Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Candidatura Eledhwen

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2020 17:56
OFFLINE
Post: 1
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
27/06/2020 18:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Candidatura Eledhwen
Buonasera, dopo lunghe e attente riflessioni ho infine deciso di "fare il salto" e di tentare la candidatura...Per cui eccomi qui.

Il pg che vorrei proporre é Eledhwen

La discendenza draconica é quella del Drago Bianco

La Divinità Morwell


---------------------------------

IL PASSATO

La nascita di Eledhwen fu un evento raro.
Erano infatti molti anni che non nascevano bambini tra gli elfi, motivo per cui venne chiamata Eledhwen: letteralmente "fanciulla degli elfi"
La madre di Eledhwen, Tinuviel(usignolo)era una donna di straordinaria bellezza, grazia e dolcezza, dai lunghissimi capelli ramati, con sottili ciocche dorate.
Il padre, Lomion(figlio del crepuscolo)era un uomo freddo, un grande guerriero e stratega. Uomo di grandi passioni e furore. Quando Eledhwen era molto piccola, la madre venne a mancare.
Si vociferava che fosse in attesa quando morì e che a causarne la morte improvvisa fu il marito.
Rimasti soli, il padre si concentrò nell'educazione della figlia.
Eledhwen, bambina educata e tranquilla, era anche molto curiosa.
Questo la portava spesso a esplorare i boschi e a tardare. Nonostante ciò non le venne mai torto un capello. Il giorno in cui Eledhwen divenne adulta, il padre le regalò due daghe gemelle, finemente lavorate e incise.
Ma piú Eledhwen cresceva in età, bellezza e grazia, più cresceva in lei il desiderio di vedere, conoscere e pensare con la propria testa, motivo che porterà a furiose liti con il padre.
All'età di 100 anni, era in procinto di sposare Voron (risoluto), un soldato di grande valore e stima, ma a circa un mese dal matrimonio l'uomo si ammalò e morì.
A causa di quella perdita improvvisa, il padre di Eledhwen in un delirio furioso, prese un coltello e lo piantò nel ventre della figlia.

"Tutto ciò che viene a contatto con te muore. Sei una maledizione"

Viva per miracolo e con le parole del padre a risuonarle nelle orecchie, Eledhwen visse nel silenzio e nell'apatia, circondata però da tutto ciò che poteva desiderare.

"Era una gabbia dorata, ma pur sempre una gabbia"

Visse in quella condizione per molto tempo, quando a 149 anni, ribellandosi alla prigionia, il padre le deturpò la schiena, lasciandola a terra sanguinante e in fin di vita. Un anno dopo, uccide il padre per difendersi durante una lite, per poi scappare.

Da allora sono passati 50 anni.

"CINQUANT'ANNI DI BUIO"

Viveva da tempo nei boschi: non aveva idea di quanto fosse trascorso dalla sua fuga. Ogni giorno era uguale all'altro, si ripeteva nella medesima maniera, in quella casupola mezza diroccata dove sopravviveva, in attesa della fine; ma un grido si elevò in quella fatidica sera, un urlo di dolore e strazio che le giunge prepotentemente alle orecchie, che non può ignorare.
Fu lì che la vide: quella minuta elfa dai castani boccoli lunghi, la pelle simile a porcellana e gli occhi azzurro pallido; era in avanzato stato di gravidanza, ormai in procinto di dare alla luce suo figlio.

"Sii la compassione di Morwell..."
La morsa della solitudine, dunque, si allargò per quell'elfa, alla quale non poteva mancare di prestarle soccorso: si fece avanti, la convinse a seguirla e, quella stessa notte, nella casupola dove s'era ritirata a lungo in esilio, tra sudore, sangue e lacrime, il mezzosangue venne al mondo, tra quei vagiti a pieni polmoni che ne annunciavano la venuta.
Mise il piccolo nelle braccia della madre "E' una luce..." un debole e roco sussurro dalla donna, prima di chiudere gli occhi, stremata.
Le sue mani erano macchiate di sangue, un bagliore stava riemergendo, mentre altrove si stava velocemente spegnendo.

"Riconosci chi sei..."

Non poteva permettere che ella morisse, non un'altra vita poteva spezzarsi sotto ai suoi occhi. Tutta la sua concentrazione andò a ricercare il potere sopito, quel vigore che non usava per guarire da tempo immemore. Le mani sul corpo della morente fecero accendere quel barlume caldo e vibrante, l'essenza della guarigione che quella notte salvò la vita dell'elfa.

Solo qualche giorno insieme, nella gratitudine di quell'intervento provvidenziale. Non seppe mai il nome dell'elfa, solo quello del piccolo che aveva aiutato a nascere. "Khalux..." fu il suo battesimo.


BIOGRAFIA ATTUALE

É a Sylan che la bicentenaria fa il primo importante incontro dopo cinquant'anni di vagabondaggio. 
Jace Beleren, un mezzelfo sempre impassibile sarà il primo vero amico dell'elfa. Il più caro e insostituibile. Sarà lui il ponte verso la nuova vita tanto desiderata dalla bicentenaria. Sarà lui a darle l'occasione di incontrare re Iago, che a sua volta le darà la possibilità di fare qualcosa di davvero utile per sè stessa e per la comunità.
Sarà a Narvick che ricomincerà a vivere, e sarà lì che incontrerà Tanis, Master Regis del Magisterium, accademia nata per formare chi lo desidera in vari campi. Un feeling nascerà con il Signore dei Mezzelfi, un feeling fatto di fiducia e studio della diplomazia. Proprio quella vicinanza la porterà a divenire il braccio sinistro del Regis... Per molti però la bicentenaria non sarà altro che la bibliotecaria e guaritrice del Magisterium. Nel frattempo abbraccia il disegno di una città in cui ogni razza conosciuta possa sentirsi a proprio agio...sentirsi a casa anche in terra straniera, e durante le feste elfiche tornerà a casa anche lei, facendosi nel frattempo portavoce del sovrano del Thalas e del Magisterium. Sarà a Dorchuam che le verrà donato un uccellino bioluminescente dal carattere dispettoso, un messaggero che in quella notte di festa le regalerà quello che non poteva ricordare: l'immagine della madre per sempre scolpita nella mente e nella memoria della bicentenaria, proprio come se l'avesse vista il giorno prima. 
La sera dopo, l'incontro con un maestoso cervo la renderà testimone di una buona notizia: i cervi torneranno a popolare le terre elfiche, e saranno cavalcabili da chi verranno ritenuti degni. La terza sera a Dorchuam, quella che era cominciata come una caccia a mani nude, ben presto diventa invece qualcosa di diverso. Una prova. Una prova che la vedrà affrontare la sua paura più grande: il padre ucciso tempo addietro. In quella notte il cuore della bicentenaria si spanderà, si riempirà di nuovo amore e perdono. Sarà quell'amore che le farà superare la prova, che la farà brillare di fulgida luce e calore. In ricordo le resterà il procione che avrebbe dovuto cacciare. In terre elfiche ritroverà la piccola Elizalith, elfa affetta da cecità. Quella piccola, meravigliosa bambina, diventerà un piccolo perno nel cuore della bicentenaria "siamo due leggende ancora da scrivere. Leggende viventi". 
A Galadorwen incontrerà Hersatz, anche lui membro del magisterium, che per qualche motivo aveva lasciato ogni cosa. 
Il fu mezzelfo sarà per la bicentenaria una prova ardua. Lo seguirà ad Asarn, in quel viaggio molto viene a galla. Il fu mezzelfo la calpesta, la spezza, ma nonostante questo lei resta. 
In quella città prevalentemente montuosa, tutto cambia. In qualche modo abbatte le barriere erette e lo attira a sé "le cose migliori arrivano sempre all'improvviso... per favore non andare" 
Un bacio rubato, un bacio voluto in un pomeriggio assolato e ventoso "abbiamo tirato troppo la corda ed io... solo adesso, voglio essere egoista. Scusami" 
La lascerà poi con uno sguardo carico di dolore, e lei lo lascerà andare via ancora una volta. Lo sa che non andrà lontano. Ancora non era finita. 
Ad Asarn si susseguono i loro faccia a faccia, tra discussioni, baci strappati, le loro incertezze, i segreti. Tutto é contro quel sentimento che nessuno dei due era davvero pronto a provare. 
Il 6 di Lukar a un passo dal tornare a Narvick i loro mondi si vanno a unire, lei conosce il suo segreto e lo ama comunque.
In quel giorno, una nuova promessa verrà sancita con i mignoli intrecciati "Insieme" una coppia, diversi ma uguali. Due caos che incredibilmente creano un equilibrio. La loro bolla, il loro universo. Narvik li attende e con essa la vera prova della loro vita. 
Il primo incontro quello con Faeve, il primo ma non l'ultimo.
In breve scoppia il caso "Veritas" un caos che termina con la distruzione dei fogli, la restituzione del diario donato e la perdita del ruolo di bibliotecaria.
Ma segna anche l'inizio di una grande e sincera amicizia con Faeve, una amicizia destinata a durare. In breve diventa primaria del nosocomio, e si ufficializza il suo contributo al quartiere elfico che nascerà a Laguna.
Poco tempo dopo entra a far parte del Sole Nero come volpe smeraldina.
La prima separazione dal Drakaal porta con sé tristezza, ma vien affrontata, e a un passo dal rivedersi, incomincia il primo test come studentessa di diplomazia: Trovare Atz seguendo i suoi indizi... Lo trova, anche se non proprio come si pensava e ricominciano da dove avevano lasciato... con nuove idee e progetti. Insieme a loro, le prime missioni del Sole Nero, che li mettono davanti alle loro capacità.
Intanto cresce in Eledhwen il malessere dell'essere atipica.
Nascosta dietro grandi sorrisi e gentilezze.

"Troppo poco elfa per essere tale, troppo elfa per essere qualcos'altro"

Un malessere che nasce dalla nuova sua realtà, dalla libertà ottenuta, una verità la sua, che lentamente la porta a chiedersi chi é, e soprattutto cosa vuole.


