| | | OFFLINE | Post: 1.699 | Registrato il: 26/04/2008 | Città: POZZALLO | Età: 36 | Sesso: Femminile | Utente Veteran | |
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25/11/2022 19:34 | |
Posto questa giocata perché si vede il rapporto e il potere che un Drakaal ha ora su di lei.
role1 21:31Amyria[Nido del Gabbiano - Stanza Nayl] Dopo tutti quei messaggi mentali, e missive di carta, tra cose da fare, cose da dire, cose da mostrare. Insomma, sta tipo per avere un esaurimento. Però sa che il fratello deve lavorare in questi giorni, e già l'ha tediato ieri sera e stanotte, non le va di tediarlo pure stasera. Anche se... in realtà l'ha cercato, ma stava nelle botole a contare barili e... non si voleva annoiare. Allora ha deciso di andare in sala, prendere due belle bottiglie di vino e andare a cercare Nayl. Tanto dove vuole andare con questa pioggia e questo vento. Indossa la tuta rossa che aderisce come una seconda pelle sulle sue forme, i capelli neri sono lasciati sciolti, mossi ma ordinati. Tutta l'oggettistica della Setta è su di lei, ai soliti posti, al solito tutto celato alla vista -fatta eccezione per l'anello all'indice della mandritta. Ai piedi, infine, gli stivali silenziosi. Percorre il corridoio del piano superiore dove si diramano le stanze e si ferma davanti alla stanza dove ha visto nel giorno precedente entrare la mezzelfa. Ferma il proprio passo, guarda la porta, poi si guarda le mani occupate dal vino. Un attimo d'arricciamento di labbra prima di allungare il gomito destro sulla porta. Ce lo sbatte due volte e nemmeno troppo delicatamente, quindi sarebbero due "toc" ma il rumore non è quello tipico del pugno. Subito dopo la mossa fisica [Sbrigati, prima che mi vede.] Mormora per farle capire che ha un malloppo, che arriva con la sorpresa. E in effetti mormora davvero, e si guarda attorno, come una bambina che ha appena compiuto una malefatta. E l'ha fatto, il fratello non sarebbe felice di sapere che ha preso ben due bottiglie da condividere con Nayl, e visto che la locanda è sua, prima si leva di torno meglio è. {Innate}
Amyria ha usato Il mio braccio appartiene alle Tenebre
21:35Nayl[Locanda-Stanza] Il tempo non è stato clemente oggi, ma per fortuna il gruppo sta alloggiando in locanda. Il cielo è completamente coperto da nubi grigie e la pioggia scende giù copiosa. Il vento soffia impetuoso. È sdraiata sul suo letto la giovane, il busto poggiato sul muro, nella mano sinistra tiene un bicchiere di rum, nella destra la sigaretta. Ha deciso di rilassarsi un po’ prima di andare a dormire. Ha ricevuto il messaggio mentale della tenebra oscura, è indecisa se andare con lei, ma tanto sa che cederà e l’accompagnerà per tenerle compagnia e cercare di tirarle su il morale. La rabbia non dura mai nei suoi confronti. Indossa dei vestiti comodi, un paio di pantaloni e una camicia, i lunghi capelli color del fuoco le sfiorano le spalle e qualche ciocca ribelle il viso. Il clima è più mite rispetto alla fredda Asarn e di questo ne è felice. Le chiare iridi sono puntate fuori dalla finestra ad osservare la pioggia. Se fosse stata magari una pioggerella più fine sarebbe uscita per fare una lunga passeggiata. Porta la sigaretta alle labbra e inspira un po’ il fumo lo trattiene un po’ in bocca prima di rigettarlo piano dalle narici. Pensa alla discussione avuta ieri con la tenebra oscura per colpa di Zahira. Se solo potesse l’avrebbe presa a calci ma a quanto pare non può farlo. Sussulta quando sente bussare alla porta, non si aspettava di certo delle visite. Sente la voce della tenebra oscura e anche se non vuole un sorriso affiora sul viso della mezza. [Arrivo!] esclama, poggia il bicchiere di rum sul comodino e subito si alza dal letto aiutandosi con la mancina. Mano libera che usa per aprire la porta. Non si palesa alla tenebra oscura, se ne sta dietro la porta come a non voler essere complice di qualsiasi cosa ella abbia rubato [sbrigati] la incita ad entrare.
Nayl ha usato Il mio braccio appartiene alle Tenebre
21:46Amyria[Nido del Gabbiano - Stanza Nayl] Chi ha detto che un Drago della Stirpe di Laegar non può essere un buon capo pur con dei mortali? Guarda qui, vino manco pagato e trafugato direttamente in camera, che servizio. Ovviamente, come ieri, fa mettere tutto sul conto del fratello. Non appena la mezza apre la porta fa un paio di passi veloci per entrare all'interno, il naso comincia ad annusare l'odore presente in stanza. Fumo. Però non vede l'Assassina, è per questo che gira il volto per ritornare a guardare la porta e di conseguenza lì dietro. Alza appena le mani per farle vedere le due bottiglie di vino rosso, il bottino. C'è un mezzo sorriso sul volto, non è reale in tutto e per tutto, non è veramente felice o serena, ma sicuramente in questo momento è divertita. Il lato infantile della Discendente che sente un minimo d'adrenalina nel nascondere le malefatte a Sael, complice Nayl. Che poi sarebbe lei il capo, ma vabbè. [Vino e sigarette?] Le chiede se condivide, ovviamente, lei condividerà il vino e la mezza può condividere le sigarette, se vuole. Poi si guarda lievemente attorno, per vedere in che condizioni è la stanza, cosa lei lascia in mezzo o cosa è in ordine. Insomma, tutto ciò che può curiosare. E poi, senza chiedere alcun permesso, cerca di muovere i passi verso il letto. Lenti, perchè ancora si guarda attorno. Una volta arrivata lì di fronte cerca di voltare il corpo e di conseguenza il viso verso la padrona della stanza, dovunque essa sia, che sia rimasta alla porta o si sia spostata. [...posso?] Sedersi sul letto, almeno quello ha il buonsenso di chiederglielo. E una volta trovato il volto della mezzelfa cercherebbe di sondarlo, con gli occhi, lentamente, per cercare di capire cosa le passa per la testa, se le passa qualcosa per la testa. Una profonda inspirazione dalle narici [So che ieri non ti è piaciuto che ho preso le parti di Zahira. Ma se tutti le diamo addosso non sarò mai in grado di vedere se sa fare effettivamente qualcosa.] {Innate}
21:59Nayl[Locanda-Stanza] Una volta che la tenebra oscura sarà entrata chiuderà la porta alle sue spalle. Dove rimane, lì appoggiata con il busto. I piedi sono scalzi, le armi e l’armatura sono riposte in un angolo della stanza. Le chiare iridi si soffermano ad osservare Amyria con in mano le bottiglie di vino e si sofferma per un attimo ad osservarla da capo a piedi. È davvero bello. La sua stanza non è stranamente in disordine. Il suo zaino è in un angolo, l’unica cosa fuori posto sono gli stivali buttati un po’ a cavolo al centro della stanza. Annuisce al suo dire [prendila pure] le sigarette già fatte con i fiammiferi sono sul letto. [Non dirlo a Sael, cerco di non fumare davanti a lui] non sa perché ha questa forma verso di lui, forse per quella discussione avuta sull’alcol tempo fa. Ma è come se si sentisse in soggezione. [Certo che puoi] sorride la mezza e inizia a muovere passo anche lei verso il letto. Si siede nella parte libera e incrocia le gambe come se dovesse iniziare a meditare. [una bottiglia a testa?] domanda allungando la mancina verso di lei, in attesa di ricevere il meraviglioso vino che ha assaggiato una volta. [è stato un peccato regalare una bottiglia a Marcus, non la meritava] quando parla di Zahira aggrotta la fronte e assottiglia le palpebre. Le labbra si arricciano appena ed abbassa lo sguardo. Fa un profondo respiro sempre per calmarsi. [Allora, Zahira è una bugiarda. Ci siamo su questo? Aveva detto di saper combattere ma non lo sa fare. È normale che noi ci facciamo delle domande, è normale che la trattiamo “male”] e quando dice male muove le mani in alto e piega due volte indice e medio come a mettere tra virgolette quel male. [Detto questo Amyria, la tua parola è legge per me, lo sai. Quindi cercherò di trattare quella ragazzina meglio, per te] e si sforza quando parla. Parla lentamente infatti come se quelle parole faticassero ad uscire dalla sua bocca.
