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Il Nome di Dio nel nuovo testamento

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2021 18:30
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05/09/2021 21:24
 
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Marco
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Se Dio "Onnipotente" non avesse voluto che il Suo nome sparisse dal Nuovo Testamento, non lo avrebbe permesso (essendo appunto "Onnipotente"), come non ha permesso nel corso della storia che fossero eliminati la Bibbia o il Suo popolo.

Quindi, se era Sua volontà che accadesse, perché opporsi nel voler cambiare il Nuovo Testamento rispetto a come Dio ha voluto che arrivasse fino a noi?

Io, proprio, non lo capisco.

O il Suo nome non c'è mai stato nel NT, oppure c'era e Dio ha permesso che fosse tolto. Quindi lo ha voluto, altrimenti si sarebbe opposto, essendo Onnipotente. Oppure, non è Onnipotente?

Non capisco perché quando si tratta di salvare la Bibbia dai tentativi di distruggerla ed eliminarla, è Sua volontà che non succedesse. Quando si tratta dei tentativi di eliminare il Suo popolo nel passato, è Sua volontà che non succedesse. Quindi, ne deduco che quando si tratta dei tentativi di eliminare il Suo nome dal NT, era Sua volontà che accadesse.

Perché se così non fosse, allora non dovrebbe essere coinvolta la Sua volontà neanche nel salvare la Bibbia e il Suo popolo, ovvero tutto casuale.

Chi mi spiega, per favore?


05/09/2021 21:31
 
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05/09/2021 22:04
 
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Re:
Marco, 9/5/2021 9:24 PM:

Se Dio "Onnipotente" non avesse voluto che il Suo nome sparisse dal Nuovo Testamento, non lo avrebbe permesso (essendo appunto "Onnipotente"), come non ha permesso nel corso della storia che fossero eliminati la Bibbia o il Suo popolo.

Quindi, se era Sua volontà che accadesse, perché opporsi nel voler cambiare il Nuovo Testamento rispetto a come Dio ha voluto che arrivasse fino a noi?

Io, proprio, non lo capisco.

O il Suo nome non c'è mai stato nel NT, oppure c'era e Dio ha permesso che fosse tolto. Quindi lo ha voluto, altrimenti si sarebbe opposto, essendo Onnipotente. Oppure, non è Onnipotente?

Non capisco perché quando si tratta di salvare la Bibbia dai tentativi di distruggerla ed eliminarla, è Sua volontà che non succedesse. Quando si tratta dei tentativi di eliminare il Suo popolo nel passato, è Sua volontà che non succedesse. Quindi, ne deduco che quando si tratta dei tentativi di eliminare il Suo nome dal NT, era Sua volontà che accadesse.

Perché se così non fosse, allora non dovrebbe essere coinvolta la Sua volontà neanche nel salvare la Bibbia e il Suo popolo, ovvero tutto casuale.

Chi mi spiega, per favore?



Caro Marco,

è semplice. Il Dio del Vecchio Testamento è lo stesso del Nuovo oppure era un altro Dio?

Simon
06/09/2021 07:17
 
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Re:
Marco, 05/09/2021 21:24:

Se Dio "Onnipotente" non avesse voluto che il Suo nome sparisse dal

O il Suo nome non c'è mai stato nel NT, oppure c'era e Dio ha permesso che fosse tolto. Quindi lo ha voluto, altrimenti si sarebbe opposto, essendo Onnipotente. Oppure, non è Onnipotente?



Non è corretto affermare che il nome di Dio nel nuovo testamento non ci sia ad esempio in Apocalisse 19:6 si legge:

Poi sentii come la voce di una grande folla, come il fragore di molte acque e come il boato di forti tuoni, che diceva: “Lodate Iah,

Iah è la forma poetica abbreviata del tetragramma YHWH quindi il nome di Dio esiste nel nuovo testamento. Inoltre molti nomi di persona riportati nel NT contengono il nome di Dio ad esempio:

Gesù: dall’ebr. Yeshùaʽ o Yehohshùaʽ, “YHWH è salvezza

Giovanni: dall’ebr. Yehohchanàn, “YHWH ha mostrato favore; YHWH è stato benigno”

Matteo che significa dono di YHWH

ecc.




06/09/2021 09:31
 
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Marco
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Sia nel caso che Dio e il Suo nome siano cambiati dopo la venuta di Cristo e tra il Vecchio e il Nuovo Testamento, sia nel caso che Dio e il Suo nome siano rimasti identici, la mia domanda rimane invariata e non riguarda questo tema.

Prendiamo il Nuovo Testamento in lingua greca, così come ci è pervenuto fino ad oggi, e ammettiamo che contenesse il nome di Dio nella forma YHWH non abbreviata:

1) Se Dio ha guidato il modo in cui la Bibbia si è preservata ed era, quindi, volontà di Dio che ci arrivasse con le attuali modifiche (inclusa l'assenza del Suo nome non abbreviato nel NT), perché dovremmo andare contro la guida e volontà di Dio Onnipotente apportando delle modifiche al testo?

2) Se Dio NON ha guidato il modo in cui la Bibbia si è preservata e NON era, quindi, volontà di Dio che ci arrivasse con le attuali modifiche (inclusa l'assenza del Suo nome non abbreviato nel NT), perché dovremmo credere e riporre fede e fiducia in un testo modificato senza la guida e contro la volontà di Dio Onnipotente?

Continuo a non capire. Per capire, vi chiedo cortesemente di rispondere alla mia domanda e non ad altro per non andare fuori tema.

Grazie!
06/09/2021 13:09
 
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Re:


1) Se Dio ha guidato il modo in cui la Bibbia si è preservata ed era, quindi, volontà di Dio che ci arrivasse con le attuali modifiche (inclusa l'assenza del Suo nome non abbreviato nel NT), perché dovremmo andare contro la guida e volontà di Dio Onnipotente apportando delle modifiche al testo?



Seguendo il tuo ragionamento si può dire perchè le modifiche che eliminano il nome di Dio sarebbero secondo la sua volontà e quelle che invece lo ripristinano no? Che ne sai che non sia volontà di Dio che il suo nome venga ripristinato nel NT e non abbia guidato le cose affinchè ciò sia avvenuto? Del resto come ho detto tale nome è presente nel NT e da nessuna parte nelle scritture si afferma che tale nome dovesse sparire anzi.


Se Dio NON ha guidato il modo in cui la Bibbia si è preservata e NON era, quindi, volontà di Dio che ci arrivasse con le attuali modifiche (inclusa l'assenza del Suo nome non abbreviato nel NT), perché dovremmo credere e riporre fede e fiducia in un testo modificato senza la guida e contro la volontà di Dio Onnipotente?

Continuo a non capire. Per capire, vi chiedo cortesemente di rispondere alla mia domanda e non ad altro per non andare fuori tema.



Come sai qual' è la volontà di Dio? In realtà la volontà di Dio è che il suo nome sia santificato non nascosto infatti nelle preghiera del Padre nostro si dice Padre nostro.... Sia santificato il tuo nome inoltre in Esodo 3:15 si legge:

Dopodiché Dio disse ancora una volta a Mosè: “Devi dire questo agli israeliti: ‘YHWH, l’Iddio dei vostri antenati, l’Iddio di Abraamo, l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe,+ mi ha mandato da voi’. Questo è il mio nome per sempre,

(Non penso che Dio menta)

Tra l' altro come dicevo Gesù significa YHWH è salvezza quindi Dio ha voluto che ogni cristiano quando pronuncia il nome Gesù dica YHWH è salvezza.








