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Predicazione "di porta in porta".

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2022 07:18
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03/05/2021 11:35
 
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Re: Re: Re:
M71, 03/05/2021 11:06:

Luciano_59, 03/05/2021 10:29:


Gesù predicava alla gente che si recava da lui; non insegnava sistematicamente di casa in casa.
Nemmeno Paolo
lo faceva: anche lui insegnava nel tempio e nelle sinagoghe, oppure si recava nelle case in cui
si riunivano i cristiani
.

Ciao.



Ciao Luciano,

Ti sbagli: Proprio Paolo, descrivendo il suo ministero ai sorveglianti di Efeso, disse: “Dal primo giorno in cui ho messo piede nella provincia dell’Asia [...] non mi sono trattenuto dal dirvi qualsiasi cosa fosse per il vostro bene né dall’insegnarvi [...] di casa in casa” . (Atti 20:20)
Commentando il passo, lo studioso A. T. Robertson osserva: “Vale la pena notare che il più grande dei predicatori predicava di casa in casa”. — Word Pictures in the New Testament.

Fu Gesù a stabilire i termini dell'opera di predicazione: “In qualunque città o villaggio entriate, cercate chi vi è meritevole”.. E aggiunse:Quando entrate nella casa, salutate quelli della casa; e se la casa lo merita, la pace che le augurate venga su di essa”.
Non solo: “Dovunque qualcuno non vi riceva o non ascolti le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città scuotete la polvere dai vostri piedi”. (Matt. 10:11-14)

Se Gesù indica la necessità di "cercare i meritevoli" è evidente che non si riferisse alle case in cui si riunivano i cristiani.

Entrare e uscire nelle case era proprio quello che insegnò Gesù per svolgere l'opera di predicazione, e che i suoi veri discepoli hanno sempre osservato.




Luca 10: 4-7
4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.

Filemone 1: 1-2
1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timòteo al nostro caro collaboratore Filèmone, 2 alla sorella Appia, ad Archippo nostro compagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa


Certo, poi, come molti altri passi della Bibbia, li si può interpretare, a seconda della fede.
Poi, leggendo della vita di Paolo, credo non troverai situazioni descrittive di un suo operato
di casa in casa.
Vado a memoria, ma mi sembra che nel racconto dell'opera di Paolo si parli di mercati, tempi,
e sinagoghe, come luoghi in cui abbia recato testimonianza.

Ciao.
03/05/2021 14:20
 
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Nel 1977 il periodico Social Compass pubblicò un articolo intitolato “Testimoni di Geova in Giappone”, del sociologo britannico Bryan Wilson. Egli ha scritto che “essi si impegnano nell’opera di evangelizzazione più di qualsiasi altra” delle ‘nuove religioni’ in Giappone. L’indagine da lui condotta ha rivelato inoltre quanto segue:

“La maggioranza [58,3 per cento] di quelli che sono diventati Testimoni affermano che il loro interesse è stato inizialmente suscitato da una visita a domicilio” da parte di un testimone di Geova.

Anche i religionisti che rifiutano di accettare l’insegnamento biblico diffuso dai testimoni di Geova riconoscono l’efficacia del loro metodo di evangelizzazione di casa in casa. Leggiamo infatti:

“Forse [le chiese] trascurano proprio quello che costituisce la maggiore preoccupazione dei Testimoni: la visita domiciliare, che rientra nella metodologia apostolica della chiesa primitiva. Mentre le chiese si limitano non poche volte a . . . predicare dentro i propri luoghi di adunanza, [i Testimoni] seguono il metodo apostolico di andare di casa in casa”. — “El Catolicismo” di Bogotá, Colombia, 14 settembre 1975.

‘I cattolici dovrebbero seguire l’esempio dei testimoni di Geova nell’evangelizzazione, è stato detto ai partecipanti al primo Congresso Nazionale sull’Evangelizzazione’. — “Tribune” di Minneapolis (U.S.A.), 29 agosto 1977.

