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Candidatura Sael

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2022 22:48
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Stirpe di Laegar
Buonsalve,

eccomi qui a sottoporre la mia candidatura per la razza Drakaal, che reputo molto interessante e che mi piacerebbe interpretare.

Stirpe scelta: Laergar
Allineamento PG:Legale Malvagio
Drago scelto:Viola

BG

Sael nasce a Dalen, in una notte di tempesta, con il mare in burrasca Viene al mondo tra mille intemperie, tanto che quella nascita comporta la morte della Madre, l’unica parente ancora in vita del neonato mezzelfo, visto che il padre, un ubriacone umano della peggio specie, dopo aver rapito la madre -elfa dei mari- e averla stuprata decide di tirare le cuoia, morendo in modo truce nei bassifondi della malfamata. Orfano di madre e padre, da bambino impara fin da subito che la vita non è affatto facile. L’infanzia non è delle migliori, inizialmente viene mandato all’orfanotrofio, qui impara che in quel posto vince chi è più forte. La maggior parte del tempo, crescendo, vive nelle strade della malfamata, cercando di essere ignorato e mendicando fino a quando non viene adottato all’età di dieci anni da un mercante che possedeva una piccola imbarcazione. Quel giorno influisce in maniera totale sulla personalità di Sael, un tempo un bambino che sperava in un futuro migliore, poi ad un passo dal baratro. 



<<Il giorno in cui venni rapito segnò il mio punto di non ritorno, il punto nero della mia vita: segna la separazione della luce dalle tenebre, il dissiparsi d'ogni bene, il principiare d'una infinita processione di mali. Dopo quel giorno io mi trovai sulla terra come un estraneo, pochissimo interessandomi degli altri, di me e delle cose che mi circondavano: aveva tanta indifferenza per vivere o per non vivere che io non credevo valesse la pena di affannarsi per cambiare uno stato nell'altro, e giudicava appresso a poco uguale a pazzo colui che essendo vivo tentava di procurarsi morte, come uno che essendo morto desiderasse vivere. E così con questa apatia tirai avanti molti anni e attraversai senza molto commuovermi tempeste spaventevoli>>





Il mercante lo userà come carne da macello, lo vesserà trovando ogni modo possibile per torturarlo, sia fisicamente che psicologicamente. Personalità carismatica e conosciuta nei vari porti dell’Aengard, il mercante reclutava i propri mozzi proprio dagli orfanotrofi delle grandi città, divenendo una personalità rispettata, ma invero il suo era solo un mero apparire, un cercare di trovare manodopera a basso costo. In particolare però per Sael il mercante provava un piacere specifico, il torturarlo con vari strumenti era motivo di soddisfazione personale, vedere annientata la sua persona lo esaltava, il distruggere la sua psicologia lo rendeva più forte. Ogni errore o anche per semplice gioco Sael si trovava a dover superare immani dolori, conoscendo una sola filosofia: lottare per sopravvivere. Buttato in mezzo al mare, il mezzo vive e cresce quella vita priva di speranze e ricca di vessazioni, sia dal resto della ciurma che dal proprio padrone, cercando di imparare ad essere il più forte, adattandosi e tentando di imporre la sua personalità affinché nessuno potesse approfittarsi di lui. Questa parte della sua vita, quella che conduce Sael all’età adulta, incide e modifica la sua psicologia, facendolo divenire una persona chiusa, fredda e calcolatrice e rifiutando un futuro più roseo si auto convince che niente gli sarà dato se non se lo prenderà. Raggiunta la maturità, Sael capisce che la tortura psicologica non sarebbe finita, stufo di essere piegato costantemente ad una schiavitù non accettata, decide di fuggire lasciando quella vita al passato cercando di trovare un posto nell’Aengard, di elevarsi e dominare coloro che hanno cercato di distruggerlo. 



PRESENTE

Una volta scappato Sael ha vissuto a Dalen per alcuni mesi, poi ha girovagato per l’Aengard, cercando un posto dove poter trovare una sorta di pace interiore. Ha cercato di mettersi al servizio di un nobile, provando la strada del mare e ricevendo in usufrutto una nave. Il punto di svolta arriva quando conosce Amyria, l’elfa della notte gli propone di seguirla per perseguire uno scopo più grande. All’inizio era titubante verso quella sconosciuta, il passato non gli ha mai dato modo di potersi fidare di chi si presentava la prima volta, le avventure vissute poi assieme e la conoscenza proprio con Amyria, che lo ha aiutato ed ha cercato di comprenderlo scavando nel suo passato, però lo hanno portato a scoprire che non era una ciarlatana e che quindi fosse meritevole della sua più totale fiducia. Scoperti i poteri delle Tenebre ora è al servizio della Loggia nera come assassino.



