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La Bibbia ha cambiato la loro vita!

Ultimo Aggiornamento: 09/06/2023 13:44
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23/11/2021 21:40
 
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“Fare i cambiamenti necessari non fu facile”. — ALEX LEMOS SILVA
Alex Lemos Silva


NATO NEL 1977

PAESE DI ORIGINE: BRASILE

TRASCORSI: PASTORE PENTECOSTALE

IL MIO PASSATO:

Sono cresciuto nella periferia di Itu, nello stato di São Paulo. Quella zona era nota per l’alto tasso di criminalità.

Ero una persona molto violenta e immorale, e avevo a che fare con il traffico della droga. Col tempo mi resi conto che continuando su quella strada sarei finito dritto in prigione o al cimitero; così decisi di cambiare vita. Iniziai a frequentare la Chiesa Pentecostale e infine divenni pastore.

Pensavo di poter davvero aiutare la gente con il mio ministero nella chiesa. Conducevo anche un programma religioso che veniva trasmesso dalla radio locale e che mi rese piuttosto popolare nella zona. Ma col tempo giunsi alla conclusione che in generale la chiesa non si interessava del bene dei fedeli, e ancor meno di onorare Dio. Compresi che il suo unico obiettivo era quello di raccogliere soldi, così decisi di lasciarla.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA:

Quando cominciai a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova notai subito che sono diversi dalle altre religioni. Mi colpirono due cose: primo, i Testimoni non si limitano a parlare dell’amore verso Dio e il prossimo ma lo manifestano; secondo, non si immischiano nella politica e non hanno niente a che fare con le guerre. (Isaia 2:4) Questi due fatti mi convinsero che avevo trovato la vera religione, la strada stretta che conduce alla vita eterna. — Matteo 7:13, 14.

Capii che se volevo l’approvazione di Dio dovevo fare alcuni grossi cambiamenti. Dovevo dedicarmi di più alla famiglia, per esempio, come pure diventare più umile. Fare i cambiamenti necessari non fu facile ma con l’aiuto di Geova ci riuscii. Mia moglie, che aveva cominciato a studiare la Bibbia prima di me, ne fu colpita e da quel momento il suo progresso fu più rapido. Presto non avemmo più dubbi: volevamo entrambi diventare testimoni di Geova. Ci battezzammo lo stesso giorno.
I BENEFÌCI:

Io e mia moglie abbiamo la gioia di aiutare i nostri tre figli a stringere un’intima amicizia con Geova. Siamo una famiglia felice. Ringrazio Geova di avermi fatto conoscere la verità contenuta nella sua Parola. La Bibbia cambia veramente la vita delle persone! Io ne sono la prova vivente.

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[Modificato da Amalia 52 23/11/2021 21:42]
23/11/2021 21:41
 
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“Mi sento pura, viva e realizzata”. — VICTORIA TONG
Victoria Tong


NATA NEL 1957

PAESE DI ORIGINE: AUSTRALIA

TRASCORSI: INFANZIA TRAUMATICA

IL MIO PASSATO:

Sono cresciuta a Newcastle, nel Nuovo Galles del Sud, e sono la maggiore di sette figli. Nostro padre era alcolizzato e violento; anche nostra madre era violenta e mi maltrattava sia verbalmente che fisicamente. Continuava a ripetermi che ero cattiva e che sarei stata tormentata nel fuoco dell’inferno. Quelle minacce mi terrorizzavano.

Spesso non potevo neppure andare a scuola a causa delle percosse di mia madre. Quando avevo 11 anni le autorità mi tolsero ai miei genitori e mi misero prima in un istituto statale e poi in un convento, da dove scappai all’età di 14 anni. Non volevo tornare a casa, così cominciai a vivere per le strade di Kings Cross, un sobborgo di Sydney.

In quel periodo finii in una spirale di droga, alcol, pornografia e prostituzione. Un episodio mi spaventò moltissimo. Vivevo nell’appartamento del proprietario di un night club e una sera vennero a trovarlo due uomini. Anche se lui mi mandò nella camera da letto, riuscii a sentire la loro conversazione: stava prendendo accordi per vendermi a quei due uomini. Mi avrebbero nascosto su una nave da carico e portato in Giappone a lavorare in un locale. In preda al panico saltai dal balcone e corsi a chiedere aiuto.

Incontrai un uomo che era in visita a Sydney e gli spiegai la mia situazione nella speranza che mi desse dei soldi. Lui invece mi invitò nel suo alloggio per fare una doccia e mangiare qualcosa. Andò a finire che rimasi con lui. Un anno dopo ci sposammo.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA:

Iniziai a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Questo suscitò in me emozioni contrastanti: provai rabbia nell’apprendere che la causa del male è Satana, quando invece mi era stato insegnato che è Dio a farci soffrire; e provai sollievo nello scoprire che Dio non punisce nessuno in un inferno di fuoco, dottrina che per quanto ricordo mi aveva sempre terrorizzato.

Una cosa che mi colpì fu il fatto che i Testimoni vivono la loro fede e prendono sempre decisioni basate sulla Bibbia. Anche se avevo un carattere difficile, qualsiasi cosa dicessi o facessi, mi trattavano con amore e rispetto.

La sfida più grande per me è stata combattere i sentimenti di indegnità. Detestavo veramente me stessa e questi sentimenti mi hanno angosciato per molto tempo anche dopo essermi battezzata diventando testimone di Geova. Sapevo di amare Geova, ma ero convinta che lui non avrebbe mai potuto amare una come me.

La svolta ci fu una quindicina di anni dopo il battesimo. Durante un discorso in una Sala del Regno dei Testimoni di Geova l’oratore citò Giacomo 1:23, 24. In questi versetti la Parola di Dio è paragonata a uno specchio in cui possiamo vederci come ci vede Geova. Iniziai a chiedermi se quello che vedevo in me era diverso da quello che vedeva Geova. Sulle prime non riuscivo ad accettare questa possibilità. Continuavo a pensare che fosse troppo aspettarsi che Geova mi amasse.

Qualche giorno dopo lessi un versetto che cambiò la mia vita. Si trattava di Isaia 1:18, dove Geova stesso dice: “Venite, ora, e mettiamo le cose a posto fra noi. . . . Benché i vostri peccati siano come lo scarlatto, saranno resi bianchi proprio come la neve”. Mi sentii come se Geova stesse parlando proprio con me e mi dicesse: “Su, Vicky, mettiamo le cose a posto fra noi. So chi sei, so quali sono i tuoi peccati, so cosa c’è nel tuo cuore, e ti voglio bene”.

Quella notte non riuscii a prendere sonno. Dubitavo ancora che Geova potesse amarmi, ma cominciai a pensare al sacrificio di riscatto di Gesù. All’improvviso fu tutto chiaro: Geova era stato paziente con me per così tanto tempo e mi aveva dimostrato il suo amore in molti modi. In pratica, però, io gli stavo dicendo: “Il tuo amore non è abbastanza grande da includere anche me. Il sacrificio di tuo Figlio non è sufficiente per coprirmi”. Era come se stessi rifiutando il dono del riscatto, ma alla fine, meditando su di esso, iniziai a sentirmi amata da Geova.

I BENEFÌCI:

Mi sento pura, viva e realizzata. Il mio matrimonio è migliorato e sono felice di poter usare le mie esperienze passate per aiutare altri. Sento che mi sto avvicinando sempre di più a Geova.

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23/11/2021 21:43
 
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“Era la risposta alla mia preghiera”. — SERGEJ BOTANKIN
Sergey Botankin


NATO NEL 1974

PAESE DI ORIGINE: RUSSIA

TRASCORSI: PATITO DI HEAVY METAL

IL MIO PASSATO:

Sono nato a Votkinsk, città natale del famoso compositore Ciaikovski. La nostra era una famiglia povera. Mio padre aveva molte buone qualità, ma era alcolizzato, per cui in casa c’era sempre un’atmosfera tesa.

Non ero molto bravo a scuola e col passare degli anni iniziai a soffrire di un complesso di inferiorità. Mi chiusi in me stesso e diventai diffidente. Andare a scuola era davvero stressante. Se dovevo presentare una relazione, per esempio, spesso non riuscivo a spiegare neppure quei concetti elementari che in altre occasioni non avrei fatto fatica a esporre. Quando terminai la scuola dell’obbligo sulla mia pagella c’era scritto: “Vocabolario limitato; incapace di esprimere i suoi pensieri”. Quelle parole mi ferirono molto e finii per sentirmi ancora più inutile. Mi chiedevo che senso avesse la mia vita.

Durante l’adolescenza cominciai a bere alcolici. All’inizio bere mi faceva sentire bene, ma quando esageravo la coscienza mi rimordeva. Sembrava che la mia vita non avesse senso. Mi sentivo sempre più depresso e a volte non uscivo di casa per giorni. Arrivai a pensare al suicidio.

Quando avevo 20 anni attraversai un periodo tranquillo della mia vita, ma fu di breve durata. Scoprii l’heavy metal, una musica che mi entusiasmava, e trovai altri appassionati come me. Mi lasciai crescere i capelli, mi feci dei piercing alle orecchie e cominciai a vestirmi come i musicisti che ammiravo. A poco a poco diventai una persona sconsiderata e aggressiva, e spesso litigavo con i miei familiari.

Pensavo che ascoltare l’heavy metal mi avrebbe reso felice, ma stava succedendo l’esatto contrario. Stavo diventando un altro! Poi venni a sapere delle brutte storie sul conto dei miei cantanti preferiti e questo mi fece sentire tradito.

