efp news 2021
EFP | Il tuo Account | Ultime Storie | Storie scelte del sito | Storie scelte del Forum | Siti Consigliati - Top Manga

EFP News
Contattate l'amministrazione - Contest - Regolamento Contest - Staff
Harry Potter - Anime e Manga - Originali - Film, Telefilm, Videogiochi - Multifandom
 

Voglia di tè (II edizione)

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2021 22:13
Autore
Stampa | Notifica email    
05/12/2020 19:13
 
Quota

Buonasera,
Passo per ritirarmi sfortunatamente :(
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
05/12/2020 19:58
 
Quota

Re:
Angels4ever, 05/12/2020 19:13:

Buonasera,
Passo per ritirarmi sfortunatamente :(




Adesso lo segno, buonaserata!
OFFLINE
Post: 155
05/12/2020 20:12
 
Quota

Consegna storia
Buonasera!
Come sempre al limite, ma ce l'ho fatta a consegnare la storia, spero vi piaccia e che sia tutto in regola 😀

efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3949891&i=1
OFFLINE
Post: 2.265
Giudice*****
05/12/2020 22:19
 
Quota

Niente, troppo lunga, mi tocca ritirarmi

Per dare un'occhiata alle mie storie
milla4


ONLINE
Post: 938
Giudice*****
05/12/2020 22:24
 
Quota

Re: Consegna storia
R.Mayfair, 05/12/2020 20:12:

Buonasera!
Come sempre al limite, ma ce l'ho fatta a consegnare la storia, spero vi piaccia e che sia tutto in regola 😀

efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3949891&i=1




Tutto in regola, adesso segno!
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
05/12/2020 22:25
 
Quota

Re:
milla4, 05/12/2020 22:19:

Niente, troppo lunga, mi tocca ritirarmi




Grazie lo stesso per essere passata
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
06/12/2020 00:04
 
Quota

🏁 CONTEST SCADUTO! 🏁


Prima di tutto ringrazio tutti i partecipanti e tutti coloro che si sono dimostrati interessati a questo contest!

Siamo abbastanza a buon punto con le valutazioni dei testi, ma io ed Elisa non abbiamo ancora scelto una data per la pubblicazione dei risultati.
Per regolamento dobbiamo consegnare i risultati entro il 5 gennaio 2021, quindi sicuramente non andremo oltre questa data. Vi anticipo già le date nelle quali sicuramente NON pubblicheremo i risultati: 23, 24, 25, 26, 31 dicembre e 1 gennaio.
Vi daremo una data (con la fascia oraria) precisa il prima possible.

Intanto vi ringrazio per la pazienza e ancora per la partecipazione!
- Valeria
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
15/12/2020 17:19
 
Quota

🏁 AGGIORNAMENTO SUI RISULTATI 🏁


Buongiorno!
Come promesso eccomi di ritorno per dirvi la data e l'ora in cui usciranno i risultati.

Salvo imprevisti, i risultati verranno pubblicati domenica 27 dicembre, tra le 21 e le 23 di sera.

Vi anticipo già che il primo classificato riceverà 3 recensioni premio scritte da Elisa, mentre io mi occuperò del secondo (2 recensioni premio) e terzo (1 recensione premio) classificato.

Vi ringrazio per la pazienza!
- Valeria
OFFLINE
Post: 70
16/12/2020 12:48
 
Quota

Attendiamo con ansia! In bocca al lupo a tutti! <3
OFFLINE
Post: 1.114
Giudice*****
16/12/2020 19:15
 
Quota

Non vedo l'ora 🤩🤩
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
18/12/2020 19:09
 
Quota

🏁 NUOVA DATA DI PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI 🏁


Alla fine ci abbiamo messo meno del previsto.
Abbiamo bisogno ancora di qualche giorno, ma le valutazioni sono praticamente finite.
Ecco la nuova data di pubblicazione: lunedì 21 dicembre; dopo le 21.

Grazie ancora a tutti.
- Valeria
OFFLINE
Post: 70
21/12/2020 00:54
 
Quota

Passavo per dire velocemente che l'amministrazione mi ha finalmente cambiato il nick su EFP: non sono più LadieBlue ma Mirin! efpfanfic.net/viewuser.php?uid=129784
Aspettiamo i risultati in trepidazione!!
[Modificato da LadieBlue 21/12/2020 00:55]
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:00
 
Quota

🏁 INIZIO PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI 🏁


Buonasera a tutti!
Eccoci qui, il momento è arrivato... Emozionati? Io molto 😝
Prima di iniziare ci tenevo a ringraziarvi (ovviamente anche da parte di Elisa) per la partecipazione e l'interessamento. Ben 18 partecipanti, penso che questo sia il contest più grande che abbiamo mai gestito. E ci tenevamo a ringraziarvi tutti!

Adesso pubblicherò tutte le valutazioni, partendo dall'ultimo classificato, e la graduatoria riassuntiva finale. Vi chiederei il favore di commentare e rispondere alle valutazioni solo dopo che è stata pubblicata anche la graduatoria conclusiva, così da non creare confusione.

Nelle valutazioni singole troverete il vostro punteggio finale in sessantesimi, la valutazione di Elisa e poi la mia. Nella graduatoria finale troverete il riassunto di tutti i punteggi e il numero delle recensioni premio vinte.

Detto ciò, vi ringrazio ancora per tutto!
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:04
 
Quota

DICIOTTESIMO CLASSIFICATO:
Chi ha paura del rosso? - _Niente_Paura_
TOTALE: 20/60


VALUTAZIONE DI ELISA:


Scrittura (2,5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 0,5/3
Purtroppo ho notato la presenza di vari errori grammaticali, anche la punteggiatura a tratti è mancante (ad esempio punti mancanti o virgole inserite in modo sbagliato).
Riporto qui alcuni esempi:

“Lo psicologo mi ha detto che dovevo provarlo a bere, (questa frase non è sbagliata, ma suona decisamente male)”,”Lui mi dice di stare calmo, che il mio terrore arrivi (arriva) da altro”, “Ritorno a casa, provo nuovamente a rifare (fare, il ripetersi di un azione viene ripetuto troppe volte) l'infuso alla fragola e (senza l') l'arancia.”, “(s) chianti al suolo frantumata.”, “come se l'aria fosse piena (di) da polvere da sparo”, “(devo) dovo trovare il mio posto nel mondo e non è qui”, ecc. ecc.

Inoltre ho notato che all'inizio nei suoi pensieri il protagonista sembra fare riferimento a più persone, o al lettore, mentre subito dopo passa a sé stesso.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Senza dubbio lo stile è molto diretto e secco, alcuni termini non si incastrano bene con il lessico generale, sembrano provenire da fuori, da un altro personaggio, non suonano bene nel testo in generale. Non ho notato una gran varietà nei termini, si ripetono più o meno sempre gli stessi.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 1/5
Le frasi sono fin troppo secche, sembrano tagliate, ci si aspetta di leggere una frase più completa ed esplicativa magari, ma invece ci si ritrova con un periodo che non rivela nulla e non aiuta nella comprensione del testo. Anche nello stile non ho notato particolare creatività, come dicevo lo stile è risicato e sembra non voler rivelare nulla, tutto è molto generico.

Trama (2/10):

Struttura narrativa: 0,5/2
La storia sembra essere composta da pezzi attaccati assieme che non fanno capire del tutto la situazione, certo, sappiamo che il protagonista è un soldato, reduce di guerra si pensa, che soffre in seguito a vari traumi e si reca regolarmente dallo psicologo. Ma più di ciò non sappiamo, c'era molto margine di ampliamento secondo me, nell'introspezione del personaggio, nei fatti accaduti in guerra, nell'analisi del comportamento di lui, ecc. ecc. Ma questo ampliamento non c'è stato, c'è una continua ripetizione anche per quanto riguarda l'infuso, lui sembra una macchina che ripete sempre le stesse azioni senza riflettere su queste.

Gradimento personale: 0,2/2
Purtroppo questa storia non mi è piaciuta, mi dispiace molto, anche perché adoro in generale le storie che si concentrano sui traumi subiti in guerra e sulle ripercussioni della guerra, quindi l'idea di base era buona, il mio problema è situato nello svolgimento. La storia sembra spezzettata ed è così breve da non riuscire nemmeno per un secondo ad immedesimarsi o a preoccuparsi per lo stato mentale del protagonista. Sembra un flash in cui non si hanno abbastanza dettagli, esplorazione o ambiente sufficiente per entrare del tutto nella vicenda, è carente sia dal punto di vista della narrazione che dell'introspezione.

Descrizione della bevanda 0,8/2
C'è un minimo di descrizione, come dicevo lui compie questa continua ebollizione della bevanda come se fosse un gesto ripetuto, non capisco se questo effetto loop è voluto oppure no. Sta di fatto che sembra a volte un inserimento forzato per ricondurre il colore della bevanda a quello del sangue, questo bisogno di attaccarsi all'infuso pensavo nascondesse un qualcosa di più profondo dal punto di vista psicologico, ma invece non viene sufficientemente esplorato.

Utilizzo del pensiero: 0,5/4
Il pensiero sembra spuntare solo alla fine in modo diretto, vediamo per certi versi il rosso e il sangue associati all'infuso, ma non è ben chiaro fino alla fine il perché di questa associazione. Lui sembra sbottare sul finale con questa frase (che è il pensiero appunto) in modo improvviso senza una costruzione dietro.

Personaggi (3/10):


Descrizione fisica: 1/2
Non c'è la minima descrizione fisica, ho dato comunque questo voto, perché sì, la descrizione è inesistente, ma non ne ho sentito così tanto la mancanza, sta di fatto che comunque qualche particolare sul fisico di quest'uomo, di cui noi non sappiamo nulla, l'avrei gradito. Noi non sappiamo all'incirca nemmeno l'età, il nome, non c'è nemmeno un dettaglio fisico.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Noi sappiamo solo che è molto instabile dal punto di vista psicologico, e basta. Non sappiamo nient'altro, sembra avere sempre la testa da un’altra parte e sembra essere molto tormentato, ma è un raggio molto limitato di conoscenza. Avrei gradito qualcos'altro, non sono riuscita a farmi un’idea della sua psicologia se non che è parecchio disturbata.

Sviluppo del personaggio: 1/5
Qui si ripresenta il problema di prima, tutto è sconnesso, la storia in sé non va in ordine, questi pezzi brevi sono un susseguirsi di dettagli messi l'uno sopra all'altro senza rivelare nulla. C'è una minima crescita perché lui alla fine arriva ad uno scoppio finale, arriva al punto di non ritorno, ma noi non vediamo più di tanto un’evoluzione, lui arriva alla fine senza (ai miei occhi di lettrice) aver fatto un percorso.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 7,5 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA:


Scrittura (5,2/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 0,7/3
Purtroppo il testo, sotto questo punto di vista, lascia abbastanza a desiderare. Ho notato molti refusi (segnalo qui sotto i principali) e consiglierei di rivedere la punteggiatura.
“Lo psicologo mi ha detto che dovevo provarlo a bere”; invece di “dovevo provare a berlo”
“lasciando che la tazza si chianti al suolo frantumata”; “chianti” invece di “Schianti”
“come se l'aria fosse piena da polvere da sparo”; “dA polvere” invece di “dI polvere”.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,5/2
Sinceramente la scelta del lessico mi ha lasciata abbastanza perplessa. A tratti sembra ricercato, mentre in altri punti sembra veramente colloquiale e scurrile. Ma, nel complesso, penso vada bene come testo.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3/5
Un po’ tutto in questo testo (anticipo già che lo ripeterò anche in altri criteri) mi ha dato l’idea di una bozza, una traccia, piuttosto che di un racconto fatto e finito. La lettura è gradevole e scorrevole, ma forse un po’ troppo frettolosa… proprio come fosse abbozzata, non rielaborata.

Trama (3,5/10):

Struttura narrativa: 1/2
Questo è un testo veramente breve e veramente rapido… forse così rapido che lascia poco nulla al lettore (almeno per quella che è stata la mia esperienza). Il testo è ricco di spunti veramente interessanti, però li ho trovati poco approfonditi… quasi dei semplici accenni.

Gradimento personale: 0,8/2
Diciamo che avrei apprezzato notevolmente di più il testo se fosse stato sviluppato con più calma, prendendosi anche più spazio. Devo dire, però, che le tematiche affrontate mi hanno affascinata molto.

Descrizione della bevanda 1/2
Sinceramente non capisco perché uno psicologo debba prescrivere un infuso come terapia… per far capire al paziente che il colore rosso può venire associato anche a qualcosa di positivo? Personalmente è l’interpretazione che ho dato. Tuttavia, l’intero racconto si basa sul consiglio di questo psicologo, quindi avrei veramente gradito che venisse spiegato anche il perché di ciò. Nel complesso ho dato un voto abbastanza alto perché mi è piaciuto il fatto che l’infuso fosse una costante e il modo in cui ne è stato descritto il sapore.

Utilizzo del pensiero: 0,7/4
Il pensiero era “ho le mani sporche di sangue”… ma in questo testo, di mani, non ce n’è nemmeno l’ombra. È il colore rosso, associato al sangue, che predomina… ma la seconda parte del pensiero è completamente assente. Si intuisce che il protagonista sia stato in guerra e che ha visto morire molte persone (e probabilmente ne ha uccise altrettante), ma trovo che sia comunque troppo distante da ciò che chiedeva il contest.

Personaggi (3,8/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 0,8/2
Come dicevo, questo è un racconto veramente rapido e che lascia ben poco… credo che qualche descrizione (o dettaglio) fisica in più avrebbe giovato, aiutato il lettore a immergersi meglio nella narrazione.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Questo personaggio lo descriverei come un “guscio inesplorato”. Conosciamo i tratti principali di questo personaggio (e, personalmente, li ho trovati veramente interessanti) però sono stati solo accennati superficialmente. Di questo personaggio è stata ben delineata la superficie caratteriale, ma non credo sia stata fatta un’analisi introspettiva accurata e profonda.

Sviluppo del personaggio: 2/5
Per questo punto, bene o male, è valido tutto ciò che ho detto nel criterio sopra: vengono delineati i punti principali, ma non vengono veramente affrontati dal testo.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 12,5/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:07
 
Quota

DICIASSETTESIMO CLASSIFICATO:
Feci l'Amore, quella Sera - Isil
TOTALE: 24,3/60


VALUTAZIONE DI ELISA:

Scrittura (4/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 1,5/3
Ho notato la presenza di rari articoli mancanti, virgole mancanti e un passaggio a volte insolito e repentino dal passato al presente, inoltre ci sono alcune frasi che non suonano molto bene, presentano ripetizioni che si potevano evitare.
Inserisco qui vari esempi:

“il fuoco nel camino continua (a) bruciare”, “quella credo che sia stata la prima volta che ho capito cosa fosse davvero la solidarietà femminile”.

Come dicevo prima c'è un passaggio a volte repentino tra i tempi verbali al passato e quelli al presente che lascia sull'attenti il lettore, c'è un salto continuo che a volte arrivare dal nulla.

Lessico (adeguatezza e varietà): 0,5/2
Non ho amato molto il lessico, è davvero basico e anche per esprimere un apprezzamento vengono usati termini semplici come ad esempio “belle forme”, che è parecchio generico come termine. Non ho tra l'altro notato una particolare distinzione fra i due personaggi nel lessico, si esprimono nello stesso modo, come se fossero la stessa persona.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2/5
Lo stile è senza dubbio molto chiaro, ma qui ripeto il concetto di prima, vari termini utilizzati sono fin troppo semplici anche per distinguere i due personaggi. Le frasi sono in genere scorrevoli e fluide, piuttosto brevi. Non ci sono particolari giochi stilistici, tutto rimane piuttosto calmo nello stile, non ci sono guizzi narrativi o altro, avrei desiderato magari più atmosfera e più distinzione fra le personalità.

Trama (2/10):

Struttura narrativa: 0,5/2
Ho assegnato questo punteggio per alcune forzature che ho riscontrato nella struttura narrativa, alcuni espedienti che non mi hanno convinta.
Seguiamo le vicende di una giovane che in seguito ad una notte d'amore con un ragazzo, viene quasi respinta da questo che non intende impegnarsi sentimentalmente, la giovane in seguito a questa nottata inizia ad evitare il ragazzo che invece, dopo la battuta infelice cerca di mettersi in contatto in ogni modo con lei. Ad un certo punto per far scoprire a noi lettori che lei è incinta si dice che:

“So che qualche giorno fa, prima che io partissi, mi ha vista da lontano e ha chiesto perché mi vesta con abiti che nascondano le mie belle forme.”

Ma qualcosa non mi torna, se lui ha cercato in ogni modo di mettersi in contatto con lei, perché invece di affrontarla in un luogo pubblico (scenario che impedisce alla giovane la fuga) se ne rimane in disparte a fare commenti sul suo aspetto fisico? Con una personalità tra l'altro ignota, perché noi non sappiamo con chi lui sta intrattenendo questa conversazione. Quindi questo elemento l'ho trovato forzato per lanciare la bomba riguardo il neonato. Oltre a ciò come dicevo la storia sembra rimbalzare dal passato a presente e alcuni dettagli non sono chiari, mentre altri vengono “risolti” liquidando la faccenda velocemente.

Gradimento personale: 0,5/2
Purtroppo non mi ha entusiasmata più di tanto la lettura di questa storia, mi dispiace. Per una serie di motivi mi sento di assegnare questo punteggio. Non ho amato particolarmente la protagonista che ho trovato abbastanza immatura e non ho amato nemmeno il personaggio maschile che invece sembra duplice, da una parte vuole un avvicinamento mentre dall'altro non si sa dove voglia andare a parare. Ci sono alcuni problemi nella struttura narrativa, come dicevo e alcuni espedienti non riusciti.

Descrizione della bevanda 0,5/2
La bevanda viene solo citata all'inizio e di poco citata successivamente, ma in una scena di una brevità assoluta. Non sono riuscita a farmi un’idea leggendo il testo della bevanda, sembra inserito a forza, ma non viene motivato o caratterizzato, non gli viene data una forma, è una specie di muro bianco senza nulla.

Utilizzo del pensiero: 0,5/4
C'è il pensiero, ma è inserito solo all'inizio e sembra venir citato per dovere quasi. Si fa riferimento alla fiamma e al fatto che la protagonista è inadatta ad accenderne una, ma c'è solo questo riferimento, avrei gradito di certo di più.

Personaggi (5/10):

Descrizione fisica: 1,5/2
La descrizione non è quasi presente, ma non ne ho sentito più di tanto la mancanza, ad essere sincera. Non ho sentito il bisogno di conoscere le caratteristiche fisiche della giovane o del giovane. Ho assegnato comunque questo punteggio per il fatto che di lei sappiamo che ha delle “belle forme”, ma come detto sopra è molto generica come descrizione.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3

Di lui non sono riuscita a farmi un’idea a livello caratteriale, come dicevo lui è duplice o bipolare a tratti nel suo comportamento, la respinge però finisce per cercarla come un ossesso, la vede da lontano, ma preferisce stare lì a fare commenti invece di approcciarsi a lei. Layla invece mi ha dato l'impressione di essere un personaggio molto fragile, una personalità schiva e timida, che si tiene tutto dentro, anche se avrei voluto qualche altro dettaglio in più sul suo carattere.

Sviluppo del personaggio: 2,5/5
C'è un minimo di sviluppo, perché quando la conosciamo noi Layla è afflitta e non fa altro che riportare alla mente quella sera fatidica, mentre alla fine incontra il suo lui e lo perdona guardando al futuro. Sta di fatto che secondo me la sua evoluzione passa un poco in secondo piano, perché lei per quasi tutta la storia non sembra notare un cambiamento in sé stessa, anzi si chiude sempre più, sboccia alla fine, ma prima del gesto legato all'epilogo lei sembra la stessa dell'inizio.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 11 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA:


Scrittura (5,3/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 1,5/3
Consiglierei di revisionare il testo, ho trovato qualche errore di grammatica. In particolar modo consiglierei di rivedere la punteggiatura (soprattutto l’uso delle virgole) e la correttezza dei tempi verbali.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Il lessico utilizzato è veramente semplice, basilare, e (secondo me) in certi punti non è adatto alle situazioni o alle emozioni che vengono descritte. Avrei preferito che questo aspetto del testo venisse curato un po’ di più.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2,8/5
Lo stile è senza dubbio gradevole e scorrevole, ma a tratti (proprio come il lessico) l’ho trovato troppo semplice e non troppo adatto a descrivere le varie emozioni e situazioni presenti nel testo. Un punto che mi è piaciuto molto è stato nel finale, dove i rumori dell’ambiente si sono fusi con la narrazione e con la descrizione dello stato d’animo della protagonista.

