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[fanfiction e originali] Revival - A volte ritornano

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2021 18:29
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Giudice***
30/04/2021 21:11
 
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Re:
Espen (_IceAngel), 30/04/2021 20:46:

Ciao, a malincuore devo annunciarmi il mio ritiro al contest. Sono arrivata a buon punto della storia, ma non sono riuscita a finirla per la data prevista.
Credo che comunque la pubblicherò nel breve periodo, quindi grazie comunque per avermi dato l'ispirazione!




Ciao,
grazie comunque per averci provato! Se riesci a pubblicarla, sarei comunque felice di poterla leggere! ^^
Alla prossima!
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Post: 64
30/04/2021 21:23
 
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Con enorme rammarico, avviso che mi ritiro dal contest. Ci ho provato, ma tra mancanza di tempo e mancanza di ispirazione sono davvero indietro. Spero ci sarà una seconda edizione!
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Post: 528
Giudice***
30/04/2021 21:48
 
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Re:
killer_joe, 30/04/2021 21:23:

Con enorme rammarico, avviso che mi ritiro dal contest. Ci ho provato, ma tra mancanza di tempo e mancanza di ispirazione sono davvero indietro. Spero ci sarà una seconda edizione!



Ciao! ^^
Grazie comunque per averci provato! Alla prossima! ;)
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Post: 161
30/04/2021 22:09
 
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Ciao! 🤗
Mi spiace ma passo a ritirarmi, non per mancanza di iscrizione, anzi, ma la storia mi è sfuggita di mano e si sta trasformando in una long di cui ho già scritto quattro capitoli.
Volevo in realtà ringraziarti: erano mesi che cercavo l'ispirazione senza riuscire a concludere nulla!
Se per te non è un problema quando pubblicherò la storia vorrei scrivere che è stata ispirata da questo contest.
Un abbraccio,
Crudelia
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Post: 528
Giudice***
30/04/2021 22:29
 
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Re:
Crudelia 2_0, 30/04/2021 22:09:

Ciao! 🤗
Mi spiace ma passo a ritirarmi, non per mancanza di iscrizione, anzi, ma la storia mi è sfuggita di mano e si sta trasformando in una long di cui ho già scritto quattro capitoli.
Volevo in realtà ringraziarti: erano mesi che cercavo l'ispirazione senza riuscire a concludere nulla!
Se per te non è un problema quando pubblicherò la storia vorrei scrivere che è stata ispirata da questo contest.
Un abbraccio,
Crudelia




Ciao Crudelia!
Capisco perfettamente, le "dediche" sono ovviamente ben gradite e mi piacerebbe molto anche poter leggere la tua storia!😉
Alla prossima!
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Post: 398
Giudice***
30/04/2021 22:56
 
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Re:
BellaLuna95, 30/04/2021 07:58:

ULTIMO GIORNO


Buongiorno a tutti cari partecipanti!💛
Mi rivolgo a coloro che ancora non hanno consegnato le loro storie: vi ricordo che oggi è l'ultimo giorno per farlo, oppure per ritirarvi entro la mezzanotte. Spero optiate per la prima, ovviamente, perciò buona scrittura a tutti e a presto! 😉



Ciao Bella, mi dispiace ma devo ritirarmi da questo contest😭 è un periodo di ispirazione pressoché zero, e anche se ho avuto un'idea che mi sembra molto fattibile col pacchetto di Ned non sono ancora riuscito a buttare giù nulla di presentabile in tempo per il contest. Conto di riuscire a riordinare meglio le idee nei prossimi giorni e di pubblicare la storia citandoti come ispirazione, visto che ho scelto di sfidarmi anche di qualcosa un po' fuori dalle mie corde... Ti ringrazio per l'occasione e per la bella iniziativa, scusami ancora💗🙏
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Post: 528
Giudice***
30/04/2021 23:06
 
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Re: Re:
Asmodeus EFP, 30/04/2021 22:56:



Ciao Bella, mi dispiace ma devo ritirarmi da questo contest😭 è un periodo di ispirazione pressoché zero, e anche se ho avuto un'idea che mi sembra molto fattibile col pacchetto di Ned non sono ancora riuscito a buttare giù nulla di presentabile in tempo per il contest. Conto di riuscire a riordinare meglio le idee nei prossimi giorni e di pubblicare la storia citandoti come ispirazione, visto che ho scelto di sfidarmi anche di qualcosa un po' fuori dalle mie corde... Ti ringrazio per l'occasione e per la bella iniziativa, scusami ancora💗🙏




Ciao Asmodeus,
capisco perfettamente, come ho scritto anche a Crudelia le "dediche" fanno sempre piacere e io sarei molto felice di poter leggere la tua storia anche in futuro! *^*
Alla prossima! 🤗
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Post: 528
Giudice***
30/04/2021 23:11
 
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ULTIMA ORA


@Morgan_of_Nighfall manchi solo tu! Se ci sei, batti un colpo! ^^
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Post: 528
Giudice***
01/05/2021 00:32
 
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CONTEST SCADUTO


Cari scrittori e care scrittrici, dichiaro il contest ufficialmente scaduto!
Ringrazio tutti coloro i quali hanno voluto dare a questa mia primissima idea un'opportunità, per aver accettato le "sfide" dei miei pacchetti e per le belle parole che gli avete dedicato.
Ho già iniziato sia a leggere che a valutare le storie in gara e continuerò ad aggiornare il bando man mano che proseguirò con la lettura e le valutazioni, perciò, per eventuali novità, venite sempre a dare una sbirciatina sia al bando che al topic.
Domani mattina (cioè fra qualche ora, ormai!) apporterò le dovute modifiche alle liste dividendole fra Partecipanti in gara, Ritirati e, ahimè, Scomparsi, visto che @Morgan_of_Nighfall non è arrivat* a comunicare il suo ritiro entro i tempi previsti, dopo di che invierò la richiesta all'amministrazione affinché sposti il contest fra gli scaduti.
Di nuovo, grazie di cuore per aver intrapreso questa avventura con me! Io mi impegnerò al massimo per consegnarvi delle valutazioni che possano fare onore al vostro impegno! ♥
Alla prossima,
BellaLuna
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Post: 528
Giudice***
03/05/2021 08:55
 
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AVVISO URGENTE PER @Legar


L'amministrazione mi ha comunicato che c'è un problema con il Layout di pagina della tua storia.
Hai 48 ore di tempo per sistemare il tutto, altrimenti purtroppo sarò costretta a squalificare la tua fanfiction dal Contest.
Fammi sapere!
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Post: 195
03/05/2021 09:51
 
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BellaLuna95, 03/05/2021 08:55:

AVVISO URGENTE PER @Legar


L'amministrazione mi ha comunicato che c'è un problema con il Layout di pagina della tua storia.
Hai 48 ore di tempo per sistemare il tutto, altrimenti purtroppo sarò costretta a squalificare la tua fanfiction dal Contest.
Fammi sapere!




Ciao! Grazie per avermi avvisata. Dovrei aver sistemato, fammi sapere.

Legar su EFP

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Post: 528
Giudice***
03/05/2021 11:12
 
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Re:
Legar, 03/05/2021 09:51:




Ciao! Grazie per avermi avvisata. Dovrei aver sistemato, fammi sapere.




Ciao Legar!
E' tutto in ordine! Grazie per aver sistemato! ^^
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Post: 528
Giudice***
14/05/2021 20:19
 
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Notizie
Buonasera a tutti, cari Partecipanti!
Se avete dato una sbirciatina al bando, avrete senz'altro notato che ho appena finito di stilare tutte le valutazioni. Prima di postarle, però, ho intenzione di rileggere un'ultima volta sia le vostre storie che le valutazioni da me scritte per limarle il più possibile (ho scritto delle valutazioni davvero lunghe, sono prolissa sappiatelo!) ed evitare sviste e quant'altro. Non so quanto tempo ci vorrà di preciso, diciamo che io spero di riuscire a rileggere due storie al giorno.
Intanto, questa sera sono qui per svelarvi i 12 Pacchetti segreti da me creati:

Pacchetto “Buffy - L’ammazza vampiri”: - GENERE: Soprannaturale; TEMA: Poco prima della Grande Battaglia Finale contro il Big Bad di turno per decidere quella che sarà la sorte dell’umanità, il personaggio X decide che è arrivato il momento giusto per fare la sua epica dichiarazione d’amore al personaggio Y; PROMPT: “Devo proteggere l’unica cosa senza la quale non potrei vivere: sei tu!” (Tony Stark, Iron Men 3).

(N.B. Per chi fra voi ha intenzione di scegliere quei Fandom in cui sono già presenti elementi Fantasy e Soprannaturali come, ad esempio, Harry Potter, GoT, The Vampire Diaries, il Genere Soprannaturale sarà automaticamente rispettato, perché è già insito nel fandom da voi scelto).

Pacchetto “Dawson’s Creek”: - GENERE: Romantico; TEMA: Soulmate!AU; PROMPT: “Certe volte ci sono cose che sembrano non possano stare bene insieme, e invece poi si rivelano una combinazione perfetta. Come due persone... che mai nessuno avrebbe pensato potessero stare insieme.” (Stiles Stilinski, 2x04, Teen Wolf).

Pacchetto “Geni per Caso”: - GENERE: Romantico; TEMA: Enemies to Lovers; PROMPT: “Per tanto tempo ti ho incolpato per avermi spinta nel buio, ma mi sbagliavo. Ero io a scatenare il tuo lato oscuro.” (Blair Waldorf, 5x09, Gossip Girl).

Pacchetto “Gilmore Girls”: - GENERE: Commedia; TEMA: Cena di famiglia; PROMPT: “Sono cresciuta in una famiglia numerosa, con delle sorelle di aspetto quasi identico al mio. Sai che cosa significa? Che, alle volte, era come se non avessi nemmeno un nome mio. Ecco perché me ne sono andata. Per trovare me stessa.” (Ty Lee, 3x05, Avatar: L’ultimo dominatore dell’Aria)

Pacchetto “H2O”: - GENERE: Slice of life; TEMA: Bromance o Sismance; PROMPT: “Non importa che uomo io ami, il mio eroe rimarrai solo tu.” (Nana Komatsu, 1x37, Nana).

Pacchetto “Il Tesoro delle Fiji”: - GENERE: Introspettivo; TEMA: chi o cosa sei disposto a tradire pur di mettere le mani sul tesoro più ambito del Mondo? All’interno della trama deve esserci per forza un tradimento: sta a voi scegliere di che tipo;
PROMPT: “E alla fine arriva un momento in cui il silenzio è tradimento.” (Martin Luther King Jr.).

Pacchetto “Lizzie McGuire”: - GENERE: Hurt/Comfort; TEMA: primi amori, prime delusioni, primi cuori spezzati. PROMPT: “Perché le persone scelgono di amare chi fa loro del male?” “Ognuno di noi accetta l’amore che pensa di meritare”. (Noi siamo infinito: Ragazzo da parate. Stephen Chbosky).

Pacchetto “Ned – Scuola di Sopravvivenza”: - GENERE: Drammatico; TEMA: Contesto Scolastico, tematiche delicate; PROMPT: “Le persone vivono delle esperienze terribili tutti i giorni, ma comunque provano a essere delle brave persone. Essere stronzi non è qualcosa con cui si nasce o che si diventa, è una scelta.” (Noora Amalie Sætre, 2x11, Skam).

(N.B. Se scegliete un fandom in cui il contesto scolastico è assente, potete benissimo ambientare la vostra storia in una Modern!AU o anche in una Hogwarts!AU).

Pacchetto “Sleepover Club”: - GENERE: Commedia; TEMA: Kid-fic: superare le proprie paure. Il personaggio X si ritroverà ad affrontare una delle sue più grandi paure aiutato dall’ultima persona sulla faccia della Terra che pensava sarebbe mai venuto in suo soccorso; PROMPT: “Non sono una fan di Y! Non dimenticherò mai il suo insulto. E non avrò mai una buona opinione di lui!” (Anne Shirley-Cuthbert, 1x04, Chiamatemi Anna).

Pacchetto “Smallville”: - GENERE: Introspettivo; TEMA: Racconta la storia usando sia il punto di vista dell’eroe, che del cattivo; PROMPT: “Ogni cattivo è un eroe nella sua mente.” (Tom Hiddleston).

Pacchetto “Streghe”: - GENERE: Drammatico; TEMA: Pericolosi segreti di famiglia vengono a galla, distruggendo equilibri precari; PROMPT: “Sono le persone che più amiamo a distruggerci.” (Presidente Snow, Hunger Games: Il Canto della Rivolta Parte 1).

Pacchetto “Xena”: - GENERE: Fantasy; TEMA: Protagonista Femminile; PROMPT: “Sii la rosa, e sii la serpe che si cela dietro di essa.” (Lady Macbeth, W. Shakespeare).

(N.B. Per chi fra voi ha intenzione di scegliere dei Fandom come, ad esempio, Harry Potter o Game of Thrones, dove sono già presenti elementi fantasy, il genere sarà automaticamente rispettato perché insito nel fandom da voi scelto).


Che ne pensate? 😁 Ce n'è un altro, fra quelli non scelti da voi o da me, su cui vi sarebbe piaciuto poter scrivere?
Fatemi sapere! 😉
A presto, con nuovi aggiornamenti!
Vi auguro un buon (e speriamo non piovoso) fine settimana!🌸
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Post: 5.640
Giudice*****
21/05/2021 14:52
 
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a presto 🌼
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Post: 528
Giudice***
23/05/2021 16:22
 
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Buone Nuove!
Buon pomeriggio a tutti!🌸
Vi comunico che mi manca solo una storia e una valutazione da rileggere, perciò (con grande trepidazione da parte mia!) vi annuncio ufficialmente che questa sera svelerò finalmente la classica finale del contest!
A presto e buona domenica a tutti!💛
OFFLINE
Post: 528
Giudice***
23/05/2021 22:33
 
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Discorso pre-risultati
Care amiche scrittrici, ci siamo!
Vi ringrazio ancora una volta per la vostra partecipazione, per il vostro impegno e per avermi permesso di poter leggere e valutare le vostre storie!
Nelle mie valutazioni ho ovviamente cercato di essere quanto più obbiettiva possibile, dandovi la mia opinione di lettrice e offrendovi il mio punto di vista "esterno".
Per natura sono puntigliosa, schietta e prolissa, e credo che queste mie caratteristiche siano emerse in ciò che ho scritto, ma sappiate che sebbene il mio tono "scritto" possa sembrare quasi "duro" certe volte, in realtà le mie sono semplici osservazioni da lettrice e semplici consigli, che voi siete liberissime di non condividere nel momento in cui vanno a cozzare con le vostre idee personali. Aspetto comunque i vostri pareri in merito a classifica pubblicata e, anzi, spero possano nascere dialoghi costruttivi per entrambe le parti, visto che questa è la prima volta per me nel mondo dei giudici e delle valutazioni.
Vi ricordo che i commenti potranno essere fatti, solo quando avrò terminato di pubblicare TUTTE le valutazioni e lo schema con il riepilogo finale.
Per quanto riguarda i Premi Speciali, ne ho assegnati solo due su quattro, perchè purtroppo alcuni parametri non sono riusciti a parer mio a raggiungere il Top del Top.
Per le Valutazioni, invece, saranno lasciate come recensione solo su esplicita richiesta.
Detto questo, buon divertimento!
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Post: 528
Giudice***
23/05/2021 22:49
 
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NONA CLASSIFICATA

Al di là del bene e del male, l'abisso ti osserva

di 6Misaki/tsukuyomi




TITOLO E IMPAGINAZIONE 3/5

 

TITOLO 0,8/2,5: il tuo titolo è sicuramente molto bello ed evocativo, un titolo per il quale io, come lettrice, vado personalmente matta perché non soltanto riesce a suscitarmi un’emozione ma anche a restituirmi un’immagine che mi resta impressa a fuoco nella mente. Il motivo per cui non ti ho assegnato un voto pieno è perché questo titolo non è farina del tuo sacco: quando il titolo che diamo a una fanfiction viene ripreso da altri autori (nel tuo caso, Friedrich W.Nietzsche) va sempre detto, perché sennò può sembrare una sorta di presa in giro, per chi magari non conoscendo l’opera in questione può credere che il titolo sia veramente tuo.

 

IMPAGINAZIONE 2,2/2,5: La tua impaginazione è davvero molto buona, abbastanza curata. Ti segnalo solo due errori: nel titolo “Al” è distaccato “A L” (-0,1), mentre, nella seconda parte del testo da te scritto, quella in cui c’è il dialogo fra Claudia e Violet. e lei ricorda del suo incontro con Edward, lì a parer mio avresti dovuto distaccare meglio i due momenti temporali, decidendo o proprio di dividerli con degli spazi, oppure di mettere quelli avvenuti nel passato in corsivo, in maniera tale che non si venga a creare confusione (-0,2).

 

GRAMMATICA 0/5: La tua storia presenta numerosi problemi grammaticali, tra i più importanti che ho riscontrato nel tuo testo ci sono stati: problemi di concordanza temporale fra i verbi. Problemi con i soggetti sottointesi e, talvolta, con l’uso improprio di alcuni pronomi e problemi di senso logico delle frasi.

 

“Il suolo su cui aveva camminato per così a lungo...” -> questa espressione suona malissimo in italiano, sarebbe stato meglio dire “per così tanto tempo” o “per così lungo tempo”, tenere solo “lungo” senza specificare che cosa è come se lasciasse questa espressione tronca (-0,1.)

 

“non soltanto per il mutare continuo delle stagioni interminabili e continue” -> ripetizione ridondante, -0,1.

“ma anche per le incessanti devastazioni che quel lungo conflitto portava.” -> nel periodo precedente, il verbo della reggente è al trapassato prossimo, e per non spezzare la concordanza temporale dei verbi, sarebbe stato meglio utilizzare il trapassato prossimo anche qui, -> aveva portato, -0,2.

“Una seria di bossoli...” -> una serie, -0,1.

un battaglia” -> una battaglia, -0,1.

“E lui aveva ascoltato quelle parole con la massima attenzione, volendo seguirle e adorarle come se fossero i gioielli più puri in quel mondo dove lui esisteva.” -> questa similitudine presenta un problema di senso logico. Edward dice che lui vorrebbe seguire e adorare quelle parole come se fossero i gioielli più puri al mondo, il che, perdonami per la schiettezza, non ha minimamente senso: di solito si seguono e si adorano gli idoli, i credi o le divinità, ma i gioielli mi sembra difficile, -0,2.

“dal primo respiro che aveva tagliato con la sua fidata e lucente lama da quel soldato della fazione opposta alla sua” -> a, -0,1.

“Le labbra fini gli fremevano incontrollate, mentre innumerevoli schizzi di quel viscoso sangue gli colpivano il viso...” -> anche in questo caso c’è un problema con la concordanza temporale dei verbi. Nel periodo precedente a questo, infatti, usi il trapassato prossimo, qui ritorni all’imperfetto, ma in realtà, visto che questi eventi appartengono tutti alla stessa linea temporale, andava mantenuto il trapassato prossimo, -0,3.

“Arricciò l'angolo destro della bocca verso l'altro...” -> l’alto, -0,1.

Sarebbe finito per farci l'abitudine” -> avrebbe, -0,5.

“come a domandargli silenziosamente cosa avrebbe dovuto fare in continuazione” -> anche questa frase risulta essere tronca, infatti, dopo “in continuazione” sarebbe stato meglio aggiungere un complimento di specificazione per rendere la frase più chiara, -0,2.

“Nonostante la distanza che divideva la giovane dall'unica persona in grado di usarla, fu in grado di captare il fugace segnale del suo prossimo compito” -> prima di “fu” andava specificato il soggetto (cioè Violet), visto che nella frase precedente il soggetto è la distanza, e non Violet stessa, -0,2.

“Lei stessa era un'esistenza pericolosa e indistruttibile.” -> qui c’è un problema di significato, in quanto una persona non può essere un’esistenza, perché una persona al massimo vive un’esistenza. A parer mio, andava usato un essere, cioè un’entità, -0,2.

“massacri e maccellamenti” -> macellamenti, -0,1.

I suoi movimenti erano precisi e delicati, eppure i suoi colpi e le sue braccia quando attaccava risultavano estremamente pesanti.” -> anche in questa frase abbiamo un problema di senso logico. Il paragone fra i movimenti di Violet, “precisi e delicati” e i suoi “colpi pesanti” è sbagliato. Perché pesanti? In questo caso sarebbe stato meglio usare “letali” o “micidiali”, pesanti, come aggettivo, non rende bene il paragone che tu hai cercato di costruire, -0,3.

“Era un'esistenza spenta.” -> anche qui, come nella frase precedente, abbiamo un problema di senso logico. Il soggetto di questa frase è Violet, la quale non può essere un’esistenza, perché gli esseri umani un’esistenza la vivono, la subiscono quasi. Quindi, la frase doveva essere o: “La sua era un’esistenza spenta” o “Era un essere spento”, -0,2.

 “Credeva di essere in grado di fare di tutto, se fosse riuscita a restare al suo fianco e a ricevere i suoi ordini.” -> se usi il trapassato congiuntivo, per creare la concordanza temporale nella frase reggente è necessario utilizzare un tempo composto (tipo il trapassato prossimo), e non un verbo semplice come l’imperfetto. Inoltre, quando si costruisce un periodo ipotetico va sempre aggiunto il verbo al congiuntivo. Es: Era convinta che sarebbe stata in grado di fare di tutto, se solo fosse riuscita a restare al suo ecc...” , -0,5.

 “Di essere l'entità più debole ma al tempo stesso più forte che esisteva su quel mondo.” -> in, -0,1.

“Sin da quando ne aveva memoria non aveva fatto altro che eliminare individui, da bestia selvaggia non aveva conoscenze relative al bene o al male...” -> anche qui c’è un problema con il soggetto sottointeso, sarebbe stato meglio mettere “da bestia selvaggia quale lei era” perché sennò sembra che lei quasi si trasformi in una bestia, -0,2.

“Inoltre, una volta entrata nell'esercito, le sue uccisioni non ebbero uno stato d'arresto” -> la seconda parte di questa frase non segue un senso logico. “Non ebbero uno stato di uccisioni?”, vuoi dire che tutte le accuse di omicidio nei confronti di Violet caddero, giusto? Ok, ma o andava detta in maniera più chiara o potevi semplicemente ometterlo, perché tutti gli omicidi commessi in guerra non valgono a livello legale, nessuno dei soldati, anche quelli sconfitti, subisce un processo per causa di omicidio per il semplice fatto che quando ci si ritrova in stato di guerra, il tuo compito è proprio quello di far fuori più nemici possibili, -0,2.

inconsapevolmente le era stato concesso di vivere in quel luogo, in quel territorio e in quel mondo come un'assassina al servizio dell'esercito, che si sarebbe dovuta occupare di qualsiasi situazione scomoda” -> anche qui, inconsapevolmente distrugge del tutto il senso della frase. Perché i “creatori” di Violet erano consapevoli eccome del posto in cui l’avrebbero mandata a vivere, visto che lei è stata addestrata per essere una macchina da guerra, -0,3.

“mentre ingenuamente pensava se non fosse un male la possibilità di morire lì con lui.

Voleva continuare a restare al suo fianco, con lui, indifferentemente se nella vita o nella morte.” -> anche qui, quel “se non fosse un male” distrugge tutto il senso della frase, perché per come hai scritto tu, sembra che Violet pensi che sia sbagliato morire insieme a Gilbert. Invece, immagino che quello che tu avevi intenzione di dire era: “mentre ingenuamente pensava se fosse davvero un male la possibilità ecc...”, -0,3.

“La giovane portò immediatamente la mano a sfiorara” -> sfiorarla, -0,1.

«Immagino tu ti sia fatta un'idea tutta tua, specie dopo i tuoi numerosi incontri...” -> allitterazione ridondante, -0,1.

“Violet ricordò di aver osservato a lungo quei cupi occhi di quell'uomo, di quel prigioniero...” -> oltre che all’allitterazione ridondante che di nuovo si viene a creare, io avrei del tutto omesso il primo “quei” riferito “ai cupi occhi”, -0,2.

quei stessi civili” -> quegli, -0,1.



STILE 5,5/10: come puoi ben intuire, i problemi grammaticali e logici presenti nel tuo testo hanno inciso anche sul tuo stile di scrittura, visto che molte volte mi hanno fatta fermare a prendere appunti, o addirittura a dovermi ricostruire da sola il significato di ciò che tu volevi trasmettere. Oltre a questi problemi, però, ce ne sono altri due: il tuo testo risulta infatti essere estremamente ridondante e ripetitivo, e ciò lo ha reso veramente pesante da leggere, per me. Ti sei soffermata su delle descrizioni dei personaggi troppe volte, mentre hai inserito pochissimi (e nemmeno molto utili ai fini di resa della trama) dialoghi, che invece sarebbero serviti molto per alleggerire un po' il tuo testo.