Psicologia del drago


Salion è un drago particolarmente complesso. Figura malvagia e corrotta dall’odio, provato per la grande estinzione dei fratelli e delle sorelle, che un tempo popolavano l’Aengard. Ha un modo di agire e muoversi, ha un’alta considerazione di sé e soprattutto dei Draghi, che vede come esseri perfetti: solo loro possono ambire al controllo delle terre conosciute. Arrogante e prepotente ama in particolare modo rivestire ruoli di potere. L’unica autorità che rispetta è la propria o quella di un proprio parirazza, a patto che esso o essa non tradiscano le radici della razza stessa. Manipolatore, tende a cercare di controllare tutti gli esseri considerati degni di poter collaborare con la sua persona, in quanto non hanno ancora conquistato il suo rispetto e quindi non ancora capaci di avere una fiducia del drago. Particolare della psicologia di Salion è la sua predisposizione ad offrire il suo aiuto ma solo per il puro piacere di vedere un individuo in una situazione di debito nei suoi confronti e poter così renderlo utile ai suoi scopi. Estremamente razionale, non uccide per il solo gusto di farlo, non apprezza gli sprechi deve esserci una motivazione. All’omicidio sbrigativo preferisce un lungo tormento, e una tortura che magari possa fargli ottenere informazioni. Crede nella legge del più forte e nel diritto naturale dei forti nel comandare i più deboli. Crede in un unico ordine, vede solo nei draghi l’unica razza che può guidare tutte le razze.



Psicologia di Sael Pre drago


Sael per via del suo passato rimane molto riservato. Misterioso e freddo, tende a chiudersi dietro una corazza dura ed impenetrabile. Inizialmente non ha particolari interessi verso gli altri esseri mortali, conscio che essi possono solo essere causa di sventure e problemi, utili solo per raggiungere i suoi scopi principali. Da quando è entrato nella loggia nera ha cominciato a fidarsi e confidarsi di parti della sua vita che lo hanno reso quel mezzelfo inavvicinabile. Tende a rispettare individui di cui apprezza il modo di fare, per onore, per disciplina o per altri motivi, con i quali avrà una atteggiamento profondamente rispettoso e difficilmente quindi Sael potrebbe pensare di piantargli un coltello alla schiena. Non è un bugiardo, considera la propria parola essenziale e parte essenziale della sua reputazione, ma non si esime dall’ingannare i propri nemici. Scrupoloso e vigile in tutto quello che fa e dice. Cinico e solitario, non ama l’egocentrismo, preferendo l’agire nell’ombra dal causare effetti troppo visibili. Orgoglioso, non ama che gli si manchi di rispetto, rispondendo a tono verso che cerca di mettergli i piedi in testa per mostrarsi più forte. Negli anni ha imparato che per sopravvivere deve lottare e prevaricare su tutti, mostrare una debolezza è un segno di cedimento che preferisce non mettere a nudo. 



Psicologia di Sael Post Drago e come si equilibrano


Una volta risvegliatosi il sangue dei draghi, Sael verrebbe a conoscenza di un nuovo motivo per cui proseguire il suo cammino, un nuovo inizio che gli farebbe acquistare maggior autostima, conscio che una creatura tanto fiera è tra i suoi antenati. Non perderebbe quei capisaldi che lo accompagnano da sempre, la freddezza, la misteriosità e la corazza dietro a cui si nasconde. Perderà sicuramente l’apatia che lo ha accompagnato conscio che può essere diverso, in fondo se anche la sua natura si è dimostrata diversa allora anche il futuro potrebbe essere riscritto in maniera diversa. Acquisirebbe la determinazione del drago, visto che sperimentato in prima persona il male che gli uomini possono infliggere, nel cercare di portare i draghi a dominare l’Aengard sfruttando quella prepotenza e quella rabbia che entrambe le entità provano. Alcuni lati del carattere del drago verrebbero limitati o almeno equilibrati, come l’arroganza di essere superiore a tutto e tutti. 



