Be', gli effetti della vecchiaia li manifesto io, allora, perchè di " Il Tesoro delle Tredici Case " non mi ricordo proprio nulla.
Magari Gimmy ne conserva qualche ricordo, a meno che si tratti del solito sfasamento temporale, e quella serie precede lui anche, in termini di compleanno intendo dire.
Dopo provo a cercare in rete, magari si tratta di uno altro caso di eliminazione dagli archivi ( damnatio memoriae televisiva ? ).
Anche questa è una possibile spiegazione.
Altre serie che invece sono rimaste nella memoria collettiva, forse non le seguivo sistematicamente, ma guardando la televisione nei pomeriggi di un' altra vita, capitava di inciamparci.
" Pippi Calzelunghe " è impossibile da dimenticare anche perchè ancora passa e ripassa dopo più di mezzo secolo.
"Vacanze all'isola dei gabbiani", anche quella serie non appassionava molto, forse perchè mi raccontava un mondo che poteva risultare leggermente alieno, quello scandinavo anni '60, è rappresentata da qualche sprazzo, la canzoncina dei titoli di testa, l' ambientazione vacanzifera con famiglia svedese media che vive normalmente nella grande città, e durante l' estate si sposta nel piccolo centro insulare.
A dire il vero, adesso mi torna in mente anche un' altra produzione svedese della quale avevo parlato, parecchi anni fa oramai, con Gimmy e sul forum originale.
Era " Vacanze nei mari del sud ", addirittura di inizio anni '60, dove la famiglia tipo svedese, nonna litigiosa compresa, finiva in polinesia francese.
Per circoscrivere il nebuloso ricordo dai miei quattro-coinque anni, avevo dovuto chiedere lumi ad una persona direttamente in svezia, e seguendo le indicazioni ero riuscito ad arrivare a qualche brandello di filmato in lingua originale, su youtube.
Non solo scandinavia, comunque, dalla seconda metà degli anni '60 mi arrivano anche i ricordi televisivi dell' europa separata.
Qualche produzione dai paesi dell' est, un certo numero dalla yugoslavia, ma anche da altre delle nazioni
di la dal muro.
Restando nel vago consentito dalla memoria, ricordo una serie di telefilm, ogni episodio era autoconclusivo, dove il protagonista-narratore era un ragazzino della scuola elementare, e con un protagonista minore, leggermente più grande, che possedeva una moto forse, non sono sicuro, con sidecar ( dallo stile decisamente CCCP ) e che lui curava quasi maniacalmente.
Si trattava certamente di una produzione cecoslovacca, perchè in un episodio, compariva un personaggio minore che veniva chiamato " il Praghese ".
Spremendo di più il cervello, se ne uscirebbe qualche telefilm made in west germany, quello con il ragazzo ( Till ? ) che ad ora fissa andava a colloquio con suo padre, e gli raccontava quello che gli era capitato durante la giornata.
Trovavo già allora un po' demenziale, senza ancora sapere bene cosa significasse " demenziale ", la ...liturgia che introduceva all' incontro fra padre e figlio, sempre le stesse parole pronunciate con enfasi.
"Nessuno ci manderà via da quasta casa"
("The others")