massimo.z, 18/11/2022 17:08:
monte Poggio
....perchè la -5.0° oramai è solo un ricordo in appennino, ergo le turbine paiono con questa situazione, servire sempre meno!
Nel 2010, solo due anni dopo che approdai alla protezione civile comunale, ci venne chiesto di realizzare una rete di monitoraggio meteorologico; gli unici dati disponibili erano quelli di Arpal, si aggiornavano ogni 90 minuti (!) e c'era necessità di avere aggiornamenti più frequenti e territorialmente più fitti. Il motivo politico era la neve!...già, sembrerà un paradosso, ma il problema (politico) era proprio la neve, in particolare nei quartieri collinari.
Le ultime alluvioni risalivano a vent'anni prima e, ahimé, nell'immaginario collettivo non erano neppure più un ricordo.
Proprio nell'autunno 2010 arrivò il primo evento alluvionale, a Sestri Ponente. L'unica stazione che lo lesse fu Murta, prima e unica installata, in vista dell'inverno naturalmente. A stretto giro completammo le installazioni, e a giro più lungo giunsero altre due alluvioni, l'ultima nel 2014.
Sono già trascorsi 8 anni, abbastanza perché la consapevolezza di quel rischio sia solo un ricordo, tragico e dunque da dimenticare. Ma la storia insegna che è meglio tenerli vivi certi ricordi perché poi tornano, improvvisamente e a dispetto di chi gioca a dipingere scenari troppo futuri per esser certi.
Attenderei dunque a dismettere le turbine, riflettendo che soltanto dodici anni fa (un battito d'ala climatologicamente parlando), si discuteva a Genova di rischio neve e di strumentazione per leggerla meglio....ma arrivò l'alluvione.
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Non c'è sapiente che ignori l'ignoranza