| | | | Post: 1.288 Post: 1.288 | Registrato il: 14/11/2017
| Fumettomane | Sosia di Brakko | | OFFLINE |
|
07/02/2023 17:23 | |
Pur non essendo degli esordienti veri e propri, sia Burattini che Rubini non erano mai stati pubblicati sulla serie regolare e perciò li considero tali.
Questioni sentimentali mi portano a considerare questo il vero banco di prova degli autori, soprattutto se sono alle prime prove.
Il giudizio molto sommario è per ora nel complesso positivo, con qualche piccolo passo falso.
Parto dallo sceneggiatore. La storia
Testo nascosto - clicca qui
si riallaccia dad una precedente sempre opera di entrambi uscita sul color.
La caratteristica che si nota subito è un intreccio piuttosto elaborato con tre direttrici convergenti: Tex e pards all'inseguimento di mangiatortillas, che vogliono far fuori una spedizione guidata da due giovani alla ricerca del padre e Morisco con Eusebio che arrivano da un'altra direzione per motivi parzialmente diversi.
In più ci sono predoni pellerossa che ci stanno sempre bene.
Molta carne al fuoco e finora gestita con un certo criterio.
Il racconto che "segue" le vicende di Tex è sufficientemente avventuroso, mentre quello del Morisco, almeno fino quasi alla fine dell'albo più d'atmosfera.
Il soggetto non è originalissimo, ma lo svolgimento non ne risente.
Semmai sono sorpreso che sti succhiasangue siano già stati svelati, mentre mi sarei aspettato che l'alone di mistero, che era un punto a favore, perdurasse. Così invece, a carte scoperte, non so se potrà reggere.
Secondo me quello che non funziona sta più nei dettagli.
Burattini casca come tutti gli attuali sceneggiatori nel "beccaccione" - non se ne può proprio più - e soprattutto nel cercare di rendere più agguerrito il capo rivale con le spacconate a danno dei suoi che fa molto Faraci.
Anche la reale pericolosità dei nemici negli scontri a fuoco è deficitaria e sembra un tiro al piccione.
Non so se è voluto ma quel Bryan Stoker mi ha fatto un po' cadere le braccia. Che in una storia di simil vampiri si citi quasi alla perfezione il creatore di Dracula mi sembra una trovata da nerd. Però forse è solo un fatto casuale
Rubini non ha forse lo stile più adatto ai miei gusti, ma mi sembra perfetto per la storia e nel complesso esordisce con una prova più che positiva.
Se non svacca, direi che potrebbero ottenere una piena sufficienza e forse qualcosina in più che di questi tempi è già grasso che cola.
La copertina mi dispiace dirlo ma è pessima. Tex sembra addirittura con la pancetta...
[Modificato da BertAdams 07/02/2023 17:46] |
|
|
|
| | | | Post: 292 Post: 292 | Registrato il: 17/11/2017
| Fumettomane | Spasimante di Ciurga | | OFFLINE |
|
10/02/2023 10:21 | |
Condivido in gran parte le osservazioni di Bert, alle quali non ho molto da aggiungere.
Storia senza infamia e senza lode, caratterizzata da un Tex un po' troppo serioso e ingessato (ma non è in generale una novità).
Mi ha fatto sorridere l'El Morisco di Burattini quando si presenta a Padre Alvaro:
Testo nascosto - clicca qui
con il nome e il cognome attribuitigli da Boselli, per poi precisare di essere conosciuto come El Morisco. 🤦♀️
Non ho aspettative rispetto al prosieguo. Segnalo solo che nella copertina del prossimo albo compare Kit, caso più unico che raro.
Coi tempi che corrono, c'è da sperare che non si tratti di un brutto segno.
"Non fare quella faccia contrita! Con me non attacca!" |
|
| | | | Post: 1.288 Post: 1.288 | Registrato il: 14/11/2017
| Fumettomane | Sosia di Brakko | | OFFLINE |
|
10/02/2023 10:39 | |
Myra Solano, 10/02/2023 10:21:
Condivido in gran parte le osservazioni di Bert, alle quali non ho molto da aggiungere.