Ricominciai a pensare al suicidio, e stavolta sul serio. L’unica cosa che mi tratteneva era il pensiero di quanto ne avrebbe sofferto mia madre, lei che mi amava tanto e che aveva fatto tanto per me. Ero in una situazione angosciosa: non volevo continuare a vivere, eppure non riuscivo a farla finita.

Per distrarmi cominciai a leggere i classici della letteratura russa. Il protagonista di una delle storie che lessi prestava servizio in una chiesa. Tutt’a un tratto provai il forte desiderio di fare qualcosa per Dio e per il prossimo. Per la prima volta nella mia vita pregai Dio con tutto il cuore. Gli chiesi di mostrarmi cosa dovevo fare per vivere una vita che avesse un senso. Mentre pregavo provai uno straordinario sollievo. Ma ancor più straordinario fu ciò che avvenne poi. Solo due ore dopo, una testimone di Geova bussò alla mia porta e mi offrì la possibilità di studiare la Bibbia. Era la risposta alla mia preghiera, ne sono convinto. Per me quello fu il primo giorno di una nuova vita, una vita felice.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA:

Benché fosse molto difficile, gettai via tutto ciò che aveva a che fare con l’heavy metal. Quella musica, comunque, continuò a martellarmi il cervello per molto tempo. Ogni volta che passavo in qualche posto dove la stavano suonando, mi tornava subito in mente il passato. Perciò, non volendo mischiare quegli sgradevoli ricordi con le belle cose che stavano mettendo radice nella mia mente e nel mio cuore, evitavo di proposito quei luoghi. E ogni volta che ero tentato di rimuginare il passato, pregavo con fervore. Questo mi aiutava a provare “la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero”. — Filippesi 4:7.

Studiando la Bibbia appresi che i cristiani hanno l’obbligo di parlare della loro fede. (Matteo 28:19, 20) Quanto a me, credevo proprio che non ci sarei mai riuscito. Nello stesso tempo, però, le cose nuove che imparavo mi facevano provare grande felicità e pace interiore. Sapevo che anche altri avevano bisogno di conoscere le verità bibliche. Malgrado il mio timore iniziai a parlare di ciò che imparavo, cosa che addirittura, con mia grande sorpresa, accrebbe la mia autostima, oltre a imprimere più a fondo queste nuove credenze nel mio cuore.

I BENEFÌCI:

Ora sono felicemente sposato e ho avuto la gioia di aiutare diverse persone a studiare la Bibbia, tra cui mia sorella e mia madre. Servire Dio e aiutare gli altri a conoscerlo ha dato un senso alla mia vita.

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23/11/2021 21:48
 
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NOME: PENELOPE TOPLICESCU


ETÀ: 40

NAZIONE: AUSTRALIA

TRASCORSI: DELUSA DALLA RELIGIONE

IL MIO PASSATO: Sono nata a Sydney, ma la mia famiglia si trasferì in quello che allora era il Territorio della Nuova Guinea quando avevo appena due anni. Vivemmo per quasi due anni a Rabaul e poi per otto anni nell’isola di Bougainville. Non c’era la televisione, perciò io e mio fratello eravamo abituati a stare all’aria aperta: andavamo a nuotare, facevamo snorkeling e campeggiavamo.

Non avevo ancora 10 anni quando cominciai a interessarmi di religione. Mia madre era cattolica e mi consigliò di frequentare delle lezioni sulla Bibbia tenute da una delle suore del posto. Aderii al cattolicesimo e a 10 anni mi battezzai.

Tuttavia, quando ormai adolescente tornai in Australia con la mia famiglia iniziai a dubitare delle mie convinzioni religiose. Durante gli anni delle superiori studiai storia antica e feci lunghe conversazioni con mio padre su quelli che definivamo i miti e le leggende della Bibbia. Infine abbandonai il cattolicesimo.

I miei genitori si separarono quando avevo 16 anni. Mia madre fece fatica ad adattarsi alla nuova situazione, e alla fine io andai a vivere con mio padre e la sua convivente. Mio fratello rimase con mia madre ed entrambi si trasferirono in un altro stato. In quel periodo mi sentivo molto sola. Mi ci vollero due anni prima di ristabilire buoni rapporti con mia madre. Cominciai a bere, a drogarmi e a divertirmi in maniera sfrenata. Smisi di andare a scuola, trovai un lavoro e sprecai i miei vent’anni conducendo una vita immorale.

A 25 anni ricominciai a pensare alla Bibbia. Cambiai lavoro e conobbi Liene, una ragazza simpatica che si comportava sempre educatamente con il titolare, anche se questi era molto sgarbato nei suoi confronti. Quando le chiesi perché non gli rispondesse per le rime, mi spiegò che studiava la Bibbia con i testimoni di Geova e stava cercando di applicarne i princìpi nella sua vita. Si offrì di studiare la Bibbia con me. Avendo frainteso quello che mi aveva detto, pensai che potesse insegnarmi tutto quello che sapeva della Bibbia in un’ora. Quella sera Liene rispose alle mie domande per tre ore. Mi colpì il fatto che tutte le sue risposte si basassero su passi delle Scritture.

Ricordo che quella sera, tornando a casa dopo la conversazione con Liene, ero arrabbiata con Dio perché non mi aveva fatto conoscere prima la verità su di sé. Sapevo che i Testimoni conducevano una vita moralmente pura e pensavo che fosse troppo tardi per cambiare. Pensavo inoltre che non sarei mai potuta andare a predicare di casa in casa come facevano i Testimoni. Continuai a studiare la Bibbia, ma lo facevo per trovare qualche errore nei loro insegnamenti in modo da avere una scusa per smettere senza sentirmi in colpa. Un giorno, però, mi resi conto che non avrei mai trovato un appiglio del genere.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Più imparavo in merito alle norme morali della Bibbia più la coscienza mi rimordeva. Per alleviare il senso di colpa smisi di drogarmi. In seguito, però, mi trasferii per qualche tempo all’estero e lì fui di nuovo presa nel vortice del bere e dei divertimenti sfrenati. Era come se ogni volta che cercavo di vivere in armonia con i princìpi biblici finissi per ricadere nelle mie vecchie abitudini. Provavo vergogna e pregavo Geova, ma continuavo a sentirmi in colpa.

Mi fu di aiuto conoscere la storia del re Davide e di Betsabea, e comprendere come Geova era stato misericordioso con loro. Quando fu ripreso, Davide fu abbastanza coraggioso da ammettere il suo errore e non cercò di giustificare il suo comportamento, dopo di che accettò umilmente la disciplina che gli fu impartita. (2 Samuele 12:1-13) Ogni volta che sbagliavo pensavo a quell’episodio e trovavo più facile dire a Geova che mi rammaricavo della mia condotta. Poi decisi di pregare prima di cedere alla tentazione e non dopo. Questo segnò una svolta.

I BENEFÌCI: Avevo sempre avuto un caratteraccio, ma il passo di Efesini 4:29-31 mi fece capire il bisogno di evitare “amarezza e collera e ira”. Imparando a dominare il mio temperamento imparai anche a tenere a freno la lingua. Inoltre, il consiglio di Gesù, “la vostra parola Sì significhi Sì”, mi aiutò a diventare una persona più ferma. — Matteo 5:37.

Mia madre, che in un primo momento non voleva che frequentassi i Testimoni, successivamente mi disse che era orgogliosa di me. Disse addirittura: “So che se oggi sei una donna responsabile non è grazie all’educazione che hai ricevuto, ma a ciò che hai imparato su Geova”. Mi fece molto piacere sentirle dire quelle parole.

Oggi la mia vita ha un senso e uno scopo. Negli scorsi nove anni io e mio marito abbiamo prestato servizio a tempo pieno come insegnanti della Bibbia. Proprio così: predico di casa in casa, e sono convinta che questa sia l’attività più soddisfacente che abbia mai svolto.

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23/11/2021 21:49
 
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NOME: DENIS BUSIGIN


ETÀ: 30

NAZIONE: RUSSIA

TRASCORSI: APPASSIONATO DI KARATE

IL MIO PASSATO: Sono nato a Perm e sono cresciuto a Furmanov, un centro di 40.000 abitanti nella provincia di Ivanovo. Furmanov è una cittadina pittoresca con molti begli alberi le cui foglie in autunno tingono il paesaggio di giallo e di rosso. Purtroppo negli anni ’80 e ’90 Furmanov vide aumentare paurosamente la criminalità. La nostra era una famiglia umile e le entrate erano scarse. Abitavo con i miei genitori e mio fratello in un piccolo appartamento composto da camera e cucina.

A sette anni cominciai a praticare il karate. Amavo quello sport; era il principale interesse della mia vita. Trascorrevo tutto il tempo libero in palestra, per cui tutti i miei amici erano sportivi. A 15 anni diventai cintura rossa e l’anno dopo cintura marrone. Facevo parte di una squadra di karate che partecipava ai campionati russi ed eurasiatici. Il futuro sembrava ricco di prospettive, ma a 17 anni la mia vita cambiò drasticamente.

Fui arrestato insieme ad alcuni amici per aver commesso un reato e venni condannato a due anni di reclusione. La vita in carcere era dura, ma fu lì che vidi per la prima volta una Bibbia. Lessi la Genesi, i Salmi e il Nuovo Testamento. Imparai perfino il “Padrenostro” a memoria e lo recitavo ogni sera prima di andare a letto, pensando che in qualche modo mi sarebbe stato di aiuto.