Trama (3/10):

Struttura narrativa: 1,2/2
Come racconto è molto rapido, veloce e scorrevole… ma anche veramente ricco di punti che, secondo me, andavano approfonditi. Diciamo che non ho apprezzato del tutto questo ritmo rapido e incalzante. A tratti, più che una narrazione, mi è sembrata una sorta di bozza… insomma, ho trovato veramente molti spunti narrativi lasciati inesplorati.

Gradimento personale: 0,5/2
Come ho già accennato, questo testo è veloce, scorrevole e gradevole; tuttavia la sua fretta, il suo lessico non idoneo e lo stile abbastanza semplice non mi hanno convinta del tutto.

Descrizione della bevanda 0,8/2
La bevanda non è stata troppo descritta, si è trattato per lo più di un accenno, però mi è piaciuto il modo in cui hai rappresentato il suo aroma e il calore che trasmette.

Utilizzo del pensiero: 0,5/4
Il pensiero è citato un paio di volte, ma (oltre a non essere troppo presente) non è nemmeno ben amalgamato col testo, sembra un pensiero nato dal nulla e fine a se stesso. Avrei preferito che venisse più dato più spazio a questo pensiero e una motivazione.

Personaggi (5/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 0,5/2
Come dicevo, questo racconto ha veramente molti spunti interessanti, è ricco di argomenti che potrebbero essere approfonditi… e secondo me le descrizioni fisiche rientrano fra questi spunti. Ho sentito abbastanza la mancanza di qualche descrizione, di qualche dettaglio.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,5/3
Il personaggio di Layla mi è piaciuto molto, anche se avrei gradito un maggior approfondimento. È una donna fragile, dolce, in cerca d’amore, e tutto questo l’ho gradito molto. Al contrario, Marco mi è sembrato un personaggio fantasma… ricco di spunti interessanti, ma approfondito e sviluppato veramente poco. Così poco che non sono riuscita assolutamente a farmi un’idea su di lui.

Sviluppo del personaggio: 3/5
Mi è piaciuto molto il modo in cui la protagonista ha affrontato la vicenda, dal rifiuto iniziale alla riappacificazione finale, passando per la gravidanza indesiderata. Come dicevo, il personaggio di Marco è estremamente ambiguo e poco caratterizzato, però Layla mi è piaciuta, mi ha fatto molta tenerezza.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 13,3/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:10
 
Quota

SEDICESIMO CLASSIFICATO:
Carolina e il rovesciatore di caffè - CedroContento
TOTALE: 30,7/60


VALUTAZIONE DI ELISA:

Scrittura (5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2/3
Il testo in alcuni punti non scorre bene per la mancanza di virgole o per queste inserite al posto sbagliato. Oltre a ciò c'è qualche piccolo errore di battitura, ad esempio:

“al (bancone) bacone per coccolarmi”

Questi sono gli errori maggiori che ho ritrovato all'interno del testo, ma c'è anche un uso sbagliato della punteggiatura ad esempio nei dialoghi, in cui mancano a volte le virgolette o i due punti.

Lessico (adeguatezza e varietà): 0,5/2
Assegno questo punteggio perché specialmente il lessico dei personaggi mi è sembrato fuori posto, il loro modo di esprimersi l'ho trovato piuttosto giovanile, sembrano quasi teenager che giocano a non piacersi. Il loro linguaggio mi sembra fuori posto per due persone adulte, (non si sa esattamente di quale età) che lavorano in un ospedale e si ritrovano in un modo o nell'altro a lavorare assieme.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2,5/5
Le frasi in generale ripresentano quel problema di cui parlavo prima, ovvero il fatto che le virgole fuori posto o la punteggiatura mancante rendono il ritmo di lettura svasato, sconclusionato. Lo stile è di certo chiaro anche se alcune reazioni dei personaggi sembrano strane se attribuite a quelli (ma ne parleremo più avanti). Non ho notato particolari tratti originali o altro è uno stile in generale godibile, tranne per ciò che ho scritto prima, fila andando dritto al punto.

Trama (3,5/10):

Struttura narrativa: 0,5/2
Ho avuto un serio problema per quanto riguarda la struttura narrativa, ovvero il fatto che le reazioni dei personaggi e i loro atteggiamenti nei confronti uno dell'altro mi sono sembrati assolutamente esagerati e a tratti fuori luogo. La storia parla di una donna che lavora in un ospedale e si ritrova a suo malgrado a lavorare con un ragazzo di cui non ha per nulla stima, con cui però finirà con il confidarsi su una tragedia. Il modo in cui si arriva a questa confidenza mi è sembrato piuttosto forzato e la reazione di Andrea è assolutamente stramba, capisco il voler aggiungere la nota comica, ma l'ho avvertita come fuori luogo in un contesto come quello.

Gradimento personale: 1/2
La storia secondo me aveva delle buone premesse, il problema consiste nel modo in cui si è sviluppata, nel linguaggio dei personaggi e nelle reazioni. Sono persone da cui mi aspettavo reazioni decisamente diverse, capisco il fare ironia anche su fatti tremendi, assolutamente, però nell'immediato reazioni e dialoghi simili li ho vissuti a mo' di serie tv comica con battute non riuscite. Ci sono molti problemi anche nel comportamento di lei, che sembra una ragazzina non una donna matura, che ha bisogno di lavorare senza concentrarsi sull'odio nei confronti di una persona che conosce poco. Anche la confidenza sparata all'improvviso che c'entra poco con il dialogo corrente... Insomma in generale le reazioni le ho trovate sbagliate.

Descrizione della bevanda 1/2
Il caffè viene citato, ma solo all'inizio e non viene particolarmente descritto, sembra inserito un poco a forza, come se non avesse molta importanza al fine della vicenda. Mi aspettavo una descrizione maggiore anche se è comunque presente.

Utilizzo del pensiero: 1/4
Il pensiero viene inserito nella sua totale forma alla fine, il mio problema però non consiste in questo, ma nel fatto che per tutto il corso del testo io non ho avvertito il senso del pensiero “voglio tornare a ridere”, lei non sembra mai nutrire questo desiderio. Sì, sta affrontando un momento complesso, ha vissuto una tragedia, cerca di buttarsi su lavoro per ignorare il resto, ma non trapela il desiderio di ridere.

Personaggi (5,5/10):

Descrizione fisica: 1/2
Viene citato un qualcosa di minimo sul suo aspetto fisico, ma non ne ho sentito così tanto la mancanza, penso non sia fondamentale ai fini della storia che si basa di più sui dialoghi e sul processo psicologico.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,5/3
Viene fatto intuire qualcosa della loro personalità, soprattutto di quella di Carolina, mentre Andrea sembra comportarsi come un bambino. Lui viene additato come il figlio di papà, come un ragazzo quindi viziato, ma anche come un alcolizzato drogato, ma dalle sue reazioni sembra un bambino a tratti. Mentre non ho capito del tutto l'ironia che Carolina si sforza di vedere in situazioni o battute in cui io non ho visto così tanto umorismo. Sta di fatto che di lei capiamo vari aspetti caratteriali, ad esempio il fatto che non ama affrontare i propri traumi a livello emotivo, il fatto che si incolpa per non aver capito il marito e il fatto che è dedita al suo lavoro.

Sviluppo del personaggio: 3/5
Ho assegnato questo voto perché c'è uno sviluppo per quanto forzato possa sembrare a tratti, nel senso che Carolina comunque cresce nel corso del testo, confida a qualcuno questo trauma, cambia forse di poco opinione su Andrea e alla fine capisce quello che vuole veramente, essere felice e ridere della vita.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 14 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA:


Scrittura (6,5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,5/3
Mi spiace dire che, per quanto riguarda la punteggiatura, questo testo sia davvero da sistemare, soprattutto per quanto riguarda le virgole. Sono spesso assenti in punti e passaggi essenziali, oppure si sostituiscono ai punti fermi e questo complica la comprensione e la scorrevolezza del testo.
Segnalo inoltre alcune frasi con dei refusi (anche se si trattano di minuzie):
“Sbuffo una risata amara” sbuffare e ridere sono due azioni differenti e non credo possano combaciare.
“neo sposina” manca il trattino, neo-sposina
Per il resto, la grammatica è ottima.

Lessico (adeguatezza e varietà): 2/2
Il lessico è rude, spesso tendente al turpiloquio e affine a quello del parlato… assolutamente perfetto per questa protagonista estremamente rude e scontrosa.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2/5
Devo confessare che come stile l’ho trovato decisamente troppo gioviale per essere un drammatico (dal rating rosso, tra l’altro). La tragedia scivola via con uno stile leggero che spesso fa sorridere… Non fraintendermi, mi è piaciuto molto, ma l’ho trovato abbastanza inadatto al genere e al messaggio che (credo) volessi comunicare.
Qui va a pesare un poco anche lo scorretto utilizzo della punteggiatura che, come ho accennato prima, fa perdere fluidità al testo.

Trama (4,2/10):

Struttura narrativa: 0,5/2
Devo dire che questa storia ha veramente ben poco di introspettivo… o meglio, ha un sacco di spunti veramente interessante che non vengono approfonditi. I personaggi e le loro emozioni vengono esplorati veramente poco, la storia si concentra quasi interamente su Andrea e sui suoi disastri (talvolta ridicoli e paradossali… ok, capisco fosse un drogato e probabilmente pure un alcolista, ma non credo che queste sue caratteristiche siano state rese con verosimiglianza)… spesso scadendo anche nell’ironico andando così a distruggere l’alone drammatico della storia. La storia più che incentrata sulla protagonista, sui suoi dolori, sulla sua rabbia, sui suoi sensi di colpa, è incentrata su Andrea (che ci appare come una sorta di spalla comica), sul fastidio che provochi alla protagonista e sul suo rapporto con lei.
Questo voto così basso non è dovuto alla storia in sé, ma al fatto che questa storia abbia soddisfatto in minima parte le richieste del contest.

Gradimento personale: 1,5/2
Come dicevo, questa storia ha delle note comiche decisamente inaspettate… però confesso di averle gradite e di aver gradito la storia nel suo complesso.

Descrizione della bevanda 1,9/2
Molto bella la descrizione della bevanda, anche se non viene specificato si tratti di un espresso (ma si tratta di una minuzia). Mi è piaciuto che sia stata descritta la sua preparazione piuttosto che semplicemente il suo sapore. Invece di descrivere solo gusto, vista e olfatto hai richiamato anche altri sensi come l’udito, descrivendo il suono che fa questo caffè quando viene preparato, e il tatto, descrivendo la sottile consistenza della sua superficie.

Utilizzo del pensiero: 0,3/4
Mi spiace dire che anche in questo punto il racconto è andato abbastanza fuori tema. Il testo avrebbe dovuto ruotare attorno al pensiero “voglio tornare a ridere”, mentre in realtà si concentra su tutt’altro.
Viene introdotto per la prima volta solo verso la fine da Andrea (“Tu sei viva ok?! Devi tornare a vivere”) sebbene intuisca il ragionamento che vi è dietro, mi è sembrato un passaggio molto brusco e forzato. Andrea sembra praticamente sapere che la protagonista non si è accorta che il marito soffriva di depressione, sentendosi così responsabile della sua morte… ma questo personaggio ci è stato descritto come poco acuto e privo di tatto, quindi non mi spiego come abbia fatto a intuire con così tanta spontaneità una situazione così delicata. Bastava soltanto un passaggio in più e questa sequenza non sarebbe parsa né improvvisa né brusca.
Ma a parte ciò, il pensiero “voglio tornare a ridere” ritorna soltanto nelle righe finali. Trovo sia abbastanza fuori traccia rispetto a quello che chiedeva il contest.

Personaggi (4,3/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 2/2
Dal punto di vista fisico i personaggi sono stati ben descritti. Le descrizioni non abbondano, ma d'altronde mica è necessario… hai fornito i dettagli necessari, quelli chiave, al momento opportuno.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 0,3/3
Mi spiace molto dare questo voto, ma come ho detto più volte durante la valutazione, questi personaggi ci sono stati presentati in maniera superficiale, quasi come fossero due macchiette, due maschere. Il testo non lascia spazio alla loro presentazione o a un loro sviluppo.
La figura di Andrea mi ha lasciata particolarmente perplessa. È una figura comica, stravagante, poco verosimile (non credo che rispecchi in maniera realistica i comportamenti e i pensieri di un uomo che soffre di dipendenza). Andrea porta sorriso e allegria là dove dovrebbe esserci il dramma.
La protagonista Carolina invece mi è piaciuta molto, peccato sia stata poco approfondita. È una donna che soffoca le proprie sofferenze e i propri sensi di colpa, che si chiude in sé stessa, che si mostra schiva e apatica nei confronti del mondo… Un personaggio oscuro, un’antieroina affascinante che però non ci viene presentata. Attorno a lei nascono veramente molte questioni interessanti che vengono lasciate in sospeso: com’era questa donna così acida nei panni della neo-sposina? Come ha vissuto lei, ignara, mentre il marito organizzava la propria morte? Cosa si prova, nel dettaglio, a tenere dentro tutta questa sofferenza e sensi di colpa?

Sviluppo del personaggio: 2/5
Più che uno sviluppo vi è una scoperta… una rivelazione da parte di uno dei personaggi, ma per il resto non ho visto altro. La storia si chiude mostrandoci i personaggi esattamente come ci erano stati presentati all’inizio, con delle modifiche veramente minime e (oserei dire) quasi sbrigative. Andrea resta una figura comica, capace però di mostrare empatia, mentre Carolina resta la nostra roccia ma si lascia andare, solo per pochissimo, a qualche sentimento in più.

Punti extra (2/4):
Storia molto originale (+2): Punti OTTENUTI.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 16,7/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:12
 
Quota

QUINDICESIMO CLASSIFICATO:
Diverso da tutti, diverso da nessuno - ImperialPair
TOTALE: 31,5/60


VALUTAZIONE DI ELISA:

Scrittura (3,8/10):


Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 0,8/3
Ci sono vari errori verbali, di punteggiatura, alcune ripetizioni, alcuni errori di battitura ecc. ecc. Ne riporto alcuni qui:

“almeno non più di quanto(i) già ne avessi”, “il tempo si sarebbero dimenticato(i)”, “che non non darebbe (non ripetuto inutilmente e sarebbe invece di darebbe) mai uscito con la figa di turno”, “so di cosa possano (possono)”, “Il professor e suo fratello, lo stesso uomo che stava prendendo la tazza di tè che avevo appena finito di bere. (questa frase non è sbagliata ma non va a parare da nessuna parte, non capisco questo inserimento)”, “benissimo trovarsi (trovare) dietro una cinepresa”, “quello che io stia (sto) passando”, “le cose sarebbero potuto (potute) degenerare” ecc. ecc.

Alcune frasi hanno virgole sistemate in modo errato e suonano di conseguenza come frasi non complete o che non vanno a parare da nessuna parte.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Il lessico è stabile, nel senso che non ho trovato una grande varietà nella scelta dei termini, le voci dei personaggi inoltre si assomigliano fra loro. Non riuscivo ad avvertire il cambio di prospettiva da una personalità ad un’altra, i termini utilizzati, la tipologia di frasi sembrano rimbalzare da uno all'altro.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2/5
Il testo in alcuni punti è scorrevole grazie ai termini non complessi utilizzati, o alla forma di alcuni periodi. Ma parecchie frasi non risultano scorrevoli, o per virgole posizionate in modo errato, o per punti posizionati al posto della virgola, o per vari errori verbali che non aiutano nella lettura, anzi rendono questa più ostica e costringono il lettore a fermarsi di frequente.

Trama (5,5/10):

Struttura narrativa: 1/2
La storia rimbalza da un evento all'altro, da uno spostamento all'altro, da un ricordo all'altro, non sono riuscita a vedere una vera e propria sequenza. Sembra che il protagonista ci porti semplicemente con lui in un giorno di vita normale e si perda a narrare anche quello che gli è accaduto nelle settimane o mesi precedenti. Incontra persone, riflette, ma non c'è una struttura per questi eventi, sembrano andare in ordine casuale.

Gradimento personale: 0,5/3
Purtroppo non ho gradito molto la storia, mi dispiace, anche perché la tematica base poteva essere davvero interessante, è infatti un tema a me molto caro e che sono sempre curiosa di ritrovare nei racconti. Il motivo di questo voto quindi non è affatto la tematica ci mancherebbe, anche perché oltre al bullismo parliamo di omofobia, crescita, amicizia fra persone di età differenti, insomma ci sono tematiche di un certo spessore. Il mio problema risiede nei vari errori grammaticali, nel senso di disconnessione che ho provato varie volte durante la lettura per l'ordine degli eventi e per il protagonista, che sembra spostarsi dove si sposta il vento.

Descrizione della bevanda: 1/2
La bevanda è presente, sia all'inizio che a metà testo, ma non è così descritta come avrei voluto. Non sono riuscita ad immaginarmela, diciamo che viene più che altro citata per far comprendere che lui è diverso in tutto e per tutto dagli altri, ma non ci si concentra sul liquido in sé.

Utilizzo del pensiero: 3/4
Il pensiero c'è e scorre come una spina dorsale per tutto il corso del racconto, è chiaro dall'inizio alla fine, per i pensieri del protagonista, per il modo in cui viene additato e trattato. Hai fatto un buon lavoro nel pensiero per quando riguarda la parte pratica, nel senso delle dimostrazioni inerenti a questo. Noi vediamo con i nostri occhi che lui è diverso, ma lui sembra riflettere veramente su questo concetto solo alla fine, avrei desiderato un’analisi personale più approfondita da parte sua.

Personaggi (5,5/10):

Descrizione fisica: 1,5/2
Sappiamo che viene contraddistinto per i capelli a ciotola, ma non vengono fornite altre informazioni e per me va bene così, nel senso che non ne ho sentito la mancanza. Per farci un’idea ci basta giusto qualche dettaglio, sapere che lui è adolescente e poco altro, anche solo con queste info si crea già una buona immagine.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Non sono riuscita a farmi una idea chiara sulla sua personalità perché mi sembra che lui si faccia influenzare molto dagli altri, anche in ciò che deve o non deve pensare mentre la sua voce trapela poco, soprattutto sulle opinioni che ha di se stesso. Avrei gradito più introspezione, in particolare nel pezzo finale, dove vengono ripetuti concetti che noi già sappiamo dato che sono stati citati nel corso del testo.

Sviluppo del personaggio: 3/5
Come dicevo, ho faticato a capire del tutto la sua vera personalità e il suo pensiero finale al termine di questo racconto. Arriva a determinate conclusioni e per me è comunque uno sviluppo, anche se come scritto nel criterio precedente più introspezione nei suoi pensieri profondi l'avrei gradita, introspezione senza intromissione altrui.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 14,8 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA:


Scrittura (2,5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 0,3/3
Mi spiace molto dover dare un voto così basso, la prima parte del testo è buona (anche se consigliere di rivedere la punteggiatura e sostituire qualche virgola con dei punti fermi), ma nella seconda ho notato molti errori grammaticali. Li elenco qui sotto.
“In fondo speravo che con il tempo si sarebbero dimenticato di un ragazzo che non non darebbe mai uscito con la figa di turno.”; ci sono un paio di refusi: “si sarebbero dimenticatO”, “darebbe” invece di “sarebbe” e la ripetizione di “non” invece di scrivere “che non sarebbe”.
“Perché sarei dovuto essere innamorato di un ragazzo che mi bullizzava?”; il verbo dovrebbe essere “avrei dovuto essere” (questo perché il verbo servile è seguito da “essere”, quindi “avere” diventa il verbo ausiliare).
“e per non bastare era un mio professore”; non ho mai sentito l’espressione “per non bastare”, ho fatto qualche ricerca ma non l’ho trovato… quindi immagino che l’espressione giusta sia “e, come se non bastasse, era un mio professore”
“lo aveva visto con i propri occhi verso il fratello”; non si può “vedere verso” qualcosa, si può “guardare verso” oppure “vedere attraverso” qualcosa.
“so di cosa possano essere capaci gli adolescenti”; la frase corretta sarebbe “so di cosa possOno…”. E vi è un errore simile anche nella frase “non voglio che sappiano quello che io stia passando”, che dovrebbe essere “non vogliono che sappiano quello che stO passando”.