PSICOLOGIA PRIMA

É un'elfa buona, fin troppo credulona, altruista, solare, curiosa e a tratti maliziosa. Inizialmante incapace di esprimere sè stessa per via delle catene del suo passato che la condizionavano senza che lei se ne rendesse davvero conto. Grazie all'aiuto di Hersatz queste catene vengono spezzate, permettendo al suo vero io di uscire. Fondamentalmente la catena che più di tutte influenzava il suo essere era stata posta dal padre: lei non era nulla più che un oggetto, utile allo scopo per cui era stata concepita. Di fatto, l'incontro e il crescente rapporto con Hersatz, le restituiscono la vera libertà, quello che per chiunque non sia stato "legato" é di fatto la normalità.
Ma per lei, questa libertà rappresenta l'incominciare a vivere davvero come una persona, esprimere il suo vero io e non essere più solo un mero oggetto. Finalmente inizia a capire cosa voglia dire far parte di qualcosa, cosa sia un legame che non sia solo di nome.
Si scopre dunque testarda, ostinata e decisa, il timore di ferire gli altri resta presente anche se in forma minore rispetto a prima, e si accentua il suo desiderio di protezione verso coloro che ama. Si rafforza anche il suo lottare, il suo non arrendersi, caratteristica che in passato l'aveva aiutata a sopravvivere.
Si reputa egoista, seppur in realtà non lo sia affatto. Ha un carattere che le permette di adeguarsi e ambientarsi in molti contesti, e a differenza di molti suoi simili non ha problemi di razzismo o superiorità di razza.
Questo suo nuovo io, però rafforza un conflitto interiore che si fa sempre più profondo: troppo poco elfa per essere tale, troppo elfa per essere altro.
Questo ovviamente si riferisce al suo carattere nettamente diverso da quello dei suoi simili-o per la maggior parte di essi- e seppur essere elfa non può essere fisicamente negativo, psicologicamente e a livello di famiglia e gruppo, le viene a mancare quella vera appartenenza di razza. Il problema si accentua ulteriormente nello scoprire non solo la storia della propria famiglia, ma anche di come alcuni si sono macchiati di omicidio...Allontanandola ulteriormente da quella famiglia che già prima non aveva davvero avuto, enfatizzando ulteriormente la sua differenza.


PSICOLOGIA DOPO

Ha la consapevolezza di essere completa e parte di qualcosa di più grande -questo avviene ovviamente dopo un periodo di transizione- grazie alla sua componente draconica.
Perde il conflitto interiore che aveva precedentemente, essendo ora perfetta. Non più elfa e non elfa, ma Drakaal e quindi giusta nel suo essere.
Resta comunque buona, altruista, solare e con quei suoi tratti maliziosi, il tutto facilmente più accentuati in virtù della libertà d'espressione. Tutte cose che aveva acquistato precedentemente mentre la sua personalità emergeva lentamente. La componente draconica la rende sicura di sé stessa, la guida nelle scelte, aiutandola con una saggezza e una consapevolezza nuova e sicuramente diversa da prima.
Non più dipendente da qualcuno, ma in grado di affrontare ogni problema, ogni situazione... consapevole di ciò che é e di ciò che ora é in grado di fare.


COME SI EQUILIBRANO

Eledhwen e Freija sono molto simili, e seppur vedano il loro culto a Morwell in maniera differente, le due cose sono complementari.
Freija equilibrerebbe di molto il carattere di Eled, specialmente nei in casi in cui, la paura o reazioni troppo emotive andrebbero a destabilizzarla -di fatto Eled tende a essere molto emotiva-.
Allo stesso tempo, oltre ad accentuare i caratteri da lei già espressi prima del risveglio, aggiungerebbe nuova determinazione e pazienza, al fine di raggiungere la meta prefissata.


PSICOLOGIA DI FREIJA

Al pari di Morwell, Freija risulta essere quasi una madre nei confronti della sua discendente. Guidandola e aiutandola a restare libera e indipendente, ma non per questo sola.
Calma, pacata, silente e paziente, questi alcuni suoi punti di forza. Indifferente però verso sentimentalismi, risulta obbiettiva e talvolta schietta, ma mai fredda. Saggia, forte, ferma e implacabile, trovato un obbiettivo lavora pazientemente fino al raggiungimento del suo scopo senza però risultare invadente.
Al pari del suo elemento, può diventare irruente in caso di pericolo di un suo pari o di una persona cara alla discendente. Ha a cuore il proseguo della razza, non dimentica dunque la necessità di un erede per evitare l'estinzione.
In virtù del suo culto, non fa nulla che gli sia imposto o ordinato, ma agisce esclusivamente secondo il suo volere.
In virtù di questa libertà d'essere non si impone con forza nella vita della sua discendente, bensì la guida e fa sentire più forte la sua presenza nel momento del bisogno.
Non esiste il debito, ma solo la gratitudine. Il debito verso qualcuno o da altri verso di lei, rientra in quei vincoli che ne possono limitare la libertà -sua e di altri- e dunque nel suo pensare non esiste. Il suo stesso risveglio, grazie al "lavoro" svolto da Hersatz e Daora é semplicemente l'adempimento del loro compito e dunque può essere grata, ma non sarà mai in debito verso di loro.
Può risultare cauta nel rivelare la sua esistenza, ciò é portato da quanto fatto alla sua razza, ricordo sempre ben presente nella sua memoria. É solo grazie alla fiducia -sua e della discendente- che permette a qualcuno di sapere di lei e di avvicinarla nella sua vera essenza.


FRASI ATTINENTI AL PENSIERO DI FREIJA

"La libertà non si può spiegare.
Si può solo respirare come l'aria.
E come l'aria rimpiangerla quando non c'é più.
Non reclama certezza e non ne offre.I suoi mattoni sono i dubbi, gli errori, gli slanci e gli abusi.
I suoi confini sono labili e mobili".

"L'uomo é libero solo quando può esprimere il proprio pensiero senza condizionamenti, senza temere le conseguenze".

"Fare ciò che ami é libertà. Amare ciò che fai é felicità".

"La libertà é la facoltà di determinarsi da sé, di agire secondo la propria volontà e la propria ragione".

"É facile dare per scontata la libertà, se nessuno ve l'ha mai tolta"


FREIJA E MORWELL

Agli occhi di Freija, Morwell é una dea libera di agire come le pare e piace.
Può dare bel tempo un giorno e scatenare una tempesta quello dopo, semplicemente perché così gli va di fare.
Ma é anche colei che nella sua compassione e per amore della vita, ha installato la scintilla di vita nelle uova lasciate dal primo drago. Freija fa dunque della libertà, amore e soddisfazione della vita in sé il suo culto... Si adopera del libero arbitrio per agire secondo il suo pensiero, senza andare a lenire la libertà altrui, bensì accompagnando con perseveranza in una nuova sfera di pensiero, liberi da pregiudizi o vincoli inesistenti, e dunque non più soggiogati per paura, ma liberi e consapevoli nel muoversi e scegliere.
Non fa niente che non gli vada di fare, semplicemente si muove sé attirato il suo interesse e attenzione. Agisce seguendo il suo culto, secondo quindi quello che lei reputa giusto e accettevole, e dunque solo se né condivide il pensiero e obbiettivo. Seguendo questa sua morale, gli unici "vincoli" accettabili, sono quelli che sceglie di avere. Ma questo non va a ledere comunque i principi e scopi della razza, che semplicemente ne sono un completamento.


ELEDHWEN E MORWELL

Con il suo retaggio elfico, Eledhwen ha conosciuto una sola divinità, solo di Morwell ha davvero conosciuto il culto. Ovviamente é a conoscenza delle altre divinità, ma non ne ha mai davvero approfondito i precetti, sa quello che un chiunque "profano" può sapere.

ALCUNI INSEGNAMENTI DELLA MADRE

"Morwell é una madre paziente e amorevole, ma anche severa"

"Morwell dà la vita, é compassionevole, ma anche implacabile, spietata e indifferente"

"Sii come Morwell. Splendi della luce della vita, della cura, dell'amore stesso per il creato e di ogni sua forma vivente"


PERCHÉ ELEDHWEN SI É VOTATA A MORWELL

Eledhwen é una guaritrice, una persona votata alla vita, alla sua cura e possibilmente preservazione, amante della natura e del creato.
Agli occhi di Eledhwen, Morwell é colei che dà la vita. É l'unica figura divina in cui potesse rispecchiare il suo modo di vivere e di agire. Non professa quasi mai la sua fede, volutamente lascia che siano le azioni a parlare per ciò in cui crede.
Ai suoi occhi, Morwell é colei che ha messo la firma più grande nel creato, e lo può vedere in ogni cosa o quasi che la circonda. In passato ha faticato a comprendere il "lato oscuro" della dea, e seppur per un tempo la sua fede abbia tentennato, aiutare a far nascere il primo bambino nel mezzo del nulla, ha riacceso in lei la speranza e la compassione, potendo finalmente rivedere la bontà e la speranza della Dea.
Se anche non le fosse stato insegnato il suo culto, nessuna divinità é affine alla sua vita, al suo modo di concepire la vita e al suo pensiero come lo é la Dea Morwell.
OFFLINE
Post: 206
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
29/06/2020 17:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ciao, benvenuta in sezione.
Prima di cominciare, una breve premessa burocratica: la candidatura prenderà all'incirca un mesetto di tempo e sarà composta tanto da domande sul manuale, il gioco e la razza quanto sulla presentazione di ipotetiche situazioni di gioco da simulare. Ti chiedo inoltre per tutto il periodo della candidatura di sottomettere (rispondendo in spoiler a questa discussione) quelle role/quest che ritieni essere di rilevanza alla procedura. Magari perché si affronta un argomento di quelli trattati, oppure per sviluppo della trama personale, o anche solo perché ritieni sia particolarmente lodevole in termini di interpretazione anche fine a se stessa.

I Drakaal potranno tutti sottoporti delle domande, se lo vorranno! Anche per loro ti chiedo le role, io comunque cercherò di seguire anche dai log.

Detto questo, diamo inizio alle danze!
Parto dalla sezione del BG PASSATO e per il momento qui mi fermo, perché c'è parecchio da approfondire e sistemare.
Essendo le fondamenta del PG mi preme che sia messo a posto per primo.


