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legge mosaica - ANIMALI - madri e cuccioli

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2021 08:43
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21/01/2021 17:46
 
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grazie Hal

[SM=g28002]

mi sembra di aver azzeccato qualche cosa

quando si parla di "segno", come "segno di disprezzo", si fa riferimento ad un significato simbolico, un senso simbolico.
Nel caso di cuocere il capretto nel latte della madre, il segno di disprezzo nei confronti del Creatore sta nel sovvertire l'ordine naturale delle cose da lui stabilito. è un gesto simbolico, un gesto in questo senso blasfemo.


mentre, come dicevo, il divieto di uccidere genitori e cuccioli lo stesso giorno, percepisco e immagino che sia un comando in relazione al rispetto della vita, ma non riesco ad identificare così direttamente il nesso, pratico... o il significato simbolico

perché, in pratica, se genitori e cuccioli sono soppressi lo stesso giorno, non possono soffrire la mancanza gli uni degli altri....

[SM=g2037509]


[SM=g1871112]
[Modificato da I-gua 21/01/2021 17:57]
21/01/2021 17:55
 
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Esattamente.

Anche nel'uccidere un animale ed i suoi piccoli lo stesso giorno io personalmente ci vedo sia una certa inutile crudeltà come anche un andare contro l'ordine naturale delle cose stabilito dal Creatore, evidente nella procreazione in sé come atto di perpetuazione della vita e della specie. Se ci pensi la caccia spietata e senza criteri a garanzia della conservazione della specie è stata alla base di molte estinzioni
[Modificato da Hal.9000 21/01/2021 18:03]
21/01/2021 18:02
 
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Re: Re: Re: Re:
I-gua, 21.01.2021 17:29:





Sea, per quanto la vuoi tirare alla lunga?






Io non la tiro alla lunga.

Essendo nato, cresciuto e tutt'ora vivo in Svizzera, mi piace essere preciso (deformazione professionale). Direi che adesso ci siamo capiti e si può proseguire.

Un consiglio: occhio alla terminologia che usi, perché i tdG, quando si parla di "simbolico" ci si riferisce più a qualcosa di non letterale dove la questione è lasciata alla coscienza personale. E mi riferisco alla frase sul astenersi dal sangue, dove non mi pare corretto definirlo "un comando con un significato simbolico"

N.B. Dico "mi pare" perché sono sicuro solo al 99%

[Modificato da Seabiscuit 21/01/2021 18:03]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
21/01/2021 18:05
 
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Re:
Hal.9000, 21.01.2021 17:55:

Esattamente.

Anche nel'uccidere un animale ed i suoi piccoli lo stesso giorno io personalmente ci vedo una certa crudeltà ed anche un andare contro l'ordine naturale delle cose stabilito dal Creatore, evidente nella procreazione in sé come atto di perpetuazione della vita e della specie.




nel senso pratico, se si risparmiano i genitori di animali selvatici, sarà difficile trovarli o cacciarli i giorni seguenti, questo può garantire la possibilità di generare altri cuccioli e perpetuare la specie...


ma nel caso del capretto, di sicuro ci troviamo di fronte a degli aspetti puramente simbolici, perché il capretto -una volta morto- non può fare la differenza se viene bollito in acqua o latte della madre... e la madre non sarà informata/consapevole che il suo cucciolo sta cuocendo nel suo proprio latte....
21/01/2021 18:10
 
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Re: Re:
I-gua, 21/01/2021 18:05:

ma nel caso del capretto, di sicuro ci troviamo di fronte a degli aspetti puramente simbolici, perché il capretto -una volta morto- non può fare la differenza se viene bollito in acqua o latte della madre... e la madre non sarà informata/consapevole che il suo cucciolo sta cuocendo nel suo proprio latte....


Infatti la Legge era data al popolo di Israele, ed erano loro che dovevano riflettere sulle lezioni morali che Geova voleva imparassero: non essere crudeli, non usare nulla contro il naturale scopo per cui Geova lo aveva creato... i risvolti pratici di tali elevati princìpi morali possono essere molteplici se ci pensi, ma evidentemente solo creature dotate di coscienza e senso morale le possono discernere, non certo gli animali
21/01/2021 18:38
 
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Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
21/01/2021 18:49
 
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No igua

In questo 3D non torniamo su quell'argomento già trattato e chiuso

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
21/01/2021 22:23
 
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Re:
Hal.9000, 21.01.2021 17:55:

Esattamente.