Lessico (adeguatezza e varietà): 0,7/2
Anche qui, mi spiace molto dare un voto non troppo alto… ma, come nel paragrafo precedente, ho trovato una serie di errori.
“guardandoli con gli occhi”; inizierei con questo. L’atto del guardare è, per forza di cose, legato agli occhi… quindi specificare che stia guardando con gli occhi mi sembra una ripetizione inutile e un errore.
Nel corso del testo il soggetto o i pronomi venivano ripetuti in continuazione, anche in frasi dove non era necessario specificarli. Capisco che l’intento del testo fosse quello di mettere al centro l’interiorità e la solitudine del protagonista, ma credo che questo intento potesse essere raggiunto anche con dei sinonimi (invece di utilizzare sempre “io”, “gli altri”, “loro”, ecc). Per far capire cosa intendo prendo a esempio questa frase: “A lui non sembrava importare che io fossi gay, perché lui aveva un gemello omosessuale e capiva quello che io stavo passando: lo aveva visto con i propri occhi verso il fratello.”, i vari soggetti (lui, io) sono stati ripetuti senza alcuna ragione rendendo la frase ridondante e pesante da leggere. Sempre per far capire cosa intendo scrivo anche come sarebbe stata la frase senza tutte quelle ripetizioni: “A lui non sembrava importare che fossi gay, aveva un gemello omosessuale e capiva quello che io stavo passando: lo aveva visto coi propri occhi.”
Per il resto, l’utilizzo del lessico mi è sembrato appropriato e capace di rispecchiare il protagonista.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 1,5/5
Ovviamente gli errori grammaticali, la punteggiatura non sempre corretta e le varie ripetizioni vanno a pesare anche sulla scrittura nel suo complesso. In ogni caso, questo racconto mi ha dato l’idea di una vera e propria confidenza, estremamente diretto e capace di creare un clima intimo capace di coinvolgere il lettore. Tuttavia, sempre per come è stato scritto, il racconto mi è sembrato più una sorta di trascrizione di una storia raccontata a voce, piuttosto che un testo pensato e strutturato per venire messo su carta (ricordo che scrittura e oralità sono due media completamente differenti e che raccontano storie in maniera completamente differente). Insomma, il testo è gradevole da leggero, però non mi è parso nulla di particolare e le varie ripetizioni e i refusi lo rendono poco scorrevole la lettura.

Trama (6,7/10):

Struttura narrativa: 1,5/2
La tematica che hai deciso di trattare è molto delicata ed estremamente importante, e per questo ti faccio i miei complimenti. È la storia di questo ragazzino che viene bullizzato ed escluso solo per il fatto di essere omosessuale… si tratta di un personaggio che non si oppone, però non cede nemmeno. Un protagonista estremamente forte e tenace nella sua mansuetudine e nella sua tristezza.

Gradimento personale: 0,3/2
Hai trattato una tematica molto forte, scomoda e (purtroppo) ancora attuale come l’omofobia, e questo mi è piaciuto molto… Tuttavia, il testo è molto trascurato e questo, personalmente, mi ha impedito di appassionarmi alla lettura.

Descrizione della bevanda 0,9/2
La bevanda è descritta poco nulla, non ne viene descritto il colore, l’aroma o altro… però ho apprezzato il fatto che questa bevanda rappresentasse, a modo suo, il protagonista. Un tè particolare per un protagonista che si sente diverso e solo.

Utilizzo del pensiero: 4/4
Il pensiero “sono un diverso” è una costante, ci accompagna dalle prime fino alle ultime righe del testo. Ho anche apprezzato molto le tematiche che sono state trattate tramite questo pensiero, ovvero l’omosessualità e l’omofobia.

Personaggi (6,5/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 1,5/2
Del protagonista sappiamo solo una cosa, che ha dei brutti capelli… un dettaglio semplice, ma che mi è piaciuto molto perché secondo me palesa ancora di più la denuncia che viene mossa contro questi fantomatici “altri”, ovvero di essere delle persone superficiali. Al contrario non ho apprezzato molto la descrizione del professore e del suo gemello eterozigote; ho trovato occupasse molto spazio all’interno del testo senza però dire nulla di utile.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2/3
Ho già accennato un parere su Tom Fisher in un criterio precedente, un parere positivo, quindi qui tornerò un po’ a ripetermi. È un personaggio allo stesso tempo fragile e forte… un personaggio che non si oppone, ma allo stesso tempo che non si fa piegare. Un personaggio che ha piena consapevolezza di non essere un “diverso”, anche se vorrebbe sentirselo dire anche da qualcun altro.

Sviluppo del personaggio: 3/5
Più che uno sviluppo, qui abbiamo la scoperta di un personaggio. Leggendo si entra nel mondo e nella mente di Tom, un poco per volta. Si scopre il suo passato, il suo presente e quello che si teme possa essere il suo futuro (infelice). Come accennavo anche prima, Tom inizialmente può apparire come debole e rassegnato, ma la sua forza d’animo emerge riga dopo riga.

Punti extra (1/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto OTTENUTO.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 16,7/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:14
 
Quota

QUATTORDICESIMO CLASSIFICATO:
Icaro - Vigilanza Costante
TOTALE: 32/60


VALUTAZIONE ELISA

Scrittura (6,6/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 3/3
Non ci sono particolari errori grammaticali, il testo risulta fluido e chiaro.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,6/2
Ho trovato il lessico molto diretto e chiaro, non ci sono particolari giochi stilistici, non è molto vario, si usano termini molto simili o uguali. E' una storia che per la sua fluidità si legge velocemente, avrei gradito un poco di varietà in più, ma tutto sommato risulta piacevole la lettura.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2/5
Lo stile risulta chiaro come dicevo, ma in alcuni punti avrei desiderato un poco di complessità e di dettagli in più, magari qualche descrizione dell'ambiente, degli oggetti o delle persone in più, qualche approfondimento su Icaro ecc. ecc. Non ho amato particolarmente i pezzi che guardano il futuro, quelli in corsivo, mi hanno ricordato quegli interventi doppiati nei film drammatici in cui c'è una parentesi che chiude tutto, mi spiego meglio non ho disprezzato queste parentesi in toto, ma ad un certo punto sono diventate troppe.

Trama (4/10):

Struttura narrativa: 1/2
Seguiamo questa ragazza che si invaghisce di questo giovane che vede per la prima volta fuori dal bar di fronte all'università, da lì i due iniziano a frequentarsi. Come dicevo sopra la storia segue due timeline temporali quasi, i pezzi in corsivo che chiudono i vari punti in sospeso mi sono sembrati troppo presenti certe volte. Ci sono tre parentesi simili, ma al fronte di una storia breve, penso che un pezzo finale di questo tipo invece che tre pezzi a frammentare il testo sarebbe stato più efficace.

Gradimento personale: 0,5/2
In questo criterio raccolgo le mie opinioni generali su una storia, quindi valuto tutto, riassumendo non ho gradito vari aspetti del racconto. A parte la struttura e la mancanza di dettagli o descrizioni, ho faticato ad immaginarmi i personaggi o le scene in generale proprio per la mancanza di informazioni, ho faticato ad entrare in empatia con la protagonista che risulta fin troppo avventata nei confronti di un ragazzo che conosce da poco, anche lei lo definisce uno sconosciuto, certo, viene ribadito il suo essere precipitosa ed e avventata, ma ai miei occhi è sembrato un comportamento piuttosto immaturo, anche per il cambio successivo di idea finale. Insomma è una storia con uno stile godibile, e narra di un evento importante nella vita quotidiana di ognuno di noi, quindi l'innamoramento o l'infatuazione, ma manca di contorno e i personaggi sembrano avere poca verve.

Descrizione della bevanda 0,5/2
Il caffè c'è, ma non è quasi per nulla descritto. Si ripete spesso che lei è quasi dipendente dalla bevanda, ma non c'è una descrizione del liquido o un minimo di importanza nell'inserimento.

Utilizzo del pensiero: 2/4
Il pensiero sembra più che altro una ripetizione di Alessia, che continua a dire “voglio tornare a ridere”, quindi è più una convinzione o obbiettivo solitario e mentale della protagonista, ma non risulta in qualche scena. Mi spiego meglio, noi sappiamo che lei ed Icaro parlano nei loro incontri, ma non sappiamo cosa si dicono, sembra che lei guardi ad Icaro come sua fonte di risate/allegria, ma in realtà nelle scene in cui sono assieme non si avverte questa sensazione di gioia.

Personaggi (4/10):

Descrizione fisica: 0,5/2
Le descrizioni fisiche sono quasi inesistenti, sappiamo solo che lui ha i capelli ricci, ci cono storie in cui la mancanza di descrizioni fisiche si avvertono meno, se ne sente meno la necessità, in questo caso però io avrei gradito qualche dettaglio/descrizione in più inerente ai personaggi. Ho faticato ad immaginarmeli e a personificarli nella mia testa.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,5/3
Anche qui c'è qualche mancanza, ma abbiamo già qualcosa in più, ad esempio sappiamo che Alessia ha una buona dose di coraggio, Icaro invece risulta più sfuggente e riflessivo. Quindi abbiamo più descrizioni caratteriali, ho sentito la mancanza di qualcosa in più per Icaro, personaggio che ha un carattere degno di esplorazione secondo me.

Sviluppo del personaggio: 2/5
Alessia arriva alla fine con il desiderio di tornare a ridere, peccato cambi idea ogni due per tre e torni sulla sua strada, sembra voler essere indipendente alla fine e capire un qualcosa di molto importante su se stessa e su quello che desidera in un rapporto, ma alla fine si capisce che in realtà è accaduto qualcosa fra lei ed Icaro e il suo discorso con l'amica inerente alla sua comprensione e crescita sembra andare un poco in fumo.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto

TOTALE: 14,6 SU 30

VALUTAZIONE VALERIA


Scrittura (7,8/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 3/3
Grammatica e punteggiatura sono ottime in questo testo, ti faccio i miei complimenti.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,8/2
Il lessico l’ho trovato abbastanza adeguato e vario, ho molto apprezzato il fatto che non ci fossero ripetizioni inutili.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3/5
Lo stile è gradevole e scorrevole… però devo confessare di non averci trovato nulla di particolare. A tratti ho avuto anche l’impressione che il bisogno di rendere chiaro qualcosa al lettore fosse più importante dell’essere creativi (secondo me bisognerebbe trovare un giusto equilibrio tra queste due necessità).

Trama (3,6/10):

Struttura narrativa: 0,8/2
La storia offerta è molto semplice, scorre veloce ma non credo lasci molti spunti o emozioni (almeno secondo la mia opinione personale). Non ho gradito per nulla gli intermezzi che hanno scandito i vari incontri fra i due protagonisti… ho trovato che questo susseguirsi fra scene e intermezzi abbiano reso la storia quasi alienante (ne parlerò meglio anche in un altro criterio).

Gradimento personale: 0,5/2
Se devo essere sincera, la storia non mi è piaciuta molto… sia a causa di questi intermezzi, ma anche perché non ho trovato troppo realistici i modi di fare e di pensare della protagonista (questo punto lo affronto meglio nel rispettivo criterio).

Descrizione della bevanda 0,8/2
Mi è piaciuto il modo in cui hai usato la bevanda come punto di partenza per la storia… però, d’altra parte, secondo me non hai sfruttato al meglio questo elemento. Ad esempio, non è mai stato specificato che si trattasse di un caffè espresso e le sue descrizioni nel complesso sono praticamente nulle.

Utilizzo del pensiero: 1,5/4
Si intuisce che la protagonista cerchi qualcuno capace di farla ridere, di farla sentire di nuovo viva dopo la rottura con questo su ex (che viene citato di sfuggita)… Ma secondo me il pensiero è stato reso in modo abbastanza lacunoso: è il lettore che lo intuisce, mentre il testo sembra darlo spesso per scontato. Icaro la fa ridere, ma anche questo ci viene detto di sfuggita, in gran fretta e senza troppo approfondimenti… Insomma, sembra quasi che il testo salti dei passaggi.
Lei vuole tornare a ridere e trova un ragazzo che riesce nuovamente a farlo? Il testo pare ci dica questo, però non è troppo chiaro… a tratti pare quasi che lo stesso pensiero “voglio tornare a ridere” sia fuori luogo, una sorta di forzatura.

Personaggi (3,5/10):


Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 1/2
Descrivere i personaggi non era obbligatorio, però in questo testo in particolare ne avrei gradita qualcuna in più… Ciò non toglie che ho gradito molto quelle poche che erano presenti.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 0,5/3
Come accennavo prima, questa protagonista non mi è piaciuta per nulla… Si lamenta del fatto che uno sconosciuto si rifiuti di baciarla e che non accolga le sue domande provocatorie… senza rendersi minimamente conto di star compiendo una molestia sessuale (anzi, stando a una ricerca fatta su internet, un bacio non consenziente diventa in automatico violenza sessuale, un reato).
Insomma, ho trovato veramente sconveniente che un personaggio adulto (tra i 20 e i 25 anni) non si renda minimamente conto della gravità delle sue azioni, ma che anzi le vada a banalizzare lamentandosi che le sue avances non siano state subito accolte (oltre a sminuire il ragazzo che non le accoglie).
Oltre a questo, non ci viene suggerito altro sulla protagonista o su questo Icaro, nonostante sia una figura importante nella storia… quindi, per forza di cose, la mia valutazione si deve basare su questa sua caratteristica predominante della protagonista.

Sviluppo del personaggio: 2/5
Qui vi è stato uno sviluppo del personaggio, però (esattamente come la protagonista) l’ho trovato poco approfondito. Le potenzialità c’erano tutte, ma secondo me non sono state troppo approfondite… Credo che questo aspetto si sarebbe potuto risolvere se, invece degli intermezzi, ci fossero state delle descrizioni di Alessia o delle sue riflessioni.

Punti extra (2/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto OTTENUTO
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO

TOTALE: 17,4/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:17
 
Quota

TREDICESIMO CLASSIFICATO:
Bicchiere di carta - Artnifa
TOTALE: 33,2/60


VALUTAZIONE ELISA

Scrittura (7,7/10):


Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,7/3
C'è qualche virgola fuori posto e ho notato un piccolo errore di battitura, “sorriso” invece di “sorrido”, ma a parte questo non ne ho altri da segnalare.

Lessico (adeguatezza e varietà): 2/2
Ci troviamo di fronte ad una storia in cui la protagonista riflette su vari aspetti della sua vita, quindi rispetta a pieno il genere introspettivo e con esso anche il lessico si sposa bene con il tutto. È una storia con una intensa nota drammatica e il suo sembra un flusso di coscienza in pieno stile tragico, anche i termini che utilizza riescono ad enfatizzare il tutto.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3/5
Alcune frasi risultano un poco farinose per me, non scorrono lisce durante la lettura, forse per la lunghezza (sia dal punto di vista di una eccessiva lunghezza o una scarsa lunghezza) o la mancanza di virgole. Il lessico come dicevo è perfetto con il tono e il genere della storia, ma nelle immagini e nelle reazioni descritte non ho trovato grande originalità.

Trama (3,2/10):

Struttura narrativa: 1/2
Come dicevo la storia è in pieno stile introspettivo, quindi seguiamo una giovane donna che si interroga sul perché del suo presente e ripensa al suo passato. Non è ben chiara la ragione di tanto rammarico, leggendo le note in fondo al testo ho visto che la confusione suscitata nel lettore è voluta, ma avrei gradito qualche dettaglio in più. Penso ci sia un sottile confine fra la confusione e la porta aperta alle mille interpretazioni e il non lasciare abbastanza indizi/appigli su cui fare queste ipotesi.

Gradimento personale: 0,5/2
Mi è risultato complicato empatizzare con la protagonista in una storia in cui la ragazza si pone un interrogativo che tutti almeno una volta nella vita ci siamo posti: “perché proprio a me?”. Sappiamo solo che lei aveva un certo Lui nel suo passato e che ora si ritrova sola, ma è decisamente tutto, non sappiamo altro, né su di lei, né su di lui. Capisco il voler creare una storia-riflessione su un momento di difficoltà della protagonista, ma ho avuto l'impressione di avere troppo poco per appassionarmi o entrare in empatia con la giovane.

Descrizione della bevanda 0,2/2
La bevanda è praticamente solo citata, sono le parole con cui si apre la storia, ma non torna e non tornerà più nella storia, sembra non avere molta importanza, anzi sembra essere solo un pretesto per tornare con la memoria ad un ricordo lontano.

Utilizzo del pensiero: 1,5/4
Il pensiero spunta sopratutto verso la fine, dopo aver compreso che la ragazza ha di certo affrontato varie difficoltà, anche se noi conosciamo solo quella riferita ad un Lui. Come scritto sopra, so che era voluto, ma il senso di confusione legato a questa domanda è tanto, ovviamente mi sono fatta varie ipotesi, ma senza avere nemmeno un indizio in più lei sembra tormentarsi e porsi all'infinito questa domanda senza un motivo preciso.

Personaggi (5/10):

Descrizione fisica: 1/2
La descrizione fisica è praticamente inesistente, sappiamo solo che lei ha sempre contato molto sul suo fisico, quindi intuiamo abbia un fisico che rispecchia l'ideale di bellezza secondo la società, ma a parte questo non sappiamo nulla. Lo stesso vale per il Lui della situazione. Ho dato questo punteggio perché comunque nonostante la mancanza non ho sentito un gran bisogno di conoscere l'aspetto fisico della protagonista, non c'è questa necessità.


Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2/3
Sappiamo che lei si interroga e si tormenta, che si incolpa per ciò che è accaduto ma porgendosi questa domanda: “perché a me?”, allo stesso tempo incolpa anche qualcun altro come ad esempio il fato, Dio, o altri. Quindi ne emerge una donna molto riflessiva, tormentata, afflitta, che non riesce ad andare avanti e a riemergere da vari eventi e dal quadro di un passato sempre migliore rispetto al presente o futuro. Ho dato questo voto perché come sopra avrei gradito qualche spunto in più sul suo carattere e sul motivo di tutto.

Sviluppo del personaggio: 2/5
Lei sembra sempre bloccata in questa storia, pensa al passato, si immagina nel passato, ma rimane la stessa con la stessa visione. Non ho notato un cambiamento o uno sviluppo, in più come scritto sopra ho faticato ad entrare in empatia con lei, sembra voler raccontare qualcosa in più per poi auto-censurarsi e non dire nulla.
Sembra trattenuta anche perché si sfoga urlando, quindi in un modo più fisico che mentale, preferisce farlo in questo modo invece di affrontare la sua croce e parlarci della vicenda.

Punti extra (1/4):
Intro molto accattivante (+1)

Non assegno facilmente punti extra, ma in questo caso ho trovato la tua intro molto accattivante, suscita immediatamente un senso di curiosità e spinge a leggere la storia per scoprire cosa si nasconde dietro questo dramma.

TOTALE: 16, 9 su 30

VALUTAZIONE VALERIA


Scrittura (8,5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 3/3
Il testo è molto curato sotto questo punto di vista, ti faccio i miei complimenti!

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,5/2
Devo dire che ho empatizzato poco con questa protagonista, l’ho sentita molto distante e astratta… ti segnalo la cosa in questo criterio perché, secondo me, se avessi utilizzato un altro tipo di lessico saresti riuscita a dare più spessore a questo personaggio. Diciamo che, secondo me, non hai sfruttato al meglio le possibilità offerta dal flusso di pensieri.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 4/5
Lo stile mi è piaciuto, asciutto e diretto. Se inizialmente l’ho trovato un po’ “neutro”, verso la fine ha fatto scintille ed è riuscito a rendere in maniera buona il dolore e l’ansia della protagonista. È uno stile veloce, che si concentra sui dettagli ma senza annoiare, uno stile scorrevole e capace di incuriosire.

Trama (3,3/10):

Struttura narrativa: 0,8/2
Più che ha uno spaccato, assistiamo proprio a un frammento (veramente minuto) della vita di questa protagonista. Capisco che il genere introspettivo spesso possa sfociare (e sbocciare) nell’anarratività, ma in questo racconto ho veramente sentito la mancanza di un contesto… di un qualcosa che desse forma e spessore al sentimento della protagonista. Lo so che è brutto quello che sto per dire e me ne scuso, ma questo testo mi è sembrato privo di uno scopo, di un messaggio da comunicare al lettore.

Gradimento personale: 1/2
Come testo non mi è dispiaciuto… devo confessare che non mi ha fatta impazzire, ma l’ho trovato gradevole nel complesso.

Descrizione della bevanda 0/2
Che dire? La bevanda non c’è… Il contest chiedeva (e cito testualmente) “la storia si deve aprire con la descrizione della bevanda scelta” cosa che in questo testo non avviene assolutamente. La bevanda viene citata e basta, nemmeno descritta. Inoltre, ho trovato il suo inserimento assolutamente forzato e quasi privo di senso.

Utilizzo del pensiero: 1,5/4
Capiamo fin da subito che la protagonista è turbata, che si sta chiedendo proprio “perché è successo proprio a lei” e ho apprezzato il testo sotto questo aspetto, ma avrei preferito che il pensiero fosse più manifesto per l’intera durata della narrazione, invece che solo nella sua conclusione.

