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Pagelle Lazio-Borussia Dortmund 3-1 (Champions League)

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2020 08:52
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20/10/2020 23:58
 
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Strakosha 7: Parata decisiva su Guerreiro, poi prende due delle tre conclusioni centrali di Haaland, ma quella che non prende è imprendibile

Patric 6: Gran partita, sempre sul pezzo nei disimpegni e dà anche un grande assist a Immobile. Però regala il gol al Borussia, ed è un errore gravissimo. Per sua fortuna non è serata da insufficienze

Luiz Felipe 7: Un paio di indecisioni che sono anche normali, ma nel complesso registra la difesa e segna un gol fondamentale

Acerbi 7.5: Prestazione totale, chiude e riparte senza soluzione di continuità e per poco non chiude con l’assist del 4-1 sfiorato da Muriqi. Spettacolare chiusura su Haaland, forse poteva qualcosa di più per contrastare il cross del 2-1

Marusic 7: Non attacca mai se non in ripartenza, la sua partita è tatticamente perfetta nonostante la fastidiosa anarchia di Guerreiro. Chiusure in serie

Milinkovic-Savic 7: A volte rallenta un po’ troppo il gioco, ma è fondamentale sia in fase difensiva che in fase di possesso. Bellissimo un suo assist per Immobile che viene murato

Leiva 8: Dominatore assoluto della partita, rimpicciolisce da solo tutto il Dortmund. Sfodera dal nulla una prestazione pazzesca, da primo Leiva, con la perla della palla recuperata da cui nasce il vantaggio. Entra anche nel 3-1

Luis Alberto 8: Poesia in ogni movimento e tocco, lancia Correa che spreca poi fa l’assist per il 2-0 e il superbo lancio per Immobile sul 3-1. Maestoso

Fares 6.5: Cresce col passare dei minuti, dopo una diagonale mancata su Meunier che per fortuna spreca. Ottima ripresa in fase difensiva, collabora al 3-1. Ma al cross fa cilecca 3 volte su 3

Correa 6: Beneficia anche lui del no alle insufficienze, ma le ingenuità sono davvero tante tra gol e contropiede malamente sprecati, almeno 4 in tutto. Però l’assist del vantaggio è suo e non è affatto banale

Immobile 8: Leader, gioca 90’ intensissimi e non è un caso che apra e chiuda il match con un gol e un assist

Hoedt 7: Mezzo voto in più perché è una delle sorprese della serata, fa cinque interventi uno più bello di un altro

Akpa 7: Va a correre addosso agli avversari, sprecando un contropiede e rischiando un fallo dal limite. Ma si fa trovare pronto nel momento più importante, quello del gol e della Storia

Muriqi 6.5: Spalle alla porta, fa salire la squadra con belle aperture sulle fasce. Peccato non arrivi anche il gol nel finale, ma il recupero palla del 3-1 parte da lui

Parolo sv

Caicedo sv

Inzaghi 8: Con la musichetta è un’altra storia, e la Lazio torna ad essere quella che nel pre-lockdown si era finalmente conquistata la Champions. Densità impressionante. Bene i cambi
[Modificato da ℬaruch 21/10/2020 10:56]

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21/10/2020 00:15
 
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Per via di uno streaming pessimo, non posso dire di averla visto bene, soprattutto il secondo tempo. Il primo, abbastanza.
Quindi, niente pagelle.

Fares, mi è sembrato più sciolto ma iddiomio che cross. Tutti fuori misura e spesso, purtroppo, a vanificare azioni corali.

Leiva, monumentale ma stavolta, non basterà una partita al mese, come per la Coppa Italia 18/19. Cosa ne facciamo di lui?

Akpa, mai storta la bocca quando ho sentito che la Lazio lo aveva acquistato. Mi sono sempre detto che per allungare la rosa andava bene. Magari come 18esimo o giù di lì. Ma ora le gerarchie le sta scalando, altroché.

