15/09/2020 21:50 |
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Pensando ai santi cristiani molti hanno ritenuto anche l’espressione “santi” sospetta, perché la sua presenza prima della Pentecoste apparirebbe anacronistica. Ma va ricordato che i santi cristiani (o “unti”) non c’entrano, anche qui è stata la successiva teologia a introdurne l’idea che si parlasse di loro (e che ritornassero alla vita come discusso prima). La parola “santi” è stata introdotta dagli scribi per sostenere la loro idea teologica? Forse, ma non necessariamente. Nelle Scritture Ebraiche non è insolito che si parli di santi riferendosi a uomini fedeli di Israele. E Matteo si avvicina in stile alle Scritture Ebraiche più di ogni altro autore dei Vangeli. Può darsi che lungo le vie di accesso a Gerusalemme vi fossero le tombe (forse i celebri “sepolcri imbiancati” di Matteo 23:27 e 29) di illustri servitori di Dio del passato. Da qui l’uso scritturale dell’espressione “santi” (vedi anche: Luca 1:70; Atti 3:21; 2 Pietro 3:2).
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