Descrizione Drago


Taglia medio grande, robusto e resistente dotato di un ottima di agilità. Alto circa cinque metri e mezzo al garrese, con una lunghezza totale testa/coda di circa 22 mt e un’apertura alare di 18 mt. Muso squadrato, dotato di un collo corto e possente. Il drago a livello del cranio è dotato di alcune corna, circa otto di un colore nero cenerino, quattro ai lati all’altezza degli zigomi e di una lunghezza ridotta rispetto agli quattro che sono di circonferenza e lunghezza maggiore. Alla base della mandibola vi sono delle scaglie di un colore sempre tendente allo scuro, di diverse dimensioni, la mandibola è lievemente sporgente e massiccia così da assicurare morsi letali e tremendi. Il colore delle scaglie che compongono il resto del corpo sono di un viola scuro e opaco, si estendono più chiare e diradate nei punti delicati di collo e pancia. Gli occhi sono di un colore giallo spento, due fila di creste sormontano la zona superiore degli occhi raggiungendo il naso, in una cresta singola. Le ali a livello dell’ossatura hanno un colore viola intenso, mentre le membrane che la compongono per la maggior parte sono di un colore chiaro e quasi trasparente. Le zampe posteriori sono massicce e possenti, con artigli che permettono un’ottima presa su terreni anche scoscesi e impervi. Le zampe anteriori invece sono tozze e terminano con artigli di un colore nero scuro, sufficientemente lunghe da poter essere usati come armi micidiali.



Drago


Forma Elfica

Alto circa 190 cm e dal fisico allenato e asciutto. Gli occhi sono uguali a quelli del drago, un giallo spento e opaco, i capelli si allungano in una folta chioma liscia dal colore biondo cenerino. Le orecchie a punta spiccano e sono ben sviluppate. I lineamenti sono fini e particolarmente curati, le sopracciglia sono sottili e la peluria sul volto è totalmente assente, le labbra sono di un colore violaceo. Il naso è sottile e nella norma.

Forma1

Forma2

[Modificato da Sael 02/11/2022 00:00]
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02/11/2022 12:21
 
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Ma ciao :3
Benvenuto e grazie per l'interesse mostrato.

Comincio col dirti che, da ora fino alla fine dell'esame, gradirei che tu postassi le giocate che ritieni utili per la candidatura. Quindi la psicologia di Sael, un qualche inconto più profondo con un drakaal visto che ti è possibile e così via.

Ora... let's go!

Ho letto il Bg, ben scritto.
Volevo farti una domanda a tal proposito, Sael è fuggito dal mercante che lo adottò, giusto?
- Se ho capito bene, quindi, perchè Sael è scappato e non ha provato ad ucciderlo?

- Nella psicologia di Sael post Drago dici che rimane una figura fredda ma perderà l'apatia che lo ha accompagnato finora. Puoi spiegarmi meglio perchè e in che modo?

- Sempre nella psicologia post scrivi che alcuni tratti del Drago verrebbero limitati e/o equilibrati, vorrei che argomentassi meglio anche questa frase.

La descrizione del Drago va benissimo, anche la forma elfica. Sulla seconda però ti suggerisco di cambiare qualcosa, o il colore degli occhi o dei capelli, che rimandi al viola come il tipo di drago scelto.
Una domanda a tal proposito, che è più portata dalla curiosità quindi non c'è una risposta giusta o sbagliata. Come mai hai scelto il Drago Viola?

Poi, che segni particolari sceglieresti per natura manifesta?

Per ora mi fermo. A te 😀
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02/11/2022 14:51
 
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Ciao provvederò ad annotarti delle giocate che possono essere utili per la candidatura.




Volevo farti una domanda a tal proposito, Sael è fuggito dal mercante che lo adottò, giusto?



Giusto




- Se ho capito bene, quindi, perchè Sael è scappato e non ha provato ad ucciderlo?





Per semplice spirito di auto conservazione. Quel mercante in pratica lo ha schiavizzato per molti anni, Sael è un mezzelfo dalla veneranda età di 50 anni bisogna considerare che almeno la metà di questi anni l’ha passata in schiavitù. Nell’attuale presente certamente se avesse davanti il suo aguzzino lo ucciderebbe, ma in quel frangente ha preso la scelta più semplice, scappare per poter ricominciare a vivere e magare un giorno tornare per dimostrare la sua forza. Il motivo prettamente più Off è che mi piacerebbe approfondire la cosa con un master, magari con delle quest, ma ci sarà tempo.




- Nella psicologia di Sael post Drago dici che rimane una figura fredda ma perderà l'apatia che lo ha accompagnato finora. Puoi spiegarmi meglio perchè e in che modo?