Nel 2000 fui scarcerato, ma non riuscivo a dare un senso alla mia vita. Cominciai a drogarmi. Per di più, nello stesso periodo morì mia madre. Era la persona a me più cara e fu difficile sopportare la sua perdita. Nonostante tutto riuscii a liberarmi dalla droga e ricominciai ad andare in palestra. Inoltre mi trasferii nella città di Ivanovo, dove trovai lavoro in un negozio di generi alimentari. La capocommessa era testimone di Geova. Mi spiegò alcune verità bibliche fondamentali e prese accordi perché un Testimone studiasse la Bibbia con me.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Studiando la Bibbia, rimasi profondamente colpito quando imparai che Dio si propone di trasformare la terra in un paradiso: volevo sapere cosa bisognava fare per assicurarsi quel futuro. Ben presto mi resi conto che Geova Dio ha stabilito delle norme elevate e vuole che gli uomini le osservino. Per buona parte della mia vita non avevo fatto altro che pensare a me stesso. Ora però appresi che Geova voleva che pensassi agli altri e coltivassi qualità che non avevo, qualità come la benignità e l’amore per la pace.

Quando cominciai a riflettere seriamente su tutto ciò che Geova aveva fatto per me, ad esempio dando suo Figlio come sacrificio per i miei peccati, la gratitudine per il suo amore mi spinse a fare dei cambiamenti. Da Salmo 11:5 imparai che Geova odia la violenza, per cui smisi di guardare programmi televisivi che esaltavano la violenza e l’odio. Non solo: seppure con grande difficoltà, smisi di praticare sport violenti. Il principio di 1 Corinti 15:33 mi fece capire che le compagnie che sceglievo avrebbero influito profondamente su di me. Il fatto che fossi finito in prigione ne era una prova. Decisi quindi di smettere di frequentare persone la cui vita si incentrava sugli sport violenti.

I BENEFÌCI: La compagnia dei testimoni di Geova e lo studio della Bibbia mi hanno aiutato a diventare una persona onesta. Ad esempio, Ebrei 13:5 mi ha insegnato l’importanza di accontentarsi e di lottare contro l’amore del denaro. Seguendo questo consiglio ho imparato a evitare la menzogna e il furto.

Ho sempre attribuito grande valore all’amicizia. In passato ho visto delle amicizie rovinarsi a causa dell’avidità o del timore. I testimoni di Geova non sono perfetti, ma ho constatato che rispettano le norme di Dio e si sforzano sinceramente di seguire i suoi consigli nei rapporti con gli altri. Tra loro ho trovato degli amici veri.

Mi chiedo come sarebbe la mia vita se non avessi imparato a seguire le norme della Bibbia. Probabilmente sarei di nuovo in prigione o starei causando dolore e sofferenze ad altre persone. Oggi, invece, ho una brava moglie e due figli. È un vero piacere per la nostra famiglia aiutare il prossimo a conoscere la verità riguardo a Dio.

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23/11/2021 21:51
 
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NOME: JOSÉ CARLOS PEREIRA DA SILVA


ETÀ: 31

NAZIONE: BRASILE

TRASCORSI: COMBATTENTE DA STRADA

IL MIO PASSATO: Sono cresciuto negli squallidi bassifondi di Americana, nello stato di São Paulo. Non avevamo acqua potabile né servizi igienici. La zona era nota per la violenza e la criminalità.

Crescendo divenni aggressivo e violento. Partecipavo continuamente a combattimenti da strada, per cui le persone del vicinato avevano paura di me. Il mio abbigliamento, il mio aspetto e il mio modo di fare erano quelli di un duro. Bevevo molto, spesso fino a perdere i sensi. Mi drogavo, come del resto facevano i miei fratelli più grandi. Uno di loro morì di overdose.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Quando conobbi i testimoni di Geova, essi mi mostrarono dalla Bibbia che Dio trasformerà l’intera terra in un paradiso. (Luca 23:42, 43; Rivelazione [Apocalisse] 21:3, 4) Appresi inoltre che i morti non sono consci di nulla, perciò Dio non punisce le persone cattive in un inferno di fuoco. (Ecclesiaste 9:5, 6) Fu un sollievo enorme. Quello che avevo imparato su Dio suscitò in me un forte desiderio di cambiare vita, ma non era facile: dovevo smettere di drogarmi, di bere e di combattere e dovevo abbandonare il linguaggio scurrile che usavo abitualmente.

Tuttavia, trovai molto incoraggianti le parole dell’apostolo Paolo riportate in 1 Corinti 6:9-11. Questo passo indica che alcuni cristiani del I secolo, prima di divenire tali, avevano avuto le stesse cattive abitudini che avevo anch’io, ma poi aggiunge: “Questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio”. Queste parole mi fecero sperare che anch’io sarei riuscito a fare i cambiamenti necessari per piacere a Dio.

Quando cominciai a frequentare i testimoni di Geova ero convinto che praticassero la vera religione. Erano a conoscenza del mio passato violento, ma mi accolsero con calore e affetto.

I BENEFÌCI: Se non avessi studiato la Bibbia e cambiato vita, a quest’ora probabilmente sarei morto. Invece ho avuto il piacere di aiutare uno dei miei fratelli a conoscere le Scritture e liberarsi dalla droga, e ho incoraggiato altri parenti a cominciare uno studio biblico. Sono così grato di aver potuto dedicare la mia vita al servizio di un Dio che ha tanta cura di noi!

“Decisi di pregare prima di cedere alla tentazione e non dopo. Questo segnò una svolta”

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25/11/2021 13:35
 
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‘Ho capito di avere l’obbligo morale di provvedere per me stessa’. — NELLY BAYMATOVA

ETÀ: 45

NAZIONE: RUSSIA

TRASCORSI: TOSSICODIPENDENTE


IL MIO PASSATO: Sono cresciuta a Vladikavkaz, capitale della Repubblica dell’Ossezia Settentrionale-Alania. La mia famiglia era benestante, eppure malgrado i vantaggi materiali non ero felice. A 34 anni avevo già due matrimoni alle spalle. Facevo uso di droga da dieci anni ed ero già stata due volte in clinica per disintossicarmi. Avevo due figli ma, a quel tempo, non li amavo davvero, né avevo un rapporto sereno con amici e familiari.

Mia madre era diventata testimone di Geova. Spesso l’avevo sentita piangere a causa mia e pregare Geova che mi aiutasse. ‘Che illusa!’, pensavo. ‘Cosa può fare Geova per aiutarmi?’ Cercai di abbandonare la droga, ma non ero abbastanza forte per venirne fuori da sola. Una volta riuscii a non drogarmi per due giorni. All’improvviso sentii il bisogno di uscire di casa e saltai dalla finestra. Purtroppo mi trovavo al secondo piano, e nella caduta mi ruppi un braccio e una gamba, oltre a farmi male alla schiena. Rimasi a letto per oltre un mese.

Durante la convalescenza mia madre si prese cura di me senza rinfacciarmi nulla. Si rendeva conto che ero troppo vulnerabile sul piano mentale ed emotivo. Lasciò comunque accanto al mio letto alcuni numeri di Svegliatevi!* Lessi una rivista dopo l’altra e le trovai molto interessanti e istruttive. Infine decisi di studiare la Bibbia con i Testimoni.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Una delle cose che sviluppai grazie alla Bibbia fu il senso di responsabilità. Invece di aspettarmi che fosse mia madre a mantenermi, capii di avere l’obbligo morale di provvedere per me stessa e per i miei figli. Dopo così tanto tempo passato a fare solo quello che mi pareva, feci fatica ad abituarmi all’idea di lavorare in modo diligente.

Trovai molto utile quanto lessi in Deuteronomio 6:5-7, che invita i genitori a istruire i propri figli riguardo a Dio. Dovevo quindi rendere conto a lui di come crescevo i miei due bambini. Questo mi fece comprendere l’importanza di passare del tempo con loro e di imparare ad amarli nel modo giusto.

Mi sentii profondamente grata a Geova, che mi aveva permesso di imparare la verità su di lui. Alla fine gli dedicai la mia vita e mi battezzai diventando testimone di Geova.

I BENEFÌCI: Dal momento che ho imparato a tenere sotto controllo il mio temperamento irascibile, i rapporti con mia madre sono migliorati. Anche con i miei figli le cose vanno molto meglio.

Ho sviluppato un’avversione per le cose che Dio trova ingiuste, e questo mi ha aiutato a risolvere molti dei problemi legati al mio precedente modo di vivere. Ora sono davvero felice perché posso aiutare altri a conoscere la verità riguardo al nostro amorevole Dio Geova.

25/11/2021 13:36
 
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‘Sento di essere stato letteralmente salvato’. — MINORU TAKEDA

ETÀ: 54

NAZIONE: GIAPPONE

TRASCORSI: SENZATETTO

IL MIO PASSATO:
Sono cresciuto nella città di Yamaguchi, con mio padre e mia nonna. Non ho mai conosciuto mia madre. Quando avevo 19 anni, la nonna morì e rimasi con mio padre. Ero cuoco e anche mio padre faceva più o meno lo stesso lavoro. I nostri turni non coincidevano, così riuscivamo a vederci di rado. Lavoravo per molte ore e presi l’abitudine di bere con gli amici.

Col tempo mi stancai del mio lavoro, litigai con il capo e iniziai a bere ancora di più. Alla fine, quasi trentenne, decisi di andare via di casa per viaggiare. Ritrovatomi senza soldi, cominciai a lavorare in un locale in cui si giocava a pachinko (un gioco d’azzardo). Incontrai una ragazza e ci sposammo, ma il matrimonio durò solo due anni e mezzo.