[Modificato da Pino2019 06/09/2021 13:14]
06/09/2021 13:24
 
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Il nome divino nelle Scritture Greche Cristiane

I biblisti riconoscono che il nome proprio di Dio, rappresentato dal Tetragramma (יהוה), compariva quasi 7.000 volte nel testo originale delle Scritture Ebraiche. Molti tuttavia ritengono che non fosse presente nel testo originale delle Scritture Greche Cristiane. Per tale ragione la maggioranza delle Bibbie moderne non usa il nome Geova nel cosiddetto Nuovo Testamento. Perfino nelle citazioni dalle Scritture Ebraiche in cui compare il Tetragramma la maggior parte dei traduttori utilizza “Signore” in luogo del nome proprio di Dio.

La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture non segue questa consuetudine. Nelle Scritture Greche Cristiane riporta il nome Geova ben 237 volte. Nel prendere questa decisione, i traduttori hanno valutato due importanti fattori: (1) i manoscritti greci oggi in nostro possesso non sono gli originali, infatti la maggioranza delle migliaia di copie attualmente esistenti fu redatta almeno due secoli dopo la stesura degli originali; (2) a quel tempo i copisti sostituivano il Tetragramma con Kỳrios, il termine greco per “Signore”, oppure copiavano da manoscritti in cui questo era già stato fatto.

Il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo ha ritenuto che ci siano prove inoppugnabili della presenza del Tetragramma nei manoscritti greci originali. Questa posizione si basa sugli elementi che seguono.

Copie delle Scritture Ebraiche in uso al tempo di Gesù e degli apostoli contenevano il Tetragramma in tutto il testo. Già in passato erano in pochi a contestare tale conclusione, ma ora che sono state scoperte a Qumran copie delle Scritture Ebraiche risalenti al I secolo la questione è stata risolta al di là di ogni dubbio.

Ai giorni di Gesù e degli apostoli il Tetragramma compariva anche in traduzioni greche delle Scritture Ebraiche. Per secoli gli studiosi hanno creduto che il Tetragramma non fosse presente nei manoscritti della Settanta, traduzione delle Scritture Ebraiche in greco. Poi, a metà del secolo scorso, si ebbe modo di consultare alcuni frammenti molto antichi della versione della Settanta in uso al tempo di Gesù. Tali frammenti contengono il nome proprio di Dio scritto in caratteri ebraici. Pertanto, all’epoca di Gesù c’erano davvero copie delle Scritture in greco che contenevano il nome divino. Ad ogni modo, importanti manoscritti della Settanta risalenti al IV secolo, quali il codice Vaticano e il codice Sinaitico, non contenevano il nome divino nei libri da Genesi a Malachia (laddove invece compariva in manoscritti precedenti). Perciò non sorprende che in testi risalenti a quel periodo il nome divino non compaia nel cosiddetto Nuovo Testamento, ovvero nelle Scritture Greche.

Pregando Dio, Gesù disse: “Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo”. E aggiunse: “Ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere”

Le Scritture Greche Cristiane stesse mostrano che Gesù parlò spesso del nome di Dio e lo fece conoscere. Pregando Dio, Gesù disse: “Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo”. E aggiunse: “Ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere” (Giovanni 17:6, 11, 12, 26).

Dato che le Scritture Greche Cristiane furono un’aggiunta ispirata alle sacre Scritture Ebraiche, l’improvvisa scomparsa del nome di Geova dal loro testo sarebbe stata un’incoerenza. Verso la metà del I secolo il discepolo Giacomo disse agli anziani di Gerusalemme: “Simeone ha riferito nei dettagli come Dio per la prima volta ha rivolto l’attenzione alle nazioni per trarne un popolo per il suo nome” (Atti 15:14). Sarebbe stato illogico che Giacomo facesse un’affermazione simile se nel I secolo nessuno conosceva o usava il nome di Dio.

Il nome divino ricorre nelle Scritture Greche Cristiane nella sua forma abbreviata. In Rivelazione 19:1, 3, 4, 6, il nome divino è incluso nell’espressione “alleluia”, che in ebraico significa letteralmente “lodate Iah”. “Iah” è una forma abbreviata del nome Geova. Molti nomi usati nelle Scritture Greche Cristiane derivavano dal nome divino. Secondo varie opere di consultazione, il nome stesso di Gesù significa “Geova è salvezza”.

Antichi testi ebraici indicano che i cristiani ebrei usavano il nome divino nei loro scritti. Riferendosi agli scritti cristiani che venivano bruciati in giorno di Sabato, la Tosefta — una raccolta scritta di leggi orali completata verso il 300 — dichiara: “Non salvano da un incendio i libri degli Evangelisti e i libri dei minìm [che si ritiene fossero cristiani ebrei]. Vengono lasciati bruciare dove si trovano, essi e i riferimenti al Nome Divino che contengono”. La stessa fonte cita Rabbi Yose il Galileo, vissuto all’inizio del II secolo, che disse: “Gli altri giorni della settimana si tolgano da essi [a quanto pare gli scritti cristiani] i riferimenti al Nome Divino e si conservino, e il resto bruci”.

Alcuni biblisti ritengono probabile che il nome divino ricorresse nelle citazioni delle Scritture Ebraiche contenute nelle Scritture Greche Cristiane. Un dizionario biblico spiega quanto segue: “Ci sono degli elementi a sostegno del fatto che il Tetragramma, il Nome Divino, Yahweh, comparisse nel NT [Nuovo Testamento] in alcune o in tutte le citazioni dall’AT [Antico Testamento] all’epoca della stesura originale dei documenti del NT” (“Tetragrammaton in the New Testament”, The Anchor Bible Dictionary). Lo studioso George Howard afferma: “Dato che il Tetragramma era ancora scritto nelle copie della Bibbia in greco [la Settanta] che costituiva le Scritture della chiesa primitiva, è ragionevole credere che gli scrittori del NT [Nuovo Testamento], citando la Scrittura, conservassero il Tetragramma nel testo biblico” (“The Tetragram and the New Testament”, Journal of Biblical Literature, vol. 96, n. 1, 1977).

Autorevoli traduttori della Bibbia hanno usato il nome di Dio nelle Scritture Greche Cristiane. Alcuni di loro lo hanno fatto molto prima che venisse prodotta la Traduzione del Nuovo Mondo. Ecco qualche esempio: A Literal Translation of the New Testament... From the Text of the Vatican Manuscript di Herman Heinfetter (1863), The Emphatic Diaglott di Benjamin Wilson (1864), The Epistles of Paul in Modern English di George Barker Stevens (1898), St. Paul’s Epistle to the Romans di W. G. Rutherford (1900), The New Testament Letters di J. W. C. Wand, vescovo di Londra (1946). Inoltre la traduzione in spagnolo di Pablo Besson, risalente agli inizi del XX secolo, usa “Jehová” in Luca 2:15 e in Giuda 14, oltre a riportare il nome divino come possibile resa in quasi 100 note in calce. Molto prima di tali traduzioni, dal XVI secolo in poi, versioni ebraiche delle Scritture Greche Cristiane utilizzavano in numerosi punti il Tetragramma. Nella sola lingua tedesca almeno 11 versioni usano nelle Scritture Greche Cristiane la traduzione del nome divino o la traslitterazione dell’ebraico (“Yahweh”), 4 traduttori lo inseriscono fra parentesi dopo “Signore” e oltre 70 traduzioni lo menzionano in note in calce o commenti. Per quanto riguarda l’italiano, il nome divino è stato generalmente omesso nel testo delle Scritture Greche Cristiane, ma in alcune versioni è riportato in nota: Nuovissima versione dai testi originali (1991), Matteo 1:21; Nuova Riveduta (1996), Matteo 1:1; La Bibbia di Gerusalemme (2009), Matteo 1:20, e altre.