Ti riporto un po' di esempi, per farti meglio comprendere il mio punto di vista:

“Una volta terminato il suo orrido compito che non le procurava né piacere né disperazione, una volta che i corpi dei soldati privi di vita andarono ad accasciarsi a terra creando dei tonfi sordi lei, la bestia, cercò e trovò rapidamente quei due smeraldi, rivolgendo al suo nuovo padrone uno sguardo attento, piegando appena il capo da un lato con fare apatico, come a domandargli silenziosamente cosa avrebbe dovuto fare in continuazione.

Come a chiedergli cosa avrebbe dovuto fare per appagare i suoi voleri.

Come a chiedergli ulteriori ordini.

La giovane, la nuova e più pericolosa arma presente su quella terra e il miglior scudo esistente, capace di accettare solo gli ordini di quell'uomo, lo stava osservando insistentemente, richiedendogli con lo sguardo cosa doveva fare, ancora, in quel luogo.

Nonostante la distanza che divideva la giovane dall'unica persona in grado di usarla…” -> questo frammento che ti ho riportato presenta un primo periodo lunghissimo, a cui poi seguono varie domande che nuovamente vi si ricollegano, per poi di nuovo una descrizione infinita dei personaggi, le quali essendo presenti non solo in questo punto, ma praticamente in ogni parte del testo, poi diventano pesanti da leggere. Ogni volta che ti riferisci a Violet, ritornavi sempre qui: “la bestia, l’arma assassina senza volontà dalla bellezza glaciale che risponde solo al volere dell’uomo dagli occhi di smeraldo...” bastava farlo presente una sola volta al lettore, e non rimarcarlo continuamente nel testo, altrimenti queste descrizioni oltre a perdere del loro fascino iniziale, cominciano a diventare davvero noiose, o almeno, purtroppo, così è stato per me.

Per quanto riguarda l’uso delle figure retoriche, a me è sembrato che molte di quest’ultime fossero state costruite senza ben rifletterci sopra, unendo parole che magari insieme suonavano bene, ma che peccavano di senso logico (vedi tutti i riferimenti al senso logico che ho già segnato in grammatica, e che in molti casi provengono proprio da delle similitudini). L’uso del lessico è abbastanza appropriato, peccato per quel problema di ridondanza che ha tolto alle tue parole quella che poteva essere la poesia che ispiravano.

Per quanto riguarda il punto di vista, lo esaminerò un po' qui, e un po' nel Parametro USO del PACCHETTO, visto che il tuo OBBLIGO/TEMA riguardava proprio questo.

Il problema del tuo punto di vista è che, a causa della ridondanza, è come se tu avessi creato un’accozzaglia di parole in cui il lettore si perde e il vero punto/pensiero del narratore o non arriva (come nel caso di Violet) o risulta estremamente confuso, come nel caso di Edward. Se lo avessi presentato solo come il delirio di un pazzo, l’avrei apprezzato di più. Invece lui scivola fra passato e presente e passato e presente (e qui il tuo problema con la concordanza sbagliata dei verbi non mi ha proprio aiutato a orientarmi cronologicamente fra i suoi pensieri), creando solo un vortice confuso in cui il lettore si perde e non riesce a entrare in empatia con questo personaggio.

Per Violet, è diverso. Con lei l’empatia scatta, il problema è che, nella parte in cui è già “più umana”, a me è comunque sembrato di leggere i pensieri di una macchina, di un robot, che dice e pensa sempre le stesse cose a ripetizioni, provando ad analizzarle e in quell’analisi tornando sempre al punto di partenza del testo.

Inoltre, anche qui come nel titolo, la frase in corsivo sui mostri e sull’abisso (ripresa sempre da libro del filosofo Nietzsche) andava citata o messa in nota.

I punti sottratti sono stati questi: -2 in Uso di Figure Retoriche, -2 in Punto di vista (-1 un punto per quello di Violet, e -1 punto per quello di Edward), -0,5 in Lessico.

Mi dispiace darti un voto così basso, perché sono convinta che, una volta tolte tutte le parti esageratamente ridondanti e descrittive del tuo testo e sistemate un po' le varie similitudini, a livello di stile la tua fan fiction valga molto. Perché comunque ho notato l’uso di uno stile particolare, cioè si vede che non è un testo nato di getto ma studiato. Credo semplicemente che per voler magari volare troppo in alto, tu ti sia semplicemente bruciata.



TRAMA 5/10: se fosse stata sviluppata nel modo giusto, la tua trama avrebbe di sicuro meritato un 10 in Originalità, peccato che, pur io non avendo letto la Light Novel, questa storia mi è sembrata quasi un “Recap” delle puntate precedenti, visto che principalmente parla di Violet e del suo servizio militare e del suo legame con Gilbert a ripetizione e basta. Edward appare solo all’inizio e poi scompare, ritornando verso la fine quando Violet in maniera confusa ricorda quel soldato ucciso da altri soldati. Il problema è che su Edward mi hai detto più cose nelle note che non nella tua storia. La tua trama doveva seguire il genere introspettivo, quindi doveva concentrarsi sui pensieri e sui ricordi e sulle emozioni dei personaggi, ok, tutti d’accordo, il problema qui presente è che lo scopo della tua trama è quella di far passare un messaggio (quello della frase Prompt, per intenderci) ma senza mai mostrarcelo. Tutto scorre attraverso i ricordi di Violet, che il lettore che ha già visto l’anime già conosce, già ha avuto modo di capire e interpretare. Ciò che manca è un vero incontro e un vero scambio di battute fra Violet e Edward, è il momento in cui lei davvero realizza che non esistono eroi in guerra, raccontato “in presa diretta” e non con infinite elucubrazioni che alla lettura risultano pesanti. La tua trama purtroppo non scorre, non va avanti, rallenta troppo, si perde, torna indietro, poi avanti, poi riprende frasi dall’inizio, ecc... ecc... purtroppo sia a livello di struttura narrativa che di Coerenza è davvero calante. A parer mio, avresti dovuto snellire il testo da tutti quelle descrizioni e quei pensieri ricorrenti e ridondanti, e te la saresti dovuta giocare di più sul faccia a faccia fra Edward e Violet, anche per farmi apprezzare di più questi personaggi in un momento per me “inedito” visto che non ho ancora letto la Light Novel. Concentrarsi solo sull’introspezione, non sapendola ben bilanciare con momenti più “attivi” o con i dialoghi, purtroppo può portare a questo. Per tutti questi motivi ti ho sottratto questi punti, -2 in Coerenza, -2 in Struttura Narrativa, -1 in Originalità.



PERSONAGGI 5/10: la cosa che più mi è dispiaciuta è che ho capito di più il personaggio di Edward leggendo le tue note d’autrice che non leggendo la tua storia. Per come l’hai raffigurato nella tua trama, lui sembra solo un pazzo assassino a cui troncare vite alla fine piace davvero. E poi, basta. Di lui non viene detto più nulla. Ritorna solo in alcuni momenti nei ricordi di Violet, con delle frasi che non so se sono prese dalla Light Novel o che tu hai aggiunto ma che, appunto, restano in superficie e non approfondiscono il personaggio. Per quanto riguarda Violet, lei è già messa a nudo un po' meglio. Si pone delle domande, cerca di rispondere, prova dei sentimenti che in qualche modo in mezzo a tutta quella ridondanza comunque arrivano al lettore. Violet compie un percorso, da macchina a essere umano, e questo percorso comunque si evince nel tuo testo, anche se, come ho specificato nel parametro TRAMA, l’ho trovata un’evoluzione raccontata un po' nello stesso modo nell’anime (il che in sé non è affatto sbagliato, ma se vado a leggere una fanfiction, vorrei appunto trovare qualcosa di inedito, qualcosa che magari non sono riuscita a percepire seguendo l’anime). La tua Violet è molto più plausibile quando è ancora nella sua versione macchina da guerra, che non nella sua versione da “ragazza umana”, perché manca di movimento, di espressioni autentiche, sembra un personaggio del tutto spento e vuoto, ahimè. Mentre, come ben sappiamo, dopo aver compreso ciò che aveva fatto, Violet brucia di emozioni. Claudia e Gilbert risultano purtroppo invece essere mere comparse, specchi su cui il pensiero di Violet si riflette e null’altro, causa anche la poco presenza di dialoghi.



USO DEL PACCHETTO 5,3/10:

GENERE: 1/2 il genere introspettivo è presente, ma purtroppo è stato usato un po' male, perché, come ho già sottolineato più e più volte, ha reso il testo sia ridondante che confusionario.

TEMA: 2,5/4 il tema del tuo pacchetto richiedeva che tu raccontassi la storia sia dal punto di vista dell’eroe che del cattivo. A livello tecnico tu hai pienamente sodisfatto la mia richiesta, il problema sta in questo: la tua trama prima parla della guerra, e poi dell’evoluzione di Violet da strumento di morte a essere umano, mentre il punto di vista di Edward si ferma sulla guerra. A parer mio, invece, sarebbe stato molto più interessante vedere anche l’involuzione di questo personaggio, cioè, così come mi hai raccontato l’evoluzione di Violet, mostrarmi come invece questo Edward sia diventato il folle di cui mi parli solo nelle note. Purtroppo, infatti, ho trovato il punto di vista di lui davvero molto meno sviluppato rispetto a quello di Violet. E questo ha influito sul punteggio.

PROMPT 1,8/4: leggendo il punto di vista del tuo “cattivo”, cioè Edward, purtroppo non sono minimamente riuscita a provare empatia nei suoi riguardi, non sono minimamente riuscita a giustificarlo, a dire “a parti inverse, forse è vero, forse lui sarebbe stato un eroe”, per il semplice fatto che, per come ce lo presenti, 1) nemmeno lui crede fino in fondo che quello che stia facendo sia giusto; 2)nemmeno lui si sente un eroe; anzi, per come ce lo mostri tu, sin dall’inizio, lui proprio sembra un folle omicida a cui piace essere un folle omicida e ne è anche consapevole, visto il riferimento all’abisso e ai mostri che fa. Il che, ovviamente, va fuori dal prompt. Visto che questo richiedeva un personaggio che è davvero convinto di fare del bene e di essere nel giusto e di essere un salvatore. Cosa che nel tuo Edward non c’è. Quindi, anche se il prompt è presente, è il senso del tutto che purtroppo è espresso male.



Gradimento Personale 5/10: mi piange il cuore a darti un voto così basso, ma capirai anche tu che sono davvero tanti i problemi a livello grammaticale e stilistico riscontrati per assegnarti un voto che sia più alto di questo. Secondo me, avresti dovuto snellire la tua trama, concentrarti solo su delle scene chiave, filtrare i pensieri di Violet senza rimarcare quelli che già il lettore che ha visto la serie conosce. Dagli errori si impara e ci si migliora. L’idea infatti era davvero ottima, e mi aveva incuriosita tanto, specie dopo aver letto le note su Edward. Però c’è un modo giusto in cui esplorare una trama e raccontare dei suoi personaggi e molte volte tu sei finita fuori rotta. Mi spiace davvero.



TOTALE 28,8/60
OFFLINE
Post: 528
Giudice***
23/05/2021 22:56
 
Quota

Ottava Classificata

Segreti di famiglia

Di Mariam_Kasinaga/Mariam Kasinaga

 

 

TITOLO E IMPAGINAZIONE 2,5/5

TITOLO 1/2,5: Il titolo che hai usato riprende la tematica del pacchetto da te scelto, ed è anche abbastanza attinente al testo, tuttavia è molto semplice, non è uno di quei titoli che riesce subito ad attirare l’attenzione o che ti ispira magari una sensazione precisa. Ecco perché ho tolto -1,5.

IMPAGINAZIONE 1,5/2,5: la tua impaginazione presenta alcuni problemi: 1) il titolo di una storia dovrebbe sempre essere messo in risalto, e lo si fa o mettendolo in grassetto o mettendolo centrale alla pagina e, magari, aumentando anche la dimensione del suo font rispetto al resto del corpo del testo. 2) le date, si riportano sempre alla destra del corpo del testo, non sulla sinistra. 3) La dimensione del font è purtroppo molto piccola, e questo non invoglia molto la sua lettura. Questi sono tutti i motivi per cui ti ho sottratto un punto.



GRAMMATICA 3/5: Nella prima frase del testo, c’è una frase che presenta una ripetizione non necessaria.

il cielo era terso e limpido ed il sole brillava nel cielo.” -> -0,1.

“forse aveva ragione sua zia Agatha, continuando a mandarle messaggi di raggiungerla a New York.” -> in questa frase, è sbagliato l’uso del verbo “continuare” messo al gerundio, in primis perché non c’è una concordanza palese con il soggetto (la zia) e due perché anche a livello di concordanza temporale (considerando che nella frase reggente c’è un trapassato prossimo, mentre tu usi il presente del gerundio) stona tantissimo. -0,3. Corretta, dovrebbe essere così: “forse aveva ragione sua zia Agatha, la quale stava continuando a mandarle messaggi/la quale continuava a mandarle messaggi ecc...”

“poi, ad un aggraziato movimento della mano, spense la fiamma”. -> in questa frase hai sbagliato con l’uso della preposizione “Ad” che dovrebbe invece essere sostituita con “Con”. ”Con un aggraziato movimento della mano, ecc...”, -0,1.

“Le bambine sono diventate taciturne di colpo, ma all’improvviso urlano senza motivo. Si nascondono dietro gli oggetti e strisciano per terra come vermi.” -> all’interno di questo periodo c’è un problema di concordanza temporale dei verbi. Nella frase reggente, usi il tempo al passato prossimo ed è corretto perché Ben sta descrivendo ciò che ha visto, nel passato. Poi, d’improvviso, usi il presente, “urlano”, “si nascondono”, “strisciano”, ed è sbagliato perché non si tratta di azioni presenti e contemporanee ma sempre di cose avvenute nel passato che quindi andavano messe tutte al passato prossimo, -0,5.

“poi i mariti avevano iniziato a denunciare le mogli e le madri le figlie.” -> tra “madri” e “le figlie”, manca una congiunzione o una virgola, -0,1.

“...alcune era poco più di bambine” -> che, -0,1.

“La macchina processuale era ben oliate” -> oliata, -0,1.

Sara h non poteva sapere” -> refuso, Sarah, -0,1.

“non lasciando trasparire la benchè minima emozione”.  -> benché, -0,1.

“Le persone normale” -> normali, -0,1.

Avrebbe potuto fare qualcosa, qualunque cosa, ma non ne era in grado.” -> anche qui c’è un problema di concordanza temporale, avresti dovuto usare il trapassato prossimo indicativo, visto che nella frase precedente hai usato il condizionale passato. -> non ne era stata in grado, -0,3.

“...aveva provato più volte a scappare dalla magia” -> con la magia, -0,1.



STILE 6/10: Lo stile di questa storia è abbastanza semplice e, passami il termine, asciutto. Non si dilunga né per cercare di descrivere con più particolarità le situazioni esterne (quindi tutto ciò che riguarda ambiente esterno, fisionomia dei personaggi, dettagli naturali) né l’introspezione. Il tutto quindi risulta poco approfondito, a livello visivo sono davvero pochissime le immagini e le “ambientazioni” di questo breve racconto da te descritto che mi sono rimaste. Così come, per mancanza di una migliore descrizione dei pensieri e delle emozioni dei personaggi, pochissimo mi è rimasto di loro, infatti non sono proprio riuscita a entrare in empatia con la protagonista. Il lessico è normale, nulla di evocativo, poche sono state le figure retoriche sviluppate. Peccato, lo stile poteva aiutarti molto a migliorare la tua trama che, comunque, affronta una tematica storica affascinante.

Per quanto riguarda il punto di vista, tutta la storia ci viene raccontata dallo sguardo di Sarah che osserva il tutto in silenzio, mentre si torce le mani e vorrebbe intervenire ma non fa nulla. Come ho scritto sopra, non hai introdotto abbastanza introspezione per farmi davvero entrare in empatia con lei, quindi il suo punto di vista risulta un po' piatto. Questi sono tutti i motivi che mi hanno spinta ad abbassarti di ben 4 punti lo stile.



TRAMA 5,5/10: io sono un’amante di questo tipo di trame che uniscono il sovrannaturale con fatti storici realmente accaduti. Infatti, inizialmente, la tua storia mi aveva incuriosita molto, ma, purtroppo, ho trovato il suo sviluppo davvero superficiale. Sarah è una strega che vive nascondendo la sua vera identità insieme a un marito che forse non l’ama più, in una cittadina del sud estremamente bigotta. In tutto l’arco della tua storia, tu fai solamente piccoli accenni, non indaghi mai più a fondo, non mi mostri mai nulla di nuovo, qualcosa di inedito che non so e che avrebbe potuto infiammare la mia curiosità e la mia attesa. Ho letto molte storie su Salem e, perdonami se te lo dico, ma la tua storia non ha aggiunto nulla a tutte quelle che ho già letto. Sapevo già tutto: dei processi, delle torture, dell’isteria di gruppo, dell’antica conoscenza perduta ecc... Anche il background dei tuoi protagonisti è davvero poco approfondito: io di loro so pochissimo, so che Sarah è una strega e Ben un avvocato, fine. Nulla che li caratterizzi davvero, anche qui, tutto molto standard, nella norma, senza nessun colpo di scena. La struttura è semplice e lineare. La Coerenza c’è, assolutamente. Ma a livello di originalità e di intrattenimento purtroppo manca tutto. Ripeto, è un peccato, perché poteva nascere qualcosa di davvero interessante da una trama come la tua, una strega e un avvocato insieme, poteva davvero essere un’esplosione di dramma che, purtroppo, a mio parere non c’è stata.



PERSONAGGI 5/10: come penso tu abbia già intuito da ciò che ho scritto nei parametri precedenti, i tuoi personaggi, purtroppo, non mi hanno affatto convinta. Li ho trovati molto stereotipati, senza nessuna caratteristica particolare che li facesse brillare o emergere o che me li facesse sentire come persone vere e reali. Anche il lessico da te utilizzato per parlarci di loro, alle volte mi è sembrato troppo “moderno” e non un lessico adatto a delle persone che sono vissute nel Seicento. Di conseguenza, anche i loro dialoghi e le loro interazioni che comunque sono state pochissime, (anche se, capisco che la mancanza di comunicazione fra i due era uno dei problemi di coppia che tu volevi mostrarci), non mi hanno aiutata a comprendere dei personaggi che già di per sé sono approfonditi poco.



USO DEL PACCHETTO 6/10:

GENERE: 1/2: la storia da te raccontata parla sicuramente di fatti drammatici, ossia la caccia alle streghe, il problema è che, a causa di una trama abbastanza prevedibile e di personaggi poco approfonditi tutte questa drammaticità io, come lettrice, non sono riuscita a viverla e a percepirla pienamente, -1.

TEMA 2/4: la tematica del tuo pacchetto riguardava la rivelazione di un segreto di famiglia che andava a intaccare una situazione familiare già in bilico, e tu hai scritto proprio di questo, non aggiungendo altro. Ben e Sarah sono alla fine della loro storia d’amore e il segreto di Sarah è appunto la goccia che fa traboccare il vaso. Tutto il resto, risulta essere un contorno sbiadito, messo lì come una cornice che purtroppo non è servita a dare nulla di più.

PROMPT 3/4: Così come la tematica, anche il prompt risente della mancanza di un background più corposo e approfondito. Del tipo: da dove nasce quell’avvertimento della madre di Sarah e perché? Quando è stata la prima volta che Sarah l’ha sentito? Non posso dirti che è inserito male o che non rispecchia la trama, perché, su questi due punti, leggendo la tua storia mi sono sentita soddisfatta. Diciamo che si ricollega, appunto, alle problematiche generali del testo. Ecco spiegato il motivo per cui ti ho dato questo punteggio.



GRADIMENTO PERSONALE 6/10: come ho scritto anche prima, l’idea di base della tua storia mi era piaciuta da matti. Salem, la caccia alle streghe, questa donna Sarah che si ritrova non solo a essere una strega ma anche la moglie di un avvocato e che decide di non andarsene, accettando il pericolo, per restare con lui e provare a ricucire il loro rapporto. Peccato, che tutto sia lasciato lì, in superficie, e che tu non sia andata poi ad approfondire quelle che potevano essere delle tematiche davvero interessanti. Quello che mi sento di consigliarti, come appassionata lettrice di queste storie, è che per fare funzionare storie di questo tipo (che appunto sono molto comuni e famose) devi o riuscire a far brillare i tuoi protagonisti, oppure a far brillare la trama. Altrimenti, si rischia appunto di cadere nell’errore da te commesso con me come lettrice: non riuscire a farmi accendere nessuna scintilla per via del fatto che di trame così e di personaggi così ne ho già letti a bizzeffe.



TOTALE: 34/60  
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Post: 528
Giudice***
23/05/2021 23:01
 
Quota

SETTIMA CLASSIFICA

L’amore che meritiamo

Di LuceV/Streganocciola

 

TITOLO E IMPAGINAZIONE 3.4/5

Titolo 2/2.5: il titolo mi è piaciuto per via del fatto che richiama il prompt del pacchetto da te scelto, anche se non possiede quel fascino magnetico da “clickbait” che mi farebbe subito cliccare su di esso una volta visto (-0,5).

Per quanto riguarda l’Impaginazione (1.4/2.5), poteva essere curata meglio, infatti sono presenti alcuni errori: 1) manca la giustificazione (-0,5); 2) i numeri romani che dovrebbero suddividere i vari paragrafi non sono accentrati, e nell’ultimo paragrafo c’è solo un grande spazio che risulta parecchio antiestetico (-0,2); 3) molto spesso nel testo ho visto che hai sbagliato a mettere le virgolette in apertura o chiusura (Ma per chi.” .Voglio restare qui, potrebbe svegliarsi.”. “Ciò che è successo dopo no. Mi hai baciato, ti rendi conto? Mi hai baciato per attirare la sua attenzione e farla ingelosire! “. ”Come hai potuto? Sapendo cosa provavo per te… ti credevo un amico, come cazzo hai potuto?!”, Io la amo. Mi dispiace, va bene? Ma non riesco ad accettare che mi abbia lasciato. Stavamo così bene insieme...io voglio che torni da me. Sono certo che è stato un momento di sbandamento, lei...”. “Addio, Jason. Spero ne sia valsa la pena. ) e, nella frase finale, manca il punto fermo (“Addio, Jason. Spero ne sia valsa la pena. “ la porta si chiuse con un amaro tondo definitivo). A causa di questi errori ripetuti ho deciso di sottrarti -0,3. 4) questa è più una questione di gusto personale, ma, a mio parere, un titolo risulta più d’impatto quando viene presentato centrale alla pagina (se è un titolo non troppo lungo come il tuo) e, magari, in grassetto o in corsivo, per dargli più risalto (-0,1).

 

GRAMMATICA 3.4/5

All’inizio del testo è presente una frase fuori contesto non collegata alle altre: “Banale, sì. Perché chi poteva amare quei posti? Neanche chi ci lavorava, probabilmente. Quelle pareti di un bianco nauseante, l’odore acre del disinfettante e dei farmaci, i pazienti che si trascinavano faticosamente, chi poteva farlo, con le loro vestaglie tutte uguali, mettevano un senso di angoscia e depressione che premevano sullo stomaco come un invisibile lastra di metallo.” (-0,5)

In questa frase, invece di scrivere “Daniel” hai scritto “Jason”, sbagliando il soggetto della frase: “Era passata solo mezz’ora dalla telefonata, ma a Jason sembrava trascorsa una vita.” (-0,1)

Più volte, nel testo, scrivi perché con l’accento grave, mentre la regola grammaticale prevede l’accento acuto: “Perchè?” pianse Kelly. “Perchè ha fatto una cosa del genere?” (-0,1)

In questa frase hai sbagliato a coniugare il verbo, usando l’ausiliare “avere” invece dell’ausiliare “essere”: “Beh, hai voluto andare in giro a fare stronzate? Questa è la punizione.” Con il verbo “andare”, che è un verbo di movimento, va sempre usato l’ausiliare essere. (-0,5)

In questa frase hai sbagliato la congiunzione, bisognava mettere “e” e non “ed”: “[…] un qualcosa che aveva cercato di negare, poi di sopprimere ed che infine aveva accettato, pur sapendo che si trattava di un sentimento senza futuro.” (-0,1)

Anche in questa frase c’è un piccolo errore nel verbo: “Si fermò davanti a casa e prese le chiavi, ma le mani gli tremavano talmente tanto da non riuscire ad infilare nella serratura.” Dovrebbe infatti essere infilarle perché si riferisce alle chiavi. (-0,1).