22:13Amyria[Nido del Gabbiano - Stanza Nayl] Osserva le sigarette sul letto, già fatte, ed osserva il letto tutto. Un paio di secondi, in silenzio, prima di alzare lo sguardo sulla mezza che la raggiunge. [Solo se non glielo dici nemmeno tu.] Lei non sente soggezione, a differenza dell'altra, ma già immagina il fratello lamentarsi per quella bestemmia contro il suo corpo. Che poi di che preoccuparsi? E' immortale! Però al fondo di quella frase c'è un fondo di complicità, un po' falso, un po' vero. Solo una volta che l'altra le da il permesso va a piegare le gambe di lato per sedersi sul letto. Quasi sul bordo, allungando una bottiglia di vino a Nayl, e quando lo fa le lancia un occhiolino. Sì, una a testa. La sua, però, al momento la poggia sul letto accanto al fondoschiena. Questo perchè piega il busto e comincia a slacciare gli stivali. Nel frattempo, però, ascolta [Già.] E' stato un peccato regalarla a Marcus [Ma magari si strozza.] Che le opzioni della vita non si conoscono mai. Sfila gli stivali e li poggia accanto ai suoi piedi. Si tira su col busto quando ormai Nayl sta respirando profondamente. Inarca un sopracciglio, la guarda velocemente da capo a piedi anche se è seduta. Comincia a far scivolare il fondoschiena indietro mentre lei parla, in modo da infilarsi meglio sul letto, una volta arrivata al centro richiama le gambe sotto le natiche. [Nayl... una bugiarda è una parola grossa. Quello che sto cercando di farti capire è che è una ragazzina, è normale che per far parte della Setta abbia ingrandito le sue abilità. Rimane una ragazzina.] In termini di età e maturità, è piccola. Poi mette mano, la sinistra, sul collo della bottiglia e la poggia sulla propria coscia, la destra va ad occuparsi di aprirla. Un lieve sorriso alla fine [Grazie.] Per trattare bene Zahira. Non serve, no, e non si sente di doverla ringraziare. Ma lo fa, melliflua, per far perno su quel debole che l'altra ha per lei. Stappata la bottiglia la alza verso di lei [A cosa brindiamo?] {Innate}
22:20Nayl[Locanda-Stanza] Le chiare iridi osservano quelle verdi di Amyria, o almeno prova a cercarli. Porta la sigaretta quasi finita alle labbra, inspira e butta il fumo dalla bocca, cerca di non buttarlo addosso alla tenebra oscura. Alza leggermente il capo nel farlo. Le parole di Amyria la sorprendono, arriccia le labbra e mugugna. [Penso si possa fare] commenta e le scappa una risata. Ed eccola, tutta la rabbia che aveva accumulato è andata via con un colpo di spugna. Ecco il potere che ha Amyria su di lei. Capace di alterare il suo umore con uno schiocco delle dita. Questo potere che esercita non le piace, ma al cuor non si comanda. Butta la sigaretta ormai consumata sulla tazza con un po’ di rum che aveva poggiato prima sul comodino. Ride alle parole di Amyria [lo spero proprio…] afferra la bottiglia di vino con la mancina e con la mandritta la stappa tirando via il tappo. Subito si sprigiona un buon profumo. Chiude gli occhi e si inebria di quell’odore. Ascolta il dire della tenebra su Zahira. [Ho capito ho detto] e cerca di chiudere la questione così, si lascia scappare uno sbuffo, buttando l’aria fuori dalla bocca con forza. Alle sue parole sorride alza la bottiglia con la mano destra per avvicinarla alla sua. [Alla tua bellezza] sorride, alza gli angoli delle labbra, un sorriso lieve il suo. La guarda con occhi di chi non ha solo una cotta. Ma questo lo si sa. [Vorrei accompagnarti a Dirhae] conclude.
22:33Amyria[Nido del Gabbiano - Stanza Nayl] La osserva fumare e fessurizza per un attimo le palpebre sulle labbra che poi espirano quel fumo. Sbuffa aria ironica dalle narici quando l'altra ammette che non ne farà parola a sua volta con Sael. Alla fine è tutto un gioco, sono entrambe adulte e consapevoli. Poi osserva quella risata, da parte sua c'è solo silenzio. La studia. Perchè certo che coglie quei cambiamenti d'umore che sembrano volare via con le sue parole, o anche solo sorrisi. Ah, Hayra si crogiola in un potere simile. Questa è la vera dominazione. Si limita ad accennare un sorriso quando l'altra spera che Marcus si strozzi, e poi ancora una volta la osserva. Sì, è quasi maniacale. La vede socchiudere gli occhi ed annusare il vino e la testa s'inclina appena di lato. Ma torna subito col capo eretto quando se ne esce troppo secca per chiudere il discorso Zahira. E glielo permette, lo chiude, si fida di Nayl e sa che le obbedirebbe sempre. Quel silenzio viene interrotto, infine, solo quando l'altra fa cozzare le due bottiglie di vetro. A sentire quel brindisi altrui, infatti, un angolo delle labbra si alza [Alla mia bellezza...] Mormora. Figuriamoci se non lo sottolineava [...e alla tua.] Dai, diamole una carezzina psicologica. Stacca la propria bottiglia e va a bere, le ultime parole di lei la colgono mentre attaccata alla bottiglia deglutisce i primi sorsi. Ma nonostante sia un gesto poco elegante, le sorsate sono composte e piccole. Degne della sua educazione. Gli occhi verdi, però, rimangono fissi sul volto altrui. Si stacca dopo poco e si lecca le labbra, ripoggia la bottiglia al suo fianco e allunga le mani verso una sigaretta ed i fiammiferi. [Come mai vuoi venire a Dirhae?] Chiede, senza guardarla. Accende il fiammifero col pollice, tanto non c'è il minimo pericolo che si faccia male col fuoco. Mette la sigaretta in bocca, la accende, e poi butta quel fiammifero nel bicchiere di rum. Un'aspirata, poi la sigaretta tra le dita [Non vuoi lasciarmi?] {Innate}
22:41Nayl[Locanda-Stanza] Continua a mantenere quel lieve sorriso sulle labbra, inclina la testa di lato per guardare la Drakaal leggermente di sbieco. L’osserva, come se fosse ipnotizzata. Sorride e abbassa lo sguardo al suo brindisi. Le gote si colorano leggermente di rosso. No, non riesce proprio a fingere con lei. Per quanto a volte ci provi. Avvicina la bottiglia alle labbra, mentre l’altra beve piccoli sorsi lei ne butta giù un paio abbondanti tanto che un rivolo di vino le esce dall’angolo destro delle labbra. Si lascia scappare un sospiro quando stacca bottiglia dalle labbra e con l’avambraccio sinistro va ad asciugarsi le labbra. Andando a macchiare la camicia, ma tanto lei a queste cose non ci fa mica caso. Alla sua domanda sul perché vuole andare a Dirhae fa spallucce. [Dovevo andarci per la gara di birra e schiaffi, e per il tiro con l’arco] ammette, cerca ancora una volta i suoi occhi. [Ma sì] continua abbassando gli occhi [non voglio lasciarti] alza nuovamente lo sguardo a cercare il suo viso. Il tono di voce è quasi trite perché sa di non avere nessuna possibilità. Alza l’angolo destro delle labbra in un mezzo sorriso. Poggia la bottiglia di vino in mezzo alle gambe e anche lei va a prendere una sigaretta. Se la porta alle labbra e accende il fiammifero. Un paio di tiri per accenderla e poi una bella sorsata. Il fiammifero segue quello di Amyria nel bicchierino di rum [posso?] domanda, chiedendole il permesso.