Il nome divino nelle Scritture Greche


Il nome di Dio in Atti 2:34 nell’Emphatic Diaglott di Benjamin Wilson (1864)

Traduzioni bibliche in oltre 100 lingue contengono il nome divino nelle Scritture Greche Cristiane. Molte versioni in lingue parlate in Africa, in Asia, in Europa, nelle isole del Pacifico e dai nativi americani usano ampiamente il nome divino. I rispettivi traduttori hanno deciso di usare il nome divino per ragioni simili a quelle menzionate sopra. Alcune sono traduzioni delle Scritture Greche Cristiane apparse di recente, come la Bibbia in rotumano (1999), che usa il nome “Jihova” 51 volte in 48 versetti, e la versione in batak toba (1989), una lingua parlata in Indonesia, che usa il nome “Jahowa” 110 volte.

Il nome divino in una traduzione delle Scritture Greche in hawaiano

Il nome di Dio in Marco 12:29, 30 in una traduzione in hawaiano


Senza dubbio ci sono ragioni fondate per ripristinare il nome divino, Geova, nelle Scritture Greche Cristiane. Ed è proprio quello che hanno fatto i traduttori della Traduzione del Nuovo Mondo. Essi hanno profondo rispetto per il nome divino e nutrono il giusto timore di eliminare qualsiasi cosa fosse presente nel testo originale (Rivelazione 22:18, 19).

Fonte

E qui un video molto interessante su questo Tema!

www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibbia/storia/tetragramma-biblico-yhwh-antico-mano...
[Modificato da Amalia 52 06/09/2021 13:26]
06/09/2021 13:39
 
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Marco, 06/09/2021 09:31:

Sia nel caso che Dio e il Suo nome siano cambiati dopo la venuta di Cristo e tra il Vecchio e il Nuovo Testamento, sia nel caso che Dio e il Suo nome siano rimasti identici, la mia domanda rimane invariata e non riguarda questo tema.

Prendiamo il Nuovo Testamento in lingua greca, così come ci è pervenuto fino ad oggi, e ammettiamo che contenesse il nome di Dio nella forma YHWH non abbreviata:

1) Se Dio ha guidato il modo in cui la Bibbia si è preservata ed era, quindi, volontà di Dio che ci arrivasse con le attuali modifiche (inclusa l'assenza del Suo nome non abbreviato nel NT), perché dovremmo andare contro la guida e volontà di Dio Onnipotente apportando delle modifiche al testo?

2) Se Dio NON ha guidato il modo in cui la Bibbia si è preservata e NON era, quindi, volontà di Dio che ci arrivasse con le attuali modifiche (inclusa l'assenza del Suo nome non abbreviato nel NT), perché dovremmo credere e riporre fede e fiducia in un testo modificato senza la guida e contro la volontà di Dio Onnipotente?

Continuo a non capire. Per capire, vi chiedo cortesemente di rispondere alla mia domanda e non ad altro per non andare fuori tema.

Grazie!




Comunque, il nome divino si trova anche in alcune traduzioni greche antiche del Vecchio Testamento fatte nei primi secoli dopo la nascita di Gesù Cristo. Per esempio, nella versione greca di Aquila, che risale agli inizi del I secolo, il Tetragramma vi compare in caratteri ebraici.
Inoltre, verso il 245 E.V., il teologo Origene produsse l'Esapla, una riproduzione a sei colonne dell'Antico Testamento. Il prof. W. G. Waddell dice: "Nell'Esapla di Origene…le Versioni greche di Aquila, Simmaco e LXX [Settanta] tutte rappresentavano JHVH con ; nella seconda colonna dell'Esapla il Tetragramma era scritto in caratteri ebraici". (The Journal of Theological Studies, Vol. XLV, luglio-ottobre 1944, pagg. 158, 159.)
Verso la fine del IV secolo, il filologo Girolamo, traduttore della Vulgata latina, nel suo 'Prologus Galeatus' nella prefazione ai libri di Samuele e Malachia, dice: "Troviamo il nome divino di quattro lettere in certi volumi greci fino a questo giorno espresso con lettere antiche". Ciò indica che i cosiddetti "cristiani" che sostituirono il Tetragramma nelle copie della LXX non furono i diretti discepoli di Gesù, ma persone dei secoli successivi, una classe apostata.

Perché manca negli antichi manoscritti del Nuovo Testamento?

Perché, allora, il nome è assente dagli antichi manoscritti del Nuovo Testamento a nostra disposizione? Evidentemente perché al tempo in cui si fecero quelle copie, il testo originale degli scritti degli apostoli e dei discepoli era stato alterato. Il nome divino fu sostituito con altri termini quali "Kỳrios" e "Theòs" da copisti successivi, proprio come fu fatto nelle copie successive della LXX. Quindi, l'argomento secondo il quale, gli scrittori del Nuovo Te-stamento non usarono il nome di Dio perché citavano le Scritture Ebraiche dalla versione greca dei LXX, che sostituiva il Tetragramma con "Kỳrios" o "Theòs", non è valido.
L'Esapla di Origene, di cui abbiamo già accennato, contiene le Scrit-ture Ebraiche su sei colonne, (1) nell'originale ebraico e aramaico, accom-pagnato da (2) una traslitterazione in greco, e dalle versioni greche (3) di Aquila, (4) di Simmaco, (5) della LXX, e (6) di Teodozione. In base alle co-pie frammentarie ora conosciute, W. G. Waddell dice: "Nell'Esapla di Orige-ne…le versioni greche di Aquila, di Simmaco e dei LXX rappresentano tutte JHWH con ; nella seconda colonna dell'Esapla il Tetragramma era scritto in caratteri ebraici". (The Journal of Theological Studies, Oxford, vol. XLV, 1944, pp. 158, 159)
In una lettera scritta nel IV secolo, Girolamo dice: "Il nono [nome di Dio] è composto di quattro lettere (tetragramma); lo si pensava anecfòne-ton, cioè ineffabile, e si scrive con queste lettere: iod, he, vau, he. Ma alcuni non l'hanno decifrato a motivo della rassomiglianza dei segni; e quando lo hanno trovato nei libri greci l'hanno letto di solito [, lettere greche che corrispondono alle romane PIPI]". (Le lettere, Roma, 1961, vol. I, pp. 237, 238; cfr. J. P. Migne, Patrologia latina, vol. 22, coll. 429, 430)
George Howard afferma: "Sappiamo di sicuro che i giudei di lingua greca continuarono a scrivere  nelle loro Scritture greche. Inoltre, è molto improbabile che i primi cristiani ebrei di lingua greca, che erano con-servatori, si distaccassero da questa usanza. Anche se in riferimenti secon-dari a Dio usarono probabilmente le parole [Dio] e [Signore], sarebbe stato molto strano che togliessero il Tetragramma dal testo biblico stesso…Dato che il Tetragramma era ancora scritto nelle copie della Bibbia greca che formavano le Scritture della chiesa primitiva, è ragionevole credere che gli scrittori del NT [Nuovo Testamento], citando la Scrittura, conservassero il Tetragramma nel testo biblico…Ma quando fu tolto dal VT [Vecchio Testa-mento] greco, fu tolto anche dalle citazioni del VT nel NT. Pertanto, verso l'inizio del II secolo, l'uso di sostituti deve aver fatto sparire il Tetragramma da entrambi i Testamenti". (Journal of Biblical Literature, Vol. 96, n. 1, mar-zo 1977, pp. 76, 77)
È chiaro che le copie dell'Antico e del Nuovo Testamento hanno su-bito delle correzioni per quanto riguarda il nome di Dio, e non solo. Prendia-mo per esempio Matteo 1:7, 8, che, secondo la NR dice: "Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa; Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Uzzia;". Nella versione della CEI si legge invece: "Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,". Come potete vedere, esiste una differenza fra i due testi nelle parole "Asa" e "Asaf". Perché? Evidentemente alcuni copisti sbagliarono a scrive-re. Questo non è comunque il solo e unico caso di questo genere.
Quindi, coloro che sostituirono il Tetragramma non furono i primi di-scepoli di Gesù. Erano persone che vissero nei secoli successivi, quando la predetta apostasia si era già affermata e aveva corrotto i puri insegnamenti cristiani. (2 Tessalonicesi 2:3; 1 Timoteo 4:1)