“Daniel entrò in casa senza nemmeno guardarlo, poi si voltò un ultima volta.” Un’ultima, nella tua frase manca l’apostrofo. (-0,1)

“[…]la porta si chiuse con un amaro tondo definitivo” tonfo, piccolo refuso (-0,1)

A mio avviso, la maggior parte di questi errori sono dovuti alla distrazione, perciò ti consiglio di rileggere una volta in più il testo prima di pubblicarlo, in maniera tale da renderlo grammaticalmente più pulito.

Ho inoltre notato alcune piccole sviste nella punteggiatura, ma ho deciso di prenderle in analisi nel Parametro dello Stile.

 

STILE 7.1/10:

Il punto di forza di questa storia è lo stile: introspettivo, diretto, mai pesante o noioso. I fatti si susseguono velocemente e piacevolmente durante la lettura, che risulta quindi essere molto scorrevole. Tutti i dialoghi sono ben costruiti, ben contestualizzati. Non banali. Veloci e incisivi, e scandiscono bene quello che è il ritmo della narrazione.

Alle volte però, le tue frasi appaiono un po' lapidarie, come se il lettore stesse leggendo una sceneggiatura (Es: Daniel aveva esaurito le parole. Jason fece un passo avanti. “Ascoltami.” L’altro si ritrasse. “Stammi lontano.”). Gli esempi qui riportati rappresentano un gioco di botta e risposta molto rapido, e sebbene io come lettrice apprezzi talvolta questa scelta nei dialoghi fra due personaggi, essendo il tuo testo comunque non troppo lungo, a livello di stile poteva essere più curato, più approfondito... e quindi avresti potuto sfruttare anche questi piccoli momenti per indagare di più sulle emozioni e i pensieri dei personaggi, invece di limitarti a “Jason sorrise”, in modo tale che il lettore così possa immedesimarsi di più e rimanere maggiormente coinvolto (-0,2).

Infatti, una cosa che ho notato leggendo il tuo testo, è il fatto che sia il tuo stile che la tua trama risultano abbastanza superficiali (non a livello di tematiche, assolutamente), mi riferisco al fatto che non scendi mai particolarmente nei dettagli, o in qualche descrizione un po' più articolata che possa permettere al lettore di immergersi totalmente negli scenari e nei luoghi da te narrati. Il testo, infatti, è un po' povero di figure retoriche (giusto qualche similitudine), e anche il lessico è abbastanza ordinario. Le due cose insieme non rappresentano (a mio parere) un problema quando lo stile è sostenuto da una trama ben articolata e approfondita, perché una trama coinvolgente, creata da una buona presenza di dettagli, può portare il lettore a gradire una storia anche attraverso uno stile semplice e lineare come il tuo, che infatti risulta comunque piacevole anche se poco ricercato, ed è per questo che ti ho sottratto due punti: -1 in Lessico, e -1 in uso di figure retoriche.

Sono inoltre presenti alcuni errori di punteggiatura che creano alcuni problemi durante la lettura, non creando le giuste “pause” quando sarebbe necessario.

Ad Esempio:

“Poi lo vide chiaramente. Jason aveva sollevato la mano.” In questa frase, fra “chiaramente” e “Jason” sarebbe stato meglio usare i due punti, anziché il punto fermo, visto che la frase precedente si riferisce proprio a ciò che Daniel vede. (-0,1)

“[…]Ma non potevo proportelo perché tu non avresti mai accettato, così sono stato costretto ad agire così. Insomma, è anche colpa tua, non ti sei comportato da amico, se l’avessi fatto tutto questo non sarebbe mai successo.” -> In questa frase andava messa una virgola fra “proportelo” e “perché”, inoltre subito dopo crei un problema di ridondanza usando due volte “così”. (-0,1)

Per quanto riguarda il punto di vista da te scelto, ossia il punto di vista interno di Daniel, riuscire a giudicarlo è stato per me davvero difficile, per via di alcuni “problemi” relativi alla trama, di cui parlerò nel suo parametro.

Questo “problema” riguarda la possibile inattendibilità di Daniel, e questa inattendibilità riguarda il fatto che lui “giudica” come tossica la relazione fra Jason e Vera, ma senza fornire a noi lettori degli esempi su cui basarci. Il suo punto di vista è fuorviante per via del fatto che Daniel è innamorato di Jason, quindi il suo parere potrebbe comunque essere distorto dalla gelosia.

Il problema è questo: se tu come autrice avresti offerto anche a me lettrice degli esempi sul cattivo comportamento di Vera, o esempi su come si era evoluta la relazione tossica fra Jason e la ragazza, sarebbe stato meglio. Perché così io ho solo le parole di Daniel a cui affidarmi ed è un po' poco.

Chiunque può dire: “Quella ragazza è un po' stronza”, ma restano solo parole fino a quando io non vedo i fatti.

Spero di essermi spiegata bene.

Comunque, questa “mancanza” viene da te un po' mitigata dal fatto che anche gli altri amici di Jason non giudicano bene la sua ragazza, e quindi non è qualcosa che riguarda solo Daniel (che, di nuovo, essendo coinvolto sentimentalmente, non potrebbe essere giudicato totalmente attendibile).

Tuttavia, se avessimo avuto una “scena” con una Vera “parlante” sarebbe stata la cosa migliore. Perché sentendo parlare la ragazza, il lettore avrebbe così potuto sapere da “Vera stessa” che tipo è.

Per questi motivi ho sottratto -0,5 a Punto di vista.

Andando avanti nella lettura della valutazione, troverai spesso da me citato questo “problema” del punto di vista, proprio perché non può che influenzare anche la lettura e la comprensione della tua trama e dei personaggi.



TRAMA 6/10:

A livello di trama la tua storia manca un po' di originalità: la storia del ragazzo innamorato del suo migliore amico, rappresenta infatti uno dei tropes classici delle fan fiction. Questo non rappresenta in sé un problema: se ben sviluppato, infatti, anche un tema classico può rivelare belle sorpresa, ma proprio a questo si riallaccia il secondo problema relativo alla trama, ossia il fatto che nel testo sono assenti numerosi dettagli, e l’assenza di quest’ultimi fa sì che nella storia siano presenti quasi delle vere e proprie lacune, le quali disturbano (anche se non interferiscono di per sé) la Coerenza della narrazione. Per spiegarmi meglio, ti elencherò quelle che sono per me le mancanze/lacune più “importanti” della tua narrazione. Primo: manca un po' di background dei protagonisti. Di loro sappiamo davvero pochissimo. Quanti anni hanno? Sono studenti? lavoratori? In che città vivono? Che aspetto hanno? Tralasciando questi dati più “anagrafici”, io, da lettrice, non so quali sono i pregi che hanno spinto Daniel ad innamorarsi di Jason. Non conosco minimante la storia della loro amicizia e tutto ciò che di Jason mi viene mostrato tramite il punto di vista di Daniel (il quale non è al 100% attendibile, perché è innamorato di lui) è che un ragazzo “fragile”, persino meschino alla fine. Si capisce perfettamente che Daniel gli vuole bene, ma non si capisce cosa lo abbia spinto a volergli bene, visto che ce lo mostra solo in relazione alla sua ex tossica relazione, di cui, di nuovo, purtroppo non sappiamo nulla. Ci viene solo detto che lo fosse, ma non ci viene mai mostrato tramite flash back o tramite dialogo o anche un vero e proprio esempio di qualcosa che è successo in passato.

Capisco che quando si sceglie un punto di vista interno, come hai fatto tu, viene difficile mostrare anche l’introspezione degli altri personaggi, ma essendo una storia originale (quindi non conoscendo io nessuno dei personaggi che tu mi stai mostrando) e dovendo io valutare la caratterizzazione complessiva è come se in questo modo mi fossi trovata con la vista appannata, non completamente limpida dell’intera situazione. Il mio campo di visuale è così troppo ristretto e lo stesso Daniel risulta quindi talvolta essere inattendibile, perché non ho “prove” per giudicare se le sue affermazioni solo reali o se stia ingigantendo tutto per via del fatto che è innamorato di Jason.  

Altri dettagli molto importanti e mancanti nella trama sono: 1) l’incidente di Jason: che cosa si è fatto? Si capisce che si è fatto del male, e che forse voleva suicidarsi, ma non viene mai specificato di preciso quale sia stato il suo gesto.

Riporto qui il frammento del tuo testo: “Io sono suo zio. Lui...ora...ora è in ospedale. Ha avuto un incidente con la macchina.” Dell’atto suicida di Jason, sappiamo solo questo. Mancano dei dettagli che possano meglio far apprezzare al lettore la drammaticità dell’avvenuto e farlo immergere del tutto nella trama. Che tipo di incidente ha avuto Jason? Si è volutamente schiantato contro un albero? Si è messo a correre come un pazzo? Era ubriaco alla guida? Più dettagli avrebbero reso la storia più avvincente e tragica, secondo me. Ed è quindi una lacuna che andava colmata anche per farci avvertire in maniera ancora più forte il dolore e la preoccupazione di Daniel nei confronti di Jason.

2) Altro dettaglio assente è il tipo di relazione che legava Jason a Vera: tramite i pensieri di Daniel capiamo che la loro era una relazione tossica, ma, a parte questo, la loro relazione non ci viene mai mostrata. Il testo non ci porta esempi di come Jason si sia evoluto in negativo a causa di questo suo primo amore, eccetto nel finale e nella frase in cui viene detto che, per colpa di Vera, Jason e Daniel non uscivano più molto spesso insieme.

Riporto qui un esempio del tuo testo: “Vera non lo amava, lo stava solo usando”.

Purtroppo, questo è tutto ciò che sappiamo della relazione fra Vera e Jason. Il fatto che a dircelo così chiaramente sia Daniel (che è sì, un suo carissimo amico, ma che è anche innamorato di lui) potrebbe essere visto da parte dei lettori come non attendibile al 100%. Per ottenere quell’effetto sarebbero stati necessari degli esempi basati sulla relazione fra i due, oppure dei dialoghi, oppure far apparire Vera in qualche scena, in modo da mostracela e lasciare al lettore (che è più imparziale di Daniel) la possibilità di giudicarla.

Insomma, la trama manca di dettagli molti importanti che le sarebbero servite per conferirle più spessore, drammaticità e anche per farci comprendere meglio i personaggi e la loro involuzione ed evoluzione.

Così come i personaggi (di cui parlerò più approfonditamente nel parametro a loro dedicato), anche la trama andava approfondita di più. Perché in questo modo, pur essedo il tuo un buon scritto, il lettore resta in superficie, e non riesce ad andare più a fondo, a conoscere davvero né la vicenda né i suoi personaggi.

Potevo, in qualche modo, chiudere un occhio su tutti questi dettagli mancanti se avessi dato un limite di parole molto ristretto da rispettare, perché anch’io mi sono ritrovata a non poter dire tutto sui miei personaggi originali e il loro background dovendomi limitare a 2000 o 2500 parole. Ma con 8000 parole a disposizione la situazione cambia, perché come autrice avevi uno spazio molto ampio per permettere al lettore di conoscere meglio la storia dei tuoi personaggi.

Questi sono i motivi che mi hanno spinto a sottrarti 4 Punti: -2 in Originalità, -2 in Coerenza. La presenza di più dettagli e di una trama più approfondita avrebbe giovato a entrambi questi parametri.

Nonostante la presenza di queste lacune, ho comunque trovato la tua chiusura ottima: Daniel prende una decisione difficile ma giusta, guidata da una riflessione espressa precedentemente nel testo da lui stesso. In questo modo, non soltanto la tua storia si pone quindi come “esempio” al lettore, ma chiude anche un po' il cerchio di questi “amori dolorosi” in positivo.

La Struttura Narrativa da te scelta si divide in spaccati, quasi delle “clip” di un film che ci mostrano di volta in volta delle “scene” diverse con protagonisti i vari personaggi. È una scelta che io come lettrice apprezzo e che ho trovato ben delineata e lineare. I vari salti temporali riescono a dare alla lettura il giusto ritmo, e conducono il lettore alla fine del testo senza mai annoiarlo. In poche parole: lo scheletro del tuo testo è ben solido.

 

Personaggi 6/10: i personaggi principali di questa storia sono Daniel e Jason.

Per il primo, sono sin da subito riuscita a sviluppare una certa empatia, perché sei stata brava a trasmetterci la sua preoccupazione e la sua angoscia per la grave situazione del suo amico.

Purtroppo, però, la storia prosegue troppo velocemente e si chiude troppo in fretta, infatti non sono riuscita a stabilire una vera connessione con i suoi personaggi.

Di Daniel so che è un ottimo amico, e che è innamorato di Jason, ma, a parte questo, non so nient’altro e sono davvero poche come informazioni per farmelo vedere a tutto tondo come un personaggio reale e ben caratterizzato.

Non so, per esempio, perché sia innamorato di Jason, o quando si sia reso conto di amarlo, o anche solo quali sono i piccoli dettagli di lui che gli piacciano.

Di Jason ci hai mostrato il lato debole e, alla fine, negativo. Il che va benissimo. Ma manca totalmente di spessore. L’amore per Vera l’ha travolto, l’ha cambiato... il problema è che non mostri al lettore un prima e un dopo. Nel senso, io non so com’era Jason prima di Vera, non so che tipo di amico fosse, non so che tipo di ragazzo fosse, so solo che a un certo punto ha cercato di ammazzarsi per una ragazza che dice di amare e che, facendo volutamente del male a un suo caro amico, cerca di riconquistare.  

Come per il discorso di Daniel, anche qui l’aspetto introspettivo e caratteriale lascia a desiderare.

Capisco che avendo scelto di raccontarci la storia attraverso il punto di vista di Daniel, noi possiamo osservare Jason solo tramite i suoi occhi e i suoi pensieri. Ma proprio per questo motivo erano necessari più dettagli, più dialoghi fra i due, per farci meglio comprendere il loro legame, la loro personalità e il loro passato.

Gli altri due personaggi citati sono Kelly e Vera, che però appaiono come mere comparse.

Ammetto che mi sarebbe piaciuto molto scoprire qualcosa di più su Vera. Per capire se era davvero così pessima come dicevano tutti, (e il punto di vista di Daniel, per quanto lui sia veramente dolcissimo, non è attendibile al cento per cento perché lui è comunque innamorato di Jason), o se avesse magari anche degli aspetti positivi, proprio quegli aspetti che magari avevano spinto Jason a innamorarsi così perdutamente di lei. Insomma, avrei voluto sapere se considerarla semplicemente una stronza o se magari darle anche un’attenuante, una speranza.

Se deciderai di scrivere magari qualcosa su di lei, mi piacerebbe davvero poterlo leggere!

Un’altra piccola lacuna, riguarda il fatto che di questi personaggi, carattere a parte, sappiamo veramente poco. Il testo non ci fornisce nessun indizio per farci capire l’età, se sono studenti o lavoratori, o in quale città vivono, o anche solo quale sia l’aspetto fisico. Sono dettagli per così dire “secondari” ma, appunto, sarebbero serviti per far avere al lettore una visione a tutto tondo e permettere una maggiore immedesimazione durante la trama.

I tuoi personaggi così appaiono un po' senza volto, senza età, senza una collocazione precisa nello spazio e nel tempo.

Questi sono tutti i motivi che mi hanno spinta ad assegnarti 6 come voto finale. I tuoi personaggi non sono piatti o gestititi male, semplicemente avevano bisogno di un approfondimento in più.



USO DEL PACCHETO 9/10

HURT/COMFORT 1.5/2. TEMA:3.5/4. Prompt: 4/4.   

GENERE: l’hurt/comfort c’è. Anche se mi sarebbe piaciuto assistere a una “scena” più lunga, per immergermi così di più in quella dolce sensazione dell’angst a “lieto fine” (nel senso che c’è sempre un personaggio che rassicura emotivamente l’altro) che è un po' quello che mi aspetto dall’hurt/comfort (-0,5).

TEMA: Anche il tema è stato rispettato a pieno. Anche se, mi sarebbe piaciuto capire esattamente quale fosse l’età dei ragazzi, (adolescenti, giovani adulti, adulti) per raffigurarmeli meglio nell’immagine del primo amore (-0,5).

PROMPT: Il prompt è stato sfruttato al meglio: a essere sincera, l’ho avvertito e amato molto di più nella parte finale, che non nel momento stesso in cui viene citato.



GRADIMENTO PERSONALE 6.7/10: sebbene non mi abbia del tutto risucchiata nel suo vortice, la storia in sé mi è piaciuta. In particolar modo, come si evince dal mio giudizio, ho apprezzato il tuo stile di scrittura. Diretto, senza troppi fronzoli inutili, semplice e lineare. La grande pecca di questo scritto è il fatto che tutto venga come accennato, si resta alla superficie dei fatti e gli avvenimenti, come i personaggi, sono poco approfonditi, questa non permette al lettore di immergersi nel tutto nella trama, né di apprezzare e conoscere completamente i suoi protagonisti. Con qualche paragrafo in più, questa storia sarebbe davvero stata capace di regalare forti emozioni, perché il tuo stile così diretto a me piace un sacco, ed ha un ottimo potenziale. Il mio consiglio è: scava più a fondo, riempici la testa nel modo giusto dei dettagli giusti, regalaci personaggi unici, definendoli con martello e scalpello fino a quando la tua creazione non è del tutto uscita fuori dal marmo. Il finale a me ha già colpito così, ero lì davanti allo schermo a dire: “Bravo, Daniel! Giusto! Hai centrato il punto!”, e questo sentimento si sarebbe di certo moltiplicato se davvero fossi riuscita a “conoscerlo” meglio.



TOTALE: 41,6/60
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23/05/2021 23:05
 
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SESTA CLASSIFICATA

Brindo a me

Di Nina Ninetta

 



TITOLO E IMPAGINAZIONE 4,3/5

TITOLO 1.8/2.5: titolo semplice, che richiama un’immagine ben precisa, immagine che è anche presenta all’interno della tua storia e quindi ben allacciata al tuo testo. Come ho scritto anche in altre valutazioni, questo non è un titolo da “clickbait” cioè uno di quei titoli super magnetici che mi spingerebbe subito a cliccare su di esso, ma non è nemmeno privo di originalità. Piccolo appunto un po' più personale: io avrei messo un bel punto esclamativo alla fine!

IMPAGINAZIONE 2.5/2.5: La tua impaginazione, come il titolo, è semplice e lineare. Hai azzeccato il giusto spazio da mettere fra un paragrafo e l’altro, hai giustificato il testo e hai posizionato molto bene il titolo. Quindi, punteggio pieno!



GRAMMATICA 4,8/5: a livello grammaticale ho trovato solo due errori: il primo, riguarda la punteggiatura. Ho notato, infatti, che dopo i due punti vai sempre a capo, ma in realtà non è necessario e la frase può benissimo continuare nello stesso rigo. (-0,1) Di solito, si va a capo solo per comporre liste puntate e numerate. Il secondo, è l’accento sbagliato nella e, nella frase iniziale: “RIPETO: QUESTA NON E’ UN’ESERCITAZIONE!” -> È (-0,1). Non sono errori gravi, ma essendo il tuo un testo breve, ogni svista purtroppo conta di più.



STILE 7,5/10: il tuo stile rispecchia ciò che ho già detto sia per il titolo che l’impaginazione: è semplice e lineare. Non ci sono alti picchi, così come non ci sono parti più lente o che si incastrano poco bene rispetto alle altre. A livello di figure retoriche c’è molto poco, per questo ho dovuto togliere -1,5, anche se comunque ho visto che hai fatto un buon uso degli avverbi e degli aggettivi, infatti gli stati d’animo di Rosa mi sono arrivati tutti, e credo che tu abbia fatto un ottimo lavoro con il punto di vista, perché sono riuscita subito a provare empatia e immedesimarmi con la protagonista della tua breve storia. Il lessico da te scelto è abbastanza ordinario e, anche se si sposa bene con il tono tragicomico della storia, non mi ha colpito particolarmente, perché manca di una certa ricercatezza. Nei testi molto lunghi, con trame ben articolate e ricche di avventure e colpi di scena, non mi ci sarei soffermata, ma essendo la tua una flash-fic dove, come dico sempre, ogni frase dovrebbe brillare per la sua bellezza, ecco perché purtroppo ho dovuto sottrarti un punto. (-1)



TRAMA 7/10: La trama della tua storia segue quella indicata dal pacchetto da te scelto. La protagonista, Rosa, si trova alle prese con una cena di famiglia che mal sopporta e un segreto da dover confessare. Sin dalle prime righe si intuisce che il suo rapporto con la madre non è dei migliori, e che questo la fa molto soffrire. Mentre leggevo ero curiosa di vedere se sarebbe riuscita a risolvere il problema oppure no. Il “plot twist” (cioè il coming out di Rosa) era abbastanza sgamabile, anche se devo ammettere che il fatto che tu abbia messo “nessuna coppia” nell’intro per un attimo mi aveva quasi depistata. Essendo una flash, la tua storia presenta pochi dettagli, anche se comunque pur avendo a disposizione solo 499 parole sei riuscita a ricreare un bel quadretto familiare, dandoci informazioni su tutti i personaggi “principali”. Un dettaglio che ho particolarmente apprezzato, è il fatto che tutte le sorelle portino il nome di un fiore, perché questo dà più spessore alle parole di Rosa quando dice “Alle volte, è come se non avessi nemmeno un nome mio.”, che essendo la frase prompt del tuo pacchetto in questo modo risalta molto di più. Ciò che manca a mio parere della tua storia è giusto un tocco più frizzante di originalità: converrai con me, che le storie di madri fissate con figlie che si sposino sennò che Dio le aiuti e che alla fine si rivelano gay, ce ne sono tantissime. Per questo sono stata purtroppo costretta a toglierti -2 punti in Originalità. Per quanto riguarda la Struttura Narrativa, purtroppo questa risente un pochino del poco spazio, perché molti avvenimenti avvenuti in linee temporali diverse si intrecciano nell’arco di qualche riga e il lettore è come se si sentisse nel bel mezzo di un’accumulazione di eventi che gli viene sbattuto in faccia e poi, eccoci ritornati al presente. (-1). Il contesto da te descritto è però perfettamente coerente: ci troviamo un po' di fronte alla classica famiglia tradizionale, con una mamma un po' all’antica, convinta che senza un marito e senza dei pargoletti, una ragazza non può che essere insoddisfatta. La scena finale, con il padre che risolve in maniera molto pratica tutto il disastro appena scoppiato e la moglie che va via in piena crisi isterica mi ha ricordato molto “Orgoglio e Pregiudizio” e mi ha fatto sorridere di cuore.



PERSONAGGI 7/10: essendo una flash, dei tuoi personaggi sappiamo relativamente poco: infatti, come ho scritto anche prima, sei riuscita in poco spazio comunque a presentarci un quadro generale di questa famiglia di ragazze, concentrandoti ovviamente più su Rosa, che è la protagonista. Rosa è felice della sua vita, il suo unico problema è il rapporto complicato con la madre e il modo in cui lei la fa sentire: come se fosse sbagliata. Il suo profondo disagio mi è arrivato tutto, sono riuscita a immaginarmela bene mentre seduta a tavola, con lo sguardo basso subiva le frecciate della madre sentendosi quasi inferiore, pur sapendo di aver raggiunto i propri obbiettivi e di avere una vita che le piace. Forse, perché, in fondo in fondo, tutti i figli vorrebbero sempre avere l’approvazione dei propri genitori. Credo che nell’essere rappresentante di questo “tema” la tua Rosa sia ben delineata. Anche se, appunto, questa tematica è tutto ciò che Rosa rappresenta nella storia e tutto ciò che la caratterizza. Anche la madre ricopre un po' le vesti di un personaggio stereotipato, la madre all’antica, fissata con la vita sentimentale delle figlie. I tre punti tolti, derivano proprio dal fatto che sia alla tua protagonista che agli altri personaggi in genere, mancano quelle sfumature in più di colore, che li avrebbero resi dei personaggi più “originali”. (-3)



USO DEL PACCHETTO 8,5/10:

Genere Commedia 1,8/2: come ho già scritto precedentemente, credo che la tua storia possa considerarsi tragicomica, visto che Rosa decide finalmente di confessare il suo segreto poco dopo che la sorella è scoppiata in lacrime dicendo che il fidanzato a poco tempo dalle nozze l’ha mollata per un’altra. La battuta del padre e poi l’uso di parole della madre, smorzano un po' l’atmosfera e fanno effettivamente sorridere. Quindi credo che il genere sia stato abbastanza, se non pienamente, rispettato. (-0,2)

Tema 3,7/4: il tema del pacchetto Gilmore Girls, prevedeva che si descrivesse una cena in famiglia, e sebbene nel tuo poco spazio a disposizione hai reso subito la cena ben presente e teatro degli avvenimenti clue. Ciò che un pochino mi è mancato – sempre per via del fatto che in effetti in 499 parole non si può dire molto – è stata l’assenza del baccano che di solito si viene a ricreare in tavola durante le cene di famiglia numerosa, con bambini che strillano, bicchieri che si rovesciano e qualcuno che fa sempre commenti poco carini sulle pietanze. Comunque, diciamo che è un dettaglio minimo. (-0,3).