Ero depresso e privo di volontà e mi ritrovai indebitato fino al collo. Fuggii dai creditori e tornai a stare per un periodo nella mia città natale con papà, ma con le mie menzogne rovinai il nostro rapporto. Gli rubai del denaro e per un po’ andai avanti giocando d’azzardo. Alla fine, senza più un soldo, andai a vivere per qualche tempo in una stazione. Mi trasferii ad Hakata, da lì a Himeji, e infine nella città di Kyoto. Per un paio d’anni vissi per strada.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Nel 1999 mi trovavo in un parco vicino al Kamogawa, un corso d’acqua di Kyoto, quando si avvicinarono due donne. Una di loro mi propose di studiare la Bibbia. Accettai. Alcuni cristiani maturi della locale congregazione dei testimoni di Geova studiarono con me e mi aiutarono a capire l’importanza di applicare i princìpi biblici. Mi suggerirono di cercare un lavoro e un luogo dove vivere. Per accontentarli andai a due colloqui di lavoro, ma non ero veramente motivato. In seguito, però, iniziai a pregare al riguardo e provai sul serio a trovare un lavoro. Alla fine ce la feci.

La preghiera inoltre mi aiutò in un frangente molto difficile. I creditori da cui ero fuggito mi rintracciarono pretendendo di essere pagati. Fu un periodo così stressante! Poi nella mia lettura quotidiana della Bibbia mi trovai a leggere Isaia 41:10, dove Geova promette ai suoi fedeli servitori: “Realmente ti aiuterò”. Quelle parole mi diedero forza e coraggio. Mi impegnai diligentemente e riuscii a risolvere i miei problemi economici. Nel 2000 potei battezzarmi e diventai testimone di Geova.

I BENEFÌCI: La conoscenza biblica mi spinse a impegnarmi per recuperare il rapporto con mio padre. Lui mi perdonò la mia condotta passata e fu davvero felice di vedermi vivere in armonia con le norme bibliche. Sento che applicare i princìpi della Bibbia nella vita mi ha letteralmente salvato.

Inoltre ora sono in grado di lavorare e mantenermi. (Efesini 4:28; 2 Tessalonicesi 3:12) Ho anche trovato veri amici nella congregazione cristiana. (Marco 10:29, 30) Sono grato dal profondo del cuore per quello che Geova mi ha insegnato.
25/11/2021 13:39
 
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‘Non è stato facile fare i dovuti cambiamenti’. — DAVID HUDSON

ETÀ: 72

NAZIONE: AUSTRALIA

TRASCORSI: AVEVA IL VIZIO DEL BERE


IL MIO PASSATO: I miei genitori si chiamavano Willie e Lucy, e io ero il loro undicesimo figlio. Vivevamo nell’estremo nord del Queensland, in un insediamento aborigeno chiamato Aurukun, situato sulle sponde del fiume Archer e nei pressi del mare: uno scenario pittoresco. I nostri genitori ci insegnarono a vivere di caccia e pesca. A quel tempo il governo vietava agli aborigeni di gestire il proprio denaro e li costringeva a stare in un territorio circoscritto.

I miei genitori fecero del loro meglio per instillare in me buone qualità. Insegnarono a tutti noi figli a condividere quel poco che avevamo e a rispettare le persone anziane della comunità. Di conseguenza le consideravamo tutte come genitori e zii.

Mio padre morì quando avevo sette anni e ci trasferimmo in una missione aborigena a Mapoon, circa 150 chilometri a nord di Aurukun. All’età di 12 anni iniziai a imparare il lavoro di cowboy e, fino a quasi 50 anni, mi occupai di cavalli e bovini in molti ranch. Era una vita dura. Bevevo molto e spesso, e questo mi provocava frequenti mal di testa e altri problemi.

Una volta, dopo aver bevuto troppo, uscii barcollando dall’hotel in cui mi trovavo e finii sotto un’auto in corsa. Passai i successivi due anni tra riabilitazione e fisioterapia. La mia carriera di cowboy era finita.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Durante la riabilitazione un’amica mi portò alcune riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! Io però non avevo una grande istruzione e non sapevo leggere bene. Poi, in una giornata torrida, un gentile signore di 83 anni mi fece visita. Lo invitai a entrare per bere un bicchiere d’acqua fresca. Lui mi diede delle pubblicazioni bibliche e mi chiese se poteva tornare per illustrarmene il contenuto. Col tempo iniziammo a studiare regolarmente la Bibbia insieme. Cominciai a rendermi conto che, se volevo piacere a Dio, dovevo modificare la mia personalità e il mio stile di vita.

Non fu facile per me fare i dovuti cambiamenti. Ad ogni modo, a motivo degli insegnamenti di mia madre, avevo profondo rispetto per l’uomo anziano che studiava la Bibbia con me, oltre che per l’intendimento spirituale che mi impartiva. Nonostante ciò, esitavo a dedicare la mia vita a Dio. Pensavo che prima avrei dovuto conoscere la Bibbia da cima a fondo.

Fu un collega ad aiutarmi a correggere il mio punto di vista al riguardo. Era testimone di Geova, e mi mostrò l’incoraggiante pensiero riportato in Colossesi 1:9, 10. Quel passo biblico dice che abbiamo bisogno di “crescere nell’accurata conoscenza di Dio”. Il mio collega mi fece capire che avrei sempre avuto qualcosa di nuovo da imparare, quindi non c’era alcun motivo per lasciare che la mia limitata conoscenza mi trattenesse.

Fui molto colpito quando iniziai a frequentare i testimoni di Geova. Potei constatare come persone di ogni retaggio adoravano Dio unitamente. Quell’armonia mi convinse oltre ogni dubbio che avevo trovato la vera religione, così nel 1985 mi battezzai e divenni uno di loro.

I BENEFÌCI: Le mie capacità di lettura sono migliorate e ora aiuto altri a imparare a leggere e a studiare la Bibbia. Ogni settimana dedico molte ore a quest’opera. Per di più, anche l’amica che per prima mi portò le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! ha studiato con i Testimoni e si è battezzata. Oggi è la mia adorata moglie. Insieme proviamo vera gioia nell’aiutare altri aborigeni a imparare a conoscere le vie di Geova Dio.

Fonte delle esperienze!
25/11/2021 13:45
 
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Grazie Amalia!
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“Ero sgarbato, arrogante e aggressivo”. — DENNIS O’BEIRNE

NATO NEL 1958

PAESE DI ORIGINE: INGHILTERRA

TRASCORSI: PUNK ASOCIALE


IL MIO PASSATO: Mio padre è di famiglia irlandese e io ho ricevuto un’educazione cattolica. Di solito, però, dovevo andare in chiesa da solo, e a me non piaceva andarci. Comunque ero assetato di cose spirituali. Recitavo regolarmente il “Padrenostro” e ricordo che la sera a letto riflettevo sul suo significato. Lo scomponevo in varie parti e cercavo di capire cosa significasse ciascuna di esse.

Durante l’adolescenza mi interessai al movimento rastafariano e anche a cause politiche come quella della Lega Antinazista. Ma adottai in tutto e per tutto l’atteggiamento ribelle dei punk. Assumevo droghe, specialmente marijuana, che fumavo quasi tutti i giorni. Non mi importava di nulla, per cui bevevo, mettevo a rischio la mia vita e mi preoccupavo ben poco degli altri. Ero asociale e raramente parlavo con qualcuno a meno che non ritenessi la conversazione di un qualche interesse. Rifiutavo persino di farmi fotografare. Ripensando al passato, mi rendo conto che ero sgarbato, arrogante e aggressivo. Ero gentile e generoso solo con chi mi era vicino.

Quando avevo circa 20 anni mi interessai alla Bibbia. Un amico spacciatore aveva cominciato a leggerla in prigione e facemmo una lunga conversazione sulla religione, la Chiesa e il ruolo di Satana nel mondo. Comprai una Bibbia e cominciai a studiarla per conto mio. Io e il mio amico ne leggevamo dei brani, ci incontravamo per parlare di ciò che avevamo imparato e poi tiravamo le somme. La cosa andò avanti per mesi.

Queste sono alcune delle conclusioni a cui giungemmo in seguito alle nostre letture: viviamo negli ultimi giorni di questo mondo; i cristiani dovrebbero predicare la buona notizia del Regno di Dio; non dovrebbero far parte di questo mondo, politica inclusa; la Bibbia offre una sana guida morale. Capivamo chiaramente che la Bibbia dice la verità e che dev’esserci una vera religione. Ma quale? Pensammo alle chiese tradizionali con il loro sfarzo, i loro riti e il loro coinvolgimento nella politica, e riscontrammo che Gesù era ben lontano da tutto questo. Ci rendemmo conto che Dio non si stava servendo di loro, così decidemmo di prendere in esame alcune religioni meno note per vedere cosa avevano da offrire.

Ci incontrammo con fedeli di tali religioni e facemmo loro una serie di domande. Dato che per ogni domanda sapevamo cosa dice la Bibbia, ci accorgevamo subito se le risposte erano in armonia con essa. Dopo questi incontri pregavo sempre Dio, chiedendogli: ‘Se queste persone rappresentano la vera religione, ti prego, fammi provare il desiderio di incontrarle di nuovo’. Ma dopo mesi non avevo ancora trovato un gruppo che rispondesse alle nostre domande con la Bibbia, né avevo il desiderio di rivedere qualcuno con cui avevo già parlato.

Alla fine io e il mio amico venimmo in contatto con i testimoni di Geova ai quali facemmo le stesse domande che avevamo fatto agli altri; loro, però, risposero con la Bibbia. Quello che dissero corrispondeva perfettamente a quello che avevamo già imparato. Quindi rivolgemmo loro domande a cui non avevamo ancora trovato risposta nella Bibbia, ad esempio cosa pensa Dio del fumo e della droga. Di nuovo ci risposero con la Parola di Dio. Accettammo di assistere a un’adunanza nella Sala del Regno.

