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[fanfiction e originali] La Geografia del Buio

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2021 14:42
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Giudice***
07/09/2021 22:08
 
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Sesta classificata
"Son of Bloodlust" di Fiore di Cenere


Grammatica e stile (valutati rispettivamente 1.45/7 e 2/3): 3.45/10
Dal punto di vista grammaticale, la tua storia presenta diversi errori, che ti lascio più avanti. In molti casi si tratta di semplici sviste o errori di battitura non individuati e corretti, e questo è in gran parte scusabile in quanto il tuo testo è davvero lungo e le probabilità di fare errori e non riuscire poi a ritrovarli sono abbastanza alte. Purtroppo, però, in tre casi ci sono proprio frasi scritte in maniera scorretta o confusa, e me ne dispiaccio in quanto il tuo testo in linea di massima è scritto abbastanza bene. Non sono troppo convinto di alcune tue scelte in merito a quando utilizzare il punto e a capo, ma quelle sono scelte stilistiche e non ho decurtato alcun punto anche nelle situazioni che ho trovato più insolite.
Dal punto di vista dello stile, invece, ho notato che hai utilizzato in tutto il testo il trattino come apertura e chiusura dei dialoghi – e questo è scorretto. I dialoghi possono essere introdotti in vari modi nella nostra lingua – con le caporali («,»), le virgolette (“,”) o le lineette o trattini lunghi (–) – ma come puoi vedere il trattino non è fra questi. Inoltre, hai spesso chiuso in modo errato i dialoghi, in quanto non è richiesto l’utilizzo delle lineette in chiusura tranne che in casi ambigui. Ti lascio qui di seguito un link sull’argomento lineetta e trattino che può aiutarti ad utilizzarli al meglio: [URL=https://www.treccani.it/enciclopedia/trattino_(Enciclopedia-dell'Italiano)/]Trattino
In ogni caso, ho deciso di togliere un punto dallo stile per questa costruzione errata dei dialoghi, ma per il resto non ho molto altro da obiettare.