Prompt 3/4: il prompt è stato utilizzato come frase all’interno del testo, nel momento in cui ci viene spiegato come Rosa abbia cercato di far capire a Giulia da che tipo di famiglia provenisse. Come ho già detto, il dettaglio dei nomi, fa risaltare in qualche modo la frase ancora di più. Anche se, a parer mio, mancano dei dettagli importanti. Innanzitutto, leggendo non ho avvertito la presenza di questa “famiglia numerosa”: tre figlie è abbastanza standard, secondo me, e forse avresti potuto rendere l’idea del numero in crescita parlando del fatto che intorno al tavolo ci fossero anche il marito e i figli di Ortensia, che invece nella cena non sono menzionati, o magari della presenza dei nonni o di zii invadenti, le possibilità erano molte. In secondo luogo, la frase sottolinea il fatto che Rosa e le sue sorelle si somiglino molto, ma non viene mai fatto alcuno accenno al loro aspetto fisico all’interno della storia. Sarebbe bastato appunto, una zia, una nonna, un cugino che avesse detto qualcosa come “Ah, Rosa, sei tu! Scusami, ti ho scambiata per Margherita!” per rendere l’effetto maggiore. (-1).



GRADIMENTO PERSONALE 7/10: se dovessi descrivere la tua storia con una sola parola direi: simpatica. La protagonista mi è piaciuta, mi ha fatto sin da subito tenerezza, e la scena finale con la madre che urla via isterica e il padre che brinda insieme alla seconda genita è riuscita nell’effetto di strapparmi un sorriso e di farmi sentire come facente parte di quel quartetto familiare. Credo che ad averti penalizzata un po', sia stato scegliere di rendere la tua storia una flash, perché non ti ha dato modo né ti giocare di più con il tuo stile e con le tue frasi, né di approfondire meglio i tuoi personaggi che, essendo totalmente originali, per me sono come degli sconosciuti che un bravo autore deve rendere reali. Comunque, è stata una lettura piacevolissima.

 

TOTALE: 46,1/60
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Giudice***
23/05/2021 23:12
 
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QUINTA CLASSIFICATA

Hold On To Memories

Di Kim_/Kim WinterNight



TITOLO E IMPAGINAZIONE 3,8/5

Titolo 1,8/2,5: il titolo di questa storia è carino ed è sicuramente attinente al testo da te raccontato, ma, come ho fatto presente anche ad altre tue colleghe, purtroppo manca di quel fascino magnetico da “clickbait” che mi farebbe subito fiondare su di esso. Purtroppo, non è infatti riuscito a primo impatto a suscitarmi un’immagine o un’emozione, e quindi a scatenare immediatamente la mia curiosità.

Impaginazione 2/2,5: l’unico difetto della tua impaginazione è la mancanza di giustificazione (-0,5), per il resto l’ho trovata super curata: dai vari font utilizzati per distinguere le note dal corpo del testo, al titolo messo grande e in grassetto, alla citazione iniziale. Ben fatto!



GRAMMATICA 4,1/5: qui non posso non farti i miei complimenti: il testo da te scritto era davvero lunghissimo e, di solito, in questi casi è più facile perdere qualche refuso qui e là, ma nel tuo caso ne ho trovati davvero pochissimi. Il che dimostra un’attenzione alla grammatica e alla lettura del testo davvero notevoli! Brava!

SI sistema al mio fianco e sospira.” -> Si, -0,1.

Qualche settimana ho comprato il mio primo cellulare...” -> qualche settimana fa, -0,1.

MI viene da sorridere...”-> Mi, -0,1.

“come pretendi che fossi?” -> in questa frase qui, Joe si riferiva al se stesso del passato, quindi sarebbe stato meglio usare l’imperfetto, anziché il presente indicativo, -> pretendevi, -0,2.

“Maddy mi atterra di schiena sul materasse...”-> materasso, -0,1.

“Hai scritto cose scabrose su di me, nessuno deve mai trovarle...”-> qui, sarebbe stato meglio mettere il verbo al futuro semplice, che non al presente indicativo -> dovrà, -0,2.

“mi sono fidata di lei...” -> fidato, -0,1.

 

STILE 7,8/10: lo stile da te scelto è semplice e diretto, rispecchia bene quella che è l’età adolescenziale dei tuoi protagonisti e accompagna piacevolmente la lettura, anche grazie al fatto che la pulizia grammaticale da te svolta è stata quasi eccellente. Il punto forte del tuo stile è senza ombra di dubbio il suo essere diretto e scorrevole, non ci sono parti astruse o poco chiare, ma il tutto scorre seguendo il suo flusso fino alla fine. Ciò che manca, a parer mio, è una certa ricercatezza a livello lessicale, ma anche a livello di figure retoriche. Tutto ciò, può essere giustificato dal fatto che hai messo su una storia davvero bella lunga, ma, essendo la trama “scansionata” in slice of life, secondo me avresti potuto giocare un po' di più con le parole e le figure retoriche, per rendere il tuo racconto un po' più d’impatto a livello emotivo e visivo di chi legge. Per farti un esempio, non c’è stata nessuna frase in particolare nel tuo testo che mi sia rimasta particolarmente impressa, sia, come ho già specificato, a livello emotivo che a livello visivo. Questo fa un po' calare “il pathos” della lettura, purtroppo. Ecco perché ti ho sottratto due punti, -1 in lessico, e -1 per uso di figure retoriche.

Per quanto riguarda il punto di vista da te scelto, avendo tu creato un testo con un narratore interno in prima persona, il tutto ci viene mostrato “dallo sguardo” di Joe, che filtra i suoi ricordi attraverso le parole. A livello stilistico, mi è piaciuta l’idea di far partire i vari ricordi/flashback dalle note sul cellullare, davvero una bella trovata, molto “cinematografica” se così si può dire. Se fossi stata al posto tuo, però, nel momento di passare ai ricordi, avrei usato il tempo passato e non il presente, per sottolineare proprio questa distanza temporale fra il momento in cui i due si trovano a leggere le note, e quello in cui gli avvenimenti passati avvengono, (-0,2). Inoltre, per concludere, un consiglio che posso darti (avendo anche io scritto una storia in cui la protagonista era cieca e quindi non potendo fare neanche io chissà quali descrizioni articolate di ciò che la circondava) è questo: costruisci più metafore e similitudini o, meglio ancora, sinestesie, ricorrendo a quelli che sono i sensi più sviluppati dalle persone non vedenti, quindi l’olfatto e la vista. Facendo in questo modo, secondo il mio parere di lettrice, è più facile per noi lettori immedesimarci, vedere davvero il mondo come potrebbe sentirlo e percepirlo un non vedente.

 

TRAMA 7,5/10: come ho già scritto nel paragrafo dello stile, la Struttura della tua Narrazione mi è piaciuta molto, l’ho trovato un espediente ben utilizzato e ben riuscito! Il pacchetto da scelto chiedeva appunto lo “Slice of Life” come genere, e, ripeto, mi è piaciuto davvero molto il fatto che tu abbia utilizzato come escamotage per far partire questi pezzi di memoria le note sul cellulare di Joe. Da lì, la trama si sviluppa in maniera molto lineare, andando avanti cronologicamente e, altra cosa che mi è piaciuta, seguendo anche i vari commenti “in diretta” fatti sulle memorie del passato di Maddy e Joe. Perciò, a livello di struttura narrativa, ti saresti meritata un 10 pieno, ma purtroppo c’è qualche piccolo problemuccio sia in Coerenza che in Originalità.

Partiamo dalla Coerenza: qui, purtroppo, il problema sta nella descrizione del sistema scolastico Americano. Hai infatti descritto un sistema scolastico più Italiano che non quello dello Stato in cui è effettivamente ambientata la tua storia: in America, infatti, le scuole superiori non hanno “Sezioni”, né gli studenti risiedono in aule fisse, ma cambiano in base ai corsi che decidono di seguire. La ricreazione (per come la intendiamo noi, cioè 10/12 minuti di pausa per andare in cortile e mangiare qualcosa) non c’è: in America ci sono o le ore buche (perché appunto dipende dall’orario personale dello studente), oppure la pausa pranzo (la famosa mensa dei Teen Drama). Sono piccoli particolari che però servono, a parer mio, per far meglio “ambientare” il lettore e farlo meglio immedesimare nell’ambiente di lettura in cui viene catapultato (-1). Infatti, mentre leggevo a me veniva più facile immaginare un liceo italiano che non le aule di una High School Americana, con armadietti e cose così.

Per quanto riguarda l’Originalità, mi spiace dover dire che l’ho trovata un po' calante. L’unica particolarità che mi ha fatto pensare di non aver mai letto una storia così, è stata la “disabilità” di Joe. Per il resto, purtroppo, a livello di tensione di lettura dovuta al fatto che non sapevo cosa aspettarmi o colpi di scena che mi hanno tenuta con il fiato sospeso, non ce ne sono stati. Leggere la tua storia mi ha infatti ricordato un po' le trame di alcuni Teen Drama che seguo tutt’ora, perciò non è riuscita, purtroppo, a darmi nulla di più di quello che ho già letto o visto sull’argomento (-1,5).



PERSONAGGI 8/10: la scelta della prima persona può talvolta rivelarsi un’arma a doppio taglio. La prima persona, infatti, impedisce a noi lettori di avere una visione un po' più diretta su quelli che sono i sentimenti e i pensieri degli altri personaggi. Tuttavia, trovo che tu sia riuscita bene a bilanciare il tutto grazie all’uso dei dialoghi.

Allora, parto dalle note un po' più dolenti: Joe e Maddy, per me, non hanno un carattere “inedito” o comunque con qualche particolarità che li ha fatti brillare o che in qualche modo me li abbia resi indimenticabili. Sono due adolescenti ironici, lei la classica ragazza tutto pepe, gentile e battagliare. Lui un po' più timido, chiuso in se stesso per via della sua condizione che purtroppo spesso lo fa sentire un emarginato. Nonostante questo, a livello introspettivo, credo che tu te la sia cavata molto bene con Joe, perché il suo personaggio è sempre molto coerente sia alla situazione reale che vive che alla sua età, è infatti abbastanza facile immedesimarsi in lui nell’arco della narrazione, specialmente questa cosa l’ho avvertita all’inizio, quando non voleva staccarsi dal suo telefono vecchio (anche io sono così ad esempio, ne faccio una semi-tragedia ogni volta!). Anche Maddy è un personaggio plausibile e anche molto vivace. Il problema sta appunto nell’originalità, in quel qualcosa in più che io potrei associare solo e soltanto a loro come personaggi unici. Purtroppo questa sensazione non sono riuscita ad avvertirla, anche se ti va assolutamente riconosciuta l’estrema familiarità e scioltezza con cui sei riuscita a “gestire” e a far interagire questi due personaggi adolescenti. Joe e Maddy, infatti, risultano adolescenti dalla testa ai piedi: fanno pensieri da adolescenti e si comportano da adolescenti, cosa che ho apprezzato molto.



USO DEL PACCHETTO 7,8/10:

Genere: Slice of life 2/2: assolutamente punteggio pieno, ho già espresso prima la mia ammirazione per l’espediente da te creato.

OBBLIGO 4/4: anche in questo parametro non posso che darti punteggio pieno: tutta la storia infatti si sviluppa intorno al racconto dell’amicizia fra Maddy e Joe, proprio come il tuo pacchetto richiedeva.

PROMPT 1,8/4: per quanto riguarda il Prompt, invece, ho da farti una piccola critica. La frase è ben inserita all’interno del testo, su questo non ci piove, tuttavia io l’ho percepita come lievemente decontestualizzata. Ti spiego subito in che senso: riprendendo l’episodio di Jordan, Maddy dice a Joe che non importa che uomo lei ami, lui rimarrà sempre il suo eroe. Ora, se io devo basarmi solo sull’episodio di Jordan, mi viene spontaneo chiedermi, ma perché? Insomma, Joe non si è comportato propriamente da eroe in quell’occasione, né si può dire che Maddy fosse innamorata di questo Jordan. Quindi il nesso fra episodio e frase prompt, sfugge totalmente. Su questo mi sono fatta una mia idea, che ora ti esporrò e che può anche darsi che non sia corretta: quando Maddy si riferisce a Joe come al suo “eroe”, non sta parlando dell’episodio Jordan, ma di quello che Joe fa tutti i giorni, cioè di come affronta le difficoltà della vita, insieme alla sua disabilità. E questo è un concetto giusto che io condivido, ma che, purtroppo, o andava proprio messo in questi termini all’interno della trama, oppure tutta la tematica dell’innamoramento di Maddy e dell’intervento eroico di Joe doveva essere più approfondito, costruito meglio intorno alla frase prompt.



GRADIMENTO PERSONALE 7,5/10: come penso avrai già notato leggendo tutti gli altri parametri, per me, i punti forti della tua storia sono stati la Struttura Narrativa e lo stile nel momento in cui riesce a rispecchiare quella che è l’età dei protagonisti e anche il loro linguaggio. Se avessi letto questa storia quando andavo ancora al liceo, probabilmente l’avrei apprezzata molto di più. Oggi, dico che è una bella storia, curata bene, e si vede inoltre che tu come autrice tieni molto a questi personaggi e riesci ben a creare le loro interazioni, ma purtroppo non mi ha lasciato quel qualcosa addosso, che mi abbia coinvolta al punto da pensare “questa è una storia indimenticabile!”



TOTALE 46,5/60
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Giudice***
23/05/2021 23:17
 
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QUARTA CLASSIFICATA

Unrequited

Di matiscrivo/VigilanzaCostante



TITOLO E IMPAGINAZIONE 3,3/5:

Titolo 1.5/2.5 e Impaginazione 1.8/2.5

Il titolo da te scelto rispecchia bene la trama, visto che quest’ultima gira tutta sul tema dell’amore non corrisposto di Amy per Laurie e, indirettamente, di Laurie per Jo. Il motivo che mi ha spinta a toglierti un punto (-1) è molto semplice: ho trovato questo titolo incompleto. Unrequited significa letteralmente “non corrisposto” e sì, per noi che conosciamo la storia di Laurie e Amy può venir facilmente in mente che si parla di un amore non corrisposto, ma mettendosi nei panni di chi invece non conosce la loro storia, questo Unrequited appare troppo vago: non corrisposto cosa? Secondo me, avresti potuto esplicitare del tutto il concetto, scegliendo appunto qualcosa come Unrequited Love per far meglio comprendere al lettore qual è il tema centrale del tuo testo.

Impaginazione: il testo non è giustificato (-0,5), inoltre, per rendere il tuo testo esteticamente più elegante, invece di limitarti a lasciare lo spazio vuoto fra i vari paragrafi (che è il motivo per cui ti ho sottratto -0,2), ti consiglio di usare o l’asterisco (*) oppure, visto che hai usato la formula del 3+1, i numeri romani. A mio parere, in questo modo l’impaginazione risulta essere molto più ordinata. Mi è piaciuta, invece, la scelta di mettere in risalto il titolo posizionandolo centralmente, in grassetto e usando un colore diverso dal nero.



GRAMMATICA 5/5: Non ho riscontrato nessun errore a livello grammaticale. Complimenti, punteggio pieno!



STILE 9,5/10: semplice, scorrevole, incisivo. Il tuo stile di scrittura mi è piaciuto e l’ho trovato molto piacevole, specie per la presenza di alcune frasi evocative che mi hanno davvero colpita. La scelta del punto di vista in prima persona non è mai facile, ma credo che tu te la sia giocata bene. Ogni avvenimento è filtrato perfettamente dagli occhi di Amy, escludendo ovviamente di conseguenza quello degli altri. In un testo più lungo (e privo di dialoghi come il tuo) questo sarebbe risultato pesante a lungo andare, invece avendo scelto una flash-fic, i pensieri di Amy scorrono bene, non sono mai pesanti o tediosi, ma fluiscono fino all’ultima riga, trascinando con sé il lettore. Il lessico è semplice, ma questo non toglie quel tocco di eleganza al testo, grazie al fatto che alle volte costruisci le frasi in maniera più poetica cambiando quella che sarebbe la disposizione classica delle parole (SVO). Come nella frase di chiusura: “Che sciocchi e ingenui siamo stati, a sperare fino all’ultimo di poter essere amati”, che ho trovato davvero bella e d’impatto, ottima per un finale. La mia frase preferita però è questa: “che senso aveva tendere una mano al vuoto che avevi lasciato?”  sia per l’immagine bellissima che evoca, sia perché, secondo me, rispecchia perfettamente i sentimenti della tua Amy, è come se in questa frase tu avessi costruito un’immagine non fisica di lei, e l’avessi resa una metafora.

Ti spiego adesso i motivi che mi hanno spinta a sottrarti quel -0,5.

Il primo riguarda la costruzione della frase d’apertura della storia, la quale, sia a causa dell’allitterazione della “M”, che del doppio utilizzo del verbo “salvare” risulta essere estremamente ridondante e per questa ragione, a parer mio, andava spezzata con delle virgole, o una virgola e i due punti. “La prima volta che mi hai salvato non hai salvato me ma mia sorella Meg, l’hai riportata dal ballo e le hai fatto da stampella;”

Essendo la frase che apre le danze, poteva essere curata un po' meglio, specie perché si tratta di una Flash-fic, quindi di un componimento breve all’interno della quale ogni frase dovrebbe brillare. Io l’avrei spezzata così: “La prima volta che mi hai salvato non hai salvato me, ma mia sorella Meg: l’hai riportata dal ballo e le hai fatto da stampella;” Inoltre, avrei provato a evitare di usare due volte lo stesso verbo, per non incorrere nel problema della ridondanza. (-0,4).

“ti eri dichiarato a Jo e quel sonoro no che avevi ricevuto ti aveva ammazzato”. In questa frase il “no” dovrebbe, in quanto risposta diretta di Jo, essere messo o tra virgolette alte (“no”), oppure in corsivo (no), per dissociarlo un minimo dal corso dei pensieri di Amy e indicarlo invece come risposta diretta di Jo (-0,1).



TRAMA 7,5/10: avendo scelto come formula narrativa il 3+1, la trama della tua storia si divide in quattro momenti specifici della vita di Amy in cui il tema centrale che li unisce è quello del “salvataggio” da parte di Laurie. Tuttavia, secondo me, il tema da te scelto per legare questi quattro momenti della vita di Amy risulta un po' forzato. Specialmente nel primo paragrafo, perché lì appunto Laurie non salva Amy, il salvataggio non riguarda affatto lei, ma Meg. Qui ho davvero trovato il collegamento forzato, specie perché essendo Amy a raccontare la storia in prima persona, tutto dovrebbe appunto girare intorno al suo personaggio, e dunque non comprendere il salvataggio degli altri. Nel secondo e nel terzo paragrafo, invece, il collegamento c’è e va bene: sono due momenti fondamentali, che di conseguenza si imprimono nella mente della nostra protagonista e ne diventano un ricordo focale. Nell’ultimo, ovviamente, per rispettare la formula da te scelta, doveva essere presente una rottura, che non sono riuscita ad apprezzare appieno per il semplice fatto che anche qui, in realtà, non è qualcosa che Laurie fa direttamene ad Amy, ma indirettamente, dichiarandosi a Jo. Ci sta, ovviamente, che lei si senta distrutta da questo, però secondo me, saresti riuscita a rendere meglio l’effetto del “3 volte in cui mi hai salvata e una in cui mi hai distrutta” se ci avessi mostrato proprio un dialogo fra Laurie ed Amy. Un momento in cui i due interagivano e il ragazzo – intenzionalmente o no – dicendole magari qualcosa relativa al suo grande amore per Jo, arrivava a spezzarle il cuore. Questo è uno dei motivi per cui ti ho sottratto -2 dal totale: -1 in Coerenza, proprio perché delle volte il senso del salvataggio a mio parere è stato un po' forzato, e -1 in Struttura Narrativa, per lo stesso principio, visto che si tratta di rispettare la formula del 3+1.

A livello di Originalità, a mio parere, con la formula da te scelta avresti potuto osare di più, inserire anche momenti non canonici, o dei dialoghi inediti, in modo da rendere l’angst finale più forte (con un confronto diretto fra Laurie ed Amy), e non così forzato come nel paragrafo iniziale (-0,5).

 

PERSONAGGI 7,7/10: il punto di vista da te scelto, fa sì che tutta l’attenzione del lettore si concentri su Amy e quelli che sono i suoi pensieri e le sue emozioni. La Amy della tua storia è un’Amy romantica, un’Amy innamorata che anela in ogni momento al contatto, allo sguardo, al sorriso, all’amore di Laurie. Pur di riceverlo sarebbe disposta a tutto: a farsi bacchettare dal professore, a cadere nel lago… e in questo penso che ogni ragazzina innamorata possa immedesimarsi in lei. E’ questa la Amy che emerge nei primi tre paragrafi, mentre nell’ultimo si intravede già un’Amy più matura, un’Amy consapevole dei suoi “sbagli” del passato (come quando dice: “Sciocca e ingenua che ero, non riuscivo a comprendere che più mi lasciavo aiutare e meno giusta apparivo ai tuoi occhi”).  Proprio perché, con l’avanzare dell’età e guardandosi indietro, ha compreso tutti quegli atteggiamenti “sbagliati” che hanno sempre spinto Laurie verso Jo, invece che verso di lei.

Sempre nel paragrafo finale, emerge anche la sua “rivalità” con Jo, quel suo essersi sempre sentita la seconda in tutto, sempre un passo indietro rispetto alla sua brillante e intraprendente sorella maggiore che, nel profondo, ammira immensamente tanto da voler essere come lei.

Sinceramente, avrei preferito che tutte queste altre sfaccettature di Amy (il suo essere petulante, vanitosa, perfettina, così come il suo lato artistico) emergessero anche negli altri paragrafi. Nel tuo modo di raccontarcela è come se tu ci avessi mostrato solo un lato di Amy (la ragazzina innamorata così ciecamente di Laurie, da essere tanto sciocca e ingenua da non accorgersi che quest’ultimo ama la sorella), ma non tutti gli altri, se non qualcuno in più nell’ultimo paragrafo. Capisco che in una flash non si può spaziare più di tanto, ma essendo stata una tua scelta personale quella di limitarti alle 500 parole, e non qualcosa che ti è stato imposto dal Contest stesso, non posso giustificarti del tutto.

Un dettaglio che avrebbe potuto aiutarti, a mio parere, a mostrare ai lettori una Amy più a 360° sarebbe stato l’inserimento di qualche dialogo.

Per quanto riguarda Laurie, mi è piaciuto il contrasto che sei riuscita a creare tra l’immagine che la Amy ragazzina ne fa (quindi il ragazzo perfetto, eroe di tutte le sue fantasie romantiche) e ciò che invece pensa l’Amy del futuro, l’Amy adulta. Questo dettaglio, permette al lettore di capire quanto bene Amy conosca Laurie (perché capisce la sua timidezza iniziale, la sua gentilezza, il suo carattere un po' avventuroso e spregiudicato) e lo fa non tanto parlandoci di lui, ma raccontatoci le sue azioni, che a parer mio è uno dei modi migliori con cui far davvero comprendere il carattere di un personaggio. Tutti possono essere gentili a parole, ma in questa storia tu sei stata brava a mostrarci con i fatti anche tutti questi “aggettivi nascosti”: Laurie che aiuta Meg in difficoltà e che poi fa lo stesso con Amy, ecc...

Anche per Laurie, tuttavia, vale un po' lo stesso discorso che ho fatto prima con Amy. Per vederlo emergere un po' di più, avere anche solo una minima fonte diretta ai suoi pensieri, un piccolo dialogo con la protagonista non avrebbe che giovato anche a lui.

Questi sono i motivi che mi hanno spinta a toglierti -2,3 in questo parametro.

-1,5 per il personaggio di Amy, che essendo la protagonista avrebbe dovuto brillare senza paragoni nella storia. E -0,8 per Laurie, perché, essendo uno dei perni centrali della storia, manca un po' di “presenza scenica”.



