Tra le tante collaborazioni che il nostro sodalizio intrattiene con altre realtà del territorio, c'è quella con l'Associazione Capitolium di Brescia, che si occupa di mantenimenti e restauri all'interno del cimitero monumentale della città, il Vantiniano, e che gestisce l'ossario di Monte Suello, eretto per raccogliere i resti dei caduti dell'omonima battaglia risorgimentale. Vista la vicinanza temporale dei nostri rispettivi campi di interesse, e dato che all'interno del Cimitero Vantiniano c'è un ossario con le tombe di circa 4000 caduti italiani noti della GG, il nostro avvicinamento è stato naturale, e da qui il reciproco interesse a collaborare. Si è iniziato un paio d'anni fa, con la stesura da parte nostra di alcuni testi che vennero letti durante l'evento "Ritorno ai sepolcri" che si tiene annualmente all'interno del cimitero e che ogni volta porta i cittadini a scoprire le storie di bresciani illustri che vi sono sepolti (in quel caso per noi si trattò della MOVM Giuseppe Bertolotti). Abbiamo continuato, poi, grazie all’impegno di alcuni soci della zona, con un lavoro di correzione e completamento della lista dei sepolti che conteneva alcune omissioni (sono stati scoperti una settantina di nomi non presenti sull'elenco) e alcune grafie sbagliate, che compromettevano l’esito di eventuali ricerche; il risultato completo e aggiornato verrà presto reso disponibile, non appena terminato il censimento di altre tombe risalenti agli anni della GG identificate nei colombari ipogei, al di fuori dell’area dell’ossario vero e proprio.
L’ultimo atto, forse non il più importante ma senz’altro tangibile e d’impatto visivo, è stato il restauro del cancello che chiude l’unica parte dell’ossario che presenti tombe all’interno della struttura. Tale vano, che si suppone originariamente fosse destinato a cappella, viene spesso usato durante la notte per non meglio identificati riti esoterici, con conseguente abbandono di rifiuti all’interno, e anche se finora non si sono dovuti registrare atti vandalici, era nostra convinzione che l’accesso ne dovesse essere in qualche modo segregato. Il cancello, manufatto in tubolare di ferro senz’altro postumo alla costruzione dell’edificio, non era più utilizzabile e completamente arrugginito, e non deturpava troppo la facciata della costruzione solo perché le due parti erano a scomparsa, e incastrate, nelle nicchie ricavate sui fianchi dell’ingresso.
I lavori, dopo i necessari accordi con gli enti preposti, dovevano iniziare la scorsa primavera, ma per i noti motivi sono stati sempre rimandati fino a qualche settimana fa. Poi, con mezza giornata di lavoro per lo smontaggio, le due metà del manufatto sono state trasportate presso una ditta specializzata che si è occupata del trattamento e della verniciatura, e con un’altra mezza giornata rimesse in opera.
Tutti i costi, sia economici che di manodopera, sono stati a carico di ASCeT che, grazie alla disponibilità e competenza dei soci presenti sul territorio, si è occupata della completa organizzazione e gestione dei lavori, ed è stato possibile finanziare il tutto per mezzo dei proventi del 2x1000 che molti soci e simpatizzanti hanno generosamente fatto pervenire all’Associazione nell'unico anno in cui è stato possibile farlo.
Ora il cancello semichiuso abbellisce l’ingresso alla struttura, e non appena il Comune di Brescia provvederà, sarà dotato di lucchetto per la chiusura notturna, le chi chiavi saranno a disposizione in portineria per i visitatori e una copia verrà consegnata anche ai nostri referenti sul territorio.
I prossimi interventi prevedono la riscrittura di molti nomi sulle tombe delle facciate esterne più esposte alle intemperie, che il tempo sta cancellando.
Insomma, in un certo senso stiamo dando un senso allo slogan “adotta un sacrario”, che, molti di voi ricorderanno, sembrava un mantra negli anni dei grandi entusiasmi del centenario, ma che poi, complice spesso la latitanza per le ragioni più disparate degli enti preposti, si è in molti casi risolto in un nulla di fatto.
Cimeetrincee anche in questo caso ha dimostrato che l’impegno e la volontà degli appassionati possono, laddove i responsabili istituzionali dovrebbero e non riescono.
Di seguito le foto dello smontaggio e della rimessa in posa del cancello.
[Modificato da staff forum 26/10/2020 22:29]