Giovanni Ardizzone... e la "crisi dei missili"

È il 27 ottobre 1962. Sono giorni difficili e la terra è sull’orlo della catastrofe nucleare, in quella che passerà alla storia come la “crisi dei missili”

La Camera del Lavoro di Milano organizza una grande e pacifica manifestazione a favore della pace nel mondo e contro le minacce statunitensi nei confronti di Cuba.

Tra i manifestanti c’è Giovanni Ardizzone, il ventunenne figlio unico del farmacista di Castano Primo. Studente universitario, iscritto al secondo anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia, frequenta il collegio universitario Fulvio Testi.



Dopo il discorso del segretario della CGIL è previsto un corteo per le vie del centro storico di Milano. Alla partenza non c’è particolare tensione. Quando la testa del corteo arriva in piazza del Duomo, però, il clima muta all’improvviso. Senza alcuna ragione plausibile la polizia riceve l’ordine di disperdere i manifestanti pacifisti. Scoppia un inferno di cariche, pestaggi, mentre il rombo dei motori delle jeep diventa la colonna sonora di un terrore del tutto ingiustificato.

Alcuni manifestanti furono investiti. Nicola Giardino, muratore di 38 anni e l’operaio Luigi Scalmana di 57, restano gravemente feriti, ma riescono a cavarsela, meno fortunato è il ventunenne Giovanni Ardizzone, investito davanti alla “Antica Loggia dei Mercanti”, di fronte al Duomo, schiacciato contro una saracinesca, con il fegato spappolato.
La corsa all’ospedale risulta inutile perché Giovanni non riesce nemmeno a superare il pomeriggio.

È il 19 aprile del 1961 quando sulla costa sud dell’isola di Cuba l’invasione de Playa Giròn è definitivamente scongiurata. È il fallimento di un’operazione progettata dalla presidenza USA in mano a Dwight D. Eisenhower e dal vice presidente Richard Nixon, poi messa in campo e pianificata dalla CIA.

È un mondo diviso in due dalla "guerra fredda". Quello che da una parte gli Stati Uniti e dall’altra l’Unione Sovietica. La Nato, nata nel 1949, e il Patto di Varsavia, varato nel 1955, si scontrano. Il pretesto è proprio l’isola caraibica.

Nel gennaio 1961, il governo degli Stati Uniti rompe le relazioni diplomatiche con Cuba e prepara il piano di invasione. La tecnica era quella di dare vigore agli esuli anti-castristi per rovesciare Castro.

Dietro all’operazione c’è una minuziosa preparazione dei 1.400 uomini. Un piano di invasione che prevedeva due attacchi aerei contro le basi aeree cubane, poi lo sbarco vero e proprio con il supporto dei paracadutisti. A portare a termine l’intera operazione sul campo doveva essere la Brigada 2506. Un numero che ricordava la matricola di uno degli uomini che durante l'addestramento era morto.

Qualcosa però andò storto a partire dal 15 aprile quando otto bombardieri B-26 dopo aver lasciato il Nicaragua con il compito di neutralizzare gli aeroporti cubani falliscono l’azione. I B-26 – aerei della Seconda guerra mondiale ridipinti in modo che sembrassero aerei dell'aviazione cubana – non centrarono gli obiettivi e le forze aeree castriste rimasero quasi intatte.

L’attacco venne annunciato da Fidel Castro mettendo in allarme le milizie e l’esercito cubano. Un appello riproposto alla radio proprio nel giorno in cui scattò l’invasione. Il 17 aprile, infatti, quando la Brigada 2506 sbarcò sulle spiagge lungo la Baia dei Porci finì immediatamente sotto un pesante fuoco. Nelle successive 24 ore, Castro ordinò a circa 20.000 soldati di dirigersi verso la spiaggia e l'aviazione cubana continuò a sorvegliare i cieli dell'isola.

