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I SETTANTA ANNI DI GEREMIA

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2022 22:37
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06/08/2022 18:34
 
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Una cosa che mi piace dell'ebraismo è che non ci sono catene. A parte pochi punti obbligatori come la fede nel monoteismo, nella venuta del messia e della resurrezione dei morti, ogni rabbino può esprimere liberamente la propria opinione senza conseguenze. Anche un ebreo a parte i principali punti di fede è libero di esprimere la propria opinione senza conseguenze.
L'ebraismo è confronto e dal confronto costruttivo si apprende e si metteno a confronto varie interpretazioni. Questi confronti ad un certo punto della storia sono stati raccolti per iscritto nel Talmud.

Zadoch Kahn fu un rabbino del 1800. Giustamente ebbe la sua opinione che va rispettata (rispettare non vuol dire condividerla per forza, ma lasciare libera quella persona di credere così), ma ci furono e ci sono anche tanti altri rabbini che ebbero e che hanno opinioni contrarie.

Io dico questo: rispetto Zadoch Kahn, però la posizione di questo rabbino del 19°secolo come può essere presa più in considerazione di un rabbino ebreo del I° secolo dc?
La posizione di Zadoch Kahn pur rispettabile non è la posizione della maggioranza rabbinica dei primi secoli e anche dell'ebraismo odierno.

Come io intendo 2 cronache 36,20-21? Questa è una possibile traduzione

E portò via a Babilonia coloro che sfuggirono dalla spada e divennero servitori di lui e dei suoi figli finche cominciò a regnare il regno di Persia per adempiere la parola di Yhwh per bocca di Geremia mentre la terra godette i suoi sabati. Tutti i giorni che il paese rimase desolato osservò il sabato per completare 70 anni.

Cominciamo a dire qualcosa sul versetto 20. La preposizione lamed davanti ad un sostantivo può essere a volte l'abbreviazione di altre preposizione come על "al" (su, sopra, circa, riguardo), אל "el"(a, verso,dentro), של "shel" (di). In 2 cronache 36,20 abbiamo אל בבל "el Babel" che significa "a Babilonia". In 2 cronache 36,20 si dice che Nabucodonosor PORTÒ VIA prigionieri. Il verbo è un verbo di MOVIMENTO e pertanto אל בבל significa a Babilonia come MOTO A LUOGO.
Si può dire la stessa cosa di לבבל "le Babel" in Geremia 29,10? No. La traduzione אל בבל "el Babel" "A Babilonia" non autorizza a dare il medesimo senso a Geremia 29,10 perché in Geremia 29,10 non c'è l'idea di un movimento. Al massimo si può rendere "A Babilonia" nel senso di complemento di termine "a lei", oppure "a Babilonia" nel senso di "riguardo a Babilonia", ma non il moto a luogo ne lo stato in luogo.

Sempre al versetto 20 viene detto che "divennero" servitori suoi. Quel "divennero" prova che gli i 70 anni iniziarono da quel momento? No, non lo prova perché i 70 anni furono un tempo concesso da Dio a Babilonia per sottomettere e devastare i popoli.
La sottomissione di una nazione a Babilonia poteva avvenire in due modi: riconoscendo umilmente la supremazia babilonese pagandone il tributo evitando in questo modo la devastazione; oppure venire devastati ed essere sottomessi con la forza perché in precedenza non si riconosceva la supremazia babilonese.
70 anni erano la DURATA del PERMESSO concesso da Dio per compiere tutto questo alle nazioni, ma la conquista effettiva delle nazioni poteva avvenire ed avvenne IN TEMPI DIFFERENTI sempre all'interno di quei 70 anni concessi da Dio.

