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Libro dei SALMI - solo poesie?

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2022 20:36
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02/05/2022 11:59
 
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Alcuni pensano che il libro biblico dei salmi sia una sorta di raccolta di poesie.. come si è espresso recentemente un tente del forum...
Indubbiamente ha contenuti poetici ma indicativamente cosa contiene davvero questo libro?

una breve spiegazione sottoforma di lavagna animata ne fa un riassunto...


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02/05/2022 12:53
 
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Re:
Giandujotta.50, 02/05/2022 11:59:


Alcuni pensano che il libro biblico dei salmi sia una sorta di raccolta di poesie.. come si è espresso recentemente un tente del forum...
Indubbiamente ha contenuti poetici ma indicativamente cosa contiene davvero questo libro?

una breve spiegazione sottoforma di lavagna animata ne fa un riassunto...


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Alcuni utenti ?

Io ho detto che contiene "anche" delle poesie.... che ovviamente non ha senso dire di orgine ispirata e quindi "divina"; altrimenti ogni poeta della storia umana sarebbe "ispirato da Dio".

-------------------------
Si Deus est, unde malum ?
02/05/2022 13:14
 
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Re: Re:
marco da fleed (UWhK210225), 02/05/2022 12:53:


Alcuni utenti ?
Io ho detto che contiene "anche" delle poesie.... che ovviamente non ha senso dire di orgine ispirata e quindi "divina"; altrimenti ogni poeta della storia umana sarebbe "ispirato da Dio".


Marco,
i libri dei Salmi sono ritenuti "ispirati da Dio" non perché un dato poeta si è svegliato ed ha dichiarato di essere ispitato dal cielo a scrivere.
Questo è vero nel caso del re Davide, autore di molti dei Salmi riportati nella collezione (si sa, era anche poeta, musicista e compositore...) come risulta dalla sua dichiarazione:
“Lo spirito di Geova parlò mediante me, e la sua parola fu sulla mia lingua”. (2 Sa 23:2)

Molti autori del NT hanno riconosciuto l'ispirazione dei libri dei Salmi (Pietro in At 1:15, 16; Paolo in Eb 3:7, 8; 4:7; vari cristiani del I secolo in At 4:23-25) .

Ma è sopratutto Gesù che, citandoli, lascia una vigorosa testimonianza circa l'attendibilità dei Salmi (Lu 20:41-44; 22:44).

Detto questo, i Salmi sono in perfetta armonia con tutti gli altri libri della Bibbia, e potremmo citare decine e decine di esempi senza trovare un solo passo che sia in contraddizione col resto delle Scritture.

Cita un qualunque poeta della storia che abbia sostenuto di essere "ispirato da Dio" e che abbia prodotto un'opera con le stesse "credenziali" appena citate.
02/05/2022 13:27
 
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Re: Re:
marco da fleed (UWhK210225), 02/05/2022 12:53:




Alcuni utenti ?

Io ho detto che contiene "anche" delle poesie.... che ovviamente non ha senso dire di orgine ispirata e quindi "divina"; altrimenti ogni poeta della storia umana sarebbe "ispirato da Dio".





veramente ho scritto 'un utente'
infatti tu avevi scritto:
marco da fleed (UWhK210225), 29/04/2022 15:28:



mr. Le Bon, quella che chiami parola di Dio contiene un sacco di cose...per esempio delle "poesie" ( Salmi ), che non c'entrano niente con Dio e la sua volontà.
[.......]



così ho pensato di fare cosa gradita inserire la lavagna animata che spiega a grandi linee il contenuto dei salmi...
non possiamo sapere tutto...ma possiamo informarci...
e ora i lettori meno informati sanno che i salmi (che sono anche canti di lode a Dio) sono altro che poesie...

02/05/2022 20:35
 
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Il libro dei Salmi, un rimedio per il cuore

IL LIBRO dei Salmi costituiva la raccolta di poesie e canti dell’antica nazione ebraica. Le sue liriche erano musicate e impiegate nell’adorazione di Geova al tempio di Gerusalemme, ma erano anche i canti principali nelle case e nel cuore dei singoli israeliti. La poesia non si basava sulla rima, né interamente sulla metrica. Spesso si serviva di parallelismi, che esprimevano il pensiero a volte con sinonimi, a volte con contrasti. Questo consentiva alla mente e allo spirito del lettore di seguire scorrevolmente il pensiero, comprendendolo molto meglio e facendolo proprio. L’effetto ripetitivo, unito al cambiamento di espressione, dava enfasi alle verità dichiarate, evidenziandole nel contempo in maniera più piena e più chiara. Notate i seguenti esempi delle migliaia che si potrebbero citare:

“La legge di Geova è perfetta, ridona l’anima.