La nascita di Eledhwen fu un evento raro.
Erano infatti molti anni che non nascevano bambini tra gli elfi, motivo per cui venne chiamata Eledhwen: letteralmente "fanciulla degli elfi"



Capisco che un po' tutti cerchiamo, in qualche modo, di rendere speciale/unico/originale il nostro personaggio ma questa parte del BG non tocca solamente il tuo PG. Tocca tutta la popolazione elfica ed influenza l'ambientazione. Hai avuto un nulla osta dalla gestione o dal capo del tuo clan elfico per giustificare questa cosa? Un conto se la mancanza di nascite è per molti anni nella famiglia del tuo personaggio, un altro in tutto l'Aengard.


A causa di quella perdita improvvisa, il padre di Eledhwen in un delirio furioso, prese un coltello e lo piantò nel ventre della figlia.



Mi sembra uscito un po' random. Cerca di riscrivere questa parte ed approfondisci il rapporto di Eledhwen con il padre e del padre con il promesso sposo, in modo tale che questi nodi di tragedia nel BG siano ben contestualizzati e coerenti. Un incidente accade da un giorno all'altro e senza buon motivo, il tentato omicidio d'una figlia no. Soprattutto se prima mi scrivi che non le è mai stato torto un capello fino a quel punto.


"Tutto ciò che viene a contatto con te muore. Sei una maledizione"



Cos'altro è morto a causa di Eledhwen? Quali altre tragedie possono giustificare questa presa di posizione? Mi sembra di capire che l'unico lutto nel BG sia la madre, la cui morte è però stata incolpata al padre.


Visse in quella condizione per molto tempo, quando a 149 anni, ribellandosi alla prigionia, il padre le deturpò la schiena, lasciandola a terra sanguinante e in fin di vita. Un anno dopo, uccide il padre per difendersi durante una lite, per poi scappare.



Perché tenerla prigioniera e non finire il lavoro iniziato nel piantarle un coltello nel ventre? Mi sembra poco chiaro il filo logico di tutta questa serie di eventi. Un BG tragico da sicuramente molti spunti ma dev'essere ben coerente e delineato in modo chiaro. Qui mi sembra ci sia un po' un pasticcio di cose messe assieme.

1. Per ora ti chiedo solamente questo: riscrivimi meglio il BG PASSATO con più attenzione a mantenere la chiarezza e coerenza, così che si legga senza confondere il lettore. Se puoi approfondisci anche questi punti tragici che immagino abbiamo un forte impatto (o hanno avuto) sullo sviluppo del gioco on-game visto che sono parecchio tosti! Ci potremmo poi tornare quando parleremo del presente e del futuro!
[Modificato da Psicopazza 29/06/2020 17:06]


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 1
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
30/06/2020 14:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Eccomi qui!

Sebbene io e il forum non andiamo d'accordo, e da cellulare é pure più scomodo...mi auguro di riuscire a fare tutto in maniera ordinata e pulita.

Detto ciò...


Capisco che un po’ tutti cerchiamo in qualche modo, di rendere speciale/unico/originale il nostro personaggio ma questa parte del BG non tocca solamente il tuo PG. Tocca tutta la popolazione elfica e influenza l’ambientazione. Hai avuto un nulla osta dalla gestione o dal capo del tuo clan elfico per giustificare questa cosa? Un conto se la mancanza di nascite è per molti anni nella famiglia del tuo personaggio, un altro in tutto l’Aengard


In realtà per quel punto, non ho davvero cercato di rendere il PG più unico di altri. Vuoi che non mi sia davvero posta il problema di una frase...fino a questo momento, vuoi che la mia esperienza di GDR si ferma a un anno... Non ho mai davvero considerato una tale influenza in quelle poche righe (anzi ti ringrazio di avermela messo sotto gli occhi). Detto questo, per scrivere mi ero basata e cito la cosa dal manuale “gli elfi sono poco poco fertili, perciò ogni nuova nascita è occasione di festa, perché avvenimento raro”. Da lì l’idea di mettere così l’inizio della storia della mia PG, un modo per dare semplicemente enfasi alla nascita.
Comunque mi sono mossa subito e o contattato Rael, facendogli presente questa cosa (visto la mia ignoranza) e sotto consiglio suo modificherò la frase in:Erano infatti molti anni che nascevano pochissimi bambini tra gli elfi.


Mi sembra uscito un po’ random. Cerca di riscrivere questa parte ed approfondisci il rapporto di Eledhwen con il padre e del padre con il promesso sposo, in modo tale che questi nodi di tragedia nel BG siano ben contestualizzati e coerenti. Un incidente accade da un giorno all’altro e senza un buon motivo, il tentato omicidio d’una figlia no. Soprattutto se prima mi scrivi che non le è mai stato torto un capello fino a quel punto



Per spiegare il rapporto di Eled con il padre, devo fare un piccolo passo indietro. I genitori di Eled non si sono sposati per amore, ma esclusivamente per un interesse politico soprattutto da parte del ramo paterno. Lomion ha sempre cercato di controllare la moglie, non riuscendovi però del tutto. Lo stesso ha fatto con Eled. Non è mai stato un padre amorevole e caloroso, ha sempre ritenuto la figlia come un mero oggetto per ottenere quello che voleva. Non ha mai mostrato affetto per lei, è sempre stato rigido e freddo, educandola o almeno provando a educarla e renderla esattamente come voleva lui. Il fatto che il padre non le abbia mai fatto fisicamente del male, era dovuto al semplice fatto che in quel momento gli conveniva fare esattamente a quel modo. Questo però non significa che psicologicamente non abbia cercato -con parole che nessun padre direbbe- di renderla come dire...succube, assoggettata al suo volere, o che non fosse in grado effettivamente di farle del male. Mi spiego meglio: Lomion era il classico stereotipo dell’elfo razzista e “cultista” della razza elfica pura, questo in aggiunta a un carattere che di buono non aveva niente(si sono masochista) ha portato ad avere una tipologia di elfo avido di potere disposto a tutto per raggiungere i suoi obbiettivi. Eled al contrario ha preso il carattere dalla famiglia della madre, dalle attitudini di bontà,dolcezza,accettazione...insomma tutto l’opposto del padre. Proprio per questo comportamento -non molto apprezzato per altro dal padre- e per riuscire a inculcare il suo volere, il padre si usava dei sensi di colpa, le dava colpevolezza anche per cose di cui non aveva colpa. Per questo concetto mi sono basata su una questione prettamente psicologica: se dici a un bambino che è un fallito, e lo ripeti nel tempo, non valorizzi ciò che è, ciò che fa...alla fine si convincerà di essere esattamente quello che gli è stato ripetuto nel corso della sua vita. Questo è potuto avvenire però solo perché la madre -che si suppone sia stata uccisa dal marito- era morta e se prima c’era lei a far da cuscinetto tra l’oscurità -diciamo così- del padre e la figlia, a quel punto non c’era più nessuno a frapporsi e a proteggerla. Della madre, come detto in seguito le sono rimasti i pochi insegnamenti sul culto di Morwell, e sino a una quest di circa un anno fa, per Eled la madre non era che un ricordo sfocato. Per quanto riguarda il rapporto del padre con il promesso sposo di Eled invece... Di per sé non c’era questo grande rapporto, ma anche in questo caso, Lomion si usava o pensava di usare questo elfo per avere più influenza. Lo stesso Voron era comunque della stessa pasta di Lomion, non era gentile o innamorato, era uno che voleva far carriera, voleva al pari di Lomion ottenere qualcosa, disposto a scendere a compromessi per ottenerlo. Da qui, spiego la reazione che a prima vista pare esagerata : nel momento in cui Voron è morto, Lomion si è trovato a veder crollare quello che era il suo progetto, quello che era stato -nella sua testa- faticosamente creato e per cui aveva lavorato. Di fatto anche in questo caso, il matrimonio era stato organizzato dal padre all’insaputa di Eled, ma per riuscire nel suo intento ha fatto si che il procedimento fosse lento e più naturale. Nel senso che Voron si dipingeva per qualcuno che non era (mostrandosi dolce, attento, premuroso ecct) facendo si che nel tempo -che a loro non manca- la stessa Eled si innamorasse di lui. Una moglie innamorata collabora più di una a cui viene imposto qualcosa che non vuole. Ricapitolando, a prima vista era una reazione esagerata e fuori contesto, in realtà altro non è stato che un raptus di rabbia feroce, qualcosa che non ha controllato ed ha sfogato in quella maniera.

Cos’altro è morto a causa di Eledhwen? Quali altre tragedie possono giustificare questa presa di posizione? Mi sembra di capire che l’unico lutto nel BG sia la madre, la cui morte è però stato incolpato il padre.


In verità, nessun lutto è stato davvero colpa di Eled. Ne la morte della madre, ne quella del futuro marito. La frase da me messa lì, è semplicemente un rimarcare voluto di come il padre usasse le parole per piegare e tenere Eled legata al suo volere. Lomion doveva dare la colpa a qualcuno e quel qualcuno non poteva certo essere lui, il caso o le divinità. Se qualcosa non andava come lui voleva, la colpa ricadeva inevitabilmente su qualcuno. Non per forza su Eled, ma in questo caso, la morte del futuro marito e la distruzione dei suoi progetti ambiziosi, gli ha semplicemente dato la scusa buona per rimarcare il comportamento che ha sempre tenuto con la figlia. Una figlia che non amava, e a cui non interessava dare amore e da cui non voleva nulla più che cieca obbedienza -che non riusciva a ottenere...non totalmente almeno- infatti nonostante tutto, il carattere di Eled per quanto malleabile... non cedeva quanto avrebbe voluto lui. Queste prese di posizione hanno poi si portato più conseguenze nel comportamento e nella psicologia di Eled, che solo nel tempo sono state smussate e alcune eliminate del tutto (a livello di on chiaramente)


Perché tenerla prigioniera e non finire il lavoro iniziato nel piantarle un coltello nel ventre? Mi sembra poco chiaro il filo logico di tutta questa serie di eventi. Un BG tragico da sicuramente molti spunti ma dev’essere coerente e delineato in modo chiaro. Qui mi sembra ci sia un po’ un pasticcio di cose messe assieme



Come spiegato prima, Eled era un mezzo per ottenere qualcosa. Tra l’altro in questo frangente familiare, lei era sola parente in vita rimasta. (Su questo punto apro una parentesi: esiste e te lo metterò sotto, la storia del casato da BG della famiglia di Eled. Il casato e la storia è stato approvata da Rael e giocato in on, e chiaramente riporta anche alcuni fatti che Eled non sa, e non è detto che verrà mai a sapere.) Non aveva avuto figli maschi, questo era di per sé un fallimento agli occhi di Lomion, ma chiaramente anche questo non era causato da lui, ma dall’incapacità della moglie di dargli un erede maschio, e la morte della stessa ha azzerato di fatto queste possibilità.
Non ha finito il lavoro proprio perché, essendo che gli elfi hanno una vita molto lunga, aveva ancora tutte le intenzioni di usarsi di lei. Imprigionarla a quel punto era diventata la miglior strategia per piegarla e assoggettarla al proprio volere, ormai aveva smesso di usare le maniere buone, impostando a quel punto un’azione diversa e che avrebbe portato i risultati che fino a quel momento non aveva ottenuto. Le toglie ciò che Eled ama, ciò che tutti vogliono: la libertà. Imprigionandola mette delle catene che non saranno poi solo fisiche, ma anche psicologiche, catene che hanno influenzato moltissimo Eled, e quindi buona parte del gioco on.