Personaggi (3,5/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 2/2
Le descrizioni sono scarne, ma mi sono piaciute moltissimo. Le ho trovate particolari e che andavano a descrivere una bellezza non convenzionale.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Di questo personaggio si sa ben poco, trovo sia stato poco esplorato. L’unico punto in cui mi sono sentita vicina a lei è stato nelle righe finale, dove effettivamente hai dato modo al personaggio di muoversi e di vivere… per il resto, questa figura non mi ha trasmesso molto né mi sono fatta un’idea di come potrebbe essere questa donna/ragazza. Insomma, secondo me il personaggio ha spunti interessanti, ma è stato veramente poco approfondito.

Sviluppo del personaggio: 0,5/5
Qui torno un po’ a ripetere quello che ho già detto… Abbiamo assistito a un frammento di testo veramente minuscolo e che ci ha raccontato veramente poco. La protagonista è stata poco approfondita e, di conseguenza, non è stato possibile notare alcuno sviluppo in questo testo… solo una sorta di “rivelazione/sfogo” finale.

Punti extra (1/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO.

TOTALE: 16,3/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:19
 
Quota

DODICESIMO CLASSIFICATO:
Amantes Amentes - PensieriLeggeri
TOTALE: 35,1/60


VALUTAZIONE DI ELISA:

Scrittura (7/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2/3
Ho notato qualche errore, qualche svista, anche verbale, ad esempio nella frase:
“Marco era a disagio, lo si poteva notare da come si passasse (passava) nervosamente”, “infondo (in fondo)”, “riposò (ripose)” ecc. ecc.

In generale la storia dal punto di vista grammaticale è curata, anche per quanto riguarda la punteggiatura.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,5/2
Ci sono alcune frasi, è un caso raro, ma a breve ti riporterò un esempio, in cui le dinamiche non mi sono chiare. Ad esempio:

“i capelli lunghi le ricadevano oltre le spalle, accarezzandole i seni”

Non è sbagliata come frase, sia chiaro, ma crea un’immagine un poco confusa. Non è questa frase ad ogni modo il motivo per cui ho assegnato questo punteggio, il lessico in generale rende la storia scorrevole, ma in alcuni punti mi aspettavo una maggiore distinzione fra il lessico di uno e quello dell'altra. Ci sono di certo pochi dialoghi, ne avrei magari graditi di più per riuscire a sentire meglio le voci dei due.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3,5/5
Questo voto deriva dalla creatività e dall'originalità in generale, alcune frasi non le ho trovate così “nuove”, nemmeno alcuni concetti citati. Abbiamo un uomo più maturo che si innamora di una ragazza più giovane, ma in questa situazione le frasi utilizzate non vanno a rispecchiare parentesi originali che possono spuntare in una situazione simile. A parte ciò lo stile risulta senza dubbio godibile, è una storia che si legge bene, in modo scorrevole e le frasi hanno le giuste pause e un buon ritmo.

Trama (6,5/10):

Struttura narrativa: 0,8/2
Parliamo come dicevo prima, di un uomo che si innamora di una ragazza, dopo il divorzio con la ex moglie infatti si avvicina alla figlia di un amico/a (non sappiamo se Marco è amico della madre o del padre di Isabella, sappiamo solo che è un amico di famiglia). La storia narra del loro primo e vero appuntamento, il problema per me è stato il picco finale. Alla fine infatti Marco in particolare, diventa quasi un altra persona in seguito alla frase pronunciata da Isabella. Certo si conoscono da un tot di tempo (non sappiamo da quanto), hanno parlato prima e c'è già una scintilla di rapporto, ma il cambio finale è davvero repentino, mi è sembrato forzato in parte.

Gradimento personale: 1,2/2
L'ho trovata un piacevole lettura, alcune dinamiche sono già viste e il finale mi ha lasciata con qualche dubbio, ma in generale la storia lascia una buona sensazione anche dopo la lettura. E' una storia d'amore natalizia che riscalda il cuore insomma, penso sia adorabile il personaggio di Marco in particolare, un uomo di quaranta anni che mostra un certo disagio e ansia nell'incontrare Isabella, ma il modo in cui tutto è descritto lo rende decisamente umano e maldestro quasi a tratti.

Descrizione della bevanda 2/2
La bevanda è presente, mi è piaciuto anche il collegamento con gli uomini nella mente di Isabella, sono riuscita a sentire bene il sapore e il profumo dell'infuso, che è il mio obbiettivo primario. Carino il riferimento anche al cuore, mi è piaciuto il modo in cui hai collegato vari aspetti alla bevanda rendendola più personale.

Utilizzo del pensiero: 2,5/4
Anche qui il pensiero è presente, per entrambi, nel senso che sia Marco che Isabella si ritrovano a fare questo pensiero, anche il titolo lo riprende, gira attorno alla follia e pazzia. Avrei ad ogni modo gradito più introspezione dei personaggi, in particolare di Marco, ovviamente sempre in riferimento al pensiero del pacchetto. Si pone questa domanda e accenna a qualche riflessione, ma avrei voluto capire meglio il suo punto di vista.

Personaggi (5,5/10):

Descrizione fisica: 2/2
La descrizione fisica è più che sufficiente, veniamo a conoscenza di vari dettagli inerenti al fisico dei due, riusciamo a dipingere un quadro di ognuno, viene citato anche il vestiario e le intenzioni dietro a questo. Ottimo lavoro, penso che le descrizioni siano ben bilanciate, viene detto ciò che serve per un quadro completo.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,5/3
Questo abbassamento è dovuto soprattutto ad Isabella, mentre per Marco sono riuscita a farmi un’idea precisa della personalità, lei mi risulta più ostica da comprendere. Sembra un mix fra una ragazza sicura di sé ed indipendente e una molto timida e dubbiosa, sembra dividersi un poco fra due o tre lati, per le riflessioni che fa e per il modo in cui poi si comporta.

Sviluppo del personaggio: 2/5
Qui torna ciò che ho scritto nel criterio della “struttura narrativa”, c'è quella che per me è una forzatura nel finale, ovvero questo cambio repentino. Ci sono delle probabili spiegazioni a ciò, i due si conoscono da tempo, c'è la magia del Natale, ma per me rimane una forzatura, perché tutto sembra cambiare improvvisamente per una frase di lei rendendo un finale da incerto a romantico e a lieto fine. Lo sviluppo è presente, ma il modo in cui avviene non mi ha convinta.

Punti extra (1/4):
Titolo molto bello (+1):

Bella la scelta del titolo ripreso dal latino e dal trattato di Lucrezio, che si sposa perfettamente con il pensiero.

TOTALE: 20 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA:


Scrittura (5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 1,5/3
Gli errori grammaticali sono pochi, ma personalmente li considero abbastanza gravi. Li riporto qui sotto.
“riposò”, questo verbo significa “riposare”, il verbo corretto è “ripose” oppure “posò nuovamente”.
“Marco era a disagio, lo si poteva notare da come si passasse nervosamente la mano tra i capelli ricci”, il verbo corretto sarebbe “passava” oppure (e secondo me suona anche meglio) “lo si poteva notare dal modo in cui si passava”.
“infondo”, quando è scritto tutto attaccato si tratta del verbo “infondere”, quando invece è scritto “in fondo” si intende qualcosa che è lontano/in profondità. È un errore ripetuto più di una volta nel testo.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Il lessico mi è sembrato veramente troppo semplice, e senza una ragione che motivasse questa scelta. Faccio un esempio prendendo questa frase “una donna di quindici anni più piccola di lui”, il termine corretto (in questo contesto) è “giovane” poiché “piccola”, sebbene non sia scorretto, è una semplificazione del concetto... insomma, è un sinonimo estremamente comune, colloquiale e non motivato da alcuna ragione apparente. Inoltre, ho trovato anche molte ripetizioni (sia tra i vocaboli che tra i verbi) che potevano essere evitate.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2,5/5
Come stile non è malvagio, l’ho trovato gradevole e scorrevole… ma, anche qui, spesso eccessivamente semplice, lineare e non sempre appassionante. Ho trovato anche un paio di frasi scritte in maniera non troppo corretta oppure poco chiare. Riporto due esempi.
“Da qualche anno sua moglie – ormai ex moglie – lo aveva lasciato, chiedendo il divorzio.”, in questa frase è stato inutilmente ripetuto 3 volte lo stesso concetto, ovvero che Marco fosse divorziato. Prima citando la “ex moglie”, poi dicendo che la donna lo aveva lasciato e poi ancora dicendo che lei aveva chiesto il divorzio.
“Lei era bionda, i capelli lunghi le ricadevano oltre le spalle, accarezzandole i seni”, in questa frase il concetto di che si vuole trasmettere traspare, ma scritta in questo modo sembra che lei abbia il seno sulla schiena.
Concluderei dicendo che non ho capito il perché alcune frasi siano state scritte in grassetto, non le ho trovate particolarmente significative all’interno del testo. Personalmente credo che l’utilizzo dei caratteri debba sempre avere una valida giustificazione, altrimenti perde di significato.

Trama (5,3/10):

Struttura narrativa: 1/2
La struttura narrativa è chiara, comprensibile, sviluppata con linearità e suddivisa in una sorta di 3 blocchi narrativi (quello introduttivo e dedicato a lei, quello dedicato a lui e quello conclusivo dove viene introdotta la loro identità di coppia). Sinceramente il finale l’ho trovato estremamente prevedibile e scontato, per il resto penso che la storia si delinei bene, anche se con estrema semplicità.

Gradimento personale: 0,8/2
Questa storia non mi è dispiaciuta, nel complesso l’ho trovata una lettura gradevole… tuttavia devo confessare che non è riuscita a coinvolgermi. I personaggi mi sono sembrati molto stereotipati, le loro azioni non sempre motivate (ne parlerò meglio nel rispettivo criterio) e il finale abbastanza prevedibile ha smorzato il mio interesse.

Descrizione della bevanda 1,5/2
Mi è piaciuto il modo in cui è stato descritto il tè, la sua tazza (anche se a un certo punto viene citata una “scodella”, un aggettivo assolutamente non adatto al contesto) e le sue proprietà. L’infuso è presente solo all’inizio, è l’incipit della storia… solitamente non mi piace come scelta, però in questo caso l’ho gradita. Si parte dall’infuso, poi si scopre l’ambiente nel quale viene bevuto, poi con chi viene consumato e poi la storia ha inizio.

Utilizzo del pensiero: 2/4
Il pensiero è presente (soprattutto nella seconda parte del testo), anche se viene solo citato senza avere un vero e proprio sviluppo o una sorta di analisi. Avrei veramente gradito un suo maggiore sviluppo o, perlomeno, che venisse maggiormente manifestato dei personaggi attraverso il loro modo di comportarsi e atteggiarsi nei confronti dell’altro.

Personaggi (3,8/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 1,5/2
La critica che ho mosso più di frequente in questo contest è stata “non ci sono abbastanza descrizioni, voglio saperne di più sui personaggi”… ecco, qui mi trovo a dire l’esatto opposto. Le descrizioni ci sono, occupano una buona parte del testo e sono abbastanza minuziose, ma sinceramente ho trovato che rallentassero la narrazione senza offrire nulla di nuovo al lettore.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 0,8/3
Come avevo accennato anche in un altro paragrafo, questi personaggi non mi sono piaciuti… lei in particolare. Spesso le sue azioni mi sono parte immotivate, improvvise, come se la loro unica motivazione fossero seguire un modello preimpostato; insomma, detto in soldoni, questo personaggio mi è parso abbastanza stereotipato. Marco, invece, mi è piaciuto molto all’inizio, l’ho trovato molto umano… ma poi, verso il finale, mi è parso che anche lui si trasformasse in uno stereotipo. In particolar modo non ho capito il perché una semplicissima domanda sulle sue paure gli abbia fatto cambiare radicalmente idea sulla ragazza facendogliela apparire matura, da un momento all’altro. Avrei capito questo cambiamento se fosse stato fatto un altro tipo di osservazione (faccio degli esempi: di natura culturale, socioculturale, politica, climatica, storica, storicopolitica, scientifica, filosofica, teologica o non saprei…).

Sviluppo del personaggio: 1,5/5
Ho apprezza il modo in cui questi due personaggi ci siano stati presentati come isolati per poi vederli rinascere in un’identità di coppia. Però, secondo me, la loro evoluzione poteva essere gestita meglio, magari analizzando maggiormente questo sviluppo finale, questa loro evoluzione finale (anche a costo di snellire l’introduzione).
Come avevo anche anticipato, questo finale (o meglio, questo sviluppo finale dei personaggi) era abbastanza prevedibile e quindi ho trovato che il testo non aggiungesse altro a quello che già sospettavo sarebbe accaduto.

Punti extra (1/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO.

TOTALE: 15,1/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:21
 
Quota

UNDICESIMO CLASSIFICATO:
Arance e americani - AlexEire
TOTALE: 36/60


VALUTAZIONE DI ELISA:

Scrittura (6/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 1,5/3
C'è qualche errore sparso in giro per il testo, qualche punto di sospensione di troppo e alcune virgolette inserite in modo sbagliato.
Riporto qui alcuni esempi.

“dandole (dandogli) soldi”, “alla (alle) porte del conflitto”,”al (alla, femminile) quale c'è solo oscurità”, “ha dichiarato ha dichiarato (probabile errore di battitura)”.

Ho notato alcuni errori che si ripetono, ad esempio quelli associati agli articoli femminili e maschili.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,5/2
Il lessico è piacevole, a parte gli errori citati prima, il testo scorre bene e i termini utilizzati sembrano in linea con il personaggio principale. C'è inoltre una buona varietà, con termini adatti agli eventi del testo.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3/5
Le frasi in generale sono ben costruite, sono soprattutto brevi e coincise senza essere troppo secche, forse alcune troppo brevi, ma non si avverte questa caratteristica come un qualcosa di limitante. Mi è piaciuta come dicevo prima la scelta dei termini, che rendono la lettura della storia piacevole, e di certo si adattano ad un tipo di personalità al di fuori piuttosto fumantina, ma in realtà parecchio riflessiva.

Trama (7/10):

Struttura narrativa: 2/2
In questa storia assistiamo allo scoppio di una guerra, in particolare vediamo da vicino la reazione di una giovane che si ritrova ad assistere a questa notizia. La struttura narrativa c'è, di certo il finale è aperto e fa capire che siamo appunto solo all'inizio di questo conflitto e che il futuro è assai incerto. All'inizio ci viene presentata una ragazza che era già piuttosto dubbiosa riguardo alla situazione attuale e alla fine assiste al crollo vero e proprio, lo svolgimento è molto buono.

Gradimento personale: 1/2
La storia mi è piaciuta, avrei gradito più approfondimento in generale, ma soprattutto nel momento dell'annuncio per quanto riguarda le reazioni della protagonista che ovviamente sono quelle di una ragazza che pensa al futuro, un domani con tutta probabilità burrascoso e terrificante, ma vengono smorzate con velocità.
Lei si prende un poco di tempo per agitarsi e riflettere, ma ovviamente i suoi pensieri vanno in molte direzioni opposte e simili, quindi c'è uno spazio dedicato alle sue reazioni, ma l'ho trovato comunque un poco riduttivo.

Descrizione della bevanda 1/2
Si fa riferimento alla bevanda all'inizio e alla fine, avrei desiderato più descrizione, magari riguardo al colore o all'aroma o queste fantomatiche scorze d'arancia con cui è stato impreziosito il tè. Insomma avrei voluto immergermi nell'aroma e dipingere davanti agli occhi una visione del liquido, mentre mi sono immaginata più che altro le scorze di arancia.

Utilizzo del pensiero: 3/4
Bello l'utilizzo del pensiero che non viene ripetuto a mo' di mantra, ma viene più che altro “mostrato” perché assistiamo in diretta alla notizia di questo conflitto. Ho apprezzato anche i pensieri prima della notizia, della protagonista, che riflette sull'America e commenta nella sua testa il modus operandi di questo paese, ripensando anche a vicende storiche affini.

Personaggi (5/10):

Descrizione fisica: 1/2
Non è presente una descrizione fisica, ma non ne ho sentito più di tanto la mancanza, sarà perché più che focalizzarsi sulla protagonista, la storia si focalizza sulla sua reazione in seguito ad un evento così tragico ed importante come lo scoppio di un nuovo conflitto.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2/3
Ci sono vari riferimenti personali al proprio carattere che la ragazza si ritrova a fare durante il testo, è lei stessa che si critica o si loda, pensando a determinate sfaccettature. Mi è piaciuta questa scelta, non è facile trovare un testo in cui la voce narrante riconosce apertamente i propri pregi e i propri difetti. Nonostante ciò, come dicevo anche gradito maggiore spazio per quanto riguarda le sue reazioni dopo la notizia, che avrebbero potuto essere anche “di pancia” quindi reazioni magari assurde o strane. Di sicuro un fatto simile non lascia nessuno indifferente.

Sviluppo del personaggio: 2/5
È uno sviluppo inverso in un certo senso, perché quando la incontriamo noi, ad inizio storia critica l'America e sembra avere le idee abbastanza chiare, ed essere anche intimorita per il ruolo e i fini del Paese. Quindi sembra una ragazza determinata e sospettosa, mentre a fine testo la lasciamo quasi in uno stato di dubbio, non sembra (ovviamente, dato il fatto) aver accettato e compreso del tutto quello che sta accadendo, perché appunto è una notizia dura da digerire. Quindi la storia finisce e noi la lasciamo in balia delle onde, in uno stato quasi di trance, più confusa dell'inizio.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 18 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA:


Scrittura (5,8/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2/3
Non ho dato punteggio pieno perché ci sono alcune sbavature. In una frase viene ripetuto due volte il verbo “ha dichiarato” e all’inizio dell’ultima riga vi è una virgoletta di troppo. Inoltre sono abbastanza frequenti errori di distrazione e di battitura.

Lessico (adeguatezza e varietà): 0,8/2
Mi spiace dare un voto così basso, ma non mi sono ritrovata per nulla nella scelta del lessico. Capisco che lo scopo fosse quello di rappresentare il punto di vista della protagonista, ma ho trovato veramente fuori luogo utilizzare espressioni come “ehm” oppure “boh”. Queste espressioni che ricalcano il parlato (o meglio, ricalcano ciò che è già ricalco di espressioni sonore tipiche del parlato) le ho sempre trovate estremamente inadatte a un testo scritto… trovo siano giustificate solo se inserite in una sceneggiatura o in un racconto che emuli il linguaggio da SMS.
Il voto così basso, ovviamente, non è dovuto soltanto a queste due espressioni. In generale il lessico utilizzato è abbastanza semplice, secondo me non sempre adatto, talvolta poco chiaro e contenente alcune ripetizioni.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3/5
Lo stile a tratti è estremamente semplice, forse un po’ troppo anche per un flusso di coscienza. Nel complesso mi è piaciuto, l’ho trovato gradevole e scorrevole… ma credo che se fosse stato elaborato con un po’ più di cura il risultato sarebbe stato nettamente migliore.

Trama (5,8/10):

Struttura narrativa: 1,5/2
Il testo è veramente breve e, secondo me, qualche riga in più non avrebbe che giovato. A parte ciò, mi è piaciuta la struttura narrativa semplice ma d’impatto. Si apre con una breve introduzione incentrata sulla bevanda, continua descrivendo la situazione politica critica e poi si conclude con tanta amarezza e un terribile senso d’impotenza.

Gradimento personale: 1,3/2
Come ho già accentato, qualche riga in più e un lessico più appropriato mi avrebbero fatto molto piacere… Ma devo dire che il testo mi è piaciuto, l’ho trovato molto gradevole. Ho apprezzato soprattutto la tematica trattata e l’ambientazione (anche se è stata veramente abbozzata).

Descrizione della bevanda 1/2
Anche qui torno a ripetere che qualche riga in più avrebbe giovato. Ma ho apprezzato il fatto che il tè assumesse una sua simbologia all’interno del racconto venendo associato agli americani, alla guerra e alla rassegnazione della protagonista.

Utilizzo del pensiero: 2/4
Il pensiero, sebbene sia presente, è poco sviluppato e approfondito… diciamo che tutto il racconto è fondato sull’introduzione di questo pensiero, piuttosto che sul pensiero in sé. Per tutto il racconto abbiamo il sospetto che a breve scoppierà questa guerra, ma questo sospetto nasce soltanto perché conosciamo la storia della Corea, non perché il racconto si concentri su questo aspetto. Diciamo che il pensiero è stato utilizzato, è presente per tutto il testo, ma non è stato approfondito o descritto con cura.

Personaggi (5,4/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 1,8/2
Della protagonista sappiamo soltanto che è coreana e questo ci permette di intuire come sia esteticamente (capelli scuri e lisci, occhi sottili, zigomi alti, pelle chiara). Sinceramente avrei preferito qualche dettaglio in più, però riconosco che l’unico dettaglio dato era sufficiente per farsi un’idea sulla protagonista.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,6/3
Sinceramente ho trovato moltissimi spunti interessanti in questa protagonista, spunti che meritavano di essere approfonditi. La guerra è appena scoppiata, la situazione (sia politica che sociale) è critica, la protagonista ne è sconvolta e si chiude in se stessa… questa situazione offre moltissimi spunti, ma il testo ne ha sviluppati ben pochi (oserei dire quasi nessuno). L’animo della protagonista viene esplorato pochissimo e descritto ancora meno… cosa abbastanza sbagliata per una storia introspettiva.