Storia senza infamia e senza lode, caratterizzata da un Tex un po' troppo serioso e ingessato (ma non è in generale una novità).
Mi ha fatto sorridere l'El Morisco di Burattini quando si presenta a Padre Alvaro:
Testo nascosto - clicca qui
con il nome e il cognome attribuitigli da Boselli, per poi precisare di essere conosciuto come El Morisco. 🤦♀️
Non ho aspettative rispetto al prosieguo. Segnalo solo che nella copertina del prossimo albo compare Kit, caso più unico che raro.
Coi tempi che corrono, c'è da sperare che non si tratti di un brutto segno.
In merito allo spoiler sei ottimista
Testo nascosto - clicca qui
la prossima volta verranno citati anche gli avi, nonché le vicende egiziane fino alle origini più remote.
D'altronde compriamo Tex per questo, vero?
|
|
| | | | Post: 292 Post: 292 | Registrato il: 17/11/2017
| Fumettomane | Spasimante di Ciurga | | OFFLINE |
|
08/03/2023 18:08 | |
Le creature del buio, albo n. 749 Considerato che non avevo aspettative riguardo al secondo albo, direi che alla fine mi è andata bene: nessuna incazzatura di qualche riguardo bensì solo noia nel corso di una lettura che si è rivelata molto breve, poco emozionante e molto poco interessata alle fiacche dinamiche interne dei gruppi in viaggio verso la Mesa della Locura.
Confermo quanto scritto altrove: rispetto alla sceneggiatura mi è sembrato di leggere un misto tra Nizzi e Faraci (quest’ultimo prevalentemente nel primo albo), condita da una spruzzatina di Boselli consistente più che altro nell’ossequio da parte di Burattini alle “innovazioni” portate nella saga dal curatore.
Testo nascosto - clicca qui
Su El Morisco che già nell’albo precedente si presentava a Padre Alvaro dicendogli: “Il mio nome è Ahmed Jamal…ma da molti anni tutti mi chiamano El Morisco…” (pag.43) avevo già accennato.
Anche in quest’albo troviamo una presentazione simile (“Ahmed Jamal…noto a tutti come El Morisco…”, pag.43) e mi chiedo se non si tratti dell’obolo da pagare a Boselli o se invece sia solamente una delle tante vignette inutili che contribuiscono ad allungare questa storia.
A pag. 66 sempre El Morisco dice a Tex che i suoi “consigli eruditi” potrebbero essergli preziosi durante l’esplorazione della caverna. Probabilmente qui Boselli avrebbe messo in bocca a El Morisco una spatafiata sull’alchimista Tamaimo, ma l’espressione usata da Burattini, con Morisco che si autoincensa parlando con Tex, è cretina quanto basta da compensare l’ipotetica disquisizione boselliana.
Anche quando Kit si comporta decentemente (o meglio, quando non gli fanno fare cazzate) bisogna trattarlo come un babbeo: dopo essersi accorto della fuga del prigioniero propiziata dal giovane Hewett, il padre gli chiede se è “sicuro” di ciò che ha visto (pag. 29).🤦
La noia provata nel corso della lettura non scaturisce dalla mancanza di movimentazione, bensì da come le scene sono state costruite e qui ci ritrovo parecchio dell’indimenticabile Nizzi.
Testo nascosto - clicca qui
Tralasciando le vignette inutili di cui parlavo più sopra, quelle il cui unico scopo è di allungare il brodo, Nizzi lo ritrovo principalmente nella ripetizione delle soluzioni scelte:
- nella scena di pag. 9-11 Tex e Tiger sparano ai Chupacabras, Tiger si trova per un breve momento in pericolo, cade, e dopo l’uccisione dell’animale Tex gli chiede se è ferito; a pag. 92-94 succede quasi lo stesso con Kit al posto di Tiger;
- le botte di culo: a pag. 52-56 Tex e il suo gruppo vengono attaccati dai desperados di Madera e dagli Apaches, che a loro volta vengono assaliti dai Chupacabras, “sbucati al momento giusto” come osserverà poi Carson (pag. 59); a pag. 107-109 i quattro pards verrebbero imbottiti di piombo da Madera e dagli scalzacani che gli sono rimasti (degli Apaches non si sa più nulla) se non fosse per i mostri in cui si sono trasformati i membri della spedizione guidata dal padre dei fratelli Hewett.
