Basket e calcio vietati nelle scuole

Raffaele Ferraro aka "La Giornata Tipo" o "Parallelcinico" dice la sua su Facebook.

Fermo restando che per me il contenimento del problema sanitario è sempre al primo posto in confronto a tutto, in tema sportivo regna la totale confusione. Che lo sport non sia fondamentale è stata la premessa di almeno una milionata di discorsi in tv, sui giornali, sui social e al bar, da parte di chi pensa che lo sport sia solo la persona che corre e che suda e non anche la persona che ci lavora e che fino a prova contraria avrebbe gli stessi diritti e pari dignità di quello che lavora in banca, in posta, al Conad, come operaio, come impiegato da Zara, come dirigente di una multinazionale o come maestra alle elementari. E sia ben chiaro che per me qualsiasi attività lavorativa e non, che, anche a fronte di determinati protocolli, continui ad essere un pericolo per il contenimento del problema sanitario, perde il requisito di fondamentalità. E in questo rientra anche il fatto che per me i bambini, i ragazzi, e gli adulti, possono anche stare per un periodo di tempo senza far sport, purché il tutto venga gestito con chiarezza.
E qui veniamo al secondo discorso che voglio affrontare.
La chiarezza.
Il linguaggio verbale e social, ma anche quello scritto su documenti di portata nazionale (leggasi DPCM), è veramente poco chiaro. Concetti come allenamento individuale, la distinzione di campionato di portata nazionale, regionale o provinciale (che tra l'altro non è uguale in tutti gli sport), contatto/non contatto ecc, vengono usati male e con molta confusione. E la mancanza di chiarezza genera errori anche nell'interpretazione, tra gli altri, dello stesso ministro dello sport che meno di un'ora fa ha scritto "Per fare un esempio: la squadra di una scuola calcio di giovanissimi o pulcini potrà continuare ad allenarsi, ma senza giocare partite". Eh no caro Ministro, perché se i giovanissimi fanno il campionato regionale, e non quello provinciale, in teoria dovrebbero poter fare le partite. Eh no caro Ministro, la differenza rispetto a ieri non è solo riguardo alle partite ma anche riguardo al fatto che i pulcini (aggiungo io, per uscire qualche volta dal solito esempio del calcio, la prima divisione, il csi, il minibasket e i campionati giovanili provinciali), secondo il nuovo DPCM, possono fare allenamento solo individuale e senza contatto.
E' da ieri sera che ho perso il conto del numero di messaggi nelle chat WhatsApp di basket, ed immagino sia così per tutti gli sport. Ognuno tenta di interpretare cosa sia stato deciso, in attesa che le singole Federazioni facciano un po' di chiarezza. Alle 11:10 di lunedì, non è ancora chiaro che cosa si possa fare all'allenamento delle 15:00. Se, soprattutto, si possa fare o meno, e che cosa bisogna rispondere ai genitori e ai giocatori che fanno lecite domande da ore.
Per fortuna l'emergenza sanitaria prima o poi finirà. Per fortuna finirà anche la litania di chi spacca i maroni su qualsiasi limitazione perché in fin dei conti non reputa il contenimento dell'emergenza la cosa fondamentale da fare. Ma la pressapochezza con cui è trattato lo sport, che c'era già prima, che c'è oggi e che temo ci sarà anche domani quando torneremo alla normalità, non finirà. Perché? Perché che lo sport non sia fondamentale non è una premessa nata nel 2020 durante la pandemia, ma è figlia di un atavico assunto culturale che ci portiamo dietro da sempre nel nostro Paese.

Diciamo che in linea di massima sono d'accordo, ma credo anche che questo genere di discorsi passeranno in secondo piano quando ci saranno 150/200 morti al giorno.
Posso aggiungere che è un punto di vista molto giornalistico: tutti i giornalisti sportivi e gli addetti ai lavori sostengono ciò che scrive Ferraro.

P.S. Ehm... "chat WhatsApp di basket"... ahhh... quando impareremo sarà troppo tardi...

2 cose.

1. Se il basket rimane confinato su WhatsApp per noi sarà finita: rimarremo sempre in posti chiusi a farci le pippe a vicenda.

2. Secondo me la mancanza di chiarezza è dovuta al semplice fatto che si vorrebbe chiudere tutto ma non lo possono fare per il momento.

Fra poco verranno toccati i 150 morti al giorno e arrivati a quel punto sarebbe interessante vedere scritte le stesse cose in quel preciso momento storico.
Scommettiamo che tutti gli insofferenti metteranno il lucchetto alla tastiera?

Iuzzolino, 23/10/2020 18:35:

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Fra poco verranno toccati i 150 morti al giorno e arrivati a quel punto sarebbe interessante vedere scritte le stesse cose in quel preciso momento storico.
Scommettiamo che tutti gli insofferenti metteranno il lucchetto alla tastiera?

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Oggi 221 morti.
Vediamo se questo trend di "rottura" con le autorità continua o piano piano si inizia a prendere più coscienza di cosa sta succedendo.

Davide, 27/10/2020 17:48:

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Oggi 221 morti.

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Oggi 623.

Dopo i 623 morti di ieri cosa dice la Giornata Tipo?