Sviluppo del personaggio: 2/5
Questo criterio ricalca un po’ quello precedente: il testo è ricco di spunti interessanti e gli sviluppi potevano essere molteplici… ma il testo si chiude prima di poterne analizzare qualcuno. La protagonista è amareggiata a causa della guerra, dà sfogo al suo sconforto e poi si lascia nuovamente sommergere dall’apatia. L’arco narrativo del personaggio è presente, ma non è stato ben sviluppato a causa della rapidità e brevità del testo.

Punti extra (1/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto OTTENUTO.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 18/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:23
 
Quota

DECIMO CLASSIFICATO:
Acqua sporca - Angel Texas Renger
TOTALE: 39,1/60


VALUTAZIONE DI ELISA:

Scrittura (6/10):


Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2/3
C'è qualche virgola mancante che rende la lettura un poco confusa, perché molte frasi sembrano spezzate o eccessivamente cariche. Ho notato qualche errore o di battitura o semplicemente qualche dimenticanza, ad esempio:

“a lei (era) particolarmente gradito in quel gelido”

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Ci sono molti modi di dire in questa storia, o frasi fatte diciamo, ma anche frasi che secondo me non suonano così bene, ad esempio:

“Tutti noi nasciamo caldi e fragranti”

Questa frase mi ha lasciata interdetta perché non funziona molto bene, secondo me, soprattutto per esprimere il concetto che volevi inviare, “fragrante” non è un termine sbagliato, ma non suona così bene in questo contesto.
Come dicevo prima c'è un collage di vari modi di dire, pensieri famosi, riferimenti vari, in particolare verso la metà del testo ho trovato un sovraccarico di frasi simili.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3/5
Un aspetto che ha penalizzato questa valutazione sono come dicevo nel primo criterio, le virgole, posizionate in modo sbagliato o mancanti, che rendono le frasi poco scorrevoli, troppo lunghe, poco digeribili o eccessivamente piene. Ci sono termini o frasi che non suonano sempre fedeli al tipo di personaggio che seguiamo, mi spiego meglio, è uno stile che analizza i pensieri di una donna frustrata nei confronti della vita, ma alcune frasi sembrano prese per esaltare un astio che ha nei confronti di sé stessa e del mondo per aggiungere l'ennesimo mattone di odio.

Trama (4,5/10):

Struttura narrativa: 1/2
Seguiamo le disavventure di questa donna particolarmente arrabbiata nei confronti della vita in generale, durante il corso di una normale giornata di lavoro, in cui si perde a riflettere sul suo capo e sulla vita. Ho assegnato questo voto perché nonostante la storia abbia una sua struttura, la parte finale è completamente diversa dal tono inserito nel resto del testo. Alla fine lei cambia in modo repentino, senza un motivo particolare, iniziando a pensare ad un possibile futuro migliore mentre due secondi prima sembrava odiare il mondo intero.

Gradimento personale: 1/2
Ho avuto qualche problema nella lettura di questo testo, un po' per il ritmo sballato, un po' per il repentino cambio della protagonista, un po' per gli stereotipi che ci sono ad esempio quelli riguardanti gli americani o il caffè americano. È una storia gradevole, ma non mi ha convinta del tutto, in particolare il tono della protagonista e la sua corrente di pensieri mi hanno confusa. Sembra pensare ad una vendetta solo alla fine, mentre per tutta la storia si riempie di odio e astio, passando nell'epilogo ad una visione più innocente e positiva piombata dal nulla.

Descrizione della bevanda 1,5/2
La descrizione è presente, viene citato anche altre volte il caffè e questo l'ho apprezzato. Avrei preferito leggere qualche altro dettaglio sul colore magari o il profumo, ma hai fatto un buon lavoro all'inizio mettendo sotto i riflettori una bevanda in generale sottovalutata e poco amata, almeno in Italia.

Utilizzo del pensiero: 1/4
Come dicevo in qualche criterio precedente il pensiero viene inserito solo alla fine e non sembra avere molto valore, è un pensiero sfuggente quello che fa Serena, non gli dà peso. Viene citato perché nel marasma di pensieri vari che la accompagnano sbuca anche questo, ma non si perde più di tanto ad analizzarlo o non fa comunque nulla per metterlo in atto.

Personaggi (6/10):

Descrizione fisica: 2/2
La descrizione fisica è presente anche se non totale, ma ciò che hai inserito per me è più che sufficiente, mi ha aiutata a farmi un’idea della fisicità di Serena. Non penso nemmeno fosse necessaria una descrizione totale, quindi i dettagli inseriti sono giusti ai fini della comprensione.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Dal quadro che hai dipinto di lei emerge il ritratto di una donna decisamente sfiduciata nei confronti del mondo, della vita e delle persone, è quasi arrivata al punto di rottura nei suoi pensieri. Questo trapela soprattutto fino a metà testo, poi verso il finale la corrente negativa dei suoi pensieri cambia, lei approda in una nuova mentalità, diversa e più ottimista. È di certo un fatto piacevole, ma il problema sta nel fatto che questo twist sembra esserci dal nulla, lei cambia senza un motivo valido, non sembra nemmeno la stessa persona che fino a qualche secondo prima rivolgeva occhiate di ghiaccio al capo.

Sviluppo del personaggio: 3/5
Lo sviluppo è presente, per questo ho dato questo punteggio, ma il modo in cui viene rappresentato è piuttosto approssimativo, come dicevo nel criterio precedente. Lei cambia, si evolve, modifica la sua mentalità, per vivere meglio anche lei in prima persona, ma lo fa in modo troppo brusco.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 16,5 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA:


Scrittura (8,6/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,8/3
La grammatica era ottima, non credo ci sia molto da dire a riguardo. Consiglierei solo di rivedere le virgole e ricontrollare un attimo gli errori di distrazione.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,8/2
Anche qui le cose da dire sono poche, e tutte positive. Il lessico è adeguato, abbastanza vario e non sono presenti ripetizioni inutili. L’unica cosa che non mi ha convinta del tutto è stato l’utilizzo molto frequente di svariati modi di dire, ma la cosa non mi ha infastidita particolarmente.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 4/5
Anche sullo stile devo farti i miei complimenti perché mi è piaciuto. Non ho dato punteggio pieno perché ho avuto difficoltà a comprendere qualche frase, alcune non sono riuscita a capirle immediatamente. Ma per il resto mi è piaciuto questo modo di scrivere, soprattutto le descrizioni e l’alternanza fra la voce narrante e i pensieri della protagonista. Ho trovato che questo racconto avesse un ritmo frizzante, scorrevole e gradevole.

Trama (6/10):

Struttura narrativa: 1,5/2
Questa è la storia di una giovane ragazza che odia profondamente il suo capo, poiché quest’uomo rappresenta una classe privilegiata alla quale lei non appartiene. È un racconto ricco di un rancore che può solo essere condiviso, un rancore che accomuna molte persone. Mi è piaciuto molto il modo in cui sono stati delineati questi personaggi e quest’ira repressa… tuttavia ho trovato il finale abbastanza frettoloso.
Alla fine del racconto la protagonista si rassegna e, proprio in questa rassegnazione, trova una sorta di serenità. Trovo sia un passaggio molto importante (e affascinante) del testo, però è stato trattato veramente in pochissime righe.

Gradimento personale: 1/2
Quello che mi ha affascinato in questo racconto è stata la descrizione del caffè, l’ho veramente apprezzata. E ho apprezzato anche la ricerca che hai fatto sulla sua preparazione, mi ha premesso di imparare cose che prima ignoravo completamente.
Ovviamente mi è piaciuto molto anche il resto del racconto, mi sono ritrovata molto nei sentimenti e nei rancori della protagonista.

Descrizione della bevanda 2/2
Come ho detto proprio nel paragrafo qui sopra, secondo me hai reso benissimo questo “caffè annacquato”. Ho veramente apprezzato la cura che per i dettagli presenti in questo racconto.

Utilizzo del pensiero: 1,5/4
Giusto per restare in tema, direi che il pensiero “devo umiliarti in qualche modo” è molto annacquato. Credo che l’elemento cardine di questo racconto sia il rancore, come accennavo anche prima, e non l’umiliazione (fatta o programmata). Viene accennato questo desiderio di vendetta, di umiliare un uomo che si disprezza… ma è, appunto, solo accennato, abbastanza trascurato e poco presente nel corso della narrazione.

Personaggi (7/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 2/2
Le descrizioni fisiche non sono molte, ma secondo me hai scelto proprio quei dettagli giusti per rendere al meglio l’aspetto dei protagonisti. Hai dato giusto quei caratteri essenziali, necessari per permettere al lettore d’immaginarsi i personaggi senza scadere in lunghe descrizioni.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2/3
Come avevo accennato anche in un altro criterio, il cambiamento finale della protagonista meritava più spazio. Per il resto mi è piaciuta molto come personaggio, trovo tu sia riuscita a renderla molto bene. Mentre lei è molto ben approfondita, il personaggio del capo è una sorta di macchietta… e, sinceramente, l’ho trovato perfetto così poiché noi, lettori, lo vediamo tramite gli occhi della protagonista. Vediamo ciò che vede lei, e quello che vediamo è lo stereotipo del figlio di papà.

Sviluppo del personaggio: 3/5
Ovviamente il criterio dello sviluppo del personaggio risente di quella stessa rapidità che ho già accennato più volte. Trovo tu abbia dato troppo poco spazio a una svolta molto importante, una sorta di piccola rivoluzione interiore. Secondo me hai dato troppo poco peso a un passaggio ricco di spunti veramente affascinanti.

Punti extra (1/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto OTTENUTI.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 22,6/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:25
 
Quota

NONO CLASSIFICATO:
Tastes Like Danger - fantaysytrash
TOTALE: 40,6/60


VALUTAZIONE DI ELISA

Scrittura (6,6/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,8/3
A parte la mancanza di qualche virgola e la mancanza di un “di” nella frase: “in grado coglierne”, non ho notato particolari errori grammaticali.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,8/2
Il lessico si ripete ogni tot, la varietà non è così tanta, ma questo non rende comunque fastidiosa la lettura, sì, c'è qualche ripetizione, ma tutto sommato il lessico si adegua bene al personaggio e risulta in tema con a vicenda.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2/5
Qui c'è il problema di prima, nel senso che per il modo in cui sono strutturate le frasi a volte vengono messe in evidenza alcune ripetizioni, soprattutto nei pronomi possessivi, ad esempio mi sono imbattuta in frasi in cui non c'era il bisogno di specificare di nuovo un’appartenenza con un pronome possessivo. La storia inoltre essendo di genere introspettivo si concentra sui pensieri del protagonista, che sembra sempre ribadire in ogni modo di essere un vampiro, continuamente, ricollega ogni minimo dettaglio alla sua natura. Infine la storia a tratti mi ha dato l'impressione di sembrare una specie di resoconto, non saprei se per il tono utilizzato o per la mancanza dello “show, don't tell”, ma gli eventi passati e presenti sembrano essere elencati dal protagonista come una specie di lista.

Trama (7/10):

Struttura narrativa: 2/2
Siamo nella testa di un vampiro che si ritrova in una situazione a suo vedere assurda, ovvero l'essere in un locale di umani a sorseggiare un infuso con il suo compagno. La storia si dipana tra passato e presente, cercando di dare risposta ad ogni interrogativo sul loro incontro, sullo stato mentale dei due e sul rapporto che li lega. Ovviamente qualche interrogativo rimane, ma la storia è ben strutturata e riesce ad incastrare le varie timeline temporali.

Gradimento personale: 1/2
Mi è piaciuta l'ironia del protagonista in alcune scene e in generale l'atmosfera della storia risulta piacevole, anche la relazione fra i due sembra degna di approfondimento. Ciò che non mi ha convinta invece è quasi tutto quello citato anche nel criterio dello stile, a volte ho avuto l'impressione di leggere una specie di spiegone fatto dal protagonista, sarà per il tono o per il modo di elencare il tutto stile lista a tratti. Per il resto comunque ho trovato godibile la storia, si interroga sulla natura di un rapporto fra umani e vampiri, in un mondo come quello della storia in cui ci sono anche locali apposta per l'incontro fra questi.


Descrizione della bevanda 2/2
La bevanda è ben descritta, hai donato a questo un buon spazio e una buona descrizione con tanto di ironia del protagonista. C'è la descrizione del colore, del sapore, il fatto che assomiglia al sangue e al fatto che serve come elemento scatenante del tutto, ovvero per l'analisi successiva di varie vicende.

Utilizzo del pensiero: 2/4
Lui sembra porsi questa domanda all'improvviso, sembra voler virare ad un certo punto nella direzione della pazzia apposta per porsi questa domanda. Non voglio dire che non sia probabile in una situazione come la sua porsi questo interrogativo, ma si carica per buona parte della storia per arrivare al culmine e chiedersi “chi sta impazzendo fra noi due?”, ma il fattore “pazzia” subentra quasi all'improvviso, lui prima pensa solo sia un po' strano il tutto.

Personaggi (6/10):

Descrizione fisica: 1/2
Non c'è una gran descrizione fisica, anzi sappiamo poco dei due personaggi, ma non ne ho sentito così tanto la mancanza, sarà che nella mia testa li ho associati un po' all'immaginario comune legato al mondo dei vampiri, senza mantello o gel nei capelli magari.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,5/3
Ho avuto qualche difficoltà a comprendere caratterialmente i personaggi, ho compreso soprattutto Kieran, che mi ha dato l'impressione di essere un duro con un lato decisamente pensieroso e dubbioso, il classico personaggio che sembra badare di più al mondo esterno rispetto a ciò che si pensa. Mentre James non l'ho compreso per nulla, non credo di aver intuito niente sul suo carattere.

Sviluppo del personaggio: 3,5/5
Kieran si interroga su vari aspetti della sua relazione con James, riflette sul mondo esterno, sugli umani e i vampiri, quindi anche sulla sua natura, quello che ne emerge è un personaggio che accetta in un certo senso la “dannazione” della loro relazione, ma arriva ad una crescita alla fine. Comprende vari aspetti del tutto e accetta quello che arriverà con sguardo rivolto alla persona che ha accanto. Assegno questo voto perché avrei gradito qualcosa in più per quanto riguardo il discorso umani/vampiri e ciò che questi due mondi significano per lui.

Non sono stati dati punti extra.

Totale: 19,6 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA


Scrittura (7/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,9/3
A parte qualche virgola fuori posto e un errore di battitura il testo è veramente buono per quanto riguarda la grammatica, ti faccio i miei complimenti!

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,5/2
Devo confessare che il lessico non mi ha molto convinta… non ne è stato utilizzato uno scorretto, ma l’ho trovato abbastanza anonimo. Questo lessico particolarmente semplice, quasi colloquiale, mi è parso privo di identità, di contesto e di motivazione. Altro elemento che è andato a penalizzare questo criterio sono state le varie ripetizioni.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2,6/5
Anche qui, come per il lessico, ho trovato uno stile molto colloquiale e diretto. Nel complesso mi è piaciuto, l’ho trovato chiaro e scorrevole. Tuttavia devo confessare che, sebbene mi sia piaciuto, a tratti non mi ha conquistata… come ha notato anche Elisa, in questo testo manca il concetto di “show, don’t tell” che trasforma il racconto (soprattutto la prima metà) in una sorta di sinossi, di elenco di accadimenti.

Trama (6,5/10):

Struttura narrativa: 1,5/2
La questione dello “show, don’t tell” e del racconto-sinossi si ripercuote anche qui… secondo me il testo aveva ottimi spunti, spunti che però non sono stati eccessivamente approfonditi perché il testo ha preferito privilegiare l’informazione dettagliata oppure la ripetizione di alcuni elementi. Come dicevo, però, ci ho trovato molte potenzialità in questo testo soprattutto nella seconda metà dove il racconto spicca il volo e ci pone il fatidico quesito “chi sta impazzendo fra loro due?”. Mi è sembrato che tutto il racconto fosse una sorta di rincorsa per prendere lo slancio nella sua parte finale.

Gradimento personale: 1/2
Le battutine sui vampiri (quelle iniziali), lo confesso, mi hanno fatto molto ridere! Il testo, nel complesso, mi è piaciuto… anche se, mi ripeto, vi ho trovato molte potenzialità lasciate inespresse. Ero veramente affascinata dal rapporto instaurato tra questi due personaggi… un rapporto tra bestiale e umano… tra morto e vivo… Insomma, una coppia come questa è veramente ricca di spunti interessanti e avvincenti, però non li ho trovati troppo approfonditi all’interno del testo.

Descrizione della bevanda 2/2
Davvero molto bella! Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto la bevanda e il modo in cui il suo sapore è stato distorto dalle papille gustative del vampiro. Oltre alla descrizione, mi è piaciuto molto il modo in cui l’hai fuso col testo che hai creato, l’ho trovato molto coerente e interessante.

Utilizzo del pensiero: 2/4
Come dicevo anche in un altro paragrafo, tutto il testo sembra preparare il lettore al pensiero finale “chi sta impazzendo tra noi due?” ed è una cosa che mi è piaciuta… peccato però che questo pensiero si sviluppi solo nella seconda metà (risultando completamente assente nella prima). Mi sarebbe piaciuto vedere più approfondito questo pensiero (soprattutto perché è stato inserito in un contesto particolare e ricco di spunti interessanti), invece il testo si è perso un po’ via nell’introduzione iniziale.

Personaggi (6,5/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 1/2
Ci sono storie che possono tranquillamente stare in piedi senza descrizioni, e altre che soffrono molto questa mancanza… personalmente credo che questa rientri nella seconda. Capisco che le parole a disposizione non erano molte, però ho sentito veramente moltissimo la mancanza delle descrizioni. I vampiri sono creature fantastiche (inteso come “appartenenti al genere fantastico”) e quindi figure che offrono tantissime possibilità dal punto di vista narrativo e descrittivo… Insomma, qualche dettaglio in più, sparso qua e là, avrebbe certamente giovato secondo me.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2/3
Il protagonista mi è piaciuto veramente molto, ma anche in questo caso mi ritrovo a dire che (sempre secondo me) avrebbe potuto rendere ancora meglio se gli si fosse dato un po’ di spazio in più. Mentre il coprotagonista ci viene presentato in modo “filtrato”, tramite i pensieri e le osservazioni del protagonista… è un personaggio molto velato e che ci svela pochissimo di sé.

Sviluppo del personaggio: 3,5/5
Credo che il punto forte di questo racconto sia nel finale, nel punto in cui il pensiero esplode e si manifesta dichiaratamente. Prima di questo punto il testo è più che altro una presentazione dei personaggi e della loro situazione. Data l’introduzione così lunga, lo spazio per lo svolgimento e lo sviluppo dei personaggi si riduce notevolmente.

Punti extra (1/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO.

TOTALE: 21/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:28
 
Quota

OTTAVO CLASSIFICATO:
Fiore di menta - LadieBlue
TOTALE: 40,8/60


VALUTAZIONE ELISA

Scrittura (6,3/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,8/3
Non ho notato particolari errori grammaticali, c'è una buona cura dei dettagli, ho solo notato la mancanza di varie virgole, ma per il resto il testo risulta curato.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Ho avuto qualche problema con il lessico perché mi è sembrato un poco farinoso, come lo stile, alcuni termini risultano quasi troppo ricercati, mentre altri no, c'è un dislivello a tratti. Sembra che la protagonista voglia a tutti i costi utilizzare vocaboli
troppo sofisticati.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2,5/5
Si fa leggere come storia e riesce anche a trasportare il lettore nelle varie atmosfere, ma come scritto sopra, lo stile e il lessico rendono a tratti la storia non così fluida, non scorre del tutto. Lo stile è decisamente buono e ho apprezzato le descrizioni e l'atmosfera, ma i vocaboli e la struttura di alcune frasi non aiutano nella lettura.

Trama (7,3/10):

Struttura narrativa: 1,5/2
Seguiamo i pensieri di una ragazza che si innamora per la prima volta, è di certo un testo che vira molto sulle descrizioni sensoriali e questo è un bene, visionando anche il tema del pacchetto. Pensavo virasse di più verso la riflessione amorosa, ovvero il dolore provocato dall'amore ed il concetto “amore=dolore”, speravo in una indagine maggiore su questo aspetto crudo e realistico dell'amore. Comunque c'è una riflessione della protagonista che dona una struttura al testo, questa sembra essere spinta da emozioni e pensieri messi assieme nel profondo della notte, è una storia come dicevo soprattutto vividamente sensoriale.

