Buonsalve,
eccomi qui a sottoporre la mia candidatura per la razza Drakaal, che reputo molto interessante e che mi piacerebbe interpretare.
Stirpe scelta: Laergar
Allineamento PG:Legale Malvagio
Drago scelto:Viola
BG
Sael nasce a Dalen, in una notte di tempesta, con il mare in burrasca Viene al mondo tra mille intemperie, tanto che quella nascita comporta la morte della Madre, l’unica parente ancora in vita del neonato mezzelfo, visto che il padre, un ubriacone umano della peggio specie, dopo aver rapito la madre -elfa dei mari- e averla stuprata decide di tirare le cuoia, morendo in modo truce nei bassifondi della malfamata. Orfano di madre e padre, da bambino impara fin da subito che la vita non è affatto facile. L’infanzia non è delle migliori, inizialmente viene mandato all’orfanotrofio, qui impara che in quel posto vince chi è più forte. La maggior parte del tempo, crescendo, vive nelle strade della malfamata, cercando di essere ignorato e mendicando fino a quando non viene adottato all’età di dieci anni da un mercante che possedeva una piccola imbarcazione. Quel giorno influisce in maniera totale sulla personalità di Sael, un tempo un bambino che sperava in un futuro migliore, poi ad un passo dal baratro.
<<Il giorno in cui venni rapito segnò il mio punto di non ritorno, il punto nero della mia vita: segna la separazione della luce dalle tenebre, il dissiparsi d'ogni bene, il principiare d'una infinita processione di mali. Dopo quel giorno io mi trovai sulla terra come un estraneo, pochissimo interessandomi degli altri, di me e delle cose che mi circondavano: aveva tanta indifferenza per vivere o per non vivere che io non credevo valesse la pena di affannarsi per cambiare uno stato nell'altro, e giudicava appresso a poco uguale a pazzo colui che essendo vivo tentava di procurarsi morte, come uno che essendo morto desiderasse vivere. E così con questa apatia tirai avanti molti anni e attraversai senza molto commuovermi tempeste spaventevoli>>
Il mercante lo userà come carne da macello, lo vesserà trovando ogni modo possibile per torturarlo, sia fisicamente che psicologicamente. Personalità carismatica e conosciuta nei vari porti dell’Aengard, il mercante reclutava i propri mozzi proprio dagli orfanotrofi delle grandi città, divenendo una personalità rispettata, ma invero il suo era solo un mero apparire, un cercare di trovare manodopera a basso costo. In particolare però per Sael il mercante provava un piacere specifico, il torturarlo con vari strumenti era motivo di soddisfazione personale, vedere annientata la sua persona lo esaltava, il distruggere la sua psicologia lo rendeva più forte. Ogni errore o anche per semplice gioco Sael si trovava a dover superare immani dolori, conoscendo una sola filosofia: lottare per sopravvivere. Buttato in mezzo al mare, il mezzo vive e cresce quella vita priva di speranze e ricca di vessazioni, sia dal resto della ciurma che dal proprio padrone, cercando di imparare ad essere il più forte, adattandosi e tentando di imporre la sua personalità affinché nessuno potesse approfittarsi di lui. Questa parte della sua vita, quella che conduce Sael all’età adulta, incide e modifica la sua psicologia, facendolo divenire una persona chiusa, fredda e calcolatrice e rifiutando un futuro più roseo si auto convince che niente gli sarà dato se non se lo prenderà. Raggiunta la maturità, Sael capisce che la tortura psicologica non sarebbe finita, stufo di essere piegato costantemente ad una schiavitù non accettata, decide di fuggire lasciando quella vita al passato cercando di trovare un posto nell’Aengard, di elevarsi e dominare coloro che hanno cercato di distruggerlo.
PRESENTE
Una volta scappato Sael ha vissuto a Dalen per alcuni mesi, poi ha girovagato per l’Aengard, cercando un posto dove poter trovare una sorta di pace interiore. Ha cercato di mettersi al servizio di un nobile, provando la strada del mare e ricevendo in usufrutto una nave. Il punto di svolta arriva quando conosce Amyria, l’elfa della notte gli propone di seguirla per perseguire uno scopo più grande. All’inizio era titubante verso quella sconosciuta, il passato non gli ha mai dato modo di potersi fidare di chi si presentava la prima volta, le avventure vissute poi assieme e la conoscenza proprio con Amyria, che lo ha aiutato ed ha cercato di comprenderlo scavando nel suo passato, però lo hanno portato a scoprire che non era una ciarlatana e che quindi fosse meritevole della sua più totale fiducia. Scoperti i poteri delle Tenebre ora è al servizio della Loggia nera come assassino.
