09/09/2020 14:18 |
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Come anticipato, camminata da Passo Monte Croce alla cima del Roteck.
Continuando sulle note di Gira60 in un altro post, è chiara la follia dei comandanti italiani che hanno deciso e ordinato alle nostre truppe di attaccare i presidi austroungarici del Roteck. Nonostante le condizioni ampiamente sfavorevoli (terreno completamente privo di ripari, in forte pendenza e truppe non avvezze alla montagna) gli italiani riuscirono a conquistare per pochi istanti la cima, per poi soccombere al fuoco nemico (e non solo ...); grande rispetto per questi eroi!
Ma una cosa mi domando: conquistato il Roteck, i nostri comandanti come pensavano di tenere la posizione se tutte le adiacenti e più alte creste erano presidiate dagli austriaci?! Demut è praticamente incollata al Roteck.
Reb
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09/09/2020 21:11 |
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09/09/2020 23:41 |
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Sul Roteck ho visto un'altra croce che ricorda 'solo' gli standshützen tirolesi, posata nel 2015.
Mi ha fatto un po' riflettere, a distanza di un secolo ricordare solo una fazione e dopo che era stata posata una targa (nel 2013) in ricordo di TUTTI i caduti.
Reb
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10/09/2020 16:54 |
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conquistato il Roteck, i nostri comandanti come pensavano di tenere la posizione se tutte le adiacenti e più alte creste erano presidiate dagli austriaci?! Demut è praticamente incollata al Roteck.
Pochi giorni prima dell'attacco, furono catturati in zona alcuni soldati italiani. Gli austriaci ne rimandarono uno indietro dopo avergli fatto vedere l'impossibilità di una conquista della posizione da parte italiana. Ma ormai i comandi avevano deciso. Tutta quella zona della cresta carnica che va dal Roteck al Cavallino (poi la linea proseguiva sulla Pitturina, Palombino, Croda Nera, cresta Bianca e Peralba) era impossibile da prendere con attacchi dal fondo valle da dove partivano le linee italiane,nonostante l'appoggio dell'artiglieria, e solo l'incapacità e la non conoscenza del terreno da parte dei comandi potevano far credere che queste postazioni avrebbero potuto essere conquistate e se conquistate poi mantenute. Conosco benissimo la zona e ti assicuro che ogni volta che ci vado (circa quattro cinque volte al mese) mi stupisco di tanta scelleratezza nel mandare al massacro i soldati su per quelle balze, quando si aveva avuto a disposizione un "portone" per entrare in Tirolo come il Passo di monte Croce Comelico ( ma di questo potrai leggerne se vorrai nell'articolo che ho scritto nel prossimo libro per i soci ASCeT e anche in un libro che dovrebbe uscire il prossimo anno.)
Riguardo l'altra croce, quella degli Standscutzen, ne trovi diverse sui luoghi dove queste truppe hanno combattuto, ce n'è una anche sul vicino Seikofel, furono poste nel 2015 non senza il solito strascico di polemiche. [Modificato da Gira60 10/09/2020 17:05] -----------------------------------------
"Sarai mondo..se monderai lo mondo!" |
10/09/2020 17:19 |
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bellissime foto e bellissimi luoghi per un triste ricordo. Grazie per averle postate.
Mauro -*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
Scrivimi ...scrivimi lungamente e tanto .... scrivimi di te sempre ....solo le tue parole mi tengono in vita in questa vita d'inferno.
-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
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10/09/2020 18:46 |
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.... nonostante l'appoggio dell'artiglieria, ...
Probabilmente i nostri comandi reputavano l'azione dell'artiglieria molto più efficace di quanto fosse in realtà. Mi si è gelato il sangue a vedere lo spessore di una scheggia di granata accostata li vicino alla croce, penso sia di un 305. Sempre in cima è evidente un enorme cratere che su Google Maps avevo scambiato per un avvallamento naturale.
Insomma l'inferno dei bombardamenti prima degli attacchi servì a poco visto che la cima fu sempre in mano AU, tranne che per pochi attimi.
I più sfortunati furono i soldati della colonna di mezzo dell'attacco del 4 agosto, che dovettero salire dritto per dritto dalla malga Nemes, se ho ben capito; la zona più impervia!
Reb
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10/09/2020 18:54 |
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Una foto più rilassante
Reb
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12/10/2020 22:18 |
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Ciao Reb
l'associazione Emilia Romagna al Fronte ha appena pubblicato il primo numero dei quaderni storici sulla grande guerra con 20 articoli e 160 pagine ti consiglio la lettura di:
Giacomo Bollini (2020). La guerra al passo di monte Croce Comelico. Monte Rotheck l'attacco del 4 agosto 1915. Il sacrificio del 92° fanteria della brigata Basilicata. Quaderni EFR anno 1 numero 1 pp. 57-72.
Francesco |
13/10/2020 13:49 |
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Ciao Gira60, mi interesserebbe parecchio leggere i tuoi contributi, vorrei che mi tenessi informato per le pubblicazioni, mi basterebbe una mail, te ne sarei grato.
Sto cercando informazioni a proposito, in quanto un mio avo fu colpito e cadde sul Monte Cavallino, e il giorno successivo sepolto a Pian de la Mola, durante l'operazione chiamata "Secondo Cavallino".
Grazie.
Gira60, 10/09/2020 16:54:
conquistato il Roteck, i nostri comandanti come pensavano di tenere la posizione se tutte le adiacenti e più alte creste erano presidiate dagli austriaci?! Demut è praticamente incollata al Roteck.
