di Don Rosa, L'Uomo Ragno con le diverse linee narrative, l'universo Ultimate e Vendicatori Divisi, La morte di Superman per collegarmi all'immortalità dei personaggi del fumetto seriale e per finire un argomento che ci tocca da vicino: PK e Paperinik come un cambiamento di target può trasformare la natura di un personaggio!

E' la prima volta che si tenta qualcosa del genere nella mia università, se ci riesco ci sarà un'esplosione nella sala delle tesi!

Sono contentissimo!

Che ne pensate? Mi darete una mano?

No non essendo d'accordo con niente di quello scritto.
05/07/2005 20:41
 
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Comune mortale
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io con qualcosa sì. quindi mi chiedo perchè gorthan no.
05/07/2005 21:14
 
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Bambino prodigio
Guerriero Evroniano
Sembra interessante...ma non potresti spiegare meglio i vari "punti"?
06/07/2005 12:35
 
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Comune mortale
Semi-Coolflame
Questa è la mia idea che ho presentato.

La fluida staticità dei personaggi del fumetto seriale


Sommario

Capitolo 1 Una vita sempre uguale
1.1 Cos’è un fumetto seriale?
1.2 La natura ricompositiva del soggetto
1.3 Perché i personaggi non sono esseri umani
1.4 Come le trasformazioni sociali influenzano il fumetto

Analisi

Capitolo 2 Dylan Dog e “La scelta”
2.1 Le schematiche indagini di Dylan Dog
2.2 Groucho: vita da comprimario
2.3 “La scelta”: come stravolgere un percorso narrativo
2.4 Il numero cento e l’ultima avventura

Capitolo 3 Zio Paperone tra Klondike e Paperopoli
3.1 La contraddittorietà delle storie Disney
3.2 Come individuare il cuore del personaggio
3.3 Carl Barks e il “ripescaggio” di Zio Paperone
3.4 Don Rosa e il fumetto filologico

Capitolo 4 Paperinik e PK, due volti di un supereroe
4.1 Il diabolico vendicatore
4.2 La sperimentazione di PK
4.3 Come un cambio di target può trasformare un personaggio
4.4 PK frittole: la nuova genesi di PK

Capitolo 5 Le mille vite de L’uomo Ragno
5.1 Grandi poteri e grandi responsabilità
5.2 La continuty fluida del fumetto americano
5.3 L’universo Ultimate
5.4 La nuova genesi de L’uomo ragno e l’influenza del cinema

Capitolo 6 La morte di Superman
6.1 L’immortalità dei personaggi seriali
6.2 La morte di una leggenda, il crollo delle certezze
6.3 La rinascita del mito: niente sarà più come prima
6.4 La metatestualità del fumetto supereroistico

Capitolo 7 Il nuovo ruolo del fumetto
7.1 Perché i personaggi si interrogano su se stessi
7.2 Watchmen di Alan Moore
7.3 I personaggi come star rivelatesi
7.4 Conclusioni


07/07/2005 10:03
 
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Bambino prodigio
Ammiraglio
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Scritto da: Fays 07/07/2005 10.03
Capitolo 7 Il nuovo ruolo del fumetto
[...]
7.4 Conclusioni



Le conclusioni riguardano solo questo capitolo o la tesi nel suo complesso?
07/07/2005 10:28
 
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Bambino prodigio
Gregario
Anche a me la cosa pare in sostanza interessante... Un paio di cose:

la prima è più che altro una curiosità. In questo paragrafo qui


Scritto da: Fays 07/07/2005 10.03
3.3 Carl Barks e il “ripescaggio” di Zio Paperone



non ho capito bene cosa intendi con il concetto di "ripescaggio" di Zio Paperone. Ti riferisci al fatto che Zio Paperone, originariamente nato per essere personaggio "di secondo piano", ha poi rubato la scena ad altri personaggi più "antichi", o alludi alla "ripresa" del Paperone "classico" da parte dei barksiani moderni?

