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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di novembre 2022..

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2022 12:52
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26/11/2022 12:01
 
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...sulla condizione dei morti e dei risorti
[Modificato da viceadmintdg1 26/11/2022 12:29]
26/11/2022 12:29
 
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Il primo intervento è a cura di don Franco Fiorino, il conduttore che affronta il tema della condizione dei morti e dei risorti dicendo:


La commemorazione di tutti i fedeli defunti, comunemente detta giorno dei morti, è una ricorrenza della Chiesa latina celebrata il 2 novembre di ogni anno, il giorno successivo alla solennità di Tutti i Santi.
La chiesa crede che i morti vivono ancora e la vita non è tolta dalla morte ma solo trasformata. Nel tempo la chiesa ha definito meglio la condizione dei morti e nel 1336, con Benedetto XII, ha definito la retribuzione immediata con la morte, quindi subito dopo la morte le nostre opere vengono riconosciute e ripagate dal Signore, andando in quegli stati di vita che sono rappresentati da inferno, purgatorio e paradiso. Nel concilio lateranense V, nel 1513 la Chiesa ha ribadito la sopravvivenza di ogni singola persona, sia buoni che cattivi. Dopo la morte quindi sopravvive l’io personale, dotato di coscienza e volontà, quello che la Bibbia chiama anima, ossia ciò che ci fa vivere, essere vivi. Anche gli animali hanno un’anima sensitiva, ma noi umani abbiamo molto di più anche una vita razionale, la memoria, l’intelligenza e la volontà (vedi Santa Caterina da Siena), quindi per anima intendiamo quell’io personale dotato di autocoscienza e autoriflessione. Si perde il corpo con la morte ma l'Io personale sussiste in attesa di raggiungere la perfezione con la fine della storia e la risurrezione dei corpi! La nostra vita è come un seme che con la morte produce frutti.
Secondo i tdG invece la morte è un annientamento, la vita finisce, tutto finisce, ma se fosse così non si tratterebbe di risurrezione ma di ricreazione e il risorto non sarebbe più la stessa persona, lo stesso Io personale unico e irripetibile, ma un’altra persona, magari simile ma diversa, un clone!
Al contrario I Giovanni 3:14 spiega: "Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte".
Al termine della storia Cristo ritornerà e la risurrezione finale si estenderà anche alla risurrezione della dimensione corporea e cosmica.
La Bibbia non insegna come dicono i tdG una vita su una terra paradisiaca, ma un periodo di rinnovamento in cui le persone raggiungeranno la pienezza della vita in paradiso con Dio ma attraverso la continuità dell’Io personale che è l’anima!
Nel loro libretto Cosa ci insegna la Bibbia insegnano che i ricordi non continuano ad esistere con la morte, ma è tutto il contrario rispetto all’insegnamento biblico. Infatti il corpo risucitato nostro sarà come quello di Cristo, che è uscito dalla tomba con il corpo con cui è entrato.
Anche san Paolo spiega come avverrà la risurrezione in I Corinti 15:35 e seguenti:
"Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?». 36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; 37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. 38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. 39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci. 40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri. 41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore. 42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 43 si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; 44 si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale".

Similmente scrive San Paolo in Filippesi 3:20-21: "La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, 21 il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose".

Attenzione però, bisogna evitare i 2 estremi, sia il materialismo dei tdG che pensano che il corpo sarà uguale a quello attuale in una terra paradisiaca, ma nemmeno lo spiritualismo pensare che il corpo sia solo spirituale. No la nostra risurrezione sarà come quella di Cristo, ossia un corpo nuovo che attraversava anche le porte, un corpo glorioso che non muore più.

Concludendo la Bibbia da la certezza della vita eterna per tutti i salvati, una verità che attendiamo fiduciosi, come condizione di godimento della vicinanza di Dio, in una eterna felicità insieme a tutti i cari che ci hanno preceduto e con i quali ci riuniremo per sempre!



Lascio la parola a chi desidera replicare...
[Modificato da viceadmintdg1 26/11/2022 12:34]
26/11/2022 15:23
 
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La commemorazione di tutti i fedeli defunti, comunemente detta giorno dei morti, è una ricorrenza della Chiesa latina celebrata il 2 novembre di ogni anno, il giorno successivo alla solennità di Tutti i Santi.