22:54Amyria[Nido del Gabbiano - Stanza Nayl] Oh sì, rossore. Adora osservare il rossore nel volto di chi la guarda, chi sia sia. Perchè sa il motivo per il qualche quelle gote si arrossano, sa che pensieri ci sono dietro. Le viene spontaneo, poco dopo, alzare un angolo delle labbra. Ma non dice niente, non infierisce, solo perchè alla fine Nayl è una sua Assassina. Ma poi quando l'altra dice che doveva andare alle gare aggrotta la fronte, la guarda velocemente da capo a piedi [Perchè non sei andata?] Chiede, e non è finta ingenuità, stavolta. Perchè, come abbiamo sempre detto, la Tenebra Oscura pensa che Nayl abbia una mega cotta adolescenziale, non che l'ami. E le cotte sono più stupide, più superficiali, quindi il motivo del suo non andare non le appare limpido come dovrebbe. Quando l'altra dice che non vuole lasciarla sorride morbidamente, la mano libera si alza per cercare di carezzare la sua guancia. Qualcosa di poco invasivo, un gesto dolce, anche se la dolcezza non le appartiene. Le appartiene solo con i propri fratelli, e quindi in questo caso è falsa. Carezza concessa o meno cerca di ritirare la mano poco dopo [Sto bene.] La rassicura. Non è vero, però vabbè, lei mente quanto respira. Porta di nuovo la sigaretta alle labbra e ne assapora un altro tiro, poi espira fumo e abbassa l'altra mano ad alzare la bottiglia di vino. Ne prende un altro paio di sorsi, arriva la domanda di Nayl, e stacca la bottiglia dalle labbra. La ripoggia dov'era, sul suo fianco. [Puoi fare tutto ciò che vuoi, Nayl. Puoi essere con me sempre, in ogni dove, per sempre.] Un mormorio, caldo, basso. E la guarda, mentre espira altro fumo appena preso. Quasi le stesse cantando una ninna nanna, una melodia che vuole cullare le sue orecchie e riempire il suo cuore. Perchè? Perchè Nayl è un ottimo soldato, perchè le è ciecamente fedele, perchè la brama. Tre cose che la rendono una mortale perfetta come serva. E pensare che la fu elfa le voleva bene, eh. Però dai, non ci pensiamo. {Innate}
23:03Nayl[Locanda-Stanza] Inspira una bella boccata di fumo, ancora una volta lo trattiene in bocca prima di buttarlo via, piano. Il fumo non le fa più lo stesso effetto, non riesce a rilassarla da quando Amyria è entrata nella sua stanza. Quando le chiede perché non è andata la giovane alza gli occhi al soffitto. Davvero è così cieca? Davvero non riesce a capire? [Per starti vicina] risponde, [non parliamo più come prima ma io sono tua amica e tu hai bisogno della mia presenza] non lo pensa davvero, vorrebbe fosse così. Ma è conscia che qualcosa è cambiato anche se non riesce a capire il perché. Quando le accarezza il viso chiude gli occhi come a bearsi di quella carezza, di quel tocco delicato. D’istinto alza la mancina e cerca di afferrarle la mano, per lasciarla ancora lì dov’è. Sempre che Amyria lo voglia, altrimenti lascerebbe subito la presa. Quando le dice che sta bene lei aggrotta la fronte, non sa se crederle. Ma si limita ad annuire. A quelle parole il cuore le si scioglie, i battiti prendono un ritmo più veloce. [per sempre] sussurra. Non si rende conto chi ha di fronte. Lei vede solo un’elfa, una donna, che ama più di se stessa e che desidera. Ma è certa che il sentimento non sia ricambiato ed è questo che la strugge. Se la presa della sua mano avrà avuto successo cercherà di avvicinarla alle labbra per baciarle il dorso della mano. Un bacio lieve, quasi breve, come se avesse paura di ciò che sta facendo.
23:21Amyria[Nido del Gabbiano - Stanza Nayl] Quando l'altra ammette che non voleva lasciare da sola c'è uno spiraglio di reale dolcezza, dura solo un istante, quello reale, che poi viene sostituita dalla falsa dolcezza senza che si possa essere testimone dello scambio. [Sei molto dolce] E qui non v'è falsità, è lampanta che Nayl lo sia. Quantomeno con lei. Quando l'altra le dice che ha bisogno della sua presenza deglutisce, e può sembrare un piccolo segnale di debolezza ma in realtà è Hayra che si fa viva e vibra su quella lingua, perchè non ha bisogno di nessuno, tantomeno di una mortale. Ma è, appunto, solo una questione di deglutizione, come la si vuol leggere la si glegge. [..si è visto tanto?] Che sta un attimo fuori fase, che è delusa, che deve rimettere apposto le idee. Ma, anche questa, è una domanda che non ha motivo di esistere. Lo sa da sola, eppure finge che non sa di averlo fatto. Le sopracciglia si alzano appena quando lei le afferra la mano ma la lascia fare, la guarda, riporta la sigaretta alle labbra e prende un altro respiro, profondo. Lascia la propria mano sulla guancia di Nayl, come l'altra desidera, ne sente il cuore attraverso l'epidermide cominciare a battere più forte. Socchiude le palpebre, è inebriante questo tipo di sensazione, per lei, ma l'amore non c'entra niente anche se può sembrare. [Giuralo.] Mormora, che sia per sempre. Perchè l'altra ha già giurato, sì, ma per la Tenebra Oscura. Questo è un giuramento personale, tra Nayl ed Amyria. Ed ancora una volta è una richiesta che raschia le tonalità più calde della sua voce. Si lascia baciare la mano e finge una leggera vena di civetteria contro quella delicatezza altrui, la guarda, sorride. Poi cerca di approfittare dei gesti altrui per afferrarle la mano a sua volta e fare la stessa cosa. Un bacio, sul dorso della sua. Lento, delicato, piccolo. Poi la rilascerà. Qualora Nayl volesse rimarrà con lei ancora, tra vino e sigarette, prima di andare a preparare le cose e, all'alba, prendere il portale.