E poi qui

Scritto da: Fays 07/07/2005 10.03
4.3 Come un cambio di target può trasformare un personaggio
4.4 PK frittole: la nuova genesi di PK



Questi due paragrafi non parlano sostanzialmente della stessa cosa? O forse il primo è una riflessione generica sul "cambio di target", senza riferimenti al caso specifico di PK? E poi non so se può essere opportuno usare l'espressione "Pk frittole"... A meno che non venga spiegata e giustificata, chiaro. Poi tutto dipende dal tipo di taglio che vuoi dare al discorso [SM=x68091]

[Modificato da Rebo I 07/07/2005 10.44]

07/07/2005 10:43
 
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Bambino prodigio
Guerriero Evroniano
Ma veramente inserirai la parola "frittole" in una tesi di laurea?
07/07/2005 12:34
 
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Comune mortale
Semi-Coolflame
Se per voi non è un problema io userei tranquillamente l'espressione PK frittole.
Per il paragrafo di Zio Paperone, sì è quello che avete pensato.
Comunque è ancora un progetto magmatico, quindi i titoli dei paragrafi sono molto provvisori.
Sono contento che vi piaccia, spero di riuscire a portare avanti il progetto!
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[Modificato da Fays 08/07/2005 9.11]

08/07/2005 09:08
 
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Bambino prodigio
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Re:

Scritto da: Rebo I 07/07/2005 10.43
non ho capito bene cosa intendi con il concetto di "ripescaggio" di Zio Paperone. Ti riferisci al fatto che Zio Paperone, originariamente nato per essere personaggio "di secondo piano", ha poi rubato la scena ad altri personaggi più "antichi", o alludi alla "ripresa" del Paperone "classico" da parte dei barksiani moderni?




Scritto da: Fays 08/07/2005 9.08
Per il paragrafo di Zio Paperone, sì è quello che avete pensato.



... [SM=x68120]
08/07/2005 11:25
 
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Scritto da: Fays 08/07/2005 9.08
Se per voi non è un problema io userei tranquillamente l'espressione PK frittole.
[...]
Comunque è ancora un progetto magmatico, quindi i titoli dei paragrafi sono molto provvisori.


Posto che la tesi è tua e la scrivi come ti pare,

a) io titolerei PK e basta o PK (terza serie) e non frittole (nato in un certo contesto e lì lo lascerei);

b) @Rebo: la questione del cambio di target, non generica dato che il capitolo 4 è su Paperinik, potrebbe essere "positiva" nel punto 4.3 (senza scordare che ad alcuni affezionati di Paperinik non è piaciuta la virata verso PKNA) e "negativa" nel 4.4;

c) dato che i titoli dei paragrafi sono provvisori e che non ho ancora capito se le conclusioni al punto 7.4 riguardano solo il capitolo 7 o tutta la tesi, sarebbe a parer mio buona cosa aggiungere un capitolo 8 che riassuma e tragga le conclusioni da quanto detto in quelli precedenti.

[Modificato da LK 08/07/2005 12.59]

08/07/2005 11:43
 
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Bambino prodigio
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Scritto da: LK 08/07/2005 11.43
b) @Rebo: la questione del cambio di target, non generica dato che il capitolo 4 è su Paperinik, potrebbe essere "positiva" nel punto 4.3 (senza scordare che ad alcuni affezionati di Paperinik non è piaciuta la virata verso PKNA) e "negativa" nel 4.4;



Capisco, ero stato tratto in inganno dal paragrafo 4.2 (La sperimentazione di PK)... avevo dato per scontato che il discorso sulla transizione Paperinik - PKNA si sarebbe sviluppato e chiuso lì.