APPUNTO della chiesa latina e non della chiesa cristiana del 1° secolo
L'Encyclopædia Britannica (1910) dice: «Giorno dei morti... giorno riservato nella Chiesa cattolica romana alla commemorazione dei fedeli defunti. La celebrazione si basa sulla dottrina che le anime dei fedeli che alla morte non si sono purificate dai peccati veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere la Visione Beatifica, e che possano essere aiutate a conseguirla mediante la preghiera e il sacrificio della messa... Alcune credenze popolari relative al Giorno dei morti sono di origine pagana. Così i contadini di molti paesi cattolici credono che quella notte i morti tornino nelle loro case precedenti e si cibino degli alimenti dei "vivi"». (Vol. I, p. 709.)
L'idea di commemorare i defunti in suffragio nasce su ispirazione di un rito bizantino che celebrava infatti tutti i morti, il sabato prima della domenica di Sessagesima, all'incirca in un periodo compreso tra la fine di gennaio e il mese di febbraio. Nella chiesa latina il rito viene fatto risalire all'abate benedettino sant'Odilone di Cluny nel 998: (WIKIPEDIA) E questa la dice lunga.

26/11/2022 15:24
 
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La chiesa crede che i morti vivono ancora e la vita non è tolta dalla morte ma solo trasformata.




Appunto LA CHIESA lo crede peccato che non lo insegni la Bibbia


26/11/2022 15:29
 
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La Bibbia non insegna come dicono i tdG una vita su una terra paradisiaca, ma un periodo di rinnovamento in cui le persone raggiungeranno la pienezza della vita in paradiso con Dio ma attraverso la continuità dell’Io personale che è l’anima!



Sì certo come no. Ma questi che Bibbia usano?

Matteo 5:5 CEI Beati i miti, perché erediteranno la terra.

Salmo 36:29 CEI I giusti possederanno la terra e la abiteranno per sempre.

Proverbi 2:21 perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno, 22 ma i malvagi saranno sterminati dalla terra,
gli infedeli ne saranno strappati.

Tutto il resto è fantaBibbia
26/11/2022 15:33
 
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Nel loro libretto Cosa ci insegna la Bibbia insegnano che i ricordi non continuano ad esistere con la morte, ma è tutto il contrario rispetto all’insegnamento biblico. Infatti il corpo risuscitato nostro sarà come quello di Cristo, che è uscito dalla tomba con il corpo con cui è entrato.




Ecclesiaste 9,5 CEI
I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce.

Ecclesiaste 9:10
Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare.

Domanda: che versione della Bibbia usano?
26/11/2022 18:23
 
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Re:
Grazie Vice,

questa volta il "don" Fiorino si supera. Parlando di fine filosofia, l'esistenza dell'anima, mancando di passi biblici a sostegno, chi arriva a citare?
Leggiamo e notiamo:

Fiorino:

La commemorazione di tutti i fedeli defunti, comunemente detta giorno dei morti, è una ricorrenza della Chiesa latina celebrata il 2 novembre di ogni anno, il giorno successivo alla solennità di Tutti i Santi.
La chiesa crede che i morti vivono ancora e la vita non è tolta dalla morte ma solo trasformata. Nel tempo la chiesa ha definito meglio la condizione dei morti e nel 1336, con Benedetto XII, ha definito la retribuzione immediata con la morte, quindi subito dopo la morte le nostre opere vengono riconosciute e ripagate dal Signore, andando in quegli stati di vita che sono rappresentati da inferno, purgatorio e paradiso. Nel concilio lateranense V, nel 1513 la Chiesa ha ribadito la sopravvivenza di ogni singola persona, sia buoni che cattivi. Dopo la morte quindi sopravvive l’io personale, dotato di coscienza e volontà, quello che la Bibbia chiama anima, ossia ciò che ci fa vivere, essere vivi. Anche gli animali hanno un’anima sensitiva, ma noi umani abbiamo molto di più anche una vita razionale, la memoria, l’intelligenza e la volontà (vedi Santa Caterina da Siena), quindi per anima intendiamo quell’io personale dotato di autocoscienza e autoriflessione. Si perde il corpo con la morte ma l'Io personale sussiste in attesa di raggiungere la perfezione con la fine della storia e la risurrezione dei corpi! La nostra vita è come un seme che con la morte produce frutti.



Direi che, con una base così solida, possiamo dormire sonni tranquilli!! [SM=g7405]


Simon
06/12/2022 12:52
 
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Il successivo e ultimo intervento è a cura di Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti
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