Esemplificativa, a tale riguardo, la striscia di pag. 95 con i tre banditi che parlano mentre Carson e Tiger guardano altrove.
- Altro punto: va bene la scarsa capacità di reazione delle guide del Morisco (pag. 6-7), ma è possibile che Kit sia così lento nel fermare il messicano che scappa (pag. 21-22) e siano così lenti lui e Tiger a sparare al Chupacabra che assalta Rufus (pag. 86)? Da quando in qua Tiger deve aspettare che Kit gli dica di sparare?
I dialoghi li trovo asettici così come i quattro pards, le loro interazioni, e le “guest star” di questa storia: El Morisco non è poi così divorato dall’amore per la scienza e in più occasioni mette la sicurezza davanti ad essa; Eusebio fa il pessimista per contratto, ma senza esagerare; di Tiger e Carson non si avverte quasi la presenza; di Kit invece apprendiamo che ha “il sonno leggero” (pag. 31); Tex conferma la seriosità, direi quasi la legnosità, dimostrata nel primo albo. Emozioni: zero.
Riguardo ai disegni, Rubini mi sembra in calando in questo secondo albo, ma riesce ancora a dare una parvenza di sostanza ad una sceneggiatura poco ispirata grazie alle atmosfere, ai paesaggi e alla bella caratterizzazione dei fratelli Hewett (soprattutto la sorella).
La copertina, invece, è una delle peggiori di Villa: visi, espressioni, posture e corporature di Tex e Kit sembrano quelle di due manichini vestiti di fretta.
Non convince nemmeno la copertina del prossimo albo, anzi direi che “puzza” di copertina destinata ad altra storia e dirottata sul n. 750, a meno che non sia stata predisposta in quel modo per ospitare gli strilloni dedicati alla nuova genialata partorita dal reparto marketing della SBE, ossia il lancio delle “mini copertine”.
"Non fare quella faccia contrita! Con me non attacca!" |
|
| | | | Post: 1.288 Post: 1.288 | Registrato il: 14/11/2017
| Fumettomane | Sosia di Brakko | | OFFLINE |
|
08/03/2023 18:46 | |
Sempre ottime e circostanziate le critiche della texiana numero uno.
Non ho nulla da eccepire, eppure mi sento di essere più benevolo con Burattini e non solo per meriti suoi.
Diciamo le cose come stanno. È un periodo - tra l'altro lunghissimo - di merda, di cui salvo un paio di Cartonati per l'eccellenza dei disegni (e quello di Giusfedi & Gomez anche per i testi accettabili), i Texoni di Carnevale e Villa per lo stesso motivo e la storia di Manfredi sui vampiri. Il resto va dall'inqualificabile al pessimo.
E questa è la fortuna di questo racconto che non meriterebbe neanche la recensione se fossimo in pieno periodo d'oro. Invece siamo appena usciti da uno dei vertici del trash bosellismo (la Mefitusata) quindi i difetti si vedono in un'altra prospettiva.
Alle critiche di Myra di mio aggiungo solo che ho trovato i dialoghi molto pesanti
Veniamo dunque ai pochi lati che ho trovato accettabili e che mi fanno propendere per una sufficienza.
Ho apprezzato che la prima vera storia di Moreno abbia visto il quartetto al completo e se è vero che Tiger e Carson sono stati penalizzati, finalmente uno sceneggiatore che osa l'impresa .
E con una scivolata evitabilissima, Testo nascosto - clicca qui Ah, Moreno! Kit che si fa fregare è la classica buccia di banana che si deve evitare e non dovrei dirtelo io.
il Kit di Moreno è il meno peggio di quello visto negli ultimi vent'anni. È attivo, sa sparare, non dice solo sciocchezze.
