...del televisore.
Oramai, il telecomando del tv è un oggetto presente nella maggior parte della mia vita.
Anche se è rimasto impresso nella memoria quel primo periodo, in cui una cosa del genere non c' era.
La tecnologia degli anni di quei primi pesanti tv in bianco e nero, con due canali, non avrebbe consentito un simile accessorio.
E d' altra parte non sarebbe stato neanche molto utile, la sera accendevi il tv, sceglievi uno dei due canali che passava il convento-rai, e per un paio d' ore quello guardavi.
Negli anni '70 arrivarono le prime artigianali/amatoriali tv private.
E nello stesso periodo, i televisori con il selettore canali ad otto tasti, numero che diventò rapidamente insufficiente.
Ma soprattutto, la strada frà la poltrona ed il tv, percorsa molte volte in mezz' ora per passare da un programma all' altro, cominciò a risultare molesta.
Così nacque lui, il telecomando del televisore.
Somigliava ad un sapone da bucato, all' inizio, poi le sue dimensioni cominciarono a diminuire, rendendolo un poco più maneggevole.
In realtà, qualche suo antenato, pure, ci fu.
Nell' immagine qui sotto vediamo la pubblicità dei televisori della Geloso di Milano, siamo nel 1969.
Colpiscono i prezzi, se comparati con quelli attuali sono altissimi.
Ed anche il fatto che un 25 pollici veniva definito grande schermo, in prospettiva fa sorridere.
Ma, nell' immagine, intravediamo uno scatolino in più, vicino al televisore più grosso.
E' proprio il nonno di tutti telecomandi.
Era collegato al televisore con un cavo.
E consentiva un paio di regolazioni al massimo, il volume e forse la selezione fra i due canali, ma non è detto.
In quegli ultimi anni '60 l' innovazione della Geloso non trovò molti emulatori, fra la concorrenza.
I tempi non erano ancora maturi.
Poi, le cose andarono come sappiamo.
"Nessuno ci manderà via da quasta casa"
("The others")