23:32Nayl[Locanda-Stanza] La pioggia continua a cadere piovosa, lo sente mentre continua a rimanere sul letto in quella posizione che inizia ad essere un po’ scomoda. Sorride la mezz’elfa a quelle parole. È vero, è dolce, ma è qualcosa che si concede solo con lei, perché l’ama. Con gli altri questa dolcezza non ha senso d’esistere. Annuisce alla sua domanda. [sì] risponde solamente. Le è dispiaciuto vederla in quello stato. Debole e vulnerabile. Lei non vuole che si senta così, se solo potesse la proteggerebbe da tutto e da tutti, ma lei infondo non ha bisogno di protezione, lei è la Tenebra Oscura. [Te lo giuro Amyria] risponde mentre cerca i suoi occhi, [per sempre] ancora una volta quelle parole vengono pronunciate come un sussurro. Lascia che anche lei prenda la sua mano e che la baci. Il cuore continua con quei battiti più veloci, non sembrano voler calmarsi. Quando lascia la presa della sua mano afferra la bottiglia e prende a bere un paio di sorsi pieni. Rimarrà con lei fino a quando non vorrà lascia la sua stanza, a parlare, fumare e bere vino. Per poi all’alba partire insieme per andare a prendere il portale.
Questa ruolata invece mostra il carattere e l'irruenza di Nayl
role2 16:20Yarlaggson[Narvick - Locanda] entra con passo sicuro e tranquillo al tempo stesso. La natura portuale della città, a quanto pare, non lo disturba tanto quanto pensava, e la locanda è abbastanza lontana dal mare da non costringerlo a sentire quel nauseante rumore di onde. Si è anche ripreso dal viaggio attraverso il portale, che nella giornata precedente aveva largamente alterato l'equilibrio del proprio apparato digestivo. Yarlaggson porta oggi addosso il proprio intero guardaroba: mantella leggermente stretta sulle spalle e chiusa sul petto, lunghi guanti neri sovrastati dai bracciali borchiati, camicia e pantaloni umili e i consueti stivali con tasche, tirati a lucido e con entrambe le tasche vuote. Sulle spalle ha il pesante zaino da viaggio, carico di tutto il necessario. Non per viaggiare, ma per rendere più arduo possibile l'allenamento e mantenere così il suo corpo tonico e attivo. L'umano, entrato quindi in locanda, muove passi sicuri in direzione del bancone, in posa ben eretta, le manone sulle cinghie dello zaino per alleggerire il peso sulla schiena, la testa alta e fiera. Lancia i suoi occhi scuri in ogni direzione, in cerca di volti noti, o di potenziali nuove e affascinanti conoscenze, mentre i propri piedi lo conducono verso il bancone.
16:31Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Si sta occupando della locanda, erano giorni che mancava e quindi tanto tanto lavoro arretrato. Ora è dietro il bancone, che legge un paio di pergamene mentre i garzoni si occupano di servire da bere al bancone e ai tavoli. E' un po' defilata, nel senso che è dietro il bancone e quindi visibili a tutti ma nell'angolo destro, non è che sta impedendo il lavoro a qualcuno. Indossa un completo che si compone di pantaloni, bustino, giacca. Il bustino bianco si stringe in vita e offre una generosa scollatura, mentre i pantaloni, in pelle marrone, seguono le forme della drakaal. La giacca, di tessuto nero e resistente, scende fino al polpaccio ed è dotata di un ampio bavero, al momento la guaccia è lasciata aperta, quindi si vede perfettamente sia il bustino sia i pantaloni. Due cinghie di cuoio che si incrociano sotto il seno fermano la giacca in corrispondenza del busto. Le maniche presentano due ampi risvolti, così che i guanti di pelle marrone coprano tutto l'avambraccio, altrimenti scoperto. I corvini sono lasciati sciolti, mossi ed ordinati. Ovviamente ha sotto le vesti la cavigliera, la spilla, il bracciale e l'anello. La schiena è poggiata sul legno, in quell'incavo del bancone che ha fatto suo, ma nonostante sia impegnata a leggere le spalle sono dritte e la schiena ben eretta. Il mento sempre un pochino alto, quel portamento fiero che non può fingere di non avere, o almeno, non quando non ci si impegna. Le unghie rosse mantengono i fogli davanti al viso, non appiccati, ci vede bene. Le mani, infatti, sono parallele al seno e gli occhi verdi scorrono le parole che quelle pergamene recitano. Niente di che, in realtà, si tratta di contabilità e se non lo sta facendo nel suo ufficio è solo perchè ci ha già passato tutta la mattinata ed il pranzo. I piedi puntano a terra leggermente avanzati rispetto al busto. Non si accorge dell'arrivo di Yarlaggson proprio perchè impegnata, ma lui può notarla guardandosi attorno. {Innate}
Amyria ha usato Il mio braccio appartiene alle Tenebre
16:37Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Il sole splende alto nel cielo sulla città di Narvick, nemmeno una nuvola all’orizzonte al contrario del giorno scorso. Son tiepidi i raggi solari, danno un po’ di sollievo dal freddo. Il vento soffia impetuoso, lo sente sbattere contro le finestre. Ieri ha deciso di non andare a casa e rimanere a dormire in locanda. Non avrebbe sopportato i piagnistei della madre, effettivamente è troppo che manca da casa e non ha dato nemmeno sue notizie. Sospira al sol pensiero. Indossa un abito comodo la mezza. Un paio di pantaloni e una camicia. Una giacca per proteggersi dal vento, anche se in locanda c’è un bel tepore e i camini sono accesi. Celata alla vista tra cose, la cavigliera e il pugnale nello stivale destro. Nella camicia, quindi nascosta dalla giacca la spilla. I lunghi capelli color del fuoco sono sciolti, morbidi ondeggiano sulla schiena ad ogni passo e qualche ciocca le accarezza il viso. Una volta arrivata nella sala comune si dirige verso il bancone, dove non nota ancora la presenza di Amyria, ma dovrebbe notare quella di Yarlaggson con il quale ieri ha trattenuto una piccola conversazione. Gli fa cenno con il capo dunque e passi muove verso il bancone per prendere posto in uno degli scranni liberi.
Nayl ha usato Il mio braccio appartiene alle Tenebre
16:47Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] notando la presenza di Nayl, prima ancora di quella di Amyria, risponde al cenno della mezzelfa con un sorriso che non nasconde nessuno dei denti bianchi dell'umano. [Buonasera!] tuona con il suo vocione grave, forse a un volume leggermente troppo forte, stimolato dalla presenza di lei, che, dopo i biscottini di ieri, ha decisamente conquistato la fiducia dell'umano. Nel dirigersi verso gli scrani indicati dalla rossa, ovviamente, nota anche l'elfa dai capelli corvini lì, conventrata nelle sue letture, dietro il bancone. Gli aveva detto che la locanda era sua, quindi la sua presenza non lo stupisce. Decide anche di tenere a freno quella voglia di manifestarsi a lei, che tanto ha cercato, che ha seguito in queste terre, a suo parere, orrende. Si siede, quindi, e non le dedica nient'altro che un lungo sguardo mentre compie quel gesto, attendendo piuttosto una reazione da lei, nel caso lo notasse. Sedutosi, tornerà a dedicare il suo sguardo sereno e il suo sorriso a Nayl, voltando il busto quasi completamente verso di lei. [Altro giro di biscottini e rum?] Le dice, scherzosamente.
