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22/06/2020 18:50 | |
Ne approfitto:
io ho letto 1984 e La fattoria degli animali di Orwell, Il mondo nuovo e ritorno al mondo nuovo di Huxley, Fahrenheit 451 di Bradbury, e sto per iniziare Largo Largo.
Come posso continuare questo viaggio letterario?
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23/06/2020 11:18 | |
kinglocci, 6/22/2020 6:50 PM:
Ne approfitto:
io ho letto 1984 e La fattoria degli animali di Orwell, Il mondo nuovo e ritorno al mondo nuovo di Huxley, Fahrenheit 451 di Bradbury, e sto per iniziare Largo Largo.
Come posso continuare questo viaggio letterario?
Basta guardare la TV o leggere La Repubblica, direi.
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23/06/2020 11:31 | |
kinglocci, 22/06/2020 18:50:
Ne approfitto:
io ho letto 1984 e La fattoria degli animali di Orwell, Il mondo nuovo e ritorno al mondo nuovo di Huxley, Fahrenheit 451 di Bradbury, e sto per iniziare Largo Largo.
Come posso continuare questo viaggio letterario?
"Noi" di Zamjatin ci sta sempre bene, e in qualche modo è alla base di quasi tutto quello che hai letto. Poi se trovi "Blocchi" di Ferdinand Bordewijk scopri qualcosa di notevole e inaspettato. Ti direi "La morte moderna" di Carl-Henning Wijkmark, ma ormai più che distopia è cronaca, purtroppo.
Naturalmente, c'è il trittico atlantideo di Ayn Rand, tenendo presente che la rand è uno teorici culturali del liberismo.
Poi vabbe', c'è il mondo, ma questi per cominciare.
Su un versante invece più di fantascienza distopica tout court, ti consiglierei quanto meno un paio delle cose migliori di Frederik Pohl e Cyril Kornbluth: "Mercanti dello spazio" e "Gladiatore in legge" (del solo Pohl almeno l'antologia "Il tunnel sotto il mondo" e del solo Kornbluth l'antologia "Gli idioti in marcia"). Di Damon Knight "Il lastrico dell'Inferno, e di Robert Sheckley praticamente tutti i racconti scritti negli anni '50. Aggiungerei i quattro romanzi "maggiori" di John Brunner: "Tutti a Zanzibar", "L'orbita spezzata", ""Il gregge alza la testa" e "Codice 4GH"; quello che ti pare, attinente al tema, della sterminata produzione di Robert Silverberg; "Stelle morenti" di Ayerdhal e Jean-Claude Dunyach, che pur essendo un romanzo "spaziale" ha molti aspetti sociologici e antropologici interessanti.
E poi Ballard, ovvio 😊
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23/06/2020 11:32 | |
Fog, 23/06/2020 11:18:
Basta guardare la TV o leggere La Repubblica, direi.
Anche il corriere non è mica male, tutta l'informazione è così. Ma loro applicano normalmente il bipensiero quindi la distopia è contemporaneamente utopia. Meglio la letteratura, che è quella che si vuole eliminare, i cinema odorosi del main stream non li voglio.
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23/06/2020 11:35 | |
Juan Galvez, 23/06/2020 11:31:
"Noi" di Zamjatin ci sta sempre bene, e in qualche modo è alla base di quasi tutto quello che hai letto. Poi se trovi "Blocchi" di Ferdinand Bordewijk scopri qualcosa di notevole e inaspettato. Ti direi "La morte moderna" di Carl-Henning Wijkmark, ma ormai più che distopia è cronaca, purtroppo.
Naturalmente, c'è il trittico atlantideo di Ayn Rand, tenendo presente che la rand è uno teorici culturali del liberismo.
Poi vabbe', c'è il mondo, ma questi per cominciare.
Su un versante invece più di fantascienza distopica tout court, ti consiglierei quanto meno un paio delle cose migliori di Frederik Pohl e Cyril Kornbluth: "Mercanti dello spazio" e "Gladiatore in legge" (del solo Pohl almeno l'antologia "Il tunnel sotto il mondo" e del solo Kornbluth l'antologia "Gli idioti in marcia"). Di Damon Knight "Il lastrico dell'Inferno, e di Robert Sheckley praticamente tutti i racconti scritti negli anni '50. Aggiungerei i quattro romanzi "maggiori" di John Brunner: "Tutti a Zanzibar", "L'orbita spezzata", ""Il gregge alza la testa" e "Codice 4GH"; quello che ti pare, attinente al tema, della sterminata produzione di Robert Silverberg; "Stelle morenti" di Ayerdhal e Jean-Claude Dunyach, che pur essendo un romanzo "spaziale" ha molti aspetti sociologici e antropologici interessanti.
E poi Ballard, ovvio 😊
Mi metto all'opera e alla ricerca, oro per la mia mente
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| | | | Post: 26.431 Post: 25.683 | Registrato il: 28/09/2001
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23/06/2020 13:03 | |
kinglocci, 23/06/2020 11:35:
Mi metto all'opera e alla ricerca, oro per la mia mente
Comunque, dai anche un'occhiata qua che qualcosa la trovi.