Piccolo esempio: prendiamo la cronologia stessa della torre di Guardia. Nessun tdg si sognerebbe di dire mai che l'Egitto e Tiro furono sottomesse e devastate effettivamente dai babilonesi nel 607ac e per 70 anni completi. La sottomissione e la devastazione durarono effettivamente meno di 70 anni per queste nazioni straniere eppure la scrittura applica i 70 anni anche a loro. QUESTO SIGNIFICA CHE BISOGNA DISTINGUERE DUE COSE: Il tempo di effettiva conquista militare delle nazioni da parte dei babilonesi dal tempo concesso e permesso da Dio per soggiogare e devastare tutte le nazioni. Nel primo caso gli anni variano a seconda delle Nazioni perché Babilonia le sottomise in tempi diversi; nel secondo caso i 70 anni sono gli stessi per tutte le nazioni Giuda compresa perché Dio aveva dato ai babilonesi l'autorità di conquistare tutte le nazioni all'inizio di quei 70 anni. SE NON SI HA BENE IN MENTE QUESTO CONCETTO È INUTILE.
La terra di Giuda come tutte le nazioni furono date a Babilonia all'inizio di quei 70 anni anche se effettivamente Babilonia non le conquistò tutte in una sola volta all'inizio di quel tempo. Il Regno di Giuda attraversò diverse fasi: fu sottomessa sotto Joakim ma poi si ribellò, poi con Sedecia fu di nuovo serva e infine si ribello di nuovo PER ESSERE ASSOGGETTATA DI NUOVO. Tutte le varie fasi di sottomissione, ribellione, sottomissione, ribellione e sottomissione avvennero tutte nell'arco di quei 70 anni concessi a Babilonia (N.B: "A lei"-complemento di termine, non stato in luogo). Pertanto quando in 2 cronache 36,20 si dice che "divennero" servi suoi ed dei suoi figli si fa riferimento non all'inizio dei 70 anni di servitù per Giuda e tutte le nazioni (cioè il tempo di autorità concesso da Dio al Regno babilonese), ma al momento in cui Babilonia assoggettò definitivamente gli ebrei con forza e li portarono via. Giuda non poteva certo scampare al giudizio di Dio e prima o poi DOVEVA ESSERE CONQUISTATA anch'essa DURANTE quei 70 anni. DEL RESTO LA SERVITÙ DI GIUDA NON POTEVA INIZIARE DOPO QUELLA DI ASCALONA CHE INIZIÒ NEL PRIMO ANNO DI NABUCODONOSOR.

Sempre al versetto 20 viene detto: divennero servitori "suoi+ e dei suoi figli finché cominciarono a regnare i reali di Persia";+ 21 per adempiere la parola di Geova per bocca di Geremia,

Qual'è questa parola di YHWH detta tramite Geremia che si adempi?
Il fatto che vengono menzionati i figli di Nabucodonosor potrebbe far pensare a Geremia 27,7 ma li il profeta stava parlando alle nazioni straniere. Invece il cronista qui sta parlando dei giudei e quindi il riferimento deve essere Geremia 25,11-14. La profezia infatti dice che Giuda e le nazioni dovevano servire Babilonia fino a quando re potenti avrebbero ridotto in schiavitù i caldei, cosa che il cronista individua nella conquista Persiana di Babilonia attraverso il Regno dei medi.
Inoltre il profeta Geremia non menziona espressamente da nessuna parte nel suo libro "mentre il paese godrà i suoi sabati, tutti i giorni della desolazione osserverà il sabato." Questa clausola appartiene al Levitico e il cronista la applica per far capire che si era avverato ciò che era scritto nel Levitico, che in caso di infedeltà il popolo sarebbe stato estromesso dalla terra di Israele. Geremia si limita solo a parlare di desolazione e di servitù per 70 anni ma la clausola sul sabato la fa il cronista.

Il versetto 21 si chiude con "per completare 70 anni". Cosa intende qui il cronista?
Il cronista ebreo sapeva bene che i 70 anni di Geremia 25,11 erano un periodo di tempo dove Dio aveva dato l'AUTORITA all'Impero babilonese di sottomettere tutta la terra ed eventualmente devastarla. Questo è evidente da tutto il contesto del capitolo 25.
Il cronista sapeva pure che la servitù di Ascalona era iniziata ben prima della distruzione totale del tempio e pertanto la servitù di Giuda non poteva iniziare dopo quella di Ascalona. Il profeta Geremia infatti nella parte finale del libro pronunciò un giudizio contro Ascalona e gli ebrei dovettero necessariamente vederne l'adempimento altrimenti la profezia non serviva a nulla.
Il cronista sapeva anche che il dominio babilonese sulla terra di Giuda aveva delle conseguenze negative per il paese di Giuda. C'è quindi un legame stretto tra il tempo CONCESSO da Dio all'Impero babilonese per sottomettere e/o devastare tutte le nazioni e la condizione della terra di Giuda. Il dominio babilonese aveva un influenza diretta sulla terra di Giuda e quel tempo CONCESSO all'impero babilonese era infatti un TEMPO DI PUNIZIONE E DI GIUDIZIO per tutti Giuda compreso.