Pochi giorni prima dell'attacco, furono catturati in zona alcuni soldati italiani. Gli austriaci ne rimandarono uno indietro dopo avergli fatto vedere l'impossibilità di una conquista della posizione da parte italiana. Ma ormai i comandi avevano deciso. Tutta quella zona della cresta carnica che va dal Roteck al Cavallino (poi la linea proseguiva sulla Pitturina, Palombino, Croda Nera, cresta Bianca e Peralba) era impossibile da prendere con attacchi dal fondo valle da dove partivano le linee italiane,nonostante l'appoggio dell'artiglieria, e solo l'incapacità e la non conoscenza del terreno da parte dei comandi potevano far credere che queste postazioni avrebbero potuto essere conquistate e se conquistate poi mantenute. Conosco benissimo la zona e ti assicuro che ogni volta che ci vado (circa quattro cinque volte al mese) mi stupisco di tanta scelleratezza nel mandare al massacro i soldati su per quelle balze, quando si aveva avuto a disposizione un "portone" per entrare in Tirolo come il Passo di monte Croce Comelico ( ma di questo potrai leggerne se vorrai nell'articolo che ho scritto nel prossimo libro per i soci ASCeT e anche in un libro che dovrebbe uscire il prossimo anno.)
Riguardo l'altra croce, quella degli Standscutzen, ne trovi diverse sui luoghi dove queste truppe hanno combattuto, ce n'è una anche sul vicino Seikofel, furono poste nel 2015 non senza il solito strascico di polemiche.
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14/10/2020 21:25 |
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Tiringrazio
intanto se vuoi puoi leggere qualche mio articolo partendo da questo link del nostro forum
https://www.freeforumzone.com/d/11233129/Articoli-su-Wall-Street-International-magazine-web/discussione.aspx
Dopo che il libro per i soci sarà distribuito, credo che qualche articolo possa essere pubblicato anche nel nostro sito, in ogni caso se mi scrivi in privato posso inviarti i miei due dopo sempre l'uscita del libro. O meglio ancora iscriviti a cimeetrincee così potrai leggere anche tutti gli altri che ti assicuro sono molto interessanti
se mi dai qualche informazione in più ( nome cognome, reparto) sul tuo avo è probabile che troviamo qualche altra informazione interessante, oltre a quelle che tu certamente già conosci
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"Sarai mondo..se monderai lo mondo!" |
15/10/2020 18:10 |
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Ciao Gira, ti ringrazio per tutte le dritte.
Del mio avo: Dradi Giulio 8° Bersaglieri, ne avevo chiesto in questa discussione:
www.freeforumzone.com/d/11678446/Domanda-per-gli-esperti-zona-Tre-Cime-di-Lavaredo/discussi...
A presto.
Gira60, 14/10/2020 21:25:
Tiringrazio
intanto se vuoi puoi leggere qualche mio articolo partendo da questo link del nostro forum
https://www.freeforumzone.com/d/11233129/Articoli-su-Wall-Street-International-magazine-web/discussione.aspx
Dopo che il libro per i soci sarà distribuito, credo che qualche articolo possa essere pubblicato anche nel nostro sito, in ogni caso se mi scrivi in privato posso inviarti i miei due dopo sempre l'uscita del libro. O meglio ancora iscriviti a cimeetrincee così potrai leggere anche tutti gli altri che ti assicuro sono molto interessanti
se mi dai qualche informazione in più ( nome cognome, reparto) sul tuo avo è probabile che troviamo qualche altra informazione interessante, oltre a quelle che tu certamente già conosci
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18/10/2020 17:28 |
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Visto..era dove avevo inserito la foto del cavallino con segnato il luogo dove quasi sicuramente era stato colpito il tuo avo Dradi Giulio.
Ho letto anche che era stato contattato anche Guglielmo, con il quale ci sentiamo praticamente ogni tre quattro giorni per tutta una serie di ricerche che stiamo svolgendo. Se ti servono foto della zona attuali non hai che da chiedere. E se dovesse saltar fuori altro più di quello che nella discussione in oggetto è emerso, sicuramente ne sarai informato. -----------------------------------------
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18/10/2020 19:39 |
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Nell'ultimo libro di Guglielmo c'è anche la storia di Giulio Dradi, nonostante tutto sono riuscito a recuperare un po' di materiale, che poi è stato utilizzato nel libro. Porta i miei saluti a Guglielmo, immagino sia al lavoro per il nuovo testo.
Credo che il mio avo sia diventato "ignoto" quando traslarono le salme da un cimitero all'altro.
Vorrei controllare a Milano nel fondo ella Società alla quale venne affidato il compito di recuperare i corpi dei caduti. Appena la pandemia lo concederà...
Gira60, 18/10/2020 17:28:
Visto..era dove avevo inserito la foto del cavallino con segnato il luogo dove quasi sicuramente era stato colpito il tuo avo Dradi Giulio.
Ho letto anche che era stato contattato anche Guglielmo, con il quale ci sentiamo praticamente ogni tre quattro giorni per tutta una serie di ricerche che stiamo svolgendo. Se ti servono foto della zona attuali non hai che da chiedere. E se dovesse saltar fuori altro più di quello che nella discussione in oggetto è emerso, sicuramente ne sarai informato.
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19/10/2020 12:09 |
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immagino sia al lavoro per il nuovo testo.
infatti stiamo lavorando su questo -----------------------------------------
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22/10/2020 22:03 |
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gambero56, 12/10/2020 22:18:
Ciao Reb
l'associazione Emilia Romagna al Fronte ha appena pubblicato il primo numero dei quaderni storici sulla grande guerra con 20 articoli e 160 pagine ti consiglio la lettura di:
Giacomo Bollini (2020). La guerra al passo di monte Croce Comelico. Monte Rotheck l'attacco del 4 agosto 1915. Il sacrificio del 92° fanteria della brigata Basilicata. Quaderni EFR anno 1 numero 1 pp. 57-72.
Francesco
Grazie Francesco!
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