Usato da Gesù e dai discepoli

A questo punto è d'obbligo chiedersi se Gesù e i suoi discepoli usas-sero il nome di Dio. Ebbene, ci sono validi motivi per ritenere che lo adope-rassero. Riferendosi a Matteo 6:9, dove è detto: "Sia santificato il tuo nome", Wolfgang Feneberg nella rivista dei gesuiti Entschluss/Offen (aprile 1985) precisa: "Egli [Gesù] non trattenne da noi il nome di suo Padre YHWH, ma ce l'affidò. È altrimenti inspiegabile come mai la prima richiesta della pre-ghiera del Signore dica: 'Sia santificato il tuo nome!'"
Di sicuro Gesù e i suoi discepoli vedevano il nome di Dio nella LXX. Quindi, è ragionevole pensare che, nel citare quei brani, pronunciassero il nome di Dio. Un esempio fra tanti è quando Gesù "entrò in giorno di sabato nella sinagoga, e si alzò per leggere. E gli fu consegnato il rotolo del profeta Isaia, ed egli, aperto il rotolo, trovò il luogo dov'era scritto: "Lo spirito di Geo-va è su di me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai pove-ri, mi ha mandato per predicare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi, per mettere in libertà gli oppressi, per predicare l'anno accet-tevole di Geova". Quindi avvolse il rotolo, lo riconsegnò al servitore e si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.". (Luca 4:16 TNM) Sì, in quell'occasione Gesù pronunciò il nome di Dio.
"Infine delle tradizioni anti-cristiane giudaiche (Toledoth Yehshuh, cfr. infra) accusano Gesù di aver posseduto una conoscenza esatta del Nome Ineffabile, e di averne fatto uso". (Il Nome di Dio nel Nuovo Testamento a cura di Didier Fontaine (2009) Azzurra 7; pag. 14)

È giusto ripristinare il Nome?

Visto che i manoscritti esistenti non contengono il nome di Dio, avrebbe un traduttore il diritto di ripristinarlo? Alcuni lessici di greco ricono-scono che spesso nella Bibbia il termine "Signore" si riferisce a Geova. Alla voce Kyrios, A Greek and English Lexicon of the New Testament di Robin-son (1859) riferisce che esso indica "Dio quale Supremo Signore e sovrano dell'universo, di solito nella Settanta per l'ebraico  Geova". Perciò lad-dove gli scrittori del Nuovo Testamento citano le Scritture Ebraiche, il tradut-tore ha il diritto di rendere la parola "Kỳrios" con "Geova".
Questo è ciò che è stato fatto in molte traduzioni ebraiche del Nuovo Testamento. Quando i traduttori incontrarono citazioni di brani dell'Antico Testamento che contenevano il nome di Dio lo ripristinarono nel testo. Molte altre traduzioni del Nuovo Testamento lo contengono.
Un'altra buona ragione per fare ciò è stata descritta nella recensione di un articolo apparso su una rivista specializzata: "Nei [manoscritti] precri-stiani in greco dell'AT [Antico Testamento] il nome divino (yhwh) non era tradotto 'kyrios' [signore] come si è spesso pensato. Normalmente il Tetra-gramma era scritto in aramaico o in caratteri paleoebraici…In un secondo tempo il Tetragramma fu sostituito da termini come 'theos' [Dio] e 'ky-rios'…Vi sono buone ragioni per credere che una cosa simile si sia verificata nel NT [Nuovo Testamento], cioè che il nome divino in origine comparisse nel NT nelle citazioni e nei riferimenti all'AT, ma che nel corso del tempo sia stato sostituito con altri termini". (New Testament Abstracts, marzo 1977, p. 306)

Il nome in altre versioni

La TNM, non è l'unica traduzione che usa il nome di Dio nel Nuovo Testamento.
Alcuni si sono resi conto che il nome divino deve giustamente com-parire nel testo del Nuovo Testamento, se non altro perché contiene dirette citazioni di brani delle Scritture Ebraiche o Antico Testamento in cui ricorre il Tetragramma.
Esso compare in diverse traduzioni del Nuovo Testamento. Alcune, in particolare quelle usate dai missionari, hanno seguito questo esempio. Così molte versioni del NT lo usano. La NKJV ad esempio, come anche al-tre versioni, riporta in lettere maiuscole "LORD" nel Nuovo Testamento dove dovrebbe esserci il nome di Dio.
L'elenco seguente, tratto dall'appendice 1D a pag. 1567 della TNM, indica le traduzioni contrassegnate dalla lettera "J", nonché altre versioni moderne che usano in qualche forma il nome di Dio nel Nuovo Testamento. Alcune traduzioni usate con le loro rispettive traduzioni sono le seguenti:

BofY (Yahweh)
SCR ("")
21st CNT ("[the Lord] [YHVH]" e "Jehovah")
CH ("adonaï IHVH")
DA ("*Seigneur" nel testo ma nell'introduzione dice che corrisponde
a "Jéhovah")
Jewish New Testament (1989) David H. Stern ("Adonai" nel testo,
ma nelle note "A · do · nai – the LORD, Jehovah")
Restoration of Original Sacred Name Bible ("YAHVAH")
King James Version edita da C. I. Scofield ("Lord" o "LORD" nel te-
sto, ma "Jehovah" nella colonna centrale dei riferimenti).
Nuevo Testamento (1981) P. Besson ("Jehová" o "Señor (*)" nel
testo, ma nelle note specifica che sta per Geova)
ALT3 ("LORD" nei versetti biblici che sono citazioni dell'Antico Te-
stamento dove ricorre il nome di Dio).
DENT (Un dizionario esegetico che elenca diversi passi dove se-condo loro k¨rioV sta per Jahvé/Dio"). (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento a cura di Horst Balz e Gerhard Schneider Pai-deia Editrice, Brescia 1995; alla voce k¨rioV)

vale la pena ricordare che alcune versioni, quali la NKJV, The Companion Bible, New Testament in Modern Speech by R. F. Weymouth (1909) e Nouveau Testament (1971) Grosjean – Léturmy, nonché anche altre tradu-zioni moderne del Nuovo Testamento o di parte di esso, rendono con le pa-role semi maiuscole "LORD", "SEIGNEUR", o altro ancora, laddove riconosco-no debba essere inserito il nome di Dio.
La TNM, come abbiamo visto, è confutata per averlo inserito 237 volte nel Nuovo Testamento. Ad ogni modo, "J7" lo include almeno 261 vol-te. (The Divine Name - Controversy (1991) Firpo W. Carr, Ph. D., pag. 154) "Execeses Ready Research Bible, A Literal Translation & Translitteration of Scripture (1993) H. Jahn" circa 250 volte. "An English Version of the New Testament (1864) H. Heinfetter" circa 140 volte. "The Christian's Bible; New Testament (1928) G. N. Le Fevre" circa 947 volte. "The Sacred Scriptures, Bethel Edition (1981)" circa 1200 volte. La "Restoration of Original Sacred Name Bible" lo riporta circa 1400 volte. "The New Testament of our Messi-ah & Saviour Yahshua, Sacred Name Version (1950) A. B. Traina" circa 1200 volte. Altre versioni, anche tra quelle considerate precedentemente, lo riportano anche in altri passi dove la TNM non lo inserisce. Questo solo per menzionare alcune traduzioni che superano di gran lunga le volte in cui lo inserisce la TNM.

Anche scrittori come Clemente Alessandrino, teologo del II secolo, menzionano il nome divino, il quale prova che all'epoca non era ancora del tutto dimenticato. Negli Stromati in effetti leggiamo: "Inoltre, il nome mistico di quattro lettere che è stato stabilito sui soli ai quali l'adytum era accessibile, è chiamato Iehoua, che si traduce 'Colui che è e che sarà. Il nome di Dio, anche tra i greci, contiene quattro lettere". (Stromata V, 6, 34) Quindi, ve-diamo che Clemente conosceva il nome di Dio.

Non ci si deve comunque confondere con il fatto che "Quando Gesù viene chiamato "Signore" il NT non intende dire che egli è Geova, bensì un Signore distinto dall'Unico Signore Dio. Egli è il Signore Cristo o, in maniera più completa, "il Signore Gesù Cristo". Vi sono in realtà due signori, ma il secondo non è Dio, bensì il Figlio di Dio e Messia". (Confusing the Lord God and the Lord Messiah, JRR, vol. 3/3 (1994)) Infatti, "Il titolo • implica che il Gesù innalzato è equiparato a Dio/Jahvé. Tuttavia egli non è identifi-cato con Dio". (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento a cura di Horst Balz e Gerhard Schneider Paideia Editrice, Brescia 1995)
Sì, senza dubbio, gli scrittori del Nuovo testamento inclusero il nome di Dio nei loro scritti, infatti, anche alcuni lessici riconoscono questo alla vo-ce "•".





06/09/2021 14:04
 
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Re:
Marco, 9/6/2021 9:31 AM:

Sia nel caso che Dio e il Suo nome siano cambiati dopo la venuta di Cristo e tra il Vecchio e il Nuovo Testamento, sia nel caso che Dio e il Suo nome siano rimasti identici, la mia domanda rimane invariata e non riguarda questo tema.

Prendiamo il Nuovo Testamento in lingua greca, così come ci è pervenuto fino ad oggi, e ammettiamo che contenesse il nome di Dio nella forma YHWH non abbreviata:

1) Se Dio ha guidato il modo in cui la Bibbia si è preservata ed era, quindi, volontà di Dio che ci arrivasse con le attuali modifiche (inclusa l'assenza del Suo nome non abbreviato nel NT), perché dovremmo andare contro la guida e volontà di Dio Onnipotente apportando delle modifiche al testo?

2) Se Dio NON ha guidato il modo in cui la Bibbia si è preservata e NON era, quindi, volontà di Dio che ci arrivasse con le attuali modifiche (inclusa l'assenza del Suo nome non abbreviato nel NT), perché dovremmo credere e riporre fede e fiducia in un testo modificato senza la guida e contro la volontà di Dio Onnipotente?

Continuo a non capire. Per capire, vi chiedo cortesemente di rispondere alla mia domanda e non ad altro per non andare fuori tema.

Grazie!



Caro Marco,
forse non capisci perchè non hai risposto alla mia domanda: il Dio dell'AT è lo steso del NT o è un altro Dio?

Il testo del NT che leggiamo oggi è una ricostruzione critica tratta dalle migliaia di testi manoscritti incompleti che ci sono arrivati. Solo con un lavoro di analisi e confronto è possibile rimettere insieme il testo che pensiamo vicino all'originale.

Anche per il nome divino è necessario questo processo.
Quindi, Dio ha guidato la preservazione della sua parola, ma oggi non abbiamo un "manoscritto magico" con tutto il testo esatto.

Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 06/09/2021 14:05]
06/09/2021 16:03
 
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Marco
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Se Dio Onnipotente ha permesso che venissero apportate alla Bibbia delle modifiche da Lui non volute e non autorizzate, chi ci può assicurare e garantire che la Bibbia non contenga altre modifiche da Lui non volute e non autorizzate (e quante e quali)?

Sarebbe lo stesso Dio Onnipotente che non ha impedito questa modifica (che coinvolge il Suo nome) da Lui non voluta a garantire che la Bibbia non contenga altre modifiche da Lui non volute?

Proprio continuo a non capire!
06/09/2021 16:11
 
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Marco, rifletti su questo racconto:

"Inoltre, disse loro: “Chi di voi, avendo un amico, va da lui a mezzanotte, e gli dice: ‘Amico, prestami tre pani, 6 perché mi è appena venuto da un viaggio un amico e non ho nulla da mettergli davanti’? 7 E quello da dentro rispondendo dice: ‘Smetti di darmi fastidio.+ La porta è già serrata e i miei bambini sono con me a letto; non mi posso alzare e non ti posso dare nulla’. 8 Io vi dico: Benché non si alzi e non gli dia nulla perché gli è amico, certamente a causa della sua ardita insistenza+ si alzerà e gli darà le cose che gli occorrono. 9 Quindi vi dico: Continuate a chiedere,+ e vi sarà dato; continuate a cercare,+ e troverete; continuate a bussare, e vi sarà aperto. 10 Poiché chiunque chiede riceve,+ e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. 11 In realtà, chi è fra voi il padre che, se il figlio+ chiede un pesce, invece di un pesce gli darà un serpente? 12 O anche se chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13 Se dunque voi, benché siate malvagi, sapete dare doni buoni ai vostri figli,+ quanto più il Padre che è in cielo darà spirito santo+ a quelli che glielo chiedono!"
(Luca 11:5-13)

Se Dio avesse voluto che a 'scoprire' le gemme esposte nella bibbia (come ad esempio il Nome DIvino) fossero le persone realmente interessate?
avrebbe potuto lasciare che restassero nascoste tranne a chi aveva vero interesse a scavare per trovarle...
un po come stai facendo tu, hai un dubbio e scavi...domandi qui e là...e se lo fai con spirito sincero, non temere che Dio sa dare doni buoni a chi glieli chiede..

prova a pensarci e a pregare per capire... 😊
06/09/2021 16:52
 
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Re:
Marco, 06/09/2021 16:03:

Se Dio Onnipotente ha permesso che venissero apportate alla Bibbia delle modifiche da Lui non volute e non autorizzate, chi ci può assicurare e garantire che la Bibbia non contenga altre modifiche da Lui non volute e non autorizzate (e quante e quali)?