[Modificato da Rebo I 08/07/2005 16.15]

08/07/2005 16:14
 
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Magari mi sbaglio, ma se dovessi riempire io dei paragrafi con quei titoli, farei così... anche se in effetti i punti 4.2 e 4.3 potrebbero andare insieme (forse vuol metterne 4 per simmetria con gli altri capitoli)

08/07/2005 16:22
 
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Comune mortale
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io nn saprei come riempirla una tesi del genere..ciè ok , il primo capitolo ma poi per il resto lavori molto anche di tua inventiva/commenti personali? cioè..riusciresti a riempirci pagine e pagine con certi argomenti?


per frittole quoto lk, ma semplicemente perchè si tratta di una tesi cavolacchio (leggi come se fra le due parole ci fosse una virgola ndSK). al limite fai una paentesi su come al giorno d'oggi un fumetto unisce delle persone più di prima perchè ci sono i forum e si commenta e si critica e blablabla allora celo ficchi lì come aneddoto

lo stsso direi per quell'altra parola..o meglio "ripescamento" dorse è più orecchiabile.. imho

per il resto, mi interesserebbe anche vedere un po' delle fonti che trovi.qindi se t passa qualche libro/sito interessante postalo :)

poi: uh. ti facevo + piccolo o.o


website: Blueray:.
mailing list: Disia:.

Skay "se non hai nulla da dire, dillo in silenzio"
Skay è tuo AMICO

[Modificato da essekappa 08/07/2005 16.33]

08/07/2005 16:26
 
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Bambino prodigio
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Re:

Scritto da: LK 07/07/2005 10.28


Le conclusioni riguardano solo questo capitolo o la tesi nel suo complesso?



La tesi è immortale, come superman :)

cmq... io nn avrei mai il coraggio (e non ho le conoscenze) per fare una tesi del genere. se ti riesce, tanto di cappello! nn ti aspettare alcuna mano da me, perchè 1. sono incollate ai polsi 2. non sono abbastanza esperto :)
08/07/2005 22:22
 
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Comune mortale
Semi-Coolflame
Vi aggiornerò sugli sviluppi, comunque la tesi è da presentare fra un po' quindi ho tempo di elaborarla per bene. Comunque sarà composta per gan parte di riflessioni mie, ma mi documenterò bene prima di affrontare certi temi più complicati. Spero solo che il prof non si rimangi la parola data.
09/07/2005 09:32
 
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Triumviro
Generale Evroniano
Maledetto Genovese
Clarissimus Consul
Re:
Credo sia mio dovere spiegare cosa reputo sbagliato di questa tesi.
Il fatto è che analizzi la piccola parte di fumetto che hai conosciuto con i Classici del Fumetto di Repubblica pretendendo di conoscere così il tutto.
E quindi parti da concetti e presupposti sbagliati, come la supposta immortalità dei protagonisti dei comics: la prima regola del fumetto supereroistico è "Non c'è niente di definitivo", non "il mio personaggio è immortale". Dopo 40 anni di storie dell'Uomo Ragno posso per esempio shockare i lettori rivelando che Peter Parker non è Spidey (o viceversa).



Scritto da: Fays 07/07/2005 10.03
Capitolo 1 Una vita sempre uguale
1.1 Cos’è un fumetto seriale?
1.2 La natura ricompositiva del soggetto
1.3 Perché i personaggi non sono esseri umani


In che senso? E tutto il fumetto bonellide?

1.4 Come le trasformazioni sociali influenzano il fumetto


Questo è sicuramente uno dei punti più interessanti. Il fatto è che il fumetto è influenzato dai cambiamenti sociali tanto quanto la letteratura, la pittura o il cinema. Messo così sembra quasi una rivelazione sconvolgente che questo si sia evoluto.



Capitolo 2 Dylan Dog e “La scelta”
2.1 Le schematiche indagini di Dylan Dog
2.2 Groucho: vita da comprimario
2.3 “La scelta”: come stravolgere un percorso narrativo
2.4 Il numero cento e l’ultima avventura