Dopo aver preso punto per punto tutto quello che non era chiaro, ho riscritto il BG cercando di essere il più possibile chiara e attenta ai dettagli così che chiunque legga possa avere il quadro chiaro del passato. Spero di esserci riuscita...in caso sono ben disponibile a ulteriori modifiche e accorgimenti.

BG revisionato

Storia del casato
OFFLINE
Post: 207
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
30/06/2020 15:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Detto questo, per scrivere mi ero basata e cito la cosa dal manuale “gli elfi sono poco poco fertili, perciò ogni nuova nascita è occasione di festa, perché avvenimento raro”. Da lì l’idea di mettere così l’inizio della storia della mia PG, un modo per dare semplicemente enfasi alla nascita.



Esattamente. Gli elfi sono poco fertili per tanto una nascita che viene sottolineata a questo modo ha molto più del miracoloso. E' ancora più rilevante, proprio perché per la razza non è strano se passano degli anni con pochi nascituri.


Erano infatti molti anni che nascevano pochissimi bambini tra gli elfi.



Ottimo. Così va bene, non è dissimile alla soluzione che avevo evidenziato sopra (che fosse l'unica nascita da molti anni nella sua famiglia) perché non disturba la narrativa globale dell'ambientazione.

Entriamo quindi un po' più nel dettaglio psicologico di Eledhwen.


Queste prese di posizione hanno poi si portato più conseguenze nel comportamento e nella psicologia di Eled, che solo nel tempo sono state smussate e alcune eliminate del tutto (a livello di on chiaramente)



1. Mi fai un quadro di questo? Mi piacerebbe che partissi da queste conseguenze e mi facessi una breve narrazione del giocato: come Eledhwen le ha affrontate, come le ha risolte, in cosa le ha trasformate. Non per forza tutto, visto che se no ci potremmo scrivere tomi. Scegliene un paio più importanti per la caratterizzazione del personaggio!

In questo, vorrei che mi includessi quella che è la veglia del Drago in questo processo, che nella sua latenza la vede partire da quelle condizioni "danneggiate" -passami il termine- per poi assistere al crescere e maturare.

Intanto mi prendo il tempo di leggere il BG revisionato e la storia del casato. A questo scopo ti chiedo da quale genitore provenga il sangue Drakaal (e suppongo il casato s'intenda quello del padre?)

2. Considerando le tue risposte, questa è la domanda che mi sorge spontanea:


Tutta la sua concentrazione andò a ricercare il potere sopito, quel vigore che non usava per guarire da tempo immemore.



Dove ha imparato a guarire in primo luogo? Più avanti nella candidatura metti un forte rilievo alla guarigione, al suo essere una guaritrice, ed anche all'aspetto che in Morwell si manifesta sotto questa pratica. Le radici, le fondamenta, sono seminate da qualche parte nel BG ma per essere una cosa così determinante della sua interpretazione mi sorprende non trovarne alcuna traccia sulla sua origine. Non c'è nessun accenno ad un apprendimento, inclinazione, pratica prima di questa menzione ma da come lo scrivi sembra che fosse già qualcosa di suo ed usato in passato.


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 2
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
01/07/2020 09:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Buongiorno!
Rieccomi qui...con le risposte



1. Mi fai un quadro di questo? Mi piacerebbe che partissi da queste conseguenze e mi facessi una breve narrazione del giocato: come Eledhwen le ha affrontate, come le ha risolte, in cosa le ha trasformate. Non per forza tutto, visto che se no ci potremmo scrivere tomi. Scegline un paio più importanti per la caratterizzazione del personaggio!



Cercherò di non dilungarmi e di essere chiara in ogni sfaccettatura, ma temo che a questo punto non sarò in grado di scrivere poco XD chiedo perdono in anticipo! Quando inizio a sviscerare i contenuti...si nota. Se dimentico qualcosa o sono poco chiara...cercherò di spiegarmi meglio.

La psiche:Inizialmente e parlo di quando praticamente ho creato il PG, Eledhwen era molto remissiva, chiusa e soprattutto accondiscendente verso tutti. Arrivava da cinquant’anni di isolamento forzato, un periodo estremamente lungo in cui ha dovuto in primis fare i conti con sé stessa. Quindi fondamentalmente era sola e voleva riempire i vuoti della sua vita – so che sembra brutto detto così- per cui nella sua mente l’essere come volevano gli altri gli avrebbe permesso di avere qualcuno intorno qualcuno -ed ecco la catena come la chiamo io, quella che più di tutte influenzava Eled- concetto nato a tutti gli effetti da come veniva tenuta e considerata negli anni con il padre.
Eled di suo non le avrebbe affrontate, o meglio lo avrebbe fatto in una tempistica molto molto più lunga, acquisendo di giorno in giorno fiducia in sé stessa e riprendendo a vivere con le proprie gambe. Invece ha incontrato Hersatz che di fatto è una parte fondamentale del presente di Eled. Di fatto il cambiamento è arrivato quando Hersy ha usato la terapia d’urto. Nelle loro vicende, è stato lui con i suoi “amorevoli” rimproveri a obbligarla a tirare fuori il carattere che si era assopito e annichilito nel tempo. Eled di suo, nel momento in cui si è scontrata con un carattere forte e per nulla accondiscendente, ha cominciato a sbloccarsi, ha cominciato a ragionare sul cosa volesse, sul recuperare quanto aveva perduto nel tempo trascorso.

-L’uccisione del padre:ecco questo evento l’ha segnata in maniera profonda. Nonostante sapesse di averlo fatto puramente per difesa, si vedeva come un’assassina, un mostro. Ogni volta che guardava le proprie mani vedeva il sangue di suo padre e in realtà per quanto riguarda il sangue e mani insanguinate,ti farò una piccola aggiunta dopo. Era un qualcosa che non riusciva a superare, non nel modo giusto. In questo caso una quest delle feste elfiche ha messo il primo tassello per permettere a Eled di superare la cosa. Si è trovata ad affrontare la sua più grande paura e in quel momento era proprio suo padre. Il primo passo è stato perdonare sia lui per il male fatto, che lei stessa. Chiaramente anche qui, ha avuto bisogno della spintarella di Hersatz che l’ha aiutata a vedere le cose nella giusta prospettiva e nella realtà dei fatti. Da sola, ci avrebbe messo il suo tempo, si sarebbe convinta vedendo come le persone intorno a lei cambiavano. Per molto tempo oltretutto si è rifiutata di usare un’arma. Non prendeva in mano nulla che potesse ferire qualcuno. Per superare questo fatto, ha avuto accanto più persone, ma soprattutto nel tempo, acquistando sicurezza è arrivata a capire che l’arma di per sé non può fare male, è l’uso che ne fa la persona a far la differenza. A oggi, usa le armi -poco- ma per una scelta personale. Infatti predilige l’uso della magia, e prima ancora si usa della diplomazia che a suo avviso è la miglior arma.

-Le cicatrici:inizialmente si vergognava di loro. Non voleva far vedere lo scempio che si portava addosso. Per lei erano il segno tangibile del fallimento. Di fatto le sono state fatte quando si ribellava e perdeva. Anche in questo caso...da sola ci avrebbe messo un tempo lungo per capire la prospettiva in cui guardare quelle sue cicatrici, e ancora una volta, la spinta più grande è stata data da...(rullo di tamburi) Hersy. Lui l’ha guidata nel capire come quelle fossero il segno tangibile della vittoria della vita sulla morte. A oggi va fiera di quei segni, non teme di mostrarli, si preoccupa magari di come potrebbero reagire altri, ma lei è fiera, e usa quei suoi segni come esempio spesso pratico nell’aiutare persone che magari sono in situazioni difficili o che come lei hanno vissuto esperienze simili.

-La paura dell’abbandono: questa è forse la più difficile da spiegare ed affrontare. E mi spiego: la persona che più di tutte amava era la madre, voleva bene al padre -quando era piccola- ma più di tutto amava la madre, e l’è stata strappata via -farò una piccola appendice dopo a riguardo- Quando è tornata a vivere ha cominciato a stringere dei legami, a crearsi una specie di famiglia, una...tela di persone. Fondamentalmente è sola a livello di sangue, vive in una terra che non è la sua, ma la sua stessa terra di origine non riesce a chiamarla casa. Tende ad affezionarsi a coloro che la circondano, tende a essere fin troppo affettuosa, motivo per cui viene pure fraintesa in certe occasioni. Ma di questa paura cerca di farne una forza: lotta per coloro che ama, se sono in pericolo accorre, ha un’accettazione totale anche quando si trova PG che tendenzialmente sono razzisti elfici, riuscendo a spiazzare pure loro.

Attualmente -on parlando- Eled ha una sola vera “debolezza” ed è l’amore. E non tanto il sentimento in sé, è più legato al senso di "finta completezza" che in questo momento le dà la persona che ha accanto.
Ma questo nasce da quella mancanza di senso di appartenenza che al momento ha, anche se non lo dirà mai apertamente. Questa cosa, già so, ed è uno dei paletti su cui ho anche basato l’impostazione del Drago, è proprio il fatto che nel momento in cui dovesse risvegliarsi...non ci saranno più quelle “dipendenze” perché sarà completa, nulla mancante e si, prendendo ad esempio l’amore che in questo caso è l’esempio più attuabile su Eled... avrà l’amore, sarà in grado di amare, ma lo farà nel modo sano. Come dire... ti amo ma sopravvivo senza di te. Non sei tu a completarmi, io sono completa, tu sei colui con cui scelgo di condividere la mia vita e il percorso che mi/ci aspetta davanti.