L’evangelizzazione di casa in casa è una caratteristica così spiccata dei testimoni di Geova che in molti paesi il padrone di casa, appena aperta la porta, dice: “Senz’altro siete testimoni di Geova!” Anche quando non si può dire altro riguardo alla Bibbia, si è già ottenuto un risultato positivo: si è rivolta l’attenzione al sacro nome di Dio, che merita d’essere santificato. E il padrone di casa comprende così che i servitori di Dio sono andati da lui a portargli il messaggio divino. (Matt. 6:9; Isa. 12:4; Ezec. 33:6-9, 29) Ma, come indicano le suddette citazioni, spesso i risultati non si limitano a questo.

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1981006?q=Predicare+di+casa+in+ca...
03/05/2021 15:13
 
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Re: Re: Re: Re:
Luciano_59, 03/05/2021 11:35:


Luca 10: 4-7
4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.

Filemone 1: 1-2
1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timòteo al nostro caro collaboratore Filèmone, 2 alla sorella Appia, ad Archippo nostro compagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa


Ciao.



Caro Luciano,
è vero che il passo di Luca che tu citi riporta l'esortazione di non passare di casa in casa... ma come puoi facilmente comprendere leggendo il contesto, Gesù, nel dare istruzioni specifiche per svolgere l'opera di "predicazione" intendeva dire che, una volta giunti in un villaggio, i discepoli dovevano rimanere nella casa che aveva loro offerto ospitalità.
Non spostandosi da una casa all’altra in cerca di un posto con maggiori comodità, non avrebbero perso inutilmente tempo e avrebbero dimostrato che le cose materiali erano secondarie rispetto all’opera di predicazione che era stata loro affidata.

D'altra parte di sè stesso Gesù dice:“Le volpi hanno tane e gli uccelli del cielo hanno nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare la testa” (Luca 9:59)

Luciano_59:

Poi, leggendo della vita di Paolo, credo non troverai situazioni descrittive di un suo operato
di casa in casa.
Vado a memoria, ma mi sembra che nel racconto dell'opera di Paolo si parli di mercati, tempi,
e sinagoghe, come luoghi in cui abbia recato testimonianza.



Dopo la Pentecoste del 33 E.V. gli Atti riferiscono che i primi cristiani “Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano instancabilmente a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. (Atti 5:42).

Commentando il passo di Atti 20:20 citato in precedenza , Randolph O. Yeager ha scritto che Paolo insegnava “tanto in assemblee pubbliche [demosìa] che di casa in casa ([katà] distributivo con l’accusativo). Paolo aveva trascorso tre anni a Efeso. Aveva fatto visita a ogni casa, o per lo meno predicato a tutte le persone (versetto 26). Ecco un’autorizzazione scritturale per evangelizzare di casa in casa nonché in adunanze pubbliche”.

Luciano_59:

Certo, poi, come molti altri passi della Bibbia, li si può interpretare, a seconda della fede.



In realtà la Bibbia si spiega da sola, basta leggerla, come i passi summenzionati.
03/05/2021 15:34
 
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Re: Re: Re: Re:
Luciano_59, 03/05/2021 11:35:


Luca 10: 4-7
4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.



Peccato che qui non si stia parlando della predicazione ma di altro e la traduzione dovrebbe essere come quella della TNM e cioè 

Non trasferitevi di casa in casa. (Il Vangelo (1964) Società del Vangelo versione di N. Corbelli, E.Danieli,  B. Vannucci, L. Barsotelli)

"Non andate girando, ecc. Per desiderio di trovare una più lauta ospitalità.". – Il Nuovo Testamento commentato dal P. Marco M. Sales O. P., Volume 1 (1911) Torino

"I discepoli non dovranno cambiare continuamente dimora, per evitare scandalo.". – Il Vangelo e Atti (1971) A. Poppi

"…il consiglio è dato per evitare di offendere chi ha offerto l'ospitalità al missionario e soprattutto per non mostrare che si cerca il proprio agio.". – I quattro Vangeli tradotti e commentati da Benedetto Prete (1957 BUR, Rizzoli Editore) © 2005 RCS Libri

Dal contesto è chiaro che i discepoli dovevano entrare in una casa (vs. 5) e restarci, mangiando e bevendo le cose che provvedevano i padroni (vs. 7). Gesù disse poi di non trasferirsi in un'altra casa, per il semplice fatto che non dovevano cambiare abitazione per il desiderio di trovare una migliore ospitalità. Altre traduzioni bibliche rendono il versetto con:

Non abbiate l'abitudine di cambiare il vostro luogo di dimora da una casa all'altra. (The New Testament – An Expanded Translation (1961) Kenneth S. Wuest)

Non passate da una casa all'altra per chiedere ospitalità. (KU – BS)

Non lasciate una casa per andare in un'altra. (SO)

I discepoli di Gesù dovevano trattenersi in una casa finché la loro missione in quella città non fosse stata portata a termine e non dovevano trasferirsi da un'abitazione all'altra perché qualcuno aveva più beni o poteva offrire loro più comodità. Infatti, l'ONT cita "Non abbiate l'abitudine di trasferirvi di casa in casa", nel senso di traslocare da una casa all'altra.




Sì, "il significato corrente di metaba«nw è passare da un luogo all'altro e in particolare cambiare abitazione1". (1Lc 10,7…) (Grande Lessico del Nuovo Testamento fondato da G. Kittel, continuato da G. Friedrich, ed. italiana a cura di F. Montagnini, G. Scarpat, O. Soffritti, Paideia, Brescia, 1965; Vol. 2)

Questo termine concorda perfettamente con la TNM e il pensiero di Gesù Cristo, infatti un commentario specifica che "I discepoli devono rimanere in quella stessa casa che, per prima, ha offerto loro alloggio (v. 7). Spostarsi di casa in casa potrebbe farli apparire alla ricerca di una sistemazione migliore, laddove la loro vita deve essere improntata alla semplicità e alla gratitudine". (Il commentario biblico del discepolo – Nuovo Testamento a cura di William MacDonald © 2009 by CLV)

 

 


05/05/2021 14:55
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 02/05/2021 22:13:



La fretta fa brutti scherzi ...il mio primo commento fatto al post 6 è quello che viene citato e mi dovevo fermare lì.

Infatti dalla nostra bibbia per lo studio, sulla nota di Atti 5:42 dice:

"di casa in casa Questa espressione traduce il greco katʼ òikon, che letteralmente significa “[casa] per casa”, “secondo [la] casa”. In base a diversi lessici e commentari la preposizione greca katà può avere un valore distributivo. Per esempio, un lessico afferma che l’espressione si riferisce a “posti considerati in successione, [ha] valore distributivo [...] di casa in casa” (A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Literature, 3a ed.). Sulla stessa preposizione un’altra opera di consultazione dice: “(distributivo): Atti 2,46 e 5,42: [...] ‘(di casa in casa) / nelle (singole) case’” (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, a cura di H. Balz e G. Schneider, ed. italiana a cura di O. Soffritti, Paideia, Brescia, 1998, vol. 1, col. 1919). Il biblista Lenski ha osservato: “Gli apostoli non cessarono mai, neppure per un momento, la loro benedetta opera. Continuarono ‘ogni giorno’, e lo fecero apertamente ‘nel Tempio’, dove il Sinedrio e la polizia del Tempio li potevano vedere e udire, e, naturalmente, anche κατ’ οἴκον, usato in senso distributivo, ‘di casa in casa’, e non semplicemente in senso avverbiale, ‘a casa’” (The Interpretation of The Acts of the Apostles, 1961). Queste fonti confermano l’idea che i discepoli predicassero in una casa dopo l’altra. Si fa un simile uso di katà in Lu 8:1, dove si legge che Gesù predicava “di città in città e di villaggio in villaggio”. Questo modo di contattare le persone, andando direttamente a casa loro, ebbe risultati straordinari (At 6:7; confronta At 4:16, 17; 5:28)."
https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/bibbia/bibbia-per-lo-studio/libri/atti/2/




È un dato di fatto che quell'articolo della Torre di Guardia è in errore quando afferma che testualmente il dizionario esegetico afferma che si può tradurre "casa dopo casa". Ripeto, testualmente queste parole non esistono in quel dizionario!

Quindi non c'entra proprio nulla la fretta, ed aggiungo che quella spiegazione della colonna 1919 la conoscevo già.
05/05/2021 15:11
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Mario, 05/05/2021 14:55:



È un dato di fatto che quell'articolo della Torre di Guardia è in errore quando afferma che testualmente il dizionario esegetico afferma che si può tradurre "casa dopo casa". Ripeto, testualmente queste parole non esistono in quel dizionario!

