Parlado di me, io sono uno da noccioline.
I pop corn mi hanno sempre avuto l' aspetto dell' espanso da imballaggio.
E magari anche lo stesso sapore, non saprei, non l' ho mai provato ad assaggiare il polistirolo espanso.
Però, le preferisco al naturale le noccioline, se me le salano troppo non sono contento neppure io.
Poi, ricordo benissimo il periodo dei Cipster.
Durante le estati senza fine dei primi anni 70, eranno diventati una costante.
Insieme ai ghiaccioli gusti vari, anche i più improbabili, che compravamo per trenta lire alla storica latteria.
Adesso al posto della latteria, c'è una paninoteca, sono andato a vedere poco tempo fa.
Sembra che le " latterie ", una variante modificata del baretto di quatriere, non esistano più.
Oltre al latte in Tetrapak introdotto a sostituire pochi anni prima la bottiglia in vetro riutilizzabile, quella tappata con il tappo in stagnola, la latteria vendeva anche i gelati.
E le patatine, quindi ad un certo punto la versione potenziata che erano i Cipster.
Una adeguata campagna pubblicitaria li aveva fatti conoscere.
A noi, erano subito piaciuti.
Però come le noccioline salate, poi ci facevano bere come cammelli pure quelli.
Gazzosa in bottiglia di vetro a rendere, era il beveraggio meno costoso che la nostra latteria ci forniva.
Sono arrivati fino ad oggi, i Cipster.
Anche se non si trovano più nella scatola di cartone rossa, di unico formato.
E ne sono comparsi ormai da tempo i numerosi cloni.
[Modificato da (1960) 14/02/2021 04:43]
"Nessuno ci manderà via da quasta casa"
("The others")