USO DEL PACCHETTO 6,5/10:

GENERE 0,5/2: il genere obbligatorio era l’Hurt/Comfort, che in questa storia tu hai abbinato al tema del salvataggio, cioè Amy in difficoltà che viene soccorsa da Laurie. A essere onesta, questa scelta l’ho trovata poco azzeccata, perché l’Hurt/Comfort è molto legato (come genere) alla sfera emotiva dei personaggi, cioè quando assistiamo a un crollo psicologico di un personaggio e l’altro interviene per aiutarlo, tirarlo su di morale, confortarlo. E questo manca totalmente nella tua fan fiction. Non c’è un momento in cui Amy è ferita emotivamente e Laurie la conforta, o viceversa. Ma solo momenti in cui Amy è ferita fisicamente (scena della bacchettata sulle mani) o è proprio in pericolo di vita e Laurie corre ad aiutarla. Ma non c’è nessun contatto “emotivo” fra i due. Amy non conforta Laurie (anzi, quando potrebbe, si allontana da lui), così come Laurie non conforta mai Amy. Proprio per questo motivo ti ho tolto -1,5 in questo parametro, perché non credo tu sia riuscita a centrare il genere.

TEMA 4/4: il tema, al contrario del genere, è stato ampiamente rispettato, perché il Pacchetto di Lizzie esigeva che voi partecipanti mi raccontaste del primo amore e delle prime delusioni romantiche dei vostri protagonisti e così è stato.

PROMPT 2/4: purtroppo, ho trovato anche qui l’uso del prompt un po' forzato. Semplicemente perché leggendo mi sono posta una domanda, a cui tu non sei riuscita con il tuo testo a darmi risposta: in che senso la frase ha attinenza con il triangolo Amy/Laurie/Jo?

A parer mio, per rendere bene il significato di questa frase era necessario un triangolo, che qui c’è, ed era necessario che uno dei protagonisti si chiedesse “Perché le persone amano chi fa loro del male?” e in questo caso a porsi la domanda è per forza Amy, visto che è Laurie a essere innamorato di Jo. E fino a qua ci siamo. Tutto giusto. Eccetto per un dettaglio: Jo non fa del male a Laurie. Gli vuole bene veramente, solo che non lo ama nello stesso modo, il che è molto diverso dal fargli del male. E qui il ragionamento crolla tutto. Perché Laurie meriterebbe eccome l’amore di Jo, visto come l’ha sempre trattata con gentilezza e affetto e rispetto, solo che purtroppo l’amore che Jo prova per lui è solo di tipo fraterno e non romantico. E Amy lo sa. Amy sa perfettamente che Jo non farebbe mai del male a Laurie, perché il suo affetto è sincero e profondo.

Quindi, seguendo questo ragionamento, l’uso del prompt non regge, perché non c’è effettivamente qualcuno che ferisce qualcun’altro amandolo nel modo sbagliato, né c’è qualcuno che accetta un amore a metà perché crede di non meritarsi altro.

Laurie sarebbe disposto ad accettare un qualsiasi tipo di amore da parte di Jo, è vero, ma non perché crede di non poter meritarsi altro, ma solo perché la ama a tal punto da accontentarsi pur di stare con lei. Che sono due cose ben diverse.

Questo è il ragionamento che mi ha spinto a toglierti 2 punti.

 

GRADIMENTO PERSONALE 7,8/10: senza neanche saperlo hai beccato una delle mie più recenti OTP: Amy/Laurie. Dopo aver visto il film del 2019 me ne sono completamente innamorata, ho divorato fanfiction su fanfiction su loro due e ce n’erano sempre poche, quindi, da fan di questa coppia, ti ringrazio per aver scritto su di loro! Anche la formula narrativa da te adottata la 3+1... 5+1... è una delle mie preferite, specie quando leggo in inglese, dove viene utilizzata molto più spesso che nei vari fandom italiani. In generale, quindi, la tua fan fiction si è molto avvicinata ai miei gusti. Sinceramente parlando, avrei voluto che fosse più lunga (più scene fra Amy/Laurie mi avrebbero resa estremamente felice!) e più ben approfondita dal punto di vista dei personaggi. Per concludere, quindi: l’idea che hai avuto è ottima, ma potevi svilupparla meglio!



TOTALE: 47,3/60
OFFLINE
Post: 528
Giudice***
23/05/2021 23:23
 
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TERZA CLASSIFICATA

La guerra, la casa, il tribunale

Di Legar



TITOLO E IMPAGINAZIONE 3.5/5

Titolo 1/2.5: purtroppo il titolo che hai scelto non è riuscito a convincermi del tutto. E’ ben collegato al testo, questo non lo metto in dubbio, però manca di quel fascino poetico ed evocativo che i titoli, a parer mio, dovrebbero avere per riuscire sin da subito ad attirare il lettore su uno specifico tema. Qui invece, tu elenchi tre cose molto diverse da loro, che un po' lasciano spaesati a chiedersi: “ma che c’entra?” e se questo da un lato può andar bene, perché comunque è capace di accendere la curiosità, dall’altra quelle parole restano solo parole, e non si trasformano in un’immagine vera e propria che mette radici nella mente tanto da spingere il lettore a dover assolutamente cliccare per capire cosa quel titolo significhi.

Impaginazione 2.5/2.5: assolutamente perfetta, avrei giusto alzato di un punto la dimensione del font, ma questo è veramente un minuscolo dettaglio, per il resto hai fatto un ottimo lavoro con l’editing di questa storia!



GRAMMATICA 4,8/5: Ho due piccoli errori grammaticali da segnalarti: il primo riguarda la concordanza temporale dei verbi in una frase.

“Si morse le labbra per scacciare ogni distrazione, quando sentiva il piacere avvicinarsi”. – bisognava infatti coniugare il verbo sentire al passato remoto, e quindi sentì e non sentiva (-0,1).

Il secondo, il mancato riferimento a un soggetto, che rende di conseguenza la frase un po' più difficile da comprendere: “Il profumo di rose fresche la avvolgeva come una carezza delicata sulla pelle ruvida e dimentica dell’abitudine alla dolcezza. Nel vaso finemente decorato era stato posto un mazzo di fiori rossi e al centro una sola, di un verde raro ottenuto con la magia, saltava all’occhio nel più elegante degli incantesimi”. Una sola -> andava ripetuto una rosa. (-0,1)

 

STILE 9,5/10

Il tuo stile di scrittura mi ha colpita sin dalle prime righe: coinvolgente, affascinante, evocativo e descrittivo al punto giusto, senza risultare mai pesante o lento. Man mano che leggevo le tue righe mi sembrava che i vari oggetti da te descritti si materializzassero davanti ai miei occhi, e adoro sempre quando le parole degli autori riescono a trascinarmi dentro le loro pagine e la loro storia, come se io fossi lì accanto ai protagonisti a spiare di nascosto quello che dicono o fanno. Il tuo stile così coinvolgente è riuscito a fare questa magia: più leggevo e più io ero lì, a Villa Malfoy, con Hermione e le sue pergamene e i suoi riccioli sempre scomposti, a sentirmi osservata dai ritratti di famiglia dei Malfoy (anche se solo metaforicamente) e i loro cipigli aristocratici, e ad ammirare la perfezione sublime delle rose, a scontrarmi con il bel viso di Draco. Davvero, brava. Mentre leggevo la tua storia ho inoltre segnato numerose frasi che mi sono piaciute, in cui hai saputo utilizzare la nostra lingua al meglio del suo meglio, costruendo frasi così evocative e piene di significato da lasciarmi con gli occhi a cuoricino.

Ti elenco alcune delle mie preferite...

“Il suo volto era piacente, la purezza perfetta dell’incarnato chiaro e degli occhi chiari e della chioma chiara – l’aspetto ingannevole della bellezza: l’unico candore che aveva mai contato abbastanza per lui, prima di essere costretto a rinnegarlo per sopravvivere in una società nuova, era quello del sangue.” – con questa frase, non solo inserisci un abile riferimento al Draco del passato e all’idea del sangue puro, immacolato con la quale era stata cresciuto, ma lo fai usando una similitudine azzeccatissima, riprendendo l’esame delle fattezze fisiche che Hermione sta “svolgendo” su di lui... il candore dei suoi capelli e dei suoi tratti. Inoltre, hai magistralmente legato il tutto anche alla frase iniziale, quella legata alla rosa.. “l’aspetto incantevole della bellezza”… “L’aspetto ingannevole della bellezza” che in qualche modo richiama anche il prompt del pacchetto da te scelto. Bellissimo!

 

“Si sentiva osservata, sebbene non ci fossero altri oltre a loro tre. Non c’erano maghi né streghe nelle cornici sfarzose dei dipinti, che racchiudevano paesaggi bucolici deserti, ma Hermione sentiva il cipiglio degli antenati di Malfoy addosso come se la stessero studiando anche se lei non poteva vederli, come se la loro presenza inospitale fosse la magia stessa che teneva insieme le mura della dimora.”

Questa è un’altra frase che mi è piaciuta moltissimo, perché attraverso questa similitudine non soltanto riesci a descrivere perfettamente lo stato d’animo di Hermione, ma anche la tensione presente in tutta la casa, grazie alle tue parole mi è sembrato quasi di vederli gli “spiriti” di casa Malfoy che osservano Hermione, la quale, ovviamente, non può che sentirsi a disagio, come schiacciata da un peso invisibile.

Ho scelto come frasi queste due perché riescono a dare una panoramica complessiva non soltanto dell’ambiente circostante, ma anche della tensione che regna fra i due protagonisti e che sarà protagonista sempre “calda” man mano che si procede con la lettura, ma anche perché riescono a inquadrare perfettamente anche molte delle caratteristiche dei personaggi stessi: l’insicurezza di Hermione, per esempio, il suo sentirsi perennemente giudicata e osservata, il suo sguardo che evita di cadere sul marchio che le disonora il braccio. E Draco, aristocratico e decadente al tempo stesso, fiero e stanco di portare avanti una battaglia già persa.

Tutto questo emerge molto bene già all’inizio, con queste due frasi. Ce ne sono molte altre che mi sono piaciute, ma ho preso ad esempio queste due proprio perché racchiudono ciò che secondo me caratterizza un buon stile: saper racchiudere nelle parole il senso di tutto, del contesto esterno e dell’essenza stessa dei suoi personaggi, le due cose sono così ben intrecciate grazie al gioco di figure retoriche che appaiono un tutt’uno. Davvero bello!

Ora invece, passiamo ad alcune frasi che mi hanno un po' meno convinta, o comunque lasciato un po' perplessa.

«Alle serpi si reagisce diventando serpi, altrimenti mordono.» - a parer mio, è il verbo “reagire” che spezza la bellezza della frase, perché non rende bene il significato che penso tu abbia voluto dargli, ossia “se non vuoi che le serpi ti facciano a pezzi devi diventare una serpe anche tu” – invece di reagire, io avrei puntato su un verbo come “trasformare” oppure “essere”, qualcosa che, ricordando la muta del rettile avrebbe retto meglio l’intera metafora. Questo reagire – sempre a parer mio, si intende – ci sta davvero poco nel contesto (-0,1). Mi sono permessa di farti notare questo particolare (che non è poi chissà quale errore grava, naturalmente), perché questa è una delle frasi con cui ti ricolleghi al Prompt del tuo pacchetto.

“Si sentiva incapace di lasciarlo continuare, perché la sua invadenza era l’unica che era riuscita a smuoverla negli ultimi tempi, in cui i suoi amici troppo abituati a vederla perfetta avevano creduto a una recita. Si sentiva incapace di lasciarlo andare, perché la sua invadenza era l’unica che era riuscita a smuoverla negli ultimi tempi, in cui i suoi amici troppo abituati a vederla perfetta avevano creduto a una recita.”

Non ho capito bene, se questa è stata solo una svista oppure il tuo ripetere due volte la stessa frase è stato voluto... in entrambi casi, comunque, questa ripetizione suona ridondante e spezza sgradevolmente l’andamento della lettura (-0,2).

 

Per quanto riguarda il Punto di vista, che in questa storia è interno e coincide con quello di Hermione, è mantenuto bene per tutta la narrazione: si avverte il peso con cui gli occhi di Hermione esaminano ogni cosa, non lasciandosi sfuggire mai nulla – dall’aspetto di Draco, ai suoi atteggiamenti, fino al mobilio dello studio in cui si trovano e alle stesse rose sul tavolino – il che rende benissimo a livello introspettivo il personaggio stesso di Hermione, che è sempre stata molto attenta e puntigliosa, e per questo un’ottima osservatrice.

L’unico piccolo problema che ho riscontrato riguarda qualche dialogo, in cui appunto per un attimo ci viene mostrato attraverso le sue parole anche il punto di vista di Draco.

Quando questo succede, specialmente in una delle “scene” centrali, ovvero quella in cui Draco dice a Hermione che lei si lascia guardare e ammirare come una rosa... sono rimasta un pochino straniata. Perché questo non è affatto l’atteggiamento né l’attitudine che sono riuscita ad avvertire mentre leggevo e di conseguenza mi immedesimavo in lei.

La ritrosia – sempre citata da Draco – quella sì, quella l’ho percepita anche io... ma tutto il resto mi ha lasciato più interdetta che altro.

Nel senso, Hermione si pone come algida e distaccata, e prova con tutte le sue forza a vestire un ruolo quanto più professionale possibile.

Più che lasciarsi ammirare – quasi come fosse un bel dipinto, perché questo è il senso che io ho attribuito alle parole di Draco – a me sembra invece che voglia indossare una maschera per non lasciarsi guardare, o scoprire. Ammirare, “lasciarsi guardare” a parer mio, indicano troppo il voler attrarre l’attenzione – fisica, principalmente – di qualcuno. Cosa a cui Hermione – o almeno da quello che sono riuscita a percepire io leggendo – non vuole assolutamente fare.

Questa è stata l’unica parte che non mi ha del tutto convinta, la quale, ripeto, più che avere a che fare con il punto di vista di Hermione in sé, ha a che fare con questo slittamento tramite dialogo verso il punto di vista di Draco che sembra cozzare completamente non con ciò che Hermione pensa di sé – perché quello ci può stare, la letteratura è piena di ragazza che si sentono bruttine, ma che invece se guardate dal punto di vista maschile sono bellissime – ma con ciò che io come lettrice sono riuscita a capire leggendo Hermione. (-0,2).

   A parte queste piccole sviste, in generale il modo con cui hai saputo gestire i dialoghi mi è piaciuto: diretti, credibili, non sembravano affatto battute costruite ma realistiche.

 

 

TRAMA 7,5/10

La trama che hai costruito racconta di questi vari incontri “lavorativi” fra Draco e Hermione che si evolvono fino al punto clue della storia, cioè la scena erotica. A livello canonico, potremmo definire la tua storia come una canon-divergence ambientata nel futuro, non subito dopo la guerra ma alcuni anni dopo (visto che Hermione presumo si sia già diplomata ad Hogwarts, i vari processi post-guerra sono stati archiviati e, come ci lasci intendere dalle tue parole, i vari membri del golden trio sono andati avanti, facendosi una famiglia).

Il passato di Hermione è accennato all’interno della tua storia grazie a piccoli momenti di introspezione in cui possiamo direttamente leggere i pensieri/ricordi della protagonista, e grazie anche ad alcuni dialoghi con Draco.

Il tutto è lasciato nel vago, infatti Hermione non fa mai alcun accenno diretto a cosa stiano facendo i suoi migliori amici, perché preferisce focalizzarsi sul presente, lì dove i ricordi non possono ferirla.

Questa scelta, quindi, di non darci maggiori dettagli su cosa abbia spinto Hermione fino a diventare una giornalista delle “streghe” è in linea con la descrizione che ci fai del suo personaggio, tormentato dai traumi del passato.

La struttura narrativa, infatti, si basa tutta sulla realizzazione di questi momenti/incontri fra lei e Draco, i quali man mano costruiscono una tensione crescente fra i due, che poi esplode appunto nel paragrafo finale, quando la passione prende il sopravvento.

Ho apprezzato la Struttura Narrativa da te scelta: hai voluto mostrarci lo sviluppo della “relazione” fra Draco ed Hermione tramite degli spaccati, varie clip che rappresentano i momenti chiave che li hanno alla fine condotti insieme.

Come ho già scritto anche in altre valutazione, questa è una scelta narrativa che a me piace molto, perché mi permette di immaginare le varie “scene” descritte come se stessi vedendo un film. Il tuo stile così ben dettagliato e scorrevole mi ha aiutata tantissimo a immergermi del tutto nei momenti da te raccontati, e ognuno di esso mi ha lasciato qualcosa, alcuni più di altri, e qui mi riallaccio al discorso della Coerenza.

La trama in sé si sviluppa tutta intorno a questa tensione sessuale fra i protagonisti, che poi appunto esplode nell’ultimo paragrafo.

Se si sceglie di creare una trama così, bisogna essere bravi a rendere i personaggi quanto più magnetici possibili, e a creare intorno a loro un’elettricità che il lettore deve percepire sulla sua pelle, ed è proprio qui che mi permetto di farti un piccolo appunto, perchè a parer mio, prima di arrivare alla scena erotica, (tra l’altro descritta molto bene), c’era bisogno di un momento che spezzasse quella formalità rigida che si evince nella prima parte della tua storia, e che più che attizzare “il fuoco” pare un po' “congelarlo”. In poche parole, manca un momento che avrebbe meglio saputo traghettare il lettore verso l’esplosione della passione fra i due, senza che lo spaccato fra un prima (con Hermione che è tipo: “tu fuoco ti avvicini, ma io sono una barriera di ghiaccio e non puoi scalfirmi”) e un dopo (fiamme che danzano sul divano) si avvertisse così tanto.

Per spiegarmi uso una frase che tu stessa nel testo hai scritto, proprio alla fine, cioè la frase in cui Draco prima chiama Hermione “Granger” e poi con il suo nome di battesimo.

Ecco, lì ho capito cos’era della tua trama che mi aveva lasciato un pochino perplessa mentre la leggevo. Il fatto che, prima della scena erotica, non ci fosse mai stato un momento in cui Draco e Hermione fossero usciti fuori dai loro ruoli, per così dire, “professionali” o “costruiti”. Lo fanno solo poco prima del momento erotico, e proprio per questo motivo non sono riuscita ad apprezzarlo pienamente, perché avrei preferito forse una costruzione più “lenta”, avrei preferito veder crollare il muro dei cognomi prima che la passione esplodesse fra i due. Che ci fosse stato una sorta di contatto, anche solo uno sguardo un po' più intenso che preludesse a ciò che sarebbe successo, o un porgere bandiera bianca.

Questo è il motivo per cui ho sottratto un -1 nel parametro Coerenza.

Per quanto riguarda l’Originalità, qui sei stata un pelino penalizzata dal fatto che di Dramione ambientate nel periodo Post-Guerra, con Hermione che non riesce a superare il trauma di causa Malfoy e, paradossalmente, questo la spinge più vicino a Draco, il quale, anche se in modo diverso, condivide lo stesso trauma, ce ne sono molte. Tuttavia, la tua storia aggiunge qualche dettaglio più originale: come la morte di Narcissa, Draco che vince il premio della rivista, ed Hermione che rinuncia al suo lavoro alla gazzetta del profeta sempre per via del suo passato.

Questo è stato davvero un parametro che mi ha messo in difficoltà, perciò alla fine ho optato per un -0,5.

Un altro particolare della tua trama che non mi ha del tutto convinta è stato il finale.

Il tuo è palesemente un finale aperto, ma il punto in sé non è questo... perché più che un finale aperto io l’ho percepito come se fosse incompleto, come se ti trovassi a corto di spazio e dovessi concludere

Hermione sospira, e in quel sospiro potrebbe esserci tutto o niente.

Mentre almeno Draco si è esposto, palesando il suo desiderio di aiutarla, Hermione invece sospira e... cos’è che pensa? Cos’è che decide?

Non aver trovato risposta a queste domande mi ha un po' lasciata con l’amaro in bocca, perché mi è sembrato quasi come se la scena erotica allora fosse stata inutile, come se… ok concediamoci questo momento di passione perché possiamo e ne abbiamo bisogno, ma tanto poi tutto resta com’è... e allora tanto sarebbe bastato un dialogo a cuore aperto fra i protagonisti, invece che una scena erotica, giusto?

Per questo ti ho sottratto un altro -1.

 

PERSONAGGI 8,5/10: all’interno di questa storia ci presenti una Hermione e un Draco “inediti” alla saga centrale di riferimento: adulti e fuori dal contesto Hogwarts, a fare i conti con la guerra che si sono lasciati alle spalle e tutti gli orrori legati a essa.

Hermione sente ancora su di sé il peso di un marchio invisibile, che la congela e non le permette di andare avanti, mentre Draco, al contrario, sta cercando di fare quanto più possibile per sciacquarsi via di dosso le atrocità commesse dalla sua famiglia. Lo fa approfittando di una situazione propizia, (quella del premio) e questo è un dettaglio molto in linea con il suo personaggio, visto che nella saga ci viene spesso mostrato come furbo e approfittatore. Così come Hermione non rifiuta l’incarico perché è sempre stata una ragazza ligia al suo dovere (anche se qui, se avesse intravisto una scappatoia l’avrebbe presa volentieri).

    Quando si rincontrano all’inizio i due non sono niente se non più di ex compagni di scuola, infatti si studiano a vicenda, e rimangono a una certa distanza di sicurezza.

Hermione sin da subito non può far a meno di notare la bellezza di Draco, anche se molte volte il suo solo viso riaccende in lei il ricordo della tortura subita, come quando dice, verso la fine del testo che: “Draco Mlfoy non le aveva mai fatto del male, ma qualcuno con quelle labbra e con quel mento sì”.

Tutta l’introspezione realizzata fino a quel momento sul personaggio di Hermione mi è piaciuta molto, perché scavava nella sua psiche portando a galla frammento dopo frammento tutte le sue insicurezze e le sue paure associate al contesto e alla persona che ha davanti.

Anche nella scena erotica ho trovato la sua rappresentazione IC: tormentato dai suoi stessi ricordi, Hermione decide di concedersi una tregua e si abbandona al tocco di Draco, che per un attimo riesce a farle dimenticare ciò che ha vissuto proprio in quella stessa casa.

Quello che mi ha convinto meno in quella scena in particolare è stato Draco: l’ho trovato fin troppo premuroso e gentile, come se fosse affezionato a lei, cosa che ho avvertito un po' fuori contesto, visto che premuroso e gentile non sono esattamente i primi due aggettivi che mi vengono in mente per descrivere Draco Malfoy e il suo rapporto con il prossimo. Invece, lui vuole aiutare Hermione, e se da un lato lo fa stuzzicandola e cercando di risvegliare la “serpe” – e questo è un altro dettaglio che secondo me stona, perché al massimo, parlando di Hermione avrebbe dovuto risvegliare il leone o il grifone, ma la serpe? Perché? – dall’altro però le dedica parole dolci e gentili... e non lo so... questo non lo trovo molto attinente al personaggio. Forse se la loro relazione fosse stata più lunga, ma alla fine Draco e Hermione non hanno avuto chissà quali interazioni, e più che un collegamento emotivo, la loro è pura tensione sessuale.

Per questo ti ho tolto un punto per l’IC di Draco: -1.

Per quanto riguarda Hermione, dico solo le ultime cose: l’ho apprezzata principalmente nelle parti in cui ricorda il processo, e dice che l’ha fatto per l’amore di giustizia.

Quando cerca di distrarsi e pensa ai libri, perché questi sono tutti atteggiamenti tipici di Hermione.

L’unica cosa che non mi ha convinto molto, è che l’ho trovata quasi un personaggio passivo dentro la tua storia. Lascia che le cose le accadano, non sa reagire al trauma e quindi si allontana da tutti, diventa fredda, cambia lavoro per uno che non le piace. Si arrende, quindi? Questo è l’unico atteggiamento che di lei non mi ha molto convinta. Perché Hermione è sempre stata molto determinata e combattiva, se si pone un obiettivo cerca in ogni modo possibile di raggiungerlo. E capisco che il ricordo della guerra possa averla spezzata ma, tranne che nel momento in cui Draco la porta un po' a reagire e nella scena erotica, sembra del tutto spenta. Un fiore di cristallo pronto a spezzarsi. Canonicamente parlando mi sembra che tu abbia voluto creare un’Hermione un po' più fragile, un po' più sperduta e meno combattiva di quella che la saga ci ha mostrato.

Ecco perché ho sottratto -0,5.

 

USO DEL PACCHETTO 7/10

GENERE 1.5/2: il genere del Pacchetto era il fantasy, il quale però emerge poco all’interno del testo. Harry Potter è un’opera fantasy in cui non si parla d’altro che di magia, però all’interno della tua storia questo elemento spicca un po' meno. Ecco perché ho sottratto -0,5.