Psicologia del drago
Salion è un drago particolarmente complesso. Figura malvagia e corrotta dall’odio, provato per la grande estinzione dei fratelli e delle sorelle, che un tempo popolavano l’Aengard. Ha un modo di agire e muoversi, ha un’alta considerazione di sé e soprattutto dei Draghi, che vede come esseri perfetti: solo loro possono ambire al controllo delle terre conosciute. Arrogante e prepotente ama in particolare modo rivestire ruoli di potere. L’unica autorità che rispetta è la propria o quella di un proprio parirazza, a patto che esso o essa non tradiscano le radici della razza stessa. Manipolatore, tende a cercare di controllare tutti gli esseri considerati degni di poter collaborare con la sua persona, in quanto non hanno ancora conquistato il suo rispetto e quindi non ancora capaci di avere una fiducia del drago. Particolare della psicologia di Salion è la sua predisposizione ad offrire il suo aiuto ma solo per il puro piacere di vedere un individuo in una situazione di debito nei suoi confronti e poter così renderlo utile ai suoi scopi. Estremamente razionale, non uccide per il solo gusto di farlo, non apprezza gli sprechi deve esserci una motivazione. All’omicidio sbrigativo preferisce un lungo tormento, e una tortura che magari possa fargli ottenere informazioni. Crede nella legge del più forte e nel diritto naturale dei forti nel comandare i più deboli. Crede in un unico ordine, vede solo nei draghi l’unica razza che può guidare tutte le razze.
Psicologia di Sael Pre drago
Sael per via del suo passato rimane molto riservato. Misterioso e freddo, tende a chiudersi dietro una corazza dura ed impenetrabile. Inizialmente non ha particolari interessi verso gli altri esseri mortali, conscio che essi possono solo essere causa di sventure e problemi, utili solo per raggiungere i suoi scopi principali. Da quando è entrato nella loggia nera ha cominciato a fidarsi e confidarsi di parti della sua vita che lo hanno reso quel mezzelfo inavvicinabile. Tende a rispettare individui di cui apprezza il modo di fare, per onore, per disciplina o per altri motivi, con i quali avrà una atteggiamento profondamente rispettoso e difficilmente quindi Sael potrebbe pensare di piantargli un coltello alla schiena. Non è un bugiardo, considera la propria parola essenziale e parte essenziale della sua reputazione, ma non si esime dall’ingannare i propri nemici. Scrupoloso e vigile in tutto quello che fa e dice. Cinico e solitario, non ama l’egocentrismo, preferendo l’agire nell’ombra dal causare effetti troppo visibili. Orgoglioso, non ama che gli si manchi di rispetto, rispondendo a tono verso che cerca di mettergli i piedi in testa per mostrarsi più forte. Negli anni ha imparato che per sopravvivere deve lottare e prevaricare su tutti, mostrare una debolezza è un segno di cedimento che preferisce non mettere a nudo.
Psicologia di Sael Post Drago e come si equilibrano
Una volta risvegliatosi il sangue dei draghi, Sael verrebbe a conoscenza di un nuovo motivo per cui proseguire il suo cammino, un nuovo inizio che gli farebbe acquistare maggior autostima, conscio che una creatura tanto fiera è tra i suoi antenati. Non perderebbe quei capisaldi che lo accompagnano da sempre, la freddezza, la misteriosità e la corazza dietro a cui si nasconde. Perderà sicuramente l’apatia che lo ha accompagnato conscio che può essere diverso, in fondo se anche la sua natura si è dimostrata diversa allora anche il futuro potrebbe essere riscritto in maniera diversa. Acquisirebbe la determinazione del drago, visto che sperimentato in prima persona il male che gli uomini possono infliggere, nel cercare di portare i draghi a dominare l’Aengard sfruttando quella prepotenza e quella rabbia che entrambe le entità provano. Alcuni lati del carattere del drago verrebbero limitati o almeno equilibrati, come l’arroganza di essere superiore a tutto e tutti.
Descrizione Drago
Taglia medio grande, robusto e resistente dotato di un ottima di agilità. Alto circa cinque metri e mezzo al garrese, con una lunghezza totale testa/coda di circa 22 mt e un’apertura alare di 18 mt. Muso squadrato, dotato di un collo corto e possente. Il drago a livello del cranio è dotato di alcune corna, circa otto di un colore nero cenerino, quattro ai lati all’altezza degli zigomi e di una lunghezza ridotta rispetto agli quattro che sono di circonferenza e lunghezza maggiore. Alla base della mandibola vi sono delle scaglie di un colore sempre tendente allo scuro, di diverse dimensioni, la mandibola è lievemente sporgente e massiccia così da assicurare morsi letali e tremendi. Il colore delle scaglie che compongono il resto del corpo sono di un viola scuro e opaco, si estendono più chiare e diradate nei punti delicati di collo e pancia. Gli occhi sono di un colore giallo spento, due fila di creste sormontano la zona superiore degli occhi raggiungendo il naso, in una cresta singola. Le ali a livello dell’ossatura hanno un colore viola intenso, mentre le membrane che la compongono per la maggior parte sono di un colore chiaro e quasi trasparente. Le zampe posteriori sono massicce e possenti, con artigli che permettono un’ottima presa su terreni anche scoscesi e impervi. Le zampe anteriori invece sono tozze e terminano con artigli di un colore nero scuro, sufficientemente lunghe da poter essere usati come armi micidiali.
Forma Elfica
Alto circa 190 cm e dal fisico allenato e asciutto. Gli occhi sono uguali a quelli del drago, un giallo spento e opaco, i capelli si allungano in una folta chioma liscia dal colore biondo cenerino. Le orecchie a punta spiccano e sono ben sviluppate. I lineamenti sono fini e particolarmente curati, le sopracciglia sono sottili e la peluria sul volto è totalmente assente, le labbra sono di un colore violaceo. Il naso è sottile e nella norma.
[Modificato da Sael 02/11/2022 00:00]