Prima di consegnare mi vorrei scusare, ho avuto dei problemi e ne sto uscendo pian piano.
HABEMUS PAPAM – Mariam-Kasinaga 39/50
II POSTO
Originalità: 7/10
Il proverbio non lasciava molto spazio all’originalità e la storia non dà molti spunti di innovazione, forse anche per il testo molto breve che non all’interno gli intrighi che citi, che sarebbero la “ciccia” della storia.
Ho apprezzato molto le inserzioni con la formula latina, forse avresti potuto spiegarle sotto in nota per essere ancora più apprezzata.
Stile: 7/10
Devo essere sincera, non ho apprezzato molto come è stata eseguita, perché mi è sembrata molto frettolosa, come se fosse un sunto di un’altra storia. Lo stile non è ricercato, molto semplice e scarno e a me piace, solo che non coinvolge, rende tutto molto veloce.
Uso proverbio e quanto: 20/20
Il proverbio era “morto un papa se ne fa un altro” e tu hai citato un papa che è èappena morto e un altro che sale al suo posto. Tutta la storia parla di questo
Personaggi: 2/5
Purtroppo non posso dare un punteggio alto, i personaggi vengono citati molto velocemente e anche il protagonista è un figurante: conosciamo le sue motivazioni ma non lui. Non si riesce a entrare in contatto con la sua personalità.
Gradimento personale: 3/5
Mi spiace, ma non mi ha colpita come avrebbe dovuto, manca l’azione, un intreccio che porti avanti la trama. E’ come una storia incompleta.
QUANDO MAU NON C’È – Felinala 45.5
I POSTO
Originalità: 8/10
Il proverbio che hai scelto non è dei più semplici da reinterpretare ma la storia non ne risente, l’inserimento della gara di ballo, Mau che c’è ma non c’è, sono tutte cose che non mi sarei mai aspettata come anche il pubblico di riferimento. C’è dell’originalità nella banalità del proverbio.
Stile: 10/10
Stile fanciullesco, rispettato in pieno e in ogni dettaglio, dai nomi dei topini, ai periodi brevi per un pubblico più piccolo (almeno io ho inteso così), è uno spigliato e divertente, veloce.
Uso proverbio e quanto: 20/20
Credo tu abbia fatto un ottimo lavoro con il proverbio scelto, lo hai svolto dandogli l’aspetto di una fiaba per bambini, “il ballano” come talent di ballo è ben fatto: hai avvolto il proverbio in una storia articolata, facendo scomparire “i fili” che la tenevano insieme.
Personaggi:2.5/5
Sono stata molto combattuta sul punteggio da mettere, perché una vera differenziazione dei personaggi non c’è, il tono fresco e spigliato appiattisce molto la caratterizzazione. Ci sono brevi accenni, chi più pigro, chi più deciso ma sempre in modo tenue. Poi ho pensato a cosa è la storia, e gli accenni se collegati al tipo di storia vanno più che bene. Non ti posso dare il voto pieno perché i personaggi sono “un personaggio” ma comunque hai delineato una loro divisione.
Gradimento personale: 5/5
Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, il divertimento abbinato al ricordo dell’infanzia mi hanno sciolto. Sei stata davvero brava a non uscire mai fuori dal tipo di storia che volevi presentare, ma anzi l’hai arricchita senza sforare. Mi è rimasta nel cuore
[Modificato da milla4 10/11/2021 15:29]
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