Man mano che lo scenario diventava sempre più difficile il Presidente Kennedy (succeduto a Eisenhower) autorizzò un "ombrello aereo" con "sei aerei da caccia americani privi di contrassegni che decollarono per aiutare a difendere i B-26 della brigata in volo. Ma i B-26 arrivati con un'ora di ritardo, molto probabilmente confusi dal cambio di fuso orario tra Nicaragua e Cuba, furono abbattuti dai cubani e l'invasione fu repressa" (fonte: Libreria JFK). Alcuni esiliati fuggirono in mare, mentre gli altri furono uccisi o imprigionati dalle truppe di Castro. Quasi 1.200 membri della Brigada 2506 si arresero e più di 100 furono uccisi.

La questione cubana non finì con la "baia dei porci". Anzi, proprio come reazione alla fallita invasione del 17-19 aprile 1961 e all’attività di posizionamento dei missili balistici americani tipo "Jupiter" in Turchia, il Segretario del Pcus Nikita Chruščёv si accorda con Fidel Castro in segreto nel luglio del 1962 per l’installazione dei missili sovietici a Cuba come avamposto per limitare un eventuale attacco da parte degli USA. Qualche mese più tardi, in ottobre, il Presidente Usa John Fitzgerald Kennedy annuncia che un aereo spia U-2 statunitense ha scoperto armi nucleari sovietiche nell’isola di Cuba. Kennedy ordina un blocco navale sull’isola. Scoppiano i tredici giorni che terranno il mondo con il fiato sospeso, quasi a un passo dalla terza guerra mondiale. La U.S. Navy controllerà tutte le navi in transito. Il 22 ottobre 1962 il Presidente USA Kennedy parla alla nazione. La situazione è incandescente. A riprova dell’esistenza dei missili gli Usa mostrano le fotografie delle rampe di lancio scattate dagli aerei-spia U-2 della Cia. L’Unione Sovietica e Cuba chiedono l’immediata convocazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il sottosegretario alle Nazioni Unite U Thant, su proposta di 45 stati non danneggiati dal blocco navale su Cuba dialoga con i tre capi di stato di Usa, Urss e Cuba.

La tensione si allenta quando il capo del Cremlino a Mosca Nikita Chruščёv accoglie la proposta di U Thant di una mediazione. Le navi sovietiche, con a bordo i missili, intenzionate a forzare il blocco navale Usa, ritornano indietro. Si scongiura il blocco navale americano. Una volta scongiurato il rischio gli Usa chiedono lo smantellamento delle basi a Cuba che verrà accettato dall’Urss. Dal canto suo Kennedy garantisce che gli Usa non tenteranno di invadere l’isola.Il 23 dicembre 1962, appena due mesi dopo la fine della crisi missilistica cubana, un aereo contenente il primo gruppo di prigionieri liberati atterra negli Stati Uniti.

cocoloco, 10/08/2021 12:21:

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È il 19 aprile del 1961 quando sulla costa sud dell’isola di Cuba l’invasione de Playa Giròn è definitivamente scongiurata. È il fallimento di un’operazione progettata dalla presidenza USA in mano a Dwight D. Eisenhower e dal vice presidente Richard Nixon, poi messa in campo e pianificata dalla CIA.

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Le cazzate storiche scritte quii fanno il paro con quanto riportano i libri di Storia cubani post Revolución dove è scritto che l'Europa è stata liberata dal nazi-fascismo da parte dei soldati Russi che sono morti per liberare i territori occupati .....
infatti in Italia ci sono decine e decine di cimiteri dei soldati russi che hanno combattuto contro i tedeschi ed i fascisti, come in Grecia, Jugoslavia, Francia Belgio Olanda Polonia 😎

Il 3 novembre 1960 viene eletto J.F. Kennedy alla presidenza USA ed assume il potere insediandosi come 35^ Presidente USA il 20 gennaio 1961.

Quindi il 19 aprile era Kennedy e non Eisenhower alla presidenza ed era lui che decise di non inviare le navi della US NAVY a supporto dell'operazione.