Gradimento personale: 1/2
Non mi è dispiaciuta come lettura, soprattutto per quando riguarda il lato dedicato all'esperienza personale della protagonista e alle varie riflessioni dedicate all'amore, al trovare la persona giusta e anche al desiderio.
Dato che in questo criterio mi trovo a dover valutare tutti i vari aspetti degli altri criteri, il problema dello stile e del lessico ha influenzato il mio punteggio per il gradimento unito al desiderio di leggere qualche riflessione in più sulla natura dell'amore.

Descrizione della bevanda: 0,8/2
Non l'ho avvertita come una presenza la bevanda, viene quasi sempre citata come un liquido verdastro, ma senza analizzarla più di tanto, è un elemento che torna senza dubbio, ma non lascia mai un segno.

Utilizzo del pensiero: 4/4
Senza dubbio questo criterio è ben riuscito, ho avvertito in alcuni passaggi la malinconia, il desiderio e la voglia di avere accanto il Lui di cui parla la ragazza.
Sembra di vederla nel cuore della notte mentre si lascia andare a questi pensieri e all'ardente desiderio connesso ad essi.
Ottimo lavoro!

Personaggi (5,8/10):

Descrizione fisica: 1,8/2
Qui il fisico e il corpo sono descritti, ma più che altro evocati dai vari pensieri, i personaggi non sono granché descritti dal punto di vista dell'apparenza, ma non ho sentito più di tanto la mancanza di queste descrizioni, sembrano quasi due anime che si vogliono connettere con il corpo in un atto quasi trascendentale quindi questo aspetto legato alla fisicità passa in secondo piano.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Sappiamo molto poco dei personaggi dal punto di vista caratteriale, per questo criterio (diversamente da quello legato alla descrizione fisica) avrei gradito qualche descrizione o riferimento in più. Possiamo intuire che lei sia una ragazza forse timida che non ha mai conosciuto l'amore vero, mentre lui un ragazzo seriamente interessato a lei, ma più di questo non sappiamo.

Sviluppo del personaggio: 3/5
Per lo sviluppo lo vediamo soprattutto nella parte che concerne il passato e i suoi ricordi amorosi, vediamo come lei sia cambiata rispetto alle precedenti idee sull'amore, di come abbia capito in concetto più vero e puro di questo. Di come sia arrivati a patti con il desiderio e la voglia di avere/sentire tutto di Lui, ma a parte ciò non ho notato un grande sviluppo.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 19,4 su 30

VALUTAZIONE VALERIA


Scrittura (7/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,5/3
Sia la punteggiatura che la grammatica sono buoni, ma vi ho trovato qualche imperfezione. Ti lascio qui sotto alcuni errori e refusi che ho trovato:
“…quel gusto di melassa che pervade la lingua sciogliendo nell’acqua un po’ di sciroppo alla menta…”; la frase, così, sembra intendere che sia il gusto di melassa a far sciogliere nell’acqua lo sciroppo, quando immagino sia lo sciroppo sciolto a dare quel sapore di melassa
“…lasciavano segni di morso…”; non è sbagliato (per questo non ho tolto punti), ma credo sia più corretto “morsi”
“…pungente di freddo…”; immagine molto poetica, ma non troppo corretta. Sarebbe stato meglio “pungente a causa del freddo”
“Si chiese se Lui faceva lo stesso.”; il verbo dovrebbe essere “facesse”

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Il lessico utilizzato è un aspetto che mi ha disorientata all’interno del testo. L’ho trovato davvero molto alto, molto aulico e solenne… ma senza un motivo che giustificasse questa scelta. Inoltre, ci sono punti dove questo livello si abbassa all’improvviso, diventando colloquiale, anche qui senza un motivo. Una cosa che però ho apprezzato è stata la varietà e il fatto di non aver trovato ripetizioni.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3,5/5
Come modo di scrivere è veramente creativo, non lo metto in dubbio, e rende alla perfezione il concetto di “flusso di pensieri” tipico di un introspettivo… Però l’ho trovato poco chiaro in certi punti. Le metafore utilizzate sono molto belle, aggiungono colore al testo, però le ho trovate un po’ confusionarie. In più di un’occasione mi sono dovuta fermare per rileggere, ero davvero disorientata. Consiglio, in futuro, di rivedere la struttura delle frasi e la punteggiatura per trovare un modo per rendere chiara la narrazione senza eliminare le varie metafore e descrizioni (perché sarebbe davvero un peccato).

Trama (6,6/10):

Struttura narrativa: 1,8/2
Trovo che la storia segua alla perfezione la bevanda: all’inizio la bevanda è bollente e si prova a raffreddarla con del ghiaccio (la protagonista è sommersa dal desiderio e prova a calmarsi), si sorseggia un po’ questa bevanda (la protagonista si lascia andare alle sue fantasticherie) e infine la bevanda si raffredda (la protagonista si è disillusa). Poi la bevanda finisce e la passione ritorna.
Trovo che questo semplice dettaglio abbia dato una forma e una struttura semplice, ma ben delineata (incipit, svolgimento, conclusione) a quelli che erano sono pensieri e fantasie.

Gradimento personale: 1/2
La storia non mi è dispiaciuta, ma devo ammettere che non mi ha entusiasmata. Lo stile di scrittura un po’ confusionario non mi ha coinvolta troppo nella vicenda; in più di un’occasione mi sono dovuta fermare per rileggere. Inoltre, non mi ha convinta del tutto nemmeno la protagonista (ma ne parlerò meglio nel criterio opportuno). Si è trattata di una lettura gradevole, ma sotto certi aspetti sono rimasta delusa.

Descrizione della bevanda 1/2
La bevanda (e qui mi ripeto) è stata descritta in maniera un po’ confusa. Ed è stato un peccato non cogliere completamente il senso delle varie descrizioni, perché vi ho trovato molti spunti interessanti. Come accennavo già prima, ho apprezzato il fatto che la bevanda fosse una costante nella narrazione e una sorta di simbolo dei desideri della protagonista.

Utilizzo del pensiero: 2,8/4
Il pensiero era “voglio sensazioni nuove sul mio corpo” e, sebbene sia presente, non ho trovato fosse lui l’effettivo centro dei pensieri della protagonista. Ho trovato questo pensiero più una conseguenza che il vero elemento portante del testo. Ho apprezzato la dimensione romantica nella quale lo hai inserito e le varie scene erotiche che intervallano i pensieri malinconici della protagonista, ma mi sarei aspettata che venisse dato più peso al pensiero in sé. Insomma, la passione è presente ma viene gestita in una chiave sentimentale e romantica che va quasi a compete con la dimensione sensoriale del pensiero. Inoltre, il fatto che le sensazioni sul suo corpo fossero “nuove” viene gestito velocemente citando il fatto che la ragazza fosse vergine.

Personaggi (6,8/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 2/2
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai gestito la descrizione fisica della protagonista: hai dato quei dettagli necessari (descritti veramente bene) e al momento giusto. E lo stesso vale per la descrizione del suo Lui.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Come ho accennato prima, non mi ha convinto molto questa protagonista. Per tutta la lettura ho creduto avesse 16 anni e sono rimasta davvero sorpresa quando si è scoperto che in realtà ne aveva 22. Capisco che si sia ritrovata in un momento di fragilità e vittima di un forte sentimento a lei sconosciuto… ma nel suo modo di esprimersi e di affrontare tutta la situazione non vi ho trovato traccia di quella maturità (anche se solo accennata) che un ventenne dovrebbe avere. Capisco la desolazione, la malinconia, ma per tutto il tempo ho avuto la convinzione che a parlare fosse una ragazza del liceo perché mi sono sembrati gli stessi discorsi e le stesse meccaniche tipiche di una cotta adolescenziale.

Sviluppo del personaggio: 3,8/5
Più che il personaggio, è il suo desiderio che si sviluppa (nasce, si fomenta, si placa, ritorna). Quindi direi che questo aspetto, anche se in modo semplice, è stato gestito con cura all’interno del testo.

Punti extra (1/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO.

TOTALE: 21,4/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:29
 
Quota

SETTIMO CLASSIFICATO:
Addio, Robert. - Vale_P
TOTALE: 47,9/60


VALUTAZIONE DI ELISA

Scrittura (7,5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 3/3
Non ho riscontrato particolari errori di battitura, punteggiatura o grammatica. Il testo non presenta errori grammaticali. Ottimo lavoro!

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Il lessico è piuttosto semplice, c'è sempre da considerare che siamo nei pensieri della protagonista essendo un introspettivo, quindi è normale che non si esprima con un linguaggio altolocato o raffinato. Avrei gradito un poco più di varietà nei vocaboli, per questo ho assegnato questo punteggio. Per quanto riguarda l'adeguatezza invece la trovo in linea con la storia e il personaggio.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3,5/5
Senza dubbio il testo risulta chiaro e diretto, avrei gradito frasi più lunghe, a volte sembrano spezzate all'improvviso quasi. Non ho riscontrato particolari tocchi di estro, nel senso che risulta comunque un testo diretto, privo di sovrastrutture, la protagonista comunica i suoi pensieri e i suoi desideri senza filtri.

Trama (7,3/10):

Struttura narrativa: 2/2
La struttura ha un suo cerchio, nel senso che alla fine giungiamo con la protagonista ad una conclusione e ad un’evoluzione, all'inizio quando facciamo la sua conoscenza è presa da mille timori e ansie, ma nonostante questo alla fine si prepara e affronta questo incontro. Quindi la storia ha una sua precisa struttura narrativa che segue gli stati d'animo di una giovane desiderosa di cambiare qualcosa nella sua vita e aprirsi a nuove sensazioni ed emozioni.

Gradimento personale: 0,8/2
Ho assegnato questo punteggio perché la storia purtroppo non mi è rimasta molto impressa, dopo aver terminato la lettura si è come volatilizzata nella mia testa. E' una storia senza dubbio piacevole che lancia un messaggio gradevole e rappresenta una fase che molte persone hanno vissuto, ma non sono riuscita del tutto ad entrare in empatia con la protagonista e ad avvertire a pieno questa storia, anche a lungo raggio, dopo giorni.

Descrizione della bevanda 1,5/2
All'inizio abbiamo la descrizione soprattutto delle foglie di menta e del loro aroma, man mano che la storia avanza ritroviamo varie volte l'infuso e lo assaporiamo assieme alla protagonista. Sembra quasi che il contenuto della tazza si svuoti assieme al tempo che rimane alla ragazza e alla coscienza che lei prende si sé stessa e della situazione che sta vivendo. Avrei gradito qualche altra descrizione del profumo e del sapore dell'infuso, ma ho apprezzato il concetto situato sopra, ovvero “contenuto tazza = tempo che scorre e coscienza acquisita).

Utilizzo del pensiero: 3/4
Il pensiero senza dubbio è presente, soprattutto verso la fine quando si inizia ad entrare nel tema sessualità ed intimità. Risulta chiaro solo avanzando che lei desidera quel tipo di intimità anche, nel senso che all'inizio pensavo guardasse all'incontro senza questo pensiero, solo alla fine sembra dare voce ai suoi desideri e speranze. Ho assegnato questo punteggio perché non sono riuscita ad entrare del tutto in questo mood più intimo e sessuale, ho fatto fatica a pensare alla protagonista che si dedica a questi pensieri, mi sono sembrati comparsi velocemente.

Personaggi (8,5/10):

Descrizione fisica: 2/2
Qui non ho molto da dire, è presente, è ben equilibrata, sono riuscita a farmi un’idea della fisicità della protagonista, vengono inseriti dettagli in vari punti che messi assieme costituiscono una sufficiente e adeguata descrizione fisica.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,5/3
Lei mi ha dato l'impressione di essere una ragazza prima di tutto molto ansiosa, ma anche molto alla mano e desiderosa di lanciarsi verso un nuovo capitolo. Non ho capito bene la sua visione dell'incontro con questo ragazzo, se lo vede come una possibilità per una futura relazione o se lo vede come un ragazzo da cui è solo attratta fisicamente e con cui vuole lasciarsi andare in senso sessuale. Mentre per quanto riguarda lui non l'ho ben individuato, da una frase del testo lui mi sembra punti più sull'aspetto sessuale. Comunque emerge in parte il carattere della ragazza, anche se mi è rimasto il dubbio su alcuni suoi desideri e obbiettivi.

Sviluppo del personaggio: 5/5
Ottimo, il racconto inizia con lei che si trova in uno stato di piena agitazione e indecisione, per poi affrontare una serie di fasi che la portano finalmente a buttarsi e sopratutto a scegliere il coraggio nonostante la paura e l'ansia, ho apprezzato la sua forza e la sua evoluzione nel prepararsi e affrontare questo appuntamento lasciando a casa dubbi e incertezze.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 23,3 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA


Scrittura (8,8/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,8/3
La grammatica del testo è davvero ottima, vi è soltanto qualche D eufonica di troppo e un errore di battitura nella seguente frase: “I suoi secondi fini erano evidenti, non face (invece di fece) assolutamente nulla per cercare di nasconderli.”

Lessico (adeguatezza e varietà): 2/2
Il lessico è abbastanza vario e adeguato al personaggio, semplice, colloquiale e diretto.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 4/5
Mi è piaciuto veramente molto il tuo modo di scrivere. L’ho trovato diretto e chiaro, ma caratterizzato da una sua poetica.

Trama (6,5/10):

Struttura narrativa: 1,8/2
Il testo si apre con le insicurezze della protagonista, insicurezze che poi vengono affrontate e sconfitte. Come struttura narrativa mi pare completa e ben strutturata.

Gradimento personale: 1,7/2
Come storia mi è piaciuta molto. Leggera, scorrevole, ben scritta, forse un filino troppo rapida per i miei gusti, ma veramente una lettura gradevole. Mi è piaciuto soprattutto il finale dove la protagonista sconfigge tutte le insicurezze sul suo aspetto fisico.

Descrizione della bevanda 1/2
La bevanda è presente in più punti del testo e mi è piaciuto il modo in cui l’hai descritta all’inizio, ma dal punto di vista dell’aroma il testo lascia abbastanza desiderare… All’inizio viene specificato che è un infuso di menta, ma nulla di più, avrei gradito che il testo si focalizzasse un poco di più sulla descrizione dell’aroma.

Utilizzo del pensiero: 2/4
Il pensiero emerge solo nella seconda parte del racconto e diviene via via più invadente: prima non c’è, poi piano piano si inizia a intravvederlo, dopo ancora questo velo diventa più spesso fino ad apparire apertamente nelle ultime righe di testo. Come idea è molto bella, però il contest chiedeva un testo che ruotasse per intero attorno al pensiero… Se questo pensiero si fosse manifestato prima, fra i primi paragrafi del racconto, il punteggio in questo criterio sarebbe stato più alto.

Personaggi (9,3/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 2/2
La descrizione fisica della protagonista è molto importante in questo racconto perché va a influenzare anche la sua emotività. Trovo che tu abbia saputo gestire questo punto nel migliore dei modi.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2,8/3
Anche in questo criterio mi trovo a farti i complimenti perché in poche righe hai saputo esprimere questioni molto importanti come il superamento delle proprie insicurezze. Come personaggio mi è parsa completa, molto verosimile e perfettamente gestita.

Sviluppo del personaggio: 4,5/5
Lo sviluppo del personaggio è presente e gestito molto bene. Non ho dato punteggio pieno perché credo che, in un caso specifico come questo, qualche riga in più avrebbe giovato per ridefinire con più calma alcuni passaggi.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): punti NON ottenuti.
Intro molto accattivante (+1): punti NON ottenuti.

TOTALE: 24,6/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:32
 
Quota

SESTO CLASSIFICATO:
I dinosauri di Waterhouse Hawkins - Dryas
TOTALE: 52,7/60


VALUTAZIONE DI ELISA


Scrittura (8,5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,7/3
Per quanto riguarda la grammatica ho notato la mancanza di varie virgole che tendono ad appesantire le frasi, ci sono periodi troppo lunghi che non risultano fluidi durante la lettura, a parte ciò però non ho notato altri errori grammaticali.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,8/2
Il lessico mi è piaciuto, si sposa con il personaggio principale, è un lessico che rimane sempre piuttosto equilibrato e fine, forse non c'è così tanta varietà, ma non ne ho risentito più di tanto.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 4/5
Come dicevo prima a volte le frasi risultano allungate, diluite, il perché di ciò è senza dubbio la mancanza di alcune virgole che rendono i periodi troppo lunghi. A parte questo però lo stile mi è piaciuto, è uno stile sentito e pacato. Ho avvertito il disagio della protagonista in modo perfetto grazie a questo stile che esalta i pensieri di lei.

Trama (8/10):

Struttura narrativa: 1,5/2
Vediamo questa ragazza che si ritrova a sentirsi “piegata” dalle leggi sociali non scritte nel 1851, quindi non può mostrare il suo lato più intellettuale e colto, con ciò la sua intera personalità ovviamente ne risente. La struttura non è del tutto lineare perché alcune scene e ambientazioni sembrano arrivare di punto in bianco, nel senso che prima siamo in una conversazione tra la protagonista e la madre, poi siamo all'Expo, alcuni movimenti anche dei personaggi non li ho ben compresi. Sembra che Mr. Secker si allontani, per poi tornare, intendo che i dettagli inerenti alle posizioni e alle ambientazioni a volte risultano “sporcati”, non così chiari almeno.

Gradimento personale: 1,5/2
La storia mi è assolutamente piaciuta, per qualche motivo durante la lettura mi sono immaginata anche scenari steampunk, anche se non c'entrano molto. Ho avvertito in pieno il disagio di Margaret sopratutto nel momento in cui realizza che è proprio la madre, un altra donna, a metterla a tacere, a censurarla in un certo modo. La riflessione che spinge questa storia è collegata ad un estremo disagio legato a quel periodo storico e lo hai rappresentato nel migliore dei modi. Dato che in questo criterio parlo di tutto però, non sono riuscita ad entrare del tutto nella personalità di Margaret che spicca sopratutto per la tematica di sopra, ma per il resto non sono riuscita ad individuarla bene.

Descrizione della bevanda 1/2
La bevanda è presente all'inizio della storia, ma la descrizione a mio vedere risulta troppo breve e non così rappresentativa, avrei gradito qualcosa di più, qualche collegamento in più all'aroma o al colore.

Utilizzo del pensiero: 4/4
Qui non posso non dare voto pieno, la storia stessa si basa sul pensiero del pacchetto, per l'intero testo Margaret risulta ai nostri occhi e ai suoi una vera outsider, fiera di essere tale. Adoro le personalità di questo tipo, coscienti di non essere come gli altri e andare fiere di ciò come è giusto che sia. Infine la frase di Mr. Secker lascia un segnale molto importante, ovvero che ci sono molte più persone “diverse” di quanto crediamo, la diversità del personaggio maschile risiederà in altro, ma è un messaggio che ho gradito.

Personaggi (6,8/10):


Descrizione fisica: 0,8/2
Non c'è una particolare descrizione fisica, avrei gradito qualche dettaglio almeno su Margaret, magari qualcosa di piccolo, ma rappresentativo del personaggio, qualcosa di emblematico. Non sono riuscita ad immaginarmi bene il suo personaggio, nemmeno gli altri più di tanto dal punto di vista prettamente fisico.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2/3
Come dicevo prima risulta più chiaro il carattere di Margaret rispetto all'aspetto fisico, anche se non l'ho compresa del tutto, soprattutto Mr. Secker rimane un mistero per me. E' come se venisse mostrato solo un lato del carattere dei personaggi e il resto rimanesse un mistero, non critico questa scelta come se fosse un errore, ma i personaggi sono quasi attaccati ad un ragionamento, un'idea più che altro e non si smuovono da questa, vengono rappresentati di più secondo un pensiero.

Sviluppo del personaggio: 4/5
Ho adorato come dicevo il punto in cui Margaret comprende che l'essere diversa non è una vergogna, ma un vanto e sembra voler partire alla riscossa e spezzare queste catene sociali. Dopo poco però ripiomba nell'insicurezza e nel disagio, si preoccupa per tutto ciò che dice o fa, quindi sembra retrocedere dopo questa realizzazione. In ogni modo è il percorso psicologico di una ragazza in pieno conflitto con sé stessa e rimane un ottimo lavoro.

Punti extra (2/4):
Storia molto originale: (+2)

L'ho trovata molto originale come storia, soprattutto per l'elemento vero dei dinosauri, il ragionamento sull'essere una donna e l'essere colta allo stesso tempo in quel periodo. Ottimo lavoro, ci sono elementi davvero degni di nota!

