- Norwegian Cruise Line avverte gli ospiti di una nuova legge fiscale in Spagna che imporra ulteriori oneri fiscali
Norwegian Cruise Line (NCL) ha recentemente inviato una lettera agli ospiti,
avvisandoli di un aumento significativo dei costi per le partenze in acque spagnole o dai porti spagnoli.
Questa mossa influenzerà tutti gli acquisti in boutique, ora con un'imposta sul valore aggiunto (IVA) aggiunta al prezzo di bordo. Anche tutti gli acquisti di cibo e bevande, inclusi open bar illimitato e pacchetti di specialità gastronomiche, saranno soggetti a IVA.
Che cosa significa tutto questo? Coloro che hanno speso centinaia di dollari o euro in pacchetti di bevande e pasti all-inclusive riceveranno comunque il conto alla fine della crociera.
L'IVA spagnola verrà aggiunta alla tua fattura su NCL
Norwegian Cruise Line che gli ospiti che salpano a bordo delle sue navi in partenza dai porti spagnoli, come le famosissime crociere a Barcellona o anche le crociere che navigano attraverso le acque spagnole,
vedranno aggiunta l'IVA sul conto alla fine della crociera.
Tutti gli acquisti nei negozi di bordo saranno
soggetti ad un'IVA del 21%, mentre tutti gli acquisti di bevande e pasti saranno
soggetti a un'IVA del 10%.
L'avviso è stato inviato agli ospiti e ai compagni di viaggio e delinea le modifiche ai costi di bordo. Gli ospiti che optano per i popolari pacchetti Free at Sea, compresi i pacchetti bevande all inclusive si ritroveranno comunque a pagare una tassa aggiuntiva per ogni bevanda acquistata mentre la nave si trova in un porto spagnolo o naviga nelle acque territoriali spagnole.
Ciò mette un freno all'esperienza all-inclusive e solleva interrogativi sU come NCL intende commercializzare tali pacchetti in futuro.
L'imposta sul valore aggiunto che Norwegian Cruise Line sta applicando agli ospiti deriva da una nuova legge approvata dal governo spagnolo, che mira a garantire che gli ospiti a bordo delle navi in Spagna paghino le stesse tasse di coloro che vanno in vacanza a terra.
La lettera della Norwegian afferma:
"A causa delle normative fiscali locali, si prega di notare che verrà aggiunta un'IVA spagnola del 21% agli articoli al dettaglio applicabili acquistati a bordo per le crociere in partenza dalla Spagna e che fanno scalo nelle città portuali europee.
Inoltre, verrà applicata un'IVA del 10% a tutti gli acquisti di cibo e bevande effettuati a bordo, compresi gli acquisti effettuati nell'ambito dei nostri pacchetti Unlimited Open Bar o
Ristoranti di Specialità, per alcune crociere in partenza dalla Spagna o qualsiasi itinerario europeo in acque spagnole"
Poiché il turismo crocieristico rappresenta una parte significativa dell'industria turistica spagnola, queste nuove normative segnano un punto di svolta cruciale nel modo in cui il settore opera all'interno del paese.
È una questione che influisce sull'esperienza degli ospiti a bordo di Norwegian Cruise Line e ha un impatto sul rapporto più ampio del settore delle crociere con una delle principali destinazioni turistiche europee.
Il rapporto della Spagna con il turismo crocieristico
[B
]Barcellona, insieme a Civitavecchia e Southampton, è emersa come una delle roccaforti europee del settore crocieristico negli ultimi vent'anni. La città è diventata uno dei più grandi homeport del Mediterraneo, attirando 2,7 milioni di crocieristi nella stagione 2022/2023. Tuttavia, questa impennata del turismo ha comportato delle sfide.
Le compagnie di crociera operano nelle acque europee da molti anni con un intervento normativo minimo. Tuttavia, recentemente c'è stata una spinta da parte delle autorità a stabilire nuove leggi che influenzano direttamente il settore delle crociere in Europa.
Queste leggi non si limitano a imporre nuove tasse; influiscono anche su come, dove, se e quando le navi da crociera possono entrare in un porto.
Mentre la Spagna sta rivalutando il suo rapporto con il settore delle crociere, imponendo nuove tasse sugli ospiti delle crociere, Barcellona sta esaminando attentamente gli impatti ambientali e sociali del turismo crocieristico. La città si è guadagnata la dubbia distinzione di essere il porto da crociera più inquinato d'Europa, spingendo al divieto di attracco delle navi ai suoi moli settentrionali a partire dal 22 ottobre 2023.
Il fatto che la Spagna stia reagendo al settore delle crociere non è di per sé sorprendente.
Delle dieci città europee più colpite dall'inquinamento dovuto alle emissioni delle navi da crociera, il paese figura tre volte, oltre a Barcellona, che comprende Palma di Maiorca nelle Isole Baleari e Tenerife nelle Isole Canarie.
Barcellona non è sola; da quando l'industria delle crociere è ripartita sul serio nel 2022 in Europa,
diverse città hanno imposto divieti alle navi da crociera mentre
altre hanno posto limiti al numero di navi e passeggeri che possono entrare
Il settore delle crociere reagirà?
La recente legge fiscale promulgata dalla Spagna indica la crescente necessità per il settore delle crociere di conformarsi alle norme locali e alle questioni sociali. Sebbene i cambiamenti normativi siano comprensibili da diversi punti di vista, l'influenza economica del settore crocieristico è spesso sottovalutata. Solo nel 2019, più di dieci milioni di crocieristi sono arrivati nei porti spagnoli, creando oltre 31.000 posti di lavoro e contribuendo con 1,48 miliardi di euro all'economia.
Mentre le compagnie di crociera affrontano crescenti lamentele da parte degli ospiti per le nuove tasse, sorgono domande sulla continua attrazione della Spagna per gli operatori crocieristici e sulla possibilità
che possano reindirizzare le loro navi verso porti e paesi più accomodanti.
Fonte:
www.cruisehive.com/norwegian-cruise-line-warns-guests-of-additional-charge...------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Viaggiare è dare un senso alla propria vita, viaggiare è dare vita ai propri sensi.
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