Sono sostanzialmente d' accordo.
Conosco bene l' effetto " età dell' oro " e non lo condivido.
Ogni generazione ha il suo tempo, e le sue opportunità, che magari saranno disattese, succede anche questo, spesso.
I vari " si stava meglio quando si stava peggio " ( palese idiozia ) e versioni simili infastidiscono anche me.
Quello che non mi piace, è proprio il confronto, dal quale è sottointeso a priori che usciranno vincenti le proprie esperienze passate, e solamente quelle.
Quando ero giovnissimo, ero tempestato dalle perle di saggezza ( ?? ) dei cosiddetti maturi, che tante volte non lo erano poi così tanto, che ci tenevano a fare il confronto fra il presente ed i " bei tempi andati ".
Il film da cui viene il breve monologo, è con ogni evidenza un prodotto mediocre.
L' enfasi con la quale il personaggio parla del passato comune, è relativa a quello.
Ed ovviamente, io non ho certo inteso sostenerla, quella retorica.
Come sempre, parlavo del ricordo personale.
Al di la della forma, in ogni caso viene evocato il tempo in cui prevalevano le immagini in bianco e nero.
Per le persone nate dopo, che pure le hanno viste anche loro quelle vecchie immagini, quel periodo e con questa caratteristica dominante, sarebbe stato assai appariscente.
Ognuno ha il suo tempo, anche quello presente continua ad esserlo per noi.
Sappiamo pure bene, quanto il ricordo migliora le cose passate.
Per fortuna.
[Modificato da (1960) 29/07/2022 15:21]
"Nessuno ci manderà via da quasta casa"
("The others")