Quindi non c'entra proprio nulla la fretta, ed aggiungo che quella spiegazione della colonna 1919 la conoscevo già.




è "(distributivo): Atti 2,46 e 5,42:  , <<(di casa in casa)" (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento a cura di Horst Balz e Gerhard Schneider Paideia Editrice, Brescia 1995; Vol. 1 colonna 1919)
05/05/2021 15:53
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Mario, 05/05/2021 14:55:



È un dato di fatto che quell'articolo della Torre di Guardia è in errore quando afferma che testualmente il dizionario esegetico afferma che si può tradurre "casa dopo casa". Ripeto, testualmente queste parole non esistono in quel dizionario!

Quindi non c'entra proprio nulla la fretta, ed aggiungo che quella spiegazione della colonna 1919 la conoscevo già.




La fretta era la mia , di aver messo la seconda citazione che non serviva , non dell'articolista torre di guardia

la pagina del dizionario è riportata come ho evidenziato

"casa dopo casa" se vuoi sapere cosa voleva dire, in questo caso, rivolgiti a chi ha scritto quell'articolo, puoi scrivere una lettera all'ufficio ,se proprio ci tieni .
io penso che basti che sia "distributivo" come dice anche felix



[Modificato da Angelo Serafino53 05/05/2021 15:57]
05/05/2021 16:36
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 05/05/2021 15:53:




La fretta era la mia , di aver messo la seconda citazione che non serviva , non dell'articolista torre di guardia

la pagina del dizionario è riportata come ho evidenziato

"casa dopo casa" se vuoi sapere cosa voleva dire, in questo caso, rivolgiti a chi ha scritto quell'articolo, puoi scrivere una lettera all'ufficio ,se proprio ci tieni .
io penso che basti che sia "distributivo" come dice anche felix






Allora avresti fatto meglio a citare direttamente il dizionario a p.1919, vol.1!
Riguardo al significato del dizionario "(di casa in casa) / nelle (singole) case’”, non significa che la predicazione nelle case avveniva in modo indistinto, e cioè come fate voi che bussate in tutte le porte che si trovano in un determinato territorio.
La nota in calce della Tnm ammette che il significato è "secondo la casa/le case", che significa non in tutte le case. Di conseguenza vuol dire che la predicazione avveniva in determinate case in cui evidentemente risiedevano persone interessate al messaggio biblico.
Questo è quello che emerge da questo termine greco che si trova in Atti 2:46, 5:42 e 20:20.

Di più la Bibbia non ci dice.

Per il resto nessuno vi proibisce di continuare a predicare come state facendo da decenni. .

05/05/2021 17:43
 
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05/05/2021 17:55
 
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Mario:

La nota in calce della Tnm ammette che il significato è "secondo la casa/le case", che significa non in tutte le case. Di conseguenza vuol dire che la predicazione avveniva in determinate case in cui evidentemente risiedevano persone interessate al messaggio biblico.


Ti danno torto i numerosi lessici e commentari biblici che hai distrattamente dimenticato di citare a completamento della nota in calce della TNM. E per inciso, la TNM non ammette, eventualmente riporta una lezione alternativa.

Comunque rimediamo alla dimenticanza riportando correttamente il testo della nota in calce omesso:

In base a diversi lessici e commentari la preposizione greca katà può avere un valore distributivo. Per esempio, un lessico afferma che l’espressione si riferisce a “posti considerati in successione, [ha] valore distributivo [...] di casa in casa” (A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Literature, 3a ed.).
Sulla stessa preposizione un’altra opera di consultazione dice: “(distributivo): Atti 2,46 e 5,42: [...] ‘(di casa in casa) / nelle (singole) case’” (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, a cura di H. Balz e G. Schneider, ed. italiana a cura di O. Soffritti, Paideia, Brescia, 1998, vol. 1, col. 1919).
Il biblista Lenski ha osservato: “Gli apostoli non cessarono mai, neppure per un momento, la loro benedetta opera. Continuarono ‘ogni giorno’, e lo fecero apertamente ‘nel Tempio’, dove il Sinedrio e la polizia del Tempio li potevano vedere e udire, e, naturalmente, anche κατ’ οἴκον, usato in senso distributivo, ‘di casa in casa’, e non semplicemente in senso avverbiale, ‘a casa’” (The Interpretation of The Acts of the Apostles, 1961)

