Re: Re: Re: Re: Re: Re: Anima secondo gli ebrei
VVRL, 29/11/2021 23:08:
Ti sbagli, se si parlasse di morti spirituali, non avrebbe alcun senso dire che sono stati giudicati nella carne. Come detto, il giudizio nella carne indica proprio la morte adamica che riguarda tutti, morti o vivi in senso spirituale. Del resto l'uso del "pur essendo" mette in contrapposizione questi morti con il vivere nello spirito di Dio, pertanto dal punto di vista logico i morti in senso spirituale non potrebbero vivere in senso spirituale e, banalmente, se si tratta di persone convertite come in Efesini 2:1, non sarebbero più morti. Tu cancelli "il giudizio nella carne" nella tua esegesi e questo falsa la tua esegesi del passo.
Io non cancello nulla, ma al passo gli do una chiave di lettura diversa dalla tua,
in armonia con gli altri passi biblici che ti ho citato. Non è che per fare l'esegesi puoi andare a prendere una parola isolata in un versetto e tirarne fuori un insegnamento. Tutto deve essere armonizzato e mi pare di
averti dimostrato in modo lampante che un morto (spirituale) può essere vivo (nella carne, biologicamente).
Appena nasci sei "giudicato nella carne" e quindi morto dal punto di vista spirituale, perchè sulle tue spalle, come su quelle di tutti gli esseri umani, grava il fardello del peccato e della morte. Solo quano "odi" la buona notizia ed eserciti fede in Cristo puoi tornare a "vivere". Il senso logico di 1 Pietro è quello.