E cmnq Fidel era stato avvisato preventivamente del tutto ....... 😒😌


Va bene la Propaganda...... ma almeno prima fategli studiare la Storia 😃😃😃

Citare poi come fonte storica a supporto delle cazzate scritte la Libreria JFK sa tanto di perculaggine stile Agente BUNDA ...... desaparecido ormai definitivamente tra la foresta amazzonica colombiana ed il Donec ukraino 😂😂😂

PS: non è un TIRITERE! 😋

cocoloco, 12/08/2021 09:50:

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Roberto Ramberti, 12/08/2021 00:25:

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Il 3 novembre 1960 viene eletto J.F. Kennedy alla presidenza USA ed assume il potere insediandosi come 35^ Presidente USA il 20 gennaio 1961.

Quindi il 19 aprile era Kennedy e non Eisenhower alla presidenza ed era lui che decise di non inviare le navi della US NAVY a supporto dell'operazione.

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Le date che hai indicato sono giuste e confermate dal seguito dell'articolo: "il Presidente Kennedy (succeduto a Eisenhower) autorizzò un ombrello aereo"

Ma é molto probabile, direi certo, che l'operazione sia stata pianificata sotto il regno Eisenhower/Nixon

Cmq l'operazione "baia dei porci" é citata solo come introduzione a quello che é l'argomento della discussione, ossia "la crisi dei missili"

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Beh a leggere le girate delle frittate della Storia viene sempre da ridere.....
specie se proposte nel caldo torrido ferragostano 😂😂😂

Sottolineo che Kennedy sconfisse il Partito Repubblicano rappresentato da Ike & Dick e quindi qls cosa avessero messo in programma sarebbe stata poi responsabilità della sua Amministrazione.

Da gennaio ad aprile è tanto tempo ......
l'ipotesi pregressa non sta in piedi e lo scritto mostra tutta la sua lacunosità.

Pura fantasia non supportata da fonti attendibili la storia degli aerei e dell'ombrello.

Certo è che i Contras organizzati e finanziati da Miami lavoravano da mesi e mesi all'operazione e si aspettavano il supporto navale .

A Grenada anni dopo si è visto come l'operazione sarebbe potuta concludersi velocemente, ma come ho già detto Fidel venne informato dettagliatamente del piano ...... ed indovina da chi? 😁😁😁

Che la baia dei Porci sia stato l'incipit della crisi dei missili del '62 è una vera e propria boutade ...... da calore estivo 😃😃😃😃

Consiglierei leggere più attentamente documenti dell'epoca e letteratura sul tema.

È la prima volta che sento parlare di questa aberrazione storica sicuramente di origine cubana, che eleva Cuba a rango di grande potenza che decide il confronto della Guerra Fredda 😅😅😅

Vorrei ricordarti quanto era incazzato Fifo perchè Nikita nemmeno si degnò di consultarlo quando decise il dietrofront ...... lui che voleva a tutti i costi affrontare lo scontro e non cedere per battere l'Imperio.

Magari se navighi un pochino trovi i wikyleaks su chi avvisò Castro dell'operazione e del luogo esatto dello sbarco e perchè la US Navy non intervenne a supporto.

O dimentichi che gli aerei alla base di S.Antonio de los Baños erano carcasse ridipinte mentre i caccia erano stati spostati già altrove. 😎

E' comunque triste che un ragazzo muoia in una protesta, in uno sciopero.
Ed anche che come recentemente a cuba, o manifestanti finiscano in galera...


Chissà se il povero Giovanni Ardizzone, sarebbe felice di sapere che il suo nome è ormai legato a Cuba, dive proprio dei manifestanti innocenti come lui, non hanno il diritto di manifestare.

enmanuel, 13/08/2021 06:20:

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E' comunque triste che un ragazzo muoia in una protesta, in uno sciopero.
Ed anche che come recentemente a cuba, o manifestanti finiscano in galera...