Ho apprezzato la citazione non so quanto consapevole, alla storia di Vindex. Almeno per una volta il richiamo è a GLB, se poi lo scrittore se lo ricordasse evitando il bosellissimo "detto Morisco" sarebbe anche meglio.
L'attorcigliamento-spiegazione della Testo nascosto - clicca qui mutazione
rendendomi in pratica incomprensibile se fosse ragionevole, ha lasciato nel dubbio la questione e secondo la mia mente contorta è giusto così. Che ognuno se la aggiusti se preferisce oltre le vignette.
E con molti difetti, anche l'avventura almeno si riesce a leggere e non è una cosa scontata.
Peccato che la presenza del Morisco rimanga impalpabile...
Disegni anche per me in calando. Pessimo El Morisco, bene invece la ragazza.
Copertina tra le peggiori di sempre tra quelle di Villa ed è un peccato vista la presenza di Kit.
Sono tempi di magra se un albo un tempo impubblicabile mi sembra passabile. Dico solo che non è tutta colpa mia... [Modificato da BertAdams 08/03/2023 18:55] |
|
| | | | Post: 501 Post: 501 | Registrato il: 15/12/2003
| Fumettomane | Socio emerito della "Confraternita degli Amici di Piccettino" | | OFFLINE |
|
28/03/2023 09:41 | |
Ho letto l'albo in contemporanea con i pards che mi hanno preceduto, ma davvero ho faticato a trovare la voglia di scrivere anche solo due righe.
Dopo il primo albo anche io ero propenso a una certa indulgenza. Non si può negare infatti che il buon Moreno ci "abbia provato": i quattro pards in campo, El Morisco per buona misura, più un sacco di personaggi di contorno, per un'avventura del filone magico-misterioso, quindi non proprio il più semplice da affrontare. Bene per il coraggio, quindi, ma quando si è professionisti di lungo corso come lo è Burattini bisognerebbe anche avere contezza dei propri mezzi e, nel caso, limitare un po' le ambizioni, perché il risultato rischia di essere deludente, a essere buoni.
La montagna di buone e coraggiose premesse ha infatti partorito un topolino di storiella, fiacca e diluita oltremisura, con dialoghi freddi e pallosi che ottenevano il solo risultato di accelerare la velocità di sfogliamento delle pagine per arrivare in fondo il prima possibile.
Non ritornerò sugli inciampi della sceneggiatura, già perfettamente evidenziati da Myra e Bert, mentre non mi trattengo dal citare a mia volta il ridicolo "Ahmed Jamal detto El Morisco", ripetuto una volta ad albo per esser certi che il Bos sappia che Burattini ha fatto i compiti a casa - nemmeno i suoi amici più cari l'hanno chiamato così per oltre 50 anni, ed ecco che ora Morisco svela il suo nome di battesimo a cani e porci incontrati lungo la strada.
La sensazione è che Burattini, intimorito dal suo esordio sulla serie regolare, abbia dispiegato l'artiglieria pesante per non farsi mancare nulla. Purtroppo, dopo una premessa perlomeno incoraggiante, si è perso per strada e alla fine secondo me non sapeva nemmeno come chiudere in modo decente.
La storia non è un disastro, ma non arrivo a darle la sufficienza. Forse l'avrei fatto se si fosse limitato a un solo albo, rinunciando a qualche personaggio e un bel po' di dialoghi e vignette inutili. Purtroppo ormai sembra che sia diventato obbligatorio, per chiunque scriva Tex, buttare giù mappazzoni di almeno due albi (meglio tre) usando l'abbondanza di spazio per ripetere tutto tre volte, come se si scrivesse per dei cerebrolesi.