Quante volte dobbiamo ripetere cose già dette e appurate?
[Modificato da Staff TdG-3 05/05/2021 17:57]
Staff/Mod-3
05/05/2021 18:14
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Mario, 05/05/2021 16:36:



Allora avresti fatto meglio a citare direttamente il dizionario a p.1919, vol.1!
Riguardo al significato del dizionario "(di casa in casa) / nelle (singole) case’”, non significa che la predicazione nelle case avveniva in modo indistinto, e cioè come fate voi che bussate in tutte le porte che si trovano in un determinato territorio.




I veri seguaci di Gesù predicano quel Regno di Dio che è l'unica speranza dell'umanità.

Gesù predisse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e poi verrà la fine. " (Matteo 24:14)

Invece di incoraggiare le persone a rivolgersi ai governanti umani per risolvere i loro problemi, i veri seguaci di Gesù Cristo proclamano il celeste Regno di Dio come l'unica speranza per l'umanità. Salmo 146: 3

Gesù ci insegnò a pregare per quel governo perfetto quando disse: “ Venga il tuo regno . Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra ". (Matteo 6:10)

La Parola di Dio predisse che questo Regno celeste “schiaccerà e porrà fine a tutti questi regni [ora esistenti], e esso stesso durerà a tempo indefinito”. - Daniele 2:44.

Il messaggio che i Testimoni proclamano riguarda la vita delle persone, quindi vogliono stare attenti a non perdere nessuno. (sofonia 2: 2, 3) Le loro chiamate sono motivate dall'amore, prima di tutto per Dio, anche per il prossimo . (Mt.22: 37-39
06/05/2021 00:43
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
M71, 03/05/2021 15:13:


Caro Luciano,
è vero che il passo di Luca che tu citi riporta l'esortazione di non passare di casa in casa... ma come puoi facilmente comprendere leggendo il contesto, Gesù, nel dare istruzioni specifiche per svolgere l'opera di "predicazione" intendeva dire che, una volta giunti in un villaggio, i discepoli dovevano rimanere nella casa che aveva loro offerto ospitalità.
Non spostandosi da una casa all’altra in cerca di un posto con maggiori comodità, non avrebbero perso inutilmente tempo e avrebbero dimostrato che le cose materiali erano secondarie rispetto all’opera di predicazione che era stata loro affidata.


Sì, certo, anche questa potrebbe essere una chiave interpretativa del passo; ma resta sempre una interpretazione.
La Bibbia non è esplicita nel confermare o meno la tesi.
Quello che suona strano e che fa propendere per un'altra versione, è che Gesù non predicava di "casa in casa".
...Quindi, se lui stesso non lo faceva, perchè imporlo agli altri?


Dopo la Pentecoste del 33 E.V. gli Atti riferiscono che i primi cristiani “Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano instancabilmente a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. (Atti 5:42).


Beh, qualcuno la spiega in maniera differente. La testimonianza veniva data nel tempio ed anche nelle case, in cui si
riunivano anche altri cristiani oltre al padrone di casa: (probabilmente nelle case che offrivano ospitalità ai discepoli,
ma non solo).
Difatti Paolo scrive:

Filemone 1: 1-2
1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timòteo al nostro caro collaboratore Filèmone, 2 alla sorella Appia, ad Archippo nostro compagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa


Credo sia intuibile che per comunità non si intendessero solo i familiari, bensì anche altri cristiani che si riunivano per
considerare insieme gli insegnamenti, o pregare.
Perciò, quel predicare di "casa in casa", potrebbe essere inteso come spostarsi nelle comunità che si riunivano di volta
in volta, in un'unica casa.
...Ma anche questa è una interpretazione.