"La Scelta": ovvero come il peggior speciale degli ultimi anni non può essere l'esempio scelto per Dylan Dog.
Primo perché il cliché che utilizza l'albo non è una peculiarità di Dylan Dog, ma proviene dai famosi "What if..." Marvel, testata dove Uatu l'Osservatore presentava storie su cosa sarebbe successo se...
Secondo perché il "What If" non è una caratteristica pregnante di Dylan Dog. Dylan è uno dei pochi casi di personaggio MA NON di persona. Dylan cambia (rispetto ai primi numeri che erano pervasi da un maggiore cinismo, andando avanti ci troviamo un personaggio molto più politically correct) ma non si evolve. Quotando la recensione di Vincenzo Oliva su UBcFumetti: "Dylan Dog è - o forse dovremmo dire: è stato? - il personaggio più astratto da una dimensione reale di carne e sangue, e paradossalmente proprio questo lo ha reso strumento potente e privilegiato per indagare gli incubi veri, le nostre paure, con una finezza ed una leggerezza altrimenti impossibili; dare una fisica, quotidiana corporeità alla sua umanità e immergerlo nella vita di tutti i giorni, che anche noi viviamo, comporta il rischio concreto di ridurre le sue avventure a narrazione meccanica, priva di quella follia lirica che ha qualificato la serie e il personaggio. Quand'anche fosse sorretta dalla tecnica più eccelsa. Rischia di mutarne pelle e senso: Dylan Dog ha senso se resta ricettacolo e filtro di umori e paure, rielaborazione dell'immaginario popolare. Se Peter Dog non cresce."
Inoltre la scelta del "Se..." è utilizzata in maniera assolutamente sbagliata: non apre a possibili storie alternative, ma le chiude. Un fan avrebbe saputo che con Bree per esempio non sarebbe potuta funzionare, ma ciò rimane in un'immaginario vago. Qua la Barbato taglia le gambe completamente al lettore e allo stesso Dylan, eliminando quel rapporto che c'è tra lettore e personaggio: la sfera della fantasia, della storia non raccontata, viene preclusa al primo.


Capitolo 3 Zio Paperone tra Klondike e Paperopoli
3.1 La contraddittorietà delle storie Disney


In che senso? Non esiste una vera e propria contradditorietà nelle storie Disney, in quanto queste sono slegate le une dalle altre. La legge fondamentale della Disney è la ciclicità: alla fine della storia deve essere ristabilita la situazione iniziale. Niente è cambiabile, tutto è immutabile.

3.3 Carl Barks e il “ripescaggio” di Zio Paperone

"Ripescaggio"???


3.4 Don Rosa e il fumetto filologico


Non puoi elevare l'eccezione a regola. Don Rosa è un unicum nel panorama fumettistico Disneyano e troppo spesso lo si porta ad esempio. Non si puà parlare di Rosa senza parlare prima di altri autori (Scarpa in primis).


Capitolo 4 Paperinik e PK, due volti di un supereroe
4.1 Il diabolico vendicatore
4.2 La sperimentazione di PK
4.3 Come un cambio di target può trasformare un personaggio
4.4 PK frittole: la nuova genesi di PK


Innanzitutto come ti è già stato fatto notare non puoi parlare di Pk-Frittole in una tesi, essendo un termine discorsivo coniato da noi. Lo puoi citare, ma non elevare al rango di ufficiale.
Poi "Come un cambio di target può trasformare un personaggio" se è solo questo quello che vuoi dimostrare ci sono molti altri esempi (Sandman, Swamp Thing...). Il fatto è che questa parte sembra molto appiccicata lì più per fare presenza che non per la presenza di un filo conduttore vero e proprio.


Capitolo 5 Le mille vite de L’uomo Ragno
5.1 Grandi poteri e grandi responsabilità
5.2 La continuty fluida del fumetto americano
5.3 L’universo Ultimate
5.4 La nuova genesi de L’uomo ragno e l’influenza del cinema

Allo stesso modo di questa.