In conclusione:il primo vero tassello lo ha messo lei nel tornare, ne ha messo un altro quando ha accettato, voluto e desiderato il cambiamento, quando lei stessa ha lavorato con chi l’aiutava per comprendere come quello che le era stato insegnato era profondamente sbagliato. Ha lavorato per cambiare la prospettiva di sé stessa, riscoprendosi per quella bambina che era. Di fatto a oggi mostra molta ingenuità, spesso non comprendendo le azioni altrui, e parlo a livello affettivo soprattutto. Quelle di genere aggressivo le capisce eccome senza bisogno di aiuti.
Questo io lo chiamo il mondo di Eled, il mondo in cui tutto è bello, tutto è buono e tutto è possibile. Il fatto stesso che con la sua esperienza riesca a vedere nel mondo e negli altri sempre il meglio, e spesso inconsapevolmente è lei stessa a tirare fuori questo meglio dagli altri, è il segno tangibile del suo cambiamento e superamento dei traumi del passato.


In questo, vorrei che mi includessi quella che è la veglia del Drago in questo processo, che nella sua latenza la vede partire da quelle condizioni “danneggiate” -passami il termine- per poi assistere al crescere e maturare.



Spero di aver capito la prospettiva con cui guardare l'anno trascorso...in caso... correggerò u.u
Te l'ho messo in spoiler visto quanto mi dilungo sulle cose.

Con gli occhi del Drago



Intanto mi prendo il tempo di leggere il BG revisionato e la storia del casato. A questo scopo ti chiedo da quale genitore provenga il sangue Drakaal (e suppongo il casato s'intenda quello del padre?)



Come vedrai, Eledhwen viene da due casati con idee e convinzioni molto differenti. Ma anche con comportamenti e modi di muoversi contrapposti.
Tendo a parlarne al singolare, visto che nel matrimonio é come fosse diventato uno solo...ma di fatto, anche qui Eledhwen é figlia di due mondi.

Per quanto riguarda la linea di sangue...direi quella della madre,questo perché soprattutto per coerenza del mio PG lei ha preso molto dalla parte materna...e forse sbaglio, ma per come ho impostato il Drago -e anche per quello che ho letto sulla razza non me lo vedo in linea di discendenza in un ramo familiare in cui a prevalere é l'egoismo, l'omicidio e la sete di potere.


Dove ha imparato a guarire in primo luogo? Più avanti metti un forte rilievo alla guarigione, al suo essere guaritrice, ed anche all’aspetto che in Morwell si manifesta sotto questa pratica. Le radici, le fondamenta sono seminate da qualche parte nel BG ma per essere una così determinante della sua interpretazione mi sorprende non trovarne alcuna traccia sulla sua origine. Non c’è nessun accenno ad un apprendimento, inclinazione, pratica prima di questa menzione, ma da come lo descrivi sembra che fosse già qualcosa di suo ed usato in passato.



E qui lo ammetto...Mea culpa. Moltissima mea culpa XD Non avendo che un solo anno di esperienza di gioco, quando ho cominciato...ho creato il PG con pochissime informazioni: il passato tragico e il fatto che fosse una guaritrice, avevo una mezza idea della divinità, ma era molto blanda la cosa. Nel corso di questo anno ho costruito pezzo a pezzo il PG, la sua storia, ogni cosa che ora ti sto portando qui, sono cose che nel tempo ho sviluppato praticamente on game, tenendo e mi pare e spero che si veda la coerenza -da BG iniziale non si sarebbe detto lo so-
Rafforzando la storia del PG sono quindi usciti gli insegnamenti della madre, e la scelta della divinità, e quindi la sua inclinazione nel vedere sia le cose che la circondano, che la divinità scelta... Su cui come si vede ho poi basato praticamente tutto. Nel corso di quest'anno ho creato dei mini racconti(alcuni da sistemare ancora) che voglio tenere in sede separata, così da non intasare il BG e che chiaramente ti porto qui in modo da mostrartelo, così da chiarire...che esiste il precedente, solo non l’ho messo in giusto risalto.

Quindi dopo essermi dilungata (scusa): Ho scelto di rendere il potere della guarigione una sua “innata” diciamola così. La prima volta che usò la magia per curare fu proprio quando morì la madre. Ma quella fu anche la prima e l’ultima volta per molto tempo. Infatti fu un trauma quell’evento, e come dicevo prima, in quella occasione le sue mani, nel toccare il corpo di sua madre si tinsero del suo sangue. La seconda volta come vedi è stato un tassello fondamentale per lei per risvegliarla dal torpore. Sola per molto tempo, con la convinzione di essere un mostro, in quella madre, nel bisogno di non perdere un’altra persona, ho messo il primo passo che poi l’ha condotta alla vita. A oggi lei non ricorda -scelta voluta- in particolare la morte della madre, sa che quel suo problema sulle mani insanguinate ha una radice profonda e radicata nel suo subconscio, ma è anche vero che on game parlando, non ha più nemmeno pensato al sangue. Questo perché è si maturata, ha fatto esperienze...è entrata nel Sole Nero, ha affrontato la paura per sé stessa, e la paura di perdere quelli che sono i suoi amici e quella che ora considera quasi una famiglia. Ha rischiato lei stessa di morire, mettendosi nella condizione anche senza volerlo di essere un bersaglio, e questo ha portato a una crescita emotiva non indifferente, donandole una sicurezza che prima certamente non avrebbe avuto.

Quando guarì (ricordo)
[Modificato da L.Eledhwen 01/07/2020 09:45]
OFFLINE
Post: 208
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
02/07/2020 10:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Un breve appunto: ricordati che la discendenza draconica non può essere direttamente collegata ad un casato elfico. Mi spiego meglio. Eledhwen può discendere da questi due casati, tranquillamente, ma ricordati che il sangue draconico dev'essere entrato "da fuori" perché i Draghi si sono mischiati agli elfi ma non hanno potuto dare origine ad una linea "pura". Quindi ad un certo punto della genealogia degli Alsaryen (probabilmente alle sue origini) ci sarà stata l'unione (fuori dai casati) che ha portato la componente draconica all'interno del lignaggio.

Passo ora a leggere le risposte soprastanti, tornerò con altre domande e considerazioni dopo averlo fatto.


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 209
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
02/07/2020 11:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Cercherò di non dilungarmi e di essere chiara in ogni sfaccettatura, ma temo che a questo punto non sarò in grado di scrivere poco XD chiedo perdono in anticipo!



Non ci sono limiti di caratteri in candidatura. Anzi, più sei precisa, dettagliata, completa e meglio io posso valutare non solo il tuo personaggio ma anche la consapevolezza e conoscenza che hai della pg. Scrivi scrivi, e prenditi tutto il tempo che serve. Abbiamo tempo!


Paura dell’abbandono & Conclusioni



Interessante. Intanto che leggevo mi venivano delle domande ma alcune le hai già risposte nella stesura, bene. Ti chiedo questo:

1. Nel momento in cui Eledhwen decide di usare le armi (anche se è vero che è l'uso che se ne fa a determinare la morale dell'azione) si mette comunque nella posizione di ferire/uccidere. Come rientra questo nel quadro della sua fede e della sua dedizione alla guarigione?

2. Di contro, nel momento in cui Eledhwen fa uso delle armi (per difesa propria o di altri) come viene ora visto l'atto? Ed oggi, con le nuove consapevolezze e sicurezze personali, come vede l'atto di uccidere il padre? Morwell è dopotutto anche (come tutte le divinità che hanno aspetti sia negativi che positivi) qualcosa di brutale, crudele ed inarrestabile.

Leggendo il punto di vista del Drago:


E’ stata brava, ha ricominciato a camminare da sola.
Ogni volta che cade...guardo la sua forza rinnovarsi nel rialzarsi. Sono... orgogliosa.
Si è creata una rete di fiducia e affetto, ha riconquistato il suo posto...o quasi.



3. Perché è importante per il Drago attendere? Perché non aiutarla fin da subito e semplificarle la vita? Domanda che vale in generale per tutti i Draghi nella veglia sulla loro Discendenza, tanto quanto in particolare per Freija.


Per quanto riguarda la linea di sangue...direi quella della madre,questo perché soprattutto per coerenza del mio PG lei ha preso molto dalla parte materna...e forse sbaglio, ma per come ho impostato il Drago -e anche per quello che ho letto sulla razza non me lo vedo in linea di discendenza in un ramo familiare in cui a prevalere é l'egoismo, l'omicidio e la sete di potere.



Non sbagli. Non ci sono paletti fissi. Il Drago può avere dei Discendenti tanto positivi quanto negativi, tanto caotici quanto legali. Non è realmente importante, ciò che importa è che in queste Discendenze non deciderà mai di risvegliarsi perché darebbe potere ad una forza che va contro i suoi obittievi. Se vuoi un esempio, il BG di Eloy è fantastico da leggere proprio perché mostra quanto diversa possa essere la linea di sangue a cui il Drago ha assistito nel tempo. Molto esemplificativo.


ho creato il PG con pochissime informazioni



Non è questione di aver creato un PG con tante o poche informazioni, quanto più di presentarle in modo fluido, coerente e mettendo in risalto tutti i punti fondamentali che lo formano. Questa volta ti faccio l'esempio del mio BG (che purtroppo sta in altro forum ma c'è il link nel mio passaggio dal clan alla razza, seppellito in questa sezione). Ad ogni modo, la seconda stesura va meglio.


Questo perché è si maturata, ha fatto esperienze...è entrata nel Sole Nero, ha affrontato la paura per sé stessa, e la paura di perdere quelli che sono i suoi amici e quella che ora considera quasi una famiglia.



4. Hai descritto Eledhwen come PG che predilige la magia, che ha profondo legame con la guarigione, quindi com'è nato e si è sviluppato l'ingresso in una gilda che invece è prettamente combattente? Come risulta il quadro di questa scelta senza il Drago e in seguito con il Drago?