Ciao.
06/05/2021 08:14
 
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Luciano, se ti sono sfuggiti, leggi i riferimenti che ha postato Felice...
non sono studiosi tdG ma cattolici...
per comodità tua te li riporto qui:

jwfelix, 02/05/2021 12:14:

"S. Paolo approfittò di ogni occasione per conquistare delle ani-me…È particolarmente significativo il fatto che Luca, negli Atti, parla due volte dell'abitudine di Paolo di andare di casa in casa: egli fece questo quando perseguitava i Cristiani e continuò quando cercava di fare dei con-vertiti a Cristo. Egli inculcò questa pratica ai suoi discepoli e i primi Cristiani la usarono estesamente nei loro zelanti sforzi di diffondere la fede…"Che ne è stato di questo metodo di diffondere la fede di casa in casa, del sistema che permise a Paolo di convertire moltitudini di persone…? Per una strana ed amara ironia esso è caduto in disuso fra i Cattolici ed è stato adottato con entusiasmo dalle sette, specialmente da quelle più insignificanti…"La setta che ha fatto l'uso più sistematico del metodo di andare di casa in casa è quella dei Testimoni di Geova". – John A. O'Brien, sacerdote cattolico in "S. Paolo: venditore di casa in casa" Our Sunday Visitor del 3 febbraio 1957


"Forse [le chiese] trascurano proprio quello che costituisce la mag-giore preoccupazione dei Testimoni: la visita domiciliare, che rientra nella metodologia apostolica della chiesa primitiva. Mentre le chiese si limitano non poche volte a costruire templi, suonare le campane per attrarvi la gente e a predicare dentro i propri luoghi di adunanza, [i Testimoni] seguono il me-todo apostolico di andare di casa in casa e di cogliere ogni occasione per testimoniare". – "El Catolicismo" di Bogotá, Colombia, 14 settembre 1975.


"Nel fare nuovi convertiti e nel ravvivare quelli che si sono allontana-ti, nulla supera il contatto personale. In questo riesce l'apostolo cortese, ben addestrato e che usa tatto. Il segreto del fenomenale successo di S. Paolo era il suo instancabile impiego del metodo di fare convertiti di casa in casa. È un fatto curioso che il metodo apostolico sia ora usato da sette non catto-liche, specialmente dai testimoni di Geova, i cui numerosi convertiti fanno vergognare noi cattolici". – John A. O'Brien, prete cattolico "The Monitor", 7 luglio 1961."






06/05/2021 08:29
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Credo sia intuibile che per comunità non si intendessero solo i familiari, bensì anche altri cristiani che si riunivano per
considerare insieme gli insegnamenti, o pregare.
Perciò, quel predicare di "casa in casa", potrebbe essere inteso come spostarsi nelle comunità che si riunivano di volta
in volta, in un'unica casa.
...Ma anche questa è una interpretazione



Al di la delle iterpretazioni sinceramente non capisco il problema: Gesù ha semplicemente lasciato un comando: andate e predicate.

Quindi si colgono tutte le opportunità possibili per predicare , poi i metodi possono cambiare. Ad esempio in questo periodo di pandemia non andiamo di casa in casa ma predichiamo ugualmente in altro modo, anche i nostri fratelli che vivono in paesi dove la nostra opera è vietata predicano ugualmente in altro modo.




06/05/2021 10:54
 
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Re:
Giandujotta.50, 06/05/2021 08:14:

Luciano, se ti sono sfuggiti, leggi i riferimenti che ha postato Felice...
non sono studiosi tdG ma cattolici...
per comodità tua te li riporto qui:








Che siano tdg o cattolici, non sposta il nocciolo della questione.
La domanda posta riguardava la scrittualità biblica del predicare di casa in casa (...porta a porta).
Ma, viste le situazioni contrapposte, non mi sembra che la Bibbia sia così esplicita nell' indicare una tesi piuttosto
che l'altra.
...Restano solo interpretazioni.

Ciao.
06/05/2021 12:19
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Luciano_59, 06/05/2021 00:43:


Sì, certo, anche questa potrebbe essere una chiave interpretativa del passo; ma resta sempre una interpretazione.
La Bibbia non è esplicita nel confermare o meno la tesi.
Quello che suona strano e che fa propendere per un'altra versione, è che Gesù non predicava di "casa in casa".
...Quindi, se lui stesso non lo faceva, perchè imporlo agli altri?


E dove trovi argomentazioni a favore della tesi che Gesù non predicava di "casa in casa"? Puoi non essere d'accordo, ma da là a sostenere che questo addirittura fa propendere per un'altra versione richiede molta fantasia.