Il rammemoratore di Geova è degno di fede, rende saggio l’inesperto”. — Sal. 19:7.

“Il malvagio prende a prestito e non ripaga,

Ma il giusto mostra favore e fa doni”. — Sal. 37:21.

“Se io devo camminare in mezzo all’angustia, tu mi conserverai in vita.

A causa dell’ira dei miei nemici stenderai la tua mano,

E la tua destra mi salverà”. — Sal. 138:7.

I Salmi mirano al cuore. La profonda influenza che esercitano è dovuta al fatto che, attraverso i Salmi, Dio mette a nudo il cuore umano, toccandone tutte le corde. Amore, gioia, estasi, lode, dolore, scoraggiamento, pentimento, speranza: il lettore riesce a identificarsi in ognuna di esse. La depressione dovuta alla malattia, l’accanita ostilità da parte di compagni, la delusione per il tradimento di un amico fidato, il senso di abbattimento e il timore di Dio dopo aver peccato, l’esultanza dovuta alla consapevolezza di essere stati perdonati: queste e mille altre emozioni determinate dalle vicissitudini della vita vengono non solo lette, ma soprattutto sentite dal lettore.

Per queste ragioni i Salmi sono parte integrale e indispensabile della Parola di Dio, che può rendere l’uomo di Dio “pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona”. (2 Tim. 3:16, 17) Il libro parla realisticamente della natura umana e dà conforto al lettore per ogni problema umano, ponendo i Salmi al di fuori del tempo, così validi oggi come lo erano migliaia di anni fa.

LA GLORIA E LA MAESTÀ DI DIO

I Salmi esprimono vigorosamente gli attributi di Dio, la sua gloria e la sua perfezione. Descrivono in modo meraviglioso la bellezza dell’eternità, della maestà e dell’onnipotenza di Geova. I tre brevi brani che seguono ce ne danno un’idea:

“O Geova, tu stesso hai mostrato d’essere per noi una reale dimora

Di generazione in generazione.

Prima che i monti stessi nascessero,

O che tu generassi come con dolori di parto la terra e il paese produttivo,

Fin da tempo indefinito a tempo indefinito tu sei Dio. . . .

Poiché mille anni sono ai tuoi occhi come ieri quando è passato,

E come una veglia durante la notte”. — Sal. 90:1-4.

“Molto tempo fa gettasti le fondamenta della stessa terra,

E i cieli sono l’opera delle tue mani.

Essi stessi periranno, ma tu stesso continuerai a stare;

E proprio come un vestito essi si consumeranno tutti.

Proprio come una veste tu li sostituirai, e finiranno il loro turno.

Ma tu sei lo stesso, e i tuoi propri anni non saranno completati”. — Sal. 102:25-27.

“Nuvole e fitta oscurità gli sono tutto intorno;

Giustizia e giudizio sono lo stabilito luogo del suo trono.

Dinanzi a lui va un medesimo fuoco,

Ed esso consuma i suoi avversari tutto intorno.

I suoi lampi illuminano il paese produttivo;

La terra vide e fu in penosi dolori.

I monti stessi si struggevano proprio come la cera a motivo di Geova,

A motivo del Signore dell’intera terra”. — Sal. 97:2-5.

I Salmi sono anche permeati della stretta relazione esistente fra Dio e il suo popolo, come dimostrano i seguenti sottotitoli:

AMOREVOLE CURA PER IL SUO POPOLO

“Perché tu dicesti: ‘Geova è il mio rifugio’,

Hai fatto dell’Altissimo stesso la tua dimora;

Non ti accadrà nessuna calamità,

E nemmeno una piaga si avvicinerà alla tua tenda.

Poiché egli darà ai suoi propri angeli un comando riguardo a te,

Di guardarti in tutte le tue vie.

Sulle loro mani ti porteranno,

Affinché tu non urti il piede contro una pietra”. — Sal. 91:9-12.

LA SUA MISERICORDIA

“Come il padre mostra misericordia ai suoi figli,

Geova ha mostrato misericordia a quelli che lo temono.

Poiché egli stesso conosce bene come siamo formati,

Ricordando che siamo polvere”. — Sal. 103:13, 14.

“Se tu guardassi gli errori, o Iah,

O Geova, chi starebbe?