Correa, lo avrei preso a cinghiate anche stasera. Fortuna che Luiz Felipe segna subito dopo il suo ennesimo errore sotto porta (ennesimo da Glasgow a oggi). Comunque, l'assist che cambia la partita è suo. E questo lo salva, almeno per stasera.

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21/10/2020 00:32
 
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STRAKOSHA 7,5 - La parata che evita l’1-1 probabilmente è la sliding door della partita. E benissimo anche tutto il resto. Fosse stato per me avrei fatto giocare Reina, e invece.
PATRIC 6 - Un voto in meno per la cappella che poteva riaprire tutto e che purtroppo sporca una grande prestazione.
LUIZ FELIPE 7,5 - Rientro importante, bene dietro e poi anche il gol. Speriamo che duri.
ACERBI 7,5 - Al più alto livello europeo si dimostra giocatore all’altezza del più alto livello europeo.
MARUSIC 6,5 - Quando si intreccia pestando il pallone il malimortaccitua sgorga spontaneo, però gli va dato atto di una solidità tutt’altro che disprezzabile. Ha messo il suo mattone, altroché.
MILINKOVIC 7 - Molto bene nella gestione della palla, voglioso nei contrasti, non spettacolare ma molto concreto. Quando ha voglia c’è poco da dirgli, ma la voglia va trovata più spesso.
LEIVA 8 - Commovente. Dopo 8 mesi di coma resuscita nella notte che tutta la squadra aspettava da fine luglio, da Lazio-Cagliari. La sua partita la dice lunga su quanto contino le motivazioni e sulla scelta della squadra, che quest’anno ha deciso di puntare sulla coppa.
LUIS ALBERTO 8 - Una notte da campione, contro altri campioni. Lo guardi e pensi con orgoglio: “ce l’abbiamo noi”. Come direbbe Piero Torri, fa cose de carcio. Tre quarti delle cose de carcio che fa sta squadra, non solo stasera, sono roba sua.
FARES 6 - Io solo una cosa voglio sape’: chi addestrava gli esterni della Spal a fare i cross? Porcaccia puttana, abbiamo comprato Lazzari due. Poi per carità, bravo anche lui nella fase difensiva, stasera abbracci per tutti, però tra ciavattate e una corsa non esattamente coordinata, a tratti sembra uno scappato di casa. Ci lamentavamo di Lulic, poveri scemi...
CORREA 6 - Stappa la partita col suo assist mettendola sul binario giusto, lotta più del solito recuperando anche qualche palla, e il gol inaccettabile che si caga viene immediatamente sanato dal raddoppio di Luiz Felipe. Ma non è perdonabile, sono troppi. Ha sminuzzato la nerchia.
IMMOBILE 8 - Gol, assist, 81 minuti di corsa. Un capitano. Speriamo che questa serata gli abbia pulito la testa e ridato entusiasmo, anche per quando non suonerà la musichetta.

HOEDT 6,5 - Buonissimo ingresso da centrale, l’unico ruolo che può ricoprire in una difesa a tre.
AKPA AKPRO 7 - Pensavo sarebbe stato utile dall’inizio per fare legna al posto di Correa, invece stavolta si rende utile facendosi trovare al posto giusto nel momento più critico. Comunque qualcosa di buono la fa sempre.
MURIQI 6,5 - Mi è ripiaciuto, dopo lo spezzone di Genova. Certo mi pare più un Caicedo muscolare che un vice Immobile, però è un giocatore molto essenziale e focalizzato sulla squadra.
PAROLO SV - Si meritava di esserci.
CAICEDO SV - Un paio di spallate per la causa.