DETTO IN PAROLE PIÙ SEMPLICI: il cronista sta dicendo che LA TERRA DI GIUDA, A PARTIRE DAL 19°ANNO DI NABUCODONOSOR, DOVEVA RIMANERE IN UNO STATO DI RIPOSO IN MODO DA COMPLETARE IL TEMPO STABILITO (70 ANNI) DA DIO PER GIUDICARE/PUNIRE LE NAZIONI ATTRAVERSO IL REGNO BABILONESE e che LA DESOLAZIONE DI GIUDA NON SAREBBE FINITA PRIMA DEL ROVESCIAMENTO DI BABILONIA AL TEMPO STABILITO PER ESSA (70 ANNI).
QUESTI 70 ANNI INIZIARONO CON LA CONQUISTA DELL'ASSIRIA DOVE BABILONIA DIVENNE LA POTENZA N.1 E DURARONO FINO ALLA SUA CADUTA. La desolazione non poteva finire prima di questo termine e la terra doveva riposare per completare il tempo concesso a Babilonia.

Ecco spiegato nei dettagli 2 cronache 36,20-21.

Un altra considerazione. Quanto tempo passò dall'esilio di Ieconia al primo anno di Ciro di Persia? 62 anni come si evince anche da Daniele 9,24-27. SECONDO VOI PERCHÉ VIENE MENZIONATA L'ETA DI DARIO IL MEDO QUANDO PRESE IL REGNO A BABILONIA? IL MOTIVO È UNO SOLO: PERCHÉ GLI EVENTI DELL'ESILIO SONO LEGATI ALLA PROFEZIA DI DANIELE 9,24-27 PER VIA DEL NUMERO 62. La Bibbia non cita numeri a casaccio e quello fu l'unico caso biblico dove fu menzionata l'età di un re straniero quando prese il Regno su un paese straniero. Non può essere un caso, il testo ci vuole comunicare qualcosa.

Dall'uscita della parola sul ritorno di Geremia 29,10 e sulla ricostruzione di Geremia 30,10 NELL'ANNO OTTAVO DI NABUCODONOSOR (1+7) fino a messia condottiero, CIOÈ FINO ALL'EDITTO DI CIRO NEL SUO PRIMO ANNO DI REGNO SU BABILONIA (il secondo contando anche l'anno di ascesa) sono 62 settantesimi cioè 62 anni su 70.

Infatti 598-536=62 anni!

62 anni sabbatici corrispondono anche a 390 anni! Quello fu il periodo di INIQUITÀ PER TUTTA LA NAZIONE DEGLI EBREI.

Infatti un giubileo dura 50 anni. Su 50 anni abbiamo 7 anni sabbatici più un 1 anno sabbatico corrispondente al Giubileo. Ogni 50 anni pertanto sono 8 anni di riposo. 7 GIUBILEI corrispondono a 350 anni pertanto 8x7=56. RIMANGONO 40 ANNI (399-350) che sono contemporanei agli ultimi 40 anni dei 390 anni e che corrispondono anche ai 40 anni di ammonimenti del Profeta Geremia verso Giuda. 40 anni/7= 5,71 anni e quindi CIRCA 6 ANNI perche una parte di anno equivale ad un anno intero.

SOMMANDO 56 ANNI (per fare 350 anni) e CIRCA 6 ANNI (per fare 40 anni) sono CIRCA 62 ANNI CHE È PROPRIO IL TEMPO DALL'ESILIO DI IECONIA FINO AL PERMESSO DI CIRO DI TORNARE E RICOSTRUIRE.

Quando Geremia scrisse la lettera di Geremia 29,10 A CHI LA MANDÒ? La mandò agli esiliati del tempo di Iochin? Il loro esilio non poteva durare più di 62 anni pari a 390 anni di iniquità e la durata del loro esilio di 62 anni era vincolato alla durata dei 70 anni di Babilonia PERCHÉ NON POTEVANO TORNARE A CASA PRIMA DELLA CADUTA DEL REGNO BABILONESE AL TERMINE DEI 70 ANNI PROFETIZZATI DA GEREMIA 25,11-12, GEREMIA 27,7
E DANIELE 5,26. Che i 70 anni di Geremia 29,10 sono DI/PER Babilonia si capisce anche dal fatto che quando il tempio venne completamente distrutto nel 587ac gli ebrei ebbero ancora la possibilità di abitare il paese di Giuda. Loro potevano ascoltare Geremia e anziché rifugiarsi in Egitto potevano rimanere in Giudea rimanendo sottomessi a Babilonia fino alla sua caduta. E in tal caso gli esiliati dell'8°anno di Nabucodonosor non potevano ritornare a casa prima della caduta di Babilonia.

Un altro piccolo esilio avvenne nel 605 AC ed era quello di Daniele, ma in quell'occasione IL RE non fu deportato. Nel 598 fu deportato il re e pertanto 598 anni più 62 fanno 536. I 62 anni che corrispondono a 390 anni di iniquità e ai 62 anni di Daniele 9,24-27.
[Modificato da ארמאנדו אלבנו 06/08/2022 18:58]
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