L’apatia di Sael si è consolidata nel periodo di schiavitù in mare, qui ha imparato a non avere interesse né per la vita né per la morte, le due condizioni non gli facevano differenza. Le sue emozioni sono piatte totalmente, per via di una storia che lo ha visto vittima di soprusi da parte di tutti, è stato torturato e ha dovuto uccidere per farsi rispettare. Se dovesse scoprire la natura Draconica dentro di lui si sbloccherebbe una via nuova, il drago gli darebbe delle nuove consapevolezze e nuovi interessi, quali il cercare di perseguire gli scopi di razza e la difesa degli altri razziati.




- Sempre nella psicologia post scrivi che alcuni tratti del Drago verrebbero limitati e/o equilibrati, vorrei che argomentassi meglio anche questa frase.





Salion è pura malvagità, è odio totale per ciò che la grande estinzione ha causato nei suoi fratelli e sorelle. È arrogante e prepotente, due particolari che alle volte potrebbero divenire dei difetti, risvegliandosi in Sael andrebbe a limare quei particolari conscio che a volte l’arroganza e la prepotenza portano a vicoli ciechi che non farebbero progredire il motivo per cui si trovi nell’Aengard. A differenza di Sael, Salion per perseguire la dominazione delle altre razze e riportare ai vecchi fasti la razza dei Draghi potrebbe abbandonarsi ad atti impulsivi che sicuramente metterebbero a rischio l’insieme, Sael dona a Salion alcuni suoi lati caratteriali affinché siano in equilibrio in quel dualismo.





La descrizione del Drago va benissimo, anche la forma elfica. Sulla seconda però ti suggerisco di cambiare qualcosa, o il colore degli occhi o dei capelli, che rimandi al viola come il tipo di drago scelto. Una domanda a tal proposito, che è più portata dalla curiosità quindi non c'è una risposta giusta o sbagliata. Come mai hai scelto il Drago Viola?





Per la prima parte ti direi di inserire il colore viola negli occhi sia del drago che della forma elfica, così che i due abbiano un punto in comune. Sulla seconda domanda è perché trovo interessante l’insieme del drago viola e il suo elemento mi piace molto, inoltre trovo una sorta di metafora nella vita di Sael, nato in mezzo una tempesta e cercando di sopravvivere schivando fulmini non comprendendo che forse doveva farli propri visto che sono parte della sua natura.





Poi, che segni particolari sceglieresti per natura manifesta?




Sceglierei due segni particolari, due cicatrici che partono dal fondo della schiena e la percorrono fino alle spalle che richiamano l’attaccatura di due ali e sono di un colore viola. Il secondo sono le iridi degli occhi che appaiono di un viola molto scuro, quasi impercettibile con le attuali iridi nere.
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02/11/2022 21:13
 
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L’apatia di Sael si è consolidata nel periodo di schiavitù in mare, qui ha imparato a non avere interesse né per la vita né per la morte, le due condizioni non gli facevano differenza. Le sue emozioni sono piatte totalmente, per via di una storia che lo ha visto vittima di soprusi da parte di tutti, è stato torturato e ha dovuto uccidere per farsi rispettare. Se dovesse scoprire la natura Draconica dentro di lui si sbloccherebbe una via nuova, il drago gli darebbe delle nuove consapevolezze e nuovi interessi, quali il cercare di perseguire gli scopi di razza e la difesa degli altri razziati.





- Insisto su questo punto perchè non mi è del tutto chiaro. Ho capito il perchè dell'attuale apatia di Sael ed ho capito che con il Drago le cose cambierebbero a causa di nuovi scopi ed interessi, ma l'apatia si dissolverebbe? Rimane solo in parte? Come vorresti gestirla?


Per la prima parte ti direi di inserire il colore viola negli occhi sia del drago che della forma elfica, così che i due abbiano un punto in comune. Sulla seconda domanda è perché trovo interessante l’insieme del drago viola e il suo elemento mi piace molto, inoltre trovo una sorta di metafora nella vita di Sael, nato in mezzo una tempesta e cercando di sopravvivere schivando fulmini non comprendendo che forse doveva farli propri visto che sono parte della sua natura.





- Perfetto per gli occhi viola in forma elfica. E la seconda risposta, bella, poetica 😃


Sceglierei due segni particolari, due cicatrici che partono dal fondo della schiena e la percorrono fino alle spalle che richiamano l’attaccatura di due ali e sono di un colore viola. Il secondo sono le iridi degli occhi che appaiono di un viola molto scuro, quasi impercettibile con le attuali iridi nere.


- I segni particolari vanno bene, solo per le cicatrici la metterei giù che hanno un colore violaceo. Sai tipo il colore dei lividi?
Perchè viola viola mi sembra un tantino troppo.