Poiché presso di te è il vero perdono,

Onde tu sia temuto.

Io ho sperato, o Geova, la mia anima ha sperato,

E la sua parola ho aspettato”. — Sal. 130:3-5.

LA PECCAMINOSITÀ DELL’UOMO E IL BISOGNO DI PENTIMENTO E DI PERDONO

“Non entrare in giudizio col tuo servitore;

Poiché dinanzi a te nessun vivente può esser giusto”. — Sal. 143:2.

“O Geova, non mi riprendere nella tua indignazione,

Non mi correggere nel tuo furore.

Poiché le tue proprie frecce si sono profondamente confitte in me,

E su di me è scesa la tua mano.

Non c’è nella mia carne alcun punto sano a causa della tua denuncia.

Non c’è pace nelle mie ossa a motivo del mio peccato.

Poiché i miei propri errori son passati sulla mia testa;

Come pesante carico sono troppo pesanti per me.

Le mie ferite son divenute fetide, sono venute a suppurazione,

A causa della mia stoltezza.

Sono sconcertato, mi sono inchinato in misura estrema;

Tutto il giorno sono andato in giro con tristezza”. — Sal. 38:1-6.

“Ecco, con errore fui dato alla luce con dolori di parto,

E mia madre mi concepì nel peccato”.

“Possa tu purificarmi dal peccato con issopo, affinché io sia puro;

Possa tu lavarmi, affinché io divenga perfino più bianco della neve”.

“Nascondi la tua faccia dai miei peccati,

E cancella pure tutti i miei errori” — Sal. 51:5, 7, 9.

“Felice è colui la cui rivolta è perdonata, il cui peccato è coperto.

Felice è l’uomo al quale Geova non attribuisce errore,

E nel cui spirito non è inganno. . . .

Infine ti confessai il mio peccato e non nascosi il mio errore.

Dissi: ‘Farò confessione delle mie trasgressioni a Geova’.

E tu stesso perdonasti l’errore dei miei peccati”. — Sal. 32:1-5.

SPERANZA E FIDUCIA IN DIO

“Benedetto sia Geova, che ogni giorno porta il carico per noi,

Il vero Dio della nostra salvezza.

Sela.

Il vero Dio e per noi un Dio di atti di salvezza;

E a Geova il Sovrano Signore appartengono le vie [per uscire] dalla morte”. — Sal. 68:19, 20.

“Chi ho io nei cieli?

E oltre a te non ho effettivamente altro diletto sulla terra.

Il mio organismo e il mio cuore son venuti meno.

Dio è la roccia del mio cuore e la mia parte a tempo indefinito.

Poiché, ecco, i medesimi che si allontanano da te periranno.

Per certo ridurrai al silenzio ognuno che ti lascia in maniera immorale.

Ma in quanto a me, avvicinarmi a Dio è bene per me.

Nel Sovrano Signore Geova ho posto il mio rifugio,

Per dichiarare tutte le tue opere”. — Sal. 73:25-28.

“Ho confidato in Dio. Non avrò timore.

Che mi può fare l’uomo terreno?” — Sal. 56:11.

“Poiché questo Dio è il nostro Dio a tempo indefinito, sì, per sempre.

Egli stesso ci condurrà finché morremo”. — Sal. 48:14



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02/05/2022 20:36
 
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IL REGNO MESSIANICO

I Salmi parlano molto di Cristo Gesù e del regno messianico, non menzionando Gesù per nome, ma facendocene una descrizione, particolarmente come re glorioso che governerà la terra in pace e giustizia. Alcuni salmi sembrano profetizzare direttamente riguardo al Messia, ad esempio i Salmi 2 e 110. In molti casi altri salmi parlano del Messia non direttamente, ma in modo tipico e figurato. Cioè il salmista aveva in mente i propri problemi o gli affari nazionali, e quello che disse ebbe un’applicazione diretta al suo tempo. Ma in linea di principio, o come secondo, completo e finale adempimento, ciò che disse fu applicato a Cristo dagli scrittori delle Scritture Greche Cristiane. È molto probabile che il salmista non avesse sempre in mente il Messia e che non comprendesse pienamente l’applicazione tipica o figurata, in quanto, come dice l’apostolo Pietro, i profeti non comprendevano pienamente il significato di tutto ciò’ che profetizzavano. — 1 Piet. 1:10-12.