Anche nel'uccidere un animale ed i suoi piccoli lo stesso giorno io personalmente ci vedo sia una certa inutile crudeltà come anche un andare contro l'ordine naturale delle cose stabilito dal Creatore, evidente nella procreazione in sé come atto di perpetuazione della vita e della specie. Se ci pensi la caccia spietata e senza criteri a garanzia della conservazione della specie è stata alla base di molte estinzioni




Penso a Nimrod, cacciatore in opposizione a Geova che uccideva per diletto
O anche al non prelevare in natura più di ciò che è necessario, invece di accontentarsi o essere grati..,

Questo per le bestie selvatiche, mentre per le domestiche la logica è più sfuggente
Forse è anche qui puramente simbolica, nel senso corrente, antropologico e appropriato del termine....
21/01/2021 22:33
 
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Re: Re:
I-gua, 21/01/2021 16:09:




[.....]

io sono responsabile di ciò che scrivo, non di quello che capite. [SM=g27988]

[.....]

[SM=x1408425]






Trovo questa affermazione sconcertante, nonostante la presenza della faccina sorridente
...
Nella comunicazione l'onere della stessa spetta al mittente.
Se voglio farmi capire devo scegliere il canale e il codice che il destinatario può comprendere.

Una cosa strana è che qui, tutti capiscono una cosa diversa da quella che Igua scrive. Qualcosa non quadra.

A volte basta usare il vocabolario dei sinomi e cercarne uno che chiarisca meglio il concetto..
Non dev'essere una gara a chi ha ragione...
piuttosto un modo per chiarire passi biblici di interesse reciproco.

Se davvero vogliamo farci capire, un po di fatica in piu non dovrebbe fermarci.
o no? 😉






22/01/2021 04:57
 
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Re: Re: Re:
Giandujotta.50, 21.01.2021 22:33:




Trovo questa affermazione sconcertante, nonostante la presenza della faccina sorridente
...
Nella comunicazione l'onere della stessa spetta al mittente.
Se voglio farmi capire devo scegliere il canale e il codice che il destinatario può comprendere.

Una cosa strana è che qui, tutti capiscono una cosa diversa da quella che Igua scrive. Qualcosa non quadra.

A volte basta usare il vocabolario dei sinomi e cercarne uno che chiarisca meglio il concetto..
Non dev'essere una gara a chi ha ragione...
piuttosto un modo per chiarire passi biblici di interesse reciproco.

Se davvero vogliamo farci capire, un po di fatica in piu non dovrebbe fermarci.
o no? 😉









Cara Giandujotta

Tu che cosa hai capito?


[SM=g1871112]
22/01/2021 05:44
 
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Re: Re: Re: cosa possiamo dire? cosa ci possono insegnare questi comandi della Legge?
Seabiscuit, 21.01.2021 14:42:



continuo a non capire cosa ci trovi di simbolico.

(...)

3) il comando sul astenersi dal sangue non ha nulla di simbolico






Mi riferisco al comando espresso sempre in Levitico, relativo all’attitudine e alla condotta nei riguardi degli animali, in quanto creature viventi: anche questo mi sembra un comando con una valenza, un significato, una portata simbolica:



Levitico 17:13-16 TNM


13 “‘Se un israelita o uno straniero che risiede tra voi va a caccia e prende un animale selvatico o un uccello che si può mangiare, ne deve versare il sangue e coprirlo di terra. 14 Infatti la vita di ogni tipo di carne è il suo sangue, perché la vita* è nel sangue. Di conseguenza ho detto agli israeliti: “Non dovete mangiare il sangue di nessun tipo di carne, perché la vita di ogni tipo di carne è il suo sangue. Chiunque lo mangi sarà stroncato”.*




Come per gli altri 3 comandi citati nel post iniziale, anche questo che concerne il trattamento da riservare al sangue di un animale ucciso mi pare abbia più rilievo sul piano simbolico, piuttosto che sul piano pratico
(sottolineo piuttosto perché non escludo la possibilità di un eventuale risvolto pratico, sanitario, salutistico)

Il suo significato, o senso profondo, si comprende meglio grazie anche alla nuova versione della TNM che rende con “vita” ciò che prima era reso con “anima”.

