Dodicesimo classificato (parimerito)
Leaina/Gella
Notorietà
Tot: 44/50
Stile: 13/15
Premessa: ti ringrazio per avermi permesso di giudicare questa storia, perché mi hai involontariamente costretta a fare un ripassino di HG/SS, che avevo dimenticato da un po’, presa com’ero dalla mia passione per terza e quinta generazione.
Detto questo, la storia è molto curata, non ho riscontrato la presenza di refusi o errori grammaticali, il che è un bene, per una storia così breve, dove un errore sarebbe risaltato più che in una storia lunga. Si vede che, nella scrittura, hai messo una certa cura, perché la storia, oltre a essere ben impaginata e scritta con un font leggibile, è anche molto delicata e piacevole da leggere.
La storia è narrata con uno stile abbastanza semplice, seppur con una certa varietà lessicale che lo rende dinamico e interessante, alternando parti dialogiche e altre puramente narrative, in una combinazione che ho apprezzato veramente tanto.
Solamente due cose non mi sono particolarmente piaciute, all’interno di questa storia. In primo luogo, mi ha infastidita la frase iniziale, che poi viene ripetuta a metà storia, “Già sanno di noi”. A parte che, leggendola ad alta voce, per quanto mi riguarda suona proprio male, con questa frase ho proprio un problema di significato. In che senso già sanno di noi? Era preventivato che qualcuno lo scoprisse, prima o poi? Sono stati poco accorti, qualcuno avrebbe potuto intuire? Non ho capito bene come dover interpretare questa frase ed è un problema grosso, dato che su quest’affermazione hai basato il 90% della trama.
In secondo luogo, non mi ha pienamente convinta il modo in cui descrivi come Angelo ed Eugenius si relazionano con Valérie: in alcuni passi sembra quasi che la trattino come un essere non senziente o, per essere più moderati, con una bambina. La parte in cui Eugenius rimprovera Angelo di star spaventando Valérie, personalmente, mi ha quasi infastidita, è un espediente narrativo che mi ha convinta molto poco.
Per il resto, la storia comunque scorre in maniera fluida, mi sono a malapena resa conto di averla finita, quando sono arrivata alle battute finali, quindi nel complesso è comunque un ottimo lavoro.
Originalità: 10/10
La tua storia è assolutamente originale, non ci sono altri commenti da fare: non solamente per la coppia in sé e per la caratterizzazione di Valérie, che ho personalmente trovato assolutamente geniale, ma anche per la tematica che hai scelto di trattare. Non so se sono io che ho lacune in merito, ma è la prima volta che mi imbatto in una storia sul poliamore e, devo dire, è stata una sorpresa molto piacevole.
Una cosa che mi è molto piaciuta è come hai descritto l’incontro tra Eugenius, Angelo e Valerie, la scelta di rendere la Capopalestra una ex Kimono-Girl mi è piaciuta veramente tantissimo e, mentre la leggevo, mi è venuto spontaneo pensare “oh, cavolo, perché non ci ho pensato io!” perché è davvero un’idea assolutamente geniale.
Mi dispiace quasi scrivere così poco, in questo parametro, ma mi hai proprio lasciata senza parole, cercherò di rifarmi negli altri parametri.
Gradimento personale: 7/10
Globalmente parlando, la storia non mi è dispiaciuta ma, purtroppo, non è tra quelle storie che, una volta terminata, è riuscita a farmi pensare “oh, adesso la rileggo”. È una storia carina, ma ha diversi punti che non mi sono piaciuti particolarmente, come accennavo anche in precedenza.
In primo luogo, è una storia breve, ma non di quella brevità soddisfacente, dove è tutto racchiuso in poche righe e sembra non mancare niente. È una storia che mi fa pensare a qualcosa di incompleto, come se avesse dovuto esserci qualche riga in più che, però, è stata cancellata. Mi fa venire voglia di saperne di più, ed è positivo, ma questo più non è mai spiegato, lascia quindi una sgradevole sensazione di irrisolto. Per fare un esempio, mi sarebbe piaciuto leggere di più su come si sono trovati, i protagonisti, in questa relazione a tre, se ne hanno discusso, o se è stato spontaneo, se uno non era d’accordo e lo hanno convinto ecc.