TEMA 3/4: il pacchetto Xena chiedeva che voi sceglieste come protagonista un personaggio femminile, e la tua storia è in effetti raccontata attraverso il punto di vista di Hermione, tuttavia il suo personaggio non spicca. L’Hermione di questa storia è una Hermione molto più passiva di come siamo abituati a vederla, anche se ciò è ovviamente dovuto al fatto che sta passando un momento della sua vita non facile. Ma il punto è che in certi punti la sua presenza veniva del tutto oscurata da quella di Draco, molto più magnetica e affasciante. Per questo ho sottratto -1.

PROMPT 2,5/4: il prompt è stato inserito all’interno della storia, anche se, non tanto in relazione a Hermione, quanto proprio al rapporto fra lei e Draco. Come dice il mago stesso, infatti, in questa storia raramente Hermione ci mostra “la serpe” mentre mira a essere perfetta come una rosa, anche se non secondo il senso “estetico” della frase, più come una perfezione di ghiaccio, un fiore di ghiaccio bellissimo ma gelido.

Naturalmente, ci sono tanti modi per interpretare la frase di Lady Macbeth da me scelta come prompt, però ammetto di aver storto un pochino il naso quando Draco si riferisce a Hermione definendola come una rosa.

Perché? mi sono chiesta. Nella mia immaginazione, infatti, la rosa è il fiore della sensualità, della perfezione estetica, cose che Hermione non è, né prova a essere. Quindi, appunto, l’avrei paragonata più a cristallo di ghiaccio, bellissimo e perfetto... che non a una rosa in sé.

Questo paragone, a parer mio, è molto più azzeccato con Draco... cosa che la stessa Hermione all’inizio del tuo testo nota. Infatti, esteticamente Draco è perfetto, bellissimo, ma dietro quella bellezza cela anche del terrore, cela anche la serpe.

Avrei preferito che tu rimanessi su quella strada, invece di far dire a Draco quelle parole.

Capisco anche che, dovendo rispettare il Tema del pacchetto, quindi concentrarsi di più sul personaggio femminile, ti possano essere venuti dei dubbi.

Questi sono i vari motivi che mi hanno spinta a toglierti -1,5 dal Prompt.



GRADIMENTO PERSONALE 7,7: della tua storia, credo si evinca abbastanza bene in base al punteggio che ho assegnato ai vari parametri, ciò che mi è piaciuto di più in assoluto è stato il tuo stile, che ha reso la lettura estremamente piacevole, grazie anche alla brillante introspezione che hai saputo dare ai tuoi personaggi. Ho avvertito la tensione fra Hermione e Draco ma, come ho già scritto, non sono riuscita a godermela appieno perché mi è sembrata un po' precipitosa e soprattutto, a causa del finale che lascia tutto molto in sospeso, l’ho trovata abbastanza inconcludente, e fine a se stessa. Ciò che mi è rimasto impresso e che ho piacevolmente avvertito e apprezzato è stato l’angst che ha continuato a permeare il tutto, dandogli quella sensazione di struggimento che a me piace tanto, specie nelle scene erotiche fra amanti che – almeno in teoria – dicono di non sopportarsi molto. Non lo so, forse avrei semplicemente preferito una Hermione un pochino più simile a quella dei film, a cui piace rispondere al fuoco con il fuoco, anche se capisco che avrebbe cozzato con l’introspezione dell’Hermione post-guerra, ferita, quasi pietrificata nel suo stesso corpo che tu hai delineato. Però, a parer mio, qualche battibecco scoppiettante in più avrebbe alimentato la fiamma, e dato più soddisfazione nella scena erotica.

 

TOTALE: 48,5/60
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Giudice***
23/05/2021 23:31
 
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SECONDA CLASSIFICATA

Il dolore che hai addosso non passa più

Di BessieB/Gaia Bessie

STORIA VINCITRICE DEL PREMIO MIGLIOR STILE

 

TITOLO E IMPAGINAZIONE 4,2/5

TITOLO 2,2/2,5: il titolo da te scelto è sicuramente uno di quei titoli che attira subito l’attenzione del lettore, gli restituisce con forza sia un’immagine che una sensazione che, inevitabilmente, lo incuriosisce, e lo attrae. Presenta solo un unico piccolo difetto, a parer mio, ossia l’utilizzo del tempo presente per il verbo “passare”. Per dare più enfasi al tuo titolo, per renderla quasi una sorta di situazione ineluttabile, sarebbe stato meglio l’utilizzo del tempo futuro, e quindi: “Il dolore che hai addosso non passerà più”, per trasmettere quel senso di maledizione e perdizione permanente, che influisce nel creare nelle aspettative del lettore un’angoscia maggiore, -0,3.

Impaginazione 2/2,5: l’unico motivo per cui non ho assegnato alla tua impaginazione un punteggio pieno è la mancanza della giustificazione, che ti ha tolto -0,5. Per il resto, la tua impaginazione è ottima: il titolo è ben posizionato, così come le strofe della canzone che dividono bene i momenti in cui è suddivisa la tua fanfiction. Anche gli spazi sono usati bene. Buono anche il font e la dimensione di quest’ultimo.



GRAMMATICA 3,3/5: La maggior parte degli errori grammaticali presenti nel testo solo per lo più refusi o errori di distrazione. C’è però anche un errore un po' più grave con il verbo essere, ed è presente anche qualche errore di punteggiatura.

“Non si rende nemmeno conto che lei e lì...” -> è, qui andava messo il verbo essere non la “e” congiunzione, -0,5.

«Non siamo amici, Granger» sibila, lui -> qui è presente una virgola fra soggetto e verbo, -0,1.

“...un germoglio amaro che emerge dalla terriccio sanguinolento...” -> dal terriccio, -0,1.

“...quelle parole gli suonano come troppo crudelegentile, forse, ma crudele...” -> il soggetto a cui sia crudele che gentile si riferiscono è “parole” che essendo plurale dovrebbe essere seguita da degli aggettivi plurali, quindi, “crudeli” e “gentili”, -0,3.

“...in verità, non sa cosa dire e, le prime parole che gli affiorano sulle labbra, sono.

«Ti è mai capitato di amare un’ombra?»...” -> dopo “sono” metti il punto fermo e vai a capo, invece, in questo caso, andavano utilizzati i due punti, per introdurre il discorso diretto, -0,1.

“...seppur stesso...” -> qui andava usato il “se” congiunzione e non il “sé” riflessivo, -0,1.

«Quando mi sono avvicinato da soppiatto... -> di soppiatto, -0,1.

«Dobbiamo parlare, Granger» soffia, lui -> virgola fra soggetto e verbo, -0,1.

“...s’aggrappa con tutta stessa.” -> anche qui, andava messo il “se” congiunzione e non il “se” riflessivo, -0,1.

“...e finalmente Malfoy la guarda e. E non ci sono più parole, da dire, ...” -> in queste due frasi ci sono due errori di punteggiatura: il primo è quel punto fermo che divide le due “e” congiunzione, in quel punto sarebbe stato meglio mettere i tre puntini di sospensione “…”, l’altro errore è la virgola fra “non ci sono più parole” e “da dire”, -0,2.



STILE 9,4/10: Il tuo stile di scrittura è veramente molto affascinante ed evocativo. Hai saputo costruire la tua storia basandoti sull’utilizzo di varie metafore e similitudini ricorrenti che si ripetono sempre in maniera diversa nel testo, cercando di dar vita e anche di sviluppare una di quelle che erano le tematiche del Pacchetto da te scelto: l’oscurità. Mi è piaciuto moltissimo come tutto il ritmo della storia fosse scandito da questi ritorni di metafore, di crepe e di luci e di anime che colano nere come catrame. Tutta una serie di immagini bellissime che ti restano dentro, che si sviluppano insieme ai protagonisti, che ci fanno sentire e percepire con la loro arguzia tagliente tutto ciò che sentono loro. Ho inoltre notato che in certi punti la filosofia prendeva il posto della poesia “quell’anima che ha pensato e dunque esiste” è un po' come il “cogito ergo sum” di Cartesio, un tocco di classe sottile, così come sottile ma d’impatto è il ripetersi di quel semplice verso della poesia di Montale “Ombre noi stessi” che riassume in pochissimo quello che, secondo ciò che sono riuscita a percepire leggendo il tuo testo, in fondo ormai si sente Draco: l’ombra di se stesso. Gli stili di scrittura come i tuoi, che scelgono una metafora che in qualche modo colleghi entrambi i protagonisti e si sviluppi insieme a loro, mi affascina e mi intriga sempre moltissimo, perché non soltanto esprimono quella che è la volontà stessa della sua autrice, il messaggio che quest’ultima sceglie di portare avanti e di esplorare in ogni sua forma, ma anche perché, a parer mio, riesce anche a rendere il testo quasi unico nel suo genere, in quelle sfumature di significato che riescono tramite le immagini da te costruite a trapelare dalle parole e arrivare al cuore dei lettori. Ho solo due appunti da farti, il primo riguardo il passaggio da un pensiero che prende la forma di discorso diretto e il suo incastrarsi con il resto del corpo del testo. Molto spesso ho notato che i pensieri dei protagonisti, trascritti da te nel testo in forma diretta, non vengono distaccati con qualche segnale riconoscitivo dal resto del corpo del testo. A parer mio, dovresti farlo, sia per evitare di confondere il lettore, sia perché a livello estetico risulta molto più d’impatto.

Ti riporto di seguito alcuni esempi estrapolati proprio dal tuo scritto:

 «Malfoy» lo chiama, incerta. Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte, vorrebbe domandargli, ma non le vengono le parole: così rimane a guardarlo, disorientata. -> all’interno di questo periodo, quel “Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte” è un pensiero di Hermione scritto da te in maniera diretta che, appunto, poteva essere distaccato dal resto del corpo del testo (che riporta i suoi pensieri invece in maniera indiretta) tramite ad esempio o, come ho fatto io precedentemente, le virgolette alte, oppure, quella che a parer mio è la scelta più elegante e d’impatto, tramite il corsivo: Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte, in questo modo è come se il lettore venisse meglio catapultato nella mente della ragazza, come se quello fosse un pensiero sfuggito che l’autrice ha colto per caso trascrivendolo.

Ci sono tantissime altre frasi da te scritte in questo modo:

“Eppure non sai niente di me, vorrebbe dirle, ma improvvisamente quelle parole gli suonano come troppo crudele...” -> Eppure non sai niente di me, vorrebbe dirle, ecc...

 “Certo che sì, vorrebbe dirle guardandola negli occhi, si può amare un’ombra: ombre noi stessi1, Granger, per quanto possiamo provare a dimenticarcene.” -> Certo che sì, vorrebbe dirle guardandola negli occhi, si può amare un’ombra: ombre noi stessi1, Granger, per quanto possiamo provare a dimenticarcene.

“Era solamente la sorella di Daphne, sembra dirle lei, anche se ha la delicatezza di non dar suono a quelle parole...” -> Era solamente la sorella di Daphne, sembra dirle lei, ecc...

Queste riportate qui da me sono solo alcune frase. Non si tratta di un errore stilistico grave, ma certe volte la mancanza di questo distacco fra diretto e indiretto è riuscito a infastidirmi durante la lettura, perché ero quasi lì a chiedermi: ma questa cosa l’ha pensata o l’ha detta davvero, alla fine? e questo tipo di confusione non dovrebbe essere mai presente durante la lettura di un testo. Per questo motivo ti ho sottratto -0,3.

Il secondo appunto che mi permetto di farti, riguarda alcuni dei dialoghi dei personaggi.

Ho notato che, specialmente alla fine, ossia nel momento in cui prima i ragazzi sono dalla McGrannitt e poi nella “scena” finale nel bagno, i dialoghi risultino un po' ostici.

Nel pezzo della McGranitt, credo sia dovuto al fatto che lo spiegone finale che dovrebbe risolvere il mistero della storia sia una sorta di confessione che Hermione estrapola dalle labbra di Draco. Perciò, ci sono momenti in cui Hermione parla rivolgendosi alla sua ex professoressa, e altri in cui parla rivolgendosi a Draco, ma questi passaggi alle volte risultano un po' confusi. Inoltre, anche se qui si sfora nel parametro della trama, non mi è ben chiaro come Hermione abbia saputo cogliere tutti quei dettagli, tutte quelle tessere mancanti del puzzle senza che il suo partner in crime riuscisse a spiaccicare una sola parola.

Esempio: «A inizio anno, al binario» sussurra Hermione, guardando negli occhi Draco. «Lo hai capito per questo, non è vero? Sono stati loro». Qui, non sono riuscita a capire a cosa alludesse quel “questo”, a qualcosa che era successo a inizio anno al binario? (oltre alla morte di Astoria, ovviamente), a qualcosa che in particolare lo aveva colpito dell’atteggiamento di Nott e della sua ragazza?

Hermione osserva Draco, e la risposta le sale sulle labbra spontaneamente, come se gliel’avesse letta lì – sul viso, appena dietro il confine labile della pelle.

«Ha trovato il maglione di Fred Weasley» sussurra, più a lui che alla preside. «Non è vero? Nel baule di Nott». Ecco, anche in questo punto Hermione riesce con una capacità da legiliments a riuscire a cogliere tutti i dettagli, tutte le prove a cui Draco non dà voce. Sono davvero molti dettagli, e ovviamente io leggendo mi sono chiesta: ma come diavolo ha fatto Hermione ad arrivarci? Ho saltato un pezzo in cui Draco accennava al maglione di Fred, o a un baule, o ad altro? Insomma, è stato un dialogo che più che farmi dire “Ora sì, che è tutto chiaro!” mi ha lasciata più stranita che altro, con un grande punto di domanda ancora in testa.

Nell’ultima parte, invece, quella in cui Hermione e Draco si incontrano nel bagno di Mirtilla, lì invece ho trovato il loro dialogo finale un po' troppo Shakespeariano:

«Solo perché pensi che alla tua età tu ti possa innamorare di nuovo» sussurra, calmo. «E non pensi che sia già tutto perduto, tutto da dimenticare».

Hermione sorride – non riesce a fare altro.

«Non ci prenderanno sul serio, no?» sussurra. «Ma abbiamo così tante cose da fare».

Draco Malfoy sorride, per la prima volta da mesi. Tra le mani, un coccio di specchio gli sanguina – sangue sporco – tra le dita.

«Tantissime» sussurra, stringendo quel frammento e tagliandosi l’anima.



Questo dialogo finale non mi ha convinta al 100% per il semplice fatto che Hermione e Draco sono degli adolescenti di 18/19 anni che, ok, hanno passato l’inferno, ma pur adolescenti rimangono e sentire parlare a quel modo di sentimenti da due ragazzini mi ha riportato di nuovo a sentire quella sensazione di straniamento, di irrealistico.

È un peccato, perché invece negli altri dialoghi il loro essere adolescenti emerge perfettamente, come le varie battute che Draco rivolge ad Hermione: es. “Sei mia madre?” o quella sull’orario scolastico, o ancora l’uso di “cazzi amari”. Invece, in questo loro dialogo finale, che essendo la battuta di chiusura comunque dovrebbe spiccare nel testo, mi è sembrato che si trasformassero in degli adulti di mezza età ormai navigati.

Capisco che magari una scelta del genere potrebbe aumentare il pathos, ma purtroppo con me ha avuto l’effetto totalmente opposto. (-0,3)

Per quanto riguarda il punto di vista, hai saputo gestire molto bene sia le parti in cui il tutto ci viene mostrato tramite lo sguardo di Draco, sia quelli in cui invece emerge quello di Hermione. La loro introspezione è resa benissimo, arricchita da un linguaggio mai banale, che appunto si sposa bene con lo stile evocative da te scelto. A livello di lessico, l’unico problemino da me riscontrato è appunto quello riguardante i dialoghi finali, per il resto, è davvero ottimo.



TRAMA 7/10: la trama della tua storia presenta un unico problema a livello di Coerenza, perché in certi punti mi è sembrato che tu tralasciassi dei dettagli rilevanti, o che ci fossero dei passaggi un po' troppo affrettati. Parto da quest’ultimo punto e mi riferisco al momento in cui Draco, dal nulla, afferra Hermione e le dice: “Io non ho un lato oscuro, io sono il mio lato oscuro”. Questo momento, dopo quello del bagno, mi ha lasciata veramente interdetta, come quando stai guardando una serie tv e ti perdi un episodio per sbaglio e non riesci a capire come i protagonisti si siano improvvisamente ritrovati in una certa situazione. All’improvviso Draco si sente in dovere di mettere in guardia Hermione, addirittura le dice “non pensi che per te morirei?”, e va bene che può averlo inteso in maniera ironica, ma passare dal “non ti parlo, ti ignoro, abbiamo parlato solo due volte nel bagno” a questo improvviso parlare di amore e di ombre, con Hermione che addirittura pensa: “È possibile amare un’ombra, si dice lei con convinzione, perché lui stesso è ombroso e muto quando la guarda e non ha più parole per dirle quanto semplicemente sia stato privato di ogni speranza, fino a diventare un rovo proiettato sui muri.” come se già avesse iniziato a sviluppare un sentimento amoroso nei suoi confronti, mi è apparso un po' affrettato. Cioè, a parer mio, fra il momento precedente del bagno e questo, avresti potuto aggiungere un qualche altro episodio che collegasse meglio questi due momenti, che sembrano invece totalmente scollegati l’uno dall’altro, specie se si considera le improvvise “dichiarazioni” dei protagonisti che non sono esattamente conosciuti per essere due chiacchieroni per quanto riguarda la sfera sentimentale. (-1)

L’altro punto interrogativo, che comunque sono riuscita parzialmente a comprendere alla fine del testo, riguarda la questione della morte di Asteria e dei NeoMangiamorte. Allora, inizialmente credevo che Asteria si fosse suicidata per via della morte di Fred (leggendo nell’intro che c’erano riferimenti alla “Fred/Asteria”, questa possibile soluzione è stata la prima a venirmi in mente), anche perché, prima dello “spiegone” finale, in nessun punto mi è sembrato che Draco alludesse al fatto che qualcuno l’avesse costretta a farlo, ecc… Si è trattato di un colpo di scena finale (almeno per me) che mi ha convinta a metà, per il semplice fatto che, per aumentare la suspance e il pathos della trama, questo dettaglio invece sarebbe stato basilare e ti spiego subito il perché. Il punto chiave della storia, quello che fa avvicinare Draco e Hermione e che si sviluppa fino alla fine, è scoprire chi siano questi Neomangiamorte e fermali. Ma tutta questa ansia e questa tensione di fermali io non sono riuscita ad avvertirla per il semplice fatto che, di cattivo o di pericoloso, questi NeoMangiamorte all’interno della trama non sembrano fare niente. Nel senso, io non sto in ansia per la sorte di nessuno, quindi non c’è quella suspance che durante una lettura del genere mi spingerebbe a stare con il fiato sospeso fino a quando il cattivo non sta a un passo dal commettere il grande atto malvagio, e per fortuna alla fine viene fermato. E non l’ho avvertito proprio perché il collegamento fra loro e la morte di Asteria non mi è parso così chiaro sin da subito. Se lo fosse stato, allora sì che avrei percepito quel desiderio di scoprire al più presto chi le avesse fatto del male. Di solito, questo tipo di “problema di trama” lo si riscontra quando non si riesce a bilanciare bene trama e sottotrama: nel tuo caso, per cercare di rendere il più centrale possibile la coppia e il suo percorso da enemies to lovers, ne ha risentito la sottotrama da te costruita, quella della morte di Asteria e il collegamento con i NeoMangiamorte. Inoltre, come ho scritto anche nel parametro dello stile, nello spiegone finale, Hermione risolve il mistero in quattro e quattr’otto mettendo insieme i pezzi del puzzle in un modo che ho trovato un po' irrealistico visto che tira fuori certi dettagli senza che io, come lettrice e che quindi ho avuto accesso diretto alla mente di Draco, sono riuscita a collegare. Qui, a parer mio, c’è un problema di reticenza: va benissimo in una trama che contiene un “mistero” come la tua utilizzarla, perché sennò il colpevole si scoprirebbe subito e non avrebbe senso, ma nel modo in cui è stata utilizzata da te (consapevolmente o no), purtroppo, diventa troppo ostica: il dettaglio del baule, del maglione, come ha fatto Hermione a capirlo senza che Draco le dicesse una sola parola? E poi, perché proprio Lestrange e Radanast e non qualsiasi altro Mangimorte? E, inizialmente, come ha fatto Hermione a capire che i neomangiamorte si erano infiltrati nel castello? E perché proprio Nott e la Clarke? Si sono offerti volontari per la causa? Insomma, purtroppo, per me, queste sono lacune un po' gravi, che mi hanno costretta a sottrarti -1,5.

Per quanto riguarda l’originalità, come ho detto anche a Legar, ho letto molte storie con Draco ed Hermione che si riavvicinano a Hogwarts dopo la guerra, perciò non posso considerare la tua storia come originalissima al 100%. Tuttavia, non avevo mai letto nulla sui NeoMangiamorte, né su questi riferimenti alla Fred/Asteria. Ecco perché, a livello di originalità, ho sottratto solo -0,5.



CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI 10/10: insieme allo stile, la caratterizzazione dei personaggi è sicuramente ciò che più mi ha colpita e affascinata della tua fanfcition. Sia Draco che Hermione sono realizzati al loro meglio, li hai colti in ognuna delle loro sfaccettature: emerge una Hermione puntigliosa, coraggiosa, determinata e al tempo stesso fragile, che vorrebbe avere di più, prendere di più, invece si sente come ingiustamente lasciata indietro. Molto bello ed estremamente IC il momento iniziale in cui vorrebbe rimproverare Draco per aver rotto lo specchio della scuola, un pensiero degno del Prefetto che è stata. Così come molto bella è la metafora che la spinge verso Draco: Hermione ha scoperto il suono misterioso della sua ballata e vorrebbe imparare a danzarlo; Hermione vede Draco come una poesia e un incantesimo da studiare, comprendere e sviscerare... tutte similitudini che si sposano benissimo con alcune delle caratteristiche salienti di questo personaggio sempre così curioso e dalla mente aperta e avida di sapere. Anche Draco è descritto tramite i suoi gesti alteri, i suoi toni sarcastici, quell’alone oscuro che gli danza addosso e che lo rende grigio come i suoi occhi, come quell’anima che gli dimora dentro. La similitudine che più mi è piaciuta associata al suo personaggio è stata quella dello specchio infranto: Draco è spezzato, e per questo è tagliente con gli altri e persino con se stesso. È pieno di cicatrici, di crepature che non si vedono, a meno che un occhio attento e la giusta luce non riescano a mascherarlo. Vuole e non vuole, è contraddittorio, bianco e nero, e quale metafora migliore se non questa per descrivere un personaggio grigio come Draco Malfoy? Gli unici punti in cui questi due non mi hanno totalmente convinti li ho già preannunciati prima sia nel parametro dello stile che nella trama. Uno: in determinati dialoghi appaiono troppo adulti, Shakespeariani. E appunto quel loro improvviso avvicinamento nel “terzo momento” da te descritto. Ma, considerando che per queste mie due osservazioni, ti ho già sottratto dei punti negli altri due parametri, non ho voluti tenerli in considerazione anche qui.

Per il resto, mi è piaciuto tutto: il loro dialogo a Diagon Alley, Draco che allude a Ron e a Harry, quel bellissimo paragone riferito alle casate, come Hermione abbia “rinunciato” alla sua parte Corvonero e Draco alla sua parte Tassorosso.  

Considerando i loro caratteri e il modo con cui tu li descrivi interagire, anche il loro avvicinamento sentimentale mi è sembrato plausibile e non una forzatura. Bravissima!



USO DEL PACCHETTO 7/10:

GENERE 2/2: punteggio pieno, il genere romantico è assolutamente presente all’interno della tua storia.

TEMA 4/4: la tematica presente all’interno del pacchetto da te scelto era Enemies to Lovers, e devo dire che sei riuscita a centrarla al suo meglio: Draco ed Hermione sono in un momento della loro “relazione” in cui, è vero, non sono esattamente nemici, ma il loro reciproco antagonismo se percepisce ancora benissimo nelle prime battute che si rivolgono, con Draco che non lesina di veleno ed Hermione che si morde la lingua per non fargli l’ennesima ramanzina. Entrambi, stanno già iniziando a scoprirsi, a vedersi fuori dai “ruoli” che la storia della Rowling ha voluto assegnarli, e il loro avvicinarsi (a parte, di nuovo, quel terzo momento un po' affrettato) segue delle fasi abbastanza coerenti: il disprezzo trattenuto prima, l’indifferenza poi, l’andare al di là dei ruoli e “scoprirsi” per la prima volta, alleati, partner in crime, e poi, infine, qualcosa di più, con quel sentimento appena sbocciato che si esprime in un bacio appena accennato.