Chissà se il povero Giovanni Ardizzone, sarebbe felice di sapere che il suo nome è ormai legato a Cuba, dive proprio dei manifestanti innocenti come lui, non hanno il diritto di manifestare.

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Infatti Enma, é molto triste morire a quell'età ed in quel modo

Non so se sarebbe felice di sapere che il suo nome è ormai legato a Cuba ma di certo sull'isola lo ricordano piú spesso che dalle nostre parti... e nessuno viene schiacciato da una macchina della polizia mentre manifesta pacificamente

Roberto Ramberti, 12/08/2021 21:40:

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Sottolineo che Kennedy sconfisse il Partito Repubblicano rappresentato da Ike & Dick e quindi qls cosa avessero messo in programma sarebbe stata poi responsabilità della sua Amministrazione.

Da gennaio ad aprile è tanto tempo ...... l'ipotesi pregressa non sta in piedi

Certo è che i Contras organizzati e finanziati da Miami lavoravano da mesi e mesi all'operazione

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E' chiaro che l'operazione sarebbe stata -com'è stata- responsabilità dell'amministrazione Kennedy... ma se dici che lavoravano da mesi e mesi all'operazione ammetti che rimonta ai tempi del regno di Eisenhower

Per organizzare un'operazione del genere, con tutti i rischi correlati, in un isola dove non c'era niente da prendere (se non dei consensi elettorali), ci vuole tanto tempo

Cmq parliamo di un dettaglio assolutamente insignificante nel contesto dell'oggeto di questa discussione: "Giovanni Ardizzone... e la crisi dei missili"

PS nel caldo torrido ferragostano ti consiglio di (ri)vedere un bel vecchio film: Thirteen Days

cocoloco, 13/08/2021 08:50:

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PS nel caldo torrido ferragostano ti consiglio di (ri)vedere un bel vecchio film: Thirteen Days

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cocoloco, 13/08/2021 08:54:

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PS nel caldo torrido ferragostano ti consiglio di (ri)vedere un bel vecchio film: Thirteen Days

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Magari ricordarsi come in USA chiamano i film di questo tipo ......

FICTION !

😂😂😂😂😂😂😂

Carlè tu continui ad insistere (senza dati certi ufficiali a supporto) che l'invasione de Playa Giron è stata pianificata ed organizzata dall'Amministrazione Repubblicana di Ike & Dick .....

Io contrasto con la logica storica di come si sono comportate le Amministrazioni dei Democratici una volta insediatisi .......

Se gli USA volevano ribaltare Castro si sarebbero comportati come a Grenada e nessuno sarebbe intervenuto tanto meno i Russi (magari una letturaa veloce di quanto successo a Yalta qlc anno prima aiuterebbe) come nessuno è intervenuto pochi anni prima in Ungheria ......😎

Playa Girón fu finanziata ed organizzata dal Governo Cubano in esilio a Miami ..... come De Gaulle in GB che conyribuì ad organizzare il D Day.

Ovvio che vennero aiutati, ma Kennedy che non era d'accordo fece una azione che smontò tutto:
avvisò Castro e negò l'appoggio navale, cosa che intrappolò a Cuba i superstiti sopravvissuti che si arresero.

Nessun fucilato alla Cabaña come per casi simili incluso l'Escambray col Comandante Americano.

La legge vigente anche ora è molto chiara e con quella il Che ne ha messi al muro a centinaia.

Logica storica niente altro 😋

Roberto Ramberti, 13/08/2021 10:35:

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Carlè tu continui ad insistere (senza dati certi ufficiali a supporto) che l'invasione de Playa Giron è stata pianificata ed organizzata dall'Amministrazione Repubblicana di Ike & Dick .....

ma Kennedy che non era d'accordo fece una azione che smontò tutto

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Infattamente ... pianificata dal predecessore e "smontata" da Kennedy