Pagelle Lazio-Napoli 2-0

Reina 6: Sei come le parate che fa, forse solo la prima su Fabian degna di nota. Non la sua miglior partita, con qualche uscita e rinvio fuori fase
Luiz Felipe 6: Politano è un fantasma, lui sbaglia un comodo colpo di testa e ci mette un po' ad entrare in partita
Hoedt 6: Sufficienza di stima perché dopo una prima mezz'ora horror riemerge e tiene il punto con decisione
Radu 6: Aveva il cliente più ostico, tutto sommato gli concede poco e alla fine lo mette pure ko
Lazzari 6: Appena meglio delle ultime uscite, ma la cosa migliore resta un cross di sinistro a inizio gara che per poco Immobile non converte in oro
Milinkovic-Savic 6: Al minimo trotto, non strafa e neanche fa, si limita a gestire l'orticello
Escalante 6.5: In crescendo, la sua prova è premiata dal recupero palla che origina il 2-0
Luis Alberto 6.5: Prestazione opaca con un paio di cross da fermo per Caicedo e Luiz Felipe nel primo tempo, una lunghissima pausa e poi il bel gol che chiude il match
Marusic 6.5: Aiuta su Lozano e quando sale piazza il cross del vantaggio
Caicedo 6: Prova solida, solo un tiro da fuori ma tante giocate utili
Immobile 7.5: Sfiora un gran gol, poi ne realizza uno, fa l'assist del 2-0, aiuta pure coi recuperi difensivi. Sempre più leader
Muriqi 6: Ha voglia, non fa perdere metri alla squadra
Pereira sv
Cataldi sv
Akpa-Akpro sv
Patric sv
Inzaghi 6.5: Ritrova una squadra unita, che vince le seconde palle, si aiuta e per una volta - al netto di un avversario falcidiato - non prende neanche gol

Reina 6,5 - Un po' come col Benevento, per parare, para, ma gli tirano anche addosso. E questo è anche un merito. Evidentemente è posizionato bene in mezzo ai pali.

Hoedt 6 - Non era pronto mentalmente per giocare, evidentemente. Inizio choc, poi pian piano cresce fino a sfoderare una convincente mezzora finale.

Luiz Felipe 6 - Partita decorosa ma per il migliore Luiz Felipe manca ancora abbastanza.

Radu 6 - Se la cava onorevolmente, con mestiere. Ha un avversario difficile, che alla fine mette anche fuori combattimento.

Lazzari 6,5 - In crescita, genera comunque costante apprensione alla retroguardia partenopea anche se al dunque produce poco.

Marusic 7 - Nonostante la sua evidente modestia tecnica, è stato uno dei 5 elementi migliori in questo primo terzo di campionato: merito suo e demerito di tanti compagni. C'è stato praticamente sempre, ha quasi sempre garantito partite dignitose, talvolta impreziosite da belle giocate. Ieri un altro assist sontuoso per Immobile dopo quello di Cagliari. Mezzo punto in più è alla sua stagione, fin qui.

Escalante 6,5 - Il giocatore lo si è abbastanza capito. E' uno essenziale, che "nun s'enventa niente", che morde, strappa palloni e li dà all'uomo più vicino. Ma se lo facesse bene, sarebbe l'uomo che serve. Il 2 a 0 è suo per un buon 40%.

Milinkovic-Savic 6,5 - Partita robusta, di sostanza. Esce stremato, le sta giocando tutte e quasi tutte bene. 

Luis Alberto 6,5 - Il bel gol in un momento cruciale e la sapiente gestione del pallone negli ultimi 10 minuti gli consentono di avere un voto fin troppo generoso. La prestazione è stata povera, nel suo insieme. Ma conta "fare go'" a questo gioco.

Immobile 7,5 - Il gol è di una bellezza stordente e poco prima ne stava facendo uno ancora più bello. Mette a referto anche un assist col goniometro e lo trovi anche nella nostra area a difendere. Un trascinatore vero.

Caicedo 6,5 - Fa tante cose utili e sfiora un gol meraviglioso, di destro. A conti fatti, merita molto più lui, di Correa, di giocare.


Muriqi 6 - Fa uno spezzone discreto, anche se di testa deve prenderne di più.

Pereira, Cataldi, Akpa Akpro, Patric n.g.

Inzaghi 7 - L'approccio è molto buono, la squadra ha il merito di segnare presto e di costruirci una vittoria limpida. Il Napoli ha delle assenze determinanti ma anche la Lazio. Negli appuntamenti con le grandi squadre, fin qui, ha fallito solo con l'Atalanta in una partita davvero sfortunata. Un registro completamente stravolto rispetto al suo primo triennio, in cui erano proprio queste le partite regolarmente perse mentre mai, viceversa, la Lazio ne perdeva 2 in casa contro Udinese e Verona.

