Pino2019, 01.01.2021 18:38:
A dire il vero i batteri mutano e si adattano alle condizioni ambientali molto velocemente.
Avere cognizione di causa, intelletto, essere in grado di mettere in atto soluzioni tecniche anzichè genetiche da un punto di vista di vantaggio evolutivo non serve poichè come detto esistono forme di vita molto più efficenti e resistenti che non hanno alcun intelletto.
In parole povere non serve sviluppare un intelligenza per sopravvivere meglio che sarebbe il motore dell' evoluzione secondo gli evoluzionisti.
Caro Pino
I tuoi argomenti per me sono ancora deboli, se mi dovessi mettere nella pelle di un biologo evoluzionista...
Più strategie sono adottate in natura per giungere ai medesimi risultati, strategie anche completamente opposte. Non possiamo dire che una strategia non serve, perché c’è n’è un’altra.
Solo gli esseri unicellulari possono riprodursi così velocemente da utilizzare l’informazione genetica e le mutazioni genetiche come base per adattarsi alle condizioni ambientali molto velocemente.
Non è possibile per gli organismi più complessi con cicli di vita più lenti, in questo caso è utile trasmettere informazioni per via culturale, e non genetica, utili ad adattarsi all’ambiente che cambia, o colonizzare nuovi ambienti. E quindi coscienza, autoconsapevolezza e intelletto.... che non sono appannaggio dell’essere umano ma in gradi e misure diverse appaiono in animali sotto questo aspetto “più evoluti”....
Nessuno dotato di buon senso penso che possa affermare che l’intelletto non fornisca un vantaggio evolutivo e quando parliamo di intelletto non possiamo dissociarlo a “coscienza” e “autoconsapevolezza” .... caratteristiche che gli etologi, con vari esperimenti ed osservazioni in natura, hanno ritrovato in modo specifico e contestualizzato anche in altre specie oltre all’essere umano....