Non fu una cosa facile per me. Ero così asociale che mi infastidì essere avvicinato da tutta quella gente amichevole e ben vestita. Pensai che qualcuno lo facesse con secondi fini e mi riproposi di non andare più alle adunanze. Ma, come sempre, pregai Dio di farmi provare il desiderio di rivedere quelle persone, se rappresentavano la vera religione. E sentii l’impellente desiderio di studiare la Bibbia con i Testimoni.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Capii che dovevo smettere di drogarmi e non fu difficile farlo. Il vero problema fu la sigaretta. Provai più volte a smettere di fumare ma non ce la feci. Quando sentivo di altri che avevano semplicemente buttato via le sigarette e non avevano più fumato, parlavo della cosa a Geova. In seguito, con il suo aiuto, riuscii a togliermi il vizio del fumo. Avevo imparato quanto è importante pregare Geova in maniera sincera e schietta.

Un altro grosso cambiamento riguardava l’abbigliamento e l’acconciatura. Alla mia prima adunanza nella Sala del Regno portavo i capelli sparati in aria con una mèche azzurro pavone. Successivamente li tinsi di un arancione brillante. Mi vestivo con i jeans e un giubbotto di pelle ricoperto di slogan. Anche se i Testimoni ragionavano gentilmente con me, non vedevo alcun motivo di cambiare. Alla fine, però, riflettei su 1 Giovanni 2:15-17: “Non amate il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui”. Conclusi che con il mio aspetto stavo mostrando di amare questo mondo e che, se volevo dimostrare che amavo Dio, dovevo cambiare. E così feci.

Col tempo mi resi conto che non erano solo i Testimoni a volere che assistessi alle adunanze cristiane. Ebrei 10:24, 25 mi dimostrava che era Dio a volerlo. Dopo aver iniziato ad andare a tutte le adunanze e a conoscere veramente quelle persone, decisi di simboleggiare la mia dedicazione a Geova col battesimo.

I BENEFÌCI: Sono stato profondamente toccato dal modo in cui Geova ci permette di stringere un’intima relazione con lui. La sua compassione e la sua cura mi hanno spinto a imitarlo e a seguire nella mia vita l’esempio di suo Figlio, Gesù Cristo. (1 Pietro 2:21) Ho imparato che sforzarsi di avere una personalità cristiana non significa rinunciare alla propria identità. Ho fatto del mio meglio per coltivare uno spirito amorevole e premuroso. Cerco di imitare Cristo nel modo in cui tratto mia moglie e mio figlio. E tengo molto ai miei fratelli e alle mie sorelle spirituali. Seguire il modello di Cristo mi ha conferito dignità, amor proprio, e mi ha dato la capacità di mostrare amore per gli altri.
25/11/2021 20:32
 
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“Mi hanno trattato con dignità”. — GUADALUPE VILLARREAL

NATO NEL 1964

PAESE DI ORIGINE: MESSICO

TRASCORSI: VITA IMMORALE


IL MIO PASSATO: Vengo da una famiglia di sette figli e sono cresciuto a Hermosillo, nello stato messicano di Sonora, una zona in cui c’è molta povertà. Mio padre morì quando ero piccolo, perciò mia madre doveva lavorare per mantenerci. Di solito andavo in giro scalzo perché non avevamo soldi per comprare le scarpe. Iniziai molto presto a lavorare per dare una mano alla mia famiglia. Come avveniva in molte case, vivevamo ammassati.

Per la maggior parte della giornata, mia madre non c’era e non poteva proteggerci. All’età di sei anni fui vittima di un quindicenne che cominciò ad abusare di me. Gli abusi continuarono per molto tempo. Come risultato, finii per essere davvero confuso in ambito sessuale. Pensavo fosse normale sentirsi attratti dagli uomini. Quando chiesi aiuto a medici ed ecclesiastici, questi mi assicurarono che non c’era nulla che non andasse in me, che i miei sentimenti erano normali.

A 14 anni decisi di non tenere più nascosta la mia omosessualità. Questo fu il mio stile di vita per i successivi 11 anni, durante i quali vissi con diversi uomini. Alla fine feci un corso per diventare hair stylist e iniziai a gestire un salone di bellezza. Però non ero felice. La mia era una vita segnata da sofferenze e tradimenti. Sentivo che quello che stavo facendo non era giusto. Cominciai a chiedermi: ‘Ma esistono persone brave e oneste?’

Pensai a mia sorella. Aveva iniziato a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova e infine si era battezzata. Mi parlava di quello che stava imparando ma io non prestavo attenzione. Comunque la ammiravo per la sua vita e il suo matrimonio. Lei e il marito si amavano e si rispettavano davvero; si trattavano con gentilezza. Col tempo una testimone di Geova iniziò uno studio biblico con me. Dapprima lo facevo tanto per farlo, senza entusiasmo. Poi le cose cambiarono.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: I Testimoni mi invitarono a una delle loro adunanze e io ci andai. Fu un’esperienza nuova per me. La gente in generale mi prendeva in giro, ma i Testimoni non lo fecero. Mi salutarono gentilmente e mi trattarono in modo dignitoso. Fu toccante.

La buona opinione che mi ero fatto dei Testimoni divenne anche migliore quando assistei a un’assemblea. Notai che anche quando erano in gruppi numerosi si comportavano come mia sorella, in maniera schietta e sincera. Mi chiesi se queste erano le persone brave e oneste che cercavo da tanto tempo. Il loro amore e la loro unità mi stupirono, come pure il fatto che usavano la Bibbia per rispondere a ogni domanda. Capii che era la Bibbia a influenzare positivamente la loro vita e che se volevo diventare uno di loro dovevo fare molti cambiamenti.

In effetti dovevo subire una completa metamorfosi, visto che vivevo praticamente una vita da donna. Il mio modo di parlare, di atteggiarmi, di vestirmi, di pettinarmi e le mie amicizie: tutto era da cambiare. I miei amici di un tempo cominciarono a deridermi, dicendomi: “Ma chi te lo fa fare? Andavi bene com’eri. Non studiare la Bibbia. Non ti manca niente”. Le cose più difficili da cambiare, comunque, furono le mie pratiche immorali.

Sapevo, però, che era possibile fare grossi cambiamenti, perché le parole della Bibbia riportate in 1 Corinti 6:9-11 mi avevano toccato il cuore: “Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini . . . erediteranno il regno di Dio. E questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati”. Geova aiutò persone di quel tempo a cambiare, e ha aiutato anche me. Ci sono voluti alcuni anni e tanta fatica, ma la guida e l’amore dei Testimoni mi sono stati di grande aiuto.

I BENEFÌCI: Oggi ho una vita normale. Sono sposato, e io e mia moglie insegniamo a nostro figlio a vivere secondo i princìpi biblici. Mi sono lasciato alle spalle la mia vita passata e ora ho molte benedizioni e molti privilegi spirituali. Presto servizio come anziano di congregazione e ho avuto la possibilità di aiutare altri a conoscere la verità della Parola di Dio. I cambiamenti che ho fatto nella mia vita hanno reso mia madre così felice che ha accettato di studiare la Bibbia; ora è una cristiana battezzata. Anche una delle mie sorelle che conduceva una vita immorale è diventata testimone di Geova.

Perfino alcuni che sanno bene quale vita facevo ammettono che sono cambiato in meglio. So cos’ha prodotto questi cambiamenti. In passato mi ero rivolto a specialisti ma avevo ricevuto solo cattivi consigli. Geova invece mi ha aiutato veramente. Per quanto mi sentissi indegno, si è accorto di me e mi ha trattato con amore e pazienza. Il fatto che un Dio così meraviglioso, intelligente e amorevole mi abbia notato e abbia voluto che avessi una vita migliore ha fatto la differenza.
25/11/2021 20:34
 
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“Mi sentivo insoddisfatto, solo e vuoto”. — KAZUHIRO KUNIMOCHI

NATO NEL 1951

PAESE DI ORIGINE: GIAPPONE

TRASCORSI: CICLISTA DALLO SPIRITO COMPETITIVO

IL MIO PASSATO:
Sono cresciuto in una tranquilla cittadina portuale della prefettura di Shizuoka, in Giappone. Eravamo otto in famiglia e vivevamo in una piccola casa. Mio padre aveva un negozio di biciclette. Sin da quando ero piccolo mi aveva portato a vedere gare ciclistiche e aveva fatto nascere in me l’interesse per lo sport. Poi cominciò a fare piani perché diventassi un corridore professionista. Frequentavo ancora le scuole medie quando cominciò ad allenarmi sul serio. Alle superiori vinsi per tre anni consecutivi dei titoli a livello nazionale. Mi venne offerta la possibilità di andare all’università ma decisi di frequentare direttamente una scuola di ciclismo. A 19 anni diventai un ciclista professionista.

A quel tempo lo scopo della mia vita era diventare il miglior ciclista del Giappone. Volevo fare un sacco di soldi per dare alla mia famiglia sicurezza e stabilità. Mi buttai a capofitto negli allenamenti. Quando mi sentivo scoraggiato per la severità degli allenamenti o per la difficoltà di un tratto di gara, mi ripetevo continuamente che ero nato per correre in bicicletta e che in un modo o nell’altro dovevo andare avanti. Così feci, e il mio duro lavoro cominciò a dare i suoi frutti. Il primo anno vinsi il titolo di miglior esordiente. L’anno successivo mi qualificai per il campionato nazionale del Giappone. Per sei volte arrivai secondo in quella gara.