-Cosa succede ad un drakaal che lotta fianco a fianco ad un fratello, se quest'ultimo viene ferito? C'è differenza se ad essere ferito è un drakaal della stessa stirpe ed uno di una stirpe diversa?

-Dici di Salion che è pura malvagità e che vuole sovrastare ogni cosa. Prenderebbe mai ordini da qualcuno? Se sì, perchè? Se no, perchè?

-Visto che Salion apparterrebbe alla Stirpe di Laegar, come pensi si approccerebbe alle altre due stirpi?

Per adesso ti lascio rispondere a queste domande.
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02/11/2022 22:39
 
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- Insisto su questo punto perchè non mi è del tutto chiaro. Ho capito il perchè dell'attuale apatia di Sael ed ho capito che con il Drago le cose cambierebbero a causa di nuovi scopi ed interessi, ma l'apatia si dissolverebbe? Rimane solo in parte? Come vorresti gestirla?





In verità io la vedo più come un percorso da fare, non mi immagino che una volta acquisito il drago allora Sael smette di essere apatico. Come detto e spiegato in precedenza, che Sael da qualcosa a Salion, anche in questo caso Salion trasmette un cambiamento in Sael, gli insegnerebbe che l’apatia non è vista di buon occhio in quanto è un disinteresse, e per la natura Draconica a cui appartiene non è un bene, perché sarebbe un pericolo per lui e per la sopravvivenza di tutti. Stessa cosa per l’apatia verso gli esseri mortali, Salion ha un rancore profondo verso gli esseri mortali e in particolare gli umani, che lui considera come i colpevoli della grande estinzione, in questo caso l’apatia non sarebbe tollerata al pari di un apprezzamento. Penso che sarebbe un particolare che scomparirebbe dopo un lungo percorso ovviamente ma il punto finale è quello.



- I segni particolari vanno bene, solo per le cicatrici la metterei giù che hanno un colore violaceo. Sai tipo il colore dei lividi? Perchè viola viola mi sembra un tantino troppo.



Va bene



-Cosa succede ad un drakaal che lotta fianco a fianco ad un fratello, se quest'ultimo viene ferito? C'è differenza se ad essere ferito è un drakaal della stessa stirpe ed uno di una stirpe diversa?



Dipende dalle ferite che quest’ultimo ha avuto, se perde dai 40 punti salute in sù il drakaal perderebbe la sua razionalità divenendo un pericolo anche per i suoi stessi alleati, pur di far cessare la minaccia entrerebbe in uno stato aggressivo e confuso. Non vi è alcuna differenza, anche se di stirpi diverse la razza è più importante di qualsiasi altro particolare.


-Dici di Salion che è pura malvagità e che vuole sovrastare ogni cosa. Prenderebbe mai ordini da qualcuno? Se sì, perchè? Se no, perchè?



Gli unici ordini che prenderebbe sarebbero solo da un altro drago, ritenuto da Salion l’unico che può guidare e gestire, ovviamente quest’ultimo non deve tradire le radici della razza. Non prenderebbe ordini da altri, che siano di razza aperta o razza chiusa, è un manipolatore e probabilmente farebbe credere di essere comandato ma farebbe in modo comunque di avere l’ultima parola, sa che esiste una sola ed unica razza che può comandare e non si piegherebbe mai e sarebbe pressoché impossibile vederlo cambiare idea.


-Visto che Salion apparterrebbe alla Stirpe di Laegar, come pensi si approccerebbe alle altre due stirpi?



Salion ama a dismisura i draghi qualsiasi siano la loro stirpe di appartenenza. 
Non vedrebbe gli altri draghi come esseri diversi, e per spiegarmi meglio voglio fare un esempio per le due stirpi:

Stirpe di Laech

la stirpe di Laech è forse quella più opposta a quella di Salion, la stirpe di Laech è più “amichevole” verso i mortali, non vedendoli come una reale minaccia e vigilando su di loro. 
Salion non giudicherebbe questa loro idea, sono draghi e sono esseri superiori. Probabilmente però sarebbe molto più protettivo verso un drago appartenente a quella stirpe, in quanto lui non non si fida dei mortali e preferirebbe esserci qualora essi dovessero ferire e/o tradire il fratello o la sorella, per difenderlo/a anche a costo della sua stessa vita. 