Dopo la Pentecoste del 33 E.V. gli Atti riferiscono che i primi cristiani “Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano instancabilmente a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. (Atti 5:42).


Beh, qualcuno la spiega in maniera differente. La testimonianza veniva data nel tempio ed anche nelle case, in cui si riunivano anche altri cristiani oltre al padrone di casa: (probabilmente nelle case che offrivano ospitalità ai discepoli, ma non solo).



Qualcuno chi? Puoi citare delle fonti?
Il tentativo di delegittimare l'opera di testimonianza dei TdG non è una novità.

Se fosse come dici tu, puoi rispondere a jwfelix sul perché persino il sacerdote cattolico John A. O'Brien scrive che "è particolarmente significativo il fatto che Luca, negli Atti, parla due volte dell'abitudine di Paolo di andare di casa in casa", o perché il periodico "El Catolicismo" ammette che "[i Testimoni] seguono il metodo apostolico di andare di casa in casa e di cogliere ogni occasione per testimoniare"?


Filemone 1: 1-2
1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timòteo al nostro caro collaboratore Filèmone, 2 alla sorella Appia, ad Archippo nostro compagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa


Credo sia intuibile che per comunità non si intendessero solo i familiari, bensì anche altri cristiani che si riunivano per
considerare insieme gli insegnamenti, o pregare. Perciò, quel predicare di "casa in casa", potrebbe essere inteso come spostarsi nelle comunità che si riunivano di volta
in volta, in un'unica casa.



Sei in errore: confondi l'opera di predicazione con l'adorazione cultuale. Filemone aveva messo a disposizione la sua casa per svolgere adunanze cristiane a cui partecipavano i fedeli del posto.
[Modificato da M71 06/05/2021 12:22]
06/05/2021 15:11
 
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Mario
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Re:
Staff TdG-3 (Fz4q210503), 05/05/2021 17:55:

Mario:

La nota in calce della Tnm ammette che il significato è "secondo la casa/le case", che significa non in tutte le case. Di conseguenza vuol dire che la predicazione avveniva in determinate case in cui evidentemente risiedevano persone interessate al messaggio biblico.


Ti danno torto i numerosi lessici e commentari biblici che hai distrattamente dimenticato di citare a completamento della nota in calce della TNM. E per inciso, la TNM non ammette, eventualmente riporta una lezione alternativa.

Comunque rimediamo alla dimenticanza riportando correttamente il testo della nota in calce omesso:

In base a diversi lessici e commentari la preposizione greca katà può avere un valore distributivo. Per esempio, un lessico afferma che l’espressione si riferisce a “posti considerati in successione, [ha] valore distributivo [...] di casa in casa” (A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Literature, 3a ed.).
Sulla stessa preposizione un’altra opera di consultazione dice: “(distributivo): Atti 2,46 e 5,42: [...] ‘(di casa in casa) / nelle (singole) case’” (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, a cura di H. Balz e G. Schneider, ed. italiana a cura di O. Soffritti, Paideia, Brescia, 1998, vol. 1, col. 1919).
Il biblista Lenski ha osservato: “Gli apostoli non cessarono mai, neppure per un momento, la loro benedetta opera. Continuarono ‘ogni giorno’, e lo fecero apertamente ‘nel Tempio’, dove il Sinedrio e la polizia del Tempio li potevano vedere e udire, e, naturalmente, anche κατ’ οἴκον, usato in senso distributivo, ‘di casa in casa’, e non semplicemente in senso avverbiale, ‘a casa’” (The Interpretation of The Acts of the Apostles, 1961)

Quante volte dobbiamo ripetere cose già dette e appurate?