Sarebbe lo stesso Dio Onnipotente che non ha impedito questa modifica (che coinvolge il Suo nome) da Lui non voluta a garantire che la Bibbia non contenga altre modifiche da Lui non volute?

Proprio continuo a non capire!




Sinceramente io invece non capisco molto il tuo pensiero: se pensi che le modifiche di coloro che hanno eliminato il nome di Dio siano state volute da Dio (Cosa strana vista l' importanza di questo nome come si legge in tutte le sacre scritture) perchè escludi a priori che chi lo ripristina (Cosa logica vita l' importanza che tale nome riveste in tutta la sacre scrittura) non stia facendo la volontà di Dio?


Del resto Gesù pronunciò la famosa parabola del grano e delle zizzanie, quindi tentativi di distorcere la sua parola nel tempo ve ne sarebbero stati. Sinceramente faccio fatica a pensare che chi elimina il nome di Dio dalle sacre scritture sia il grano.
06/09/2021 18:05
 
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Re: Re:
jwfelix, 06/09/2021 13:39:




Comunque, il nome divino si trova anche in alcune traduzioni greche antiche del Vecchio Testamento fatte nei primi secoli dopo la nascita di Gesù Cristo. Per esempio, nella versione greca di Aquila, che risale agli inizi del I secolo, il Tetragramma vi compare in caratteri ebraici.
Inoltre, verso il 245 E.V., il teologo Origene produsse l'Esapla, una riproduzione a sei colonne dell'Antico Testamento. Il prof. W. G. Waddell dice: "Nell'Esapla di Origene…le Versioni greche di Aquila, Simmaco e LXX [Settanta] tutte rappresentavano JHVH con ; nella seconda colonna dell'Esapla il Tetragramma era scritto in caratteri ebraici". (The Journal of Theological Studies, Vol. XLV, luglio-ottobre 1944, pagg. 158, 159.)
Verso la fine del IV secolo, il filologo Girolamo, traduttore della Vulgata latina, nel suo 'Prologus Galeatus' nella prefazione ai libri di Samuele e Malachia, dice: "Troviamo il nome divino di quattro lettere in certi volumi greci fino a questo giorno espresso con lettere antiche". Ciò indica che i cosiddetti "cristiani" che sostituirono il Tetragramma nelle copie della LXX non furono i diretti discepoli di Gesù, ma persone dei secoli successivi, una classe apostata.

Perché manca negli antichi manoscritti del Nuovo Testamento?

Perché, allora, il nome è assente dagli antichi manoscritti del Nuovo Testamento a nostra disposizione? Evidentemente perché al tempo in cui si fecero quelle copie, il testo originale degli scritti degli apostoli e dei discepoli era stato alterato. Il nome divino fu sostituito con altri termini quali "Kỳrios" e "Theòs" da copisti successivi, proprio come fu fatto nelle copie successive della LXX. Quindi, l'argomento secondo il quale, gli scrittori del Nuovo Te-stamento non usarono il nome di Dio perché citavano le Scritture Ebraiche dalla versione greca dei LXX, che sostituiva il Tetragramma con "Kỳrios" o "Theòs", non è valido.
L'Esapla di Origene, di cui abbiamo già accennato, contiene le Scrit-ture Ebraiche su sei colonne, (1) nell'originale ebraico e aramaico, accom-pagnato da (2) una traslitterazione in greco, e dalle versioni greche (3) di Aquila, (4) di Simmaco, (5) della LXX, e (6) di Teodozione. In base alle co-pie frammentarie ora conosciute, W. G. Waddell dice: "Nell'Esapla di Orige-ne…le versioni greche di Aquila, di Simmaco e dei LXX rappresentano tutte JHWH con ; nella seconda colonna dell'Esapla il Tetragramma era scritto in caratteri ebraici". (The Journal of Theological Studies, Oxford, vol. XLV, 1944, pp. 158, 159)
In una lettera scritta nel IV secolo, Girolamo dice: "Il nono [nome di Dio] è composto di quattro lettere (tetragramma); lo si pensava anecfòne-ton, cioè ineffabile, e si scrive con queste lettere: iod, he, vau, he. Ma alcuni non l'hanno decifrato a motivo della rassomiglianza dei segni; e quando lo hanno trovato nei libri greci l'hanno letto di solito [, lettere greche che corrispondono alle romane PIPI]". (Le lettere, Roma, 1961, vol. I, pp. 237, 238; cfr. J. P. Migne, Patrologia latina, vol. 22, coll. 429, 430)
George Howard afferma: "Sappiamo di sicuro che i giudei di lingua greca continuarono a scrivere  nelle loro Scritture greche. Inoltre, è molto improbabile che i primi cristiani ebrei di lingua greca, che erano con-servatori, si distaccassero da questa usanza. Anche se in riferimenti secon-dari a Dio usarono probabilmente le parole [Dio] e [Signore], sarebbe stato molto strano che togliessero il Tetragramma dal testo biblico stesso…Dato che il Tetragramma era ancora scritto nelle copie della Bibbia greca che formavano le Scritture della chiesa primitiva, è ragionevole credere che gli scrittori del NT [Nuovo Testamento], citando la Scrittura, conservassero il Tetragramma nel testo biblico…Ma quando fu tolto dal VT [Vecchio Testa-mento] greco, fu tolto anche dalle citazioni del VT nel NT. Pertanto, verso l'inizio del II secolo, l'uso di sostituti deve aver fatto sparire il Tetragramma da entrambi i Testamenti". (Journal of Biblical Literature, Vol. 96, n. 1, mar-zo 1977, pp. 76, 77)
È chiaro che le copie dell'Antico e del Nuovo Testamento hanno su-bito delle correzioni per quanto riguarda il nome di Dio, e non solo. Prendia-mo per esempio Matteo 1:7, 8, che, secondo la NR dice: "Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa; Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Uzzia;". Nella versione della CEI si legge invece: "Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,". Come potete vedere, esiste una differenza fra i due testi nelle parole "Asa" e "Asaf". Perché? Evidentemente alcuni copisti sbagliarono a scrive-re. Questo non è comunque il solo e unico caso di questo genere.
Quindi, coloro che sostituirono il Tetragramma non furono i primi di-scepoli di Gesù. Erano persone che vissero nei secoli successivi, quando la predetta apostasia si era già affermata e aveva corrotto i puri insegnamenti cristiani. (2 Tessalonicesi 2:3; 1 Timoteo 4:1)

