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Crociere, verso lo stop nel periodo delle festività. Ma c’è chi si oppone / Il caso

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2020 06:06
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03/12/2020 11:00
 
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Roma – Si va verso uno stop alle crociere nel periodo natalizio e di fine-inizio anno. Sarebbe questa, secondo diverse fonti politiche e le più autorevoli agenzie di stampa, la mediazione trovata all’interno del governo. Una soluzione che, tuttavia, continua a non piacere all’ala dell’esecutivo più vicina al trasporto marittimo.

“Che senso ha fermare le navi, quando le compagnie hanno dimostrato di sapere tutelare meglio di altri la salute dei passeggeri in questi mesi di attività?”, si chiedono alcuni esponenti della maggioranza. La spaccatura resta, ed è forte. L’argomento farà ancora discutere nelle prossime ore.

Le altre misure che saranno adottate all’interno del prossimo Dpcm sono note: ristoranti aperti a pranzo anche a Natale e Capodanno, coprifuoco alle 22 e divieto di cenoni negli alberghi il 31 dicembre. E ancora, il divieto di spostarsi da una Regione all’altra se non per lavoro o salute, per raggiungere la residenza o per «necessità», autocertificate, come quella di «assistere un genitore solo». Il divieto di uscire dal proprio Comune il 25 e 26 dicembre. E la raccomandazione a non sedersi a tavola, anche dentro casa, nelle festività con persone non conviventi.

Spetterà a un decreto del presidente del Consiglio, tra qualche ora, l’onere di segnare i confini di quello che Roberto Speranza annuncia al Parlamento come un Natale «diverso dagli altri». La linea dura del governo è acclarata: dal 21 dicembre al 7 gennaio (ma le date potrebbero ancora variare) limitazione degli spostamenti e «lotta» agli assembramenti, a partire dalla chiusura delle piste da sci. Ma non tutto è deciso, a partire dalla scuola. E su quanto debba essere davvero dura in concreto la linea, va in scena fino all’ultimo un durissimo braccio di ferro: al Senato esplodono le tensioni nella maggioranza, Italia Viva e una minoranza del PD chiedono di permettere i ricongiungimenti familiari anche fuori regione e allentare la morsa del Natale.

Il presidente pentastellato Giuseppe Conte porta a tarda sera in Consiglio dei ministri un decreto legge per definire il perimetro delle nuove restrizioni, a partire dal divieto degli spostamenti. Il decreto servirà anche a consentire al prossimo Dpcm di durare più di trenta giorni (si discute se porre il limite a 45, 50 o 60), per poter coprire le festività almeno fino alla Befana.

Il Dpcm che il premier dovrebbe firmare giovedì sera, dopo presentazione in conferenza stampa, dovrebbe durare fino al 7 gennaio, ma potrebbe essere esteso, spiega il ministro Francesco Boccia, «anche a un giorno o una settimana dopo». Si deciderà dopo un nuovo confronto con le Regioni, alle quali la bozza del testo dovrebbe essere inviata nella notte per ricevere poi i loro rilievi. «Siamo a disposizione H24», assicura il veneto Luca Zaia, che come Stefano Bonaccini benedice l’idea di tenere aperti i ristoranti a pranzo anche a Natale e Capodanno. È anzitutto dal Parlamento, però, questa volta, che al governo arrivano forti resistenze.

Speranza al Senato e alla Camera illustra la linea concordata nel governo in un lungo vertice martedì notte. Si dice fiducioso che presto l’indice RT possa calare sotto 1 ma avverte che il «raggio di sole» non vuol dire «pericolo scampato»: «Se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo». Per piegare la curva evitando il lockdown generale, spiega il ministro della Salute, vanno evitati gli assembramenti nelle località sciistiche e limitati gli spostamenti internazionali. Si sta invece valutando – e Luigi Di Maio dal M5s auspica che sia così – di riportare in classe a dicembre i ragazzi delle superiori, magari riducendo la didattica a distanza dal 14 dicembre.

Per il resto, il governo prevede: divieto di uscire dal Comune il 25-26 dicembre e 1 gennaio, stop alle crociere, quarantena per chi rientra dall’estero, apertura degli alberghi in tutta Italia ma con chiusura alle 18 dei loro ristoranti la sera del 31 dicembre. Il governo però è orientato ad aprire gli hotel anche nelle zone di montagna e non chiudere i ristoranti a Natale e Capodanno. Ma ai contestatori non basta.

Al Senato va in scena una dura lite tra i capigruppo di maggioranza, che non riescono a trovare un accordo su una risoluzione comune da votare in Aula: si fa firmare dai capigruppo in commissione Salute un generico via libera alle comunicazioni di Speranza. Sulle barricate ci sono Davide Faraone (Iv) e Andrea Marcucci (Pd). «No alla chiusura dei comuni a Natale», perché – dicono all’unisono – non ha senso penalizzare chi vive in piccole città, magari senza ristorante. Si apra ai ricongiungimenti con i parenti più stretti, i genitori e i nonni. E, chiede Faraone, si permettano le crociere e le cene della vigilia in albergo.

https://www.shipmag.it/crociere-verso-lo-stop-nel-periodo-delle-festivita-ma-ce-chi-si-oppone-il-caso/
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03/12/2020 22:25
 
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Purtroppo la piccola parte della maggioranza che si opponeva a questa decisione folle è stata resa inoffensiva!

A me sembra tutto assurdo e, soprattutto, una grandissima ingiustizia.

Nessun rispetto per le compagnie che hanno investito pesantemente sui protocolli sanitari e nessun rispetto per i crocieristi che hanno prenotato, pagato e preso le ferie per un qualcosa che è stato cancellato in un attimo, con un colpo di spugna, da questo ennesimo DPCM!
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03/12/2020 23:25
 
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and1974, 03/12/2020 22:25:

Purtroppo la piccola parte della maggioranza che si opponeva a questa decisione folle è stata resa inoffensiva!

A me sembra tutto assurdo e, soprattutto, una grandissima ingiustizia.

Nessun rispetto per le compagnie che hanno investito pesantemente sui protocolli sanitari e nessun rispetto per i crocieristi che hanno prenotato, pagato e preso le ferie per un qualcosa che è stato cancellato in un attimo, con un colpo di spugna, da questo ennesimo DPCM!

Sono d accordo!
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04/12/2020 00:28
 
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and1974, 03/12/2020 22:25:

Purtroppo la piccola parte della maggioranza che si opponeva a questa decisione folle è stata resa inoffensiva! A me sembra tutto assurdo e, soprattutto, una grandissima ingiustizia. Nessun rispetto per le compagnie che hanno investito pesantemente sui protocolli sanitari e nessun rispetto per i crocieristi che hanno prenotato, pagato e preso le ferie per un qualcosa che è stato cancellato in un attimo, con un colpo di spugna, da questo ennesimo DPCM!

 

Esatto....semplicemente assurdo 
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04/12/2020 06:06
 
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Gaia-77, 04/12/2020 00:28:

 
and1974, 03/12/2020 22:25:

Purtroppo la piccola parte della maggioranza che si opponeva a questa decisione folle è stata resa inoffensiva! A me sembra tutto assurdo e, soprattutto, una grandissima ingiustizia. Nessun rispetto per le compagnie che hanno investito pesantemente sui protocolli sanitari e nessun rispetto per i crocieristi che hanno prenotato, pagato e preso le ferie per un qualcosa che è stato cancellato in un attimo, con un colpo di spugna, da questo ennesimo DPCM!

&nbsp;<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Esatto....semplicemente assurdo&nbsp;<br class="cbrh" />

Grazie Gaia.
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