Nel periodo in cui ero fra i migliori corridori nipponici, ero chiamato “le gambe d’acciaio del Tokai”, una zona del Giappone. Avevo uno spirito molto competitivo. Col tempo iniziai a essere temuto perché durante le gare ero spietato. Guadagnavo sempre di più e potevo permettermi qualsiasi cosa. Comprai una casa con una palestra dotata degli attrezzi migliori e un’automobile straniera che costava quasi quanto una casa. Per mettere al sicuro i miei soldi feci investimenti nel mercato immobiliare e in borsa.

Nonostante ciò, mi sentivo insoddisfatto, solo e vuoto. Ero sposato e avevo figli, ma spesso perdevo la pazienza con loro. Davo in escandescenze con mia moglie e i miei figli per delle inezie. Così cominciarono a scrutare ansiosamente le mie espressioni facciali per vedere se ero di cattivo umore.

A un certo punto però mia moglie iniziò a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. A ciò seguirono molti cambiamenti. Quando mi disse che voleva assistere alle adunanze dei Testimoni decisi che ci saremmo andati tutti insieme. Ricordo ancora la sera in cui un anziano venne a casa e cominciò a studiare la Bibbia con me. Quello che imparai mi colpì profondamente.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Non dimenticherò mai l’effetto che ebbe su di me Efesini 5:5, dove si legge: “Nessun fornicatore o impuro o avido — che significa essere idolatra — ha alcuna eredità nel regno del Cristo e di Dio”. Mi rendevo conto che le gare erano collegate al gioco d’azzardo e incoraggiavano l’avidità. La mia coscienza cominciò a esserne turbata. Sentivo che se volevo piacere a Geova Dio dovevo smettere di gareggiare. Fu però una decisione difficile.

Avevo appena terminato l’anno migliore della mia carriera, e aspiravo ad avere ancora più successo. Notavo che studiare la Bibbia mi dava un senso di calma e pace, qualcosa di ben diverso da quello che ci voleva per vincere le gare! Dopo aver iniziato a studiare gareggiai solo tre volte, ma le corse erano ancora nel mio cuore. Inoltre non avevo la più pallida idea di come avrei provveduto alla famiglia. Mi sentivo come bloccato, incapace di prendere una decisione, e i miei parenti cominciarono a rendermi la vita davvero difficile a motivo della mia nuova fede. Mio padre era amaramente deluso. Ero combattuto e sempre più stressato, per cui mi venne un’ulcera.

Ciò che mi aiutò in quel periodo difficile fu continuare a studiare la Bibbia e ad andare alle adunanze dei testimoni di Geova. Poco a poco la mia fede diventò più forte. Chiesi a Geova di ascoltare le mie preghiere e di aiutarmi a capire che le ascolta davvero. Lo stress si ridusse ulteriormente quando mia moglie mi assicurò che per essere felice non aveva bisogno di vivere in una casa grande. Lentamente feci progresso.

I BENEFÌCI: Constatai la veracità delle parole di Gesù riportate in Matteo 6:33: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. Non ci sono mai mancate le “altre cose” a cui si riferiva Gesù, le cose necessarie per vivere. Anche se guadagno circa un trentesimo di quanto guadagnavo quando ero un corridore, in questi vent’anni non è mancato niente a me e alla mia famiglia.

Ciò che più conta, quando lavoro o sono impegnato in attività religiose con i miei compagni di fede, provo una gioia e una soddisfazione che non avevo mai provato prima. I giorni volano. Anche i rapporti in famiglia sono migliorati parecchio. I miei tre figli e le loro mogli sono diventati tutti fedeli servitori di Geova.

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26/11/2021 15:27
 
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“Ho compreso meglio cosa è giusto e cosa è sbagliato”. — SEBASTIÃO ALVES JUNQUEIRA

NATO NEL 1946

PAESE DI ORIGINE: BRASILE

TRASCORSI: CATTOLICO PRATICANTE


IL MIO PASSATO: La mia famiglia viveva in campagna, a circa sei chilometri dalla cittadina di Piquete. I miei avevano una piccola azienda agricola. Andavo a scuola a Piquete e per muovermi più facilmente mi comprai una vecchia bicicletta. La gente della zona era povera, ma la cittadina era pulita e tutto sommato c’era poca criminalità. La maggior parte degli uomini lavorava in un’azienda che fabbricava armi per l’esercito.

Mi piaceva studiare e riuscii a entrare nell’Accademia Aeronautica di una città vicina dove, nel 1966, ottenni i gradi di sergente. Poi mi iscrissi alla facoltà di giurisprudenza e mi laureai. In seguito presentai domanda per un posto di capo della polizia. Nel 1976 vinsi un concorso pubblico e ottenni il posto. A volte il mio ruolo mi portava a svolgere mansioni amministrative in un penitenziario. In quel periodo i testimoni di Geova venivano spesso a chiedere l’autorizzazione per predicare ai detenuti e parlavano sempre della Bibbia anche a me. Avevo molto rispetto per Dio. Rimasi colpito quando mi dissero che Dio ha un nome, Geova, e che possiamo stringere un’amicizia con lui.

Col tempo feci carriera nella magistratura. Nel 1981 vinsi un altro concorso pubblico e divenni giudice di Stato. Poi, nel 2005, fui nominato giudice di corte d’appello nel tribunale di São Paulo.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Subito dopo la laurea avevo iniziato a leggere la Bibbia, abitudine che aveva influito non poco sul mio modo di pensare. Ero cattolico praticante. Tra i componenti della mia famiglia c’erano dei preti e un vescovo. Durante la messa assistevo il parroco: prima che lui pronunciasse l’omelia io leggevo determinate parti del messale. Mia madre rimase sconvolta quando seppe che leggevo la Bibbia, visto che nelle famiglie cattoliche non era una cosa comune. Cercò di dissuadermi dicendo che rischiavo di perdere la ragione. Nonostante questo non smisi; non ci vedevo alcun pericolo.

Penso fosse la curiosità a spingermi a continuare a leggere la Bibbia. Volevo saperne di più sui preti e sul loro ruolo nella Chiesa. Iniziai anche a documentarmi sulla teologia della liberazione, ma i ragionamenti proposti dai sostenitori di quel movimento mi sembravano lacunosi e illogici.

Nel frattempo il mio odontoiatra, che era buddista, mi regalò un libro che gli aveva dato qualcuno: L’uomo è venuto per mezzo dell’evoluzione o per mezzo della creazione?* Pensai che sarebbe stato interessante leggerlo insieme a L’origine delle specie di Charles Darwin. Le argomentazioni del libro dei Testimoni erano logiche e convincenti. Non ebbi alcun dubbio: la teoria dell’evoluzione era infondata.

Leggere quel libro sulla creazione accrebbe la mia curiosità. Volevo procurarmi anche altri libri dei testimoni di Geova. Venni a sapere che nell’istituto aeronautico c’era un meccanico testimone di Geova, così gli parlai. Lui mi diede alcuni libri e mi chiese se volevo studiare la Bibbia con i Testimoni, ma declinai l’offerta pensando che potevo studiare anche da solo.

Ora che ero sposato ritenni fosse opportuno iniziare a leggere la Bibbia con la mia famiglia. La studiavamo insieme ogni settimana. Dal momento che eravamo cattolici, preti e vescovi avevano un ruolo importante nella nostra vita familiare. Per questo motivo le parole che Gesù rivolse al discepolo Tommaso, riportate in Giovanni 14:6, catturarono la mia attenzione: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Dopo approfondite ricerche sull’argomento, mi convinsi che la salvezza viene da Geova per mezzo di Gesù e non dai preti, come ci avevano fatto credere.

Il mio atteggiamento verso la Chiesa cattolica e le sue dottrine cambiò anche a motivo di altri due passi biblici. Il primo è quello di Proverbi 1:7, che dice: “Il timore di Geova è il principio della conoscenza. I semplici stolti hanno disprezzato la sapienza e la disciplina”. Il secondo è quello di Giacomo 1:5: “Se qualcuno di voi manca di sapienza, continui a chiederla a Dio, poiché egli dà generosamente a tutti e senza biasimare; ed essa gli sarà data”. Avevo una sete inestinguibile di conoscenza e di sapienza, che la mia religione non riusciva a soddisfare. Smisi perciò di andare in chiesa.

Nel 1980 mia moglie cominciò a studiare la Bibbia con i Testimoni. Quando ero a casa, assistevo alle loro conversazioni. In seguito anch’io accettai di studiare. Comunque passò molto tempo prima che decidessimo di battezzarci e diventare testimoni di Geova. Mia moglie lo fece nel 1994 e io nel 1998.

I BENEFÌCI: Per i miei quattro figli si è rivelato un bene essere allevati secondo le norme di Geova. (Efesini 6:4) I due maschi si danno molto da fare per prendersi cura dei bisogni spirituali dei Testimoni della loro congregazione. Le due femmine sono molto zelanti nell’opera di predicazione. Mia moglie dedica molte ore ogni mese ad aiutare gli altri a conoscere meglio la Bibbia, e io servo come anziano nella mia congregazione.

Da quando sono diventato testimone di Geova ho compreso meglio cosa è giusto e cosa è sbagliato. Nel trattare le varie cause in tribunale cerco di imitare Geova prendendo in considerazione tutte le circostanze, essendo ragionevole e mostrandomi clemente se ci sono delle attenuanti.