TOTALE: 25,3 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA


Scrittura (8,3/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,8/3
Il testo, nel complesso, è buono. Non ho dato punteggio pieno perché in certe frasi si sente moltissimo la mancanza di qualche virgola e perché ho notato un paio di errori di battitura (che lascio qui sotto).
“Come hai detto che il Times ha definito il Crystal Palace” a questa frase manca il punto interrogativo finale.
“E’” invece di È, ripetuto abbastanza frequentemente nel testo.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,7/2
Il lessico mi è sembrato abbastanza adeguato e vario, a parte in alcuni punti dove l’ho trovato un filino fuori luogo, un pochino troppo semplice (ad esempio il termine “seria” riferito a “letteratura”, mi pare un aggettivo troppo vago e fuori contesto).

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3,8/5
Come stile è molto chiaro e gradevole da leggere, il testo scorre veloce. Non vi ho visto nulla di particolarmente distintivo o peculiare in questo stile… ma non per questo non mi è piaciuto. È uno stile semplice, ma diretto e assolutamente gradevole.

Trama (8,3/10):

Struttura narrativa: 2/2
Come struttura direi che è davvero molto buona. Conosciamo la nostra protagonista, i suoi sentimenti, le paure, le sue ansie, il suo difficile rapporto con la madre… e piano piano ci avviciniamo assieme a lei verso questi meravigliosi dinosauri, per poi concludersi con la scoperta di un nuovo amico/alleato.
Insomma, in questo testo possiamo distinguere nettamente un inizio, uno svolgimento e una fine… una struttura narrativa che non è così immediata da creare quando si ha a che fare con un’introspettiva.

Gradimento personale: 1,8/2
Che dire? Io ADORO i dinosauri e vederli comparire in questo testo è stata una gioia per me! E, ovviamente, ho amato anche il modo in cui hai descritto le due statue. Mi è piaciuta molto anche questa protagonista e il suo desiderio di emancipazione. Un desiderio che vuole realizzare tramite lo studio e la sua intelligenza… un personaggio veramente positivo e che ho apprezzato molto.

Descrizione della bevanda 1,5/2
Ho apprezzato moltissimo il modo in cui la bevanda è stata descritta. Non ho dato punteggio pieno perché non è ben colto il contesto in cui essa è stata bevuta (se in un bar o in un luogo simile) … prima la protagonista beve il tè e poi siamo subito proiettati nella storia, quasi come se la degustazione del tè fosse una sorta di escamotage narrativo privo di nessi col resto della storia.

Utilizzo del pensiero: 3/4
Il pensiero in questa storia non è reso sottoforma di pensiero, bensì è incarnato nell’indole della protagonista. Una protagonista che è diversa da tutte le sue coetanee e che sa di esserlo… lei è studiosa, intelligente e il suo sogno è quello di essere emancipata e indipendente.

Personaggi (6,8/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 1/2
Le descrizioni fisiche sono praticamente assenti nel testo, ed è un vero peccato… trovo che qualche dettaglio in più sarebbe stato veramente gradito.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,8/3
L’unico personaggio a essere stato veramente sviluppato è stato quello della protagonista (anche se, comunque, non si è trattata di un’analisi eccessivamente approfondita), tutti gli altri sono per lo più delle bozze caratteriali: la madre salda nella tradizione, il fratello un po’ scemo coi suoi amici altrettanto scemi, e Brian un gentiluomo dalla mente aperta.
E credo che il mancato approfondimento di quest’ultimo personaggio sia quello che si sente di più all’interno del testo. Mi riferisco in particolar modo al finale, quando Brian confida alla protagonista che lei non era l’unica “diversa”… ecco, credo ci sia stato svelato troppo poco di questo personaggio per poter cogliere appieno il senso di questa confessione, per poter comprendere a cosa si riferisse ed empatizzare con lui.

Sviluppo del personaggio: 4/5
Sebbene i personaggi siano abbastanza abbozzati, si può notare uno sviluppo all’interno del testo… Ovviamente mi riferisco alla protagonista, al modo in cui si è messa in dubbio e alla sua speranza ritrovata nel finale, e anche al rapporto che, nel corso del testo, ha instaurato con Brian.

Punti extra (4/4):
Storia molto originale (+2): Punti OTTENUTI.
Titolo molto bello (+1): Punto OTTENUTO.
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO.

TOTALE: 27,4/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:34
 
Quota

QUINTO CLASSIFICATO:
Soia. - autumn_93
TOTALE: 53/60


VALUTAZIONE DI ELISA:

Scrittura (9/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 3/3
Non ho notato particolari errori grammaticali, ho notato qualche puntino di sospensione in più, ma per il resto nulla da segnalare.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Il lessico è piuttosto semplice, si utilizzano i vari termini anche più volte, ad esempio quando il protagonista sorseggia il latte di soia viene inserito sempre il verbo “inclinare”.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 5/5
Lo stile di certo è molto chiaro, direi anche crudo e diretto, penso tra l'altro che uno stile simile sia perfetto per una storia del genere, lascia sfogare tutta la rabbia repressa di Jeremy che non si esime dall'immaginare scene di una violenza estrema. Le frasi sono la maggior parte delle volte brevi e intense, colpiscono dritto al punto. A volte questo tipo di descrizioni violente ed espresse con estrema chiarezza finiscono per essere troppe in alcune storie, perdono la loro importanza, mentre qui sono ben calibrate.

Trama (8,5/10):

Struttura narrativa: 1,5/2
La storia sembra narrare un giorno nella vita di questo ragazzo che per l'ennesima volta deve sorbirsi questo trattamento da parte della ragazza che ama da sempre e del suo fidanzato. Avrei gradito forse qualche breve, ma maggiore accenno al passato, nel senso che si sottolinea il fatto che da sempre lui è costretto a fare il terzo incomodo fra loro due, ma magari qualche dettaglio sulle precedenti situazioni simili a queste (per far rivivere la sua umiliazione ed intensificare il senso di violenza) lo avrei gradito.

Gradimento personale: 2/2
Mi è piaciuta come storia, funziona bene perché lavora anche sulla sua visione psicologica del tutto, ai suoi occhi (di Jeremy) i due sembrano prendersi gioco di lui in continuazione, ma il protagonista è instabile e rischia di diventare violento quindi è un narratore inaffidabile. Di solito non amo uno stile troppo secco e diretto, ma come scritto nel primo criterio qui funziona alla perfezione. Ottimo lavoro!

Descrizione della bevanda 2/2
Bella la descrizione della bevanda e il flashback ad essa collegato che fa capire al lettore il rapporto sentimentale di Jeremy con la bevanda in questione appunto, mentre tutti sembrano prenderlo in giro per il latte di soia lui pensa alla madre e ai ricordi andati. Degna di nota anche il collegamento finale, in questo modo il latte è sempre presente, dall'inizio alla fine della storia sia come presenza messa in risalto che come presenza momentaneamente invisibile.

Utilizzo del pensiero: 3/4
Il pensiero arriva da un certo punto della storia in poi e non la lascia fino alla fine, tra l'altro dopo aver terminato la lettura ho avvertito un senso di ansia perché da un individuo come Jeremy ci si aspetta prima o poi un gesto inconsulto, ho avuto paura per Marylin e Joe. Il modo in cui all'inizio Jeremy fa intuire al lettore questo senso di “voglia di violenza” arriva in modo quasi improvviso, ovviamente sapevo ci sarebbe stato dato il pacchetto, ma lui mette la mano sul coltellino senza far intendere nulla prima, l'ho avvertito come un gesto arrivato dal nulla. Però a parte questo il pensiero c'è tutto e lascia un senso di inquietudine nel lettore fino alla fine.

Personaggi (7/10):

Descrizione fisica: 1/2
Sono descritti più che altro gli altri personaggi, per Jeremy avrei gradito qualche dettaglio in più, Joe sembra il classico ragazzo con la puzza sotto il naso e Marylin che sembra la classica bella ragazza di turno, li ho trovato un poco stereotipati, ma durante la lettura sono passate in secondo piano le descrizioni fisiche.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2/3
Mi aspettavo una storia tutta basata sulla percezione sbagliata di Jeremy, come dicevo prima il ragazzo è un narratore inaffidabile e ci racconta sempre delle espressioni schifate dei due, ovviamente noi non possiamo sapere se questa è la sua visione distorta della realtà o se è invece la realtà, perché non conosciamo la visione di Joe e Marylin. Quindi la storia punta fortemente sul lato psicologico, pensavo volessi lasciare fino in fondo il dubbio al lettore, loro sono veramente così? Lo odiano davvero? Questo dubbio psicologico però è stato offuscato in parte dalla scena del bacio, perché se prima potevamo avere un dubbio dopo quella scena non rimane che pensare al fatto che a loro importa fino ad un certo punto di lui.

Sviluppo del personaggio: 4/5
Lui passa dal sembrare il classico ragazzo indifeso al diventare un giovane violento che si rifugia in bagno per un atto di autolesionismo e per dare sfogo mentalmente a varie violenze. È un buon sviluppo che rappresenta il suo sfogo psicologico (e fisico) alla situazione umiliante che sta vivendo. Avrei come dicevo prima, gradito qualche particolare in più prima del primo vero gesto di violenza, ovvero la ricerca del coltellino.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 24,5 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA


Scrittura (9,9/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,9/3
Testo eccellente, perfettamente curato. Non ho dato punteggio pieno solo per una “d” eufonica di troppo e la mancanza di uno spazio tra le parole “verde” e “bosco”.

Lessico (adeguatezza e varietà): 2/2
Il lessico è veramente adeguato alla voce narrante, alla voce del protagonista. Non ho trovato nemmeno una ripetizione, e questo fa fare veramente una splendida figura al testo.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 5/5
Tutto di questo stile è proiezione del carattere del protagonista, tutto assolutamente verosimile e affascinante. Ti faccio i miei complimenti. Hai uno stile chiaro, diretto, ricco di personalità (la personalità malata dello psicopatico protagonista) e veramente creativo. Il modo intero in cui hai strutturato il testo richiama gli ingranaggi di una mente che, a fatica, segue il filo dei suoi pensieri.

Trama (9,3/10):

Struttura narrativa: 1,5/2
La narrazione va avanti a scatti: azioni rapide, seguite da descrizioni lente, pensieri, ricordi, progetti, desiderio di morte… Insomma, come dicevo anche prima, sembra proprio di essere proiettati all’interno di una mente malata che, a fatica, si crea i suoi pensieri. È un testo che definirei “statico” non abbiamo un vero e proprio sviluppo dei personaggi o di un intento in particolare: assistiamo alla presentazione di una mente malata. Ho adorato i dettagli violenti, crudi ma allo stesso tempo delicati e di gran classe (anche se forse son più da rating rosso piuttosto che arancione).

Gradimento personale: 2/2
Mi è piaciuto davvero molto come testo, mi ha incuriosita e affascinata fin dalle prime righe. Ti rinnovo i miei complimenti!

Descrizione della bevanda 2/2
Il latte di soia non era un elemento facile da gestire, ma lo hai saputo descrivere con grande maestria. Non solo è stato reso alla perfezione (in maniera viscerale e sentita), ma ha anche trovato una sua simbologia all’interno del testo.

Utilizzo del pensiero: 3,8/4
Il pensiero in questione era “sento il bisogno di uccidere” e lo hai reso magnificamente, fuso perfettamente con la storia e con la psiche turbata del protagonista. Ho anche apprezzato il fatto che hai reso entrambe le sfumature dell’assassinio: sia quella del suicidio, che quella dell’omicidio.

Personaggi (7,3/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 1,8/2
Il personaggio non è stato presentato fisicamente, ma questa assenza ha dato maggior enfasi al suo aspetto psicologico; è stata una scelta che ho apprezzato. In compenso a questa mancanza vengono descritti gli altri due personaggi… solo qualche accenno, ma ben scelto e ben curato (esattamente quello che serve, né più né meno).

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2,5/3
Che dire? Il personaggio protagonista è stato reso veramente alla perfezione. Delineato con grande chiarezza e maestria, ma senza mai scadere nel didascalico. È un personaggio che mi ha affascinata, incuriosita, incantata… Ti faccio i miei complimenti (di nuovo).
Tuttavia, non ho apprezzato troppo il modo in cui hai delineato i personaggi secondari (soprattutto Joe), li ho trovati inutilmente ambigui. Si preoccupano per la sua salute, ma allo stesso tempo lo mettono in imbarazzo escludendolo dalla conversazione e facendo battute su di lui. Capisco che magari, a furia di sentirsi “obbligati” a uscire con lui, si siano stancati della sua presenza, ma trovo che il loro fastidio sia stato reso troppo duramente. Si tratta comunque di due individui che provano a supportare un ragazzo con disturbi mentali, è un atto nobile, capisco che possa nascere un fastidio (soprattutto a lungo andare), ma trovo che questo loro sentimento sia stato manifestato con troppo vigore. Ad esempio, il mettersi a limonare durante un’uscita a tre è un atto molto forte (oltre che molto maleducato) che manda un chiaro messaggio al terzo incomodo… in questo contesto l’ho trovato abbastanza fuori luogo: che senso ha invitarlo per pietà se poi devono compiere un atto così irrispettoso nei suoi confronti? Ripeto, comprendo il fastidio che può nascere in una simile situazione e il loro desiderio di intimità, ma non mi è piaciuto il modo diretto con cui lo hanno manifestato. L’ho trovato poco coerente con il loro (per quanto abbozzato) carattere, quasi come se il testo premesse per delineare la figura di un “nemico”.
Che fosse stato lui ad autoinvitarsi, mentre la coppia non ha avuto il coraggio di dire di no? O che tutto questo astio nei suoi confronti sia soltanto una fantasia del protagonista? Sono dubbi che sono sorti e che spiegherebbero questa loro ambiguità, ma il testo non è troppo chiaro a riguardo. In ogni caso, si parla solo di sfumature e trovo che nel complesso questo criterio sia stato reso in modo eccellente.

Sviluppo del personaggio: 3/5
Ho dato questo voto non troppo alto perché non assistiamo a un vero e proprio “sviluppo”, quanto a una sorta di presentazione del personaggio. Lo conosciamo, empatiziamo con lui, siamo curiosi e vogliamo leggere… e questo ovviamente è un bene. Purtroppo, il fatto che la storia sia abbastanza statica e descrittiva va a danneggiare un poco questo criterio.

Punti extra (2/4):

Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto OTTENUTO.
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO.

TOTALE: 28,5/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:36
 
Quota

QUARTO CLASSIFICATO:
Ambra e Vaniglia - Elena Waters
TOTALE: 53,4/60


VALUTAZIONE ELISA

Scrittura (10/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 3/3
Non ho notato particolari errori grammaticali, il testo è senza dubbio molto curato e scorrevole. Ottimo lavoro!

Lessico (adeguatezza e varietà): 2/2
Il lessico si adatta alla perfezione al tono della storia e alla personalità della protagonista, l'ho trovato equilibrato e ben variato. Tenendo conto del fatto che da genere introspettivo siamo nella mente di Asia penso che il lessico renda nel migliore dei modi lo stile e la mentalità della ragazza.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 5/5
E' una storia senza dubbio che scorre bene, risulta fruibile e godibile dal punto di vista dello stile. Ho adorato le descrizioni e i punti dedicati all'analisi di alcuni pensieri della ragazza, li ho trovati vividi e profondi anche decisamente veritieri e in linea con quelli di una persona che si ritrova ad essere scoraggiata di fronte ad una sospetta prossima delusione amorosa. Le frasi sono ben strutturate, non risultano pesanti o troppo corte, anzi sono ben calibrate. Lo stile infine risulta chiaro nel descrivere il dolore della protagonista in modo preciso, ma garbato.

Trama (8,4/10):

Struttura narrativa: 1/2
Siamo nella testa di una ragazza che assiste scoraggiata all'infrangersi di tutte le sue speranze amorose, nel vedere il suo amato molto vicino ad un’altra ragazza. Ho assegnato questo voto perché trovo che per quasi tutta la storia tu ti prenda i tuoi tempi e spazi, giustamente, per le descrizioni e per dosare al meglio le emozioni, per poi accelerare di più all'ultimo, nel pezzo finale, quello della realizzazione più importante.

Gradimento personale: 1,7/2
Ho adorato la tua storia, proprio per le emozioni e le reazioni descritte, che mi sono sembrate così vere, da persona che le ha provate. I personaggi risultano veri, in carne ed ossa, ma soprattutto questo voler “solo dormire” di Asia che diventa un mantra, rappresenta ciò che una persona innamorata può provare in una situazione simile, il desiderio di non vederli e sentirli più per non soffrire, per non scavarsi ancora di più la tomba. Ho adorato anche lo stile e il mood generale della storia, che risulta tetro e oscuro all'inizio, legato alle emozioni di Asia, e sembra diventare colorato e vibrante alla fine. Ho assegnato questo punteggio sempre per il problema legato al ritmo del finale.

Descrizione della bevanda 1,7/2
Ottimo lavoro con la bevanda, il retrogusto “legnoso” della vaniglia mi ha lasciata un po' confusa, ma per il resto hai davvero donato al tè grande spazio, ben utilizzato.
Anche il fatto che Asia ripensi alla bevanda, ora fredda, sul divano una volta entrata alla festa, sembra riportare la storia all'oscurità dell'inizio e ad un'emozione precedente, in questo modo la bevanda è associata anche a stati emotivi profondi.

Utilizzo del pensiero: 4/4
Penso anche qui che ci sia un ottimo bilanciamento con l'inserimento del pensiero, è presente in modo giusto, qualche inserimento di troppo avrebbe potuto appesantire questo concetto. Questo “voler dormire” è molto importante all'interno della storia poiché rappresenta la pura reazione emotiva di Asia, ciò che di pancia prova, vorrebbe sparire, dormire, o non essere costretta in ogni caso ad assistere ad altro. Ottimo lavoro!

Personaggi (9/10):

Descrizione fisica: 1,5/2
C'è la descrizione fisica in parte, nel senso che sembrano tornare alcuni elementi, ad esempio si cita spesso l'ambra o per descrivere elementi fisici si tira in ballo un colore preciso, come se tutta la storia avesse un colour theme o aesthetic. Avrei gradito qualche elemento in più su Ivan, ma per il resto c'è una buona descrizione fisica.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2,5/3
Il carattere di Asia emerge come quello di una ragazza scoraggiata pronta ad accettare di aver perso il suo amato, mentre fino alla fine la personalità di Yasmin risulta misteriosa. Penso davvero che sia voluto questo gioco di personalità, perché Yasmin fino all'ultimo rimane “l'antagonista”, la ragazza difficile da decifrare e dalle intenzioni misteriose. Il carattere che senza dubbio emerge di più in modo evidente è quello di Asia, la nostra protagonista che risulta essere una ragazza semplice, sensibile e riflessiva. Il personaggio più complesso da decifrare però è Ivan, forse quello messo più in un angolo.

Sviluppo del personaggio: 5/5
Lo stato in cui incontriamo Asia all'inizio è completamente diverso dallo stato in cui la lasciamo una volta finita la storia. È arrivata ad una realizzazione molto importante, ha capito ciò che all'inizio era poco chiaro o ciò che l'ha del tutto mandata in crisi. Ma ha anche capito un’altra persona, ha aperto gli occhi dopo aver attraversato dubbi e timori e aver viaggiato all'interno di se stessa.

Punti extra (0/4)

Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 27,4 su 30

VALUTAZIONE VALERIA


Scrittura (9,5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,7/3
La grammatica del testo è molto buona, non ho dato punteggio pieno perché non sono riuscita a cogliere il senso di un paio di frasi (quelle che adesso riporto).
“Il calore mi avvolge come il viso di Ivan quella sera di tre settimane fa…”; come fa un viso ad avvolgerla? Non avrebbe più senso dire “il ricordo del suo visto” o “la vista del suo viso”?
“… si gonfiava una bolla tra me e lui, impermeabile alle parole dei professori, agli sguardi degli altri.”; non dovrebbe essere “si gonfiava una bolla ATTORNO a me e lui”? Perché da come l’hai scritta sembra che si gonfi una bolla accanto a loro e non ha molto senso.

Lessico (adeguatezza e varietà): 2/2
Il lessico è veramente ottimo, scelto con cura, idoneo ai personaggi e alle situazioni e privo di ripetizioni inutili.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 4,8/5
Il tuo modo di scrivere mi è piaciuto molto, l’ho trovato creativo, scorrevole e perfetto per un flusso di pensieri. Non ho dato punteggio pieno perché alcune frasi (alcune le ho già citate, delle altre ne parlerò più avanti) mi sono parse poco chiare.