Ecco di seguito gli errori riscontrati:
“-Mamma...non gridare, per favore...-“ e “destino che hai scelto per me...Quello”: in entrambi i casi, dopo i tre puntini manca uno spazio (-0.10x2 = -0.20).
un manipolo di circa venti adolescenti di una qualunque scuola media giapponese”: scritta così la frase, sembra che tu stia parlando di una scuola media giapponese a caso; tu, invece, vuoi dire che la Kunigigaoka è (apparentemente) una scuola media giapponese anonima e “normale”, e in tal caso il “qualunque” deve andare dopo “giapponese” (-0.25).
“Krosensei” hai dimenticato una “o” (-0.10)
Forse poteva andare a stare con suo padre, ma aveva trovato lavoro dall’altra parte della città e sarebbe stato difficile venire a scuola alla Kunugigaoka, ma non credeva di avere altra scelta.”: il ritmo di questa frase, scritta così, è abbastanza pesante (la frase è abbastanza lunga e con solo due pause date dalle virgole), e inoltre non solo suona proprio male la ripetizione dei due ma, si finisce anche per non capire cosa tu voglia dire. Da come hai scritto tu, non capiamo difatti se Nagisa può andare a vivere con suo padre, anche se vive dall’altra parte della città, se può continuare a frequentare la sua scuola, nonché se questa sia l’unica scelta che ha (o addirittura se sia una scelta impraticabile). Una buona soluzione potrebbe essere “ma poiché aveva trovato lavoro dall’altra parte della città rendendo difficile andare a scuola alla Kunugigaoka, non era una buona scelta”. In questo modo, la frase si legherebbe come senso alla seguente, che in caso contrario renderebbe il tutto nuovamente contraddittorio (-0.75).
Anche la frase seguente, comunque, presenta degli errori di senso. “Sapeva poi di essere stato affidato legalmente alla madre, avrebbe potuto mettere nei guai il suo ex marito se avesse scoperto che Nagisa aveva deciso di punto in bianco di andare a vivere con lui.” Emerge un po’ di confusione difatti in questo periodo, in quanto non si capisce se tu stia scrivendo guardando al punto di vista di Nagisa (alla madre), della madre (il suo ex marito) o di un esterno (citi Nagisa in terza persona). Una possibile soluzione, che permetterebbe anche di legare la frase a quella precedente, potrebbe essere questa: “Sapeva poi di essere stato affidato legalmente alla madre: ciò avrebbe potuto mettere nei guai suo padre, se si fosse scoperto che Nagisa aveva deciso di punto in bianco di andare a vivere con lui”. Ti ho suggerito in entrambi i casi due possibilità tra le molte, ma ti consiglio di rimettere mano a questi due periodi perché sono davvero confusi e imprecisi (-0.75).
“E cosa avrebbe ricordato di quella sera?” Qui la frase di per sé non è scorretta, ma leggendola scritta così e dopo i due periodi precedenti, sembra che si continui a parlare di cosa ricorderebbe o meno Nagisa, non sua madre (-0.75).
Pianse a lungo a quel pensiero, lasciandosi cadere di tanto in tanto in una specie di trance per sfuggire alla sofferenza del suo cuore, ma poi le ferite alla testa tornavano a pulsare e quel dolore lo destava, facendolo ricominciare il suo pianto sfrenato.” Qui c’è un errore di consecutio tra la prima parte del periodo e la seconda (che starebbero meglio, inoltre, divise da un punto e virgola e non da una virgola; -0.25), e avresti dovuto utilizzare il passato remoto al posto dei due imperfetti “tornavano” e “destava” (“ma poi le ferite alla testa tornarono a pulsare e quel dolore lo destò/tenne sveglio/qualche altro termine simile”; -0.50x2 = -1.00). Infine, nella parte conclusiva dovresti togliere il “-lo” di “facendolo”, poiché è superfluo e ridondante (-0.25).
Il migliore ringraziamento che potresti mai farmi è continuare a essere te stesso, e se un giorno desideri condividere quella verità anche con me, ne sarò onorato.”: anche qui c’è un errore nel tempo verbale, visto che ci vuole “desidererai” al posto di “desideri” (-0.50).
“erano fiorite e avano piantato radici.” Il verbo è avevano, errore di battitura (-0.10)
“avrebbe dovuto celare a tutti, soprattutto Karma.” Manca un “a” prima di Karma (-0.10)
“mentre il ragazzo cercava si scappare”: qui c’è un errore di battitura, “si” al posto di un corretto “di” (-0.10).
“ciò che lo aveva colpito era stata la punta del décolleté di sua madre”: qui c’è un errore di concordanza di genere. Décolleté preceduto da “del” è un sostantivo maschile, e indica la scollatura di un vestito da donna, mentre tu ti riferisci al tipo di scarpa, che è invece di genere femminile (in quanto sottintende il sostantivo “scarpa”) (-0.25)
Inoltre, in alcune occasioni hai inserito un punto interrogativo o un punto esclamativo dopo i tre puntini, e questo è un errore (-0.15x3 = -0.45)


Titolo: 1/2
Non ho compreso pienamente la scelta del titolo. Ovviamente esso si riferisce alla figura di Nagisa, ma non lo vedo molto come “figlio di una sete di sangue”, o altri termini simili utilizzabili per tradurre “bloodlust”. Visto che per gran parte del testo approfondisci il legame tra Nagisa e sua madre, è chiaro che tu ti stia riferendo alla violenza pervasiva della loro relazione madre-figlio, ma addirittura parlare di “bloodlust” mi pare eccessivo. Hiromi è una donna violenta, possessiva, crudele, praticamente psicopatica, ma a mio parere non è una persona assetata di sangue – per lo meno, non nell’accezione comune del termine. Inoltre, il tuo testo pone l’accento sul rapporto tra Nagisa e Hiromi, sul suo sfidarla e sul suo vincere le sue paure fino a rivendicare la propria identità e autonomia – tutte tematiche un po’ estranee a quanto ci farebbe pensare un titolo del genere. Pur riuscendo dunque a comprendere il perché della tua scelta, trovo che tu abbia utilizzato da un lato un termine forse eccessivo, nonché scelto un titolo che fa pensare a qualcosa di diverso da un conflitto intrafamiliare.