PROMPT 1/4: questo, purtroppo, è il punto dolente di questo parametro. Credo che il tuo sbaglio sia stato voler cercare di riutilizzare la frase prompt nella maniera più originale possibile, ma, purtroppo, a parer mio, questo esperimento non ti è riuscito. Il punto centrale di questo Prompt, riguarda molto il punto di vista che si sceglie: questo perché, molto spesso quando ci troviamo davanti a qualcuno che ci ha fatto del male, tendiamo a dargli tutte le colpe. Mentre, in questa frase, per la prima volta “l’io narrante” si rende conto di un dettaglio fondamentale: che molte delle scelte “sbagliate” fatte dal partner in realtà sono conseguenza anche delle scelte sbagliate commesse dall’io. Ora, nella tua storia, né Draco né Hermione si accusano a vicenda di nulla. L’oscurità di Draco è solo sua, semplicemente per la prima volta lui si rende conto che esistono diversi tipi di oscurità, o almeno è questo che io sono riuscita a percepire basandomi su ciò che tu hai scritto. E Draco si accorge che c’è dell’oscurità anche in Hermione e che quell’oscurità risiede nell’insoddisfazione. Ma non c’è un reciproco spingersi nel buio o nella luce, non c’è un momento in cui ci si allontana dall’altro perché si capisce che la propria presenza potrebbe ferirlo per via dell’oscurità che riesce a tirargli fuori. L’oscurità di Hermione non dipende da Draco, e quella di Draco non dipende da Hermione. Ed era proprio questo il punto centrale del prompt, mostrarmi come entrambi i protagonisti riuscissero a tirar fuori dall’altro il peggio e rendersi conto di ciò. Purtroppo non l’ho visto e questo ti ha penalizzata molto.



GRADIMENTO PERSONALE 8/10: se non ci fossero stati quei due scivoloni nella trama e nel prompt, questa storia si sarebbe senz’altro beccata il punteggio pieno. Di sicuro, una delle più belle Dramione che ho letto in quest’ultimo periodo, con entrambi i protagonisti assolutamente IC come piace a me. Sei una bravissima scrittrice, Bessie, il tuo stile è davvero particolare, non è uno dei tanti, che si dimentica o si confonde facilmente con quello degli altri, ma ha una sua anima e questa è l’impronta che tu come autrice riesci a infondergli, e questo è ciò che io come lettrice cerco, anche in una fanfiction.     



TOTALE 48,9/60
OFFLINE
Post: 528
Giudice***
23/05/2021 23:38
 
Quota

PRIMA CLASSIFICATA

Who wants to live forever?

Di Setsy/meiousetsuna

STORIA VINCITRICE DEL PREMIO MIGLIOR PROTAGONISTA MASCHILE



TITOLO E IMPAGINAZIONE 4,2/5

Titolo 2,2: Ho trovato il titolo molto in linea con la trama della storia da te sviluppata, inoltre ho anche apprezzato il fatto che Damon stesso si pone in maniera retorica la medesima domanda, in un modo molto teatrale che quindi rispecchia un po' anche il puro stile “Queen”.   L’unico piccolo difetto è che non è un titolo d’impatto, cioè non è uno di quei titolo magnetici, che riesce a rievocare immagini non appena si legge. Ecco perché ho tolto quel -0,3.

Impaginazione 2: mi è piaciuto sia il font che hai utilizzato per il titolo che quello del testo stesso. Peccato che manchi la giustificazione -0,5.



GRAMMATICA 3,8/5: La sintassi di questa storia è molto pulita e scorrevole e anche la punteggiatura è usata al suo meglio. Ci sono solo alcuni errori che ora vado a mostrarti.

“La verità era il liquore ormai sapeva di sabbia…” -> in questa frase fra “verità” ed “era” manca il CHE congiunzione, -0,1.

“... abbastandola sulla spalla destra…” -> abbassandola, -0,1.

“...se lui appena la sfiorav...” -> sfiorava, -0,1.

“...come un gatto che chieda una carezza...” -> chiede, -0,1.

“...avrei voluto conoscerti nel milleottocentosessantaquattro...” -> secondo Treccani e L’Accademia della Crusca, nei testi scritti è sempre meglio scrivere l’anno in numeri, 1864, -0,1.

Ero io a scatenare il tuo lato oscuro ogni volta che non mi sono fidata di te, o di me stessa.” -> in questa frase c’è un piccolo problema di concordanza temporale dei verbi: andavano messi o entrambi al passato prossimo, o entrambi all’imperfetto, perché non c’è un vero distacco temporale fra le due azioni espresse da Elena, -0,2.

“...illudendosi che Damon fosse felice senza e senza ma...” -> qui andava messo il “se” congiunzione senza accento, -0,1.

“...Via col vento’, un romanzo che aveva dei richiami alla sua esistenza da umano che non erano difficili da interpretare. La pigra vita del Sud, i balli,...” -> al posto del punto fermo, qui era meglio mettere i due punti, -0,1.

“La vampira di rivolse a Elena...” -> si, -0,1.

“Finalmente ti sei svegliata, te l’ho detto che va bene volerli entrambi”. – a livello di concordanza temporale, sarebbe stato meglio usare il trapassato prossimo “te l’avevo detto” perché Katherine fa riferimento a un’azione svolta molto prima del “ti sei svegliata”, -0,2.

La maggior parte di questi errori sono semplici refusi, dovuti alla distrazione, o anche al fatto che avendo letto e riletto un testo molte volte, dopo un po' l’occhio quasi più non ci fa caso. Nulla di grave, quindi.

 

STILE 9,7/10: lo stile introspettivo di questa storia è davvero brillante. Scorrevole e al tempo steso ricercato, non si perde in inutili descrizioni esterne, mentre esamina in una maniera molto profonda e ricca di figure retoriche quelli che sono i pensieri e i sentimenti dei protagonisti, in modo tale che questi si aprano a noi nel loro dolore, nei loro dubbi e nelle loro emozioni. Il punto di vista non è fisso ma oscilla, segue per lo più lo sguardo di Damon, ma a un certo punto invece iniziamo a scorgere le cose anche dal punto di vista di Elena. Questi “stacchi” non sono per nulla forzati, né disturbano in alcun modo la lettura, anzi ci danno modo di osservare la vicenda da più “angolazioni” facendoci immergere del tutto in una scena che sembra aprirsi dettaglio dopo dettaglio davanti ai nostri occhi.

Le parti che ho trovato brillassero particolarmente sono quelle colorate dal sarcasmo e dall’ironia di Damon, le cui battute sono sempre frizzanti e argute e mitigano un po' la drammaticità del momento che lui stesso sta vivendo, molto in linea con il suo personaggio.

Anche i momenti più intimi fra i due protagonisti sono davvero ben scritti: un mix di dolcezza e struggimento che trapela fra le righe e fa venire la pelle d’oca al lettore.

Mi permetto di farti un solo piccolo appunto che riguarda sempre la “ricostruzione temporale” degli avvenimenti: “Ti ho respinto, ho avuto paura della tua paura, che fosse troppo tardi perché riuscissi di nuovo a provare amore. Ti guardavo torturarti di delusione e desiderio, sentivo le tue mani tremare di indecisione e senso di colpa. Vivevo coprendo il mio dolore e convivevo con un malessere di cui non conoscevo la provenienza. Poi sei arrivato tu e mi hai insegnato che la vita non è come affronti quello che ti capita ma cosa riesci a fare di ciò che è rimasto di te stesso.” -> in questo periodo, Elena prima dice a Damon di averlo respinto a causa della paura di entrambi. Poi torna indietro, a prima di conoscerlo, quando dopo la morte dei genitori viveva cercando di nascondere il dolore, e poi di nuovo dice a Damon che solo dopo averlo conosciuto ha cominciato a vedere le cose in maniera diversa. Questo continuo andare avanti e indietro con gli avvenimenti, può causare un po' di confusione nel lettore. Pertanto, ti consiglio di aggiungere qualche indicazione a livello temporale, del tipo: “dopo la morte dei miei genitori, vivevo coprendo il mio dolore…” oppure “Prima di conoscerti, vivevo coprendo il mio dolore…” in maniera tale che risulti meglio costruito il collegamento con quel “Poi sei arrivato tu”, altrimenti quel “poi” non si intuisce bene a quale momento fra i tanti descritti da Elena si riferisca, -0,3.

Infine, per quanto riguarda il lessico, il quale segue un registro medio, credo che questo rispecchi benissimo sia lo stile introspettivo da te scelto, che il modo di parlare dei tuoi protagonisti. Leggendo, mi sembrava davvero che i dialoghi fossero appena usciti fuori dagli “script” della serie.



TRAMA 8/10: La tua storia si colloca facilmente fra i What if? in quanto rivisita in maniera diversa una scena già presente all’interno della serie tv, negli ultimi episodi della seconda stagione. Qui, però, a differenza di ciò che accade nella serie, Elena si mostra già più consapevole dei suoi sentimenti verso Damon e trova il coraggio di confessargli ciò che sente nei suoi confronti, spinta dalla paura di perderlo e, al tempo stesso, convinta che grazie all’intervento di Stefan il maggiore dei Salvatore possa salvarsi. Non ci sono grandi colpi di scena o momenti d’azione, per via del fatto che lo stile da te scelto è molto introspettivo e quindi si concentra più nello svelarci i pensieri e i sentimenti che possono aver provato i due protagonisti che non su un qualche risvolto diverso da quello da noi conosciuto. Infatti, alla fine, puntualissima, Katherine arriva a portare a Damon il sangue di Klaus per guarirlo, rispettando quelle che erano le previsioni del lettore che conosce già la serie. Su questo, mi sarebbe piaciuto che tu aggiungessi qualche tocco un po' più originale, allontanandoti di qualche passo ancora dalla serie per ricreare una maggiore “suspance”, ecco perché ho sottratto -0,5 in Originalità.

Per quanto riguarda la struttura narrativa, come ho scritto anche prima, hai preso una scena ben nota della serie, decidendo però di mostrarcela tramite i pensieri e i sentimenti dei protagonisti. La lettura scorre insieme al loro andamento, perfettamente bilanciata anche con i dialoghi, tutti brillanti e assolutamente “compatibili” con il modo comune di esprimersi dei personaggi. L’unico piccolo sbalzo temporale è presentato dall’arrivo finale di Katherine, la quale chiude una volta per tutte la finestra da te aperta dentro i pensieri dei due protagonisti principali. È un finale che osa poco, perché appunto riprende quello che abbiamo visto nelle serie, non aggiungendo null’altro, ed è per questo che ho tolto -1,5.

Infine, essendo la tua una storia introspettiva, per ciò che riguarda la Coerenza posso basarmi solo sui pensieri e le consecutive azioni e parole dei protagonisti. Damon ed Elena sono entrambi due personaggi dai sentimenti confusi: Damon vorrebbe che Elena lo amasse e, al tempo stesso, la spinge quasi a odiarlo per via delle sue azioni spesso egoiste oppure avventate. Elena, invece, qui ha ancora il cuore diviso in due: Stefan è il suo punto fermo, ma non può negare che Damon la attrae particolarmente. A differenza della serie, qui si lascia andare, e la sua azione è perfettamente giustificata dalle parole che rivolge a Damon e che quindi chiariscono anche al lettore che cosa l’ha spinta a quel gesto in quel momento.

Questo tuo piccolo What-if è costruito molto bene. Ciò che manca, a parer mio, a livello proprio di contenuto di trama, è l’osare spingersi oltre, ovvero costruire un qualcosa di inaspettato che avrebbe in questo modo aggiunto più suspance e avrebbe tenuto anche il lettore che ben conosce la serie con il fiato sospeso fino alla fine per sapere cosa avverrà a Damon.



PERSONAGGI 9,8/10: la resa dei personaggi è davvero impeccabile. Si vede benissimo, leggendo, che li conosci come le tue tasche perché ogni riga di questa storia urla Damon ed Elena. Ogni espressione, ogni battuta, ogni gesto, è un perfetto rimando alle loro versioni “originali”. Damon è quello che spicca di più: sin dalle prime righe, il suo sarcasmo e la sua ironia riempiono il testo, lo plasmano, quasi, a sua immagine: ciò che emerge è un perfetto mix fra spacconeria, egocentrismo e una profonda tristezza che lo divora. Damon è un personaggio complesso, molto spesso contradittorio, che il più delle volte preferisce celare le sue vere emozioni dietro a battutine pungenti e maliziose per non far vedere cosa prova davvero, e tutto questo emerge alla perfezione nel tuo scritto. Così come la stessa Elena anche Damon in fondo non sa come gestire ciò che sente per lei, la desidera e questo lo dilania dentro per molte ragioni: per Stefan, perché è convinto di non meritarla, perché ha commesso più di un’azione in preda alla rabbia e al suo egoismo che hanno ovviamente spinto Elena a detestarlo. Riconosce i suoi peccati e, come dice Elena stessa, in fondo è sempre stato lo stesso Damon il giudice, la giura e il boia di se stesso. Ammette anche alla stessa Elena il suo peccato più grande, quando le dice che l’avrebbe preferita perduta che di Stefan, e credo che non esista più frase alla Damon di questa. Davvero, hai fatto un ritratto di questo personaggio fra i più realistici e attendibili di cui abbia mai letto.

Anche Elena è descritta tramite quelle che sono le sue caratteristiche salienti: la fiducia incondizionata nei confronti di Stefan e della “famiglia” in generale, lo sguardo compassionevole, l’indecisione e la confusione rispetto ai suoi sentimenti. Ciò che prova per Damon la tormenta perché sa che amarlo non è la cosa giusta, mentre lei vuole ancora conservare quell’aura da brava ragazza che mira a inorgoglire i propri genitori. Le sue parole hanno quel non so che di petulante che è presente anche nella serie stessa, e al tempo stesso ci fanno ben percepire il suo desiderio nei confronti di Damon e le sue paure relative a ciò che questo comporta. Bellissimo e azzeccatissimo il riferimento alla 3x19, quando Elena dice che nello sguardo di Damon vede la possibilità di un amore che la consumi, pericolo e avventura. Bella anche la parte in cui Elena, colma dei propri timori, si domanda se Stefan la amerebbe ugualmente se non fosse umana, o se perdendo quella purezza alla fine finirebbe per perdere anche lui. L’unico punto in cui la tua Elena non è riuscita a convincermi al 100% è quando dice a Damon che “forse domani staremo ancora insieme o forse no, forse Stefan ci perdonerà o forse no...” questo “lasciare che le cose vadano come vogliano” a mio parere si allontana un po' da quello che è il pensiero del suo personaggio, che invece per quattro stagioni si è strutto proprio a causa di questo dilemma, nell’eterna paura di non sapere come l’altro avrebbe potuto reagire nello scoprire i suoi veri sentimenti, e questo perché Elena è un personaggio che di base non ama i cambiamenti, e se ci sono fa fatica ad accettarli, basti vedere la prima stagione e poi la quarta, ad esempio. Questo è il motivo per cui ho sfilato quei -0,2.

In ultimo, Katherine: la capacità con cui sei riuscita a inquadrarla in due righe mi ha lasciato a bocca aperta, bravissima!



USO DEL PACCHETTO 8,5/10

Genere Romantico, 2/2: assolutamente punteggio pieno, visto che la tua storia parla dello struggimento amoroso di questi “sfortunati amanti”.

Tema: Enemies to lovers 2,5/4: l’unico motivo per cui qui non ti ho assegnato il punteggio pieno è perché la tua storia non ci mostra in realtà un precedente momento di scontro fra i due protagonisti, ma qui Elena ha già “ritirato le armi” per cedere a ciò che prova per Damon. Non li vediamo mai “nemici” nella tua storia, se non in qualche momento in cui Damon ricorda il momento in cui ha ucciso Jeremy e poi quando ha costretto Elena a bere il suo sangue. Ma, appunto, non sono delle vere e proprie “scene” ma pensieri passati del tuo protagonista, quindi non sono del tutto riuscita a percepire quella chimica esplosiva che di solito si viene a creare quando due personaggi dicono in faccia di odiarsi e invece tutto ciò che emanano è tensione sessuale. Nella tua storia, come ho scritto anche prima, questa parte è già stata superata per via del fatto che Elena, per paura di perdere Damon, cede ai suoi sentimenti.

Prompt 4/4: il prompt è stato inserito in maniera esemplare nel testo per vari motivi: innanzitutto, ciò che dice Elena è vero: molto spesso Damon ha commesso scelte sbagliate spinte dal suo egoistico amore nei suoi confronti, ed Elena sa che è così (come quando Damon la costringe a bere il suo sangue, è abbastanza ovvio che lo faccia perché è innamorato di lei e non vuole perderla) e, nella tua storia, ne prende del tutto consapevolezza. Inoltre, la tua Elena fa anche una cosa molto IC, ovvero si prende la colpa delle azioni di Damon e lo giustifica per questo, e lo fa perché comunque ne è innamorata e quindi sta già iniziando a “demonizzarlo” meno rispetto a come faceva inizialmente.



GRADIMENTO PERSONALE 8/10: sebbene io non sia mai stata una grande fan della Delena, non apprezzarne la tua rappresentazione in questa storia sarebbe stato impossibile, visto sia lo stile introspettivo da te utilizzato che è uno dei miei preferiti sia la bravura con cui sei riuscita a rendere questi personaggi assolutamente IC. L’unico neo è dovuto al fatto che, essendo un What-if?, mi aspettavo un colpo di scena finale che si spingesse un po' più al di là della semplice dichiarazione di Elena. La passione fra i protagonisti sono riuscita a percepirla, così come il loro struggimento, quella che mi è mancata è la suspance, quella tensione che mi avrebbe fatto temere per la sopravvivenza di Damon, che non mi ha colpita sia perché sapevo come sarebbero andate poi a finire le cose (Katherine che arriva con il sangue di Klaus, ecc...) e sia perché, appunto, la tua storia non si distacca molto dal canon. A livello “sentimentale” la tua storia aggiunge molto alla serie, ma a livello di azione non ha aggiunto quell’abbastanza da farmi rimanere fino alla fine con il fiato sospeso.



TOTALE 52/60 
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Giudice***
23/05/2021 23:49
 
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Schema Classifica Finale

Prima Classificata 52/60: "Who wants to live forever?" di Setsy, storia vincitrice del premio miglior protagonista maschile.
Seconda Classificata 48,9/60: "Il dolore che hai addosso non passa più" di BessieB, storia vincitrice del premio miglior stile.
Terza Classificata 48,5/60: "La guerra, la casa, il tribunale" di Legar.
Quarta Classificata 47,3/60: "Unrequited" di matiscrivo.
Quinta Classificata 46,5/60: "Hold On To Memories" di Kim_.
Sesta Classificata 46,1/60: "Brindo a me" di Nina Ninetta.
Settima Classificata 41,6/60: "L'amore che meritiamo" di LuceV.
Ottava Classificata 34/60: "Segreti di famiglia" di Mariam_Kasinaga.
Nona Classificata 28,8/60: "Al di là del bene e del male, l'abisso ti osserva" di 6Misaki.

RECENSIONI PREMIO
Setsy: 5/5
BessieB: 4/4
Legar: 2/2

Le storie da recensire vorrei poterle sceglierle io, ma esponetemi pure le vostre preferenze senza farvi alcun problema!

Questo è tutto, gente!

Adesso lascio la parola a voi...


[Modificato da BellaLuna95 09/08/2021 18:29]
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Giudice*****
24/05/2021 00:00
 
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cara Giudicia, cosa posso dire? *_____________*
non solo sono felicissima come è normale per il primo posto, ma lo sono di più per un dettaglio: quando qualcuno mi dice che ho preso l'IC di Damon Salvatore mi sento in pace con l'Universo ^^
Lui è proprio il mio personaggio preferito di tutti i fandom, in assoluto, e credo - con le minuscole differenze di non essere un vampiro killer, e di essere invece una femminuccia XD - di avere di base lo stesso carattere. O lo sogno io, chissà!
Grazie di tutto questo lavorone, dall'approfindimento delle valutazioni non sembri affatto al primo contest!
gli errori di grammatica un po' mi sfuggono, lo so.. e so anche , ma ci mi fai riflettere molto, stasera, che quando sceglo What if? o Slice of life mi allontano troppo poco dal canone. Era voluto, ma hai ragione e basta non è la prima volta che ci sbatto la testa..in genere, o mi concentro sull'introspezione o sulla trama. devo fare meglio! *^* promesso!
infine, un dettaglio: ma non è polemica, eh! non ho mai sentito che si possa scrivere un anno in cifre nei dialoghi diretti, me lo correggevano anche scuola...si può? se è così ho imparato una novità!
grazie ancora di tutte le tue parole, e complimenti a tutte, ragazze!
OMG -come direbbe Elijah - anche il premio per Damon!!!!!!!!! gioia!
intanto vorrei la valutazione come recensione, per piacere, e per i premi vuoi scegliere tu? credo che vada bene solo TVD, ameno che tu consideri come me canon la Johnlock! fammi sapere come stai più comoda
baci, buonanotte!
Setsy *-*
ps: l'emozione..hai detto già tu che preferisci scegliere le storie, quindi tutto a posto, scusa....💖
[Modificato da Setsy 24/05/2021 00:11]
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Giudice***
24/05/2021 00:33
 
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Re:
Setsy, 24/05/2021 00:00:

cara Giudicia, cosa posso dire? *_____________*
non solo sono felicissima come è normale per il primo posto, ma lo sono di più per un dettaglio: quando qualcuno mi dice che ho preso l'IC di Damon Salvatore mi sento in pace con l'Universo ^^
Lui è proprio il mio personaggio preferito di tutti i fandom, in assoluto, e credo - con le minuscole differenze di non essere un vampiro killer, e di essere invece una femminuccia XD - di avere di base lo stesso carattere. O lo sogno io, chissà!
Grazie di tutto questo lavorone, dall'approfindimento delle valutazioni non sembri affatto al primo contest!
gli errori di grammatica un po' mi sfuggono, lo so.. e so anche , ma ci mi fai riflettere molto, stasera, che quando sceglo What if? o Slice of life mi allontano troppo poco dal canone. Era voluto, ma hai ragione e basta non è la prima volta che ci sbatto la testa..in genere, o mi concentro sull'introspezione o sulla trama. devo fare meglio! *^* promesso!
infine, un dettaglio: ma non è polemica, eh! non ho mai sentito che si possa scrivere un anno in cifre nei dialoghi diretti, me lo correggevano anche scuola...si può? se è così ho imparato una novità!
grazie ancora di tutte le tue parole, e complimenti a tutte, ragazze!
OMG -come direbbe Elijah - anche il premio per Damon!!!!!!!!! gioia!
intanto vorrei la valutazione come recensione, per piacere, e per i premi vuoi scegliere tu? credo che vada bene solo TVD, ameno che tu consideri come me canon la Johnlock! fammi sapere come stai più comoda
baci, buonanotte!
Setsy *-*
ps: l'emozione..hai detto già tu che preferisci scegliere le storie, quindi tutto a posto, scusa....💖




Buonasera, Setsy! 😊
Il primo posto, così come il premio per il miglior protagonista maschile, te lo sei strameritata!
Damon non è assolutamente un personaggio facile da trattare, proprio perchè oscilla sempre dall'essere uno stronzo imperdonabile e senza cuore, all'essere un fratello, un amico e un amante premuroso.
A essere sincera, io non sono una grandissima fan di questo personaggio (perdonami, non odiarmi, ti prego!🙈💛), ma tu sei riuscita a farmi ricordare i motivi per cui, certe volte, riuscivo ad apprezzarlo di più! 😉
Per quanto riguarda la data scritta a lettere nei discorsi diretti, farò una ricerca più approfondita e ti farò sapere. Almeno entrambe ci toglieremo un dubbio!
Per quanto riguarda le recensioni premio, se hai qualche storia preferita che vuoi consigliarmi, dimmi pure e poi io vedrò se la trama mi ispira! 😉
Sono molto contenta che la mia valutazione ti sia piaciuta, detto da una veterana come te è un onore! *W*
Buonanotte e grazie ancora per aver partecipato! ♥

EDIT: valutazione rilasciata come recensione alla storia!💖
[Modificato da BellaLuna95 24/05/2021 00:40]
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24/05/2021 07:39
 
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Beh, settima non è male, contando che pensavo di arrivare ultima, ahahah!

Ad ogni modo, la storia è un po' datata, e quindi il mio modo di scrivere era ancora acerbo, spero di essere migliorata con il tempo.