5. Passiamo alla BIOGRAFIA ATTUALE. Mi hai detto tutto senza dirmi niente. Troppe informazioni che danno per scontato io conosca il tuo PG (eeerm no). Ti chiedo quindi di riscrivermi la narrazione in modo tale che ci siano le cose importanti, che si comprenda lo sviluppo personale (di trama, di psicologia e di legame rilevanti) per Eledhwen. Elimina tutte le cose inutili ed ininfluenti alla conoscenza del tuo personaggio ed alla candidatura. Soprattutto cerca di renderlo scorrevole e auto-sussistente, nel senso che tutto quello che inserisci deve essere compreso appieno anche a chi col tuo PG non ha mai interagito.

6. Ti chiedo, nel frattempo, di farmi 4 azioni (come da manuale di gioco) in cui mi interpreti il passaggio da forma mortale a forma ibrida. Quindi: un'azione in forma mortale, due di trasformazione, una in forma ibrida. Puoi ambientarle dove ti pare e come ti pare.


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 3
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
03/07/2020 20:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Grazie per l’appunto fattomi!

Riguardo il casato e la linea di sangue. A tal proposito, quando ho creato la storia del casato, che poi era quello che mi serviva al tempo, era più che altro una cosa legato ai cognomi, e alla storia che ho poi creato per lei. In questo caso a livello casato ci si riferisce ai maschi che sono portatori del cognome -vedasi a livello matrimonio- quindi, Eledhwen di per sé è l’anello di congiunzione delle due famiglie, ed essendo che il Drago da me voluto è femminile, è possibilissimo che si sia mischiata con la famiglia Alsaryen. Vero che avrebbe potuto pure scegliere la linea paterna, ma in questo caso, si tratta più di un gusto personale, trovando a mio avviso più...fattibile che la scelta sia ricaduta su elfi caratterialmente più affini.

Detto questo...ecco qui.


1. Nel momento in cui Eledhwen decide di usare le armi(anche se è vero che è l’uso che se ne fa a determinare la morale dell’azione) si mette comunque nella posizione di ferire/uccidere. Come rientra questo nel quadro della sua fede e della sua dedizione alla guarigione?



Questa è una domanda molto interessante. Eledhwen sarà sempre una guaritrice, preferirà sempre curare e preservare la vita, è una sua prerogativa personale. Cercherà sempre prima il modo di arrivare all’obbiettivo di una missione, senza dover per forza usare le armi, ma è vero che è più che consapevole che...può succede, che potrebbe essere necessario. E anche qui...lo farà sempre per difendersi. Non ferirà o ucciderà mai qualcuno perché lo vuole, così come non sarà mai la prima ad alzare un’arma. Per com’è fatta, per com’è cambiata nel tempo, adesso scinde l’essere guaritrice con il dover fare un’azione che in passato non avrebbe fatto... infatti un tempo i sensi di colpa l’avrebbero dilaniata. Ma è anche vero che ha scelto uno stile di vita, che potrebbe metterla nella condizione di ferire qualcuno. E qui, entra in gioco il suo addestramento come membro attivo del Sole Nero -di cui parlo dopo.

Per quanto riguarda la fede, come si è visto, Eledhwen ha portato con sé gli insegnamenti di Morwell nello specifico tutto ciò che è buono e onorevole, ma è anche vero che come tu stessa fai notare sotto, c’è il rovescio della medaglia. Anche le divinità hanno un lato brutale, ed Eledhwen questo lo sa. La sua fede in questo caso...in un certo senso non ne risente, ciò che fa è sempre per arrivare a uno scopo più alto del proprio tornaconto, di fatto se dovesse uccidere o ferire qualcuno è facile che capiterebbe nel mentre si trova in missione. Per arrivare a questo ha fatto un percorso lungo, ha dovuto come detto crescere, affrontare i suoi demoni, affrontare le sue ferite e prendere consapevolezza...solo dopo questo percorso è arrivata a capire il “lato oscuro” della divinità, e a diciamo capire come renderlo una parte sebbene in forma minore parte della sua vita.


2. Di contro, nel momento in cui Eledhwen fa uso delle armi(per difesa propria o di altri) come viene visto ora l’atto? Ed oggi con le nuove consapevolezze e sicurezze personali, come vede l’atto di uccidere il padre? Morwell è dopotutto anche (come tutte le divinità che hanno aspetti sia negativi che positivi) qualcosa di brutale, crudele ed inarrestabile.



Qui in questo caso, si arriva a vedere il frutto della crescita di Eledhwen.

Quando usa le armi come difesa, che sia per sé stessa che per difendere gli altri...lo fa esclusivamente per necessità. Però ti dirò...di solito sono gli altri a proteggerla, vuoi per la rete di amicizie che si è creata, vuoi che nel Sole Nero ci si comporta come in una famiglia, difficilmente capiterà di vederla in una situazione simile...Ma, se anche fosse a oggi uccidere o per difesa è una cosa necessaria alla sopravvivenza. Non lo farà mai a cuore leggero, e fino a oggi, è sempre riuscita a evitare di usare un’arma contro qualcuno...di fatto il suo uso è molto molto basico...quel tanto che basta per non finire come uno spiedino...ecco. Stessa cosa se si tratta di qualcuno che uccide per difesa, per la sua esperienza di vita...non condannerà mai nessuno prima di aver sentito tutta la storia. Vero è che gli si potrebbe mentire, ma è anche vero che se volesse -grazie all’addestramento- potrebbe pure capire se menti.
(Parlando off per intenderci, le skill del ramo scelto servono apposta a scovare menzogne xD)

Per quanto riguarda l’atto di uccidere il padre...è chiaro che non sarà mai fiera di averlo fatto, ed è anche chiaro che agli occhi della legge, quel suo atto, per quanto di difesa...è un reato. Ma è anche vero che se non lo avesse fatto...quella volta probabilmente non ne sarebbe uscita viva. Parlo di probabilmente, semplicemente perché può benissimo essere che il padre non avrebbe sopportato un ennesimo segno tangibile di ribellione nei suoi confronti, e questo spiega il perché della necessità di difendersi, sebbene certamente non fosse premeditato l’uccidere il padre...è stata una combinazione di causa ed effetto. Quindi...non ne è fiera, ma ha dovuto per vivere togliere una vita -che sembra pure ironico- Sa anche che per la sua azione può essere condannata dagli altri...è capitato, e la cosa non è stata piacevole per lei. Ma è anche vero che lei cammina a testa dritta, consapevole che se avesse potuto probabilmente avrebbe agito diversamente, oggi forse sarebbe riuscita a fare le cose diversamente. Ma no, non si pente. Se non avesse ucciso -per quanto sia un’azione orribile- lei non sarebbe qui, e non avrebbe potuto fare -nel suo piccolo- la differenza. Ho giusto giusto una role che ti posto a fine topic...che tocca anche questo argomento.


3. Perché è importante per il Drago attendere? Perché non aiutarla fin da subito e semplificarle la vita? Domanda che vale in generale per tutti i Draghi nella veglia sulla loro Discendenza, tanto quanto in particolare per Freija



Allora...Mi sono messa nei panni di una creatura antica, che ha atteso molto tempo per potersi risvegliare...e che ha una linea di pensiero chiara e ben definita. Questo cosa vuol dire? Semplicemente che non sceglierà a caso il Discendente in cui risvegliarsi, in questo caso...nel caso di Freija sceglierà qualcuno in grado di capire il suo pensiero e quello che muove lei. Quindi per Freija era molto importante aspettare, era fondamentale che la Discendente -in questo caso Eledhwen- cadesse, era importante che trovasse in primis la forza di rialzarsi dalle cadute, che...si formasse la linea di pensiero giusta se vogliamo dirlo.

Il che vuol dire… il solo modo che aveva Eledhwen per essere atta al risveglio di Freija era...sopportare, vivere e sopravvivere. Eledhwen ha conosciuto la prigionia, la privazione di libertà in molte sfaccettature della sua vita...e ha ottenuto e riconquistato la libertà. Lo ha fatto da sola, ha “dimostrato” di saper lottare e di non voler soccombere...così come -correggimi se sbaglio la linea di pensiero- hanno lottato i draghi per sopravvivere e vivere, arrivando a scegliere una via diversa per poter continuare a esistere. In questo caso specifico, semplificarle la vita non sarebbe servito. Eledhwen non avrebbe potuto conoscere il valore della libertà se non le fosse stato tolto.Avrebbe dato per scontata una cosa...che lo è se non ti è mai stata tolta, e per Freija era fondamentale che questo concetto fosse chiaro e vissuto. Non a caso ho voluto e creato il tutto in modo che fosse una combinazione di due pezzi perfetti tra loro. Questa è ovviamente la linea di pensiero scelta da me per i criteri del Drago, per metterle assieme ecct...Nel caso qualcosa fosse scorretto, son qui anche per migliorare e in caso modificare se qualcosa è sbagliato.


Non sbagli. Non ci sono paletti fissi. Il Drago può avere dei Discendenti tanto positivi quanto negativi, tanto caotici quanto legali. Non è realmente importante, ciò che importa è che in queste Discendenze non deciderà mai di risvegliarsi perché darebbe potere ad una forza che va contro i suoi obittievi. Se vuoi un esempio, il BG di Eloy è fantastico da leggere proprio perché mostra quanto diversa possa essere la linea di sangue a cui il Drago ha assistito nel tempo. Molto esemplificativo



Ho letto il BG di Eloy...due volte xD Effettivamente è davvero fantastico, bisogna essere bravi per riuscire a far incastrare le cose in quel modo...una bravura che ammetto di non avere u.u


4. Hai descritto Eledhwen come un PG che predilige la magia, che ha un profondo legame con la guarigione, quindi com’è nato e si è sviluppato l’ingresso in una gilda che invece è prettamente combattente? Come risulta il quadro di questa scelta senza il Drago e in seguito con il Drago?



Qui bisogna partire praticamente dal principio.

