OTTAVO POSTO: Amoriliquidi – Il club degli autori disperati.
Grammatica e stile: 6/10.
Dunque, è stato un po’ complesso leggere la tua storia sotto questo punto di vista. Ci sono un paio di sviste che però, sommate, portano ad abbassare il punteggio totale. Ora ti riporto alcuni esempi.
“E capì perché la risata gli era sembrata uguale”: in questa frase, fai riferimento ad Hermione, che è una ragazza;
a lei la risata era sembrata uguale. Quindi la frase corretta sarà “E capì perché la risata
le era sembrata uguale”
Occhio alle maiuscole: parole come Serpeverde, Lago Nero, Stanza delle Necessità, Ardemonio, Platano Picchiatore, vanno scritte in maiuscolo. Diversamente avviene per i mesi dell’anno: in italiano non vi è alcuna regola che obbliga a scriverli con la lettera maiuscola.
L’uso dei puntini sospensivi. Esistono ed hanno una funzione specifica, ovvero quella di lasciare una frase in sospeso o per indicare sorpresa e stupore. In particolar modo nei dialoghi, ne hai fatto un uso – secondo me – spropositato. Ad esempio:
“Dunque Hermione…devi sapere che il signor Malfoy […]” i tre puntini non ci stanno, meglio una virgola.
“Dunque Hermione, devi sapere […]”.
Un altro forte problema che ho riscontrato è il lessico. Tralasciando il fatto delle ripetizioni (è un problema anche per me, lo confesso), hai usato vocaboli come “megera” che attribuito alla McGranitt non sono corretti, soprattutto per come la descrivi tu. La “megera” è una persona violenta e litigiosa e la Preside non è niente di tutto ciò.
Hai fatto un po’ di confusione tra Mezzosangue e Sanguemarcio. Il problema principale è che hai scritto Sanguesporco, che non esiste, ma soprattutto non ho capito a quale traduzione tu faccia riferimento perché hai usato i due termini come se fossero sinonimi.
Secondo la vecchia traduzione Nati Babbani e Mezzosangue sono la stessa cosa.
Secondo la nuova traduzione i Nati Babbani sono Sanguemarcio, i Mezzosangue sono i maghi che non sono né Nati Babbani, né Purosangue.
Un altro piccolo errore è che hai scritto “Vingardium Leviosa” ma è “Wingardium Leviosa”.
Presta attenzione alla concordanza soggetto/verbo. Ad esempio:
“Ma oggi non era ieri e il sangue dei morti gli avevano lavato il cervello”. Il soggetto è il sangue, non i morti, quindi sarà “[…] e il sangue dei morti
gli aveva […]”
Stessa cosa più giù:
«“Granger…sei riuscita a trovare qualcuno che ti guardasse come se facesse l’amore con i tuoi occhi?” […]
Hermione deglutì a vuoto: ce li aveva davanti in quel momento.»
Draco le chiede se ha trovato qualcuno che la guardasse, non se ha trovato degli occhi che facessero l’amore con i suoi, “qualcuno” è singolare, di conseguenza sarà:
“Hermione deglutì a vuoto: ce l’aveva davanti in quel momento”.
All’inizio credevo si trattasse di un refuso, leggendo mi sono accorta che non è così. Il “sì” affermativo va accentato; senza accento è un pronome riflessivo.
Questi sono gli errori principali, c’è qualche refuso qua e là, ma non l’ho interpretato come errore di distrazione.
Quello che si salva, nel complesso è lo stile che è fluido e scorrevole, anche se i puntini sospensivi interrompono un po’ la narrazione, si riesce comunque a leggerla con facilità.
Trama: 8,5/10
Per quanto riguarda la trama è lineare. Non ci sono intoppi nella narrazione, non manca di logicità e non ci sono buchi di trama.
Hermione appassionata alla lettura di Bukowski per evadere dalla sua schematicità mentale è un dettaglio che ho apprezzato particolarmente perché non ha stonato per nulla nel filone narrativo complessivo.
Ti devo far notare due cose:
-La prima è la frase di Astoria all’inizio, l’ho trovata un pochino senza senso. Capisco che magari si voleva far passare il messaggio che Astoria è la prima a vedere del buono in Draco; la prima che tenta un approccio con “gli eroi”, ma forse lo si poteva sviluppare in un altro modo. Così come lo è, alla fine, la menzione al Platano Picchiatore. È sconnesso da ciò che vivono Draco ed Hermione all’interno della Stanza.
-La seconda cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa ad un certo punto, è stato il linguaggio di Hermione che la rende un po’ OOC ai miei occhi. Hermione non se ne uscirebbe mai con parole quali “Fottiti”. Lo stesso tradimento di Hermione nei confronti di Ron è OOC. È vero che Hermione si era infatuata di Draco, si percepisce, ma perché tradire Ron? L’Hermione dei libri lo farebbe mai? E se – secondo me (autore) – sì, perché? Così come Hermione che chiama la McGranitt “Minerva” è una scelta che non condivido pienamente, sia perché Hermione non lo farebbe mai, sia perché – realisticamente parlando – nessuno chiamerebbe il proprio insegnante per nome, a maggior ragione se sono passati solo pochi mesi dalla fine della scuola.
Ho trovato ben descritta la scena erotica, non troppo volgare ma neanche troppo trattenuta. Passionale il giusto.
Mi è piaciuto molto il titolo però, l’ho trovato un riferimento a metà tra “L’attimo fuggente” e “Il club degli imperatori”.
Utilizzo pacchetto: 5/5
Su questo non ti posso dire assolutamente niente. A partire dalla scelta di ambientare il tutto in autunno, agli elementi del pacchetto che sono inseriti in maniera perfetta. Anche la frase è ben inserita e ho apprezzato tu l’abbia fatta dire a Draco. Tra l’altro non è una frase che hai lasciato abbandonata a sé stessa nel racconto, ma è diventata una sorta di guida per tutta la durata della one-shot. L’utilizzo che hai fatto dell’elemento “segreto” è notevole, rimangono segreti non solo gli incontri tra i due, ma le letture di Hermione e ciò che avviene nella Stanza delle Necessità.
Gradimento personale: 8/10
Ammetto che in questo caso ciò che ti abbassa il punteggio è la grammatica (purtroppo sono quella che su internet chiamano “grammar-nazi”) e quel piccolo sbafo di OOC ingiustificato. La storia è molto bella, in realtà. Si legge in maniera scorrevole, non c’è bisogno di rileggere i periodi due volte, non c’è niente di troppo complicato da comprendere. Ci sono piccoli dettagli che mi sono piaciuti particolarmente come il quadernino che Draco lascia ad Hermione. La scelta stessa di vedersi e parlare di autori Babbani è una cosa che mi è piaciuta molto. E non sarà la più originale delle scelte, ma è una mossa che ho molto apprezzato.
L’ultimo consiglio che mi sento di darti e di fare veramente attenzione alle sviste che possono capitare, soprattutto nelle storie lunghe (suggerisco di usare l’evidenziatore di word, io faccio così e mi trovo benissimo).
Totale: 27,5/35