Ne abbiamo un esempio in Salmo 102:25-27, citato prima. Il primo versetto del salmo mostra che il salmista stava parlando a Geova. Ma in Ebrei 1:10-12 l’apostolo Paolo attribuisce quelle qualità a Gesù Cristo, perché Gesù è colui che Dio impiegò nel creare e al quale ha affidato ogni autorità “in cielo e sulla terra”. (Matt. 28:18; Col. 1:15-17) Gesù ci rappresenta pienamente Dio in tutte le sue qualità e azioni.

Il Salmo 22, attribuito a Davide, narra, in parte con linguaggio figurato, alcune delle sofferenze di Cristo. (Confronta Salmo 22:1 con Marco 15:34; confronta pure l’intero salmo col racconto dei quattro vangeli sul processo di Gesù e sulla sua morte al palo). La descrizione degli avvenimenti è espressa in modo da avere un adempimento maggiore nella vita di Cristo.

Comunque, i salmisti dovettero avere una certa comprensione del fatto che i loro scritti si applicavano al Messia. Quando Davide scrisse il Salmo 16, fu ispirato a profetizzare circa il Messia, la cui anima non sarebbe stata abbandonata per sempre nello Sceol o Ades (la tomba), né la sua carne sepolta avrebbe subito la completa corruzione. (Atti 2:31, Diodati, Nardoni, Versione Riveduta) In un modo corrispondente, l’apostolo Pietro, parlando a migliaia di giudei il giorno della Pentecoste, indicò che quelle parole si riferivano al Messia, dicendo: “Perciò, perché [Davide] era profeta e sapeva che Dio gli aveva promesso con giuramento che avrebbe posto uno del frutto dei suoi lombi sul suo trono, vide in anticipo e parlò della risurrezione del Cristo, che non fu abbandonato nell’Ades [ebraico, Sceol] e che la sua carne non vide la corruzione”. — Atti 2:30, 31.

Dinanzi ai giudei radunati, che riconoscevano pienamente l’ispirazione dei Salmi, Pietro impiegò molto efficacemente questo argomento, insieme al Salmo messianico 110, per dimostrare che vi si faceva riferimento al Cristo e che questi era stato risuscitato dall’Ades (Sceol). Disse che Davide stesso era morto ed era stato sepolto, e che la sua tomba era fino a quel giorno fra i giudei come prova di quel fatto. Sapevano che egli era andato nello Sceol, o Ades, e che la sua carne in effetti aveva visto la corruzione, la decomposizione. Compresero quindi che Davide non stava parlando di sé. Perciò, stando così le cose, ed essendo Davide un profeta, egli stava parlando di uno dei suoi discendenti cui sarebbe capitata una cosa del genere. La prova costituita dagli avvenimenti relativi alla morte e risurrezione di Gesù era inoltre disponibile ai giudei proprio in quel tempo, dimostrando chiaramente che Davide stava profeticamente parlando di Cristo, discendente di Davide. (1 Piet. 1:10-12) Questo argomento ebbe un potente effetto sui giudei che ascoltarono il discorso di Pietro. — Atti 2:29-36.

Sotto ogni aspetto i Salmi esaltano Dio e suo Figlio e ci aiutano a conoscere meglio coloro dei quali è detto: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giov. 17:3) I Salmi descrivono i problemi comuni a tutto il genere umano e ci mostrano come pregare sia in tempi felici che in tempi difficoltosi. Non importa quale problema abbiamo, c’è qualche salmo che ci aiuta come un balsamo che lenisce le pene del cuore.

L’apostolo Paolo parlò del bisogno di aiuto in relazione alla preghiera, dicendo: “Non conosciamo ciò che dobbiamo pregare secondo che abbiamo bisogno”. (Rom. 8:26) Questo capita spesso a ogni cristiano. Molte volte possiamo ricevere dal libro dei Salmi l’aiuto necessario per esprimere a Dio i nostri più intimi pensieri e desideri in maniera più completa. — Confronta Efesini 5:19; Colossesi 3:16.

I Salmi, toccando le corde delle varie emozioni umane, hanno un profondo fascino caratteristico. Il lettore può riflettersi in essi e sentire che si rivolgono a lui o parlano di lui. Vengono toccati i suoi più reconditi pensieri e le sue più intime motivazioni, il suo cuore è scrutato. Egli è spinto a fare cambiamenti nella propria vita. Così facendo, ne è arricchito spiritualmente, e perviene a una più intima conoscenza di Dio. Tutti dovrebbero leggere i Salmi dal primo all’ultimo. Nessuno può leggerli senza trarne personalmente beneficio.

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