Mi sono occupato di molti casi di violenza, anche su minori, e di altri reati gravi. Questo però non mi ha reso meno sensibile. Quando guardo il telegiornale sono disgustato dal crescente degrado morale e dalla depravazione di questo mondo. Ringrazio Geova di avermi fatto capire perché i reati sono in aumento e di avermi dato una speranza per il futuro.
26/11/2021 15:34
 
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“La prigione non mi riabilitò”. — KEITH WOODS

NATO NEL 1961

PAESE DI ORIGINE: IRLANDA DEL NORD

TRASCORSI: TERRORISTA


IL MIO PASSATO: Sono nato nel 1961 a Portadown, una vivace cittadina dell’Irlanda del Nord. Vengo da una famiglia protestante e sono cresciuto in un quartiere popolare abitato sia da cattolici che da protestanti. La maggioranza delle famiglie era povera e non circolavano molti soldi. Tra vicini, però, c’era un bel rapporto.

Non vado molto fiero della vita che conducevo. Nel 1974 presi parte ai “Troubles”, disordini che all’epoca caratterizzavano l’Irlanda del Nord. Tra la comunità cattolica e quella protestante la tensione cresceva sempre più. Una sera, per esempio, mentre mio padre (dirigente della Ulster Carpet Factory) stava addestrando in fabbrica due ragazzi cattolici che abitavano accanto a noi, qualcuno lanciò una bomba in casa loro dalla finestra del soggiorno, uccidendone i genitori e il fratello minore.

La situazione si fece sempre più calda ed esplose un vero e proprio conflitto. I protestanti venivano cacciati dalle zone a maggioranza cattolica e le loro case incendiate, mentre i cattolici erano vessati nelle comunità protestanti. Il nostro quartiere divenne prevalentemente protestante. Non passò molto che fui arrestato e condannato a tre anni per coinvolgimento in attività terroristiche.

In carcere feci amicizia con un detenuto, figura di spicco nella comunità protestante dei lealisti. Diventammo come fratelli e in seguito gli feci da testimone alle nozze. La prigione non mi riabilitò né riabilitò lui. Quando fummo rilasciati riprendemmo subito le nostre attività politiche, e con un impegno ancora maggiore. Il mio amico si ritrovò di nuovo in carcere, dove fu assassinato.

Anch’io finii nel mirino, e in un’occasione la mia auto fu fatta saltare in aria. Questi eventi, però, non fecero che accrescere il mio fervore nella campagna “For God and Ulster” (Per Dio e l’Ulster).

In quel periodo collaborai alla realizzazione di un documentario riguardante i “Troubles”, che fu poi trasmesso dalla TV britannica. Questo mi creò ulteriori problemi. Una sera, per esempio, tornato a casa, scoprii che mia moglie mi aveva lasciato. Poco dopo, in seguito alla messa in onda del programma, mi tolsero mio figlio. Ricordo che guardandomi allo specchio implorai: “Dio, se ci sei aiutami”.

Il sabato seguente incontrai Paul, un conoscente che era diventato testimone di Geova. Paul cominciò a parlarmi della Bibbia. Due giorni dopo mi spedì una copia della Torre di Guardia. Un articolo di quella rivista citava le seguenti parole di Gesù riportate in Giovanni 18:36: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”. Ne rimasi molto colpito. Quel giorno segnò una svolta nella mia vita.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Iniziai a studiare la Bibbia con Paul e poi continuai con Bill, un altro Testimone. Non ero uno studente facile. Avevo così tante domande! E poi invitavo spesso ministri religiosi a casa per dimostrare che Bill aveva torto. La verità della Parola di Dio però era lampante.

Ricordo che una volta dissi a Bill di non venire a casa mia per lo studio perché le strade intorno al quartiere erano presidiate e rischiava di vedersi sottrarre e bruciare la macchina. Ma Bill si presentò lo stesso. Aveva lasciato la macchina a casa ed era venuto in bicicletta, dando così meno nell’occhio. Un’altra volta stavamo studiando la Bibbia a casa mia quando entrò la polizia insieme a dei soldati per arrestarmi. Mentre mi trascinavano via, Bill mi disse a gran voce di confidare in Geova. Quelle due circostanze mi fecero riflettere molto.

La prima volta che assistei a un’adunanza dei testimoni di Geova in una Sala del Regno devo aver sorpreso alcuni dei presenti. Avevo i capelli lunghi e l’orecchino, e indossavo un giubbotto di pelle che rivelava il mio orientamento politico. Eppure i Testimoni mi fecero un’ottima accoglienza. La loro gentilezza mi lasciò senza parole.

Pur studiando la Bibbia frequentavo ancora i miei vecchi amici. Alla fine, però, le verità bibliche che imparavo iniziarono a mettere radice nel mio cuore. Capii che se volevo servire Geova dovevo rivedere le mie opinioni politiche e cambiare compagnie. Non fu una cosa facile ma, continuando a studiare la Bibbia e traendo forza da Geova, ci riuscii. Mi tagliai i capelli, tolsi l’orecchino e comprai un abito elegante. Quello che imparavo mi aiutò anche a vedere gli altri in maniera più positiva.

I BENEFÌCI: La mia vita è stata macchiata da reati e atti terroristici. Ero un volto noto alle forze dell’ordine. Ora le cose stanno diversamente. Per esempio, quando assistei per la prima volta a un’assemblea dei testimoni di Geova, nella città di Navan, fui scortato per tutto il viaggio sia in Irlanda che nell’Irlanda del Nord. Adesso invece posso andare alle assemblee senza scorta. Posso anche partecipare liberamente all’opera di predicazione insieme ai miei compagni di fede Paul e Bill e al resto della congregazione.

Più la mia vita cambiava in meglio più mi sentivo a mio agio nella congregazione. Lì conobbi una Testimone di nome Louise, e ci sposammo. Inoltre riuscii a ricongiungermi con mio figlio.

Quando ripenso al passato, mi rammarico di aver fatto del male ad altri. Posso garantire, però, che la Bibbia ha veramente il potere di cambiare persone come me, trasformando una vita deprecabile in una piena di significato e di speranza.
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[Modificato da Amalia 52 26/11/2021 15:35]
27/11/2021 13:36
 
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NOME: TERRENCE J. O’BRIEN

ETÀ: 57

PAESE DI ORIGINE: AUSTRALIA

TRASCORSI: FACEVA USO DI DROGA ED ERA APPASSIONATO DI MOTOCICLETTE

IL MIO PASSATO:
Sono cresciuto nell’animata Brisbane, la capitale del Queensland. La mia famiglia era cattolica, ma quando compii otto anni smettemmo di andare in chiesa e di parlare di religione. Quando avevo dieci anni, la mia famiglia si trasferì nella Gold Coast. Abitavamo vicino alla spiaggia, e passai i primi anni dell’adolescenza nuotando e facendo surf.

La mia, però, non fu un’infanzia felice. Mio padre abbandonò la famiglia quando avevo otto anni. Mia madre si risposò, e da allora l’alcol e le liti diventarono costanti della nostra vita familiare. Una sera, dopo una lite particolarmente violenta tra i miei genitori, seduto sul mio letto giurai che se un giorno mi fossi sposato non avrei mai litigato con mia moglie. Nonostante i problemi, la nostra famiglia, composta da sei figli, da mia madre e dal mio patrigno, rimase unita.

Negli ultimi anni della mia adolescenza adottai lo stesso stile di vita sconsiderato di molti miei coetanei che si ribellavano all’autorità, facevano uso di marijuana, tabacco e altre droghe e si ubriacavano. Mi piaceva anche andare in motocicletta. Ebbi un paio di incidenti gravi, ma questo non intaccò la mia passione, e decisi di girare l’Australia in moto.

Malgrado tutta la libertà che avevo, spesso mi sentivo depresso pensando alla situazione mondiale e all’indifferenza della maggioranza verso i problemi dell’umanità. Desideravo tanto conoscere la verità su Dio, sulla religione e sulle condizioni del mondo. Ma quando posi i miei interrogativi a due sacerdoti cattolici rimasi deluso dalle loro risposte. Parlai degli stessi argomenti con vari ministri protestanti, ma le loro risposte mi lasciarono altrettanto insoddisfatto. Poi un amico mi fece conoscere Eddie, un testimone di Geova. Feci quattro conversazioni con Eddie, e ogni volta lui usò la Bibbia per rispondere alle mie domande. Fin dalla prima conversazione capii di aver trovato qualcosa di speciale. Allora, però, non vedevo alcun bisogno di cambiare il mio stile di vita.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Durante il mio viaggio attraverso l’Australia conobbi un altro Testimone e feci delle conversazioni con lui. Ma quando tornai nel Queensland non ebbi più contatti con i Testimoni per sei mesi.

Poi un giorno, mentre tornavo a casa dal lavoro, vidi due uomini che camminavano lungo la strada: erano ben vestiti e avevano ciascuno una borsa, e pensai che fossero testimoni di Geova. Mi avvicinai e, avendo appurato che lo erano, chiesi loro di studiare la Bibbia con me. Cominciai subito a frequentare le adunanze tenute dai Testimoni e assistei anche a una grande assemblea che si svolse a Sydney nel 1973. Tuttavia, quando i miei familiari, e in special modo mia madre, scoprirono cosa stavo facendo, ne furono addolorati. Per questa e altre ragioni smisi di frequentare i Testimoni. Per un anno mi feci trascinare dall’altra mia grande passione, il cricket.

Alla fine, però, mi resi conto che l’unico periodo in cui ero stato veramente felice era quando avevo studiato la Bibbia con i testimoni di Geova. Ripresi i contatti con loro e ricominciai ad assistere alle adunanze. In più, troncai i legami con gli amici che si drogavano.