Arrivata a Narvick sono successe due cose fondamentali: ha cominciato a lavorare al servizio di Iago, ed è entrata nel Magisterium. Presi singolarmente possono non avere nulla in comune, ma entrando nello specifico... chiarisco. Al Magisterium, Eledhwen ha cominciato a sviluppare quella che era già una sua attitudine personale: la diplomazia. Lavorando sotto l’ala di Iago, ha potuto mettere a frutto le sue abilità di guaritrice fino a prendere -senza cercarla- la carica di primaria del Nosocomio. Questo è accaduto in un lasso di tempo non indifferente ovviamente. Comunque nel corso del tempo ha avuto modo di conoscere Iago, e di lavorare anche per altri ambiti con lui -il quartiere elfico nato poi a Laguna-, questo fino alla nascita del Sole Nero. Che sì, è una gilda combattente, ma al suo interno ha il ramo della diplomazia/spionaggio e molto altro. Quando Eledhwen è entrata, sapeva bene quale sarebbe stato il suo ramo, il ramo che avrebbe approfondito...non era pienamente consapevole dei rischi, ma questo era per lei...una prova d’esame. Era per lei, un nuovo scalino di crescita importante e necessario per prendere ancora di più consapevolezza di lei, delle sua capacità e di cosa poteva fare.

L’addestramento: apro un vero paragrafo per questo, così che sia ben approfondito. Il ramo scelto da Eledhwen come detto è un ramo molto diverso da quello del combattente. A differenza degli altri rami della gilda, questo ramo (volpe smeraldina) si concentra fondamentalmente su un campo molto differente. In questo campo ha approfondito il ramo diplomatico, il saper gestire situazioni controverse, ha imparato a leggere le persone, a creare veri e propri personaggi, che in parte riflettono il suo carattere, con sfumature aggiunte e studiate per rendere completo abbastanza il personaggio da risultare credibile. In pratica come detto, ha solo sviluppato e migliorato una sua attitudine già presente. In tutto questo ha però dovuto e voluto superare la sua paura delle armi. E’ in questo contesto che ha superato davvero la sua avversione per le armi, è qui che ha capito quanto sia l’uso che si fa che determina tutto. Ma anche qui, ha avuto l’appoggio di persone che credevano il lei. C’era Hersatz, ma a quel punto...c’era anche Iago, che oltre a essere a capo della gilda, essere il re per cui lavorava al servizio suo e della città...era diventato anche un amico. In questo ambito, particolare, c’era l’amicizia, la fiducia e la comprensione che hanno fatto da collante alla volontà di Eled di superare definitivamente le sue paure. Così, in un ambito diciamo protetto, ha cominciato con l’arco e successivamente con lame piccole come daghe e pugnali. Ha la sua infarinatura, non è un’abile guerriera, ma come detto..nel suo ruolo non le compete una conoscenza così approfondita delle lame. In missione lei, così come gli altri di quel ramo, sono quelli sempre protetti. Sono quelli che in una missione potenzialmente pericolosa, vengono messi al centro e coperti da coloro che invece hanno le competenze per combattere. Detto questo, Eledhwen al momento nella gilda non ha un ruolo di punta e non credo nemmeno lo vorrebbe. Non è quel tipo di persona. Lei aiuta con i mezzi che ha, cercando di non essere un intralcio. Essendo una delle poche magiche, in un ambiente e contesto fisico, si adopera proprio della magia per essere di supporto. Questo è spesso il suo ruolo. Ci sono occasioni in cui è fondamentale il suo ruolo di volpe – ma non è la sola- così come la sua attitudine alla magia, serve.
Per chiarire: spesso la sua capacità di percepire la magia mette in guardia i compagni dall’arrivo di qualcosa/qualcuno che loro non possono percepire finché non è abbastanza vicino. Grazie alle sue capacità quindi è un supporto non indifferente. Così com’è capitato in un filone in cui si è trovata nel bel mezzo della battaglia...che grazie a una combinazione di fattori, ha ucciso arcieri -non umani- dell’esercito assediante. Cosa che dei fisici per com’erano messi...non sarebbero riusciti a raggiungerli e debellare il problema prima di finire sotto la traiettoria delle frecce.

Mettendo in questo contesto il Drago, penso che nel tempo le cose potrebbero modificarsi. E parlo di tempo perché...non è che si risveglia e annuncia al mondo che è tornata a camminare nel mondo. Sicuramente, il fatto che la gilda stessa si adoperi per i principi di libertà ed equilibrio nelle vari sfaccettature, sarebbe un buon modo per il Drago stesso di portare avanti quella linea di pensiero che lo caratterizza, e non di meno quelli che sono gli scopi di razza. Questo a livello di gioco si traduce prima in un tipo di crescita, sviluppo e miglioramento della stessa Eledhwen – visto che principalmente e in primo luogo il cambiamento che voglio apportare e proprio in lei, e il che significa anche per me il tempo di sgrezzare il Drago- visto che intendo sviluppare appieno ogni sfaccettatura e nei vari contesti. Poi con il tempo, a un incremento del ruolo nella gilda, che in realtà e con tutta onestà non posso prevedere, in quanto spesso l’ON si muove in maniera differente da quello che immagino.

5. Biografia

Sperando che questa volta vada meglio...ecco qui!

Testo nascosto - clicca qui



6. Ti chiedo, nel frattempo, di farmi 4 azioni (come da manuale di gioco) in cui mi interpreti il passaggio da forma mortale a forma ibrida. Quindi: un'azione in forma mortale, due di trasformazione, una in forma ibrida. Puoi ambientarle dove ti pare e come ti pare.



Mi auguro che non risulti troppo grezzo e impreciso...in caso,ben venga a correzioni :D

Testo nascosto - clicca qui



Qui una Role che quando é stata fatta giusto l'altra sera...non pensavo,ma sembra calzare...quindi la metto.

Testo nascosto - clicca qui
OFFLINE
Post: 210
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
10/07/2020 17:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Poi con il tempo, a un incremento del ruolo nella gilda, che in realtà e con tutta onestà non posso prevedere, in quanto spesso l’ON si muove in maniera differente da quello che immagino.



Come si pone Eledhwen innanzi alle responsabilità? Proprie e magari anche di altri? E Freija?


Il lungo crine ramato e striato di candido bianco nondimeno vien mosso da quel vento [...]



Non trovo da nessuna parte (note fato né note personali) questo segno particolare nella descrizione di Eledhwen. Puoi elaborare da dove viene?

Non ho ancora avuto tempo di leggere la role ma lo farò quanto prima. Nel frattempo passo a chiederti ancora qualche azione in situazioni ipotetiche.

1. Vorrei mi facessi due azioni: una muovendo Eledhwen ed una muovendo Frejia (forma ibrida). Ti lascio carta bianca per la scelta del contesto, con l'unico vincolo che sia un momento "noiso" e perfettamente ordinario. Che si tratti di un'attività di routine oppure un momento di riflessione, o che altro, è di tua scelta.

2. Come sopra, vorrei mi facessi due azioni: una muovendo Eledhwen ed una muovendo Frejia (nella forma che preferisci). Questa volta ti trovi invece nella condizione di poter difendere un innocente, in qualche sentiero/strada poco frequentata. Hai davanti 1/2 opponenti armati. Ancora una volta ti lascio decidere le specifiche e dinamiche della situazione.

3. Avresti già pensato, eventualmente, ad un segno particolare? Se sì, quale? NB: se non l'hai già pensato non fa nulla.



-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 4
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
14/07/2020 18:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Buonasera..eccomi qui di ritorno:


Come si pone Eledhwen innanzi alle responsabilità? Proprie e magari anche di altri? E Freija?



Domanda molto generica...Eled è di per sé una “persona” responsabile, il che vuol dire che prende tutto molto seriamente. E’ pur vero che una responsabilità la prendi con la consapevolezza di ciò che comporta. Per dire, il Nosocomio, per Eled al momento è una responsabilità, è stato anche motivo di crescita personale, visto che per gestire la struttura, ha dovuto essere più decisa nel porsi verso le altre guaritrici. O posso dire..la responsabilità di essere a capo del semplice quartiere elfico, è una responsabilità grande, che mette alla prova le sue attuali incertezze ma che ha preso con la certezza di saper fare quanto necessario. Quindi, si pone con serietà e attenzione, senza sottovalutare ciò che si è presa in carico.

Per quanto riguarda responsabilità altrui, Eled di per sé, come non prende sotto gamba le proprie,non prenderebbe mai sotto gamba le responsabilità altrui.In questo caso, se è in grado di aiutare a portare una responsabilità anche di altri, lo fa. Prima però ci pensa bene, nel tempo ha imparato che sobbarcarsi di responsabilità che non le competono non le fa bene, quindi comunque valuta da situazione a situazione.

Freija..è un drago, e parto dal presupposto che come entità antica, sappia benissimo cosa siano le responsabilità e sappia esattamente queste cosa comportino. Nel caso suo, penso che il prendersi o meno una responsabilità dipenderebbe dallo scopo per cui la prendi. Per quanto sia un drago che professa la libertà di scelta e parola, questo non la esula dalle responsabilità. Lo stesso scopo di razza è una responsabilità non indifferente, il seguire la propria discendente lo è, così come il professare la propria libertà lo è. In ogni caso, una volta che si prendesse a carico una responsabilità, verrebbe portata avanti con rispetto e dedizione. Chiaramente anche qui, come in tutti e tre i casi citati...dipende da che tipo di responsabilità si parla e dal contesto in cui nasce la responsabilità. La linea generale quella è, considerato che il presupposto è: scelgo di farmi carico o meno di tale questione.


Non trovo da nessuna parte (note fato né note personali) questo segno particolare nella descrizione di Eledhwen. Puoi elaborare da dove viene?



Allora, questo segno particolare si trova nei segni particolari, ed è stato scelto da me come premio di fine filone. In quel filone di gilda, il Sole Nero ha affrontato come “boss finale” un Lich, che per loro era un signore oscuro di fatto non sanno che il termine corretto sarebbe Lich. Proprio in quel filone, esattamente contro questo boss, Eled si è trovata a subire -grazie alla fortuna dei dadi- un influsso oscuro maggiore -con una perdita di 60 pf- quindi dopo averci riflettuto,e potendo scegliere una particolarità, ho optato per striarle i capelli di bianco. In on Eled a chi l’ha conosciuta prima, dice semplicemente che una volta che è guarita dagli effetti di quella sfera di oscurità, i capelli si sono striati di bianco.


1. Vorrei mi facessi due azioni: una muovendo Eledhwen ed una muovendo Freija (forma ibrida). Ti lascio carta bianca per la scelta del contesto, con l’unico vincolo che sia un momento “noioso” e perfettamente ordinario. Che si tratti di un’attività di routine oppure un momento di riflessione, o che altro, è di tua scelta. 2. Come sopra, vorrei mi facessi due azioni:una muovendo Eledhwen ed una muovendo Freija (nella forma che preferisci) Questa volta ti vorrei invece nella condizione di poter difendere un innocente, in qualche sentiero/strada poco frequentata. Hai davanti 1/2 opponenti armati. Ancora una volta ti lascio decidere le specifiche e dinamiche della situazione.



