Credo di no, credo di non averli mai incontrati ( per dire così ) personalmente.
Ma so che sono esistiti.
Penso, per averli visti anche, in qualche film italiano di quelli in bianco e nero, degli anni '50 direi.
E per averli sentiti ricordare già da qualcun altro, oltre che da te qui.
Invece, mi giunge del tutto nuova l' usanza del tuo vecchio parrucchiere, Tidi, di distribuire piccoli giochi.
Però, per associazione mi hai fatto tornare in mente qualcosa di cui abbiamo già parlato tante volte.
Quelli che oggi sarebbero i gadget, e che nei nostri anni d' origine erano semplicemente " i regalini ".
Piccoli oggetti di quella plastica che arrivava come nuovo materiale miracoloso con cui si poteva fare tutto, proprio ai nostri tempi.
I regalini erano prima di tutto quelli delle patatine.
Ma non solo.
Esistevano quelli stagionali nell' uovo di pasqua, poi però la kinder riuscì a rendere l' ovetto con dentro la sorpresa, qualcosa che poteva andare bene pure a ferragosto.
E qualche vcolta, l' oggettino di plastica lo comperavi per qualche decina di lire in cartoleria ma anche in latteria, nascosto dentro una bustina di carta.
Non era più un regalino, perchè lo comperavi per quelle poche lire, ma restava comunque una sorpresina.
Negli anni seguenti, in particolare nei primissimi anni 70 che mi sembrano sempre più indistinti, il regalino lo avreste trovato spesso insieme ai giornalini.
Nel Corriere Dei Piccoli prima, e nel seguente Corriere Dei Ragazzi poi.
Per un discreto periodo, ad ogni numero fu allegato regolarmente qualche oggettino, mi ricordo davvero di tutto.
In realtà, anche Topolino almeno una volta l' anno distribuiva i suoi oggetti a tema.
I francobolli disneyani di S. Marino, le monete dei paperi etc.
Prima ancora la famosa farfalla.
Un ricordo porta ad un altro.
Si parte dai calendarietti profumati di Pflip, e poi, passando per i giochini del parrucchiere di Tidi bambina si arriva ai regalini del corrierino.
E va bene così, secondo me.
Questo flusso di ricordi autoalimentato segue l' andamento dei miei pensieri di certi giorni.
"Nessuno ci manderà via da quasta casa"
("The others")