Stirpe di Laethe

Il discorso qui è più complesso, i draghi che appartengono a questa stirpe reagiscono con indifferenza verso i mortali, preferendo non immischiarsi in quanto hanno ricordo della grande estinzione. Si occupano dell’equilibrio tra tutte le creature, arrivando a prendere le difese dei mortali, se servisse, per preservare appunto questo equilibrio. Questo particolare potrebbe non essere condiviso da Salion, che vede il suo personale equilibrio nella dominazione completa di tutti gli esseri sotto i draghi. Probabilmente cercherebbe di convincere i propri fratelli e sorelle che i mortali non sanno cosa sia l’equilibrio e probabilmente adotterebbe la stessa protezione per i draghi appartenenti alla stirpe di Laech.


Insomma quello che voglio far capire è che un drago è un Drago indistintamente dalla sua stirpe avrà sempre la fiducia di Salion e la sua protezione in quanto vige una reale fratellanza e un amore incondizionato che è sopravvissuto per lunghi anni e rimane lì potente.
[Modificato da Sael 02/11/2022 22:45]
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03/11/2022 19:47
 
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Le tue risposte sono tutte corrette, sull'ultima domanda che riguarda l'amore fra diverse stirpi mi sento di sottolineare che è una visione personale. Non tanto per te che ho capito parlassi per la visione che hai di Salion, quanto magari per le persone che leggono e vorrebbero tentare la candidatura.
L'amore per gli altri draghi è incondizionato, sì, indipendentemente dalla stirpe. Qualcosa di viscerale che impedirebbe un uccisione ma non per questo devono essere obbligatoriamente tutti come figli dei fiori. Ci può stare, insomma, che un drago non abbia in simpatia un altro drago, per differenza di stirpi o solo caratteriale, ma questo non lo spingerà mai a volerne la morte, ecco.



Ora... qualche altra domanda.
- Hai scelto il drago del fulmine, a cosa è immune nello specifico?

- Come e quando useresti la trasformazione completa?

- Vorrei che mi facessi un paio di post in cui Sael subisce una provocazione. Qualsiasi tu voglia, qualcosa che ritiene inaccettabile. Il primo deve essere da Sael attuale, mezzelfo, il secondo da Sael drakaal.

- Vista la gilda a cui appartieni, indipendentemente dal fatto che vi sia un'altra drakaal dentro, pensi che la sua pozione all'interno cambierebbe? Perchè sì/no? E come prenderebbe Salion il fatto di dover rendere conto ad un capogilda e, magari, a qualcuno oltre esso che diventa superiore nel suo ramo?
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04/11/2022 14:36
 
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- Hai scelto il drago del fulmine, a cosa è immune nello specifico?





è immune ai danni dati dai fulmini e le ustioni derivate.



- Come e quando useresti la trasformazione completa?



Considerato quanto è importante la trasformazione completa Sael e quindi di conseguenza il player non la userebbero per situazioni futili come una litigata in locanda. Inoltre la trasformazione completa non la utilizzerei in situazione in cui diversi png o pg possono vederla. Di conseguenza le situazioni in cui userei la trasformazione sono in caso di gravissimo pericolo per il pg o razziati, in presenza di pg di cui si fida ciecamente o quando si trova in posti solitari. Per il come, invece, la trasformazione completa si ottiene dopo un turno. Non è dolorosa a livello fisico, dura in turni pari a livello del pg. In questo turno il corpo del Discendente lascia totale spazio al drago che finisce per manifestare tutta la sua maestosità fisica



- Vorrei che mi facessi un paio di post in cui Sael subisce una provocazione. Qualsiasi tu voglia, qualcosa che ritiene inaccettabile. Il primo deve essere da Sael attuale, mezzelfo, il secondo da Sael drakaal.