Ovviamente sì, voglio la valutazione come recensione. Complimenti a tutti gli altri partecipanti!
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Post: 2.943
Giudice*****
24/05/2021 08:59
 
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Re:
BellaLuna95, 23/05/2021 23:31:

SECONDA CLASSIFICATA

Il dolore che hai addosso non passa più

Di BessieB/Gaia Bessie

STORIA VINCITRICE DEL PREMIO MIGLIOR STILE

 

TITOLO E IMPAGINAZIONE 4,2/5

TITOLO 2,2/2,5: il titolo da te scelto è sicuramente uno di quei titoli che attira subito l’attenzione del lettore, gli restituisce con forza sia un’immagine che una sensazione che, inevitabilmente, lo incuriosisce, e lo attrae. Presenta solo un unico piccolo difetto, a parer mio, ossia l’utilizzo del tempo presente per il verbo “passare”. Per dare più enfasi al tuo titolo, per renderla quasi una sorta di situazione ineluttabile, sarebbe stato meglio l’utilizzo del tempo futuro, e quindi: “Il dolore che hai addosso non passerà più”, per trasmettere quel senso di maledizione e perdizione permanente, che influisce nel creare nelle aspettative del lettore un’angoscia maggiore, -0,3.

Impaginazione 2/2,5: l’unico motivo per cui non ho assegnato alla tua impaginazione un punteggio pieno è la mancanza della giustificazione, che ti ha tolto -0,5. Per il resto, la tua impaginazione è ottima: il titolo è ben posizionato, così come le strofe della canzone che dividono bene i momenti in cui è suddivisa la tua fanfiction. Anche gli spazi sono usati bene. Buono anche il font e la dimensione di quest’ultimo.



GRAMMATICA 3,3/5: La maggior parte degli errori grammaticali presenti nel testo solo per lo più refusi o errori di distrazione. C’è però anche un errore un po' più grave con il verbo essere, ed è presente anche qualche errore di punteggiatura.

“Non si rende nemmeno conto che lei e lì...” -> è, qui andava messo il verbo essere non la “e” congiunzione, -0,5.

«Non siamo amici, Granger» sibila, lui -> qui è presente una virgola fra soggetto e verbo, -0,1.

“...un germoglio amaro che emerge dalla terriccio sanguinolento...” -> dal terriccio, -0,1.

“...quelle parole gli suonano come troppo crudelegentile, forse, ma crudele...” -> il soggetto a cui sia crudele che gentile si riferiscono è “parole” che essendo plurale dovrebbe essere seguita da degli aggettivi plurali, quindi, “crudeli” e “gentili”, -0,3.

“...in verità, non sa cosa dire e, le prime parole che gli affiorano sulle labbra, sono.

«Ti è mai capitato di amare un’ombra?»...” -> dopo “sono” metti il punto fermo e vai a capo, invece, in questo caso, andavano utilizzati i due punti, per introdurre il discorso diretto, -0,1.

“...seppur stesso...” -> qui andava usato il “se” congiunzione e non il “sé” riflessivo, -0,1.

«Quando mi sono avvicinato da soppiatto... -> di soppiatto, -0,1.

«Dobbiamo parlare, Granger» soffia, lui -> virgola fra soggetto e verbo, -0,1.

“...s’aggrappa con tutta stessa.” -> anche qui, andava messo il “se” congiunzione e non il “se” riflessivo, -0,1.

“...e finalmente Malfoy la guarda e. E non ci sono più parole, da dire, ...” -> in queste due frasi ci sono due errori di punteggiatura: il primo è quel punto fermo che divide le due “e” congiunzione, in quel punto sarebbe stato meglio mettere i tre puntini di sospensione “…”, l’altro errore è la virgola fra “non ci sono più parole” e “da dire”, -0,2.



STILE 9,4/10: Il tuo stile di scrittura è veramente molto affascinante ed evocativo. Hai saputo costruire la tua storia basandoti sull’utilizzo di varie metafore e similitudini ricorrenti che si ripetono sempre in maniera diversa nel testo, cercando di dar vita e anche di sviluppare una di quelle che erano le tematiche del Pacchetto da te scelto: l’oscurità. Mi è piaciuto moltissimo come tutto il ritmo della storia fosse scandito da questi ritorni di metafore, di crepe e di luci e di anime che colano nere come catrame. Tutta una serie di immagini bellissime che ti restano dentro, che si sviluppano insieme ai protagonisti, che ci fanno sentire e percepire con la loro arguzia tagliente tutto ciò che sentono loro. Ho inoltre notato che in certi punti la filosofia prendeva il posto della poesia “quell’anima che ha pensato e dunque esiste” è un po' come il “cogito ergo sum” di Cartesio, un tocco di classe sottile, così come sottile ma d’impatto è il ripetersi di quel semplice verso della poesia di Montale “Ombre noi stessi” che riassume in pochissimo quello che, secondo ciò che sono riuscita a percepire leggendo il tuo testo, in fondo ormai si sente Draco: l’ombra di se stesso. Gli stili di scrittura come i tuoi, che scelgono una metafora che in qualche modo colleghi entrambi i protagonisti e si sviluppi insieme a loro, mi affascina e mi intriga sempre moltissimo, perché non soltanto esprimono quella che è la volontà stessa della sua autrice, il messaggio che quest’ultima sceglie di portare avanti e di esplorare in ogni sua forma, ma anche perché, a parer mio, riesce anche a rendere il testo quasi unico nel suo genere, in quelle sfumature di significato che riescono tramite le immagini da te costruite a trapelare dalle parole e arrivare al cuore dei lettori. Ho solo due appunti da farti, il primo riguardo il passaggio da un pensiero che prende la forma di discorso diretto e il suo incastrarsi con il resto del corpo del testo. Molto spesso ho notato che i pensieri dei protagonisti, trascritti da te nel testo in forma diretta, non vengono distaccati con qualche segnale riconoscitivo dal resto del corpo del testo. A parer mio, dovresti farlo, sia per evitare di confondere il lettore, sia perché a livello estetico risulta molto più d’impatto.

Ti riporto di seguito alcuni esempi estrapolati proprio dal tuo scritto:

 «Malfoy» lo chiama, incerta. Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte, vorrebbe domandargli, ma non le vengono le parole: così rimane a guardarlo, disorientata. -> all’interno di questo periodo, quel “Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte” è un pensiero di Hermione scritto da te in maniera diretta che, appunto, poteva essere distaccato dal resto del corpo del testo (che riporta i suoi pensieri invece in maniera indiretta) tramite ad esempio o, come ho fatto io precedentemente, le virgolette alte, oppure, quella che a parer mio è la scelta più elegante e d’impatto, tramite il corsivo: Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte, in questo modo è come se il lettore venisse meglio catapultato nella mente della ragazza, come se quello fosse un pensiero sfuggito che l’autrice ha colto per caso trascrivendolo.

Ci sono tantissime altre frasi da te scritte in questo modo:

“Eppure non sai niente di me, vorrebbe dirle, ma improvvisamente quelle parole gli suonano come troppo crudele...” -> Eppure non sai niente di me, vorrebbe dirle, ecc...

 “Certo che sì, vorrebbe dirle guardandola negli occhi, si può amare un’ombra: ombre noi stessi1, Granger, per quanto possiamo provare a dimenticarcene.” -> Certo che sì, vorrebbe dirle guardandola negli occhi, si può amare un’ombra: ombre noi stessi1, Granger, per quanto possiamo provare a dimenticarcene.

“Era solamente la sorella di Daphne, sembra dirle lei, anche se ha la delicatezza di non dar suono a quelle parole...” -> Era solamente la sorella di Daphne, sembra dirle lei, ecc...

Queste riportate qui da me sono solo alcune frase. Non si tratta di un errore stilistico grave, ma certe volte la mancanza di questo distacco fra diretto e indiretto è riuscito a infastidirmi durante la lettura, perché ero quasi lì a chiedermi: ma questa cosa l’ha pensata o l’ha detta davvero, alla fine? e questo tipo di confusione non dovrebbe essere mai presente durante la lettura di un testo. Per questo motivo ti ho sottratto -0,3.

Il secondo appunto che mi permetto di farti, riguarda alcuni dei dialoghi dei personaggi.

Ho notato che, specialmente alla fine, ossia nel momento in cui prima i ragazzi sono dalla McGrannitt e poi nella “scena” finale nel bagno, i dialoghi risultino un po' ostici.

Nel pezzo della McGranitt, credo sia dovuto al fatto che lo spiegone finale che dovrebbe risolvere il mistero della storia sia una sorta di confessione che Hermione estrapola dalle labbra di Draco. Perciò, ci sono momenti in cui Hermione parla rivolgendosi alla sua ex professoressa, e altri in cui parla rivolgendosi a Draco, ma questi passaggi alle volte risultano un po' confusi. Inoltre, anche se qui si sfora nel parametro della trama, non mi è ben chiaro come Hermione abbia saputo cogliere tutti quei dettagli, tutte quelle tessere mancanti del puzzle senza che il suo partner in crime riuscisse a spiaccicare una sola parola.

Esempio: «A inizio anno, al binario» sussurra Hermione, guardando negli occhi Draco. «Lo hai capito per questo, non è vero? Sono stati loro». Qui, non sono riuscita a capire a cosa alludesse quel “questo”, a qualcosa che era successo a inizio anno al binario? (oltre alla morte di Astoria, ovviamente), a qualcosa che in particolare lo aveva colpito dell’atteggiamento di Nott e della sua ragazza?

Hermione osserva Draco, e la risposta le sale sulle labbra spontaneamente, come se gliel’avesse letta lì – sul viso, appena dietro il confine labile della pelle.

«Ha trovato il maglione di Fred Weasley» sussurra, più a lui che alla preside. «Non è vero? Nel baule di Nott». Ecco, anche in questo punto Hermione riesce con una capacità da legiliments a riuscire a cogliere tutti i dettagli, tutte le prove a cui Draco non dà voce. Sono davvero molti dettagli, e ovviamente io leggendo mi sono chiesta: ma come diavolo ha fatto Hermione ad arrivarci? Ho saltato un pezzo in cui Draco accennava al maglione di Fred, o a un baule, o ad altro? Insomma, è stato un dialogo che più che farmi dire “Ora sì, che è tutto chiaro!” mi ha lasciata più stranita che altro, con un grande punto di domanda ancora in testa.

Nell’ultima parte, invece, quella in cui Hermione e Draco si incontrano nel bagno di Mirtilla, lì invece ho trovato il loro dialogo finale un po' troppo Shakespeariano:

«Solo perché pensi che alla tua età tu ti possa innamorare di nuovo» sussurra, calmo. «E non pensi che sia già tutto perduto, tutto da dimenticare».

Hermione sorride – non riesce a fare altro.

«Non ci prenderanno sul serio, no?» sussurra. «Ma abbiamo così tante cose da fare».

Draco Malfoy sorride, per la prima volta da mesi. Tra le mani, un coccio di specchio gli sanguina – sangue sporco – tra le dita.

«Tantissime» sussurra, stringendo quel frammento e tagliandosi l’anima.



Questo dialogo finale non mi ha convinta al 100% per il semplice fatto che Hermione e Draco sono degli adolescenti di 18/19 anni che, ok, hanno passato l’inferno, ma pur adolescenti rimangono e sentire parlare a quel modo di sentimenti da due ragazzini mi ha riportato di nuovo a sentire quella sensazione di straniamento, di irrealistico.

È un peccato, perché invece negli altri dialoghi il loro essere adolescenti emerge perfettamente, come le varie battute che Draco rivolge ad Hermione: es. “Sei mia madre?” o quella sull’orario scolastico, o ancora l’uso di “cazzi amari”. Invece, in questo loro dialogo finale, che essendo la battuta di chiusura comunque dovrebbe spiccare nel testo, mi è sembrato che si trasformassero in degli adulti di mezza età ormai navigati.

Capisco che magari una scelta del genere potrebbe aumentare il pathos, ma purtroppo con me ha avuto l’effetto totalmente opposto. (-0,3)

Per quanto riguarda il punto di vista, hai saputo gestire molto bene sia le parti in cui il tutto ci viene mostrato tramite lo sguardo di Draco, sia quelli in cui invece emerge quello di Hermione. La loro introspezione è resa benissimo, arricchita da un linguaggio mai banale, che appunto si sposa bene con lo stile evocative da te scelto. A livello di lessico, l’unico problemino da me riscontrato è appunto quello riguardante i dialoghi finali, per il resto, è davvero ottimo.



TRAMA 7/10: la trama della tua storia presenta un unico problema a livello di Coerenza, perché in certi punti mi è sembrato che tu tralasciassi dei dettagli rilevanti, o che ci fossero dei passaggi un po' troppo affrettati. Parto da quest’ultimo punto e mi riferisco al momento in cui Draco, dal nulla, afferra Hermione e le dice: “Io non ho un lato oscuro, io sono il mio lato oscuro”. Questo momento, dopo quello del bagno, mi ha lasciata veramente interdetta, come quando stai guardando una serie tv e ti perdi un episodio per sbaglio e non riesci a capire come i protagonisti si siano improvvisamente ritrovati in una certa situazione. All’improvviso Draco si sente in dovere di mettere in guardia Hermione, addirittura le dice “non pensi che per te morirei?”, e va bene che può averlo inteso in maniera ironica, ma passare dal “non ti parlo, ti ignoro, abbiamo parlato solo due volte nel bagno” a questo improvviso parlare di amore e di ombre, con Hermione che addirittura pensa: “È possibile amare un’ombra, si dice lei con convinzione, perché lui stesso è ombroso e muto quando la guarda e non ha più parole per dirle quanto semplicemente sia stato privato di ogni speranza, fino a diventare un rovo proiettato sui muri.” come se già avesse iniziato a sviluppare un sentimento amoroso nei suoi confronti, mi è apparso un po' affrettato. Cioè, a parer mio, fra il momento precedente del bagno e questo, avresti potuto aggiungere un qualche altro episodio che collegasse meglio questi due momenti, che sembrano invece totalmente scollegati l’uno dall’altro, specie se si considera le improvvise “dichiarazioni” dei protagonisti che non sono esattamente conosciuti per essere due chiacchieroni per quanto riguarda la sfera sentimentale. (-1)

L’altro punto interrogativo, che comunque sono riuscita parzialmente a comprendere alla fine del testo, riguarda la questione della morte di Asteria e dei NeoMangiamorte. Allora, inizialmente credevo che Asteria si fosse suicidata per via della morte di Fred (leggendo nell’intro che c’erano riferimenti alla “Fred/Asteria”, questa possibile soluzione è stata la prima a venirmi in mente), anche perché, prima dello “spiegone” finale, in nessun punto mi è sembrato che Draco alludesse al fatto che qualcuno l’avesse costretta a farlo, ecc… Si è trattato di un colpo di scena finale (almeno per me) che mi ha convinta a metà, per il semplice fatto che, per aumentare la suspance e il pathos della trama, questo dettaglio invece sarebbe stato basilare e ti spiego subito il perché. Il punto chiave della storia, quello che fa avvicinare Draco e Hermione e che si sviluppa fino alla fine, è scoprire chi siano questi Neomangiamorte e fermali. Ma tutta questa ansia e questa tensione di fermali io non sono riuscita ad avvertirla per il semplice fatto che, di cattivo o di pericoloso, questi NeoMangiamorte all’interno della trama non sembrano fare niente. Nel senso, io non sto in ansia per la sorte di nessuno, quindi non c’è quella suspance che durante una lettura del genere mi spingerebbe a stare con il fiato sospeso fino a quando il cattivo non sta a un passo dal commettere il grande atto malvagio, e per fortuna alla fine viene fermato. E non l’ho avvertito proprio perché il collegamento fra loro e la morte di Asteria non mi è parso così chiaro sin da subito. Se lo fosse stato, allora sì che avrei percepito quel desiderio di scoprire al più presto chi le avesse fatto del male. Di solito, questo tipo di “problema di trama” lo si riscontra quando non si riesce a bilanciare bene trama e sottotrama: nel tuo caso, per cercare di rendere il più centrale possibile la coppia e il suo percorso da enemies to lovers, ne ha risentito la sottotrama da te costruita, quella della morte di Asteria e il collegamento con i NeoMangiamorte. Inoltre, come ho scritto anche nel parametro dello stile, nello spiegone finale, Hermione risolve il mistero in quattro e quattr’otto mettendo insieme i pezzi del puzzle in un modo che ho trovato un po' irrealistico visto che tira fuori certi dettagli senza che io, come lettrice e che quindi ho avuto accesso diretto alla mente di Draco, sono riuscita a collegare. Qui, a parer mio, c’è un problema di reticenza: va benissimo in una trama che contiene un “mistero” come la tua utilizzarla, perché sennò il colpevole si scoprirebbe subito e non avrebbe senso, ma nel modo in cui è stata utilizzata da te (consapevolmente o no), purtroppo, diventa troppo ostica: il dettaglio del baule, del maglione, come ha fatto Hermione a capirlo senza che Draco le dicesse una sola parola? E poi, perché proprio Lestrange e Radanast e non qualsiasi altro Mangimorte? E, inizialmente, come ha fatto Hermione a capire che i neomangiamorte si erano infiltrati nel castello? E perché proprio Nott e la Clarke? Si sono offerti volontari per la causa? Insomma, purtroppo, per me, queste sono lacune un po' gravi, che mi hanno costretta a sottrarti -1,5.

Per quanto riguarda l’originalità, come ho detto anche a Legar, ho letto molte storie con Draco ed Hermione che si riavvicinano a Hogwarts dopo la guerra, perciò non posso considerare la tua storia come originalissima al 100%. Tuttavia, non avevo mai letto nulla sui NeoMangiamorte, né su questi riferimenti alla Fred/Asteria. Ecco perché, a livello di originalità, ho sottratto solo -0,5.



CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI 10/10: insieme allo stile, la caratterizzazione dei personaggi è sicuramente ciò che più mi ha colpita e affascinata della tua fanfcition. Sia Draco che Hermione sono realizzati al loro meglio, li hai colti in ognuna delle loro sfaccettature: emerge una Hermione puntigliosa, coraggiosa, determinata e al tempo stesso fragile, che vorrebbe avere di più, prendere di più, invece si sente come ingiustamente lasciata indietro. Molto bello ed estremamente IC il momento iniziale in cui vorrebbe rimproverare Draco per aver rotto lo specchio della scuola, un pensiero degno del Prefetto che è stata. Così come molto bella è la metafora che la spinge verso Draco: Hermione ha scoperto il suono misterioso della sua ballata e vorrebbe imparare a danzarlo; Hermione vede Draco come una poesia e un incantesimo da studiare, comprendere e sviscerare... tutte similitudini che si sposano benissimo con alcune delle caratteristiche salienti di questo personaggio sempre così curioso e dalla mente aperta e avida di sapere. Anche Draco è descritto tramite i suoi gesti alteri, i suoi toni sarcastici, quell’alone oscuro che gli danza addosso e che lo rende grigio come i suoi occhi, come quell’anima che gli dimora dentro. La similitudine che più mi è piaciuta associata al suo personaggio è stata quella dello specchio infranto: Draco è spezzato, e per questo è tagliente con gli altri e persino con se stesso. È pieno di cicatrici, di crepature che non si vedono, a meno che un occhio attento e la giusta luce non riescano a mascherarlo. Vuole e non vuole, è contraddittorio, bianco e nero, e quale metafora migliore se non questa per descrivere un personaggio grigio come Draco Malfoy? Gli unici punti in cui questi due non mi hanno totalmente convinti li ho già preannunciati prima sia nel parametro dello stile che nella trama. Uno: in determinati dialoghi appaiono troppo adulti, Shakespeariani. E appunto quel loro improvviso avvicinamento nel “terzo momento” da te descritto. Ma, considerando che per queste mie due osservazioni, ti ho già sottratto dei punti negli altri due parametri, non ho voluti tenerli in considerazione anche qui.

Per il resto, mi è piaciuto tutto: il loro dialogo a Diagon Alley, Draco che allude a Ron e a Harry, quel bellissimo paragone riferito alle casate, come Hermione abbia “rinunciato” alla sua parte Corvonero e Draco alla sua parte Tassorosso.  

Considerando i loro caratteri e il modo con cui tu li descrivi interagire, anche il loro avvicinamento sentimentale mi è sembrato plausibile e non una forzatura. Bravissima!



USO DEL PACCHETTO 7/10:

GENERE 2/2: punteggio pieno, il genere romantico è assolutamente presente all’interno della tua storia.

TEMA 4/4: la tematica presente all’interno del pacchetto da te scelto era Enemies to Lovers, e devo dire che sei riuscita a centrarla al suo meglio: Draco ed Hermione sono in un momento della loro “relazione” in cui, è vero, non sono esattamente nemici, ma il loro reciproco antagonismo se percepisce ancora benissimo nelle prime battute che si rivolgono, con Draco che non lesina di veleno ed Hermione che si morde la lingua per non fargli l’ennesima ramanzina. Entrambi, stanno già iniziando a scoprirsi, a vedersi fuori dai “ruoli” che la storia della Rowling ha voluto assegnarli, e il loro avvicinarsi (a parte, di nuovo, quel terzo momento un po' affrettato) segue delle fasi abbastanza coerenti: il disprezzo trattenuto prima, l’indifferenza poi, l’andare al di là dei ruoli e “scoprirsi” per la prima volta, alleati, partner in crime, e poi, infine, qualcosa di più, con quel sentimento appena sbocciato che si esprime in un bacio appena accennato.

PROMPT 1/4: questo, purtroppo, è il punto dolente di questo parametro. Credo che il tuo sbaglio sia stato voler cercare di riutilizzare la frase prompt nella maniera più originale possibile, ma, purtroppo, a parer mio, questo esperimento non ti è riuscito. Il punto centrale di questo Prompt, riguarda molto il punto di vista che si sceglie: questo perché, molto spesso quando ci troviamo davanti a qualcuno che ci ha fatto del male, tendiamo a dargli tutte le colpe. Mentre, in questa frase, per la prima volta “l’io narrante” si rende conto di un dettaglio fondamentale: che molte delle scelte “sbagliate” fatte dal partner in realtà sono conseguenza anche delle scelte sbagliate commesse dall’io. Ora, nella tua storia, né Draco né Hermione si accusano a vicenda di nulla. L’oscurità di Draco è solo sua, semplicemente per la prima volta lui si rende conto che esistono diversi tipi di oscurità, o almeno è questo che io sono riuscita a percepire basandomi su ciò che tu hai scritto. E Draco si accorge che c’è dell’oscurità anche in Hermione e che quell’oscurità risiede nell’insoddisfazione. Ma non c’è un reciproco spingersi nel buio o nella luce, non c’è un momento in cui ci si allontana dall’altro perché si capisce che la propria presenza potrebbe ferirlo per via dell’oscurità che riesce a tirargli fuori. L’oscurità di Hermione non dipende da Draco, e quella di Draco non dipende da Hermione. Ed era proprio questo il punto centrale del prompt, mostrarmi come entrambi i protagonisti riuscissero a tirar fuori dall’altro il peggio e rendersi conto di ciò. Purtroppo non l’ho visto e questo ti ha penalizzata molto.



GRADIMENTO PERSONALE 8/10: se non ci fossero stati quei due scivoloni nella trama e nel prompt, questa storia si sarebbe senz’altro beccata il punteggio pieno. Di sicuro, una delle più belle Dramione che ho letto in quest’ultimo periodo, con entrambi i protagonisti assolutamente IC come piace a me. Sei una bravissima scrittrice, Bessie, il tuo stile è davvero particolare, non è uno dei tanti, che si dimentica o si confonde facilmente con quello degli altri, ma ha una sua anima e questa è l’impronta che tu come autrice riesci a infondergli, e questo è ciò che io come lettrice cerco, anche in una fanfiction.     



TOTALE 48,9/60




Ciao cara!
Grazie per questa bella valutazione e per il premio speciale, sono onorata. Se posso, vorrei specificare due cosine.

Il titolo è una canzone di Irama, quindi ovviamente non me la sono sentita di modificarlo e cambiare tempo verbale.
Sul resto mi trovo parzialmente d'accordo, anche se ovviamente tengo conto del fatto che (errore ovviamente mio) ho cercato di far stare in una OS una trama da Long fic e i risultati si son visti!
Per il maglione, un tempo vi doveva essere una scena in cui Draco ne parlava, ma è stata tagliata ed è rimasto questo buco, a questo punto appena si potrà vedro di reinserirla.
Spero organizzerai presto altri contest.

P.S. Per le recensioni premio ti posso chiedere di non andare troppo indietro? Diciamo non oltre il 2018?
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