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NON "DI CASA IN CASA"

Ultimo Aggiornamento: 19/10/2022 17:54
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Sesso: Maschile
20/02/2021 11:50

"Voi sapete che non ho mai trascurato quello che poteva esservi utile: non ho mai cessato di predicare e di istruirvi sia in pubblico che nelle vostre case" - cioè a dire: e pure nelle vostre case, ove ce ne fosse bisogno - (cfr. Atti 20:20).
Dice forse questo testo biblico che si debba necessariamente andare di casa in casa per predicare la "buona notizia del Regno"?
Come si vede dal testo stesso, L'Apostolo riferisce in prima istanza l'istruzione in pubblico, pertanto appare chiaro e ragionevole pensare che il metodo primario e preferenziale di evangelizzazione sia proprio quello in pubblico, anche perchè in tal modo si ha l'occasione di comunicare il messaggio divino a molte più persone.
Di contro, a volersi dedicare (in modo esclusivo) alla predicazione "di casa in casa" si sprecherebbero molte energie, per poche persone, senza ottenere gli stessi risultati.
In ogni caso il fine principale della predicazione era quello di istruire in merito all'Evangelo di Cristo, nel modo che più si presentasse opportuno, rimanendo il metodo evidentemente di secondaria importanza.
Peraltro è l'Apostolo stesso che, nel testo citato di Atti 20:20, dichiara di non essersi mai sottratto a qualsiasi occasione di predicazione, ivi compresa quella di casa in casa, la quale certo non disdegnava, caso mai ce ne fosse bisogno, ove gli interessati avessero difficoltà a muoversi o anche a seguito di una precisa loro richiesta, per qualche altro valido motivo.
Comunque la Sacre Scritture indicano in più punti come veniva annunziata la buona novella:

- nelle sinagoghe - Atti cap 13: "Arrivarono quindi nella città di Salamina e si misero ad annunziare la parola di Dio nelle sinagoghe degli ebrei..." (v.5); "...Quando fu sabato, Paolo e Bàrnaba entrarono nella sinagoga e si sedettero." (v.14); "Mentre Paolo e Barnaba uscivano dalla sinagoga, qualcuno chiese loro di riprendere questo discorso il sabato seguente. Quando l'assemblea fu sciolta, molti tra gli ebrei e anche tra quelli che si erano convertiti alla religione ebraica seguirono Paolo e Bàrnaba... Il Sabato seguente quasi tutti gli abitanti di Antiòchia si riunirono per ascoltare la parola del Signore." (v.42-44); ed ancora: Atti 14:1 e seg. - 17:1 e seg. - 18:4 e seg. - 19:8;

- in altri luoghi pubblici (Atti 16:12-15) "...A Filippi... Un sabato uscimmo dalla città per andare a pregare: pensavamo infatti che lungo il fiume ci fosse un luogo di preghiera...ci mettemmo a parlare alle donne che si erano già riunite. Una di esse si chiamava Lidia: ...si fece battezzare, lei e tutta la sua famiglia. Poi ci invitò a casa sua...E ci costrinse ad accettare";

- in qualche casa privata ad es. di un certo Tizio Giusto (Atti 18:7,8);

- nelle Scuole (Atti 19:9-10) "C'erano però alcuni che...parlavano male della fede cristiana. Allora Paolo li abbandonò e...ogni giorno si metteva a discutere nella scuola di un tale che si chiamava Tiranno. Così Paolo continuò per due anni: tutti gli abitanti dell'Asia Minore, Ebrei e Greci, poterono ascoltare la parola del Signore."

- a casa sua (di Paolo) Atti 28:30-31 - "Paolo rimase due anni interi nella casa che aveva preso in affitto, e riceveva tutti quelli che andavano da lui. Egli annunziava il Regno di Dio..."

- ecc...

Pertanto, leggendo attentamente le Sacre Scritture, si comprende come i metodi di predicazione di Paolo fossero da ritenersi in perfetta sintonia con il modello di Cristo.
Tale è anche l'opinione della società dei T.d.G. nel libro "La verità che conduce alla vita eterna" (cfr. cap. 21 par. 12): Gesù Cristo diede l'esempio svolgendo il ministero. Predicò in ogni luogo, nelle città e nei villaggi, nelle case e nei luoghi pubblici, persino a una donna presso un pozzo (Gv. 4:7, 21-24) Il vero cristiano seguirà oggi l'esempio di Gesù. Predicherà a ogni opportunità (= quindi tutti i metodi sembrerebbero ugualmente buoni).
Mentre proseguendo nella lettura dello stesso testo, alla fine del par. 13, non è, la società dello stesso avviso, affermando invece che "... di casa in casa. (atti 20:20) Questo è ancora il modo principale in cui i veri cristiani adempiono nel nostro giorno il loro ministero" (quasi a trascurare gli altri).
Leggendo, comunque, tutto il contesto dei par. 12 e 13 si capisce che si è giunti alla 2^ affermazione, attraverso una arbitraria e libera interpretazione di testi biblici.
Inoltre sono da ritenersi inopportune le citazioni di testi biblici, nei quali il Signore ordina ai discepoli di andare e di ammaestrare tutte le nazioni (Mt. 28:19, ecc...), giacchè tale comando era chiaramente ed esclusivamente diretto ai discepoli, e non ad altri.
Poco chiara è anche la citazione di Luca 10:1-6 in cui si parla di "case", ma non di un comando esplicito di andare solo per le case. Anzi, al contrario, se si fosse citato anche il versetto 7, avremmo letto invece un ordine esplicito :
"Non passate di casa in casa"
[Modificato da Gioacchino59 19/10/2022 17:54]
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... e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi” (Giovanni 8:31, 32).
«Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! (Luca 21:8)
Mondo cristiano libero
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