Poi, sempre in relazione a quanto detto prima, la storia ruota attorno alla frase pronunciata da Valérie, “Già sanno di noi”. Non ripeto nuovamente il fatto che questa frase non mi sia piaciuta particolarmente, perché il punto è un altro: la storia si chiama notorietà, la frase preannuncia che qualcuno sia venuto a sapere di questa relazione, ma… chi lo sa? Che conseguenze avrà? Perché è importante che qualcuno lo sia venuto a sapere?
Premettendo che sostengo fermamente che sia giusto e normale che il lettore rimanga con alcune curiosità alla fine della storia, non mi è piaciuto rimanere così tanto in sorpreso, perché non si tratta di una sola domanda, ma ne ho veramente a decine.
Una nota estremamente positiva di questa storia è, passando invece alle cose belle, il finale: io sono una grandissima estimatrice del finale aperto e la chiusura con l’immagine del Venomoth come una falena mi è proprio piaciuta. Mi piace molto quando, in una storia su questo fandom, si riescono a integrare i Pokémon nelle scene come, normalmente, faremmo noi con gli animali.
Nel complesso, quindi, ho gradito la storia, anche perché la trovo scritta bene ed è scorrevole, quindi non me la sono sentita di penalizzarti in maniera eccessiva.
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Qui è dove ho fatto più fatica a sviluppare un pensiero coerente: in primo luogo, essendo una storia che si basa sul videogioco e non sull’anime/manga, ho deciso di valutare i personaggi senza seguire il Canon, ma valutandone appunto la caratterizzazione.
Per mantenere la suspence riguardo la comparsa di Valérie, ti sei focalizzata prevalentemente su Angelo ed Eugenius, che risultano essere quindi i personaggi di cui si sanno più cose. Su di loro ho poco da dire: sono caratterizzati con pochi semplici tratti, ma in maniera abbastanza efficace. L’unico appunto che potrei farti è che, come dicevo in precedenza, sembra sempre di sapere troppo poco, sia dei personaggi sia della vicenda. Come vivono questa relazione così particolare? Serenamente, qualcuno ha avuto qualche ripensamento, sono felici?
Ma, nonostante questo, devo dire che come personaggi funzionano e non ho fatto particolare fatica nel seguire i loro pensieri e le loro azioni, in un insieme che si è rivelato gradevole.
Quella che mi è piaciuta di meno è, appunto, Valérie. Sebbene tu l’abbia dotata di un retroscena che è assolutamente e indiscutibilmente geniale, ci sono due punti della storia che hanno inevitabilmente condizionato il mio giudizio su di lei. Il primo è, come anticipato in precedenza, la frase – l’unica – che pronuncia nella storia, che per quanto io mi sforzi di comprenderla in virtù del suo significato e in relazione al titolo, proprio non riesco ad apprezzarla, mi suona forzata, quasi innaturale.
Il secondo punto, che avevo accennato, è che proprio non mi è piaciuto come si relaziona con gli altri personaggi. Sembra quasi sottomessa, come se non avesse un carattere proprio: “Stai spaventando Valérie”, scrivi, come se si stesse parlando di una bambina. Inizialmente mi ero spiegata questa frase come una sorta di espediente per descrivere la Capopalestra come una persona fragile, ma è un espediente che cozza con la descrizione fatta successivamente, ovvero di una ragazza composta, dai pensieri insondabili, elegante, forse perfino fredda. Una persona così non so se sarebbe semplice – d’altronde, da quel che ho capito Angelo s’era agitato notevolmente, ma insomma non penso sia sufficiente a spaventare qualcuno – da spaventare. Io sinceramente non so bene come interpretarla, questa tua descrizione di Valérie: in un certo senso, immagino che tu abbia voluto mostrarne un profondo cambiamento interiore, da persona composta e posata a una sua versione più umana e, per questo, più fragile. Ma sono tutte mie supposizioni, quindi spero in un tuo chiarimento in merito, perché davvero mi piacerebbe avere una risposta a riguardo.
Il voto è, comunque, positivo: nessuna delle osservazioni che ho fatto nasconde difetti imperdonabili e, come ho già detto, la storia non mi è dispiaciuta.
Utilizzo del genere Angst: 5/5
Il genere è presente e correttamente utilizzato nella storia.
[Modificato da BessieB 08/09/2020 13:37]