Copiare e ispirarsi da altri

Penso che tutti fin da bambini e in modo anche innocente e istintivo abbiamo copiato cose degli altri, oppure ci siamo ispirati a lavori di terzi.
Qualche volta la copia rappresenta anche una miglioria dell'originale... ma il merito a chi va poi?
Secondo voi è una cosa positiva?

beh, i bravi copiano..e ricreano in meglio.
cosa positiva? dipende dal contesto.

Bisognerebbe premiare l'idea originale ed allo stesso tempo il lavoro di chi la migliora, con le dovute eccezioni

In effetti se ci pensate bene il copiare (non taroccare) e migliorare un prodotto è alla base del progresso tecnologico:
Una azienda produce una cosa e una seconda la copia con una miglioria. La prima cercherà di migliorarsi ancora di più per riavere il "primato".

È la competizione alla fine che stimola il progresso

In realtà penso che, per quanto riguarda un singola persona, essa prenda "cose"dagli altri ma le personalizzi facendole proprie e uniche (così, secondo me, è positivo). per quanto si possa riconoscere il contributo di un altro la persona ne è comunque protagonista

Delle volte mi chiedo... correre il rischio di condividere qualcosa di "mio" per poi "ispirare" gli altri che riescono meglio?

Sarebbe un po' frustrante

Però devi anche considerare che il prototipo nella maggior parte dei casi viene poi superato nel tempo (es. Alcuni record mondiali sono stati superati anche per i nuovi equipaggiamenti e i nuovi materiali con cui sono costruiti i campi). La regola secondo cui l'allievo superare il maestro rimane perché viene guidato e quindi non "perde tempo" nel cercare l'idea iniziale (è un procedimento ciclico nel tempo).
Come precursore comunque hai un ruolo importante e puoi comunque tentare di superare te stessa (che alla fine è quello che avevi detto).

Tutti gli animali imparano per emulazione e gli esseri umani non fanno eccezione.
Quando penso a tematiche simili mi viene spesso in mente il film "Vanilla Sky" in cui

ATTENZIONE: SPOILER!

la realtà ideale del protagonista viene costruita sulla base dei film, delle copertine di album e delle canzoni che gli erano più piaciuti. Ad esempio la figura paterna era ispirata a un personaggio di un film.

Il punto però è cos'è più consono per noi sulla base del nostro vissuto e delle nostre capacità: io, essendo (anche) un giornalista, per un anno ho provato a rifarmi al modo di lavorare di uno youtuber che stimavo molto... dopo 3 mesi stavo già per impazzire perché non riuscivo a stare dietro alle pubblicazioni e alla mole di lavoro.
IMHO quando c'è ammirazione ci si può ispirare a qualcuno, ma senza per forza fare le stesse identiche cose: non è necessario diventare Bruce Lee, Freddie Mercury o Michael Jordan.

Credo che un opera che crei e che per te è originale, in realtà è la somma di tutto ciò che hai assimilato nel tempo, anche ciò che hai dimenticato e di cui non ti accorgi di aver tratto elementi.
Ma si tratta sempre di un rielaborare attraverso i propri occhi.
Se partiamo dal presupposto che tu scrivi un romanzo o crei un opera d'arte per trasmettere qualcosa, e qualcuno, ispirato da te crea qualcosa di simile, vuol dire che la tua opera è arrivata... Quel che viene elaborato poi comunque non riguarda l'opera originale, non può venirne intaccata o sminuita a parer mio.

Pensiamo anche ai mille remake delle fiabe che noi ora conosciamo attraverso la Disney, sono solo riealaborazioni di storie molto più vecchie e molto diverse, che all'epoca rispecchiavano anche un tipo di sentire e una cultura diversa(erano più cupe, più crude, avevano uno scopo diverso ecc).

Quindi credo che il "copiare", trarre ispirazione, sia una cosa che l'uomo fa da sempre ed è una cosa che si ripete ciclicamente in natura anche, è un metodo come un altro per imparare da altri.