Trama e originalità: 6/10
Per quanto riguarda questo parametro, purtroppo devo ammettere di non essere rimasto troppo convinto dal tuo testo. A livello di originalità, il tuo testo ha molti passaggi che sanno di già visto: hai ripreso varie scene direttamente dall’anime, dialoghi compresi, e anche se le motivazioni dietro di esse cambiano (vedi Hiromi che vuole obbligare Nagisa a bruciare la scuola), le scene sono praticamente identiche. Non posso considerare queste parti come semplici citazioni all’opera originale, perché le somiglianze sono molto più “pesanti” rispetto alle differenze, e perciò quanto ad originalità il tuo testo ne ha risentito fin troppo. Ho apprezzato il tuo voler indagare a fondo nella vita di Nagisa, sondando il suo passato e dando nuove spiegazioni a vari aspetti di questo personaggio, ma purtroppo ciò non basta a eliminare la sensazione di déjà-vu che ho avuto durante gran parte della lettura. Anche un bel passaggio come quello in cui Nagisa afferma di voler riconoscere solo il vero dal falso, snocciolando domande a cui cerca di dare una risposta precisa, seppur toccante è in realtà una ripresa di una scena importante di Hunger Games – che non so se conosci e hai visto/letto, ma il riferimento è praticamente identico e, di nuovo, ciò finisce per penalizzare l’originalità del testo.
Passando alla trama, invece, sebbene abbia trovato la tua storia genericamente coerente e ben costruita, ci sono stati momenti in cui sono rimasto molto confuso senza comprendere cosa stessi leggendo e dove volessi andare a parare. Specialmente la parte del ricordo, scritta tutta in corsivo, mi ha trovato perplesso, in quanto a tratti sembra avvenire DOPO i momenti narrati da Nagisa a Korosensei ma a livello di continuità del racconto dovrebbe parlarci del passato di Nagisa, Hiromi e Karma. È come se da quel punto in poi tu ti sia ingarbugliata nella scrittura, perdendo un po’ il filo di ciò che stavi raccontando e finendo per mettere insieme momenti tra loro estranei. Anche la conclusione della vicenda mi ha lasciato un po’ basito, perché l’arrivo di Karma e ciò che accade tra lui e Nagisa mi pare poco plausibile e irrealistico, soprattutto perché il tutto avviene troppo velocemente per essere credibile.
So di essere stato duro nel giudicare questo ambito, ma mi è proprio sembrato di leggere un certo tipo di storia, coerente e funzionante, per poi trovarmi sbalzato in qualcosa di confuso e di livello nettamente inferiore alla prima parte del racconto. Me ne dispiaccio molto, perché una buona parte del tuo testo funziona bene a mio parere, e forse avresti avuto bisogno di più spazio per esprimere tutto ciò che hai condensato nella seconda parte della storia e che è risultato così raffazzonato.

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto buona. Nagisa e Hiromi sono entrambi molto fedeli ai personaggi originali, specialmente la seconda. Hai descritto questa madre ossessiva e psicopatica in maniera coerente con l’esagerazione malata del personaggio, e nonostante sia continuamente eccessiva nelle sue reazioni, tutte le sue azioni sono IC. Non riesco a tollerare Hiromi e posso dire di odiarla apertamente, e ritrovarmi a provare lo stesso disprezzo per lei anche nella tua storia mi ha fatto piacere. Invece, sin da subito mi sono innamorato di Nagisa e delle sue peculiarità come persona riservata, dolce, timida, eppure al tempo stesso come assassino letale, sprezzante del pericolo e incurante delle conseguenze – in quanto sa di non star vivendo la propria vita, ma quella di una Hiromi 2.0. Tutto ciò si riesce a percepire anche nel tuo testo, e il dramma interiore che vive per questa sua incapacità di farsi valere davanti alla madre prima, e con Karma poi, è completamente IC e presentato in maniera corretta. Mi è piaciuta anche l’evoluzione che hai dato al personaggio, alla sua capacità di confidarsi alla fine anche con Korosensei e a rivendicare la propria identità al prezzo di perdere la madre – tematica che emerge anche nell’opera originale ma che qui approfondisci in maniera leggermente differente. Il fatto che Nagisa sia omosessuale e innamorato di Karma è plausibile e spiegato in maniera corretta, e non stona col personaggio.
Per quel che riguarda i personaggi con meno “screentime”, invece, ho trovato il tuo Korosensei ben costruito e caratterizzato, mentre storco un po’ il naso di fronte al tuo Karma. Mi è parsa un po’ forzata sia la sua presenza all’interno della storia, sia soprattutto come lo hai caratterizzato e “mosso” nelle varie occasioni. Non si capisce bene come mai lui si sia staccato di colpo da Nagisa, e la spiegazione che dà non è convincente; inoltre, sebbene possa aver senso un suo ritorno su chiamata di Korosensei, mi pare forzato il suo passare da una completa indifferenza verso Nagisa, a un suo baciarlo per aiutarlo a riprendersi dalla dura nottata passata. Sembra che tu abbia voluto a tutti i costi inserire in maniera esplicita questa ship corrisposta, ma l’ho trovato forzato e fuori luogo per il tipo di testo che hai costruito fino a quel momento. Per questo motivo, ho tolto due punti in questo parametro, non ritrovando nel tuo Karma una figura coerente o convincente come invece lo sono state tutte le altre.