Per le azioni...ho avuto qualche difficoltà...non tanto per le azioni in sé...ma perché sono stata molto in dubbio se ti riferissi a Eledhwen come elfa o come razziata. Così come quel Freija in forma che preferisco...Quindi le azioni si basano su una Eled ancora elfa e una Freija in forma ibrida. Nel caso non fosse corretto qualcosa, o non era questo che volevi... non ho problemi a scriverne altre. Ah giusto per chiarezza...per la seconda ipotesi, ho messo anche una specie di contesto su cui ho basato l’azione che poi ho scritto... Ecco spero di aver reso l’idea...e che anche qui non risulti troppo grezzo il tutto o...tirato per i capelli.

Testo nascosto - clicca qui



3. Avresti già pensato, eventualmente, ad un segno particolare? Se si quale? NB. Nota bene se non l’hai già pensato non fa nulla.



Si ci ho pensato a lungo a dire il vero. Avrei scelto delle scaglie/squame bianche a forma di spirale nell’interno coscia destro. Nel caso te lo chiedessi...ho scelto quel punto preciso per il semplice fatto che, nel momento in cui Freija si palesa lo fa con chi vuole e quando vuole. Avere un simbolo troppo in vista, avrebbe potuto “lederne la libertà di scelta” con domande sgradite. Anche qui il scegliere di fare qualcosa come vuole lei è la base su cui ho posto la scelta.
[Modificato da L.Eledhwen 14/07/2020 18:17]
OFFLINE
Post: 5
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
15/07/2020 09:43
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Con il senno di poi mi giungono dei dubbi...Quindi visto che non posso modificare il post precedente...

Per il segno particolare, ho il serio e forte dubbio che non si possa dare una "forma" alle scaglie/squame bianche...in quel caso...una porzione/lembo di pelle nell'interno coscia destra...andrebbe bene ugualmente.

Pardon il doppio post xD
OFFLINE
Post: 211
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
15/07/2020 19:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Per il segno particolare, ho il serio e forte dubbio che non si possa dare una "forma" alle scaglie/squame bianche...in quel caso...una porzione/lembo di pelle nell'interno coscia destra...andrebbe bene ugualmente.



Erm... direi che il serio e forte dubbio è decisamente centrato.


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 212
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
21/07/2020 15:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Si ci ho pensato a lungo a dire il vero. Avrei scelto delle scaglie/squame bianche a forma di spirale nell’interno coscia destro. Nel caso te lo chiedessi...ho scelto quel punto preciso per il semplice fatto che, nel momento in cui Freija si palesa lo fa con chi vuole e quando vuole. Avere un simbolo troppo in vista, avrebbe potuto “lederne la libertà di scelta” con domande sgradite. Anche qui il scegliere di fare qualcosa come vuole lei è la base su cui ho posto la scelta.



Va bene come ragionamento OFF. L'importante è che ti sia chiaro, il segno particolare non lo sceglie il Drago. On-game è perfettamente casuale o comunque non contrallabile/determinabile arbitrariamente.

1. Vorrei vederti utilizzare le seguenti skill di razza:

Trasformazione Completa



Ruggito Dissolvi-Magia



Non ho ancora fatto in tempo a leggere le azioni, ci vorrà un attimo di tempo che sono piena in off.


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 213
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
23/07/2020 17:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Riporto qui (ed in FAQ) una domanda rivoltami dalla candidata.


La skill ruggito dissolvi-magia parla di drago in forma generica. Forse davvero sono ignorante in merito... Ma messa in quei termini non riesco a capire in che forma la puoi usare.
L'ho letta e riletta e mi resta sempre lo stesso dubbio.

Quindi chiedo scusa ma sei la sola che può togliermi sta lacuna gigante... Quindi ti chiedo...in che forma si può usare?



Tutte le skill di razza sono utilizzabili (eccetto esplicite limitazioni incluse nella descrizione della skill) in tutte le forme assunte dal drago.


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 6
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
24/07/2020 23:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Eccomi di nuovo qui.
E dunque...

-Per quanto riguarda il segno, si é tutto chiarissimo. Diciamo che la comodità di scegliere un posto non in vista,stava anche nell'avere il tempo di chiede in caso di dubbio prima di ruolare cose errate..ma sapevo che al di là di una scelta in off... Che in on risultava casuale la cosa o non scelta dal drago.

-Per quanto riguarda invece il dubbio che mi era venuto riguardo la skill...Grazie per averlo dissipato! Magari per altri era scontato...ma non per me u.u

Ed ecco qui le azioni richieste:

Trasformazione completa

Testo nascosto - clicca qui


Ruggito dissolvi-magia

Testo nascosto - clicca qui


Spero di aver reso al meglio l'idea :D
La seconda può risultare più "stringata" ma non avendo ideato un contesto specifico, penso che sia normale.

In caso...ben venga la correzione :D
OFFLINE
Post: 215
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
25/07/2020 01:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ottimo, grazie per le risposte. Mi prendo la settimana che viene per valutare tutto il materiale raccolto ma direi che sono a posto con domande e quant'altro.

Il topic rimane comunque a disposizione degli altri Drakaal se volessero intervenire per domande dell'ultimo minuto, oppure a te se hai bisogno di qualsiasi cosa. Idem potrai continuare a sottoporre le giocate secondo le indicazioni già in atto fino ad ora!


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 216
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
25/07/2020 22:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sorpresa.
Arrivo con anticipo rispetto a quanto scritto sopra, mi sono ritrovata con la serata libera.

La candidatura viene ritenuta idonea alla razza Drakaal, con poche puntualizzazioni di forma. Abbiamo notato (non è un plurale maiestatis) qualche refuso nelle azioni e la tendenza a non rispettare le spaziature a seguito della punteggiatura. Anzitutto, errori sfuggevoli capitano a chiunque, me inclusa, ma non dev'essere un'abitudine ignorarli o non rileggere le azioni prima di inviare. Ti chiedo qundi di prenderti il tempo di correggere e rileggere prima di postare, così da minimizzare i refusi. Allo stesso modo di non compattare le azioni eliminando gli spazi dopo la punteggiatura. Le azioni devono essere un esempio di scorrevolezza e alta qualità, per quanto a tutti capita di dover rubare un carattere o due, siamo afflitti allo stesso modo dal limite. Quindi piuttosto taglia una frase in più ma rispetta le spaziature, così che l'azione risulti più leggera alla lettura.

Ti chiedo, da qui fino a diversa indicazione, di postarmi in spoiler TUTTE le role/quest effettuate così che possiamo monitorare l'impegno a migliorare questi due aspetti evidenziati. Nel frattempo ti lascio con alcuni spunti da poter giocare in libera:

a) Stralci di visioni/sogni, troppo confuse e vaghe per focalizzare i dettagli, cominciano ad apparire al personaggio come se la coscienza del drago volesse creare un contatto con quella del discendente.

b) La sensazione di qualcosa che sta chiamando il personaggio, verso un luogo in particolare nell'Aengard (il Luogo dell'Origine).

Solitamente inviterei a prendere contatto con un master a preferenza, per il cambio razza, tuttavia abbiamo in corso un filone (che sarà messo in pausa per agosto) con Zukho qunidi prima di organizzare una trama separata invito a valutare assieme (io, te e Zukho) la possibilità di inserirti all'interno del filone. Non è detto che si faccia in tempo o che sia possibile, in caso negativo allora potrai procedere al cambio razza con un master a tua scelta.


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 7
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
26/07/2020 09:38
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Buongiorno!

Intanto... Grazie <3
Sia per il tempo dedicatomi che... Per le note su cosa correggere nello scritto.

Mi prenderò più tempo per rileggere... La sera soprattutto faccio strafalcioni U.U

Per gli spazi non sarà un problema... Tornerò a metterli :P

Per la quest di cambio di razza... Ci tenevo ad avere il latitante di Hers con me... Quindi é possibile vedere come intrecciare il tutto?
In caso aspetto senza problemi!

Detto questo... Posterò tutte le role che farò!

Grazie ancora :D
[Modificato da L.Eledhwen 26/07/2020 10:27]
OFFLINE
Post: 218
Registrato il: 25/02/2017
Sesso: Femminile
Utente Junior
27/07/2020 11:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Okay, allora. Mi sono consultata rapidissimamente con Zukho ed abbiamo deciso di lasciare a te la scelta su come muoverti:

1. Puoi aspettare a settembre la ripresa del filone, in quel caso il cambio razza sarà inserito nella trama che ci sta coinvolgendo tutti quanti e sarà il tuo biglietto d'ingresso automatico nella stessa. Il master di riferimeto sarà appunto Zukho, e saremo più o meno coinvolti tutti, Hersatz incluso.
Per dettagli sulla trama in caso ci sentiamo in privato oppure trovi tutto nelle cronache.

2. Puoi svolgere la quest del cambio razza in modo indipendente, con un master a tua scelta (voglio comunque sentirmi con lui/lei per esser aggiornata sulla trama della quest) nei tempi che preferisci e con chi preferisci. A settembre, con la ripresa del filone, troveremo poi un modo per coinvolgerti ma visto che alcuni di noi hanno una skill di empatia razziale individuare il risveglio di Freija non sarà difficile.

Fammi sapere cosa decidi di fare!


-----------------------------------------------------------------

Azmidiske || Demiurgo di Realtà || Lo Zingaro, Alfiere di Leira
Ankaa || Drago Nero || La Nera, Figlia della Rosa

~ ~ ~

Vivienne (Hana, Abel) || Necromante || Oracolo Bambina

OFFLINE
Post: 8
Registrato il: 27/06/2020
Città: TORINO
Età: 35
Sesso: Femminile
Utente Junior
29/07/2020 00:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

E buonasera.

Dunque per il cambio razza... Direi che aspettiamo settembre, intanto vediamo come va il filone... E da li ci si muove per fare tutto fatto bene!

Poi... piccola role -ho messo solo i miei di post-
qualche svista c'è ancora xD
ma meno di prima

Testo nascosto - clicca qui
Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:49. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com