REINA 6,5 - Parate non difficilissime, ma almeno un paio importanti. Dopodiché voglio dirlo dopo una buona prestazione, che all’indomani delle papere è troppo facile: spero che Strakosha torni titolare quanto prima. Al camerata Pepe facciamogli giocare le coppe, ma il capitale da valorizzare è Spadino. Che non si può accantonare così dopo un pacco di annate tutte decorose. Lo capirei se esplodesse Furlanetto, ma per far giocare un quarantenne no.
LUIZ FELIPE 6,5 - Finalmente una buona partita dopo le ultime deludentissime uscite. Si fa rispettare anche di testa ed evita le troppo consuete leggerezze, a me là dietro è parso il migliore.
HOEDT 6 - A volte fin troppo energico e spericolato, come quando interviene in scivolata in piena area, ma non combina danni. Anzi.
RADU 6 - Contro un Lozano ultimamente in ottima vena se la cava a lungo col mestiere prima di risolvere il problema alla radice.
LAZZARI 6 - Si rende molto utile come terzino, laddove come ala è il solito pianto. Non è nemmeno capace di subire fallo in modo convincente: pure quando prende calcioni incontestabili fa quella faccetta spaurita da bambino insicuro che cerca subito lo sguardo della maestra: “hai visto? hai visto arbitro lui cosa mi ha fatto??”. Riesce a dare sui nervi a me che lo tifo, mi immagino agli arbitri...
MILINKOVIC 6 - Non scintillante coi piedi, però si dà da fare col fisico. Ancorché spremuto, è in una fase di buona predisposizione alla fatica e al lavoro umile.
ESCALANTE 6,5 - Interpreta il ruolo in modo più oscuro di Leiva, ma là in mezzo qualcuno che corre e mena sul serio serve. Mezzo punto in più perché è lui ad innescare l’azione del raddoppio.
LUIS ALBERTO 6,5 - La sua partita nel complesso non è tanto migliore di tutte quelle post Covid (e post pubalgia), ma contiene il gioiello del 2-0. Importante l’abbraccio a Inzaghi, che è l’unico anello di congiunzione solido tra la sua testa matta e la Lazio.
MARUSIC 6,5 - Dai e dai ogni tanto un cross lo azzecca. Stavolta perfino di sinistro, che nella sua pagella pesa quanto il destro a giro per Alberto. Solo la regola di Lazzari è più forte di ogni eccezione...
CAICEDO 5,5 - Paga il fatto che la Lazio pur controllando la partita attacca abbastanza poco, e conferma di essere più incisivo da subentrante che da titolare. Fa solo una grande giocata, il controllo-e-destro con cui sfiora il gol. Una giocata in 70 minuti è una media da Correa, al quale non facciamo sconti. Anche lui, comunque, credo che non stia ancora benissimo.
IMMOBILE 8 - Ancora in gol per la settima delle ultime 8 partite, dei quali gli ultimi due sono stati veri capolavori. Ci aggiunge un assist e tanta corsa, ma non solo: a me pare migliorato anche tecnicamente, nel dribbling e nel fraseggio. Se a 25 anni non era un campione, a 30 lo è. L’unico della Lazio oltre al declinante Leiva, uno dei pochi della Serie A.

MURIQI 5,5 - Mi spiace tornare a bacchettarlo nel giorno del rientro, ma mi ha colpito un particolare irritante: sui palloni alti, che vista l’altezza e la stazza dovrebbero essere il suo pane, invece di sbaragliare l’avversario si accovaccia, con le mani in testa, come se stessero bombardando. Il sarcastico Drenai ipotizza un trauma derivante dall’infanzia in Kosovo.

PEREIRA SV - Un pregio ce l’ha, è rapido. Ma in quanto a freddezza al momento delle giocate decisive siamo poco sopra Lazzari.

CATALDI SV - Rivede il campo dopo una lunghissima purga post Lazio-Udinese.

PATRIC e AKPA AKPRO SV - Su di loro non saprei che dire, ma mi fa piacere che siano vivi e lottino insieme a noi.

INZAGHI 6,5 - Ha le sue assenze (“mi mancavano Acerbi*, Leiva, Parolo, Fares, Lulic, Correa, Guerrieri, Mendicino e Pollace”) ma trova un Napoli messo anche peggio e che perde pure Koulibaly e Lozano a partita in corso.
Io - e anche qui voglio dirlo dopo una vittoria - in questa fase di poca brillantezza e molti acciacchi vedrei bene un ritorno al 3-5-1-1 con centrocampo infoltito e Pubalberto a ridosso di Ciro così deve correre meno, rilancio l’idea anche in ottica Milan.
Detto questo, si è visto chiaramente che in settimana hanno tremato i muri perché la squadra ci ha messo voglia come quest’anno era successo poche volte in campionato. Quanto alla brillantezza, pochi progressi: dalla cintola in su siamo totalmente in mano a Ciro il Grande.

* = Acerbi. Caro ragazzo, ma non una mente raffinata, diciamo. La sua generosità è una risorsa ma va filtrata da un controllo razionale: il recupero lampo non aveva alcun senso, auguriamoci che questa idea del cazzo non abbia provocato danni più seri.