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| | | | Post: 3.556 Post: 3.554 | Registrato il: 29/09/2001
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23/06/2020 13:22 | |
Mi si è accesa un'altra curiosità cercando Silverberg,penso che la prima cosa che leggerò di questo autore sarà Gilgamesh...
Blocchi sembra impossibile da trovare
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| | | | Post: 3.556 Post: 3.554 | Registrato il: 29/09/2001
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23/06/2020 13:25 | |
Juan Galvez, 23/06/2020 13:03:
Comunque, dai anche un'occhiata qua che qualcosa la trovi.
Da lì ho preso molte cose da leggere, Herbert, Medicorriere, Volz Resnick Shaara e Sutton, sono cose difficili da recuperare
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| | | | Post: 26.431 Post: 25.683 | Registrato il: 28/09/2001
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23/06/2020 14:01 | |
La fantascienza spesso la trovi solo sulle bancarelle, purtroppo. Anche se qualche (micro)editore ogni tanto tira fuori delle perle, come novità o come ristampe. Gilgamesh non è tra le cose migliori di Silverberg, che per altro è uno degli autori più prolifici di sempre.
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| | | | Post: 26.431 Post: 25.683 | Registrato il: 28/09/2001
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23/06/2020 14:02 | |
Blocchi è una novella di uno scrittore olandese semisconosciuto: o la trovi su e-bay o su una bancarella.
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| | | | Post: 3.556 Post: 3.554 | Registrato il: 29/09/2001
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23/06/2020 14:18 | |
Juan Galvez, 23/06/2020 14:02:
Blocchi è una novella di uno scrittore olandese semisconosciuto: o la trovi su e-bay o su una bancarella.
Ho visto e cercato ma non riesco a trovarlo, c'è un libro più recente dello stesso autore, fosse stato pubblicato in qualche antologia sarebbe più semplice.
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23/06/2020 14:28 | |
Juan Galvez, 23/06/2020 14:01:
La fantascienza spesso la trovi solo sulle bancarelle, purtroppo. Anche se qualche (micro)editore ogni tanto tira fuori delle perle, come novità o come ristampe. Gilgamesh non è tra le cose migliori di Silverberg, che per altro è uno degli autori più prolifici di sempre.
Gilgamesh era una curiosità dettata da Olivera Wood.
Di Siverberg ho trovato: Brivido crudele, ali della notte, il sogno del tecnarca, Torre di cristallo, Mutazione, il paradosso del passato,le due facce del tempo Il figlio dell'uomo, Invasori silenziosi, L'ora del passaggio, Padrone della vita padrone della morte, il tempo della terra, Violare il cielo, L'arca delle stelle, L'uomo stocastico, Vacanze nel deserto, Shadrach nella fornace, La città labirinto, Morire dentro, Quellen guarda il passato, Monade 116, Le maschere del tempo, Il secondo viaggio, Gli osservatori, Il tempo delle metamorfosi, il castello di Lord Valentine, poi la stagione dei mutanti in coppia con Karen Haber, e Notturno e Robot 113 con Asimov. Oltre a Gilgamesh ovviamente.
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| | | | Post: 26.431 Post: 25.683 | Registrato il: 28/09/2001
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23/06/2020 14:37 | |
kinglocci, 23/06/2020 14:28:
Gilgamesh era una curiosità dettata da Olivera Wood.
Di Siverberg ho trovato: Brivido crudele, ali della notte, il sogno del tecnarca, Torre di cristallo, Mutazione, il paradosso del passato,le due facce del tempo Il figlio dell'uomo, Invasori silenziosi, L'ora del passaggio, Padrone della vita padrone della morte, il tempo della terra, Violare il cielo, L'arca delle stelle, L'uomo stocastico, Vacanze nel deserto, Shadrach nella fornace, La città labirinto, Morire dentro, Quellen guarda il passato, Monade 116, Le maschere del tempo, Il secondo viaggio, Gli osservatori, Il tempo delle metamorfosi, il castello di Lord Valentine, poi la stagione dei mutanti in coppia con Karen Haber, e Notturno e Robot 113 con Asimov. Oltre a Gilgamesh ovviamente.
Il Silverberg migliore è, a spanne quello che va dal 1965-66 al 1977-78. Con qualche eccezione, come Padrone della vita padrone della morte, opera giovanile ma già molto interessante.
Blocchi temo sia stato pubblicato in italiano solo una volta.
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23/06/2020 14:37 | |
kinglocci, 23/06/2020 14:28:
Gilgamesh era una curiosità dettata da Olivera Wood.
Di Siverberg ho trovato: Brivido crudele, ali della notte, il sogno del tecnarca, Torre di cristallo, Mutazione, il paradosso del passato,le due facce del tempo Il figlio dell'uomo, Invasori silenziosi, L'ora del passaggio, Padrone della vita padrone della morte, il tempo della terra, Violare il cielo, L'arca delle stelle, L'uomo stocastico, Vacanze nel deserto, Shadrach nella fornace, La città labirinto, Morire dentro, Quellen guarda il passato, Monade 116, Le maschere del tempo, Il secondo viaggio, Gli osservatori, Il tempo delle metamorfosi, il castello di Lord Valentine, poi la stagione dei mutanti in coppia con Karen Haber, e Notturno e Robot 113 con Asimov. Oltre a Gilgamesh ovviamente.