INZAGHI 7,5 - Voto alto soprattutto per non aver avuto paura, io alla vigilia il pareggio l’avrei firmato e cercato coprendomi con un 3-4-2-1 con Milinkovic e Alberto alle spalle di Immobile. Lui invece si fida dei suoi, e per sua fortuna stasera li aveva, dei titolari mancavano solo Lazzari e Radu che non sono tra i 5-6 imprescindibili. E quando la Lazio schiera la formazione titolare è una squadra molto forte. Poi certo, sono girati bene gli episodi. Però c’era anche la voglia, quella che dopo la fine del sogno scudetto non avevamo più rivisto. Hanno un bisogno disperato, lui e i ragazzi, di un sogno. Di qualcosa che li porti in una dimensione superiore a quella di una Lazio che nell’anno del ritorno in Champions fa l’ennesimo mercato triste. Sembrano aver scelto la coppa e va bene così, purché il sangue torni a scorrergli nelle vene. Sono stati troppi questi mesi di Lazio spenta.

[Modificato da Mark Lenders (ML) 21/10/2020 00:39]

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Post: 2.725
21/10/2020 00:38
 
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cuchillo76, 21/10/2020 00:15:

Leiva, monumentale ma stavolta, non basterà una partita al mese, come per la Coppa Italia 18/19. Cosa ne facciamo di lui?



Gli facciamo giocare solo la Champions. In campionato largo a Cataldi.

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Post: 558
21/10/2020 09:31
 
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Strakosha 7: stavolta non solo para tutto il parabile ma dà anche la sensazione di esserci con la testa. Ottime le ripetute perdite di tempo.

Patric 6,5: un partitone, sul quale pesa enormemente la patriccata del gol di Haland. Peccato.

LFR 7: si perde qualche pezzo qua e là ma fa una signora partita, come spesso gli capita quando l'evento è importante. Peccato non abbia retto più di una cinquantina di minuti.

Acerbi 8: uno dei miei quattro migliori in campo ex aequo. Prestazione sontuosa. Praticamente perfetto dietro, prezioso in fase di appoggio e costruzione. Stravince il confronto a distanza con l'altro leader difensivo (che era Mats Hummels, mica Mauricio dos Santos Nascimiento)

Marusic 8: transitano dalle sue parti i clienti peggiori (Reus, Sancho, Brandt, Reina) ma lui sfodera una prestazione di altissimo livello. Tosto, concentrato, cattivo. Ma anche presente in tante ripartenze.

SMS 7: quando smette di cercare le giocate da Instagram e si concentra sulla sostanza, riesce ad essere concreto ed efficace.

Leiva 8: versione Supercoppa 2017 o Coppa Italia 2019. E' ovunque e ovunque fa sentire la sua presenza. Se solo potessimo godere di queste prestazioni più spesso...

Luis Alberto 7: nel primo tempo il Borussia ha permesso alla Lazio di far girare la palla praticamente senza essere pressata, ai ritmi che la Lazio preferiva. A queste condizioni uno come Luis Alberto è decisivo. Cede un po' nella seconda frazione ma si rende ugualmente utile in fase di non possesso.

Fares 6,5: la prima qualità che emerge (l'unica per ora, a dire il vero) è la capacità di giocare a calcio. L'idea stessa di calcio che ha, pare intelligente. Il velo da cui nasce l'occasione da gol di Correa rende bene l'idea. I compagni iniziano a cercarlo più spesso (buon segnale). Peccato per i cross, veramente inguardabili.

Correa 6: non me la sento di gettargli la croce addosso perchè almeno, rispetto a Genova, ci fa la grazia di giocare con il piglio giusto. Però è inaccettabile che si gettino al cesso occasioni come quella capitatagli nel primo tempo.

Immobile 8: un gol, un assist, un sacrificio continuo in fase di non possesso. E poi personalità, tigna e attaccamento da capitano vero. In assenza di Senad, non c'è posto migliore che il suo braccio sinistro per la fascia.

Hoedt 7: bene. In questa notte magica anche lui si rende utile con una prova attenta ed essenziale.