Così, se prima si poteva intendere, tra le varie interpretazioni, che il senso del divieto fosse piuttosto legato ad un problema pratico, per così dire, di “vampirismo anìmico”, per cui consumando il sangue si sarebbe integrato nel proprio corpo le varie “anime” degli animali uccisi.... perché letteralmente “l’anima della carne è nel sangue”....
... ora, con la nuova versione, si comprende meglio che l’essenza del divieto ha una valenza fortemente simbolica, figurativa; e questo in relazione al rispetto e alla sacralità della vita in generale, perché agli occhi di Dio il sangue rappresenta la vita o, detto altrimenti, nelle Sacre Scritture la vita è simbolizzata dal sangue.. Infatti possiamo dire che il sangue è il vettore della vita, ossia l’aspetto visibile, tangibile e concreto di qualche cosa che è più “sottile”, astratto e intangibile come “la vita”.

Quindi, consapevoli di questo, quando si uccide un animale per cibarsene e si versa il suo sangue a terra, attraverso questo atto simbolico, a valenza rituale, in pratica si attesta e si rinnova la nostra gratitudine verso il Datore di Vita che ci ha fornito il cibo e -nel contempo- concretamente si mostra rispetto e sacralità per la vita stessa, piuttosto che verso il sangue di per sé.


O no?


[SM=g1871115]

[SM=g1871112]



[Modificato da I-gua 22/01/2021 05:54]
22/01/2021 07:55
 
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TdG
Al di là del modus comunicandi di I-gua, che lascia perplesso anche me sul senso di alcuni suoi interventi, devo dire che le argomentazioni che ha usato in questo topic mettono in evidenza una sua bella sensibilità d'animo. E per questo l'ho apprezzato.

In merito alle risposte, sono perfettamente allineato con il pensiero di Hal, ed aggiungo solo uno spunto di riflessione, Romani 15:4:

Tutto ciò che è stato scritto in passato è stato scritto per istruirci...

Quindi, significati letterali e "simbolici" sono funzione di scritti che ci insegnano sempre qualcosa sulla personalità di Geova, il quale può cambiare rapidamente ruolo per attuare il suo proposito o intervenire in nostro favore.
22/01/2021 08:17
 
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“Non devi cuocere un capretto nel latte di sua madre.
(Esodo 23:19)


“Se lungo la strada trovi su un albero o per terra un nido d’uccelli con dei piccoli o delle uova, e la madre sta covando i piccoli o le uova, non devi prendere la madre insieme ai piccoli. (Deuteronomio 22:6)


Non dovete scannare lo stesso giorno una vacca, o una pecora, e il suo piccolo.
(Lavitico 22:28 )


... In questo senso, i tre passi citati si corrispondono e uno rinvia all'altro rivelandoci principi e valori cari a YHWH: principi sacri, vitali...

... come la relazione tra genitori e figli, tra madre e piccoli... e questo non solo per quanto concerne le relazioni tra esseri umani, ma piuttosto come principio universale che regge la vita.

Mancando di rispetto a questi principi, anche solo sotto un aspetto simbolico come è il caso esposto in Esodo 23.19, si mettono in gioco delle ripercussioni e conseguenze che:

1) rendono triste il Creatore, e incrinano la nostra relazione di amicizia
2) mettono a repentaglio le dinamiche vitali che reggono la vita sul nostro pianeta

questi comandi sono quindi positivi, sono a nostro beneficio onde evitare effetti nefasti per la singola persona, e per tutta la comunità. Sono comandi da ponderare e considerare anche se non siamo più sotto la legge mosaica, perché il modo di condurci nei confronti di questi viventi, animali, non deve violare i principi di amore e benevolenza che, alla base, sostengono gli equilibri vitali, secondo la natura voluta dal Creatore.

quello che conta agli occhi di GEOVA, non è quindi unicamente l'atto in sé e le sue conseguenze materiali...

ma anche il pensiero che ha mosso l'azione.

in questo senso, questi comandi originali della Legge mosaica, ci permettono di acquisire consapevolezza e più riguardo.












[Modificato da I-gua 22/01/2021 08:22]
22/01/2021 08:43
 
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Ottime conclusioni 👍
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