16:54Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Gli appartenenti alla Loggia hanno sempre dei letti gratis qui, non che la cosa sia scritta all'ingresso, ma lo sanno insomma. Non li farà mai pagare, perchè sono suoi. E la locanda è sua. Insomma, tutto suo, niente denaro. Ed è proprio l'arrivo di Nayl che può cogliere, per quella piccola scia di magia che lasciano i suoi averi legati alla Setta. Gli occhi si alzano appena dal foglio per guardare oltre il bancone, per capire se sia lei o Urur. Non appena la coglie [Mh.] Che sarebbe il suo saluto, ciao Nayl! Ma non è perchè le abbia fatto qualcosa, è tipo un suono per farle capire che lei è lì, per farsi notare. Il tono di quel "buonasera" di Yarlaggson le fa alzare le sopracciglia, difficile non accorgersi di lui ora. Lo guarda da capo a piedi velocemente e pure più di una volta con espressione... perplessa, ecco. Non dice niente, si limita ad una sbatacchiata di ciglia e finge di riportare gli occhi sulla pergamena. Cioè non è che finge, ce li riporta, ma poi alla fine lentamente quei due occhi verdi ricominciano a guardare Yarlaggson che si siede e poi Nayl. Vede come la guarda lui, vede il silenzio che permea, ora, le sue labbra nei suoi confronti. E' questo a farle alzare un angolo delle sue, poi torna a leggere la pergamena. Un paio di note, prima di toglierla e poggiarla al di sotto del bancone dove si trova, così che le rimanga solo un altro foglio. Ma, invece di farlo, lo abbassa un po' portandolo davanti al ventre, il braccio si stende mentre l'altro si piega sotto il seno e si posiziona sotto il gomito, con il pugno chiuso che quasi vuole esser di apoggio a quest'ultimo [Che fai? Non mi dici se ti sono mancata o meno? Guarda Yarlaggson e c'è un mezzo sorriso sul volto. Niente di malizioso, semplicemente per vedere che fa se è lei a render noto quel legame. Ma giusto un paio di secondi prima di riportare gli occhi su Nayl [Le presentazioni sono inutili, temo.] Rendendo noto, anche, che lei e Nayl si conoscono. {Innate}
16:59Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Sente il vociare degli astanti, non è ancora piena la locanda ma il chiacchiericcio forte un po’ la infastidisce. Fa una piccola smorfia con le labbra. Perché devono urlare così tanto. Poggia una mano sul ligneo tavolo non appena raggiunge il bancone. La mano destra precisamente mentre con la mancina va a scostare la sedia, non si siede ancora le chiare iridi sono puntate sul pelato. Respira lentamente, è calma oggi, non ha motivo di essere nervosa, per ora. Sorride alla domanda dell’umano, alza gli angoli delle labbra mostrando i denti bianchi. [Perché no] commenta mentre prende posto dunque sedendosi comodamente, come sempre le gambe larghe, il busto poggiato sullo schienale, entrambe le mani sul ligneo tavolo. Dita che vanno a muoversi quasi a ritmo di musica sul bancone. Osserva Amyria intenta a leggera le pergamena. [mh] anche lei ricambia il saluto nello stesso modo. La guarda mentre si sporge per parlare con Yarlaggson e alza l’angolo destro delle labbra in un mezzo sorriso. Tipico di Amyria. Scuote appena il capo. [Sì] comunica con tono piatto [ci conosciamo già, giusto ieri abbiamo mangiato i tuoi squisiti biscotti di mela e bevuto del rum] fa una breve pausa la rossa [oggi vorremmo fare il bis, fai tu o chiedo ad un garzone?] domanda indecisa su come comportarsi. Del resto è la locandiera, ma è anche vero che è solo una facciata. Quindi le chiare iridi rimangano a contemplare la figura della drakaal, mentre continua a tamburellare con le dita sul bancone.
17:11Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] non può che rispondere al mezzo sorriso di Amyria [Scusa, è tanto che non passo da Narvick e mi ero quasi dimenticato la mia loncandiera preferita] e lo dice a mo di battuta, non di certo per mentire sulla loro conoscenza. [Comunque sí, mi sei mancata. Altrimenti mica ci venivo a prendere il sole in questo cesso...] l'umano ricorda che questa terra è la casa di Nayl, forse non è il caso di offenderla così apertamente [...volevo dire, in questo 'acceso' focolaio di gioia e vitalità] ma un pochino, il suo faccione glabro, diventa rosso per l'errore. Eccesso di fiducia, che effetto tremendo che gli fanno queste due donne prese singolarmente, figuriamoci insieme. Infatti, quando la conoscenza tra le due è resa palese dalle parole di Amyria, alza la mano sinistra, prima appoggiata in maniera lasciva sul legno del bancone, e inizia a muovere l'indice tra l'elfa e la mezzelfa [Ah, quindi vi conoscete già, meglio!] Di nuovo quel tono, leggermente, sopra al volume standard del normale colloquiare. Comunque ciò non lo stupisce, una è nata qui e l'altra è la locandaia, probabilmente questo è il posto in cui si sono incontrate. [No no, falli portate a lei i biscottini! D'altronde quel corpo non si mantiene se non con un po' di attività!] Segue la sua grassa risata, e stranamente, questa posizione di cliente, gli da una sicurezza, quasi un controllo, che non pensava avrebbe mai avuto con Amyria, nemmeno di facciata.
17:20Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Il saluto che Nayl contraccambia è, oltre che poetico, osservato. Per il resto si concentra maggiormente su Yarlaggson. Sorride a quella prima affermazione riguardo la locandiera e la mancanza, finzione che usa tanto per fingere che le importi, ma poi al dire su Narvick e via dicendo si ritrova costretta a sbattere le palpebre. Quando Nayl riprende parola, però, per raccontarle dell'incontro nel giorno precedente la guarda [Compagni di biscotti e rum, mica è poco.] Sottolinea con un leggero sorriso. Sta per rispondere alla mezza a quella domanda sul a chi deve ordinare che la risposta dell'umano le fa inarcare un sopracciglio. Finge una risata, piccola pure civettuola [Ci mancherebbe, faccio io.] Le sorride. Un tono servile, caldo, che lei che la conosce può capire perfettamente sia falso. Si avvicina alle bottiglie dietro il bancone, dove già di trova, e fessurizza le palpebre sui rum. Ne sceglie uno e poi si avvia lentamente verso di loro, poggia la bottiglia sul bancone, tra di loro, ma sempre dalla sua parte, e poi allunga le mani per prendere due bicchieri. Li piazza davanti a loro, vuoti, e poi afferra di nuovo la bottiglia nella mano destra. Comincia a versare e mentre versa prima a Nayl e poi a Yarlaggson cerca di guardare entrambi negli occhi quando è il momento, quando vi è di fronte [Sia mai che io non serva due miei...] Il tono qui si abbassa, diventa un sibilo udibile solo da loro e solo se si applicano [...assassini.] Una parola sola, mormorata, un rivolo di voce. E qui rende nota la cosa più importante. La prima è che lei ha effettivamente al soldo degli assassini, la seconda è che Nayl ne fa parte e, a quanto pare, forse Yarlaggson. Poi si sporge verso di lui, quasi volesse dargli un bacino sulla guancia ma in realtà ne cerca l'oto per un sussurro privato [Se non la smetti di attirare l'attenzione o di trattarmi con eccessivo poco rispetto prendo le tue pa**e e le uso per pulire i pavimenti della locanda.] {Innate}
17:23Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Ferma il muovere delle dita sul bancone, inizia a rilassarsi. Le chiare iridi vagano dalla figura di Amyria a quella di Yarlaggson. Fino a quando la mandritta scivola nella tasta della giacca per tirare fuori le sigarette che poggia sul bancone. Le lascia lì senza prenderne ancora una, prima vorrebbe ber qualcosa. Cerca di non far caso al troppo vociare e di non guardarsi intorno. Sperando di non scorgere la figura della sorella che in questo momento potrebbe metterla in imbarazzo, anche se probabilmente sarà in giro a combinare guai. Ruota il capo ad osservare Yarlaggson quando offende la città di Narvick, lo guarda assottigliando le palpebre, questa è pur sempre casa sua. [farò finta di non aver capito] farfuglia scuotendo il capo in segno di rimprovero. [Beh! È la locandiera, ovvio che la conosco, pago io per i suoi alcolici] fa una leggera risata, il tono è puramente ironico. L’espressione del viso cambia veramente e in malo modo però all’ultima affermazione dell’umano. Stringe la mano destro in pugno, come se fosse pronta a scattare e colpirlo, i muscoli si irrigidiscono e la mascella si serra. Fa un grande respiro per espirare l’aria dal naso piano. Tipico gesto che fa quando ha veramente bisogno di calmarsi. [Chiedi scusa] commenta quasi digrignando i denti. Lo sguardo che è puntato su di lui è uno sguardo di fuoco. Non guarda nemmeno Amyria che intanto serve loro il rum. L’attenzione è solamente per l’umano. Si calma quando nota che Amyria sta sussurrando qualche cosa all’orecchio dell’umano. E un po’ inizia a calmarsi, sa che la fu elfa si sa difendere da sola. Ma l’istinto di protezione che ha nei suoi riguardi è ai massimi livelli. E non le importa che lei stia recitando adesso, non importa che Amyria abbia deciso di prenderlo con loro. Ciò che importa è che le porti rispetto.