AKAK 7,5. Si dà da fare, ogni tanto con poca lucidità. Ma accompagna e chiude l'azione, segnando un gol di importanza capitale.

Muriqi 6: fa a sportellate con Delaney e Hummels, con qualche buono scarico laterale. Poteva fare meglio nell'occasione capitatagli.

Caicedo 6,5: bello tosto e incazzato. Fa impressione vederlo accanto a Muriqi, rispetto al kossovaro pare il piccolo Arnold.

Inzaghi 8: queste partite non le sbaglia quasi mai. Le mie buone sensazioni pre-gara erano legate razionalmente anche alla capacità del mister di motivare il gruppo in occasioni così importanti.
Ripartiamo da questa nottata meravigliosa.

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Post: 652
25/10/2020 08:52
 
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STRAKOSHA 7-Su Guerreiro indovina praticamente tutto: uscita a restringere lateralmente lo specchio della porta; posizione sufficientemente in piedi per sconsigliare pallonetti e tocchi sotto; gambe non troppo aperte per evitare figuracce. È un intervento decisivo, perché da lì a poco arriva il raddoppio. Limita i danni, trattenendo in zona la respinta corta, sul potente rasoterra di Haaland da entro i sedici metri. Reattivo per il resto. Dà il massimo anche sull’impressionante sassata del 2-1: nel senso che evita di farsi male...

PATRIC 6.5-Rispetto agli altri due, che danno la sensazione di spadroneggiare, ci mette soprattutto umiltà e applicazione. A conti fatti, sbaglia poco o nulla. Bella reazione dopo i siparietti comici di Genova.

LUIZ FELIPE 7.5-Non esente dalle consuete amnesie sulla penetrazione di Guerreiro e sulla conclusione, fortunatamente approssimativa, del troppo libero Meunier. Gigantesco nell’annullare un cliente del calibro di Håland, che infatti si ritaglia spazio in mansioni più gregarie come sponde e assist. Un dettaglio regolamentare (il fatto che la sua conclusione aerea non fosse direttamente indirizzata in porta) lo cancella dal tabellino dei marcatori a favore di un’autorete del portiere. Peccato, meritava davvero la soddisfazione personale. Esce perché ancora non ha i novanta minuti: si spera li recuperi quanto prima, perché tutti questi stop and go sul piano fisico non ne favoriscono il consolidamento a certi livelli.

ACERBI 8-A sinistra perderà qualcosa nella granitica solidità difensiva, ma è davvero un bel vedere per gli esteti. Piede da ala, onnipresente, puntuale nel tenere le distanze sulla verticale senza perdere terreno in copertura. Un uomo in più in mille situazioni di gioco. A livello internazionale gli mancava una serata così.

MARUŠIĆ 7.5-Data l’ispirazione degli specialisti in attacco, destina tutte le risorse da metacampo in giù. Impeccabile per concentrazione; a tenuta stagna contro l’avversario diretto, che infatti trova il guizzo migliore al centro; portatore di una fisicità indispensabile a questi livelli, a causa della quale stasera serviva più di Lazzari. Tatticamente decisivo.

MILINKOVIĆ-SAVIĆ 8.5-Autentico leader silenzioso di una serata da incorniciare, e il perché lo si capisce quando esce: è il collante che tiene insieme lo schieramento, garantendo un hub di palloni ripuliti e forza d’urto nei contrasti da cui passa tutta la manovra. In quell’altro sport che si pratica in CL sembra muoversi come a casa propria.

LUCAS LEIVA 8-Fa praticamente gli onori di casa nella massima competizione continentale, data l’esperienza internazionale inconfrontabile con quella dei compagni. Capisce che SMS supplisce anche per lui in regia bassa e punta tutto sulla mobilità, portando a tutto campo le proprie doti nei contrasti: uno dei quali avvia l’azione dell’immediato vantaggio. Da tenere pronto per partite del genere, come il Sensini del secondo scudetto.