Trama (6,1/10):

Struttura narrativa: 1,3/2
La struttura narrativa è molto buona, la storia si delinea bene, con chiarezza e invoglia il lettore a continuare. Solo il finale mi ha lasciata perplessa.
“… so anche che due giorni fa, quando per un’istante mi è sembrato di essere lei, lo sguardo che sentivo scivolarmi addosso non era quello di Ivan, ma il mio.”
Sinceramente non ho capito come si sia concluso il testo… Che Yasmin sia lesbica (bel colpo di scena, ma ne parlerò meglio più avanti) mi è chiaro. Quello che non mi è chiaro è se la protagonista si sia o meno scoperta lesbica/bisessuale a sua volta. Nel caso fosse così (e, personalmente, è quello che ho inteso io) come finale non mi fa impazzire… questo perché tutto il racconto ruota attorno al fatto che la protagonista sia innamorata di questo ragazzo che non riesce ad avere, quindi credo che il rinnegamento di questo sentimento debba prendersi molto più spazio e non semplicemente mezza riga (in sintesi, questo finale è molto interessante e ha molte potenzialità, ma è stato gestito in maniera troppo sbrigativa).

Gradimento personale: 1,5/2
Il racconto mi è piaciuto, mi è piaciuto lo stile, il modo in cui si è sviluppata la storia, la descrizione del tè (che ho veramente adorato) e il colpo di scena finale (la scoperta dell’orientamento sessuale di Yasmin)… Ma devo dire che mi sarei aspettata altro, un racconto più incentrato sul pensiero “vorrei tanto dormire” (come, d’altra parte, richiedeva il contest).

Descrizione della bevanda 1,7/2
La descrizione della bevanda mi è piaciuta veramente moltissimo, l’ho trovata artistica e creativa. L’unico aspetto che non mi è chiaro è perché la vaniglia (che ha un sapore veramente molto dolce) dovrebbe avere un aroma legnoso.

Utilizzo del pensiero: 1,6/4
Come accennavo anche prima sotto questo punto di vista il racconto, secondo me, non rispecchia troppo quello che chiedeva il contest. Il contest chiedeva un racconto che ruotasse attorno al pensiero (in questo caso “vorrei tanto dormire”) che in questa storia è poco più di un’introduzione, un input per far partire la trama. Ho apprezzato molto il paragrafo dove questo pensiero diventa una sorta di mantra ripetuto più volte, però mi è sembrato abbastanza assente nel resto del testo.

Personaggi (8,4/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 2/2
I personaggi sono stati descritti magnificamente. Le descrizioni non sono invadenti, ma perfettamente ponderate rispetto alla lunghezza del testo. Insomma, hai scelto i pochi dettagli essenziali per delineare alla perfezione i personaggi. Complimenti soprattutto per Yasmin, per aver rese ottimamente il suo fascino e la sua bellezza.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2,9/3
Anche da questo punto di vista hai fatto un ottimo lavoro. I personaggi non sono particolarmente complessi, delineati da un’unica caratteristica (ma alla fine la lunghezza del testo era quello che era, quindi è normalissimo che i personaggi non risultino troppo sfaccettati), ma li hai fatti muovere e agire in modo tale che le loro caratteristiche stessero bene assieme e creassero una storia molto interessante.

Sviluppo del personaggio: 4/5
Anche qui rinnovo i complimenti per il modo in cui hai sviluppato la protagonista, per l’evoluzione che le hai fatto intraprendere e per il colpo di scena finale che ha dato una sfumatura nuova e interessante al personaggio di Yasmin. L’unico personaggio che resta invariato a come ci è stato presentato all’inizio è quello di Ivan, però essendo un personaggio di contorno direi che va bene così.
Non ho dato punteggio pieno per via di quell’ambiguità finale che non lascia bene intendere se la protagonista abbia o meno rinnegato/dimenticato la sua attrazione per Ivan. Secondo me poteva essere gestita meglio… anzi, credo che se fosse stata gestita meglio avrebbe dato al testo una marcia in più; insomma, avrei preferito che la questione venisse approfondita invece di venir compressa in poche righe.

Punti extra (2/4):
Storia molto originale (+2): Punti OTTENUTI.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuti.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 26/30
ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:38
 
Quota

TERZO CLASSIFICATO:
Relativismo in cucchiaini: accompagnato - Hypatia
TOTALE: 54,9/60


VALUTAZIONE DI ELISA:

Scrittura (8,5/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 3/3
Non ho trovato nel testo particolari errori grammaticali, il testo fila liscio con un ottima cura nei dettagli. Bel lavoro!

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,5/2
C'è qualche termine che si distacca dal tono generale della storia, capisco che questa scelta a tratti sia voluta (ad esempio con il termine “cuoricino”), ma non mi hanno sempre convinta termini simili. In generale il lessico è pulito, fa uso di varie metafore che ho apprezzato, è un lessico a tutto tondo che si concentra ovviamente sui pensieri del protagonista, ma anche sullo specchio di questi nei confronti del mondo. E' un lessico per me decisamente scorrevole e in linea con il tono della storia.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 4/5
Ho assegnato questo voto perché nonostante io abbia gradito parecchio lo stile, non mi ha convinta sempre la lunghezza di alcune frasi. Queste a volte sono di poco più lunghe del dovuto, questo ovviamente non è un errore o altro, ma per il mood della storia e l'analisi angosciosa dei pensieri di lui, alcune frasi più corte che vanno dritte al punto forse sarebbero state perfette. Per il resto la storia è come una spirale senza fine che non termina nemmeno nelle ultime parole, perciò ho adorato la vena ripetitiva e ossessiva presente nei pensieri del protagonista che sembrano a loro volta trascinare il lettore in un vortice.

Trama (9,5/10):

Struttura narrativa: 2/2
Per quanto riguarda la struttura narrativa seguiamo un ragazzo che di fronte al suo caffè si ritrova a pensare alla sua vita, ad un amore e al desiderio di fuggire. La storia ovviamente essendo di genere introspettivo si concentra molto sulle riflessioni di lui e a volte i pensieri non seguono un flusso ben ordinato, anzi la maggior parte delle volte, quindi si trova a tratti a riflettere in modo sparso di tutto. Sta di fatto che la storia ha un filo conduttore e una sequenza che dall'inizio porta alla fine rivelando man mano alcuni aspetti del protagonista, quindi funziona bene come struttura.

Gradimento personale: 2/2
La tua storia mi è piaciuta molto, vado dritta al punto, dal twist finale al senso di ossessività contenuta in questo mantra ripetuto, dal fatto che molte persone si ritrovano prima o poi a fare pensieri simili di fuga, specialmente in un'età del genere quindi la trovo decisamente verosimile e profonda nella sua analisi di questo desiderio. Lo stile è scorrevole e l'inserimento così radicato del pensiero mi ha stupita e resa entusiasta. L'analisi in più di una psicologia intricata come quella di Lui è interessante, di certo hai creato un personaggio con mille sfaccettature.

Descrizione della bevanda 1,5/2
La bevanda è presente sopratutto all'inizio, ma si fa riferimento a questa anche alla fine. Avrei gradito qualche altro breve riferimento a questa nel corso della storia, ma è veramente una minuzia, penso comunque che tu abbia fatto un buon lavoro con l'inserimento di questa. Il latte di riso è il primo espediente grazie al quale inizia ad essere analizzata la psicologia del personaggio, la sua facciata, l'odio provato per questa ragazza in seguito ad un grande amore, insomma è comunque un elemento importante.

Utilizzo del pensiero: 4/4
Voglio assolutamente assegnare punteggio pieno, il pensiero è più che presente, diventa quasi il motore della storia, un vero e proprio mantra che ci spinge sempre più nel vortice della psicologia del protagonista. Quando si prova un desiderio simile non si sa far altro che riportarlo alla mente in continuazione, collegando ogni minimo evento negativo a questo desiderio, e in questa storia questa mentalità viene a galla in modo sempre più deciso.

Personaggi (7/10):

Descrizione fisica: 1/2
La descrizione fisica non è presente, ma non ne ho avvertito più di tanto la mancanza perché è in ogni modo un testo che ruota sopratutto sull'aspetto psicologico, avrei gradito qualche minimo dettaglio però. Non posso non assegnare questo voto data la mancanza.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2/3
Di certo questo è uno degli aspetti più interessanti della storia, l'aspetto caratteriale e psicologico, alla fine della lettura non posso dire di aver capito del tutto il protagonista, ci sono dei lati enigmatici nel suo comportamento. Viene detto che ha più volti, uno che utilizza come facciata e uno più intimo, ma non ho compreso questo suo lato per nulla, capisco voglia rimanere intimo e segreto, ma avrei gradito osservare almeno un poco questa sua personalità.

Sviluppo del personaggio: 4/5
Noi lasciamo il personaggio come lo abbiamo incontrato, cambia il twist finale, quindi veniamo a conoscenza di questo “fantasma”, ma è cambiato ben poco nella psicologia di Lui. Sembra accettare il fatto di essere aggrappato all'abitudine e al passato, ma non è una rivelazione, sembra un fatto già assimilato per lui. Mi sarebbe piaciuto vedere un cambiamento anche minimo nell'atteggiamento che rimane invece invariato.

Punti extra (0/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON Ottenuti
Titolo molto bello (+1): Punto NON Ottenuto
Intro molto accattivante (+1): Punto NON Ottenuto

TOTALE: 25 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA:


Scrittura (9,9/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,9/3
Testo veramente eccellente, complimenti. Non ho dato punteggio pieno soltanto per qualche D eufonica di troppo e questa frase “poco prima di affondare calme sul fondo del bicchiere.” (credo sia più corretto dire “verso il fondo”).

Lessico (adeguatezza e varietà): 2/2
Lessico ottimo. Perfettamente scorrevole, vario, privo di ripetizioni inutili e assolutamente idoneo alla voce narrante che, anche se esterna al protagonista, ne rappresenta i pensieri e il modo di esprimersi alla perfezione.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 5/5
Ho amato questo stile, veramente splendido. Ti faccio i miei complimenti. Ho amato l’alternarsi tra pensieri del personaggio, voce narrante, dialoghi… Hai scritto un flusso di pensieri frizzante e curioso, ma allo stesso tempo amaro e capace di trasmettere angoscia e un tetro senso di claustrofobia.

Trama (10/10):

Struttura narrativa: 2/2
Un testo veramente ben strutturato, in certi punti magari un po’ confuso… non sempre immediato, ecco. Però nel complesso è chiaro, comprensibile. Ho amato questa fusione tra passato e presente, questi pensieri confusi che vagano e indagano i vari aspetti della vita del protagonista. Ho amato anche il colpo di scena finale, quando si scopre che lui in realtà era già partito… e che nemmeno questo gli bastava.

Gradimento personale: 2/2
Questa storia mi è piaciuta moltissimo, complimenti.

Descrizione della bevanda 2/2
Anche qui rinnovo i miei complimenti. Splendida la descrizione della bevanda e splendido anche il modo in cui si sviluppa l’asio del protagonista nei confronti di essa (e della sua consumatrice).

Utilizzo del pensiero: 4/4
Il pensiero “devo scappare” è ricorrente, costante, quasi un’ossessione. Scandisce l’intero testo, lo interrompe e lo suddivide… splendido modo per far capire quanto sia opprimenti questo pensiero per il protagonista. E quanto questo personaggio sia insoddisfatto della propria vita e di sé stesso… Insomma, il lettore si ritrova in una sorta di gabbia, prigioniero di questo pensiero fisso.

Personaggi (9/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 1/2
Non era obbligatorio descrivere fisicamente i personaggi, però devo confessare che in questo testo ne ho sentito abbastanza la mancanza. Le descrizioni sono veramente scarse e (a parte il dettaglio degli occhi della fidanzata) prive di importanza o di significato. Mi sarebbe piaciuto conoscere qualche dettaglio in più del protagonista o di qualche altro personaggio importante all’interno del testo… anche perché lo spazio non mancava (avevi a disposizione ancora una sessantina di parole).

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 3/3
Ovviamente non posso che dare punteggio pieno per lo splendido modo in cui hai gestito e descritto questo personaggio. Hai creato una personalità estremamente verosimile, con la quale è facile empatizzare.

Sviluppo del personaggio: 5/5
In questo testo abbiamo un personaggio che non si sviluppa, che non è in grado di svilupparsi… o meglio, un personaggio il cui sviluppo coincide con la mancanza della possibilità di svilupparsi.
Sembra uno sciogli lingua, lo so… Ma alla fine è questo… Hai dato via a un personaggio prigioniero del proprio senso di apatia, di insoddisfazione. Un personaggio che continua a scappare, ma che in realtà si limita a cambiare gabbia. Un personaggio prigioniero di sé stesso e del proprio pensiero fisso.
Un personaggio il cui punto di arrivo non può essere altro se non quello di partenza.

Punti extra (1/4):

Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO.

TOTALE: 29,9/30

ONLINE
Post: 938
Giudice*****
21/12/2020 21:40
 
Quota

SECONDO CLASSIFICATO:
Prometeo Incatenato - Spoocky
TOTALE: 56,3/60


VALUTAZIONE DI ELISA

Scrittura (8,8/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,8/3
Non ci sono particolari errori grammaticali, ho notato alcuni spazi sbagliati che segno come errori di battitura e qualche maiuscola mancante dopo i punti di sospensione, ma per il resto hai fatto un buon lavoro.

Lessico (adeguatezza e varietà): 2/2
Mi è piaciuta la scelta di inserire termini più tecnici come “maelstrom”, il lessico risulta in linea con il personaggio e con la situazione che sta vivendo, dopotutto parliamo di un uomo a pezzi che si ritrova a riflettere su ideali spezzati e su un presente, un passato ed un probabile futuro di sangue, mantiene perciò un linguaggio tipico di una figura che arriva a confrontarsi con sé stesso allo specchio.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 4/5
Le frasi risultano brevi e coincise, alcune forse un poco troppo, ma è veramente un piccolo appunto, per il resto ho trovato lo stile decisamente chiaro, rigido in alcuni punti. Ho apprezzato la frase/pensiero del pacchetto che viene ripetuto come fosse appunto un mantra.

Trama (8/10):

Struttura narrativa: 1/2
La struttura narrativa non segue un filo vero e proprio, si concentra più che altro sulle riflessioni di quest'uomo che in un attimo di tempo, mentre beve un infuso si lascia andare a pensieri vari per poi alla fine ripartire all'azione. Mette assieme varie scene e considerazioni che lo portano ad una realizzazione importante quando sconfortante, mi è piaciuto il processo che lui attua nel corso dei suoi pensieri, ma appunto la storia non ha una struttura almeno fino alla fine in cui capisce tutto ciò.

Gradimento personale: 1,5/2
La storia di certo mi è piaciuta molto, conoscevo tra l'altro la Aleksievich per “Preghiera per Cernobyl'” e grazie alla tua storia e alla nota prima del testo mi hai donato un interessante suggerimento di lettura, ho assegnato questo punteggio per una mia preferenza personale, ovvero avrei desiderato più scene inerenti agli orrori della guerra e a varie turbe subite dal protagonista, che sono di certo presenti, ma non avrei disdegnato qualche riferimento in più.
Per il resto è una storia decisamente amara anche per la fine e tragica soprattutto quando si pensa che tutto ciò è accaduto veramente.

Descrizione della bevanda 1,5/2
La bevanda è presente, soprattutto nella prima parte del testo, avrei desiderato qualche altro dettaglio sulla bevanda di per sé perché nella storia il protagonista guardando questa si lascia andare a varie considerazioni, ma dal punto di vista grafico avrei gradito qualche altro dettaglio.

Utilizzo del pensiero: 4/4
Mi è piaciuto da impazzire il lavoro che hai fatto per l'utilizzo del pensiero, che come dicevo in qualche criterio fa diventa un vero e proprio mantra. È come una vocina che non smette di risuonare nella testa del protagonista e per qualche attimo mi è sembrato di poterla udire, soprattutto dopo essere entrata nel pieno mood della storia. Mi è sembrato di vedere nella mia testa la scena come in uno stacco cinematografico, in cui ogni volta ci si rendeva conto che le mani del protagonista erano davvero sporche di sangue.

Personaggi (7/10):

Descrizione fisica: 2/2
La descrizione fisica è presente e soprattutto si bilancia in modo perfetto con il ritmo della storia, quindi non risulta un inserimento forzato, non è una descrizione dettagliata, ma la ritengo più che sufficiente per individuare al meglio la figura del protagonista.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Non sono riuscita a farmi un’idea a tutto tondo del carattere del protagonista, risulta un uomo decisamente appesantito dal presente che vive e da varie realizzazioni dolorose, un uomo piegato dagli orrori della guerra, un uomo direi sconfitto che non può far altro che rimettersi in piedi e andare avanti più per inerzia che per altro. Ma a parte questo grande sconforto che trapela in modo più che chiaro, non sono riuscita a guardarlo sotto un'ottica più ampia e diversa.

Sviluppo del personaggio: 4/5
Ottimo sviluppo per quanto riguarda il processo mentale, come dicevo lui all'inizio si siede a riflettere e da questa riflessione si sviluppano la sua mentalità e le sue considerazioni aspre. Adoro il picco che raggiunge quando realizza che l'ideale del Prometeo a cui lui credeva lo ha portato alla situazione in cui si trova e da lì non può far altro che andare avanti a testa china. Il punteggio ne risente per il discorso precedente.

Punti extra (1/4):
Titolo molto bello: (+1)

Ho voluto assegnare un punto bonus per la bellezza del titolo, molto evocativo, sa racchiudere l'intero significato della storia e risulta potente e forte.

TOTALE: 24,8 su 30

VALUTAZIONE DI VALERIA


Scrittura (9/10):

Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,9/3
Il testo è molto buono. Non ci sono errori di battitura, punteggiatura o gravi errori grammaticali. Non ho dato punteggio pieno solo perché è stata utilizzata in maniera eccessiva la D eufonica.

Lessico (adeguatezza e varietà): 1,6/2
Il lessico, nel complesso, è molto buono… ma non ho capito il perché sia stato utilizzato il termine “maelstrom”. Ho dovuto cercare su internet il suo significato e così ho scoperto che si tratta di un vortice, uno particolare che si abbatte sulle coste della Norvegia. Sinceramente non ho idea del perché sia stato utilizzato questo termine… se è un vocabolo tipico dei personaggi o del periodo storico descritto avrei veramente gradito una nota che me lo segnalasse e me lo spiegasse. Se invece si è trattata di una semplice scelta dell’autore allora non ne comprendo le motivazioni.
In ogni caso, si tratta solo di un termine… per il resto il lessico era perfetto.

Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 4,5/5
Questo racconto mi è piaciuto molto, soprattutto le descrizioni legate al sangue, alle mani sporche di sangue. Il testo è chiaro, cristallino e molto suggestivo.

Trama (10/10):

Struttura narrativa: 2/2
Il finale di questo racconto è veramente affascinante… l’ho apprezzato moltissimo. E ho amato anche il modo in cui ci è stato svelato, sempre verso il finale, il senso del titolo. Questo racconto è un viaggio centripeto, dall’esterno all’interno… sempre più vicini all’animo del protagonista e alla sua condanna.

Gradimento personale: 2/2
Questo racconto mi è piaciuto veramente molto. Lo stile, l’ambientazione, i temi trattati, le descrizioni… per non parlare del pensiero che si fa sempre più ossessivo e soffocante, e del finale che mi ha lasciata incantata.

Descrizione della bevanda 2/2
Mi è piaciuto davvero tanto anche il modo in cui hai descritto la bevanda, oltre al modo in cui l’hai fusa col racconto. Il colore rosso richiama il sangue e il pensiero “ho le mani sporche di sangue”, mentre la dimensione della tazza e del cucchiaino ci permettono di comprendere che il nostro protagonista è di statura mostruosamente imponente.

Utilizzo del pensiero: 4/4
Nel primo paragrafo questo pensiero non è troppo presente, è un paragrafo introduttivo… ma più si prosegue con la lettura più queste mani sporche di sangue diventano una presenza scomoda, invadente, ossessiva… Un crescendo che ho adorato.

Personaggi (9,5/10):

Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 2/2
Come ho accennato anche prima, mi è piaciuto moltissimo che l’aspetto dell’uomo ci venisse descritto tramite la tazza che tiene fra le mani. E ho amato anche di più il fatto che un uomo così imponente, come il nostro protagonista, alla fine si scopra essere impotente dinnanzi a una situazione atroce che è più grande di lui.

Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 2,7/3
Come già si sarà intuito, ho apprezzato moltissimo il modo in hai resto questo protagonista. Un protagonista che, parola dopo parola, scopriamo sempre più disilluso e avvilito. Una lenta discesa verso la disperazione e la perdita di fiducia.

Sviluppo del personaggio: 4,8/5
Questo punto è strettamente legato a criteri che ho già commentato, quindi farò una piccola sintesi. Il personaggio viene presentato e sviluppato molto bene durante questa lettura, lentamente ci avviciniamo a lui, al suo stato d’animo e a quel pensiero che via via si fa sempre più invadente nella sua mente.

Punti extra (3/4):
Storia molto originale (+2): Punti OTTENUTI.
Titolo molto bello (+1): Punto OTTENUTO.
Intro molto accattivante (+1): Punto NON ottenuto.

TOTALE: 31,5/30
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:03. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com