17:44Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] che situazione. L'umano sembra un po' beota tra tutti gli input che lo colpiscono: le espressioni di Amyria, il tono offeso di Nayl, il fatto che gli sia stato porto un bicchiere anche se è già chiaro che non lo berrà mai. Questa trance di affanno sociale, davanti al quale l'umano ammutolisce, mantenendo il suo sorriso statico, immutato, viene rotta da quella uscita così fuori luogo di Amyria. Assassino? Suo? Bene, il gioco è finito. Quasi di colpo la sua espressione muta verso l'indifferenza totale, poi le sue sopracciglia si abbassano in uno sguardo tetro. Le mani sono tenute conserte all'altezza del basso ventre, quasi in posizione di preghiera. [Scusa Nayl, non volevo offendere la tua città. Semplicemente odio il mare] e per ora non argomenta sulla cosa, con la sua voce grave ma fredda. Vuole soltanto non farla arrabbiare, ora che ha avuto questa incredibile rivelazione da Amyria. Anche Nayl è sua. Pazzesco. Ma non da a vedere questo suo stupore, nemmeno in un millimetro del suo faccione. Poi risponde ad Amyria, dopo la minaccia, nemmeno velata, che lei gli ha posto [Ok] e nient'altro, mentre il volto di lei si allontana da quel bacino di veleno, è chiaro che l'umano, se chiamato a fare le cose seriamente, sa farle. Maschere, d'altronde, proprio come aveva detto lei, al loro primo incontro.
17:53Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Niente, lei fa le cose con calma, si prende il suo tempo e riesce, la maggior parte delle volte, a non far trasparire la sua rabbia. Ma Nayl evidentemente no. E non gliene fa una colpa, non in questo caso, non perchè si arrabbia così tanto per un'offesa a lei. Figuriamoci, anzi, una cosa del genere la lusinga solamente e la fa sentire La Dominatrice, qual è. Lascia scivolare via tutte quelle menzogne che dice lei riguardo il perchè si conoscono, tanto le carte in tavola ce le ha messe la Tenebra. Ritorna su col busto a sussurro avvenuto e guarda Yarlaggson essere divenuto muro, oltre le apparenze. Un cenno del capo in sua direzione e poi lo sguardo vede che va a Nayl, ancora arrabbiata, ed è questo a farle alzare un angolo delle labbra [Susu, il giovane è ancora smarrito, imparerà.] Che poi non le ha mai mancato di rispetto, anzi, ma è per far calmare la mezza, tanto che alla fine le sorride delicatamente. Poi si allontana una manciata di secondi dai due, quel tanto che basta per arrivare ad piatto di biscotti alle mele appena sfornati che sta portando il garzone fuori dalla cucina, evidentemente per un tavolo ma che lei li frega dalle mani con un sorrisetto da faccia da schiaffi [Prendine altri.] Con gentilezza eh, quasi fosse solo una paracula di professione. E poi ecco ricompiere i due passi che l'hanno distanziata dal bancone. Allunga quel piatto di biscotti fumanti e lo piazza in mezzo ai due [Attenzione, sono caldi.] Si vede, però li avverte. Poi gli occhi verdi vanno su Yarlaggson [Hai detto che volevi seguirmi, nonostante non sapessi. L'hai fatto, ed io ti darò potere e sangue.] Le parole sono solo mormorate, appena udibili così da riservarle solo a quei due che ha di fronte [Ma... mi serve un ultimo atto di fede. Manda una lettera alla locandiera, licenziati. Lavorerai qui come garzone, sarà la tua copertura per il rapporto che ci unisce, ma dovrai lavorare effettivamente qui solo ogni tanto. E, un'altra cosa.] {Innate}
17:55Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Continua a rimanere in quella posizione, con il busto e il capo verso Yarlaggson, la mano destra stretta a pugno. La mascella ancora serrata, come se fosse una statua. Lo sguardo carico d’odio è puntato su di lui. Nessuno parla alla tenebra oscura in quel modo, soprattutto in sua presenza. Anche perché non prendiamoci in giro, non lo fa solo perché è il suo superiore. Non lo fa solamente perché le ha giurato fedeltà. È l’amore a muoverla. Anche se questo la tenebra non lo sa. A quando pare Yarlaggson non ha capito la sua frase. Prende un profondo respiro per buttare l’aria fuori dalle labbra appena socchiuse. [Non hai capito un ca***] sempre a denti stretti. [E’ a lei che devi chiedere scusa per ciò che hai detto!] esclama questa volta a voce più alta, forse così lo capirà meglio. [Solo perché sei un uomo pensi di poterti permettere di dire certe cose?] assottiglia ancora di più le palpebre che sono ridotte a due fessure ormai. [Voglio sentirti chiederle scusa, ora!] suona proprio come un ordine il suo mentre quando dice ora sbatte il pugno sul tavolo. Non pensa al bere, non pensa che un bel bicchierino di rum la sta aspettando. Si sta occupando di qualcosa di più importante. Lo sguardo va poi su Amyria e appena lo fa si ammorbidisce un po’ [imparerà chiedendoti scusa] conclude con tono secco. Non ha intenzione di passarci sopra. Ascolta poi ciò che dice all’umano e torna nuovamente con lo sguardo su di lui. Non nota nemmeno i biscotti che Amyria poggia sul bancone. Insomma quando si arrabbia, né il cibo né l’alcol la possono calmare.