Sael mezzelfo
[Piazza] È abituato alle provocazioni, fino a quando rimangono sulla dialettica il mezzelfo non si scompone, chiaramente è molto riflessivo e preferisce evitare di mostrarsi in pubblico conscio che attirerebbe sguardi impropri su di lui. Se da un lato preferisce il continuo battibecco al vero scontro fisico non gradisce particolarmente che qualcuno provi un contatto fisico. La provocazione però va oltre e infatti lo sconosciuto, dopo aver provato a liquidarlo, cerca di prenderlo per la spalla, posando la mano e stringendola così da trattenerla. Il mezzosangue emette un sospiro e lascia che il movimento avvenga si volta trovandosi a tu per tu con il provocatore. [Schifoso pezzo di m***a.] un piccolo turpiloquio prima di agire, è sì riflessivo ma quello ha osato una cosa che non doveva fare, il piede destro avanza il sinistro da la spinta. Il bacino rimane fermo e abbastanza flessibile da mantenere il giusto equilibrio. Il busto velocemente si protrae all’indietro caricando un colpo o almeno cercando di farlo. Le spalle seguono il movimento e si incassano in una posizione ferma, le braccia rimangono piegate nei gomiti con i pugni chiusi. La testa si muove all’unisono seguendo una retta immaginaria dritta per dritta. Si inclina di qualche grado all’indietro e poi d’istinto scarica la forza accumulata, dritto per dritto e con il rapido movimento della schiena e del busto in avanti ripercorre tutta la distanza creatasi, braccia che rimangono ferme e testa che richiamata tenta di eseguire il colpo, rapido cerca di dargli una testata dritta sul naso, l’obiettivo è quello di renderlo innocuo e fargli perdere il vizio di andare a punzecchiare il cane o mezzelfo dormiente, rompendogli il setto nasale e magari mandarlo a terra. Rimane in silenzio, con la sola espressione del volto che esprime rabbia e cattiveria.


Sael Drakaal

[Piazza] Tenere a bada Salion non è facile, la sua personalità è piuttosto potente e cerca sempre bene o male di fare da padrone e reagire come reagirebbe lui in quel preciso istante. Sael non lo ha fatto apposta tendenzialmente non si ficca negli affari altrui ma questa volta vi è stato inglobato. La diplomazia bene o male lo ha sempre accompagnato anche quando era mezzelfo ma ora quello sconosciuto lo sta riempiendo di rimbrotti e dentro al suo petto sente un calore piuttosto potente. Nella mente di Sael compaio due grossi occhi viola che sembrano ipnotizzarlo, che sembrano trasmettergli un pensiero, di non piegare la testa, è Salion ovviamente che con la sua solita verve manipolatrice cerca di manipolare appunto i sentimenti del Mezzo, che ora avrebbe il comando e la facoltà di decidere. Decide che ha sorpassato il limite, il suo orgoglio non può essere colpito ancora, inaccettabile e il piano della dialettica è un punto che ha capito non funzionerebbe, bisogna tappargli la bocca. Salion probabilmente taglierebbe la lingua di quell’essere mortale che non sa stare al suo posto, Sael invece decide l’opzione meno violenta. Il piede destro avanza il sinistro da la spinta. Il bacino rimane fermo e abbastanza flessibile da mantenere il giusto equilibrio. Il busto velocemente si protrae verso destra effettuando una rotazione oraria massima per cercare di caricare il colpo. Spalle che si muovono e longitudinale seguono il resto del bacino. Braccio destro che si irrigidisce, dita che si stringono in un pugno e poggiano con forza sul palmo, non viene lasciato neanche uno spiraglio d’aria. Arto superiore che si alza e segue il movimento, sinistro invece che viene lasciato libero di seguire il resto del corpo. Gomito del braccio destro che si piega appieno. Busto che si riporta dritto per dritto, braccio che segue il movimento e gomito che si distende, in quel gesto c’è la rabbia di due personalità differenti che ora si sono trovate concordi, un pugno viene tentato da destra verso sinistra a cercare la guancia dello sconosciuto. Rabbia, violenza e puro istinto nel voler far male, nel volergli far sputare tutti i denti, non si insulta una personalità superiore, non da chi è figlio di chi ha voluto la prima grande estinzione.



- Vista la gilda a cui appartieni, indipendentemente dal fatto che vi sia un'altra drakaal dentro, pensi che la sua pozione all'interno cambierebbe? Perchè sì/no? E come prenderebbe Salion il fatto di dover rendere conto ad un capogilda e, magari, a qualcuno oltre esso che diventa superiore nel suo ramo?



La posizione cambierebbe nella parte caratteriale, nelle risposte precedenti ho parlato di come Salion doni parte della sua personalità a Sael, lui caratterizza il mezzelfo e questo si vedrebbe anche nel modo di porsi con i suoi sottoposti. Sael ha la consapevolezza di essere superiore, che la sua natura è portatrice di un’anima e di una creatura antica quanto il mondo conosciuto e questo gli dona quella punta d’orgoglio che si mostrerebbe con i propri sottoposti. Altri lati di sael invece rimarrebbero come la freddezza e la sua misteriosità, il suo modo di non scomporre mai la sua corazza come se dietro di essa vi è un qualcosa di enorme ma che è impossibile da scoprire, il lato calcolatore, nulla è mai lasciato al caso. Infine e ci tengo a precisarlo lotterebbe per un ruolo di rilievo, avendo Salion una personalità manipolatrice spingerebbe e scuoterebbe Sael nel cercare di primeggiare agli occhi di chi comanda per poter raggiungere alte cariche, così da poter, dalla sua posizione, manipolare e offrire il suo “aiuto” a chi sta sotto di lui così da renderlo utile ai suoi scopi, che in questo caso collimano con gli scopi della Loggia Nera, gilda dove staziona attualmente.