Capitolo 6 La morte di Superman
6.1 L’immortalità dei personaggi seriali
6.2 La morte di una leggenda, il crollo delle certezze
6.3 La rinascita del mito: niente sarà più come prima
6.4 La metatestualità del fumetto supereroistico


Il presupposto che Superman sia intoccabile non mi convince. Certo, non era pensabile forse prima di allora, ma devi pensare al periodo: gli inizi anni '90 erano un periodo di crisi. Questi eventi servivano a far sensazione. Non vi era nessun crollo di certezze, solo abili mosse commerciali. E la morte di Superman, al pari della Saga del Clone dell'Uomo Ragno, è una vera fuffa.
La morte del protagonista, poi, non nasce certo con quella di Superman: da Nova, a Ghost Rider, a Lanterna Verde... Molte morti illustri hanno caratterizzato il ComicDom... Le avventure dell'eroe poi sono continuate con un altro personaggio (v. i casi di Ghost Rider e Lanterna Verde), per poi magari vedere il ritorno del titolare (come ultimamente LV e fra un po' Ghost nella nuova run di Ennis...). "Niente è Definitivo".

Capitolo 7 Il nuovo ruolo del fumetto
7.1 Perché i personaggi si interrogano su se stessi
7.2 Watchmen di Alan Moore
7.3 I personaggi come star rivelatesi
7.4 Conclusioni

Saltando a pié pari cosa intendi con "I personaggi come star rivelatesi", generalizzi molto sul primo punto. Questo è forse uno dei più importanti fatti che hanno caratterizzato gli anni '80, ad opera di autori che hanno rivoluzionato le trame del fumetto supereroistico (Moore e Miller in testa), che fino ad allora erano ancora legate ai cliché e alle convenzioni di autori storici come Stan Lee o Jack Kirby... Esaminare Watchmen come opera esemplare va bene, ma non dimentichiamoci del resto.

Quello che insomma mi è oscuro è dove tu voglia andare a parare, non facendo un'analisi ragionata, ma piuttosto un elenco di casi recenti e casi limite che conosci.
12/07/2005 13:39
 
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Comune mortale
Semi-Coolflame
Prima di tutto grazie Gorth per la tua analisi, con molte cose mi trovo d’accordo. Comunque è ovvio che non essendo un esperto di fumetti DC e solo un po’ di Marvel per ora quelle parti sono un po’ buttate lì, scritte così più per dargli un tono semi-formale che per altro, per questo per ora ho appoggiato cose che conoscevo, poi se il mio prof non si rimangerà la parola data, approfondirò molto leggendo tutto il leggibile.

Circa Dylan Dog sono assolutamente d’accordo con te, forse dare un tale risalto a “la scelta” è stata una mossa un po’ azzardata, ma sul momento mi pareva interessante per aprire il dibattito. Il punto su cui volevo soffermarmi è esattamente quello espresso nella recensione da te citata, cioè il fatto che Dylan non è una persona in carne e ossa che cambia carattere, che è lunatica, ma un personaggio sempre uguale a se stesso che vive una vita sempre uguale.

Riguardo le storie Disney: beh, si contraddicono sempre! Se vuoi vedere ogni avventura come completamente slegata da un’altra allora diventerebbe una cosa insulsa e stomachevole visto che nulla vieterebbe di usare sempre gli stessi moduli narrativi. Ma storie in cui alla fine Paperino deve raccogliere tutte le monetine di Zio Paperone e Qui Quo e Qua gli dicono che ci vorranno 3 anni 4 mesi e svariati giorni sono ridicole! Sarebe come se per tre anni non dovessimo vedere Paperino su Topolino!
Per quanto riguarda Don Rosa, il paragrafo non parlerà solo di lui, lui sarà il punto di arrivo, certamente prima citerò ciò che passa tra Barks e lui.

Per PK, secondo me la questione del target è molto interessante e svela l’aspetto commerciale dei fumetti (così come hai fatto notare per la morte di superman), purtroppo non ho mai letto Sandman e Swamp Thing, quindi se mi spieghi un po’ a cosa alludi potrei anche approfondire e inserirli.
Il termine Frittole era messo lì più per farmi una sghignazzata che per altro, ma se citarlo in quel modo basterebbe a renderlo più ufficiale, beh, perché no? Ormai tra noi è di uso comune! Comunque per evitare confusione credo che lo citerò semplicemente nel testo.