18:11Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] È proprio un muro quello che l'umano mostra ora alle interlocutrici. Davanti alle parole di Amyria, però, si concede la prima reazione, l'inarcamento del sopracciglio sinistro [Giovane?] Sussurra in maniera intima. Aggettivo peculiare, forse più con l'accezione di inesperto che anagrafica. E comunque inesperto non è, solo un po' confuso. Ma Amyria potrebbe dirgli qualsiasi cosa a questo punto senza che lui la prenda come offesa. Ripete quasi identicamente la reazione davanti alle parole di Nayl, dopo aver lasciato che l' aggressività della mezzelfa lo attraversi in maniera stoica [Uomo?] A quanto pare la ragazza si è fatta un idea sbagliata, ma d'altronde si conoscono appena. Tuttavia accoglie il consiglio/ordine di lei, e voltandosi, in immutata espressione, verso l'elfa la guarda, per alcuni istanti, e poi esordisce con un [Scusa] che dal tono e dai modi è nient'altro che una formalità, quasi, a questo punto, volesse far incazzare ancora di più la rossa. Torna a concentrarsi su Amyria [Lo farò, stanotte. Non voglio avere più niente a che fare con quel posto]. E attende, silente, che lei gli riveli quell'altra cosa su cui ha interrotto il suo parlare.
18:19Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Il momento è topico, ma Nayl è arrabbiata. Non ne va mai una per il verso giusto, oh. E' difficile rimanere seria e ferma in un momento del genere, vorrebbe bearsi di quella difesa mangiando popcorn o facendo cose che non si possono scrivere. Ma non può, quindi si limita a guardare la mezza e poi, alla fine, dopo che sbatte il pugno sul tavolo cerca di allungare la mano in sua direzione. Proprio su quel pugno chiuso, cerca di rilasciarvi una carezza lenta, quasi fosse un richiamo a guardare solo lei [Non attiriamo l'attenzione, mh?] Una domanda mormorata e retorica, mentre quella carezza si consuma sulla sua pelle. E c'è un leggero sorriso ad attendere lo sguardo della mezza, perchè lo sa che anche lei che basta quello, un contatto e la sua presenza. E poi ritrae la mano, torna con lo sguardo verde su Yarlaggson. Alza un angolo delle labbra [Oh sei giovane Yarlaggson, i tuoi anni non ti peseranno più ed avrai tanta strada da compiere.] E c'è un sorrisetto che le incassa addirittura un po' le spalle, malvagio, letteralmente. La prima volta che l'umano può vederla per ciò che è. Malvagità, pura, mista a qualcos altro, ovviamente, altre sfaccettature. Quando le chiede scusa semplicemente scuote il capo, tranquilla, d'altronde ci ha già pensato da sola a chiarire i confini della sua permalosità. [Bene.] Quando dice che lo farà stanotte, e sorride leggermente, ancora. [Ti farò trovare il contratto di lavoro da firmare stasera stessa.] Una cosa superflua, in realtà, ma deve dirglielo. [Poi...] Si prende il tempo di sospirare, quasi ci fosse bisogno di suspance [Vai a Naldelin, stanotte stessa o domani mattina. Alloggia alla locanda, lì ti troverà un mio uomo. Uno di quelli di cui mi fido di più. Stai un paio di giorni con lui, poi ti porterà in un posto. Nella nostra casa, lì ci ritroveremo. Ci conoscerai tutti e io... ti renderò parte della... famiglia.] Per così dire. [Sei pronto Yarlaggson?] Lo fissa, occhi negli occhi. {Innate}
18:23Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Dire che è infuriata è dire poco, si legge nei suoi occhi. Si vede nel suo respiro che è più pesante e i battiti del suo cuore accelerano. Le iridi color del ghiaccio sono puntate ancora sull’umano e lì indulgeranno fino a quando non avrà udito ciò che vuole. Yarlaggson chiede scusa, certo non come vorrebbe lei. Vorrebbe dire altro ma Amyria le accarezza la mano quindi subito va ad osservare la drakaal, le iridi color del ghiaccio osservano le verdi di lei. Si limita ad annuire con un lieve cenno del capo. Il potere che ha la drakaal su di lei sembra immenso. Basta una sua parola, un suo gesto e si scioglie. Ma le cose dentro non riesce a tenersele e per essere sicura che non ricapiti si limita a dare un consiglio a Yarlaggson [La prossima volta che ti sentirò parlarle in questo modo non avrai più la tua lingua] tagliente il tono, una vera e propria minaccia la sua più che un consiglio. Continua a guardarlo ancora per qualche secondo con lo sguardo pieno di rancore per poi voltarsi. Si lascia scappare un sospiro e con la mandritta afferra subito il bicchiere di rum che ingurgita tutto d’un fiato. Lo sbatte forse sul bancone poi, ma questa quasi senza intenzione. Si sistema meglio sullo scranno, il busto va ad aderire allo schienale e con la mancina prende una sigaretta che porta alle labbra. Con la mandritta invece afferra il fiammifero che va ad accendere con una sola mossa. La tenue fiammella avvicina alla sigaretta accendendola. Scuote il fiammifero spegnendolo e lo getta sul bancone vicino al bicchiere ormai vuoto. Non ha voglia di mangiare, le è perfino passata la fame. Ascolta le parole che la tenebra oscura dice all’uomo che ormai sta per entrare a far parte della loggia. Scuote appena il capo, e sorride appena, hanno iniziato proprio con il piede sbagliato.
18:41Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] segue con lo sguardo il movimento di Amyria verso Nayl, quelle parole retoriche. Non sembra, ma in realtà è interessatissimo a queste nuove dinamiche che gli si schiudono davanti come un fiore a primavera. Afferra un biscotto e, sebbene caldo, lo mangia. Delizioso come quello di ieri, ma oggi opta per un approccio distaccato anche nei confronti di quel dolcetto. [Bene] è tutto ciò che ha da dire davanti alle parole di Amyria, al 'ringovanimento', al contratto, alla missione affidatagli, alla prospettiva di un altro nauseabondo viaggio attraverso quei dannati portali. [Sono pronto] e, appoggiate entrambe le mani sul bancone, si alza di peso, spingendo indietro lo scrano su cui è seduto. Non stacca le mani da esso, ma sfrutta quella posizione di appoggio per scrocchiare tutte le ossa che riesce a scrocchiare, dal collo fino alla parte bassa della schiena, in un gesto che sembra quasi animale nell'esecuzione, senza mai interrompere il contatto visivo con Amyria. Poi, garbatamente, torna a sedersi. È quindi giunto il momento di rispondere a Nayl, quasi sentendosi ora suo pari, senza più maschere. [Non credo che ad Amyria farebbe piacere che tu tagliassi la lingua ad uno dei suoi...assassini] la voce è sussurrata, quasi a voler fare una imitazione, anche grottesca, delle parole poco prima proferite dall'elfa.