I disegni, alla fin fine, non mi sono dispiaciuti, anzi, forse sono la cosa che più mi è piaciuta. [Modificato da Bill Pelton 28/03/2023 09:59]
----------
"Nel caso attuale, la giustizia la faremo a modo nostro, usando i mezzi che crederemo più opportuni, e quando saremo riusciti a identificare e smascherare i furbacchioni che hanno messo in piedi questa sporca storia, vi garantisco che ci sarà gran festa all'inferno!" |
|
| | | | Post: 26.435 Post: 25.687 | Registrato il: 28/09/2001
| Moderatore (si fa per dire...) | Clone del Ratto | | OFFLINE |
|
29/03/2023 19:30 | |
Non mettete voglia di leggere la storia.
|
|
| | | | Post: 3.348 Post: 3.348 | Registrato il: 02/11/2008
| Fumettomane | Collezionista di calendari della Gatta | | OFFLINE |
|
04/04/2023 08:10 | |
Ormai tendo a evitare Burattini, il suo stile di scrittura non mi va proprio giù. Eppure è un autore che, se fosse seguito da un curatore serio, avrebbe ancora qualcosa da dire. |
|
| | | | Post: 26.435 Post: 25.687 | Registrato il: 28/09/2001
| Moderatore (si fa per dire...) | Clone del Ratto | | OFFLINE |
|
04/04/2023 21:28 | |
rimatt1, 04/04/2023 08:10:
Ormai tendo a evitare Burattini, il suo stile di scrittura non mi va proprio giù. Eppure è un autore che, se fosse seguito da un curatore serio, avrebbe ancora qualcosa da dire.
In Bonelli non esistono più curatori veri da un decennio.
|
|
| | | | Post: 1.288 Post: 1.288 | Registrato il: 14/11/2017
| Fumettomane | Sosia di Brakko | | OFFLINE |
|
05/04/2023 19:07 | |
Bei tempi quelli dove non c'era bisogno di curatori perché i personaggi erano nelle mani dei rispettivi creatori.
Salvo preziose eccezioni in Bonelli non ci sono più autori all'altezza. Mi riferisco alle serie storiche. Penso sia ormai evidente che l'eredità di tali personaggi non può sopravvivere ai vari GLB, Nolitta, Sclavi...
Ci possono essere casi sporadici che funzionano, ma solo temporanei (es. Boselli su Tex) o estemporanei (Bilotta su DyD), che poi si ridimensionano, diventando purtoppo un problema serio, o essere estromessi, vuoi perché troppo devianti e/o ininfluenti nell'insieme.
Io ci ho sperato per tanto tempo, salvo convincermi che quelli bravi sono pochi e di solito troppo narcisisti per mettersi totalmente al servizio di un personaggio che non è il proprio.
Oggi poi mi sembra che questo si sia complicato ancor più, perché rispetto ad un Burattini, che almeno li ha davvero letti i personaggi che sceneggia, i Ruju, i Rauch e simili sono cresciuti con altro. |
|
| | | | Post: 3.348 Post: 3.348 | Registrato il: 02/11/2008
| Fumettomane | Collezionista di calendari della Gatta | | OFFLINE |
|
08/04/2023 17:50 | |
BertAdams, 05/04/2023 19:07:
Bei tempi quelli dove non c'era bisogno di curatori perché i personaggi erano nelle mani dei rispettivi creatori.
Mah, io sono convinto che un curatore esterno farebbe bene anche al creatore di un dato personaggio. Di certo Manfredi ha tratto giovamento dall'essere "curato" da Queirolo.
Non so se all'epoca Bonelli e Nolitta avessero un curatore, ma non escludo che ci fosse qualcuno (Canzio?) che leggeva le loro storie e magari dava loro qualche consiglio.
|
|
| | | | Post: 1.288 Post: 1.288 | Registrato il: 14/11/2017
| Fumettomane | Sosia di Brakko | | OFFLINE |
|
08/04/2023 18:37 | |
Non escludo che in alcuni casi sia stata la scelta più felice.
Ma "curare" il Tex di GLB sarebbe stata una follia. Perché per l'esperienza che aveva lui non credo ci fossero candidati validi.
Già ha fatto danni l'autocensura che per poco non rovina tutto, figuriamoci se avesse dovuto attenersi a direttive altrui.
Certo se ci fosse stato lui nel pieno delle facoltà mentali, le nizziate e le bosellate non le avremmo viste, perché imho se li mangiava vivi i due (in)degni eredi.
Il rapporto Nolitta-Canzio è stato diverso quindi è possibile... |
|
|
|