... se devo dire la verità l'inizio non era dei più promettenti.
Commette due errori. Il primo è fin troppo clamoroso: muore un ragazzino navajo che era assieme a Kit!
Stavo già incazzandomi non potendone davvero più dell'aura di porta sfiga di Piccolo Falco.
Il secondo è che Kit non dovrebbe parlare di cose così personali del pard (Tiger) ad un entraneo (per il lettore).
In pratica fa un breve sunto di Furia rossa di Nizzi, storia che pur non entusiasmandomi posso considerare accettabile, nonostante sia opera del Degno Erede.
Con queste premesse mi aspettavo l'ennesimo disastro.
Qui però succede qualcosa di inaspettato.
Kit chiede a Tex e Tiger quanto sono diventati "fratelli di sangue", domanda che consideravo al limite del ridicolo, conoscendo i nostri.
E davanti al solito bivacco Tex racconta un episodio passato.
Già il linguaggio "familiare" che si instaura mi ha ben disposto. Per esempio Kit che rivendica ciò che lo lega a Carson o Tex che lo "accusa" d'aver preso dei presunti difetti di Capelli d'Argento.
E così mi lascio trasportare nel racconto, apprezzando subito la "divisa" d'antan di Tiger simile alla sua prima apparizione (e alle due storie di Uggeri).
Una storia di indiani Pawnee e Osage.
Con la presenza di un bel personaggio femminile, lasciato alle cure del buon navajo.
E sono inavvertitamente finito a ricordare Linda Dayton ❤❤❤.
La galanteria con cui Tiger si prende cura della ragazza è stato un bel momento...
Ma torniamo indietro. Tex e Carson salvano la ragazza da morte certa e subito Tex si incarica di mettere in salvo anche la carovana da cui proveniva.
Forse l'autore ha un po' ecceduto nel mettere Tex nella mischia. Molto eroico...
Beh, in fondo stiamo parlando del più grande eroe del West e posso perdonare Giorgio
I due pards si riuniscono e fanno quello che ci si aspetta, si incaricano di portare in salvo i coloni (svedesi).
E qui salta fuori Carson, finora solo nominato.
Un Carson sale e pepe - come farà notare Tiger - che mostra doti di attore a me sconosciuto.
Anche lui dimostra di meritarsi i gradi di eroe.
Tutti molto avventuroso, ma il momento clou è quando i tre si ritrovano finalmente assieme.
I dialoghi tra i tre per me sono importanti.
C'è quell'intesa fraterna e virile che li contraddistingue.
Il prendersi in giro con simpatia, il preoccuparsi ognuno degli altri, il non tirarsi indietro. Mai.
E Tex che si prende la ribalta senza offuscare gli altri.
Forse non ho capito nulla, ma mi sono emozionato...
Dopo tanti anni...
Sarà colpa dell'età che avanza o merito di Giusfedi per essere riuscito a sorprendermi.