18:49Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Lo sa che ora a Nayl le servità un po' per calmarsi, è fatta così che bisogna fare. La lascia minacciare Yarlaggson, non se ne cura. Guarda lei per qualche istante, e sono proprio quegli istanti in cui si appiglia alla cavigliera per mandare un messaggio mentale che avverta tutti che fra qualche giorno vi sarà un nuovo arrivo alla Foresta, e uno a Sael per avvertirlo che gli sta mandando un uomo. Giusto per non far trovare un uomo solo in mezzo ad un villaggio di assassini sai com'è. Alza un po' le sopracciglia nel vedere quel fiammifero che si accende [...] Apre le labbra per dire qualcosa ma non fa in tempo che l'altra si è già accesa la sigaretta. Sbuffa fiato secco dalle narici ed allunga la mano sinistra sulla sigaretta e, di conseguenza, sulle sue labbra. Cerca un tocco fugace ad esse, quasi una carezza solo con la punta delle dita, per poi richiudere il medio e l'indice attorno alla sigaretta e sfilargliela. Se riuscita la porterà alle sue di labbra, per un tiro veloce [Non si fuma qui.] Ecco. Cercherà, quindi, di spegnerla nel bicchiere di rum di Yarlaggson che tanto sa non bere. Ed è proprio lui che va a guardare, alza appena le sopracciglia quando lo vede alzarsi e scrocchiarsi le ossa ed un angolo delle labbra sfugge al suo controllo. Sì, è anche questo che cerca, animali assetati di sangue. Un cenno del capo a quel "sono pronto", un prenderne atto, muto. Ma poi sono le parole che dedica a Nayl che, certo la farebbero ridere ma non può, quindi le fanno solo arricciare le labbra [Attenzione, Yarla, c'è una gerarchia da rispettare. L'unica indispensabile in questa gerarchia sono io.] Mormora, tanto per mettere in chiaro [Cerco di difendervi e intervenire laddove fra di voi si crei una spaccatura, ma non sono la vostra mamma.] Mette in chiaro tutto, poi porta gli occhi su Nayl. Non dice niente a parole, solo nella mente [*Non cogliere la provocazione, dimostra che un assassino completo sa prendersi il suo tempo.*] {Innate}
18:55Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Prende una boccata di fumo, gettandolo fuori dalle narici. Cerca di rilassarsi fumando quando Amyria le prende la sigaretta dalle labbra, la lascia fare, le chiare iridi sono puntate su di lei, l’osserva fare un tiro veloce per poi spegnere la sigaretta nel bicchiere dell’umana. Si lascia scappare un pesante sospiro poi alza le mani in segno di resa [va bene] si limita a dire mentre sorride. Sì sorride, non che le sia passata la rabbia ma in quel momento c’è solo Amyria davanti a lei. Alle parole del pelato però ruota il capo quasi al rallentatore verso di lui e lo fulmina con lo sguardo. Sta per rispondere alla provocazione quando Amyrria si mette in mezzo e lei come spesso succede non osa mettere becco. Ascolta il messaggio mentale che le arriva e serra la mascella perché non può rispondere a tono all’umano. Stringe i pugni e butta l’aria fuori dal naso in uno sbuffo. Come a volerle dire che va bene. Che starà zitta. Si morde tuttavia la lingua per non rispondere perché vorrebbe proprio dirgliene quattro ma la tenebra oscura ha parlato e lei ubbidisce. Quindi si limita a sorridere e a prendere un biscotto di mele che porta alla bocca per mangiarlo. Naturalmente come al solito lo mette intero in bocca e mastica con la bocca piena. Perché a lei piace fare così. Non dirà una parola dunque verso Yarlaggson, limitandosi solamente ad osservarlo.
19:13Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] mentre si gode la scena di quella sigaretta strappata, si bea tra sé e sé di aver ancora un po' di controllo sui propri vizi. Pessima idea accendere davanti alla proprietaria, fino a lì ci arriva anche lui. E trova non poco divertente anche il ribaltamento quasi totale del rapporto che ha con Nayl, da fiducia, simpatia, a rivalità accesa, quasi istintiva. [Bene] commenta sulla gerarchia, indeciso in fondo se questo lo ponga un gradino sotto a Nayl, forse per anzianità di servizio. Tuttavia non sembra che la mezzelfa, così facilmente influenzabile da un semplice tocco di mano di Amyria, esploderà nuovamente in un gesto di rabbia. Che assist per l'umano, il quale, vedendo che le acque si stanno calmando, non vede l'ora di dimostrare a quella che in un solo istante ha scoperto e accettato essere la sua nuova padrona la propria peculiarità, fino ad ora celata. La discordia, di cui è un gran seminatore. Subito compare il sorriso di prima, senza soluzione di continuità, senza apparente senso. [E allora dimmi, cara Nayl! Hai poi detto a quella persona di cui mi parlavi ad Asarn che la ami?] E si crogiola, silenziosamente, in quella meschina e subdola forma di piacere che, finalmente, ha modo e motivo per mostrare
19:21Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Osserva il modo di fare di Nayl e la sua rabbia, ma anche il modo in cui obbedisce e il modo in cui sfoga quella rabbia nella masticazione del biscotto. Il tutto, ad un certo punto, non può che farla sorridere un pochettino. Praticamente è circondata da animali rabbiosi che non vedono l'ora di azzannare o azzannarsi, e lei trova la cosa "dolce". Vabbè. Poi fa scivolare lo sguardo sull'umano, lo soppesa, mentre le chiare iridi scorrono il suo corpo. Niente di lascivo, solo uno studio della persona, di quello che è un suo nuovo adepto. Suo. Ma solo adepto. E' per questo che quando emette quell'unica frase verso Nayl il sopracciglio s'inarca, guarda Nayl, poi guarda di nuovo lui. Per i primi istanti è perplessa, e no, non capisce che si riferisce a lei. Ma, d'altrocanto capisce che è una cosa che magari Nayl ha confidato, visto che lei non sa nulla di un amore non confessato. E... beh, il sorriso che le calca le labbra ha tutto un nuovo significato. La stirpe di Laegar è figlia della malvagità, lei è figlia della manipolazione. E quanto le ci vuole a riconoscerla? Un non nulla. Ecco, non capisce che stia parlando di lei, ma capisce che ha appena spifferato qualcosa che l'altra non voleva che sapesse. E se si tratta di lavoro ok, ma nella vita privata può non essere invadente. Fa il giro del bancone, lenta, poi una volta alle spalle di Yarlaggson cerca di fermarsi [Mio caro...] Un richiamo, quasi erotico da come lo esprime eh [Capirai che tutti mi sono devoti, capirai che la mia parola è unica e sola e... capirai che non apprezzo mi si tocchi ciò che è mio.] Dei sussurri, vicini [Tu sei mio, ora. Ma solo da ora... Nayl lo è da più tempo. Considera questo la prossima volta che vuoi farle del male. Adesso sparisci dalla mia vista e spera che la prossima volta io avrò dimenticato.] Lo farà, perchè tanto Nayl è solo una mortale, ma la minaccia era debita. Poi si volge a Nayl [Vieni con me in ufficio?] Qualunque cosa decida, lei salirà.
19:25Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Mastica a bocca chiusa adesso che ha ridotto il biscotto in una poltiglia. Lo manda giù assaporandolo per bene, questi biscotti sono proprio una goduria. Prende con la mancina le sigarette e le posa nella tasca della giacca. Alle parole dell’umano serra nuovamente la mandibola. Colpa sua. Che abbia capito che è Amyria? Respira ancora una volta in modo pesante quasi sbuffando per portare nuovamente l’attenzione sull’umano. Poggia la mano destra sul bancone e scende dallo scranno dov’era stata seduta. La voglia di puntargli la lama retrattile in gola e lasciarla partire è tanta. Ma si trattiene, si trattiene per Amyria. Si trattiene perché ha visto qualcosa in quest’uomo e che lei non sia mai andata d’accordo con gli uomini a parte il padre è un dato di fatto. Anche Urur non è male, deve ammetterlo. Osserva quando la tenebra oscura sussurra all’orecchio di Yarlaggson, stringe i pugni non riuscendo a sentire ciò che dice. Annuisce al dire di Amyria, le ritorna il sorriso sulle labbra. [Con piacere] comunica, andrà più tardi a trovare i suoi genitori. Forse. Ora Amyria richiede la sua presenza. Quindi salirà le scale insieme a lei per tenerle compagnia fino a quando vorrà.
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