Il Silverberg migliore è, a spanne quello che va dal 1965-66 al 1977-78. Con qualche eccezione, come Padrone della vita padrone della morte, opera giovanile ma già molto interessante.
Blocchi temo sia stato pubblicato in italiano solo una volta.
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07/07/2020 20:45 | |
Noi finito, molto bello, anche se non di facile lettura, anche il traduttore alla fine ammette di essere stato troppo rigoroso. Un mondo dominato dalla matematica e dai flussi, figlio del Taylorismo. Il benefattore ricorda il grande fratello e i custodi il partito interno, da buon capostipite aveva già quei cardini elitari. L'indecisione del protagonista è narrata in maniera fantastica, e alcune parti sui medici sono angoscianti. Ottimo consiglio.
Sono passato ai mercanti dello spazio, Blocchi e Morte moderna non sono riuscito a trovarli, ma continuo a cercare.
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| | | | Post: 26.431 Post: 25.683 | Registrato il: 28/09/2001
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07/07/2020 21:03 | |
Noi è seminale nel vero senso della parola. Blocchi è difficilissimo, ma il libro di Wijkmark essendo pubblicato da Iperborea non dovrebbe essere impossibile.
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| | | | Post: 26.431 Post: 25.683 | Registrato il: 28/09/2001
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07/07/2020 21:05 | |
Una sezione a sé stante potrebbe essere quella delle religioni futurizzate.
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| | | | Post: 3.556 Post: 3.554 | Registrato il: 29/09/2001
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07/07/2020 21:19 | |
Juan Galvez, 07/07/2020 21:05:
Una sezione a sé stante potrebbe essere quella delle religioni futurizzate.
Il matematicismo di Noi è una religione, così come il modello T di Huxley. Apri pure altre parentesi, io cerco e leggo molto volentieri, sin da quando avevo tre anni.
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08/07/2020 07:55 | |
kinglocci, 07/07/2020 21:19:
Il matematicismo di Noi è una religione, così come il modello T di Huxley. Apri pure altre parentesi, io cerco e leggo molto volentieri, sin da quando avevo tre anni.
Qualunque "fede" può essere rubricata alla voce "religione", naturalmente.
A ogni modo, la fantascienza, istituzionale o meno, ha sempre provato una robusta fascinazione nei confronti delle religioni - il che è naturale attesa la centralità sociale e psicologica del fenomeno religioso. Naturalmente, i modi di trattare la cosa sono stati i più disparati.
Ti butto lì due-tre titoli, giusto per vedere se li reperisci e se eventualmente leggendoli ti ci trovi.
Nonostante il titolo italiano pedestrissimo, "Guerra al grande nulla" di James Blish è un vero capolavoro (il titolo originale è "A case of conscience").
Così come è un vero capolavoro la novella di Lester Del Rey "Non avrai altro popolo" (o "Perché sono un popolo geloso", a seconda della traduzione - l'ultima porta il titolo massimamente fuorviante di "Perché sono un dio geloso") reperibile nell'antologia personale di Del Rey "Invasori e invasati" (altro titolo del cazzo, l'originale è: "Gods and golems"). Di questa ho comunque diffusamente parlato qui: Non avrai altro popolo.
Sempre di Del Rey è sicuramente interessante il romanzo "L'undicesimo comandamento".
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08/07/2020 11:33 | |
Juan Galvez, 08/07/2020 07:55:
Qualunque "fede" può essere rubricata alla voce "religione", naturalmente.
A ogni modo, la fantascienza, istituzionale o meno, ha sempre provato una robusta fascinazione nei confronti delle religioni - il che è naturale attesa la centralità sociale e psicologica del fenomeno religioso. Naturalmente, i modi di trattare la cosa sono stati i più disparati.
Ti butto lì due-tre titoli, giusto per vedere se li reperisci e se eventualmente leggendoli ti ci trovi.
Nonostante il titolo italiano pedestrissimo, "Guerra al grande nulla" di James Blish è un vero capolavoro (il titolo originale è "A case of conscience").
Così come è un vero capolavoro la novella di Lester Del Rey "Non avrai altro popolo" (o "Perché sono un popolo geloso", a seconda della traduzione - l'ultima porta il titolo massimamente fuorviante di "Perché sono un dio geloso") reperibile nell'antologia personale di Del Rey "Invasori e invasati" (altro titolo del cazzo, l'originale è: "Gods and golems"). Di questa ho comunque diffusamente parlato qui: Non avrai altro popolo.
Sempre di Del Rey è sicuramente interessante il romanzo "L'undicesimo comandamento".
Inizio a cercare anche questi, letto anche il tuo articolo e cresce la curiosità, good.
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