La seconda domanda è piuttosto complessa, lui renderà conto al capogilda fino a quando esso o essa rimarrà Drakaal, Salion non transigerebbe su quel punto, la testa deve essere di un parirazza perché è l’unico o l’unica che sa cosa fare, quando farlo e come farlo, il resto, e intendo razze chiuse, possono guadagnare il suo rispetto ma non il trattamento da pari a pari, in quanto lui vede solo in un drago l’attitudine a comandare. Per prendere ordini da un caporamo anche in questo caso la situazione sarebbe piuttosto complicata, deve essere un personaggio che è riuscito a guadagnare il suo rispetto, e comunque sarebbe difficile da fargli digerire la possibilità che qualcheduno prenda scelte e dia ordini al posto suo o di un drago. Ma potrebbe tollerarlo se a ordinare di ascoltare il caporamo fosse un altro parirazza, probabilmente sarebbe comunque molto sospettoso e avrebbe riserve nel fidarsi degli ordini impartiti, ma lottando e venendo a patti con la propria natura potrebbe provare a fare questo percorso.

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04/11/2022 19:07
 
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Sì, e di conseguenza all'elettricità statica.


Nella mente di Sael compaio due grossi occhi viola che sembrano ipnotizzarlo, che sembrano trasmettergli un pensiero, di non piegare la testa



So, so che voleva essere solo una metafora per rendere viva l'idea di Salion ma mi sento comunque di specificare che Salion è sempre lì. Non compare e non scompare, è lì, assieme a Sael, in ogni momento della sua vita. Può rimanere silente o può parlare al suo Discendente (ricordiamoci sempre di evitare i pensieri in azione offensivi da parte del Drago) ma sempre lì è. Quindi una metafora del genere è carina a livello interpretativo ma fondamentalmente errata.


Sinceramente, fatte queste due specifiche, non mi sento di dover continuare l'esame. Ti ho chiesto alcune cose per essere sicura che tu avessi compreso al 100% come va giocata. Quindi reputo la candidatura accettata. Se permetti vorrei dedicarmi io al tuo cambiorazza, da dividere in più quest, così da accompagnarti ongame nella conoscenza di Sael drakaal e della sua stirpe.
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04/11/2022 21:18
 
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So, so che voleva essere solo una metafora per rendere viva l'idea di Salion ma mi sento comunque di specificare che Salion è sempre lì. Non compare e non scompare, è lì, assieme a Sael, in ogni momento della sua vita. Può rimanere silente o può parlare al suo Discendente (ricordiamoci sempre di evitare i pensieri in azione offensivi da parte del Drago) ma sempre lì è. Quindi una metafora del genere è carina a livello interpretativo ma fondamentalmente errata.



Va bene, eviterò in futuro di utilizzare queste metafore. Ti ringrazio per la correzione e la spiegazione.


Sinceramente, fatte queste due specifiche, non mi sento di dover continuare l'esame. Ti ho chiesto alcune cose per essere sicura che tu avessi compreso al 100% come va giocata. Quindi reputo la candidatura accettata. Se permetti vorrei dedicarmi io al tuo cambiorazza, da dividere in più quest, così da accompagnarti ongame nella conoscenza di Sael drakaal e della sua stirpe.



Vorrei rivolgerti un mio personale ringraziamento, hai fatto un cambiamento alla razza radicale, migliorandola e rendendola a parer mio molto più appetibile rispetto a prima e creando uno spunto di gioco, che ho voluto cogliere. Mi hai seguito passo dopo passo in tutte le mie domande, mi hai fatto comprendere appieno la razza e mi hai permesso di arrivare fino a questo punto. Spero di non deludere le possibili aspettative che si verranno a creare. Per me sarebbe un piacere e un onore farmi seguire da te per il mio cambio razza. Ci si trova in On :)
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10/11/2022 22:48
 
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Cambiorazza effettuato, benvenuto!
Ti prego di inserire la scheda del tuo drago nell'apposita sezione in forum. Chiudo la discussione.
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Candidatura Sael (3 messaggi, agg.: 23/10/2022 18:17)

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