Usato da Gesù e dai discepoli

A questo punto è d'obbligo chiedersi se Gesù e i suoi discepoli usas-sero il nome di Dio. Ebbene, ci sono validi motivi per ritenere che lo adope-rassero. Riferendosi a Matteo 6:9, dove è detto: "Sia santificato il tuo nome", Wolfgang Feneberg nella rivista dei gesuiti Entschluss/Offen (aprile 1985) precisa: "Egli [Gesù] non trattenne da noi il nome di suo Padre YHWH, ma ce l'affidò. È altrimenti inspiegabile come mai la prima richiesta della pre-ghiera del Signore dica: 'Sia santificato il tuo nome!'"
Di sicuro Gesù e i suoi discepoli vedevano il nome di Dio nella LXX. Quindi, è ragionevole pensare che, nel citare quei brani, pronunciassero il nome di Dio. Un esempio fra tanti è quando Gesù "entrò in giorno di sabato nella sinagoga, e si alzò per leggere. E gli fu consegnato il rotolo del profeta Isaia, ed egli, aperto il rotolo, trovò il luogo dov'era scritto: "Lo spirito di Geo-va è su di me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai pove-ri, mi ha mandato per predicare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi, per mettere in libertà gli oppressi, per predicare l'anno accet-tevole di Geova". Quindi avvolse il rotolo, lo riconsegnò al servitore e si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.". (Luca 4:16 TNM) Sì, in quell'occasione Gesù pronunciò il nome di Dio.
"Infine delle tradizioni anti-cristiane giudaiche (Toledoth Yehshuh, cfr. infra) accusano Gesù di aver posseduto una conoscenza esatta del Nome Ineffabile, e di averne fatto uso". (Il Nome di Dio nel Nuovo Testamento a cura di Didier Fontaine (2009) Azzurra 7; pag. 14)

È giusto ripristinare il Nome?

Visto che i manoscritti esistenti non contengono il nome di Dio, avrebbe un traduttore il diritto di ripristinarlo? Alcuni lessici di greco ricono-scono che spesso nella Bibbia il termine "Signore" si riferisce a Geova. Alla voce Kyrios, A Greek and English Lexicon of the New Testament di Robin-son (1859) riferisce che esso indica "Dio quale Supremo Signore e sovrano dell'universo, di solito nella Settanta per l'ebraico  Geova". Perciò lad-dove gli scrittori del Nuovo Testamento citano le Scritture Ebraiche, il tradut-tore ha il diritto di rendere la parola "Kỳrios" con "Geova".
Questo è ciò che è stato fatto in molte traduzioni ebraiche del Nuovo Testamento. Quando i traduttori incontrarono citazioni di brani dell'Antico Testamento che contenevano il nome di Dio lo ripristinarono nel testo. Molte altre traduzioni del Nuovo Testamento lo contengono.
Un'altra buona ragione per fare ciò è stata descritta nella recensione di un articolo apparso su una rivista specializzata: "Nei [manoscritti] precri-stiani in greco dell'AT [Antico Testamento] il nome divino (yhwh) non era tradotto 'kyrios' [signore] come si è spesso pensato. Normalmente il Tetra-gramma era scritto in aramaico o in caratteri paleoebraici…In un secondo tempo il Tetragramma fu sostituito da termini come 'theos' [Dio] e 'ky-rios'…Vi sono buone ragioni per credere che una cosa simile si sia verificata nel NT [Nuovo Testamento], cioè che il nome divino in origine comparisse nel NT nelle citazioni e nei riferimenti all'AT, ma che nel corso del tempo sia stato sostituito con altri termini". (New Testament Abstracts, marzo 1977, p. 306)

Il nome in altre versioni

La TNM, non è l'unica traduzione che usa il nome di Dio nel Nuovo Testamento.
Alcuni si sono resi conto che il nome divino deve giustamente com-parire nel testo del Nuovo Testamento, se non altro perché contiene dirette citazioni di brani delle Scritture Ebraiche o Antico Testamento in cui ricorre il Tetragramma.
Esso compare in diverse traduzioni del Nuovo Testamento. Alcune, in particolare quelle usate dai missionari, hanno seguito questo esempio. Così molte versioni del NT lo usano. La NKJV ad esempio, come anche al-tre versioni, riporta in lettere maiuscole "LORD" nel Nuovo Testamento dove dovrebbe esserci il nome di Dio.
L'elenco seguente, tratto dall'appendice 1D a pag. 1567 della TNM, indica le traduzioni contrassegnate dalla lettera "J", nonché altre versioni moderne che usano in qualche forma il nome di Dio nel Nuovo Testamento. Alcune traduzioni usate con le loro rispettive traduzioni sono le seguenti:

BofY (Yahweh)
SCR ("")
21st CNT ("[the Lord] [YHVH]" e "Jehovah")
CH ("adonaï IHVH")
DA ("*Seigneur" nel testo ma nell'introduzione dice che corrisponde
a "Jéhovah")
Jewish New Testament (1989) David H. Stern ("Adonai" nel testo,
ma nelle note "A · do · nai – the LORD, Jehovah")
Restoration of Original Sacred Name Bible ("YAHVAH")
King James Version edita da C. I. Scofield ("Lord" o "LORD" nel te-
sto, ma "Jehovah" nella colonna centrale dei riferimenti).
Nuevo Testamento (1981) P. Besson ("Jehová" o "Señor (*)" nel
testo, ma nelle note specifica che sta per Geova)
ALT3 ("LORD" nei versetti biblici che sono citazioni dell'Antico Te-
stamento dove ricorre il nome di Dio).
DENT (Un dizionario esegetico che elenca diversi passi dove se-condo loro k¨rioV sta per Jahvé/Dio"). (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento a cura di Horst Balz e Gerhard Schneider Pai-deia Editrice, Brescia 1995; alla voce k¨rioV)

vale la pena ricordare che alcune versioni, quali la NKJV, The Companion Bible, New Testament in Modern Speech by R. F. Weymouth (1909) e Nouveau Testament (1971) Grosjean – Léturmy, nonché anche altre tradu-zioni moderne del Nuovo Testamento o di parte di esso, rendono con le pa-role semi maiuscole "LORD", "SEIGNEUR", o altro ancora, laddove riconosco-no debba essere inserito il nome di Dio.
La TNM, come abbiamo visto, è confutata per averlo inserito 237 volte nel Nuovo Testamento. Ad ogni modo, "J7" lo include almeno 261 vol-te. (The Divine Name - Controversy (1991) Firpo W. Carr, Ph. D., pag. 154) "Execeses Ready Research Bible, A Literal Translation & Translitteration of Scripture (1993) H. Jahn" circa 250 volte. "An English Version of the New Testament (1864) H. Heinfetter" circa 140 volte. "The Christian's Bible; New Testament (1928) G. N. Le Fevre" circa 947 volte. "The Sacred Scriptures, Bethel Edition (1981)" circa 1200 volte. La "Restoration of Original Sacred Name Bible" lo riporta circa 1400 volte. "The New Testament of our Messi-ah & Saviour Yahshua, Sacred Name Version (1950) A. B. Traina" circa 1200 volte. Altre versioni, anche tra quelle considerate precedentemente, lo riportano anche in altri passi dove la TNM non lo inserisce. Questo solo per menzionare alcune traduzioni che superano di gran lunga le volte in cui lo inserisce la TNM.

Anche scrittori come Clemente Alessandrino, teologo del II secolo, menzionano il nome divino, il quale prova che all'epoca non era ancora del tutto dimenticato. Negli Stromati in effetti leggiamo: "Inoltre, il nome mistico di quattro lettere che è stato stabilito sui soli ai quali l'adytum era accessibile, è chiamato Iehoua, che si traduce 'Colui che è e che sarà. Il nome di Dio, anche tra i greci, contiene quattro lettere". (Stromata V, 6, 34) Quindi, ve-diamo che Clemente conosceva il nome di Dio.