Premesso che quel "secondo la casa/le case" che si trova nella nota della Tnm non è una lezione alternativa ma il significato letterale del termine, non capisco in che modo i numerosi lessici e commentari biblici mi danno torto visto che non ho mai negato il valore distributivo di katà. Ho solo detto che l'utilizzo del valore distributivo non ci permette di dare per scontato che le visite avvenissero in tutte le case come fate voi da decenni . Il dizionario di Bauer da te citato ( p.512) dice che Atti 2,46 e 5,42 si riferiscono "a varie assemblee o congregazioni casalinghe". Tralasciando il fatto che tale dizionario crede che tali visite avvenissero nelle case intese come luoghi delle adunanze cristiane, è chiaro che il Bauer non intende dire che ciò avvenisse in tutte, ma solo in "varie". Volendo potremmo sostituire "varie" con "diverse" che è un sinonimo. Basta consultare i commenti di Charles Barrett e Gerard Rossè per avere ulteriori conferme: "È senza meno possibile attribuire a kat'oikon valore distributivo - «nelle loro diverse abitazoni»". - Atti degli apostoli di Barrett ( Paideia) p.202
Nella nota n.242 del Commentario agli Atti di Rossè ( ed.Città Nuova) si legge: "in diverse case". - p.169. Anche quando il biblista Lenski dice che "κατ’ οἴκον è usato in senso distributivo, ‘di casa in casa’, e non semplicemente in senso avverbiale, ‘a casa’”, non vuole dire che ciò avveniva in tutte le case. Siete voi che gli date questa interpretazione che non è sostenuta dal significato letterale di katà: "secondo la casa/le case". Termino facendovi questo esempio basato sul lavoro svolto da chi fa il rappresentante di un determinato prodotto: Non mi trattenuto dal proporre il prodotto in diverse case. Domanda: l'uso delle parole " in diverse case" vuol dire che il rappresentante lo ha proposto a tutte le case che si trovano sul territorio in cui è stato o in cui vive?
06/05/2021 16:20
 
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Re: Re:
Mario, 06/05/2021 15:11:


è chiaro che il Bauer non intende dire che ciò avvenisse in tutte, ma solo in "varie". Volendo potremmo sostituire "varie" con "diverse" che è un sinonimo. Basta consultare i commenti di Charles Barrett e Gerard Rossè per avere ulteriori conferme: "È senza meno possibile attribuire a kat'oikon valore distributivo - «nelle loro diverse abitazoni»". - Atti degli apostoli di Barrett ( Paideia) p.202

Nella nota n.242 del Commentario agli Atti di Rossè ( ed.Città Nuova) si legge: "in diverse case". - p.169. Anche quando il biblista Lenski dice che "κατ’ οἴκον è usato in senso distributivo, ‘di casa in casa’, e non semplicemente in senso avverbiale, ‘a casa’”, non vuole dire che ciò avveniva in tutte le case




E chi sta dicendo "tutte le case" secondo te chi predicherebbe in un giorno "tutte le case"

l'ultima volta io in coppia, abbiamo fatto non ricordo bene 5 o 6 porte conversando e poi a casa.

la traduzione la puoi mettere come ti pare, ma ci sono i limiti umani, e di età.



[Modificato da Angelo Serafino53 06/05/2021 16:22]
06/05/2021 16:29
 
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Re: Re:
Mario, 06.05.2021 15:11:




Termino facendovi questo esempio basato sul lavoro svolto da chi fa il rappresentante di un determinato prodotto: Non mi trattenuto dal proporre il prodotto in diverse case. Domanda: l'uso delle parole " in diverse case" vuol dire che il rappresentante lo ha proposto a tutte le case che si trovano sul territorio in cui è stato o in cui vive?



caro Mario,


ti faccio pure io un esempio:

mettiamo il caso di una via con 10 case. Predico a tutte e 10 le case. Dire: "ieri ho predicato "in diverse case"" potrebbe voler dire che ho predicato in tutte quelle case?

sentiamo
[Modificato da Seabiscuit 06/05/2021 16:30]

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Re: Re: Re:
Seabiscuit, 06/05/2021 16:29:



caro Mario,


ti faccio pure io un esempio:

mettiamo il caso di una via con 10 case. Predico a tutte e 10 le case. Dire: "ieri ho predicato "in diverse case"" potrebbe voler dire che ho predicato in tutte quelle case?

sentiamo




Ma qui non c'entra nulla l'aspetto temporale in cui viene svolta la predicazione. Il reale significato del termine greco esula da qualsiasi aspetto temporale (vedi il Bauer) , e questo, purtroppo mi tocca ripeterlo, viene dimostrato dal significato letterale della frase "secondo le case" che indica che la predicazione non avveniva nelle case indistintamente. Comunque, rendendomi conto che avete poco conoscenza del greco, vi saluto e vi ringrazio per l'opportunità che mi avete dato per esprimermi.
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