Questa mattina a Lugo di Romagna si è svolto il mercatino numismatico/filatelico. Pochi banchi ma andando a ravanare si trova sempre qualcosa. Alcune fotografie interessanti e poi una a pochi denari. La foto immortala su uno scalone molti feriti, chi in pigiama chi in divisa con 6 crocerossine. Leggo sul retro. Ma è vero o è uno scherzo? "CROCE VERDE Agosto 1916 Chirurgia". Allora sono crociverdine. Ma va !!!.... comunque l'acquisto perché malgrado tutto è bella e poi me la studio. Grande è stato il mio stupore nell'apprendere che la croce verde esisteva veramente.
Riporto da internet
www.croceverdeapm.net/it/storia/1916---il-vicepresidente-giuseppe-se...
Nel 1915, allo scoppio della prima guerra mondiale, l'autorità militare affidò in gestione alla Croce Verde gli ospedali della Guastalla e della Comasina, i posti di ristoro della Stazione Centrale di Milano ed il trasporto dei militari feriti che giungevano dal fronte dalla stazione agli ospedali. Giuseppe Segre fu tra i responsabili dell'organizzazione di questa importante attività, che proseguì per tutta la durata del conflitto. ...... Giuseppe Segre, già vicepresidente della Croce Verde Assistenza Pubblica Milanese e nonno della Senatrice Liliana Segre, fu anch’egli arrestato con la moglie a Inverigo (Como) il 22 maggio 1944. Imprigionato nel campo di Fossoli (Modena), fu deportato il 26 giugno 1944 con il convoglio n. 13, diretto ad Auschwitz. È stato ucciso con la moglie al suo arrivo nel campo di sterminio di Auschwitz, il 30 giugno 1944.
grandeguerra.comune.padova.it/grande-guerra-padova/croce-verde-durante-grande...
Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale la Pia Opera Croce Verde era nata da poco più di un anno: la riunione fondativa, infatti, si era svolta l’8 giugno 1913. Lo scopo dell’Associazione era “quello di provvedere gratuitamente al trasporto dei feriti, malati, infortunati in luoghi di cura o alle rispettive abitazioni, o da queste ai luoghi di cura, di dare pronto soccorso nei pubblici e privati infortuni, di istituire e aiutare qualsiasi opera filantropica in rapporto alle pubbliche assistenze”.
Organizzata al meglio l’Associazione e definiti i rapporti con le istituzioni cittadine, nel marzo 1914 iniziarono a essere svolti i servizi assistenziali. All’inizio dell’anno successivo venne deciso di affiancare un’autolettiga (odierna autoambulanza) all’iniziale dotazione di barelle e di ambulanze a trazione umana o animale (vedi foto tratta da U. Pavan Dalla Torre, M. Rippa Bonati, Croce Verde. Dieci decenni di attività a Padova, Limena 2013).Allo scoppio delle ostilità la Croce Verde era entrata a far parte degli organismi cittadini dediti all’assistenza, cooperando con la Sanità militare e con la Croce Rossa nel trasporto dei militari ammalati e feriti.
A partire dal 1916 Padova iniziò a essere oggetto di violenti bombardamenti aerei. I Volontari della Croce Verde, o Militi, furono molto attivi in tali occasioni, prestando valorosamente servizio nelle zone colpite e contraddistinguendosi per le loro azioni. Memorabile l’opera prestata dopo il disastro dell’11 novembre 1916 al torrione della Gatta, dopo il quale l’Associazione intervenne con tutti i mezzi e tutti i materiali a disposizione. “Superiori ad ogni elogio come sempre, erano stati i militi della Croce verde e i civici pompieri” ricorda Guido Solito nel suo volume Padova nella guerra (1915-1918).
Ai trasporti cittadini si unirono ben presto quelli militari: il Comando Supremo dell’Esercito incaricò l’Associazione di trasportare i soldati feriti dal fronte alle retrovie. Dopo la disfatta di Caporetto, inoltre, i Militi fornirono anche servizio di assistenza ai profughi.
Nel corso e al termine delle ostilità la Croce Verde ottenne ripetuti encomi e molteplici attestazioni di benemerenza da parte dell’Amministrazione Comunale, delle autorità militari e sanitarie, nonché di altre Istituzioni.
Francesco