Per L’Uomo Ragno, io credo che sia un caso esemplare, perché in esso vivono costantemente più fili temporali e dimensionali che solo occasionalmente si incrociano.

Il dire che un personaggio è immortale significa che in un fumetto seriale il cui unico scopo è continuare all’infinito vendendo il maggior numero di copie possibile, il lettore sa benissimo che alla fine del numero il suo personaggio sarà vivo e vegeto e pronto per chissà quante avventure. Per questo è potenzialmente immortale, poi è ovvio che se il fumetto non vende più e quel personaggio ha rotto a tutti può morire quando vuole ma non si può decidere di far morire un personaggio soltanto perché lo sceneggiatore ne ha voglia, ci vogliono condizioni particolari, tipo quelle che hanno potato alla morte di superman.

Per ora comunque l’ho impostata sulle cose che conosco, quando mi informerò per bene cambierà certamente!

13/07/2005 09:21
 
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Re:

Scritto da: Fays 13/07/2005 9.21
Se vuoi vedere ogni avventura come completamente slegata da un’altra allora diventerebbe una cosa insulsa e stomachevole visto che nulla vieterebbe di usare sempre gli stessi moduli narrativi.


Ma... Ma... Li usano!!! [SM=x68120]
Guarda le storie dei paperi... Sono sempre e solo variazioni su temi costruiti da Barks. Non c'è niente di originale in una storia con i paperi, perché Barks ha già scritto tutto. Tutti i cliché provengono da Barks, anche se magari l'ha usato una sola volta.
Tanto per fare un esempio... Il cuore d'oro di Zio Paperone che si rivela alla fine della storia, in sordina, proviene da "ZP e la stella del Polo"...


purtroppo non ho mai letto Sandman e Swamp Thing, quindi se mi spieghi un po’ a cosa alludi potrei anche approfondire e inserirli.


Beh, la DC aveva un parco testate che iniziava ad essere piuttosto bambinesco (i supereroi DC sono molto più ingenui di quelli Marvel...) e ad un certo punto si sono detti: "Perché non prendiamo alcuni supereroi di serie B e li facciamo scrivere da scrittori affermati che scrivano storie più per adulti?". Detto, fatto hanno chiamato Alan Moore per scrivere le nuove storie di Swamp Thing (da cui è nato poi Hellblazer) e Neil Gaiman per scrivere Sandman. Questo nuovo taglio delle storie ha portato un successo di pubblico e critica, e la creazione della linea Vertigo per separare queste produzioni più "adulte" dalla produzione classica DC...


Il dire che un personaggio è immortale significa che in un fumetto seriale il cui unico scopo è continuare all’infinito vendendo il maggior numero di copie possibile, il lettore sa benissimo che alla fine del numero il suo personaggio sarà vivo e vegeto e pronto per chissà quante avventure.


Beh, non è vero proprio perché come dici tu si possono verificare dei casi in cui si decide di far morire il protagonista.
Prima citavo Hellblazer, nato da una costola di Swamp Thing, il cui fumetto all'inizio non era così originale. Ad un certo punto, però, arriva Garth Ennis, si lascia alle spalle tutto ciò che era già stato scritto e fa morire John Constantine (il protagonista) di cancro ai polmoni. Ovviamente di lì in poi cambia tutto, sotto la guida del geniale Ennis.
Può essere anche che un autore decida semplicemente di far morire il personaggio e di chiudere la testata -virtualmente infinita. Oppure semplicemente che questa testata seriale preveda la morte del personaggio (v. Martin Mystere, che dovrebbe invecchiare).
O ancora che vi sia più d'un protagonista e che quindi la morte di uno non influisca sul prosieguo della testata (ad es. i supergruppi, tipo gli X-Men o i più giovani Exiles la cui formazione è cambiata moltissime volte dall'inizio della loro avventura).
Non esiste una legge che determini qualcosa: serialità non è mai sinonimo di immortalità.

E allo stesso modo mi sembra che tu esamini sempre casi limite, eccezioni e casi sparuti, così che non capisco dove tu voglia andare a parare.
13/07/2005 12:10
 
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