LUIS ALBERTO 9-I palloni toccati di Xavi, le magie di Ronaldinho. Ogni azione si trasforma in una sorta di show personale. Anche lui reagisce ottimamente all’elettrochoc della CL.

FARES 6.5-Molto presente in fase di spinta e tutto sommato già ben coordinato coi compagni. Molto approssimativo nei cross, anche perché dà la sensazione di arrivarvi in apnea. Buon lavoro.

IMMOBILE 8.5-Al Borussia doveva in buona parte la modesta fama in ambito internazionale. Coi gol e assist di ieri sera può iniziare un’altra storia. Se il Siviglia – altro suo flop a livelli continentali – dovesse incrociarne il percorso, è avvisato.

CORREA 7-Croce e delizia per come costruisce e distrugge a ciclo continuo. Quasi perfetto nei movimenti e collegamenti fra i reparti, nel vivo del gioco forse come mai gli era capitato, il tiro alla Bokšić lo ferma a pochi metri dal raddoppio. Perde progressivamente precisione nelle giocate, appannato anche dal notevole contributo di corsa e scatti.

HOEDT 7-Al centro della difesa a tre aveva giocato solo nel derby di ritorno in Coppa Italia, a risultato pressoché acquisito e limitandosi di fatto a marcare Džeko sui palloni alti. Entra nel ruolo con naturalezza e concedendo tutto sommato le briciole al dirimpettaio norvegese. Concentrazione e buon senso nel cercare giocate semplici lo aiutano in un frangente potenzialmente insidiosissimo.

AKPA AKPRO 7-Il suo spezzone è un piccolo remake de La grande guerra nel quale, come Sordi e Gassman, passa da anello debole a valoroso eroe nel giro di un attimo. Fino al gol soffre, schiacciato dal confronto con SMS la cui uscita sembra aver disassemblato la squadra e tolto la capacità di uscire dall’area. Poi, in un ribaltamento di fronte, piazza l’allungo che orienta definitivamente risultato e inerzia psicologica della gara. Fisicamente c’è, la sensazione è che abbia bisogno di mansioni ben definite per rendere al meglio.

MURIQI 6-Prende una punizione a metacampo, secondo movenze che gli appaiono spontaneamente congeniali. A lungo si muove come un corpo estraneo. Del resto, la Lazio non schierava un centravanti di questo tipo dai tempi di Đorđević e del girone d’andata nel primo anno di Pioli.

PAROLO e CAICEDO s.v.-In campo a cose fatte.


INZAGHI 8.5-Partita preparata nel migliore dei modi, come rivelano due particolari.
Primo: l’inizio subito in sintonia col match, con ritmo ma senza foga, imponendo il canovaccio all’avversario cui non lascia tempo per prendere le misure.
Secondo: il fatto che la squadra soffra tatticamente dopo l’uscita di SMS ma mai fisicamente, a conferma di una velocità di crociera calcolata con precisione millimetrica.
La serata ispiratissima degli elementi più tecnici fa il resto, lubrificando una manovra che per gran parte dei novanta minuti scorre con una naturalezza disarmante.
Qualcosa da rivedere? Fondamentalmente la troppa leziosità a inizio ripresa, quando si sarebbe potuto piazzare il colpo decisivo senza rimettere in palio il titolo col temporaneo 2-1.
E magari i movimenti difensivi: nell’uno contro uno i suoi non sbagliano praticamente nulla, ma contro superiorità numeriche e avversari che irrompono muovendosi fra le linee – Meunier nel primo tempo, Håland nel secondo – emergono limiti evidenti nel posizionarsi e coprire in maniera più coordinata.
Serata, comunque, da raccontare ai nipotini: esserci dopo tredici anni era già una vittoria.
Aver trasformato lo scotto del noviziato – che appariva inevitabile – in una molla psicologica e in uno spot di bel calcio regala sensazioni trionfali.

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