Non ci si deve comunque confondere con il fatto che "Quando Gesù viene chiamato "Signore" il NT non intende dire che egli è Geova, bensì un Signore distinto dall'Unico Signore Dio. Egli è il Signore Cristo o, in maniera più completa, "il Signore Gesù Cristo". Vi sono in realtà due signori, ma il secondo non è Dio, bensì il Figlio di Dio e Messia". (Confusing the Lord God and the Lord Messiah, JRR, vol. 3/3 (1994)) Infatti, "Il titolo • implica che il Gesù innalzato è equiparato a Dio/Jahvé. Tuttavia egli non è identifi-cato con Dio". (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento a cura di Horst Balz e Gerhard Schneider Paideia Editrice, Brescia 1995)
Sì, senza dubbio, gli scrittori del Nuovo testamento inclusero il nome di Dio nei loro scritti, infatti, anche alcuni lessici riconoscono questo alla vo-ce "•".








Caro Felix, avoglia a giustificare(anche se giustamente dal vostro punto di vista, altrimenti crollerebbe tutto..), ma caro mio il nome di Dio non esiste.
Fattene/Fatevene una ragione.

Un saluto e salutami la Via Etnea quando ci passi!



___________________________________________________________________________________________________________________
"Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
(Giovanni 3,16)"
06/09/2021 18:12
 
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Re: Re: Re:
Pasquale(65), 06/09/2021 18:05:



Caro Felix, avoglia a giustificare(anche se giustamente dal vostro punto di vista, altrimenti crollerebbe tutto..), ma caro mio il nome di Dio non esiste.
Fattene/Fatevene una ragione.

Un saluto e salutami la Via Etnea quando ci passi!






ma dici sul serio?
il nome di Dio non esiste?
06/09/2021 19:27
 
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Re: Re: Re:
Pasquale(65), 06/09/2021 18:05:



Caro Felix, avoglia a giustificare(anche se giustamente dal vostro punto di vista, altrimenti crollerebbe tutto..), ma caro mio il nome di Dio non esiste.
Fattene/Fatevene una ragione.

Un saluto e salutami la Via Etnea quando ci passi!






Non esiste?

Che prove hai?

Oltre 7.000 volte nella Bibbia e non esiste?

APPOSTO SIAMO!!!

06/09/2021 21:00
 
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Gaetano
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Nella Torre di guardia del 1 Ottobre 1997 si legge: " Altri tentativi di cambiare le Scritture non si limitarono a riformulare certi versetti. Presero di mira l’identità del vero Dio stesso. La natura e la vastità dei cambiamenti dimostrano chiaramente che c’era lo zampino di qualcuno molto più potente di qualsiasi uomo o organizzazione umana, sì, l’arcinemico di Geova, Satana il Diavolo. Cedendo alla sua influenza, traduttori e copisti cominciarono a togliere — alcuni intenzionalmente, altri con una certa riluttanza — il nome personale di Dio, Geova, dalle migliaia di luoghi in cui esso ricorreva nella sua Parola ispirata". - p. 14, paragrafo 12.

Se questa tesi fosse attendibile, gli stessi Testimoni di Geova dovrebbero conseguentemente domandarsi: quale affidabilità può offrire un testo che ha subìto alterazioni così radicali? In quali altri brani biblici lo ‘zampino di satana’ ha compiuto manomissioni così diaboliche?
06/09/2021 21:55
 
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Re: Re:
jwfelix, 06/09/2021 13:39:




Anche scrittori come Clemente Alessandrino, teologo del II secolo, menzionano il nome divino, il quale prova che all'epoca non era ancora del tutto dimenticato. Negli Stromati in effetti leggiamo: "Inoltre, il nome mistico di quattro lettere che è stato stabilito sui soli ai quali l'adytum era accessibile, è chiamato Iehoua, che si traduce 'Colui che è e che sarà. Il nome di Dio, anche tra i greci, contiene quattro lettere". (Stromata V, 6, 34) Quindi, ve-diamo che Clemente conosceva il nome di Dio.





Ma dove l' hai pescata questa traduzione?
In greco c'è scritto Iaoue non l'ibrido iehoua:

"[5] ἀτὰρ καὶ τὸ τετράγραμμον ὄνομα τὸ μυστικόν, ὃ περιέκειντο οἷς μόνοις τὸ ἄδυτον βάσιμον ἦν· λέγεται δὲ Ἰαουε, ὃ μεθερμηνεύεται"

http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/testi/Clemens/Stromata05.html

"Again, there is the veil of the entrance into the holy of holies. Four pillars there are, the sign of the sacred tetrad of the ancient covenants. Further, the mystic name of four letters which was affixed to those alone to whom the adytum was accessible, is called Jave, which is interpreted, "Who is and shall be." The name of God, too, among the Greeks contains four letters. "

http://www.earlychristianwritings.com/text/clement-stromata-book5.html

Anche il vostro fratello Gertroux nel suo libro "The Name of God Y.EH.OW.AH Which is Pronounced as it is Written I_EH_OU_AH", a pagina 105, dice che Clement of Alexandria used "Iaoue" e mette la nota #167 riferendosi a "A. le Boulluec -Les Stromates V.VI:34,5 In: Sources chretiennes n 278,279 Paris 1981 Ed Cerf


06/09/2021 22:51
 
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Re:
Gaetano, 9/6/2021 9:00 PM:

Nella Torre di guardia del 1 Ottobre 1997 si legge: " Altri tentativi di cambiare le Scritture non si limitarono a riformulare certi versetti. Presero di mira l’identità del vero Dio stesso. La natura e la vastità dei cambiamenti dimostrano chiaramente che c’era lo zampino di qualcuno molto più potente di qualsiasi uomo o organizzazione umana, sì, l’arcinemico di Geova, Satana il Diavolo. Cedendo alla sua influenza, traduttori e copisti cominciarono a togliere — alcuni intenzionalmente, altri con una certa riluttanza — il nome personale di Dio, Geova, dalle migliaia di luoghi in cui esso ricorreva nella sua Parola ispirata". - p. 14, paragrafo 12.

Se questa tesi fosse attendibile, gli stessi Testimoni di Geova dovrebbero conseguentemente domandarsi: quale affidabilità può offrire un testo che ha subìto alterazioni così radicali? In quali altri brani biblici lo ‘zampino di satana’ ha compiuto manomissioni così diaboliche?



Caro Gaetano,

Tu hai qualche proposta concreta?

Simon
07/09/2021 02:09
 
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Re:
Gaetano, 06/09/2021 21:00:

In quali altri brani biblici lo ‘zampino di satana’ ha compiuto manomissioni così diaboliche?




Bhè il comma Giovanneo ne è un esempio eclatante......
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
forum Testimoni di Geova




Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
07/09/2021 07:29
 
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Re: Re: Re:
Pasquale(65), 06/09/2021 18:05:



Caro Felix, avoglia a giustificare(anche se giustamente dal vostro punto di vista, altrimenti crollerebbe tutto..), ma caro mio il nome di Dio non esiste.
Fattene/Fatevene una ragione.




Basta aprire un vocabolario:

Vocabolario




[Modificato da Pino2019 07/09/2021 07:32]
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