La molla che mi spinse a fare questi cambiamenti fu ciò che imparai su Giobbe, un personaggio biblico. All’epoca studiavo regolarmente la Bibbia con Bill, un Testimone più grande di me dal carattere gentile e nello stesso tempo fermo. Dopo che avemmo studiato la vita di Giobbe, Bill mi chiese chi altri è stato accusato da Satana di non servire Dio con vera devozione. (Giobbe 2:3-5) Elencai tutti i personaggi biblici che conoscevo e, con pazienza, Bill rispose: “Sì, sì, anche loro”. Quindi mi guardò fisso e affermò: “Satana dice lo stesso anche di te!” Mancò poco che cadessi dalla sedia. Fino a quel momento avevo saputo che le dottrine che stavo imparando erano vere. Ma in quell’istante compresi perché dovevo mettere in pratica ciò che imparavo. Quattro mesi dopo mi battezzai come testimone di Geova.

I BENEFÌCI: Rabbrividisco al pensiero di come sarebbe stata la mia vita se non avessi imparato a vivere secondo i princìpi biblici. Molto probabilmente sarei morto. Molti dei miei compagni di un tempo non ci sono più a causa della droga o dell’alcol. Molti di loro hanno anche avuto un matrimonio infelice. Posso solo supporre che anch’io avrei fatto la stessa fine.

Ora sono sposato, e io e mia moglie Margaret siamo felici di servire presso la filiale australiana dei testimoni di Geova. Nessuno dei miei familiari ha deciso di servire Geova, ma nel corso degli anni io e Margaret abbiamo avuto il piacere di studiare la Bibbia con molte persone, single e coppie, che hanno trasformato la loro vita proprio come ho fatto io. In questo arco di tempo abbiamo anche stretto molte belle amicizie. Inoltre Margaret, che è stata educata come Testimone, mi ha aiutato a mantenere la promessa che avevo fatto quasi 40 anni fa. Siamo felicemente sposati da più di 25 anni. Non siamo sempre d’accordo su tutto, ma finora non abbiamo mai litigato. Pensiamo entrambi che questo sia merito della Bibbia.

[Modificato da Amalia 52 27/11/2021 13:40]
27/11/2021 13:39
 
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NOME: MASAHIRO OKABAYASHI

ETÀ: 39

PAESE DI ORIGINE: GIAPPONE

TRASCORSI: GIOCATORE D’AZZARDO


IL MIO PASSATO: Sono cresciuto a Iwakura, una cittadina a circa mezz’ora di treno da Nagoya. Ricordo mio padre e mia madre come persone molto gentili. In seguito, però, venni a sapere che mio padre apparteneva alla yakuza, la mafia giapponese, e che per qualche tempo aveva mantenuto la nostra famiglia di cinque persone commettendo frodi. Beveva molto tutti i giorni, e quando avevo 20 anni morì di cirrosi epatica.

Mio padre era coreano e perciò la mia famiglia veniva spesso discriminata dal resto della comunità. Questo e altri problemi resero la mia adolescenza infelice. Mi iscrissi alle superiori, ma andavo a scuola saltuariamente e dopo un anno mi ritirai. Avevo già dei precedenti penali e ciò, oltre al fatto che ero per metà coreano, mi rese difficile trovare lavoro. Alla fine trovai un posto, ma poi ebbi un infortunio alle ginocchia e non potei più svolgere lavori pesanti.

Cominciai a guadagnarmi da vivere giocando a pachinko, un gioco d’azzardo in cui si usa un congegno simile al flipper. In quel periodo vivevo con una ragazza che voleva che trovassi un lavoro rispettabile e la sposassi. Ma io guadagnavo un sacco di soldi con il gioco d’azzardo e non volevo cambiare vita.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: Un giorno venne alla nostra porta un testimone di Geova, che mi diede il libro Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione? Non avevo mai riflettuto su questa domanda prima di allora, ma dopo aver letto il libro accettai di conoscere meglio la Bibbia. Mi ero sempre chiesto cosa succede quando si muore. Le risposte chiare che trovai nella Bibbia su questo e altri argomenti mi aprirono gli occhi.

Compresi il bisogno di mettere in pratica ciò che imparavo dalla Bibbia. Così mi sposai, smisi di fumare, mi tagliai i capelli, che avevo portato lunghi e tinti di biondo, e migliorai il mio aspetto. Inoltre smisi di giocare d’azzardo.

Nessuno di questi cambiamenti fu facile. Per esempio, non riuscivo a smettere di fumare con le mie sole forze. Ma pregando fervidamente e confidando in Geova Dio ci riuscii. Per di più, il primo lavoro che trovai dopo aver abbandonato il pachinko fu una vera e propria sfida: guadagnavo solo la metà rispetto a prima e il lavoro era duro e stressante. Un passo biblico che mi aiutò a superare quel periodo difficile fu Filippesi 4:6, 7, dove si legge: “Non siate ansiosi di nulla, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione insieme a rendimento di grazie; e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. Questa promessa si è dimostrata vera in molte occasioni.

I BENEFÌCI: Quando iniziai a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova, la mia ragazza non ne fu felice. Ma poi, vedendo i grandi cambiamenti che stavo facendo, cominciò a partecipare allo studio e ad assistere con me alle loro adunanze. Ora siamo entrambi testimoni di Geova. Servire Dio insieme è una vera e propria benedizione!

Prima di studiare la Bibbia pensavo di essere felice, ma solo adesso so cos’è la vera felicità. Seguire i princìpi biblici non è certo facile, ma sono sicuro che è il miglior modo di vivere.

27/11/2021 13:42
 
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NOME: ELIZABETH JANE SCHOFIELD

ETÀ: 35

PAESE DI ORIGINE: REGNO UNITO

TRASCORSI: VIVEVA PER IL FINE SETTIMANA

IL MIO PASSATO:
Sono cresciuta a Hardgate, un paese nei pressi di Glasgow, in Scozia. Quando avevo sette anni mia madre, che era diventata testimone di Geova, cominciò a insegnarmi la Bibbia. A 17 anni, però, mi interessava di più stare con i miei compagni di scuola: andavamo nei locali notturni, ascoltavamo musica heavy metal e bevevamo. Non pensavo minimamente a temi spirituali; vivevo per il fine settimana. Tutto questo, comunque, cambiò quando avevo 21 anni.

Andai a trovare dei parenti nell’Irlanda del Nord. Mentre mi trovavo lì, mi capitò di assistere alla marcia orangista, una parata protestante. L’odio e l’intolleranza tra protestanti e cattolici di cui fui spettatrice in quell’occasione mi scioccarono e mi fecero riflettere. Ricordavo le cose che mia madre mi aveva insegnato dalla Bibbia e sapevo che Dio non approverebbe mai coloro che ignorano i suoi amorevoli princìpi. Così mi resi conto che avevo perseguito unicamente i miei obiettivi, ignorando il modo in cui Dio voleva che vivessi. Decisi che quando sarei tornata a casa in Scozia avrei studiato seriamente ciò che la Bibbia insegna.

LA BIBBIA HA CAMBIATO LA MIA VITA: La prima volta che assistei di nuovo a un’adunanza dei testimoni di Geova nel mio paese mi sentii a disagio e nervosa. Tutti però mi diedero un caloroso benvenuto. Quando cominciai ad applicare ciò che imparavo dalla Bibbia, una sorella molto affettuosa mi prese particolarmente a cuore. Mi aiutò davvero a sentirmi di nuovo parte della congregazione. Gli amici che avevo frequentato in precedenza continuavano a invitarmi ad andare nei locali notturni, ma dissi loro che facevo sul serio e che volevo vivere secondo i princìpi biblici. Alla fine smisero di cercarmi.

In passato avevo considerato la Bibbia poco più di una serie interminabile di regole. Ora avevo cambiato atteggiamento. Cominciavo a considerare i personaggi biblici persone reali che avevano sentimenti e debolezze, proprio come me. Anche loro avevano commesso errori, eppure Geova Dio li aveva perdonati quando si erano pentiti sinceramente. Mi convinsi che, anche se da adolescente gli avevo voltato le spalle, se mi fossi sforzata di piacergli Geova mi avrebbe perdonato e avrebbe dimenticato i miei errori.

Inoltre, la condotta di mia madre mi colpì profondamente. Benché io avessi abbandonato Dio, lei non l’aveva fatto. Il suo incrollabile esempio di lealtà mi fece capire che vale la pena servire Geova. Da ragazzina non mi era piaciuto andare con lei a predicare di casa in casa; non concepivo l’idea di dedicare ore a predicare alla gente. Ora, però, decisi di vedere se la promessa di Gesù riportata in Matteo 6:31-33 era degna di fiducia: “Non siate mai ansiosi, dicendo: ‘Che mangeremo?’ o: ‘Che berremo?’ o: ‘Che indosseremo?’ . . . Il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. Di lì a poco mi battezzai come testimone di Geova, lasciai il mio lavoro a tempo pieno, trovai un’occupazione part time e diventai ministro a tempo pieno.

I BENEFÌCI: Quando ero più giovane e vivevo solo per il fine settimana ero sempre insoddisfatta. La mia vita era vuota. Ora che sono pienamente impegnata a servire Geova mi sento appagata. La mia vita ha un senso. Sono sposata e accompagno mio marito, il quale ogni settimana visita una diversa congregazione dei testimoni di Geova per incoraggiarne i componenti. Considero quest’attività il privilegio più grande che mi sia mai stato concesso. Sono immensamente grata a Geova per avermi dato una seconda possibilità.

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