Era il
18 febbraio 1984 quando, con il balzo del singolo
Thriller dalla 20ª alla 7ª posizione della
Billboard Hot 100,
l'album più venduto nella storia della musica divenne anche il primo disco di sempre a piazzare sette singoli nella top 10 della prestigiosa classifica statunitense.
Un record in seguito eguagliato, ma mai battuto.
A raggiungere Michael Jackson furono
Bruce Springsteen con l'album
Born in the USA (1984-85),
Janet Jackson con l'album
Rhythm Nation 1814 (1989-91), e
Drake con l'album
Scorpion (2018).
Quest’ultimo, fu anche il primo nella storia a piazzare tutti e sette i singoli contemporaneamente nel giro di una sola settimana: un bel traguardo, certo, ma nulla che potesse scalfire il prestigioso primato di
Thriller.
- La copertina dell'album 'Thriller' di Michael Jackson -
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LA FINE DI UN RECORD 🔴
Oggi, però, qualcosa è cambiato:
dopo 37 anni, uno dei record più noti e ambiti del Re del Pop passa di proprietà.
A farlo suo è proprio
Drake che, grazie al nuovo album
Certified Lover Boy, è riuscito a piazzare ben
nove singoli nelle prime dieci posizioni della Hot 100. E, come già avvenuto con il precedente
Scorpion, tutti in contemporanea.
Billboard ha fissato la data ufficiale di questo nuovo primato - già avvenuto - al
18 settembre 2021, in quanto sua abitudine allineare tutte le classifiche al sabato.
- La copertina dell'album 'Certified Lover Boy' di Drake -
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PARAGONI IMPROBABILI 🔴
Qualcuno, adesso, si chiederà
come sia possibile infrangere record del genere in una sola settimana, piazzando tutti quei singoli contemporaneamente in top 10.
La risposta è semplice: il mercato è diverso.
Oggi, potenzialmente, ogni brano di un album, se acquistato in download, ascoltato in streaming (e, nel caso degli Stati Uniti, anche ascoltato in radio), ha la sua chance di entrare nella
Hot 100.
Non è necessario, insomma, che sia il singolo ufficiale designato dall’artista (o chi per lui).
Ai tempi di Michael Jackson, ciò non era possibile:
per entrare nella Hot 100, i brani di un album dovevano essere scelti come singoli ufficiali e pubblicati fisicamente (con tutti i costi che ne derivavano), oltre a ricevere il supporto dei passaggi radiofonici.
E più passava il tempo, meno questi singoli resistevano in classifica; in quanto, avendo comprato l’album nella sua interezza, non tutti i fruitori di musica erano disposti a spendere altri soldi per un singolo brano di cui già possedevano la versione in LP.
Ne conviene che il mercato attuale agevola parecchio situazioni di questo tipo, e che traguardi pluridecennali possano essere battuti - forse senza neanche troppe sorprese - dalle stream star più in voga del momento.
Con questo, non si vuole assolutamente sminuire il nuovo record di Drake (anche perché, in fondo, sono trascorsi 37 anni prima che venisse battuto), ma evidenziare il contesto storico totalmente differente rispetto a quello di 40, 30, ma anche soli 10 anni fa.
Paragonare i record dei giorni nostri - nei quali basta l'ascolto online di un brano per farlo schizzare in classifica - con quelli ottenuti quando il mercato musicale prevedeva la pubblicazione dei 45 giri o dei CD,
è obiettivamente difficile.
- La copertina del singolo 'Thriller' di Michael Jackson -
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IL PROSSIMO PERICOLO 🔴
Nel mentre, segnaliamo che Drake si avvicina sempre più ad insidiare un altro primato pluridecennale di MJ:
quello di artista solista maschile con più pezzi in vetta alla Hot 100.
Il Re del Pop è primo a quota
13 singoli, seguito da
Stevie Wonder a quota 10, mentre
Drake è attualmente a quota 9, grazie al primo posto settimanale di
Way 2 Sexy.
Si tratta di un record difficile da battere; ma, a giudicare dalla costanza dei numeri di Drake, non impossibile.
Vedremo cosa accadrà.
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A cura di Simone del Nero e Vincenzo Compierchio per il Michael Jackson FanSquare.[Modificato da Compix 16/09/2021 18:45]