Utilizzo del Prompt e delle citazioni: 4/4(prompt) + 3.5/4(citazioni)
In merito a questo parametro, credo che tu abbia utilizzato in maniera corretta sia il prompt che le citazioni da te scelte. La tematica del buio ricorre per la totalità del tuo testo: è buio il personaggio di Hiromi, persa nella sua ossessione di vivere una seconda vita attraverso Nagisa; Nagisa stesso è disperso nel buio più completo – perché non sa chi è, non sa come rivendicare la propria identità o come opporsi alla madre, non riesce a far emergere ciò che prova per Karma, ecc.; è nell’oscurità della notte, infine, che il coraggio di fare ciò che deve essere fatto emerge nel cuore di Nagisa, così come il momento di confidarsi con Korosensei prima e con Karma dopo. Hai dato varie sfumature al prompt scelto, non limitandoti ad un’oscurità solamente “fisica”, reale, ma abbinandovi anche più significati figurati differenti. Il tema è messo costantemente in risalto, e si percepisce continuamente il rimando ad esso in ogni punto del testo. Anche le citazioni sono utilizzate in maniera corretta: le ritroviamo in maniera esplicita nel testo, ma anche se un po’ particolari “filano bene” all’interno di esso e se non fosse per la distinzione grafica che hai operato per sottolinearle, potrebbero anche passare in sordina come elementi scritti da te. Ho deciso però di non assegnarti il punteggio completo perché, sebbene la tematica di “Mantieni il bacio” si percepisca anche altrove nel testo, l’utilizzo diretto della citazione verso la fine della storia mi ha fatto un po’ storcere il naso.
Sembra inserita quasi a caso all’interno della narrazione, proprio perché esplicitata in quel modo e distaccata da tutto il resto del racconto, e credo che inserita in questo modo non funzioni come elemento positivo nella tua storia ma più come un elemento di distrazione.

Gradimento personale: 6.5/10
Parlando sinceramente pur col rischio di essere troppo duro, devo dire che la tua storia mi è piaciuta poco, e il mio giudizio risente in gran parte di quanto già detto sulla trama e l’originalità. Ho compreso che dietro questa storia si cela la necessità di trovare una valvola di sfogo per qualcosa di reale che ti ha fatta soffrire e arrabbiare, e apprezzo davvero di cuore questo tuo aver voluto contribuire a esprimere il tuo pensiero attraverso questa storia. Purtroppo, come ho scritto più sopra, i due problemi più grandi della tua storia stanno nel senso di déjà-vu ricorrente che ho percepito, così come nella seconda parte confusa e troppo veloce per poter funzionare in maniera corretta. Me ne dispiaccio molto, e qui mi ripeto nuovamente, perché la tua storia partiva bene e pensavo che potesse funzionare, ma ci sono alcune cose che puoi sistemare e migliorare alla grande dalla seconda metà della storia – perché si capisce che puoi fare molto più di così! Mi auguro che tu riesca a rimettere mano a questo testo, trovando l’occasione di aggiustarlo non appena il regolamento te lo consentirà, dandogli una seconda occasione per farsi apprezzare dagli altri – le potenzialità ci sono tutte, sta a te riuscire a tirarle fuori! Spero che tu possa utilizzare questo mio giudizio e le parole che ho usato nelle varie categorie per convogliare meglio un sentimento così forte in una storia degna di rappresentarlo ed esprimerlo come si merita, e che la mia valutazione ti aiuti come trampolino di lancio per raggiungere traguardi più ambiziosi verso cui puoi serenamente aspirare.

Totale: 32.45/50

[Modificato da Asmodeus EFP 08/09/2021 17:32]
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